tra gli altri, con gli ergastolani condannati in via definitiva, che le hanno recentemente indirizzato una lettera collettiva in ordine alla loro peculiare situazione detentiva, e con detenuti dell'alta sorveglianza che le hanno scritto lettera su diritto allo studio.
La "complessità" del carcere di Parma è data, innanzitutto, dalle diverse tipologie di detenuti: convivono detenuti sottoposti al regime del 41bis, ergastolani (molti sono i cosiddetti "ostativi", per i quali è previsto davvero un "fine pena mai", non avendo alcuna prospettiva di accesso alle misure alternative), detenuti del circuito dell'alta sicurezza, paraplegici, minorati fisici, malati ricoverati al Centro Diagnostico e Terapeutico con patologia in fase acuta o cronica in fase di scompenso, e molti stranieri.
Nell'occasione verranno consegnate alla Direzione, anche al fine di agevolarne la distribuzione ai detenuti, copie in italiano del vademecum "Carcere e dintorni. Prontuario della normativa di riferimento", che compendia le norme e le prassi vigenti in materia penitenziaria ed è destinato ai detenuti, agli operatori ed ai volontari. L'opuscolo è stato tradotto in cinque lingue: albanese, arabo, inglese, francese e spagnolo (al momento in corso di stampa).
(rg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)