Di Monsignor Filippo Ortenzi (*) - (10 giugno 2023) - Noi siamo tutti preoccupati perché una guerra che doveva, nell’intenzione di chi l’ha iniziata, essere una “operazione militare speciale” in supporto delle popolazioni russofone del Donbass alle quali il governo aveva negato autonomia e lingua e della Chiesa Ortodossa Ucraina sempre più discriminata se non perseguitata dal governo filo-occidentale di Kiev, non soltanto sembra non avere fine ma rischia di portare il mondo alla terza guerra mondiale e alla catastrofe planetaria.
Le società di telecomunicazioni sostenute dal Governo cinese stanno sviluppando una rete di cavi Internet in fibra ottica sottomarina da mezzo miliardo di dollari.
Negli Stati Uniti è caccia alla talpa che ha caricato e diffuso in rete, documenti definiti “top secret” del Pentagono che rivelerebbero informazioni riservate sulla guerra in Ucraina, ma non solo.
Di Gloria Callarelli (Fahrenheit2022.it) - La mirata distribuzione del PNRR, l’avanzamento dell’agenda 2030 e il come viene realizzata, puzzano tanto di nuova colonizzazione.
Robert F. Kennedy Jr., attivista politico impegnato recentemente per la sua campagna contro i vaccini del Coronavirus e importante avvocato ambientalista, nei giorni scorsi ha presentato i documenti alla Commissione elettorale federale per candidarsi alla presidenza come democratico, dando il via a una potenziale sfida con il Presidente Biden.
Oggi, il Consiglio Comunale di Kiev avrebbe la possibilità di sottrarre un appezzamento di terreno sul quale sorge l’Ambasciata russa, che attualmente si trova in Povitroflotsky Prospekt 27, nel quartiere di Solomensky della Capitale.
Sembrerebbe che la Cina stia studiando il corso della guerra della Russia contro l'Ucraina relativamente alla preparazione dell'economia a potenziali sanzioni imposte contro l'aggressore.
Sono state finalmente trovate le 2,5 tonnellate di uranio naturale che nei giorni scorsi erano state dichiarate disperse dall'Osservatorio Nucleare delle Nazioni Unite in Libia.
Gli ispettori dell’AIEA - Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica hanno dichiarato che circa 2,5 tonnellate di uranio naturale sono scomparse da un sito libico che non è più sotto il controllo del Governo.
L’Ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov “Non vogliamo uno scontro tra Stati Uniti e Russia”