Visualizza articoli per tag: eventi

L'antologia sarà presentata sabato 24 marzo, nell'ambito di Buk, Festival della piccola e media editori, ed esce a cinquant'anni dal Sessantotto, anno simbolo del cambiamento e della rivoluzione dei costumi.

MODENA –

Sono passati cinquant'anni dal Sessantotto, un anno preso a simbolo, perché, si sa, i venti del cambiamento cominciano a soffiare molto prima e si trascinano anche dopo, del mondo che vuole cambiare attraverso la contestazione e la rivoluzione dei vecchi schemi e delle regole ormai mal sopportate. Le generazioni sono in lotta, i conflitti si manifestano e si trasformano in azioni, l rivolte vanno a braccetto con la speranza in una società diversa. È l'anno delle occupazioni studentesche, dell'emancipazione femminile, della libertà sessuale, della musica che guida una società in fermento. È un anno di crisi e di nuove consapevolezze, un anno di passaggio che ha segnato un'epoca, insomma, un "Anno di Fuoco".

È proprio questo il titolo dell'antologia, "L'anno di fuoco – il Sessantotto a Modena", che sarà presentata sabato 24 marzo, alle 15, presso la Sala del Consorzio Creativo, in via dello Zono 5, a Modena, nell'ambito di BUK, Festival della Piccola e Media Editoria. Edita da Il Foglio Letterario di Piombino, il libro contiene nove storie di altrettanti autori: Gianluca Morozzi, Luigi Guicciardi, Manuela Fiorini, Mara Munerati, Valeria Munari, Giovanni Scalambra, Cinzia Bomoll, Fabrizio Cavazzuti e Fabio Mundadori, che hanno prestato la penna a una loro personalissima interpretazione degli avvenimenti di quell'anno a Modena.

L'antologia è curata da Simone Covili ed Eliselle, scrittori e membri di Fabuliamo, una nuova realtà tutta modenese che si occupa di cercare talenti e valorizzare autori.

Ci siamo fatti raccontare da Elisa Guidelli (Eliselle), come nasce questa antologia così particolare.

Come nasce "L'Anno di fuoco"?
"Da una sfida: un incarico inaspettato, pochissimo tempo per realizzarlo, la richiesta di un tema, una selezione serratissima di autori e una scadenza rigidissima. È difficile, ma non impossibile, se lo si vuole fare davvero, e l'idea è nata con naturalezza, essendo questo 2018 un anno particolare. C'era a nostro avviso una ricorrenza importante da fissare, i cinquant'anni dall'anno in cui simbolicamente è cambiato il mondo. Ci è sembrato un argomento interessante con cui sfidare a nostra volta gli scrittori scelti. Alle volte il Sessantotto è un sottofondo, altre volte lo scenario, altre ancora un semplice ricordo, ma è stato bello veder nascere un libro in così poco tempo.

Quali storie si potranno leggere e di quale genere?
"I generi che contiene l'antologia sono i più disparati, questo perché è stato chiesto agli autori selezionati di seguire il proprio istinto e il proprio genere preferito, dove potessero trovarsi più a loro agio. Si va dal comico al sentimentale, dal fantastico al giallo alla poesia, e questo perché gli autori hanno dato una personale interpretazione del tema, più vicino e attinente alle loro corde".

Alcuni autori hanno vissuto il '68, altri non erano nemmeno nati. C'è una differenza tra le storie di chi c'era e quelle di chi lo ha solo immaginato o interpretato?
"Le storie sono tutte molto interessanti proprio perché il Sessantotto le unisce senza essere mai troppo invadente. Indipendentemente da chi c'era o no, gli scrittori sono stati in grado di regalare le proprie sfumature originali senza perdere la propria voce. Il risultato è un'antologia equilibrata che fa sorridere, emozionare, riflettere, commuovere".

"L'editore "Il Foglio Letterario" è toscano. Come mai ha pubblicato un libro su Modena?
"Il Foglio è tornato quest'anno al Buk di Modena dopo alcuni anni di assenza, ripresentandosi a un festival che è diventato un baluardo della cultura non solo modenese ma ormai conosciuto a livello nazionale, e ha voluto rendere omaggio alla città e a una delle vere fiere della piccola editoria con un'antologia che raccontasse cos'è stata Modena in un periodo di fuoco come quello del Sessantotto"

Che idea ti sei fatta, come curatrice, ma anche come scrittrice e persona di cultura sul 1968 a Modena? Pensi che sia stato vissuto in maniera simile ad altre città d'Italia oppure no?
"È stato un anno intenso, e anche a Modena ci sono stati scontri e piccole rivoluzioni che hanno portato a un cambiamento anche nel corso degli anni subito successivi, che pian piano ha trasformato la città a diversi livelli"

L'anno di fuoco" è anche la prima sfida di Fabuliamo. Quali sono i vostri obiettivi?
"Fabuliamo parte da un'idea di un gruppo di amici che sono diventati un team nel corso del tempo. A seconda dei progetti da affrontare si compone di editor, copywriter, storici, autori, coach e creativi che hanno consolidato la loro esperienza nella gestione decennale di progetti narrativi ed editoriali, hanno progettato cicli formativi per gruppi e singoli in eventi d'aula e remoti, hanno realizzato eventi promozionali per autori, editori e aziende. In questo caso specifico, l'antologia dedicata al Sessantotto è nata grazie al lavoro, alle scelte e alla coordinazione mia e di Simone Covili".

 

INFO
L'Anno di Fuoco – Il Sessantotto a Modena
AA.VV – a cura di Fabuliamo
Il Foglio Letterario - Collana Narrativa
100 pag - € 12

lannodifuoco-modena.jpg

Pubblicato in Cultura Modena

Al via le Giornate di Primavera FAI: sabato 24 e domenica 25 marzo porte aperte in Emilia-Romagna a 47 beni storici e artistici in 26 località. Visite guidate in lingue straniere e circa 2.000 studenti dei licei a far da 'ciceroni'. Tema prescelto, il Novecento.

 

Dal monastero benedettino di San Procolo a Bologna (l'ex Maternità) alla basilica di San Lorenzo a Monticelli d'Ongina, ma senza tralasciare Palazzo Malaspina a Bobbio, sempre nel piacentino, o la cripta di Sant'Ippolito a Brisighella, nel ravennate. Sarebbe lungo l'elenco delle eccellenze artistiche e naturalistiche dell'Emilia-Romagna. Luoghi che, così come in tutta Italia, in occasione delle tradizionali Giornate FAI di Primavera, in programma il 24 e 25 marzo e illustrate questa mattina nella sede della Regione, si aprono al grande pubblico. Palazzi, musei, residenze, parchi e siti di solito non accessibili ai visitatori.

In Emilia-Romagna i beni aperti sono 47 in 26 località con più di 2.000 studenti dei licei che faranno da "apprendisti ciceroni" alla scoperta delle bellezze del territorio. Inoltre, volontari del progetto "FAI Ponte tra Culture" proporranno visite speciali in spagnolo, russo, filippino, albanese, portoghese, ucraino, rumeno per chi non conosce la lingua italiana.

Il tema conduttore scelto dal FAI Emilia-Romagna è il Novecento, un secolo cruciale, straordinario, affascinante ma anche controverso. Una sorta di viaggio in una regione policentrica e che rimarrà tale anche dopo l'unificazione d'Italia.

ChiesadiSanFrancescodelPrato-Parmajpg.jpg

                                           La Chiesa di San Francesco del Prato a Parma

Questo l'itinerario a tema proposto dal FAI

Modena Villa Lonardi - Rimini Il Parco Fellini e il Grand Hotel - Riccione Villa Franceschi - Predappio Ex Casa del Fascio e dell'Ospitalità - Bologna Sede Storica della Scuola d'Ingegneria ed Architettura - Bologna Liceo Scientifico "Augusto Righi" - Forlì Palazzo della Prefettura - Imola Villa Muggia - Lugo itinerario artistico all'interno del Complesso del Carmine, Rocca Estense e Biblioteca Trisi - Bologna Spazio Carlo Scarpa - Bologna Sede Confindustria Emilia.

"Queste giornate sono il risultato di un lavoro straordinario del Fai, che riesce sempre a proporre nuovi e interessanti siti da scoprire o riscoprire", ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti. "Il tema prescelto quest'anno si intreccia con le politiche portate avanti dalla nostra Regione, a partire dalla legge sulla Storia e la Memoria del '900, appunto, fino alla campagna dell'assessorato alla Cultura, realizzata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale e che ha come slogan 'Energie diffuse' a sottolineare il carattere policentrico di un territorio che da Piacenza alla Valmarecchia offre un patrimonio culturale di grandissimo livello".

"Come ha già dichiarato il presidente Fai nazionale, Andrea Carandini- ha aggiunto il presidente FAI Emilia-Romagna, Marina Senin Forni- il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializzazioni – archeologia, antropologia, storia dell'arte e architettura - più che esaltare la loro separatezza devono cooperare tra loro, se vogliono rammendare e raccontare il manto, a più strati ma unico perché continuo, in cui il Paese è da millenni avvolto".

 

Fonte: Regione Emilia Romagna

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Pienone di studenti e docenti oggi all'Istituto Rosa Luxemburg di Bologna per il taglio del nastro de "1938 - La storia".

Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, Marilena Pillati, Vicesindaco di Bologna, Daniele De Paz, Presidente della Comunità ebraica di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Parri di Bologna, e il direttore scolastico regionale Versari hanno inaugurato la mostra realizzata dal Museo della Shoah in collaborazione con altre importanti associazioni e istituzioni che per i prossimi 7 giorni farà tappa a Bologna all'interno di un percorso itinerante in varie città italiane.

"Questi pannelli - spiega Saliera - ci raccontano della brutalità e della viltà delle leggi razziali ai danni dei cittadini e delle persone di religione ebraica: 80 anni il regime di Mussolini volle questi provvedimenti e l'allora capo dello Stato italiano, Re Vittorio Emanuele III le promulgò senza esitazione firmando una delle pagine più brutte e vili della storia italiana".

Pubblicato in Cultura Emilia

Piacenza, 20 marzo 2018 -  Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per valorizzare e proteggere le risorse idriche. Il tema dell'edizione di quest'anno è Nature for Water (La Natura per l'acqua).

Un'opportunità significativa per riflettere sulla complessa relazione, e interazione, fra uomo, acqua, natura, ambiente, sviluppo ed economia. È anche un'occasione per mettere a fuoco ruoli e finalità del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente preposto alla gestione dell'acqua, al servizio della collettività e dei comparti produttivi, nel rispetto per l'ambiente, opera nella consapevolezza della propria responsabilità quando si tratta di mettere in campo azioni strutturate nella gestione dell'acqua, mirate ad una triplice finalità (irrigazione, protezione idraulica e dissesto idrogeologico).

Finalità irrigua e difesa idraulica del territorio sono, in una visione ampia, connesse fra loro. La gestione operata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza infatti opera in modo coordinato attraverso un complesso sistema di impianti, dighe e canali intrecciando la difesa del suolo e degli abitati (in caso di precipitazioni intense), la tutela dell'ambiente e il governo delle acque. Dunque non solo irrigazione ma anche protezione idraulica con interventi finalizzati alla salvaguardia generalizzata del territorio.

Nella giornata mondiale dedicata all'acqua facciamo un breve focus sul tema dell'irrigazione e dell'acqua come bene primario.

Il Consorzio provvede, come da Statuto, "alla derivazione, alla provvista, alla distribuzione e all'uso razionale delle risorse idriche a prevalente uso irriguo". L'orientamento del Consorzio è quello di immagazzinare l'acqua quando c'è per poi utilizzarla quando manca, interagendo con la natura e l'ambiente circostante.

Dal punto di vista della raccolta idrica il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce due dighe (Molato e Mignano), costruite nel secolo scorso, ed è pronto alle sfide attuali e future con nuovi programmi per l'efficientamento dell'acqua. Non mancano quindi i progetti per la realizzazione di nuovi laghi/invasi e per la realizzazione di sistemi distributivi che tendano all'azzeramento delle dispersioni dell'acqua.

Ricordiamo che sono sette i progetti per nuovi laghi presentati dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nell'ambito del PSRR (programma di Sviluppo Rurale Regionale): quattro in val Tidone e tre in val d'Arda. Inoltre, è appena stato ultimata un'importante analisi geologica e idrogeomorfologica finalizzata all'individuazione di aree idonee per la realizzazione di invasi idrici in val Nure e in val Trebbia. Sul fronte del contenimento delle dispersioni (e dunque degli sprechi d'acqua) è di qualche mese fa la presentazione, a un bando nazionale, di un progetto (quasi 23 chilometri di tubazioni) per rispondere al problema specifico della val d'Arda.

Le opere infrastrutturali realizzate dall'uomo (dighe, invasi,...) e volte allo stoccaggio dell'acqua si inseriscono in un processo di antropizzazione che ha caratterizzato, e connota, anche il nostro territorio padano. Gli interventi dell'uomo sulla natura, fondamentali per ogni insediamento e crescita, hanno instaurato nel corso del tempo una convivenza dinamica con l'ambiente e i suoi elementi primari, fra i quali appunto l'acqua.

La consapevolezza della preziosità del valore dell'acqua motiva dunque la gestione della stessa. Una consapevolezza da condividere con le nuove generazioni.
E' attiva infatti la presenza del Consorzio nelle scuole del nostro territorio: dalle elementari alle superiori. Durante tutto l'anno scolastico, e non solo in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, i nostri incaricati ed esperti incontrano gli studenti per educare al valore dell'acqua oppure li accompagnano nella visita agli impianti gestiti dal Consorzio.

Un incontro fruttuoso che ha generato due nuovi e tecnologici prodotti: il simulatore on line Water Domination e l'implementazione del Web Gis (portale cartografico).

Questi due prodotti tecnologici saranno presentati alle 14.30 del 22 marzo presso lo Urban Hub di Piacenza (via Alberoni, 2). Si tratta di due creazioni (nell'ambito del progetto Urban Hub-Industrie Creative Innovative Piacenza) sviluppate all'interno di Water Lab, il laboratorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza, dedicato all'innovazione creativa, con sede nello Urban Hub stesso. Le due creazioni sono state realizzate da Univillage e Hydria Group con la collaborazione attiva di 20 studenti del Liceo Statale "G. M. Colombini" di Piacenza.

2018_03_14_mignano_1_1.jpg

 

Ennio Morricone, "60 years of music world tour": Mercoledì 21 marzo dalle ore 10.00 aprirà la prevendita ufficiale del concerto che si terrà il 21 giugno al Parco della Cittadella di Parma.

 

Dopo i sold-out dei concerti italiani e europei, con standing ovation pubblico e recensioni entusiastiche della critica, il "60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR" torna nel nostro paese nell'estate 2018.
Nel 2016 il Maestro Morricone ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per le musiche dell'ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight:, il Golden Globe per la "Migliore colonna sonora originale", il BAFTA per la "Migliore colonna sonora", il premio della New York Film Critics Association per la "Migliore colonna sonora" e il Premio Oscar alla "Migliore colonna sonora".

Nel corso della sua carriera, Ennio Morricone ha composto più di 500 colonne sonore per il cinema e la televisione e più di 100 composizioni di musica assoluta. Tra le sue opere più conosciute ricordiamo le musiche dei film C'era una volta il West, C'era una volta in America, Per un pugno di dollari, Novecento, The Untouchables e Mission. Le musiche di Morricone per il film Il buono, il brutto e il cattivo occupano la seconda posizione nella classifica stilata dalla BBC delle 200 migliori colonne sonore nella storia del cinema.

I concerti in Italia fanno parte di una tournée mondiale, che celebra il sessantesimo anniversario del Mastro Morricone come compositore e direttore d'orchestra e seguono una serie di date europee che hanno portato il maestro a esibirsi davanti a circa 500.000 persone in 30 diverse città europee.

Di recente, Ennio Morricone è tornato a collaborare con il regista Giuseppe Tornatore, scrivendo le musiche del suo ultimo film, La corrispondenza, interpretato da Jeremy Irons e uscito esattamente 30 anni dopo la distribuzione nelle sale di "Mission" (1986), interpretato dallo stesso Irons. Morricone e Tornatore vantano un lungo e fortunato sodalizio che li ha portati a collaborare per i film Nuovo Cinema Paradiso, Malena, La leggenda del pianista sull'oceano, Baaria e La Migliore offerta.

Parlando della tournée attualmente in corso, Morricone ha dichiarato di recente: "Dirigere dal vivo le mie composizioni in tante città diverse, davanti ad un pubblico così vario per età e background culturale, è un'esperienza estremamente gratificante. Quest'anno festeggio i 60 anni di carriera da compositore durante i quali ho composto più di 600 opere". "Per questa tournée ho pensato ad un programma aggiornato che naturalmente comprende alcuni "grandi classici" come le musiche degli amati western di Sergio Leone e Mission, ma a parte questo nella sua totalità il concerto sarà un'esperienza molto differente rispetto ai concerti del passato. Prevedo di inserire nel programma le musiche composte per Quentin Tarantino e alcuni brani composti per i western di Sergio Leone che non ho mai diretto nelle tournée precedenti. "

I biglietti saranno disponibili ESCLUSIVAMENTE sul sito www.ticketone.it e nei PUNTI VENDITA TICKETONE.

PUNTI VENDITA TICKETONE PARMA

- Bar Tabaccheria Lottici - Piazza Ghiaia 33/D, Parma
- Media World Parma (c/o C.C. Euro Torri) - Piazzale Balestrieri 2, Parma
- Tabaccheria della Rocca - Via Emilio Lepido 1/A, Parma

PREZZI BIGLIETTI

POLTRONISSIMA GOLD € 120,00 + D.P.
1° POLTRONA € 100,00 + D.P.
2° POLTRONA € 80,00 + D.P.
TRIBUNA LATERALE € 60,00 + D.P.
TRIBUNA CENTRALE € 50,00 + D.P.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Al via la rassegna "Letture d'arte". A Palazzo del Governatore quattro incontri su libri dedicati all'arte del Novecento. Primo appuntamento martedì 20 marzo con Elio Grazioli che presenterà il suo ultimo saggio "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile".

Parma, 19 marzo 2018

Confronti tra mondi apparentemente lontani e media diversi, tra immagine e parola, tra indagine artistica e sfera pubblica, tra produzione ed esposizione.

Sono questi i temi affrontati nei libri dedicati all'arte del Novecento che verranno illustrati nei quattro appuntamenti della rassegna "Letture d'arte – Dialoghi sull'arte del Novecento" curata da Cristina Casero e Davide Colombo e promossa dal Servizio Biblioteche dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma.

Primo appuntamento in programma, presso l'Auditorium di Palazzo del Governatore, martedì 20 marzo con Elio Grazioli, docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università e all'Accademia di Belle Arti di Bergamo, che presenterà al pubblico il suo ultimo saggio "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile" (Johan & Levi Editore).

Quattro lezioni che, a partire da una novità editoriale dedicata all'arte del Novecento, condurranno il pubblico ad una riflessione sulla complessità del discorso artistico da vari punti di vista e con approcci metodologici complementari. Gli incontri sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

CALENDARIO INCONTRI "LETTURE D'ARTE", Auditorium Palazzo del Governatore, ore 17.30 

Martedì 20 marzo - Elio Grazioli "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile" (Johan & Levi Editore)

Giovedì 5 aprile, Davide Colombo "Lucio Fontana e Leonardo da Vinci. Un confronto possibile" (Scalpendi Editore)

Martedì 17 aprile, Marco Scotini "Artecrazia. Macchine espositive e governo dei pubblici" (DeriveApprodi Editore)

Giovedì 3 maggio, Michele Dantini "Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche" (Donzelli Editore)

 

Fonte: Comune di Parma

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Si è rinnovato l'appuntamento del Luna Park di Largo Simonini con i ragazzi con disabilità di Parma e della sua provincia. "Una giornata che attendono per un anno. Un appuntamento che per questi ragazzi è davvero un momento speciale" ha sottolineato Annalisa Rolli responsabile del settore "non autosufficienza" del Comune di Parma. Un centinaio di ospiti, con disabilità sia fisiche che psichiche, di tutti i centri diurni residenziali e socio occupazionali presenti sul territorio del Comune di Parma e della sua provincia, con i loro educatori si sono dati appuntamento per una mattinata intera, con il divertimento delle giostre di San Giuseppe.

"Senza la generosità del Comitato Amici di San Giuseppe, che raccoglie i gestori del Luna Park, per questi ragazzi non sarebbe possibile la fruizione delle tradizionali giostre della fiera di San Giuseppe." Ha commentato l'assessora Ines Seletti con delega all'integrazione scolastica "il personale del Luna Park non solo ha organizzato una mattinata a velocità ridotta e ha offerto assistenza costante agli accompagnatori durante i giri di giostra dei ragazzi, ma ha anche voluto offrire loro una gustosa merenda. E' veramente un momento che mostra una vicinanza e una generosità fortissima e che si rinnova, ogni anno, con questa mattinata e con altre iniziative di solidarietà a cominciare dalla devoluzione di parte degli incassi ad associazioni di volontariato".

Una mattina entusiasmante vissuta tra autopista, ottovolante e ruota panoramica cui ha partecipato anche Mattia Salati delegato del Comune alla disabilità. Mario Maggi e Flavio Carletti a nome di tutti gli esercenti del Luna Park hanno voluto ringraziare l'amministrazione. "Siamo riconoscenti per la sensibilità che il Comune ha dimostrato alla nostra attività, in particolare gli assessori Casa e Seletti.

Vista la situazione meteo ci è stato concesso di prorogare la nostra attività a Parma di una settimana. Largo Simonini offrirà le sue giostre, quindi, fino al 3 aprile. I sabati e le domeniche si aggiungerà al divertimento delle giostre anche animazione e truccabimbi. Aspettiamo bambini e ragazzi in zona Campus ai "baracconi" di Parma".

lunapark-giostre-ragazzidisabili-parma.jpg

 

Parma, 16 Marzo 2018

Sabato 17 e domenica 18 marzo, da Piazza della Pomposa e fino a Piazza Roma. Torna la manifestazione che trasforma piazze e vie in un unico tappeto colorato, con varietà di piante e fiori tutte da scoprire.

 

Il centro storico invaso da gerani, gigli, fresie, camelie, tulipani, viole e primule. È uno spettacolo unico quello che si può ammirare a Modena in Fiore, la manifestazione florovivaistica che trasforma la città in un grande giardino a cielo aperto, come succede nelle grandi capitali europee.

Sabato 17 e domenica 18 marzo la magia rivivrà con 140 stand, tra floricoltori provenienti da tutta Italia ed espositori di artigianato e alimentare di qualità, formeranno un coloratissimo tappeto che da Piazza della Pomposa e via del Taglio si snoderà lungo via del Voltone, Largo San Giorgio, Piazza Matteotti e Piazza Roma.

Oltre a centinaia di varietà di fiori, piante da interni, da giardino e da frutto, erbe aromatiche, non mancheranno alcune rarità da non perdere, come peperoncini biologici certificati, iris in bulbi con varietà rare e ricercatissime, rose meilland certificate, alberi da frutto e meli antichi. Dalla Sicilia arriveranno piante di limone e arancio, dalla Toscana azalee e rododendri, e, ancora, Bonsai orientali e le preziose orchidee.

Inoltre gli appassionati dal pollice verde potranno trovare terricci e humus bio, per arricchire il proprio giardino.

Una delle caratteristiche che ha sempre contraddistinto la manifestazione è l'attenzione alle tendenze che negli anni si sono susseguite in materia di green style. Come l'abitudine di coltivare erbe aromatiche in casa, da utilizzare in cucina per preparare gustose pietanze: dal rosmarino al basilico, dal timo al coriandolo, passando per la salvia, la santoreggia e le tantissime varietà di menta, potranno tutte essere acquistate durante la due giorni.
Insomma, Modena in fiore è davvero per tutti, sia per gli appassionati del giardinaggio con il pollice verde, sia per il neofita che vuole approcciarsi per la prima volta al settore, senza necessariamente dover disporre di un giardino.

Questa storica manifestazione, nata quasi 20 anni fa, da Piazza Pomposa, si è allargata sempre di più, grazie ai modenesi e non solo, che l'apprezzano e la considerano tra le più belle manifestazioni di Modena.

Ampio spazio sarà dedicato inoltre all'artigianato di qualità, all'hobbistica e all'alimentare: in Piazza Matteotti sarà possibile trovare prodotti tipici di tutta Italia, artigianato a tema e attrezzature per il giardinaggio e per l'esterno casa, il cui percorso si snoderà anche in Piazza della Pomposa, piazza Matteotti e Piazza Roma.

Uno spettacolo da non perdere per tutti gli appassionati dal pollice verde, che potranno diventare protagonisti in prima persona grazie a una sfida fotografica: per partecipare, basta scattare una foto di Modena ricoperta dai tanti colori della manifestazione di primavera e postarla su Instagram con hashtag #modenainfiore. In palio c'è una profumatissima pianta offerta dall'organizzazione SGPeventi.

Per rendere ancora più emozionante l'atmosfera, SGP eventi, insieme a Modena Amore Mio, ha proposto a tutti negozianti del centro di partecipare all'evento creando vetrine ad hoc con allestimenti floreali, per una vera e propria sfida alla vetrina più bella della primavera. Una commissione incaricata sceglierà dieci tra le vetrine che hanno preso parte all'iniziativa e le fotograferà. Le foto verranno caricate sul sito della Gazzetta di Modena e verrà aperto un sondaggio al quale parteciperanno gli utenti del sito. Tra le tre foto più votate, l'autore della foto più votata verrà omaggiato con una splendida pianta.
La manifestazione si terrà anche in caso di pioggia.

Ingresso libero
Orario continuato dalle 9 alle 20

 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Domenica 18 marzo alle ore 16.00 presso l'Oratorio San'Ilario di via D'Azeglio, si terrà la premiazione dei vincitori del Concorso Fotografico legato al Palio di Parma.

Fitto il calendario della giornata, che si aprirà con l'esibizione canora del Duo D'Artica, di Svetlana Makedon e di Halla Margret. Successivamente sarà la volta della proclamazione dei primi tre classificati e di due menzioni speciali.

A concludere il pomeriggio l'esibizione del Coro delle Tradizioni Popolari 'Renzo Pezzani' delizierà il pubblico con l'esecuzione di alcuni brani in dialetto tipici della tradizione parmigiana.

L'evento è ad ingresso libero e gratuito.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Dal 23 al 25 marzo, il centro di Sissa festeggia il prelibato insaccato presidio Slow Food
. La domenica giornata clou con Tavola Rotonda, Pranzo del Parma Quality Restaurants e Palio per la migliore Spalla Cruda.

 

Sissa si preparare per una tre giorni dedicata al buon mangiare con la Festa della Spalla Cruda di Palasone Sissa che torna per la 4° edizione dal 23 al 25 marzo nel centro del paese. Quello in cartellone è un weekend ricco di eventi con degustazioni, spettacoli, incontri, organizzato dal Comune di Sissa Trecasali con il patrocinio degli Antichi Produttori, i Castelli del Ducato e il Consorzio del Parmigiano Reggiano e il sostegno di molte realtà locali e associazioni del territorio.

Grande novità di quest'anno è la domenica, momento clou dell'evento con il Galà della Spalla Cruda di Palasone Sissa: un'intera giornata dedicata alla Regina dei Salumi che si aprirà alla mattina con la Tavola Rotonda "Spalla Cruda, tradizione antica per palati moderni" aperta al pubblico che prevede l'intervento di esperti, autorità, giornalisti come Mara Nocilla del Gambero Rosso e produttori del pregiato insaccato; per arrivare al pranzo di Gala organizzato con il Consorzio Parma Quality Restaurants; e terminare il pomeriggio con il Palio per la migliore Spalla Cruda con gara tra professionisti e norcini amatori.

Per contribuire a valorizzare maggiormente questo salume e la cucina locale, alla domenica è stato coinvolto anche il Parma Quality Restaurants, consorzio che raggruppa 27 ristoratori di città e provincia, uniti dall'obiettivo comune di promuovere la cultura enogastronomica del territorio e i suoi prodotti tipici, proprio come la Spalla Cruda di Palasone che è anche presidio Slow Food. Nell'area coperta, allestita in Montagnola, si potrà quindi pranzare con menù fisso e servizio al tavolo, proprio come in un ristorante, grazie alla presenza di chef e personale di sala. Il pranzo prevede varie portate, dall'antipasto con degustazione di Spalla Cruda e altri salumi locali, per arrivare al primo piatto a base di Ravioli alla mela con erbette, Parmigiano Reggiano, tartufo e julienne di Spalla Cruda e terminare con la Guancia di suino brasata.

A chiudere il pasto sarà il tradizionale Busilan, ovvero la ciambella servita con zabaione caldo. Alcuni di questi piatti saranno inoltre in degustazione in piazza Roma.
Per info e partecipare al pranzo di Gala occorre prenotarsi al 334 6687754 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"