Gli agenti del Commissariato di P.S. di Carpi hanno individuato nei giorni scorsi un impianto di coltivazione di marijuana, realizzato nel giardino retrostante un'abitazione singola ubicata in zona Osteriola di Carpi, sottoponendo a sequestro circa 25 piante di cannabis indica in fase di piena fioritura, oltre a numerose foglie già essiccate, circa 35 grammi di marijuana già pronta e confezionata per lo spaccio.
Il ritrovamento dell'impianto è avvenuto nel corso di un servizio mirato alla repressione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, dopo la segnalazione di alcuni residenti che avevano notato uno strano andirivieni di giovani, soprattutto in ore pomeridiane e serali.
I poliziotti giunti sul posto si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra, con tanto di impianto di irrigazione, concime e tutto l'occorrente per coltivare nel modo adeguato le piante di marijuana, coperta da reti mimetiche e pannelli per proteggerla da sguardi indiscreti.
Il controllo, che ha visto coinvolto una mezza dozzina di agenti dell'Ufficio Controllo del Territorio e dell'Ufficio Anticrimine, ha permesso di rinvenire 25 piante di marijuana, con altezze comprese tra i 50 e 150 cm, ancora nei vasi, varie piante in fase di essicazione all'interno dell'abitazione, e circa 35 grammi di marijuana pronta per essere smerciata, nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Il giovane spacciatore, E.L. di anni 32, di origine albanese, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati, è stato dichiarato in stato di arresto.
Nel corso della perquisizione, in un appartamento in uso ad un connazionale dell'arrestato, sono stati rinvenuti numerosi oggetti rubati in galleria immagini le foto della refurtiva recuperata).
Nascosti sotto il letto e all'interno di una intercapedine dell'armadio, infatti, gli agenti hanno rinvenuto circa 5 kg di argenteria, soprattutto posateria di pregio, tablet, una ventina di orologi, alcuni in oro, e vari utensili da lavoro, come trapani, seghe circolari e levigatrici.
Le successive indagini hanno permesso di appurare che parte dell'argenteria era stata rubata in una appartamento a Carpi, l'8 luglio scorso, un notebook era stato asportato all'interno di un'abitazione in via III Febbraio il 17 luglio, mentre una decina di orologi erano compendio di furto in villa commesso in zona Santa Croce il giorno di ferragosto.
L'albanese, di anni 55, con precedenti di polizia, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per ricettazione. Sono in corso indagini al fine identificare eventuali complici.
La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari che hanno ringraziato i poliziotti. (in galleria immagini le foto della refurtiva recuperata)
Nigeriani sorpresi a consegnare droga ai ragazzi. In pieno giorno, nelle piazze più frequentate di Parma. I Carabinieri sono riusciti a bloccarne uno grazie al sequestro del cellulare. Fermato un secondo colto in flagranza di reato.
Parma, 18 maggio 2016
Un cellulare, una bici, roba da spacciare, un 'pacchetto clienti' niente male.
Tutto quello che serviva a un nigeriano di trent'anni, con piccoli precedenti per droga, per alimentare quotidianamente il suo redditizio traffico di stupefacenti.
Chi cercava hashish e marijuana in pronta consegna sapeva dove trovarla. Una telefona a quel numero sempre raggiungibile e l'africano partiva dalla sua postazione in Piazzale della Pace per raggiungere, velocemente in bicicletta, altri punti strategici, come il Barilla Center o piazzale della Croce o ancora, per i più esigenti, un domicilio.
Lo spaccio avveniva anche in pieno giorno nei giardini di Piazzale della Pace, in pieno centro, proprio dove i bambini giocano e gli anziani si intrattengono sulle panchine.
Ai controlli, alla gente, il pusher era abituato. Era già stato fermato e rilasciato perché trovato in possesso di piccoli quantitativi di droga: troppo pochi per poterlo incastrare. Eppure i carabinieri sono riusciti a bloccarlo grazie al sequestro del cellulare al quale giungevano centinaia di telefonate di richiesta di droga.
Dalle chiamate è partita l'indagine dei militari dell'Arma che, mettendo alle strette i titolari dei numeri telefonici, si sono fatti spiegare come avvenivano le consegne.
Con il trentenne è stato anche fermato, sempre per spaccio, un altro nigeriano di 26 anni colto in flagranza di reato mentre consegnava fumo a una ragazza, sempre in Piazzale della Pace. AK
Grazie a un'operazione congiunta di Polizia di Stato e Polizia Municipale sono stati fermati due coinquilini 32 enni, entrambi non in regola con il permesso di soggiorno. Al dettaglio, la droga sequestrata, pari a 1300 gr, avrebbe fruttato più di 500 mila euro.
Di Manuela Fiorini
MODENA – A pochi giorni dall'arresto dello spacciatore marocchino, che dalla sua abitazione di via Rua Frati Minori riforniva la movida del centro storico, un altro duro colpo al mercato dello spaccio arriva da un'altra operazione congiunta di Polizia di Stato e Polizia Municipale che, questa volta, hanno assicurato alla giustizia due coinquilini nigeriani, entrambi 32 enni e non in regola con il permesso di soggiorno.
Le indagini hanno preso il via da un pattugliamento della Volante, che due giorni fa aveva sorpreso uno dei due nigeriani confabulare con un giovane italiano nella zona dietro all'Hotel Real Fini, nei pressi del Policlinico. Lo spacciatore, vistosi scoperto, si era subito dato alla fuga. Al contrario, l'acquirente italiano, fermato dagli agenti, ha invece "cantato", rivelando particolari sul suo fornitore. Grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato sono poi messi in atto gli appostamenti per coglierlo sul fatto.
Nel pomeriggio di ieri, la svolta. Gli agenti in borghese hanno atteso lo straniero sotto alla sua abitazione e poco dopo lo hanno notato salire in auto insieme a un connazionale, poi risultato suo coinquilino. E' iniziato così il pedinamento, che ha portato al fermo dei due al casello di Modena Nord, prima che potessero entrare in autostrada, dopo una breve fuga. Da una prima perquisizione dell'auto non è emerso nulla di strano. Tuttavia, gli agenti non si sono persi d'animo e hanno accompagnato i due nigeriani alla loro abitazione. Qui è stato rinvenuto il loro "tesoretto" che comprendeva 20 mila euro in contanti, mentre, nel garage, erano custoditi 109 ovuli tra cocaina ed eroina del tipo brown sugar. Secondo le stime delle Forze dell'Ordine, la "merce" al dettaglio avrebbe fruttato ai due una cifra superiore ai 500 mila euro. Per i due, coinquilini e spacciatori, sono così scattate le manette, mentre il denaro contante e la droga sono stati sequestrati. E' poi emerso che uno dei due nigeriani non era nuovo ai reati legati allo spaccio di droga: nel 2014 il soggetto era stato denunciato per ben due volte.
Ieri mattina una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Parma, mentre controllava le vie del centro cittadino, ha notato un cittadino di origine nigeriana che sembrava aggirarsi senza apparente motivo in via Farini.
Fermato per un primo controllo il 25enne ha riferito di trovarsi in zona perché intenzionato a pranzare in un ristorante ubicato nelle immediate vicinanze, paventando anche una certa fretta nel potersi liberare per raggiungere il locale.
Al termine del controllo il cittadino extracomunitario si è effettivamente recato al ristorante da dove, tuttavia, è riuscito pochi minuti dopo pensando di aver così "superato" il controllo dei carabinieri.
Per sua sfortuna però i militari, non avendo creduto al suo racconto, si erano defilati e lo attendevano a breve distanza. Appena uscito è stato nuovamente fermato e, grazie ad un controllo più approfondito, trovato in possesso di 6 dosi di cocaina del peso di 11 gr. circa. Vistosi scoperto il 25enne ha tentato di fuggire senza riuscirvi. Accompagnato in via delle Fonderie è stato arrestato e, in attesa del processo per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a P.U., richiuso nelle camere di sicurezza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Compagnia Carabinieri di Carpi. Più di 200 grammi tra cocaina e hashish e 5.000 euro in contanti sotto il materasso. Arrestato spacciatore
Carpi, 20 luglio 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno arrestato ieri un 30enne marocchino domiciliato a Carpi trovato in possesso di oltre duecento grammi tra cocaina e hashish e 5.000 euro in contanti, provento di spaccio. Le indagini dei Carabinieri sono partite dopo aver notato alcuni giovani che incontravano sempre lo stesso magrebino nei pressi di alcune vie centrali della città dei Pio.
Avviando pertanto le indagini i militari sono riusciti ad identificare il giovane e seguendolo, individuare l'abitazione in cui domiciliava. Capendo di essere di fronte ad un "fornitore" di un certo livello, dopo alcuni giorni in servizi di "osservazione", ieri pomeriggio i Carabinieri hanno deciso di intervenire bloccandolo appena sceso da casa. Infatti trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, hanno perquisito l'abitazione dove sono stati trovati circa 120 grammi di cocaina e 100 di hashish nascosti nel ripostiglio in dosi già confezionate per lo spaccio, nonché quasi 5.000 euro in banconote di diverso taglio in una busta nascosta sotto il materasso, che non può essere altro se non il provento dello spaccio del fine settimana, dato che il magrebino non risulta avere un lavoro. Era evidente che si era attrezzato per soddisfare le esigenze di diversi consumatori, sia dei ragazzini che prediligono l'hashish sia di quelli che si considerano più "maturi". L'uomo, arrestato in passato già altre due volte per spaccio di stupefacenti, è stato tradotto in carcere in attesa delle decisioni del giudice.
L'attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti da parte dei Reparti della Compagnia di Carpi si sta facendo sempre più raffinata, avendo innalzato il tenore e la qualità delle indagini tese ad individuare i canali più consistenti del spaccio, rivolgendo l'attenzione prevalentemente a personaggi che hanno in mano un certo giro di affari. Nel solo fine settimana, infatti le due Stazioni dei Carabinieri di Carpi e San Prospero, evidenziando un elevato impulso investigativo e impegnandosi con particolare attenzione alla tutela del territorio e della cittadinanza, hanno inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti con un recupero complessivo di circa 720 grammi di stupefacenti e 17.000 euro di denaro sequestrato.
Il dato deve far riflettere su quanto sia dannoso per l'economia locale lo sperpero di denaro che viene destinato a finanziare l'illegalità e a far da calamita attirando spacciatori, tossici e malviventi di vario genere, anziché essere riversato e reinvestito nel circuito commerciale ed economico delle nostre città, impoverendole ulteriormente.
Personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro, con unità della locale Squadra Mobile e della Polizia Municipale di Modena, ha effettuato nella serata di ieri un servizio straordinario finalizzato al controllo di locali pubblici frequentati da pregiudicati e cittadini stranieri clandestini sul territorio nazionale ed al contrasto della prostituzione controllando, in totale, quarantadue persone.
Modena 9 maggio 2015 - Sono stati controllati, tra gli altri, un esercizio di vicinato in viale Crispi ed un esercizio pubblico in via Aleramo. Nel primo, sono stati identificati numerosi pregiudicati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tre dei quali, clandestini e di nazionalità nigeriana, sono stati accompagnati in Questura e denunciati in stato di libertà per violazione delle norme che regolano la permanenza in Italia. Uno dei soggetti è stato espulso dal territorio nazionale.
All'interno del secondo locale, invece, non sono state rilevate irregolarità.
Dopo tale attività, gli operatori di Polizia hanno proceduto a controllare un edificio inagibile ubicato in via Nonantolana segnalato dalla proprietà poiché occupato abusivamente. All'interno sono stati identificati cinque cittadini di origine tunisina, di cui tre censurati ed un clandestino. Tutti e cinque sono stati accompagnati in Questura e denunciati in stato di libertà per occupazione abusiva di edificio. Uno di questi soggetti, poi, è stato denunciato in stato di libertà anche per inosservanza delle norme sul soggiorno dei cittadini stranieri in Italia ed espulso dal territorio nazionale.
Dopo la mezzanotte, infine, l'attività di controllo ha interessato l'intera zona "Tempio" e le vie Emilia Est ed Ovest. Nell'ambito dell'attività anti-prostituzione, personale della Polizia Municipale ha rintracciato una cittadina bulgara destinataria della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Modena; la donna, accompagnata in Questura, è stata, poi, denunciata in stato di libertà ed è stato emesso a suo carico un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.
Personale della locale Squadra Mobile, infine, ha identificato quattordici prostitute rintracciate sulla via Emilia, di cui quattro accompagnate in Questura per il fotosegnalamento.
(Fonte Questura di Modena)
Controllo del territorio. La Compagnia Carabinieri di Carpi ha scoperto un mini-market della droga e fermato un motociclista ubriaco e senza patente.
Carpi. 9 maggio 2015 - I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno tratto in arresto un 40enne trovato in possesso di quasi 150 grammi di hashish e marijuana e 200 pasticche. I Carabinieri avevano già da tempo posto l'attenzione sui movimenti dell'uomo, noto per avere già precedenti per spaccio, residente a Novi di Modena ma spesso visto aggirarsi tra i locali della città dei Pio ove spesso prendeva contatti e appuntamenti con i giovani carpigiani. Sviluppata l'attività d'indagine, è stato bloccato mentre percorreva in pieno giorno viale Manzoni. Sottoposto a perquisizione veicolare sono spuntati subito alcuni grammi di hashish e marijuana nascosti sotto il sedile.
Immediatamente i militari si sono recati presso la sua abitazione, sita a Novi di Modena e l'hanno perquisita, rinvenendo quasi 150 grammi tra marijuana e hashish in un mobiletto e 15 piantine. Durante l'ispezione poi sono emerse 190 pasticche verdi suddivise in più buste, 160 grammi di polvere gialla, magnesio, mannitolo ed altro materiale per il confezionamento dello stupefacente. In pratica un vero e proprio mini-market della droga. Oltre alla "materia prima", sono stati trovati anche strumenti per la fabbricazione delle pasticche, tra cui basi metalliche con fori rettangolari e stampi in legno con fori cilindrici.
L'uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio e il materiale, in particolare le polveri e le pasticche sono state inviate ad un laboratorio per essere analizzate, in modo da accertare di quale tipologia di droghe sintetica si tratta e se il materiale da taglio possa essere particolarmente dannoso per la salute umana.
DENUNCIATI UBRIACHI E SENZA PATENTE AL VOLANTE
Sempre a Carpi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile in servizio perlustrativo nella frazione San Marino, hanno denunciato un 50enne sorpreso alla guida della sua moto, una Yamaha, ubriaco e senza patente. Dopo averlo fermato verso le due di notte, accertato l'alito vinoso, è stato sottoposto a controllo etilometrico che ha evidenziato una percentuale di alcol nel sangue superiore quasi di 4 volte il limite consentito. Dal controllo è emerso anche che guidava senza patente perché gli era stata revocata alcuni mesi fa. Nel corso della settimana sono state ritirate già 3 patenti a persone che guidavano l'autovettura in stato di ebbrezza. Oltre alle denuncie penali, sono previste severe sanzioni in termini di sospensione della patente e multe salate da pagare per quanti, disinteressandosi al rischio a cui sottopongono se stessi e soprattutto gli altri utenti della strada, si mettono ubriachi alla guida dei propri mezzi.
(Comando Compagnia Carabinieri Carpi)
La droga era destinata al mercato degli stupefacenti tra Piazza Pomposa e via Gallucci. L'azione congiunta di Squadra Mobile e Volante della Polizia di Stato ha consentito di assicurare alla giustizia anche taccheggiatori e truffatori che agivano nei centri commerciali e con distintivi falsi.
Di Manuela Fiorini –
Il dispiego di forze, messo in campo dalla Polizia di Stato nell'ambito dei controlli sul territorio, ha consentito di assicurare alla giustizia, nella sola giornata di ieri, ben dieci persone tra spacciatori, taccheggiatori e truffatori. I 21 equipaggi di Squadra Mobile e Volante, per un totale di 42 agenti, hanno pattugliato le zone più a rischio di Modena.
L'operazione più importante ha avuto come teatro la cosiddetta zona della "movida", tra Piazza Pomposa e via Gallucci, nel centro storico, da tempo monitorata perché assai appetibile per il mercato della droga che rifornisce giovani e studenti che gravitano tra l'Università e i locali del divertimento. Gli agenti hanno fermato G.F, tunisino, classe 1975, e il coetaneo B.M, di nazionalità marocchina, entrambi con precedenti specifici. Il primo aveva addosso un modico quantitativo di hashish, ma un'ulteriore controllo nell'auto del secondo ha consentito di rinvenire un altro mezzo chilo di droga, suddiviso in cinque panetti, già pronti per lo spaccio. Gli agenti hanno fatto così scattare un mandato di perquisizione nell'abitazione del magrebino, a Bastiglia, dove, in un armadio, sono stati trovati ben 28 kg di hashish. La droga è stata subito sequestrata e i due sono stati tratti in arresto e processati per direttissima.
Gli altri arresti della giornata hanno riguardato invece taccheggiatori "di mestiere" che agivano nei negozi e nei centri commerciali della provincia, e malviventi specializzati in truffe e raggiri, alcuni dei quali si spacciavano per esponenti delle Forze dell'Ordine, con tanto di distintivi identici a quelli veri, per poter entrare nelle abitazioni e fare man bassa di denaro e gioielli.
(foto di Claudio Vincenzi)
C.M, marocchino, e Z.H, tunisino sono stati sorpresi a spacciare cocaina e arrestati in una delle zone più calde della città per lo smercio di droga. L'operazione si è svolta nell'ambito delle azioni di repressione della Squadra Mobile della Questura per contrastare il mercato degli stupefacenti
Di Manuela Fiorini -
Sono stati sorpresi con 10 grammi di cocaina addosso e, per questo, arrestati dopo una sospetta trattativa di spaccio, C.M, marocchino, classe 86 e Z.H, tunisino dell'88. Entrambi pregiudicati e clandestini, i due pusher sono stati fermati in via Rainusso, a Modena, nell'ambito delle operazioni quotidianamente messe in atto dalla Polizia per contrastare il fenomeno dello spaccio.
La zona compresa tra via Rainusso e via Emilia Ovest, che gravita attorno al Palazzo Europa, infatti è una delle più "calde" della città per lo smercio di sostanze stupefacenti, alimentato anche dalla vicinanza delle sedi distaccate di alcune scuole superiori. I due sono stati pedinati e fermati separatamente. Il ritrovamento della droga, subito posta sotto sequestro, e i precedenti specifici hanno fatto scattare l'arresto.
A Campegine è partito il primo di tre incontri sul rapporto tra i giovani e l'utilizzo di sostanze -
Reggio Emilia, 12 novembre 2014 - di Federico Bonati -
È proprio vero che tutti i giovani sono a rischio?
Questo l'argomento centrale di un ciclo di incontri su uso e abuso di sostanze, che ha preso il via lunedì 10 novembre a Campegine.
Nato nell'ambito del progetto di Comunità "Banca delle Risorse" e in collaborazione con l'Ufficio Giovani del territorio, il Ser T ed il centro per le famiglie del territorio, questo ciclo di incontri è ritenuto molto importante dalla parrocchia e dall'amministrazione comunale campeginese, come dimostrano le parole del sindaco Paolo Cervi: "Il problema dell'uso e abuso delle sostanze è un problema importante in questo momento storico. Sta quindi a noi tutti affrontare la questione, imparando ad osservare bene la questione giovani-sostanze. I nostri ragazzi vivono in un mondo nel quale sono iper stimolati ed iper sollecitati. È quindi compito di ognuno di noi trovare delle soluzioni per aiutarli a crescere nel miglior modo possibile".
La serata, condotta dalla dott.ssa Serena Ligabue, dell'Ufficio Giovani Unione dei Comuni della Val d'Enza, è cominciata con la definizione specifica di "droga", vale a dire quella sostanza farmacologicamente attiva che ha un effetto sul nostro corpo. Erroneamente molte persone ritengono che le droghe siano solamente sostanze quali l'eroina, la ketamina, la cannabis, ma così non è. Rientrano infatti nella definizione anche sostanze legali e di uso comune, quali alcool, caffeina e tabacco.
"Lo piscologo e psicoanalista Norman Zinberg- spiega la dott.ssa Ligabue- effettuò uno studio in merito alle droghe, individuando due diversi tipi di consumo: il consumo sperimentale ed il consumo disfunzionale, causa quest'ultimo di alti costi sociali".
Il passaggio dall'utilizzo disfunzionale alla dipendenza, o nel caso delle droghe alla tossicodipendenza, è breve. Si arriva alla dipendenza quando la patologia si configura in tutta la sua durezza e prepotenza, apparendo come un impulso irresistibile, nonostante tutto.
In una società, come quella odierna, l'importanza dell'informazione e dell'educazione è basilare, ma poiché ognuno di noi è un soggetto differente rispetto agli altri, come è possibile trovare una soluzione comune?
Una domanda di difficile analisi, alla quale la dott.ssa Ligabue risponde in questa maniera: "Il fatto che ognuno di noi sia un soggetto diverso rispetto al resto delle persone implica l'utilizzo di differenti tipi di approccio, senza tralasciarne nessuno. C'è un forte bisogno di dialogo fra le persone e con le persone. Solo attraverso questo dialogo sarà quindi possibile individuare il giusto approccio per un soggetto. Ecco perché sono così importanti la formazione, l'informazione e la cultura stessa".
La risposta alla domanda: "È proprio vero che tutti i giovani sono a rischio?", risulta quindi essere un'azione concreta: esscerci per questi giovani e per tutte le persone con problemi di dipendenza e di uso delle sostanze. Esserci, con la capacità di ascolto e con l'adeguato punto di vista rispetto al problema.
"È evidente-conclude Serena Ligabue- che il rischio c'è. Ma si possono fare tantissime cose per arginarlo, come facendo l'adeguata informazione, dialogando con i soggetti, educando".
Il ciclo di incontri proseguirà lunedì 24 novembre, nel quale la dott.ssa Flavia Neri parlerà delle risorse del territorio in merito all'educazione alla sicurezza e al rischio e si concluderà lunedì 1 dicembre con la dott.ssa Alessandra Giovanelli che discuterà di ciò che possono fare gli adulti in merito.