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Giovedì, 19 Settembre 2013 10:38

"Raccontare il Territorio"

Bologna, 19 settembre 2013 -
 
Formazione per musicisti, cantanti, attori, registi e drammaturghi con priorità per le persone del territorio colpito dal terremoto. Il progetto è realizzato da CUBEC e ERT in collaborazione con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna. L'assessore Bianchi: "Grazie alla collaborazione di importanti artisti sosteniamo giovani talenti e offriamo nuove occasioni culturali all'Emilia colpita dal sisma" -

Formazione per cantanti d'opera, per registi, attori, drammaturghi e musicisti. È il progetto Raccontare il Territorio, nato dalla collaborazione sperimentata con successo nell'ultimo triennio tra CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Regia Accademia Filarmonica di Bologna, e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso le risorse del contributo di solidarietà Fondo sociale europeo per le persone e il territorio colpito dal sisma del maggio 2012.
Raccontare il territorio, attraverso percorsi formativi e azioni di accompagnamento e grazie al coinvolgimento attivo della popolazione, delle associazioni culturali, dei teatri, delle biblioteche e delle scuole di diversi comuni dell'area colpita dal terremoto, intende sperimentare un nuovo modello di intervento culturale in un territorio che si trova a fronteggiare ingenti difficoltà. "Con un doppio obiettivo – spiega l'assessore regionale alla Formazione Patrizio Bianchi – sostenere la crescita di nuove competenze in ambito artistico e, allo stesso tempo, sostenere la ripresa dell'Emilia colpita dal terremoto del maggio scorso. Con questo progetto, a partire da una riflessione condivisa sull'identità dei territori e avvalendoci della collaborazione di importanti artisti, intendiamo sostenere la crescita professionale di giovani talenti e offrire nuove occasioni di aggregazione culturale in un territorio dove improvvisamente sono venuti meno i luoghi designati alla vita culturale".
I due partner del progetto Raccontare il Territorio – l'Ente di Formazione CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale e Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la collaborazione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna - provengono dall'esperienza del "Cantiere delle Arti" che li ha visti sperimentare congiuntamente nel corso dell'ultimo triennio modalità formative innovative sul territorio emiliano-romagnolo.

Raccontare il territorio ha come obiettivo la specializzazione nei seguenti campi: i mestieri del teatro, la pratica strumentale in orchestra e in formazioni cameristiche e il canto d'opera, ed è declinato in quattro percorsi formativi di cui uno integrato comune e tre specialistici.
Avranno priorità nell'accesso al percorso le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012 che avranno superato le prove di ammissione in ordine di graduatoria, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ma nel caso di posti residui potranno avere accesso gli altri candidati, sempre in ordine di graduatoria.

Per i cantanti d'opera la selezione sarà effettuata dal famoso soprano Mirella Freni, docente principale del corso realizzato dall'ente di formazione CUBEC – Musica e Servizio Cooperativa Sociale. Per ricevere l'idoneità a partecipare alle audizioni ci si può registrare su http://www.belcanto.it/myschool ed inviare un provino audio in formato MP3. La scadenza per la domanda è il 20 Settembre, le selezioni si svolgeranno a Modena dal 30 Settembre al 5 Ottobre.

Scade invece il 26 settembre il termine di adesione al bando di Emilia Romagna Teatro Fondazione per partecipare ad un progetto formativo per attori, registi e drammaturgi diretto dal regista Claudio Longhi.

Per i musicisti d'orchestra sarà pubblicato a breve il bando sul sito www.belcanto.it per la selezione dei seguenti strumentisti: violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, percussioni, pianoforte. Il corso sarà realizzato in collaborazione con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna. Le domande dovranno pervenire entro il 12 ottobre 2013.

Le attività del progetto cominceranno in Ottobre 2014 e termineranno in Ottobre 2015.

Oltre ai percorsi di specializzazione sopra descritti sono previste altre quattro azioni di accompagnamento non corsuali che mirano a coinvolgere più largamente la popolazione con azioni di consulenza "sul campo": percorso di interazione tra le arti per la ricostruzione; valorizzazione delle competenze vocali per un' esperienza "corale" di ricostruzione (promosso in collaborazione con ASCAMN-Associazione Scholae Cantorum dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola); autoimprenditorialità e project management; sperimentazione metodologica con musicisti di Spira Mirabilis.

Il progetto Raccontare il territorio è stato approvato dalla Giunta regionale a fine luglio, insieme ad oltre 500 percorsi formativi - percorsi di formazione iniziale, formazione post diploma, percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, formazione post laurea, formazione permanente e continua, percorsi per studenti e percorsi di mobilità che incrociano trasversalmente tutti i settori e i comparti dell'economia del territorio - rivolti a persone e le imprese dei Comuni colpiti dal sisma. Un programma di intervento complesso – finanziato dal Fse - risultato di un processo di confronto con le parti sociali e con le istituzioni, che si pone l'obiettivo di costruire e trasferire conoscenze e competenze nuove e innovative per accompagnare un territorio, le persone e le imprese, in un percorso di ricostruzione e ripresa che guarda all'innovazione e al futuro.

MUSICA E SERVIZIO Cooperativa Sociale
Musica e Servizio nasce nel 2001 come ente di formazione con lo scopo principale di creare un punto di riferimento per la formazione dei giovani cantanti lirici e dei pianisti collaboratori per il teatro d'opera. L'offerta Formativa si avvale della direzione didattica, delle esperienze e degli insegnamenti delle due principali docenti: Mirella Freni e Paola Molinari. Negli anni questa esperienza si è sviluppata nel progetto "CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni", che è l'attività principale dell'ente a cui hanno partecipato fin dalle origini come docenti la stessa Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e Paola Molinari, con la collaborazione di altri artisti di grande fama tra cui registi come Lamberto Puggelli ed Enzo Dara. Le attività didattiche sono incentrate sul saper fare per accompagnare gli studenti ad un pieno inserimento nel mondo professionale.

EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Emilia Romagna Teatro Fondazione è attivo fin dal 1977 come settore di prosa dell'ATER. Nel 1991 si è costituito in un organismo autonomo e nell'aprile 2001, dopo un percorso che ha portato all'allargamento a nuovi soci, si è definito come Fondazione. Dal maggio 1994 è diretto da Pietro Valenti. Nell'attuale assetto istituzionale sono Soci Fondatori la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Modena, il Comune di Cesena, la Provincia di Modena.
Missione dell'ente è sviluppare il ruolo di Teatro Stabile Pubblico della Regione Emilia-Romagna, con una forte azione rivolta al radicamento territoriale, in rapporto con i Teatri, con gli spettatori e con gli artisti.

REGIA ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA 
La Regia Accademia Filarmonica di Bologna, fondata nel 1666, è sempre stata un punto di riferimento nella vita culturale della città. Nella seconda metà del '700 fu un polo di attrazione europeo, anche grazie alla figura di Padre Martini. Proprio sotto la sua guida, nel 1770 il quattordicenne Mozart divenne accademico. Oggi si organizzano cicli cameristici e molteplici attività volte alla formazione di giovani, alla diffusione della musica contemporanea, alla divulgazione musicale nelle scuole, alla ricerca e alla salvaguardia del proprio patrimonio archivistico e bibliografico. Dal 2004 l'Accademia promuove l'Orchestra Mozart, con la direzione artistica di Claudio Abbado, che nella stessa veste cura l'Accademia dell'Orchestra Mozart, i cui giovani partecipanti alternano momenti di perfezionamento, guidati dalle prime parti dell'Orchestra Mozart, ad una regolare attività concertistica in Italia e all'estero.
/BM
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Modena, 17 settembre 2013 -
 
Cultura - "CreAttiva 2013", prima edizione di un festival che dal 23 al 29 settembre proporrà "idee digitali" per rilanciare l'economia nelle aree modenesi colpite dal sisma. Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali -

Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà del territorio dal 23 al 29 settembre. E' "CreAttiva 2013 – Idee digitali", una nuova risposta alle necessità di ripensare l'economia dei comuni della bassa modenese colpiti dal sisma del 2012.

Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio scorso hanno segnato fortemente il tessuto urbano, sociale ed economico del territorio della Bassa modenese. Alla crisi economica, che già stava aggredendo in maniera consistente il mondo produttivo ed economico, si sono aggiunti i danni materiali e la conseguente chiusura o delocalizzazione di diverse aziende. A più di un anno dal sisma, i comuni del cratere continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di occupazione, economia produttiva e servizi.

Rilanciare l'economia in questo particolare momento storico significa anche ripensare la produzione alla luce della grande rivoluzione che è stata la tecnologia digitale. Una rivoluzione pari a quella industriale che ha modificato definitivamente il concetto di lavoro, di società, di socialità e di cultura. Il digitale, declinato in tutte le sue varianti e applicazioni, si presenta quindi come un'opportunità (o l'Opportunità) per lo sviluppo dell'economia e delle arti per tutto il territorio.

Attraverso una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà della zona, "CreAttiva 2013 – Idee digitali" si pone come una profonda indagine sociale ed economica ma anche come un vero e proprio punto di incontro per creare occupazione, opportunità, eventi culturali e informazione grazie ai nuovi strumenti tecnologici. Un ricco programma per un festival che vuole essere il punto di partenza per un progetto di ampio raggio che includerà anche seminari invernali e la creazione di un laboratorio permanente di innovazione tecnologica.

Punti programmatici che sono stati messi in evidenza questa mattina, a Bologna, nel corso della presentazione tenuta nella sede della Regione Emilia-Romagna in presenza dell'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, del presidente dell'associazione culturale "La Dodicesima Luna", Giorgio Azzolini e del sindaco di San Felice sul Panaro e presidente dei Comuni area Nord, Alberto Silvestri.
L'assessore Mezzetti ha sottolineato come questa occasione "possa rappresentare un laboratorio sul modo più adeguato con cui affrontare una crisi che ha doppiamente colpito l'area del cratere interessata dal sisma". "E' questo approccio senza dubbio uno dei paradigmi su cui si può basare il rilancio dell'economia – ha detto Mezzetti -, anche perché si sta velocemente andando verso una condizione in cui potranno avere un futuro i Paesi che investiranno in economia dell'ambiente, della salute, della creatività e cultura, settore quest'ultimo che in Emilia-Romagna conta circa 78mila addetti e l'8 per cento delle imprese locali. Accendere i riflettori su questo settore – ha concluso – significa mettere l'accento su un enorme potenziale di nuovo sviluppo".

Il festival è organizzato dall'associazione culturale La Dodicesima Luna, Zenit Formazione e ForModena, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Fondo Strutturale Europeo, dell'Unione dei Comuni Area Nord, della Provincia di Modena e dei comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Mirandola e SanFelice sul Panaro.

In allegato, il programma di "CreAttiva 2013".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Lunedì, 16 Settembre 2013 16:40

Qualità dell'aria: i dati in Emilia Romagna

Bologna, 16 settembre 2013 -
Assenza di criticità per alcuni inquinanti come monossido di carbonio (CO) e biossido di zolfo (SO2), tendenza al graduale miglioramento per quanto riguarda il particolato fine (PM 10), stabili ma ancora elevati i valori dell'ozono in estate. Sono questi in sintesi i dati contenuti nel "Report annuale sulla qualità dell'aria in Emilia-Romagna" relativo ai dati 2012, presentato oggi a Bologna in occasione della Conferenza finale del progetto europeo Life+ Opera (Valutazione delle politiche di riduzione delle emissioni in atmosfera).

Andando nel dettaglio, analizzando l'indice di qualità dell'aria - che tiene complessivamente conto degli inquinanti che in Emilia-Romagna presentano i problemi maggiori (PM10, ozono e biossido di azoto) - le giornate del 2012 che sono risultate con aria "buona" o "accettabile" variano dal 59% (Reggio Emilia, Piacenza) al 78% (Rimini). Nel mezzo, Parma (60%), Modena (61%), Ferrara (63%), Bologna (66%), Forlì-Cesena (73%) e Ravenna (76%). Rispetto al 2011 è in miglioramento la situazione in tutte le Province (soprattutto a Modena, Parma e Reggio Emilia), stabile Ravenna e in leggerissimo calo a Rimini (-3%).

I dati dei singoli inquinanti

Analizzando i dati dei singoli inquinanti nelle 42 stazioni di monitoraggio e partendo dalle polveri fini (PM10), in solo tre centraline a Parma, Reggio Emilia e Modena sono stati superati nel 2012 i limiti annuali per la protezione della salute umana (media di 40 microgrammi/m3).

Se invece si analizza il limite giornaliero del PM10 (media oraria giornaliera da non superare per più di 35 volte=50 microgrammi/m3), sono 29 le stazioni che l'hanno superato nel 2012. A Piacenza è successo per 2 stazioni su 4, a Parma 3 su 4, Reggio-Emilia 4 su 5, Modena 5 su 5, Bologna 5 su 7, Ferrara 3 su 5, Ravenna 2 su 4, Forlì-Cesena 3 su 5 e Rimini 2 su 4.

Migliore la situazione per le PM2,5: utilizzando il valore limite che entrerà in vigore nel 2015 (25 microgrammo/m3), i superamenti sono stati registrati sono in due stazioni (Modena e Ravenna).

Relativamente all'ozono (O3), complice la seconda estate più calda dal 2000, sono stati superati i limiti massimi giornalieri di concentrazione (media mobile su 8 ore di 120 microgrammi/m3) in 30 delle 34 stazioni di monitoraggio, con solo 4 di queste (a Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), nella norma.

Buona – e in costante e progressivo miglioramento – la situazione del biossido di azoto (NO2): nessun superamento del livello orario di protezione della salute umana (200 microgrammi/m3 da non superare più di 18 volte all'anno) e solo pochi casi di superamento della media annuale (40 microgrammi/m3) concentrati nelle aree urbane delle province centro-occidentali.

Tra gli altri aspetti positivi, sono tutti abbondantemente sotto i limiti di legge le concentrazioni di metalli pesanti (arsenico, cadmio, nickel e piombo), di benzene (C6H6), di monossido di carbonio (CO), di biossido di zolfo (SO2), degli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) e di benzo(a)pirene.

I risultati che emergono dal report sono frutto della combinazione tra politiche ambientali, modifica della composizione dei carburanti e delle tipologie di autoveicoli circolanti, cambiamenti della struttura e delle attività produttive regionali. È confermato che le condizioni meteorologiche determinano in larga misura gli andamenti del particolato fine: gli anni 2011 e 2012 hanno presentato una tendenza all'aumento dei giorni di superamento dei limiti normativi, mentre l'inverno 12-13 mostra una sensibile diminuzione dei superamenti rispetto a quello precedente grazie alla forte piovosità dei primi mesi del 2013.

La terza edizione del "Report regionale della qualità dell'aria"

Il "Report regionale della qualità dell'aria" riporta i dati 2012 e costituisce una sintesi delle molte informazioni prodotte dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell'aria, gestita da Arpa dietro mandato e finanziamento della Regione e delle Province, in applicazione di direttive europee e di leggi nazionali e regionali. Il report è articolato in descrizione dei fenomeni (Che cosa sta accadendo?) e in analisi dei fattori di pressione (Perché sta accadendo?), racconta le principali azioni di intervento decise da Regione e altre istituzioni (Che cosa stiamo facendo?) e una rendicontazione sintetica puntuale dei dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio (una verifica dettagliata è disponibile sul sito Arpa).

Il Report è disponibile in versione integrale sul sito web di Arpa-Emilia-Romagna
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 16 settembre 2013 -
Aviaria: le mostre e i mercati degli uccelli da gabbia, voliera e canto potranno riprendere in Emilia-Romagna, con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione. Emessa dal presidente Errani una nuova ordinanza -

In Emilia-Romagna potranno riprendere le mostre e i mercati degli uccelli da gabbia, voliera e canto, con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione. E', in sintesi, quanto dispone l'ordinanza numero 185 emessa oggi dal presidente della Regione Vasco Errani, che sostituisce integralmente la 174 dello scorso 28 agosto. Una deroga, dunque, al divieto – finora in vigore – su tutto il territorio regionale di mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili, adottata in seguito al parere espresso dal ministero della Salute e di quello del Centro di referenza per l'influenza aviaria presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie sulla possibilità di autorizzare – a determinate condizioni e per determinate specie – fiere, mostre e mercati e di movimento degli uccelli da gabbia, voliera e canto.
La partecipazione a mostre e mercati è vietata a galliformi (polli, tacchini) e anseriformi (cigni, oche, anatre) anche ornamentali, ad allevatori che abbiano in allevamento uccelli da gabbia, pollame o ornamentali di queste specie, ad allevatori che posseggono allevamenti (voliere) all'aperto e a soggetti provenienti da allevamenti che si trovano nelle aree soggette a restrizione. 

Le zone di protezione corrispondono all'intero territorio dei Comuni di Ostellato e Portomaggiore (Fe), di Mordano (Bo) e Bagnara di Romagna (Ra), a parte del territorio del Comune di Imola (Bo) a est dalla Statale 610 e a nord della via Emilia; a parte del Comune di Massa Lombarda (Ra) a sud della Provinciale 253, e a parte di territorio del Comune di Solarolo (Ra) a nord della diramazione per Ravenna dell'A14. 

Le zone di sorveglianza comprendono, nel ferrarese, l'intero territorio dei Comuni di Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio, Argenta e la parte del territorio del Comune di Ferrara situata tra la Statale 15 (via Pomposa) e a est della Provinciale via Ponte Assa. Per quanto riguarda il bolognese e il ravennate, è zona di sorveglianza la parte rimanente dei Comuni di Imola (Bo), Solarolo e Massa Lombarda (Ra), e l'intero territorio dei Comuni di Castelguelfo e Medicina (Bo), Conselice, Sant'Agata sul Santerno, Lugo, Cotignola, Faenza, Castelbolognese (Ra). 

Le zone di restrizione, indicate nella Decisione di esecuzione della Commissione europea dell'11 settembre 2013, riguardano in Emilia-Romagna un'area che comprende i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Berra, Bertinoro, Brisighella, Casola Valsenio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cervia, Cesena, Cesenatico, Codigoro, Dovadola, Forlimpopoli, Forlì, Fusignano, Gambettola, Gatteo, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Longiano, Massa Fiscaglia, Meldola, Mesola, Modigliana, Predappio, Ravenna, Riolo Terme, Russi, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone.

Un'ulteriore zona di protezione, identificata dal ministero della Salute il 6 settembre in seguito all'individuazione del sesto focolaio (Bondeno), riguarda il Comune di Bondeno (a sud della Statale 496 e a ovest del Fiume Panaro) e quello di Finale Emilia (a nord della Statale 468, a est della Provinciale 9 e a ovest del fiume Panaro). Il ministero ha identificato anche un'altra zona di sorveglianza, che riguarda, per il territorio emiliano-romagnolo, la parte rimanente di Bondeno e di Finale Emilia, i Comuni di Mirabello, Sant'Agostino, Cento, Crevalcore (a nord di via Provanone e a est di via Provane - Provinciale 9), Mirandola (a est delle linea ferroviaria Modena-Verona), San Felice sul Panaro (a est della linea ferroviaria Modena-Verona).
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Bologna, 16 settembre 2013 -

Settimana europea della mobilità sostenibile: giovedì 19 settembre appuntamento in piazza Renzo Imbeni (Fiera District) con "Vengo al lavoro con la bici e provo l'auto elettrica!". Alle 12 consegna di una Nissan Leaf 100% elettrica alla Regione, che potrà utilizzarla gratuitamente per 6 mesi con una tessera per la ricarica offerta da Hera Comm -
Per la Regione Emilia-Romagna, la Settimana europea della mobilità sostenibile edizione 2013 sarà all'insegna dell'elettrico. Quest'anno, infatti, oltre al consueto infopoint allestito in piazza Renzo Imbeni giovedì 19 settembre (dalle 12.30 alle 16), i dipendenti del distretto fieristico e i cittadini interessati potranno provare un'auto 100% elettrica, che sarà concessa gratuitamente dalla Nissan alla Regione per sei mesi entrando a far parte del parco auto regionale. La consegna dell'auto, una Leaf, è prevista per le 12; sarà presente l'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri e per la Nissan il direttore comunicazione Giuseppe George Alesci. Il comodato è frutto della partnership di lunga durata tra la Regione Emilia-Romagna e la Nissan. Per l'occasione Hera Comm donerà alla Regione una tessera per effettuare la ricarica pubblica del mezzo. Dalle 15 alle 18 i dipendenti della Fiera District e i cittadini interessati potranno guidare l'auto elettrica accompagnati da un driver di Nissan.
Il giorno successivo, venerdì 20 settembre, sempre all'interno della Settimana europea della mobilità sostenibile, a Ravenna e Forlì verranno inaugurate le colonnine Enel per la ricarica dei veicoli elettrici. La Regione parteciperà raggiungendo le due città con la Nissan Leaf. Tramite il veicolo e con la tessera fornita da Hera Comm verrà testata l'interoperabilità sulle colonnine Enel su un percorso superiore ai 200 km.
Secondo i dati a disposizione di Nissan, la Leaf è la vettura 100% elettrica in questo momento più venduta al mondo con oltre 74.000 unità consegnate a livello globale. Ha un'autonomia di circa 200 km. grazie a un avanzato pacco batterie agli ioni di litio, con la doppia possibilità di ricarica, sia standard che rapida. La tecnologia a bordo è estremamente avanzata, con il sistema Carwings che ne permette la gestione in remoto attraverso lo smartphone o il computer, con possibilità di programmare la ricarica e la climatizzazione, nonché ricevere sul telefono o pc notifiche sul livello della batteria.
Vengo al lavoro con la bici
In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, la Regione organizza anche quest'anno un infopoint sulle azioni di mobility management rivolto ai lavoratori della zona Fiera District, con l'obiettivo di promuovere modalità di spostamento casa-lavoro più sostenibili. Giovedì 19 settembre, a chi si presenterà con la bicicletta all'infopoint, verrà consegnato un accessorio utile per la bici (fino a esaurimento). In piazza Renzo Imbeni ci saranno inoltre la ciclofficina, per un check up gratuito della bicicletta, con marchiatura gratuita contro il furto; le biciclette a pedalata assistita del servizio di bike sharing elettrico; la documentazione sulla mobilità sostenibile e ciclistica prodotta dalla Regione e sulla nuova campagna di comunicazione dell'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza "A ciascuno il suo".
In allegato, il volantino dell'iniziativa.

In allegato la locandida

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Bologna, 13 settembre 2013 -

Mercoledì 18 settembre a Bologna la giornata conclusiva del progetto europeo, coordinato dall'Agenzia regionale Ervet, dedicato all'agroalimentare dei Paesi europei che si affacciano sul Mediterrano. PACMAn ha visto coinvolti dieci soggetti tra pubblici e privati. Ambiente, internazionalizzazione, innovazione, coordinamento e messa in rete, gli obiettivi.

Un'agricoltura mediterranea sostenibile, innovativa, competitiva, in grado di confrontarsi sui mercati internazionali grazie ad una rete agroalimentare solida e al supporto costante alle imprese del settore, che possono così acquisire un'immagine di aziende nuove, più forti e meglio posizionate sul mercato.
E' il progetto PACMAn, che nei tre anni di attività, dal 2010 al 2013, ha voluto stimolare le capacità dinamiche e innovative del settore agro-alimentare. Un progetto che coinvolge dieci soggetti pubblici e privati appartenenti a sei Paesi dell'area del Mediterrano, il cui settore agroalimentare contribuisce notevolmente alla crescita economica europea. Si tratta in particolare di Spagna, Francia, Italia, Grecia, Spagna e Portogallo.
I risultati del progetto, gli scenari che si aprono per il settore agroalimentare nei Paesi coinvolti saranno al centro del convegno conclusivo di PACMAn, "Strategie e azioni per il sistema agro-alimentare mediterraneo" in programma mercoledì 18 settembre, dalle 9,30, nella Sala A della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna in viale della Fiera, 8 a Bologna.
Capofila del progetto è Ervet, l'Agenzia di Sviluppo della Regione Emilia-Romagna e tra i partner emiliano-romagnoli figurano le Province di Modena e Parma.
Alla giornata, aperta dall'introduzione da Elisa Valeriani, presidente di Ervet, prenderanno parte i rappresentanti dei soggetti pubblici e privati che hanno partecipato al progetto, insieme a rappresentanti di organizzazioni internazionali che si occupano di innovazione e sostenibilità nel settore agroalimentare, tra cui Food&DrinkEurope e Swedish Institute for Food and Biotechnology.
Alla fase di studio il progetto PACMAn ha fatto seguire azioni concrete nei quattro obiettivi fissati sin dall'inizio e cioè un rafforzamento dell'agricoltura mediterranea in termini di sostenibilità ambientale, internazionalizzazione, innovazione, messa in rete e coordinamento delle realtà pubbliche e private protagoniste del settore agroalimentare.
Un "codice di condotta", che favorisca la sostenibilità dell'agroalimentare nell'area MED attraverso raccomandazioni, informazioni, buone pratiche, riferimenti e contatti è il primo risultato ottenuto in campo ambientale; è stato anche realizzato un vero e proprio manuale sul "green packaging" che raccoglie le esperienze utili già attivate in Spagna, Italia e Francia.
Quello del packaging è un business da 3,6 miliardi di euro, con 301 imprese e 11mila dipendenti (dati Aida/Bureau van Dijk): il distretto delle imprese e dei servizi per l'imballaggio in Emilia-Romagna rappresenta oltre il 22% del fatturato nazionale del settore. E se si considera solo il settore della fabbricazione di macchine per il packaging, il peso della regione, in termini di fatturato, sale al 60%. Si tratta di apparecchi che dosano e impacchettano tutto ciò che ogni giorno passa tra le nostre mani, soprattutto alimenti: circa il 70% degli imballaggi vengono infatti prodotti per il settore agroalimentare.
Proprio sull'innovazione si gioca il futuro dell'agro-alimentare europeo e mediterraneo. PACMAn si è quindi concentrato sulla collaborazione tra ricerca, formazione e industria, dando vita anche ad un "Catalogo delle tecnologie innovative nel settore agroalimentare" con l'obiettivo di promuovere soluzioni innovative per le imprese di Creta, Cipro e Kilkis, con attività che riguardino l'intera filiera produttiva.
Sul fronte dell'internazionalizzazione, il progetto ha portato alla nascita di un'aggregazione transnazionale, che punta sul concetto di "prodotto Mediterraneo autentico" alla cui realizzazione contribuiscono cinque dei dieci partner del progetto, in rappresentanza di Grecia (Kilkis e Creta), Cipro, Portogallo (Alentejo) e Italia (Provincia di Modena). A questo si aggiungono azioni di marketing territoriale, guide online per gli operatori del settore, mappe promozionali dei sistema agroalimentare.
L'ultimo ambito sul quale il progetto si è concentrato riguarda la messa in rete delle imprese per favorirne la massa critica e rafforzarne la presenza sui mercati. Il progetto ha realizzato un database per le organizzazioni e imprese nell'area MED. Inoltre l'azione di PACMAn denominata "Modello di Governance per la filiera agroalimentare nell'area MED" coinvolge la provincia di Parma, la regione PACA (Francia) e quella di Murcia (Spa). L'obiettivo è esplorare modelli di governance tra Organizzazioni di Produttori e Organizzazioni Interprofessionali.

In allegato: il programma dettagliato della giornata

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)


Bologna 13 settembre, 2013 -


Da lunedì 16 ricomincerà a suonare la tanto sofferta campanella scolastica per i 534.215 studenti dell' Emilia Romagna. Sarà il ministro all'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, insieme all'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, ad inaugurare l'anno scolastico in Emilia-Romagna. Il ministro sarà oggi a Mirandola, in provincia di Modena, dove visiterà alcune delle scuole colpite dal terremoto del maggio 2012. Alle 17,30 incontrerà insegnanti e studenti presso le scuole medie "F. Montanari" (via Pietri), insieme al sindaco di Mirandola Maino Benatti e all'assessore Patrizio Bianchi. A seguire il ministro visiterà gli istituti superiori "G. Galilei" e "G. Luosi".
L'inaugurazione dell'anno scolastico 2013-2014 sarà trasmessa in diretta web dal sito www.regione.emilia-romagna.it


La scuola in Emilia-Romagna

Sono 534.215 gli studenti in Emilia-Romagna - dalla scuola elementare alla scuola secondaria di primo e secondo grado – che inizieranno le lezioni lunedì 16 settembre 2013 e le concluderanno sabato 7 giugno 2014. Sono 47.218 i docenti impegnati nelle 539 istituzioni scolastiche in regione.

Il calendario 2013/2014

Nel prossimo anno scolastico, oltre alle domeniche, sono dieci i giorni di festa, che salgono a undici nel caso in cui il Santo patrono cada in un giorno di lezione: 1° novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, 25 aprile, Lunedì dell'Angelo, 1° maggio, 2 giugno, festa del patrono. Le lezioni saranno sospese per la commemorazione dei defunti (2 novembre).
Le vacanze di Natale andranno dal 24 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio di ciascun anno scolastico, mentre quelle pasquali andranno dai tre giorni precedenti la domenica di Pasqua al martedì immediatamente successivo al Lunedì dell'Angelo.
Le scuole dell'infanzia possono, in base al piano dell'offerta formativa, anticipare la data di apertura e posticipare il termine delle attività didattiche, che deve essere comunque previsto entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico. Possono terminare in data successiva al termine delle lezioni le attività inerenti gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di 1° e 2° grado e i percorsi formativi destinati all'istruzione degli adulti. Possono inoltre anticipare l'inizio delle attività didattiche e terminarle in data successiva gli Istituti secondari di 2° grado per attività di stage e/o di alternanza scuola-lavoro e per gli interventi didattici successivi allo scrutinio finale per gli studenti con giudizio sospeso.
Le singole istituzioni scolastiche hanno facoltà di procedere ad adattamenti del calendario scolastico, purché risulti assicurato il limite minimo di 205 giorni di lezione, nel rispetto delle date di inizio e di termine delle lezioni, nonché delle festività di rilevanza nazionale e dei periodi di sospensione delle lezioni.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Giovedì, 12 Settembre 2013 12:40

Meno gas serra dall' agricoltura con Climate ChangER

Bologna, 12 settembre 2013 -

Cambiamento climatico: meno gas serra dall'agricoltura con Climate ChangER, un progetto della Regione, insieme a Barilla, Granarolo, Coop e altri grandi gruppi dell'agroalimentare italiano. Rabboni: "la riduzione di CO2 non sarà teorica, ma messa in pratica da un campione di aziende. Incentivi del Psr per diffondere le buone pratiche" -

La Regione Emilia-Romagna si candida a laboratorio nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra di origine agricola e lo fa insieme ad alcuni dei principali marchi dell'agroalimentare italiano e della grande distribuzione: Barilla, Coop, Granarolo, Granterre, Centro Servizi Ortofrutticoli, Apoconerpo e Unipeg.
E' quanto prevede Climate ChangER un progetto che si propone di mettere a punto tecniche di coltivazione e di allevamento che, a parità di rese produttive e qualità dei prodotti, riducano la produzione di CO2 e degli altri principali gas climalteranti.
"Tale riduzione – ha spiegato ieri a Bologna l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni - non viene teorizzata o ipotizzata, ma sarà praticata sul campo da un campione di aziende agricole che adotteranno le buone pratiche nel loro processo produttivo. Queste buone pratiche saranno poi stabilizzate e diffuse attraverso i contratti di fornitura dei partner privati, il sostegno delle risorse del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 e azioni di sensibilizzazione verso i consumatori". 
Il valore aggiunto di Climate ChangER è dato proprio dalla partecipazione di alcuni tra i più importanti gruppi nazionali e internazionali dell'agroalimentare e della grande distribuzione: un partenariato che rappresenta direttamente e indirettamente circa il 30% delle imprese agricole regionali e 7,5 milioni di consumatori. Un aspetto importante è costituito inoltre dalla possibilità di condividere le esperienze già avviate nel campo della sostenibilità ambientale dai singoli partecipanti. "Porteremo nell'iniziativa – ha spiegato il responsabile Sicurezza e Ambiente Luca Ruini di Barilla - i risultati del nostro progetto 'grano duro alta qualità' con il quale abbiamo visto che è possibile ridurre l'impatto ambientale e , allo stesso tempo, migliorare le rese e abbattere i costi".
"La qualità va perseguita a tutto campo, partendo dalla stalla – ha sottolineato Vittorio Zambrini , direttore Qualità di Granarolo, convinto che "ridurre l'impatto ambientale non sia da considerare un sovraccosto", mentre Claudio Mazzini, responsabile Sostenibiltà e Innovazione di Coop si è soffermato sul ruolo fondamentale che " i cittadini con le loro scelte potranno svolgere nell'indurre il cambiamento nelle aziende".
 Partner scientifici del progetto sono Arpa (l'Agenzia regionale di prevenzione e ambiente) e gli enti di ricerca Crpv di Cesena e Crpa di Reggio Emilia. Un ulteriore supporto sarà fornito dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Approvato dalla Commissione UE nell'ambito del Programma LIFE, il progetto ha durata triennale e un costo di 1,8 milioni di euro cofinanziati al 50% dall'Europa.


Cosa prevede Climate ChangER


L'obiettivo è mettere a punto nuovi disciplinari di produzione agricola e zootecnica, utilizzando le tecniche più avanzate individuate dalla ricerca in ambito internazionale e partendo dall'esperienza ormai consolidata in Emilia-Romagna della lotta integrata.
Buone pratiche che potranno prevedere, tra l'altro, la riduzione dell'uso di fertilizzanti e fitofarmaci, una più razionale gestione delle risorse idriche, tecniche di lavorazione della terra più leggere, diverse modalità di gestione delle deiezioni, nuovi tipi di alimentazione degli animali.
I settori su cui si lavorerà sono quelli di grano duro, pomodoro da industria, pero, pesco, fagiolino, bovini (per la produzione di latte alimentare e di Parmigiano-Reggiano e da carne).
Un passaggio importante sarà dato dalla sperimentazione in azienda (grazie a un campione di imprese agricole che hanno già dato la loro disponibilità), ma l'obiettivo finale è introdurre in modo stabile i nuovi disciplinari nelle filiere produttive regionali, anche grazie alle risorse della nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020, sostenendoli e valorizzandoli presso i consumatori.
L'applicazione delle nuove metodologie dovrà ridurre le emissioni di origine agricola dell'Emilia-Romagna di 200 mila tonnellate di CO2 equivalenti in tre anni, in coerenza con gli obiettivi europei della Strategia Europa 2020.
Il progetto utilizzerà la metodologia dell'LCA (Life Cycle Assessment) per calcolare l'impronta di carbonio (dunque le emissioni ) delle diverse colture. Lo farà in considerando l'insieme delle colture, dunque in una logica di sostenibilità complessiva.I gas più coinvolti nel cambiamento climatico in atto sono l'anidride carbonica (CO2), il protossido di azoto (NO2) e il metano (CH2). Secondo gli esperti il settore agricolo nel suo complesso contribuisce al 6,7% della produzione di gas serra./PF

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Bologna, 12 settembre 2013 -


Un percorso formativo rivolto a istruttori e dirigenti di società sportive e favorire, attraverso contributi regionali, l'organizzazione di eventi e iniziative aperti alla cittadinanza per offrire maggiori opportunità di svolgere attività fisica a un numero elevato di persone. Inizia oggi a Forlì e poi raggiungerà luned' 16 Reggio Emilia, il 23 settembre Bologna per poi arrivare ad ottobre nelle altre provincie.


Prende il via il progetto regionale "Noi sosteniamo l'attività motoria e sportiva" che scaturisce da un accordo siglato nel 2012 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle Politiche per la salute e Assessorato allo Sport), Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato italiano paralimpico) e dagli enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli.
L'obiettivo è rafforzare gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica regolare dell'attività fisica e sportiva, fin dalla scuola primaria e in tutte le fasce di età, favorendo la diffusione di una cultura che non lasci indietro nessuno, che rifugga quindi l'esasperazione agonistica contribuendo alla partecipazione di tutti e alla coesione sociale.
Il percorso formativo inizia a Forlì, oggi, 12 settembre (nella sede dell'Aics, Associazione italiana cultura e sport, dalle 20 in via Ravegnana 407), prosegue lunedì 16 settembre a Reggio Emilia (nella sede locale del Coni, dalle 20.30 in via Adua 97) e lunedì 23 settembre a Bologna (al Savoia Hotel Regency, dalle 19 in via del Pilastro 2). Gli incontri proseguiranno da ottobre nelle altre province.
Tecnici, allenatori delle squadre giovanili e dirigenti delle società sportive sono coinvolti, con questo percorso, per valorizzare correttamente il ruolo fondamentale di un'attività sportiva sana fin dal primo approccio dei giovani allo sport, per motivare e coinvolgere nell'attività tutti i bambini, anche i più fragili, per contrastare il fenomeno dell'abbandono precoce dell'attività sportiva, sottolineando gli aspetti della solidarietà, dell'impegno, del gioco.
La Regione Emilia-Romagna, nei giorni scorsi, ha destinato 350.000 euro in parte per sostenere progetti che abbiano queste finalità promossi da associazioni sportive che prenderanno parte alla formazione, in parte per l'organizzazione di eventi, da parte di associazioni, società sportive, istituti scolastici, enti locali – anche con la collaborazione delle Aziende sanitarie - rivolti a tutta la cittadinanza (dai percorsi all'aria aperta ai gruppi di cammino, dall'attività fisica nei parchi all'apertura mirata delle strutture sportive).
La Regione ha messo a disposizione docenti esperti sulle tematiche riguardanti la relazione tra sport e salute e le competenze del Centro regionale antidoping (presso l'Azienda Usl di Modena) per iniziative che riguardino il contrasto dell'uso di sostanze dopanti e l'abuso di farmaci e integratori.
"Il fine ultimo – osserva l'assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti - è la costruzione di una rete di soggetti istituzionali, associazioni e cittadini impegnati in una serie di iniziative dove tutti collaborano al vivere in salute, sicuro, inclusivo e solidaristico, favorendo la coesione sociale". Il progetto "Noi sosteniamo l'attività motoria e sportiva", sottolinea l'assessore, si inserisce nei programmi attivati per promuovere l'esercizio fisico, una delle priorità del Piano regionale della prevenzione che la Regione Emilia-Romagna ha individuato come "fattore di cruciale importanza" per la salute di tutte le persone e, nello specifico, per la prevenzione di molte malattie croniche, in particolare delle patologie cardiovascolari.
"L'iniziativa – afferma Giuliano Grandi vice presidente vicario del Coni dell'Emilia Romagna – rappresenta un cambiamento radicale nei rapporti tra mondo sportivo e istituzioni locali, così come un fondamentale trampolino di lancio per le società sportive. Mettere insieme, attraverso una rete virtuosa, gli obiettivi sociali, le risorse della Regione e delle Aziende Usl, con le finalità educative e sportive del Coni, degli Enti di promozione sportiva, del Cip è un modo intelligente di fare squadra, cercando di dare a chi lavora sul territorio, ovvero le società sportive, il sapere e gli strumenti per ampliare e promuovere una visione moderna dello sport. Non più solo soggetti fornitori di un servizio sportivo, ma realtà produttive, capaci di diventare imprese sociali multifunzionali".
Per partecipare agli incontri formativi, che sono gratuiti, tecnici, istruttori e dirigenti delle società sportive possono contattare il Coni dell'Emilia Romagna al numero di telefono 051 551192 oppure possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilare le schede di partecipazione direttamente dal sito internet www.coniemiliaromagna.org.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 14 Settembre 2013 11:04

La maga delle torte

Di Chiara Marando - Sabato 14 Settembre 2013

C’era una volta la fatina delle torte.

Questa però non è una fiaba, è una realtà. Golosa, colorata e rassicurante. Questa è la storia  di Francesca Bruno, che ha fatto della sua passione per la cucina, ed in particolare per il dolci, il proprio lavoro.

Tutto è nato per caso, dalle preparazioni fatte per gli amici, dal passaparola e dalla curiosità per queste idee così innovative. Già perché il Cake Design, ossia la decorazione delle torte, è un ‘attività tanto affascinante quanto sconosciuta, è l’arte di rendere i dessert delle piccole opere solo utilizzando pasta di zucchero, crema al burro e tanta fantasia.

Ecco allora che Francesca, con la costanza, la volontà  ed il sorriso che la contraddistinguono, ha  deciso di aprire il suo laboratorio,un piccolo mondo dai colori pastello, una fucina di dolcezze e profumi invitanti: BSweet.

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Sotto le sue mani esperte prendono forma l’immaginazione, la favola, la tenerezza. Golose coccole  dai cui farsi tentare. Non una semplice pasticceria, ma un vero e proprio “Paese delle Meraviglie” dove poter gustare ghiotti  Cupcake dall’aspetto divertente e dalle colorazioni accattivanti, fragranti e soffici Muffin, biscotti e dolcetti, e le sfiziose Meringhe ripiene, una ricetta della casa, farcite con ganache al cioccolato, composte di frutta oppure Mou, una leccornia.

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Ci si può sbizzarrire nella scelta dei gusti e delle varietà: Cupcake alla vaniglia, al cioccolato con panna e fragola, mele e cannella, limoni e fiori d’arancio, cioccolato con menta, pistacchio e l’ormai noto  Red Velvet a base di yogurt dal caratteristico colore rosso acceso. Tutti rigorosamente glassati e finemente decorati, quasi fossero un piccolo gioiello. Poi ancora Muffin ai mirtilli, alla vaniglia e cioccolato, di farina integrale con miele oppure frutti di bosco.

Per non parlare delle torte, un tripudio di originalità e bontà che la creatività di Francesca prepara appositamente per  matrimoni, battesimi e, più in generale, per tutti quegli avvenimenti che vale la pena festeggiare. Si parte dalla base di pan di spagna o cioccolato, si aggiungono binomi di creme goderecce come quella allo chantilly e mousse al cioccolato, oppure al mascarpone con fragole o lamponi, e si prosegue personalizzando a piacere il cake design così da renderlo unico e “spettacolare”.

La filosofia di BSweet  è quella di rendere ogni giorno “dolce”. Quindi via alle Merende a base di CupCake e Muffin appena sfornati e pronti per l’assaggio ogni pomeriggio, Coffe Break per alleggerire la giornata lavorativa,ed infine  Colazioni a Domicilio durante il weekend: scegli ed ordini comodamente on-line…al resto ci pensa BSweet.

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Entrare nel laboratorio significa essere avvolti dall’aroma di glassa, farsi catturare dal gusto e rimanere incantati dalla magia delle torte, una festa di fiori, fiocchi, orsetti ed altre variopinte decorazioni capaci di trasmettere un senso di benessere, stupore e tranquillità.

Vere e proprie prelibatezze…provare per credere.

 

BSweet – Bakery and Cake Design

P.Le Inzani, 11 – 43125 Parma

Tel. 0521 1998152

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.bsweet.it

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