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Venerdì, 08 Novembre 2013 09:49

"Non farti influenzare. Proteggi la tua salute"

Bologna, 8 novembre 2013
 
Politiche per la salute - "Non farti influenzare. Proteggi la tua salute": al via la campagna di vaccinazione contro l'influenza stagionale. Per proteggere da gravi conseguenze le persone più a rischio - anziani, adulti e bambini con malattie croniche - la vaccinazione è gratuita -

 "Non farti influenzare. Proteggi la tua salute". Con questo invito da lunedì 11 novembre in tutta l'Emilia-Romagna parte la campagna di vaccinazione contro l'influenza stagionale realizzata dal Servizio sanitario regionale. Obiettivo della campagna è proteggere le persone più a rischio di gravi complicanze, in particolare adulti e bambini con malattie croniche e persone anziane, per i quali la vaccinazione antinfluenzale è gratuita. La vaccinazione infatti è riconosciuta dagli organismi sanitari internazionali come uno dei mezzi disponibili più sicuri ed efficaci per proteggersi dall'influenza.

"L'influenza è spesso sottovalutata – spiega l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – perché in molti pensano che possa essere risolta con qualche giorno di risposo e cure sintomatiche. Può però provocare gravi complicanze nelle persone più fragili, in particolare i malati cronici, gli anziani e i bambini. E il rischio di ammalarsi aumenta se poche persone si vaccinano: per il sistema sanitario regionale vaccinare le persone più a rischio è dunque una priorità".

E' importante inoltre che anche gli operatori sanitari e socio-sanitari si vaccinino per il ruolo che svolgono nei percorsi di assistenza e cura. Vaccinandosi, la persona protegge se stessa e protegge chi le sta vicino.

Il Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita a adulti e bambini con malattie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e personale di assistenza, addetti ai servizi essenziali, donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli.

Il periodo più opportuno per la vaccinazione è compreso tra novembre e dicembre. Le vaccinazioni sono effettuate dal medico e dal pediatra di famiglia e dai Servizi vaccinali dell'Azienda Usl. Agli operatori sanitari e socio-sanitari la vaccinazione gratuita viene offerta direttamente dalle Aziende sanitarie.

A sostegno del programma di vaccinazione contro l'influenza, in questi giorni è partita una campagna regionale di informazione ai cittadini dal titolo "Non farti influenzare. Proteggi la tua salute". La campagna prevede uno spot radiofonico trasmesso dalle principali emittenti dell'Emilia-Romagna, una locandina (distribuita nelle sedi dei servizi vaccinali e sono diffuse negli Uffici relazioni con il pubblico, nei punti Cup, in ambulatori e in generale nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie oltre che nelle farmacie del territorio), una pagina web sul portale del Servizio sanitario regionale: http://www.saluter.it/influenza.

Per prevenire la diffusione dell'influenza e limitare la diffusione del virus, è possibile seguire alcune semplici indicazioni: lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver tossito o starnutito (coprirsi naso e bocca ogni volta), soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso e gettarlo in una pattumiera. Nel caso si manifestino i sintomi dell'influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone.

Per informazioni il primo riferimento è il medico di famiglia o il pediatra di fiducia. E' possibile inoltre chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033: gli operatori rispondono tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 17.30 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Sabato, 09 Novembre 2013 11:17

Un salto nel Far West…nostrano

Di Chiara Marando - Sabato 9 Novembre 2013

La cornice è quella delle splendide Terre Matildiche con la loro storia, natura e paesaggi ricchi di fascino e suggestione. Un panorama costellato di castelli e manieri, ognuno dei quali con una memoria secolare da raccontare. Nei pressi di Canossa, immerso nella tranquillità delle colline, avulso dal caos cittadino, si trova il “Ranch La Cueva”, una dimora dal sapore rustico e raffinato, un mulino in pietra elegantemente ristrutturato. Sembra quasi di trovarsi in un film western, uno di quelli alla Sergio Leone.

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Nelle piccole sale interne si respira un’atmosfera accogliente, riservata e confortevole, dove poter cenare a lume di candela, sorseggiare un drink mollemente adagiati sulle comode poltrone dei salottini, magari coccolati dal calore del camino. Direi un’ ottima soluzione per chi cerca la privacy di una serata romantica. Poi ci sono ambienti più ampi, adatti a cene in compagnia e ricevimenti, quelli dove il vociare mette allegria, dove si può cantare o ballare senza la paura di disturbare la clientela.

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Il tutto condito dall’estrema cortesia e dal servizio attento e premuroso. Infine c’è la maestria dei due chef Marina e Amir, che preparano ottimi piatti legati alla tradizione ed ai prodotti del territorio partendo dal tagliere di salumi,  fra cui trionfa il gusto prelibato del Culatello di Canossa, dall’Insalatina tiepida di prosciutto al balsamico Tradizionale e gelato al Parmigiano, e dalla Polentina con fonduta di formaggio e Tartufo Nero.

Che dire della pasta fatta in casa?  Non può mancare il Tris di Tortelli, ma il menù del ristorante induce in tentazione con altre squisite specialità come i Cappellacci di patate con fonduta di Parmigiano Reggiano e Tartufo Nero, i Garganelli allo speck, funghi porcini e zafferano, oppure le gustose Penne alla “Cueva” con ragù di filetto.

La carne merita una menzione particolare, soprattutto quella cotta alla griglia che acquista un profumo intenso ed una consistenza estremamente succosa. Si può scegliere tra l’intramontabile Bistecca alla Fiorentina, il Filetto di manzo alla griglia con olio “Caprili” servito con caponata di verdure, oppure la Tagliata di manzo con crostini di polenta e pancetta croccante. Chi ama le cotture un po’ più lunghe ed elaborate sarà attratto e piacevolmente soddisfatto da piatti come le Nocettine di vitello con parmigiano fuso e scaglie di tartufo, dal Brasato di manzo accompagnato da polenta morbida, oppure dal Cinghiale alla cacciatora.

winebar

La Cantina, poi,  offre un’ottima selezione tra le migliori etichette dello stivale con un occhio particolare ai vini autoctoni, ideali per esaltare le differenti portate e bilanciarne la sapidità. E per il dopocena ecco che ci si può rilassare scegliendo tra le migliori varietà di  Whisky, Cognac o Grappa.



Ranch La Cueva
Via Giaretta, 14 - Canossa
Tel. e Fax: 0522 876316


www.ranchlacueva.it

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Bologna, 7 novembre 2013
 
Ulteriori 7,9 milioni di euro per 156 interventi nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce l'ordinanza 137 del 6 novembre 2013 varata dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che autorizza gli interventi e la spesa (esattamente 7 milioni e 952 mila euro) a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012).

Con il provvedimento, vengono autorizzati interventi provvisionali indifferibili e urgenti di messa in sicurezza e la conseguente spesa prevista per ciascuno di essi nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.

L'ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

Tra i 156 interventi, un numero consistente riguarda: la messa in sicurezza e ripristino della rete elettrica e della rete di distribuzione del gas, la sistemazione degli impianti di pubblica illuminazione e della rete fognaria, lavori di ripristino nei cimiteri, nelle chiese e negli impianti sportivi nonché la demolizione totale di fabbricati e demolizioni di edifici. Per circa 437 mila euro, la messa in sicurezza del Corpo H piano secondo del Policlinico di Modena, mediante riparazione e ripristino delle parti strutturali, non strutturali ed impiantistiche danneggiate dal sisma, finalizzato alla funzionalità della struttura sanitaria.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giovedì, 07 Novembre 2013 09:07

Reggio Emilia Fiere, nuovo summit in Regione

Bologna, 7 novembre 2013
 
Prosegue l'impegno della Regione per salvaguardare l'esperienza e l'organizzazione degli eventi espositivi che si svolgeranno per il 2014 nel quartiere fieristico di Reggio Emilia.

È questo quanto ribadito nel corso dell'incontro in Regione, per continuare a ricercare una soluzione alla crisi di 'Reggio Emilia Fiere'.

All'appuntamento sono intervenuti l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, il presidente (dimissionario) di Reggio Emilia Fiere Paolo Lusenti, la Presidente della Provincia di Reggio Sonia Masini, il vicepresidente della Provincia di Reggio Pierluigi Saccardi, l'assessore ai Progetti speciali del Comune di Reggio Emilia Mimmo Spadoni, il presidente della Camera di Commercio di Reggio Enrico Bini e il presidente della Fiera di Parma Franco Boni.

«Possiamo definire positivo l'incontro – sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – dove le parti hanno concordato di misurarsi in un percorso in tre fasi».

In primo luogo si dovrà garantire con urgenza una proposta tecnica per la gestione degli eventi fieristici reggiani nei prossimi 2-3 anni attraverso il coinvolgimento straordinario di Fiere di Parma. Sulla modalità di gestione saranno valutate le proposte e le soluzioni che arriveranno dai confronti tecnici già avviati.

Poi l'assemblea dei soci, convocata per il prossimo 19 novembre, dovrà risolvere oltre gli assetti societari anche il percorso per uscire dal concordato e le condizioni per valorizzare il patrimonio.

Infine, occorre mantenere l'operatività di un Tavolo regionale per la costituzione, nel medio periodo, di 'Fiere Emilia' per gestire in modo integrato e sinergico gli eventi fieristici di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Semplificazione, in Emilia-Romagna ci sono quattro nuovi Comuni al posto di 12. La vicepresidente Simonetta Saliera " La Regione è un esempio per tutta l'Italia" -

Bologna, 6 novembre 2013
 
 «Quattro Comuni al posto dei 12 precedenti, risparmi alle spese e migliori servizi ai cittadini: in fatto di efficacia delle politiche pubbliche e di riordino territoriale la Regione Emilia-Romagna è un esempio per tutta l'Italia».

Così Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, commenta il voto definitivo e positivo dell'Assemblea legislativa alla nascita – dopo quella nei mesi scorsi del nuovo Comune di Valsamoggia, nel bolognese - dei Comuni nati dalla fusione di Torriana e Poggio Berni in provincia di Rimini (il nuovo Comune si chiama PoggioTorriana), Sissa e Trecasali a Parma (Comune di SissaTrecasali) e Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia a Ferrara (Comune di Fiscaglia).

«In un Paese da anni alle prese con riforme che restano solo sulla carta, in Emilia-Romagna - senza demagogia, senza roboanti proclami, ma con il confronto tra istituzioni, parti sociali e cittadini - abbiamo fatto passi molto importanti e i tre Comuni nati da fusioni – aggiunge la vicepresidente Saliera – su cui c'è stato il via libera definitivo dell'Assemblea legislativa ne sono la conferma. Il voto dell'Assemblea arriva dopo la vittoria dei 'Sì' ai referendum consultivi e, soprattutto, corona l'impegno di questi mesi dei sindaci e della Regione. Ora, per i primi due anni di vita i nuovi Comuni saranno esenti dai vincoli del 'Patto di stabilità', mentre per i primi 15 anni avranno contributi regionali e statali straordinari».

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Mercoledì, 06 Novembre 2013 10:46

Il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali'

Bologna, 6 novembre 2013
 
Al via il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali', in provincia di Parma. L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la legge che istituisce il nuovo ente a seguito dell'unificazione dei Comuni di Sissa e Trecasali. Il voto dell'Aula – ha spiegato il relatore, Gabriele Ferrari (Pd) -, giunge dopo che il 6 ottobre scorso il risultato del referendum consultivo dei residenti ha espresso l'orientamento favorevole alla fusione da parte della maggioranza dei votanti (2.120 sì, 227 no). "Un chiaro segnale da parte dei cittadini", ha sottolineato Ferrari. Anche il nome del nuovo Comune è stato scelto tra una rosa di cinque proposte sottoposte a referendum.
Con una superficie di circa 72 chilometri quadrati e una popolazione attorno agli 8 mila abitanti, il comune unico di 'Sissa Trecasali' si posiziona geograficamente lungo il confine fra la provincia di Parma e la regione Lombardia. Al nuovo Comune unico, istituito con decorrenza dal primo gennaio 2014, spetterà un contributo regionale ordinario di 170 mila euro all'anno per i primi 15 anni. È previsto anche un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, della durata di tre anni e pari a 150.000 euro all'anno. A questi vanno aggiunti ulteriori incentivi statali.
Quello delle fusioni è un "tema strategico per il futuro delle nostre comunità", ha detto in Aula Ferrari ricordando come la fusione dei due Comuni, avviata da due amministrazioni di diverso colore politico, dimostri che si tratta di un argomento "forte, che può essere condiviso". Il futuro, ha aggiunto, "passa inevitabilmente per questo tipo di scelte che rappresentano l'unica possibilità di garantire ai territori servizi di qualità". Per Gabriella Meo (Sel-Verdi), il caso di Sissa e Trecasali dimostra "che, per funzionare, i processi di fusione devono essere sentiti e partecipati. E in questo senso – ha ricordato – l'esito referendario non dà adito ad equivoci". Giudizio positivo anche da Cinzia Camorali (Pdl): "La fusione – ha affermato – rappresenta un'opportunità per i nostri territori e rientra nel modello di federalismo che noi del Pdl abbiamo sempre promosso".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Lunedì, 04 Novembre 2013 17:38

Unione Europea, programma "Horizon 2020"

Programma dell' Unione europea per la ricerca e l' innovazione  -

Bologna, 4 novembre 2013 -
 
È "condivisibile" l'approccio sui temi della ricerca e dell'innovazione che prevede una concentrazione delle risorse economiche e degli investimenti su alcuni grandi progetti e obiettivi strategici definiti grazie allo strumento del partenariato pubblico privato e tra privati, ma attenzione al "rischio" che ne possano beneficiare solo i Paesi del centro nord dell'Europa, dove storicamente è maggiore la concentrazione di imprese di grandi dimensioni e di grandi centri di ricerca e dove gli ambiti di intervento pubblico sono superiori.

In sintesi, è quanto segnala la risoluzione sul pacchetto di misure relative ai partenariati nell'ambito del programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione, 'Horizon 2020', approvata all'unanimità dalla Commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi. La risoluzione, come previsto dalle norme sulla partecipazione della Regione alla formazione del diritto europeo, sarà inoltrata al Governo e alle Camere per contribuire alla formazione della posizione italiana.

Il programma, che abbraccia il settennato 2014-2020, potrà contare su un consistente budget, superiore ai 70 miliardi di euro, destinato a tre macro-aree: ricerca scientifica, innovazione industriale e 'società' declinata su temi quali il cambiamento climatico, i trasporti e la mobilità sostenibile, l'energia verde, la qualità alimentare, la salute e il benessere e i cambiamenti demografici, la qualità delle organizzazioni sociali e diritti. Nell'ambito del programma 'Horizon 2020' la Commissione europea ha dato il via ad un pacchetto di misure costituito da una Comunicazione che delinea la strategia di intervento accompagnata da 6 proposte di regolamento e 4 proposte di decisione aventi ad oggetto i partenariati pubblico-privati e quelli tra soggetti pubblici. Il programma quadro fa infatti leva sullo strumento strategico del partenariato, ritenuto un "formidabile" mezzo per conseguire le grandi sfide in tema di ricerca e innovazione nell'ambito della comunità degli Stati membri riducendo gli elementi di incertezza e consentendo di fare massa critica con risultati che un Paese o un'azienda da soli non potrebbero conseguire.

Nel valutare complessivamente le misure proposte dalla Commissione europea, la risoluzione esprime una generale condivisione circa l'orientamento assunto per conseguire importanti obiettivi nel campo della formazione e ricerca e, sulla base del parere adottato dalle commissioni assembleari II^ e V^, evidenzia alcune osservazioni. "Non essendo possibile valutare in modo chiaro quali Paesi e quali imprese saranno realmente in grado di partecipare ai partenariati e, in particolare, alla costituzione delle ITC (iniziative tecnologiche congiunte), non ci sono, al momento, sufficienti garanzie che i risultati scientifici e tecnologici che si raggiungeranno potranno avere una ricaduta positiva anche sugli Stati membri più deboli e sulle piccole e medie imprese". La risoluzione segnala dunque " il rischio concreto che gli interventi, anche in termini di investimenti, si concentrino principalmente sulle industrie dei Paesi centro-nord europei dove storicamente è maggiore la presenza di grandi imprese, grandi centri di ricerca e piccole e medie imprese innovative e i margini di intervento pubblico sono superiori". Per evitare ciò - suggerisce il testo del documento – "è fondamentale individuare ed esplicitare le modalità e i meccanismi che consentiranno, in concreto, di collegare questi interventi, e gli altri previsti nel programma Orizzonte 2020 e nei prossimi fondi strutturali, anche a prescindere dai singoli programmi operativi regionali, tenendo conto che in molte regioni non c'è ancora sufficiente consapevolezza e sensibilità politica su queste tematiche".

Tra le altre osservazioni, il documento segnala anche che sarebbe "opportuno prevedere modalità e strumenti per un più ampio coinvolgimento e supporto delle piccole e medie imprese (Pmi) o dei sistemi di imprese (clusters), perché possano aderire ai partenariati non solo individualmente, ma anche attraverso 'organizzazioni collettive o intermedie', in grado di aiutarle a superare le problematiche dovute alla complessità gestionale che implica la partecipazione a progetti di ricerca gestiti in partenariato".

Un ulteriore sottolineatura riguarda le ricadute sul sistema economico e industriale europeo dei risultati dei progetti di ricerca: "E' necessario attivarsi sin d'ora – si legge nella risoluzione - prevedendo nelle proposte legislative che regoleranno la costituzione dei partenariati meccanismi e strumenti per impedire che in futuro i brevetti, o gli altri tipi di risultati ottenuti, siano sfruttati industrialmente al di fuori dell'Unione Europea dando vita a produzioni 'delocalizzate'".

Luciano Vecchi (Pd) ha sottolineato l'importanza del pacchetto legislativo preso in esame, oggetto di una consistente quantità di risorse che verranno assegnate non più a "pioggia", ma con criteri di "premialità", a quelle realtà d'eccellenza in Europa in grado di produrre ricerca e innovazione per incidere fattivamente sul sistema economico e sulla società.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Bologna, 4 novembre 2013

Presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata attivata l'unità operativa complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, e dai riscontri si evidenzia una crescita significativa e continua delle prestazioni. In particolare, il rispetto dei tempi di esecuzione degli esami, sia per i pazienti ricoverati che esterni, ha praticamente azzerato le liste d'attesa e portato al crollo delle richieste di endoscopia in libera professione.

Gianguido Bazzoni e Cinzia Camorali, del gruppo Popolo della libertà, hanno presentato un'interrogazione alla Giunta per ottenere chiarimenti circa l'ipotesi di sdoppiare l'unità operativa complessa, di cui si parla sempre più con insistenza.

I due consiglieri chiedono di motivare su quali presupposti si fonderebbe questa ipotesi, che a loro parere non si giustifica né per i risultati finora ottenuti, né in un'ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica.

A proposito dei costi, Bazzoni e Camorali affermano che i più danneggiati sarebbero i pazienti cronici affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, che vedrebbero disperdere risorse economiche importanti per lo sdoppiamento di un reparto senza un'apparente logica e obiettiva giustificazione.

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 02 Novembre 2013 11:09

Non solo Tartufo...

Di Chiara Marando - Sabato 02 Novembre 2013

La famosa Fiera del Tartufo di Calestano è iniziata. Gli amanti di questa preziosa pepita dal profumo intenso lo sanno, ed il paese richiama in questo periodo migliaia di visitatori curiosi ed affamati. Un tour de force di gusto che proseguirà fino al 17 novembre prossimo, per la gioia dei ristoratori che registrano il tutto esaurito.

Spostandosi poco oltre, a soli 12 km da Calestano, si raggiunge la frazione di Ravarano, poche case racchiuse in una quiete rassicurante. Qui non ci sono negozi, botteghe o il viavai frenetico dei passanti, ma c'è un piccolo bar-trattoria a conduzione familiare, fulcro importante della vita del paesino. La vera sorpresa è scoprire che la sua cucina è qualcosa di deliziosamente saporito e invitante.

L’ Ostaria Cà d'Angel raccoglie l'amore per il territorio, la tradizione e la passione per il proprio lavoro, in altre parole rappresenta tutto quello che sono Rossella e le sue due figlie Micaela, una vera e propria artista ai fornelli, e Rebecca che si occupa di gestire la sala ed accogliere gli avventori.
Una realtà radicata e solida che dal 2000  fino ad oggi ha acquisito credibilità, insieme ad una clientela affezionata e desiderosa di assaporare quei piatti dalla genuinità casalinga ormai tanto ricercata.

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Si parte dalla scelta attenta ed accurata delle materie prime, si passa dall'amore per la buona tavola unito all'esperienza, per finire con la preparazione meticolosa di ottime pietanze rigorosamente fresche. Già, perché Micaela non ama surgelare e prepara ogni mattina i tortelli o la pasta fatta in casa. Non c'è nulla da eccepire, il risultato è gustosamente diverso.

Quindi, se potete, non fatevi mancare i Tortelli d'erbetta o di patate con il sugo ai funghi porcini, perché sarebbe un vero dispetto contro voi stessi. Poi ci sono i Cappelletti in brodo, perfetti in ogni stagione come dicono a Parma,  le ormai note Chicche della nonna e le zuppe come quella di funghi, al farro o di verdure.
Chi ama i secondi di carne si potrà sbizzarrire tra succulenti Guancialini in umido, Cinghiale con polenta o bocconcini di vitello ai funghi, solo per fare qualche esempio stuzzicante. Un menù diverso ogni mese, che segue la stagionalità dei prodotti così da garantire costantemente il massimo sapore.

Tagliolini Tartufo-tile

E dato che questa è la stagione del tartufo, ecco che il menù a tema è d'obbligo: Risotto, tagliolini casalinghi o Ravioli, secondi come arrosto o involtini, tutti rigorosamente al tartufo, quello vero, senza olii aromatizzi o essenze.

Arrosto Funghi e Tartufo-tile

La fantasia di Micaela e Rossella in cucina non ha limiti e anche i dolci cambiano a seconda dell'inventiva e del periodo, ma mai in fatto di bontà. Che ne dite di provare un tris magari con semifreddo al torroncino, tiramisù e mousse al cioccolato? Oppure preferite le torte fatte in casa, quelle  fragranti e golosamente profumate?

Per saperne di più sul menù e sul ricco calendario di rassegne gastronomiche o serate a tema basta cliccare qui  www.ostariacadangel.wix.com






Ostaria Cà d’Angel

Via Ravarano 52 Ravarano (PR)

Tel.0525.529133

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Giovedì, 31 Ottobre 2013 17:17

Imprese: il Vietnam un' opportunita' concreta

Il Vietnam per le imprese italiane rappresenta un'opportunità concreta, anche come "porta di accesso" al mercato Asean, comunità economica formata da 10 paesi del Sud est asiatico, che dal 2015 diventerà una delle più grandi aree di libero scambio al mondo -
 
Bologna, 31 ottobre 2013
 
La conferma arriva dalla missione di sistema nazionale che dal 13 al 18 ottobre scorsi ha portato in Vietnam una ventina di imprese, di cui otto emiliano-romagnole: 'Doma' di Parma, 'Foritex' di Samato (Pc), 'Starpower' di Guastalla (Re), 'Cams' di Bologna, 'Aetna Group' di Villa Verucchio (Rn), 'Mix' di Cavezzo (Mo), 'Idraulica Sighinolfi Albano' di Nonantola (Mo) e 'Goldoni' di Migliarina di Carpi (Mo).
Intenso il programma di attività tra Hanoi ed Ho Chi Minh City della delegazione guidata da Palma Costi, presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, e da Carlo Alberto Roncarati, vice presidente vicario di Unioncamere italiana e presidente Unioncamere regionale, come è stato spiegato oggi in una conferenza stampa a Bologna per fare il resoconto della missione. Si sono svolti incontri istituzionali con l'ambasciatore italiano in Vietnam, Lorenzo Angeloni, e rappresentanti di diverse autorità locali: il Consiglio del Popolo delle Città di Hanoi e Ho Chi Min City, la Provincia di Binh Duong, il Politecnico di Hanoi.
Sono stati sottoscritti accordi istituzionali ed intese per facilitare l'interscambio economico, culturale e scientifico-tecnologico con il Vietnam e per rafforzare una collaborazione che apre nuove importanti prospettive.
Costi ha firmato un accordo con la Provincia di Binh Duong e patrocinato la firma di una intesa di collaborazione tra la società Aster e il Politecnico di Hanoi (Hust).
Roncarati ha siglato, per Unioncamere italiana, un accordo con Vietnam Chamber of Commerce and Industry (VCCI), mentre per Unioncamere regionale ha sottoscritto tre intese: con VCCI Ho Chi Minh City e Icham (Camera di commercio italiana in Vietnam); Vietrade e Provincia di Binh Duong.
Nutrito il programma di visite aziendali e incontri d'affari culminato nel "business forum" tra imprenditori italiani e vietnamiti. Complessivamente si sono tenuti 80 incontri B2B in due sessioni pomeridiane ad Ho Chi Minh City e Hanoi, con una media quindi di 10 operatori per ogni azienda emiliano-romagnola.
 
"Abbiamo fatto gioco di squadra"
"Abbiamo presentato uno spaccato della nostra economia con una logica di squadra, che è quella che può aiutare a costruire relazioni concrete- Palma Costi-. E' stata una missione di sistema, che ha visto insieme l'istituzione, cioè la Regione, le imprese e i loro consulenti, le banche, gli ambasciatori dei rispettivi Paesi, per un'azione comune di supporto alle nostre aziende in un mercato dalle grandi potenzialità. Aziende che ora potranno fare contratti, fatturato e creare occupazione. L'internazionalizzazione è un driver su cui la Regione sta investendo e costruendo una strategia di lungo periodo e sta investendo per rafforzare i legami istituzionali, imprenditoriali e culturali. Come istituzioni e imprese faremo la nostra parte fino in fondo con intelligenza e una occasione- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa- può essere anche l'Expò 2015 a cui il Vietnam ha già aderito da tempo".
Attraverso la missione, l'Italia si è presentata in Vietnam come sistema unitario nel quadro della collaudata programmazione congiunta delle attività tra ministero dello Sviluppo economico, agenzia Ice e Unioncamere.
"Abbiamo riscontrato concrete opportunità da percorrere in un Paese in via che rappresenta una piattaforma di sviluppo verso il Sud Est Asiatico dove si sta gradualmente spostando il baricentro dell'economia– dice Carlo Alberto Roncarati–. Gli accordi e i protocolli che abbiamo firmato in rappresentanza del sistema camerale contribuiscono a creare una rete di relazioni utili alle nostre imprese che possono trovare un ambiente favorevole allo sviluppo delle loro attività ed un tessuto imprenditoriale, costituito soprattutto da Pmi, in grado di relazionarsi proficuamente con esse".
L'ambasciatore vietnamita in Italia, Hoang Long Nguyen conferma che le opportunità di business sono diverse e importanti: "L'insegnamento che si trae da questa missione è che è stata preparata con una serie di azioni come i seminari per le imprese e l'assistenza del desk e si è fatto squadra. Le imprese sono arrivate preparate in un mercato dove le Pmi italiane hanno tante carte da giocare, specie nella meccanica strumentale. Per crescere le nostre aziende hanno bisogno di formazione- conclude Long-. L'Italia ha le caratteristiche per essere un partner ideale. A rafforzare i rapporti sarà una visita del Governo italiano nel febbraio 2014".
L'iniziativa rientrava nel progetto congiunto "Destinazione Vietnam per le imprese emiliano-romagnole dell'industria meccanica", portato avanti da Unioncamere Emilia-Romagna insieme alla Regione - patrocinato dai ministeri Sviluppo economico e Affari esteri - e con la collaborazione di Promec – azienda speciale per l'internazionalizzazione della Camera di commercio di Modena – Camera di commercio italiana in Vietnam e Agenzia ICE.
 
Le aziende
Nei loro racconti, il riscontro delle imprese emiliano-romagnole che sono state in Vietnam è positivo. Guglielmo Pellacani e Matteo Gatti della Mix di Cavezzo (Modena): "In Vietnam abbiamo trovato imprese dinamiche e interessate. E' un mercato nuovo e vivo e rappresenta un bacino di utenza ampio che può essere la base per allargarsi in aree limitrofe. Il rapporto personale è ancora molto importante e fa la differenza".
Per Andrea Goldoni, della Goldoni Spa di Migliarina di Carpi (Modena), "fino ad oggi avevamo avuto un approccio a spot al mercato vietnamita. In questa missione abbiamo avuto la conferma che c'è molta richiesta. Stiamo valutando attentamente la possibilità di formare un gruppo di dealer e importatori. Il Governo vietnamita è impegnato nel processo di modernizzazione della meccanizzazione dell'agricoltura. Proprio questa mattina ho ricevuto una richiesta via e-mail che segue ad uno degli incontri d'affari dei giorni scorsi".
Michel Eduard Stichter della Star Power di Guastalla (Reggio Emilia): "Abbiamo avuto contatti molto interessanti in un Paese dove c'è voglia di lavorare con i nostri prodotti di qualità elevata. A distanza di pochi giorni stiamo già avendo riscontri tanto che abbiamo dato alle stampe un catalogo dei nostri prodotti in lingua vietnamita".
Simona Magnani Dotti della Dorma di Parma spiega di essersi trovata "molto bene. Le istituzioni regionali ci hanno accompagnato in tutto. Era la prima volta che ci proponevamo all'estero e possiamo dire di aver fatto la scelta giusta". Infine, Donatella Tarasconi, consulente sempre della Dorma di Parma, sottolinea come "in Vietnam si respira un grande fermento. Abbiamo avuto la sensazione di poter affrontare un oceano blu dove poter navigare sicuri, grazie al lavoro preparatorio svolto in precedenza".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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