Politiche per la salute - "Io al diabete non gliela do vinta. E tu?". Le associazioni dei pazienti consegnano all'assessore Lusenti circa 5000 cartoline compilate e raccolte in tutta la regione. In Emilia-Romagna le persone adulte con diabete sono il 4,7% della popolazione; il dato sale al 7,9% considerando la fascia di età dai 35 anni. L'assessore Lusenti: "Il nostro impegno per la prevenzione e gli stili di vita" -
Bologna, 21 dicembre 2013 -
"Io al diabete non gliela do vinta. E tu?". Circa 5000 cartoline per testimoniare tutti, cittadini e istituzioni, quanto sia importante dedicare attenzione al diabete, alla prevenzione e alla diagnosi precoce. Le cartoline compilate a novembre in diverse città dell'Emilia-Romagna, in occasione delle manifestazioni per la Giornata mondiale del Diabete, sono state consegnate oggi dalle associazioni dei pazienti all'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti. L'obiettivo è ribadire una volta di più la necessità di un'alleanza tra cittadini e istituzioni per non abbassare la guardia rispetto a una malattia sempre più diffusa nella popolazione, anche in termini di consapevolezza, essendo il diabete mellito negli adulti una patologia cronica legata agli stili di vita, quindi all'alimentazione e alla sedentarietà.
All'incontro ieri erano presenti Gilberto Laffi (coordinatore della Giornata mondiale del Diabete 2013 per la Regione Emilia-Romagna per Diabete Italia e vice presidente AMD-Associazione Medici Diabetologi), Rita Stara (presidente Federazione regionale associazioni diabetici), Simonetta Fantini (presidente OSDI Emilia-Romagna, Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani), Agata Magaletta (presidente ADB, Associazione Diabetici Bologna), Armando Sarti (vice presidente) e Adolfo Ciavarella (consulente sanitario dell'ADB).
"Il vostro modo di operare – ha sottolineato Lusenti – è assolutamente condivisibile, prezioso e raro: è un autentico 'protagonismo sociale responsabile', all'insegna del confronto e della collaborazione. In questo modo voi entrate nella programmazione partecipata". Tutto questo su una malattia, il diabete, "per cui noi, controcorrente, proviamo a fare politiche di prevenzione e miglioramento degli stili di vita, in un Paese dove troppo spesso tutto è ridotto a una mera questione economica e le politiche sanitarie nazionali, su questi temi, sono spesso deboli e confuse".
In Emilia-Romagna, molto prima del Piano nazionale per il diabete (approvato nel dicembre 2012 dalla Conferenza Stato-Regioni), tutte le Aziende sanitarie hanno attivato percorsi per la gestione integrata del diabete mellito, come stabilito con le linee guida regionali del 2009 (è in corso l'aggiornamento per il 2014). Il modello di assistenza prevede la partecipazione congiunta dello specialista diabetologo e del medico o pediatra di famiglia e attribuisce un ruolo centrale al paziente, per una gestione consapevole della malattia e per sottoporre la propria condizione clinica a un monitoraggio continuo.
Sono stati attivati diversi gruppi di lavoro multidisciplinari, anche con la collaborazione delle associazioni dei pazienti, che si occupano di gestione delle complicanze della malattia diabetica (con particolare riferimento al piede diabetico); ambulatori infermieristici per l'educazione terapeutica e l'automonitoraggio; percorsi clinico assistenziali del diabete mellito pediatrico, appropriatezza prescrittiva dei nuovi farmaci e dei dispositivi medici ad alto costo; prevenzione e riduzione del diabete nelle donne sovrappeso in gravidanza. Nel 2014 saranno avviati i registri regionali con i flussi informativi sia dei pazienti adulti che dei minori.
Il diabete in Emilia-Romagna: le cifre
In regione le persone adulte con diabete sono il 4,7% del totale della popolazione (circa 180mila persone; il dato è appena inferiore alla media nazionale: 4,9%). Il fenomeno in Emilia-Romagna è sostanzialmente stazionario negli ultimi anni e con minime oscillazioni tra i territori delle Aziende Usl. Il dato sale a 7,9% esaminando la fascia di età dai 35 anni in poi ed è in aumento (era 7,7% nel 2011, 7,5% nel 2010), con una sensibile differenza di genere (i maschi sono il 9,1% del totale delle persone dai 35 anni di età, le femmine sono 7,3%). In questa fascia di età, grazie alla gestione integrata dell'assistenza, sono in diminuzione i ricoveri: 24% del totale dei malati nel 2012 (25,8% nel 2011, 26,5% nel 2010). I minori con diabete sono circa 800 (nel 2012 i nuovi casi sono stati 125).
Con la Federazione diabete Emilia-Romagna la Regione ha recentemente condiviso il percorso diagnostico-assistenziale per bambini e adolescenti con diabete mellito di tipo 1, per favorire la diagnosi precoce e l'omogeneità negli interventi di assistenza e presa in carico in tutto il territorio. Da diversi anni la Regione finanzia campi estivi per bambini e adolescenti con diabete per migliorare la loro capacità di integrazione a partire dalla autogestione della malattia fino a potenziare l'autostima.
La malattia
Il diabete è una malattia cronica in cui si ha un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue, che l'organismo non è in grado di riportare alla normalità. Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina, l'ormone prodotto dal pancreas per utilizzare gli zuccheri e gli altri componenti del cibo e trasformarli in energia, oppure dalla ridotta capacità dell'organismo di utilizzare l'insulina che produce. Livelli elevati di glucosio nel sangue, se non corretti con una terapia adeguata, possono nel tempo favorire la comparsa delle complicanze croniche della malattia: danni a reni, retina, nervi periferici e sistema cardiovascolare. La forma più frequente di diabete, il diabete di tipo 2, si manifesta generalmente dopo i 35/40 anni, soprattutto in persone sovrappeso/obese. La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi; gradatamente la persona perde la capacità di controllare l'equilibrio della sua glicemia. Il diabete di tipo 1 è dovuto a una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l'insulina (necessaria a far entrare il glucosio nelle cellule). Il diabete di tipo 1 insorge spesso in età pediatrica.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
La Garante regionale Desi Bruno il 13 dicembre scorso ha visitato la Casa circondariale di Modena -
Bologna, 20 dicembre 2013 -
La situazione si riassume innanzitutto in questi numeri: 568 i detenuti presenti, di cui 330 condannati in via definitiva, 112 in attesa di primo giudizio, 200 tossicodipendenti (15 in terapia metadonica), 22 gli ammessi al lavoro all'esterno, 7 i semiliberi. È sempre molto alta, prossima al 70%, la presenza di stranieri (392).
È attivo il servizio di accoglienza dei nuovi giunti con spazi dedicati (13 celle per due persone ognuna) per le persone condotte in carcere, in attesa di effettuare uno screening sanitario prima dell'assegnazione alle sezioni detentive; parimenti attiva, la sezione per dimittendi (con spazi dedicati alla scuola e ai corsi di formazione), dove vengono assegnate le persone quando resta da scontare un breve periodo detentivo.
La direzione del carcere di Modena aveva da tempo proceduto a "aprire" le celle, o meglio le camere di pernottamento: le sezioni detentive risultano ormai tutte "aperte", a parte una (per motivi di incolumità personale, quella in cui sono allocati i detenuti cosiddetti "protetti promiscui"), e i detenuti passano parte della giornata fuori dalla cella. Nel vecchio edificio non ci sono tendenzialmente più di due detenuti per cella, con gli imputati separati dai condannati.
Permangono le criticità legate al nuovo padiglione, sebbene si siano finalmente risolte le problematiche relative al malfunzionamento dell'impianto idraulico, che non ha fornito per diverso tempo l'acqua calda.
Aperto circa un anno fa per migliorare le condizioni di sovraffollamento, il nuovo padiglione è più idoneo, con camere di pernottamento più ampie (ospitano quattro detenuti) e in regola con i parametri europei. Il controllo è garantito da un sistema di videosorveglianza esterno alla sezione, con l'intervento del personale a chiamata del detenuto, attraverso un citofono, ovvero quando se ne ravvisi l'opportunità.
Nel nuovo padiglione sono presenti circa 200 reclusi "comuni", condannati in via definitiva, lì collocati con la speranza di poter svolgere attività lavorative. Molti di questi, infatti, hanno chiesto espressamente di essere trasferiti a Modena, auspicando che il progetto relativo all'offerta trattamentale del nuovo padiglione, con possibilità di partecipare a corsi di formazione e di espletare attività lavorative, potesse compiutamente dispiegarsi. Ma la Garante registra che la situazione è ben diversa. Nonostante gli sforzi della Direzione, lavorano all'interno dell'Istituto 58 persone: 50 impegnati nei lavori domestici, per brevi periodi non continuativi, e per il disbrigo delle ordinarie occupazioni all'interno della struttura, e 8 nella tenuta agricola.
Desi Bruno rivolge un pressante appello all'imprenditoria locale, sul modello di quanto già avvenuto nel carcere di Bologna. Il lavoro in carcere rappresenta un investimento per tutti, anche per la collettività in termini di sicurezza: solo il lavoro, infatti, può abbattere la recidiva. Chiede agli imprenditori di scommettere su un progetto di lavoro in carcere: ci sono gli spazi, gli sgravi fiscali, una manodopera meno costosa e con voglia di fare... Ricorda che a Bologna si sono messi insieme tre grandi imprese industriali (Ima, Gd e Marchesini) e assieme alla Fondazione Aldini Valeriani hanno dato vita a un'impresa sociale, aprendo un'officina in carcere che sta dando ottimi risultati e impegna una dozzina di detenuti in lavori di carpenteria, assemblaggio e montaggio di componenti meccanici. L'auspicio è che qualche imprenditore modenese voglia fare altrettanto.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un'ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani definisce risorse e atti di gara -
Bologna, 20 dicembre 2013 –
Ricostruzione: 17,5 milioni di euro per la realizzazione di edifici pubblici temporanei nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce l'ordinanza 155 del 19 dicembre 2013 varata ieri dal presidente della Regione e Commissario delegato per la Ricostruzione, Vasco Errani, che approva gli atti di gara per gli edifici pubblici temporanei e la spesa a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012).
Gli interventi saranno realizzati nei comuni di Mirandola (ampliamento e rimodulazione della scuola primaria "Alighieri" e degli uffici pubblica assistenza), San Felice sul Panaro (aula magna), Nonantola (asilo nido), Castelfranco Emilia (ampliamento istituto superiore "Spallanzani"), Concordia sulla Secchia (magazzino comunale), Finale Emilia (sede operativa dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e della Croce Rossa), Medolla (magazzino comunale) e Sant'Agostino (caserma dei carabinieri).
Il provvedimento definisce tra l'altro la documentazione relativa alla gara aperta per la progettazione e realizzazione degli edifici e le connesse opere di urbanizzazione. Nello specifico, nel capitolato speciale di appalto sono definiti, tra l'altro, il quadro complessivo articolato per i vari lotti con indicazione delle categorie degli edifici da realizzare e dei relativi servizi, della dimensione delle aree da urbanizzare, dell'importo dei lavori compresi quelli della sicurezza, non soggetti a ribasso, dei tempi per la progettazione esecutiva e per l'esecuzione degli interventi.
L'ordinanza, con gli allegati relativi alla dislocazione degli interventi e agli atti di gara, è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Fra i comuni interessati Borgo Val di Taro (PR); Collagna, Villa Minozzo e Luzzara (RE); Fanano, Mirandola, Finale Emilia, Frassinoro e Pievepelago (MO). L 'assessore Gazzolo: "Un sostegno concreto a presidi strategici per la sicurezza dei cittadini e del territorio, soprattutto montano" -
Bologna, 19 dicembre 2013 -
200 mila euro di contributi destinati alla manutenzione e alla gestione delle sedi dei distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari.
Li ha assegnati per il 2013 la Regione Emilia-Romagna ai 25 Comuni emiliano-romagnoli in cui sono ubicati i distaccamenti, ad ognuno dei quali andrà un contributo di 8 mila euro (determinazione n. 1.321 del direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile).
"Si tratta di un sostegno importante che dimostra come, anche in tempi di scarsità complessiva di risorse, la Regione sia a fianco degli enti locali nel mantenere presidi strategici per la sicurezza delle popolazioni e del territorio, in particolare quello montano", afferma Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione civile.
Il provvedimento di concessione dei fondi è stato varato nell'ambito della convenzione quadro siglata lo scorso settembre dalla Regione e dal Dipartimento dei Vigili del fuoco e rientra nel piano complessivo di sostegno all'operatività dei volontari. L'obiettivo è quello di migliorare ulteriormente la capacità, l'efficienza e la prontezza di intervento e di ridurre i tempi di risposta in situazioni di crisi e di emergenza.
I Comuni interessati sono Bazzano, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Medicina, Monghidoro, Monzuno, San Giovanni in Persiceto e San Pietro in Casale (BO); Bondeno e Copparo (FE); Borgo Val di Taro (PR); Collagna, Villa Minozzo e Luzzara (RE); Fanano, Mirandola, Finale Emilia, Frassinoro e Pievepelago (MO); Casola Val Senio (RA); Cesenatico, Civitella di Romagna, Modigliana e Savignano sul Rubicone (FC).
Complessivamente, ammontano a 1 milione e seicento mila euro i finanziamenti che la Regione ha stanziato dal 2003 a favore dei Comuni dove operano i distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari. /EC
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Un vero e proprio concerto di Natale per lo scambio di auguri alla sede dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna -
Bologna, 18 dicembre 2013 -
Un omaggio, e un grazie, alle terre colpite dal terremoto del maggio 2012, ha caratterizzato l'ormai tradizionale scambio di auguri fra il presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, il presidente della Giunta, Vasco Errani, e i dipendenti della Regione Emilia-Romagna, ieri nella Sala Polivalente 'Guido Fanti' al numero 50 di viale Aldo Moro, a Bologna. A esibirsi in un vero e proprio concerto di Natale sono stati alcuni insegnanti della 'Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli' dei 9 Comuni dell'Area Nord (Mo), cioè i nove Comuni del modenese al centro del cratere. Una Scuola frequentata da 900 fra ragazzi e bambini, con anche disabili, danneggiata dal sisma, ma che ha saputo rialzarsi subito, così come tantissime famiglie e imprese.
"Sono particolarmente orgogliosa della Scuola di Musica", ha detto la presidente Costi, "sono bravissimi, gli insegnanti, i ragazzi e chi dirige la Fondazione. Tutti meritano un grazie, dopo quello che hanno e che abbiamo passato in questo anno e mezzo nelle aree colpite dal terremoto".
Anche il presidente Errani ha voluto rendere loro omaggio: "Portare qui esperienze delle aree del sisma è il miglior riconoscimento di quanto si è fatto e di quello che si può e si deve ancora fare. Un grazie a loro e un grazie ai dipendenti, ai funzionari e ai dirigenti della Regione Emilia-Romagna, persone serie, oneste e competenti, gente che non si tira indietro quando c'è da fare di più, così come si è fatto in questo anno. La foto che si può scattare qui oggi- ha chiuso il Errani- è quella di una Regione che è una Regione del fare, che al di là dei problemi mette sempre al centro la solidarietà".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Il presidente Vasco Errani in Assemblea legislativa: "Una situazione critica per l'economia e la crisi colpirà anche nel 2014". Fondi strutturali, riforme, sostegno alle aziende e per l'occupazione, investimenti per la sicurezza del territorio e azioni per la ricostruzione post sisma: "Così la Regione Emilia-Romagna ha agito per contrastare le difficoltà e io continuo a lavorare senza fare mai un passo indietro" -
Bologna, 17 dicembre 2013 -
Un 2013 complesso e un 2014 che si prospetta difficile. Ma un'Emilia-Romagna che pur non essendo fuori "dalla crisi più grave della nostra storia per occupazione e lavoro", tuttavia "ha i conti a posto" e registra "significativi risultati nell'utilizzo delle risorse a disposizione" e nel "contrasto alle difficoltà dettate dall'economia". Ecco come la Regione Emilia-Romagna "ha agito per contrastare la crisi e io continuerò a lavorare senza fare un passo indietro".
Così, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha questa mattina tracciato un bilancio dell'anno appena trascorso davanti all'Assemblea legislativa, chiamata a discutere una relazione sullo stato di attuazione del programma di legislatura.
Ha dato rilievo alla difficile congiuntura, il presidente Errani, partendo dal dato dei "9 punti di Pil persi dal 2008" e al 8,9 per cento di disoccupazione in Emilia Romagna, "un dato elevatissimo per la nostra regione, pur a fronte di un 12,2 per cento di media nazionale". Dunque "calo della produzione, difficoltà per una parte significativa delle imprese, crisi del credito, aumento delle diseguaglianze e fenomeni di precarizzazione sociale, non solo lavorativa". Dati "preoccupanti" cui nella propria relazione il presidente ha sommato la crisi delle istituzioni, a indicare "la necessità di riforme profonde a partire dall'Unione europea".
In questo quadro l'Emilia Romagna "ha cercato di lavorare per attraversare la crisi mettendo allo stesso tempo in campo strategie di una crescita intelligente fondata su economia verde e qualità sociale".
"Il lavoro che abbiamo fatto – ha affermato Errani - è di assoluta qualità. Abbiamo gestito, insieme alle forse sociali e datoriali, migliaia di crisi. Strumento fondamentale insieme al sostegno al credito sono stati gli ammortizzatori in deroga: questa Regione ha usato per la mobilità solo il 3% dei fondi, meno di chiunque in Italia". L'altra leva "è stata quella del sostegno al credito: sono convinto che le scelte da noi fatte con i consorzi fidi e di garanzia abbia consentito a centinaia di imprese di non chiudere. Ma alcune norme europee e nazionali vanno riviste, come anche nel campo degli ammortizzatori in deroga".
Altri risultati, ha aggiunto Errani, sono stati registrati nel campo dell'export (+2% nel manifatturiero negli ultimi 3 anni, pur non recuperando il Pil) e dell'agricoltura, con una produzione lorda vendibile significativamente cresciuta tra il 2007 e il 2012.
Un passo importante della propria relazione il presidente della Regione lo ha dedicato alla chiusura della programmazione dei Fondi strutturali europei 2007/2013: "Questa Regione, come sempre, non lascerà nemmeno un euro nell'utilizzo di questi fondi, e siamo più che soddisfatti di questo risultato. Ora – ha aggiunto - si decida dove investire e come sulla base di chi ha saputo dimostrare di essere efficiente e di qualità per una nuova programmazione, anche integrata con i fondi regionali, perché si tratta delle risorse più importanti di cui disporrà questo Paese dal 2014 al 2020, bisogna che non perdiamo questa opportunità". In questo senso, ha specificato Errani, "le Regioni hanno già fatto un primo accordo col ministro Trigilia".
Infine, il presidente della Regione si è soffermato sulle politiche socio-sanitarie ("la nostra sanità ha i conti in regola, continueremo a investire su un nuovo welfare") e sulla ricostruzione post terremoto. In relazione a quest'ultimo aspetto, il presidente e commissario per ricostruzione ha sottolineato come il processo di rinascita nell'area "non è certo compiuto ma è in corso", e dopo aver ricordato "il raggiunto obiettivo non semplice dell'utilizzo al 100% dei fondi europei per l'emergenza, per cui c'era uno scetticismo di molti", ha annunciato che "entro il 23 dicembre saranno varate una serie di linee guida per rendere omogenei i percorsi per i professionisti".
Quindi il nuovo piano rifiuti (che sarà presentato entro gennaio) e gli investimenti per la sicurezza del territorio, 1 miliardo negli ultimi 6 anni ("vogliamo diventare la prima Regione ad avere un piano di gestione dei rischi").
"Questa Regione è ciò che fa e io – ha concluso Vasco Errani rivendicando con orgoglio il proprio ruolo e operato – continuerò a lavorare discutendo, confrontandomi, affrontando eventuali polemiche senza mai fare un passo indietro rispetto alle mie responsabilità".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Dieci pittori, venti opere e una mostra collaterale di fotografia per valorizzare i luoghi di cura in due spazi espositivi permanenti -
Modena, 17 dicembre 2013 -
Al Nuovo ospedale civile S.Agostino Estense di Modena (Nocsae), in località Baggiovara, un progetto che mette in primo piano la persona, non soltanto tramite cure ed assistenze. Lo scopo è rendere più confortevole e "a misura d'uomo" l'ambiente nel quale i pazienti e i loro familiari vengono accolti quotidianamente. Con questi presupposti, e grazie alla collaborazione dell'associazione La Bottega degli Artisti, è stata creata una vera e propria galleria d'arte ribattezzata 'CurArte' che, a partire dai prossimi mesi, animerà l'ospedale modenese con diverse iniziative benefiche.
Venti dipinti e cinquanta fotografie, realizzate da undici artisti provenienti da tutta Italia saranno ospitati, fino al 16 gennaio, in due spazi espositivi permanenti realizzati all'interno del Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense a Baggiovara.Sono questi i numeri della prima edizione del 'Premio Estense Arte', una biennale di pittura contemporanea realizzata per la prima volta quest'anno e intitolata alla memoria dell'ex primario di Neuroradiologia Luciano Mavilla.
Accanto alla mostra collettiva di venti opere pittoriche che partecipano al 'Premio Estense Arte' 2013, è stata allestita, in collaborazione con la società Sesamo e l'associazione Curare il dolore (CID), come evento collaterale, una mostra che raccoglie cinquanta scatti del fotografo Mauro Vincenzi.
"Pensare ad un ospedale 'a misura d'uomo', dove i degenti, per quanto la loro situazione possa essere difficile, si sentano il più possibile a casa, è la grande sfida della nostra sanità". La presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ha partecipato ieri, all'inaugurazione di CurArte, durante la quale è stato anche proiettato il film 'Un ospedale a misura d'uomo', del regista modenese Patrizio Piga, interamente girato all'interno del Nocsae.
"L'arte- afferma Costi- da sempre favorisce i rapporti interpersonali e migliora lo stato d'animo di chi la fruisce, di chi la osserva e la vive, e portarla nei luoghi di cura non può che avere un impatto positivo sulla condizione sia del paziente sia di chi in questi luoghi lavora e opera".
Secondo la presidente dell'Assemblea legislativa, "bisogna sottolineare la scelta di avvicinare il servizio sanitario ai cittadini attraverso gli investimenti sulle strutture di prossimità, scelta che ha e avrà sempre di più l'effetto di riservare il ricovero ospedaliero ai casi più gravi, a persone che nei nostri nosocomi dovranno inevitabilmente passare più tempo. Anche per tale ragione- chiude Costi- mi auguro che questa iniziativa sia solo la prima di una lunga serie, con l'obiettivo di rendere più a misura d'uomo, appunto, più vicini e legati all'animo delle persone, alla loro sensibilità, tutti i luoghi di cura della nostra sanità regionale".
A seguito della riorganizzazione dettata dalle nuove norme nazionali in tema di riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, il personale impegnato alla Soprintendenza di Parma e Piacenza verrà ridotto da otto unità a cinque -
Bologna, 17 dicembre 2013 -
È quanto ha fatto presente in Aula, durante il question time, Andrea Pollastri (Fi-Pdl), firmatario di un'interrogazione, assieme alla collega di gruppo Cinzia Camorali, nella quale si esprime preoccupazione per le conseguenze della riorganizzazione in termini di possibili "ritardi e gravi lacune sull'espletamento dell'attività istituzionale della tutela monumentale e paesaggistica" e per il conseguente rischio che la struttura venga chiusa e le sue competenze passate alla sede di Bologna. Pollastri ha quindi chiesto alla Giunta regionale se intende sottoscrivere la petizione on-line a difesa dell'organico della Sovrintendenza di Parma e Piacenza sollecitando anche il Governo ad un provvedimento che consenta la piena funzionalità e il mantenimento della sede.
Escludendo l'eventualità della sottoscrizione proposta dai consiglieri, definita "impropria", Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, ha tuttavia espresso condivisione per le preoccupazioni che - ha detto - "sono anche le nostre, ma non è nostra prassi intervenire sull'organizzazione di altri enti e il caso non rientra nella nostra sfera di competenza". Mezzetti ha comunque assicurato l'attenzione della Giunta regionale: "Seguiremo da vicino questo processo- ha detto- segnalando laddove dovessimo riscontrare carenze, per chiedere di garantire la totalità dei servizi fin qui erogati sul territorio".
"Prendo atto- ha commentato Pollastri- che l'iter non può prevedere un intervento diretto, ma anche che si condivide che il tema da noi sollevato esiste ed è fondato. Chiediamo che almeno il presidio di Parma e Piacenza possa rimanere e che la riorganizzazione non costituisca un primo passo verso una possibile chiusura".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
La stazione AV di Reggio Emilia vedrà raddoppiare il numero dei treni, tra Piacenza e Cremona invece le ultime due coppie di treni rimaste verranno sostituire con servizi su bus -
Bologna, 13 dicembre 2013 -
La Regione, nonostante i forti tagli imposti a livello centrale al trasporto ferroviario è riuscita a salvaguardare l'offerta complessiva di trasporto pubblico locale su ferro e gomma, intervenendo con risorse proprie (pari a circa 50 milioni euro per un valore complessivo di circa 410 milioni di euro).
In sostanza, l'orario invernale conferma la quasi totalità delle corse del trasporto ferroviario regionale, compresi i nuovi sevizi attivati nel corso di quest'anno 2013 tra Bologna e Milano, Rimini, Ravenna.
Le novità riguardano, in particolare, alcuni servizi in più che completano, ad esempio, il cadenzamento orario lungo tutta la giornata dei collegamenti tra Bologna e Ravenna. In particolare, ci saranno tre nuove coppie di treni veloci tra Bologna e Ravenna con le sole fermate di Imola e Lugo: in partenza alle 8.52, 12.52 e 16.52 da Bologna e arrivo rispettivamente alle 9.51, 13.51 e 17.51 a Ravenna; e in partenza alle 10.09, 14.09 e 18.09 da Ravenna e arrivo alle 11.08, 15.08 e 19.08 a Bologna. Sempre tra il capoluogo e Ravenna è prevista anche una coppia di treni in più con tutte le fermate, da Bologna alle 12.06 e da Ravenna alle 14.33.
Una coppia di treni in più viaggerà anche tra Ferrara e Bologna, partendo da Ferrara alle 16.15 e da Bologna alle 22.33
Per quanto riguarda le velocizzazioni sul nodo di Bologna, vengono confermate quelle attivate nel settembre scorso e ne vengono aggiunte ulteriori con il viaggio tra Bologna-Poggio Rusco ridotto di 5 minuti nell'80% dei casi e un recupero di 2 minuti per molti treni delle linee per Porretta e Prato.
Tra Bologna e Ferrara la riorganizzazione dei servizi da parte della Regione Veneto comporterà alcune limitate modifiche di orario soprattutto nella prima mattinata.
Verranno inoltre inserite sulla linea Ferrara-Codigoro la nuova fermata di Via Boschetto e sulla linea Reggio Emilia Guastalla la nuova fermata Reggio Mediopadana in corrispondenza della nuova stazione dell'alta velocità.
Infine, la riorganizzazione dei servizi da parte della Regione Piemonte, avrà come effetto l'attestamento a Voghera delle 4 coppie di treni che in precedenza arrivavano a Torino da Bologna.
Le linee Parma-Fornovo e Fornovo-Fidenza, già in parte servite con bus sostitutivi, saranno gestite direttamente dall'Agenzia della mobilità e affidati all'azienda di Trasporto pubblico locale con un programma che prevede un aumento dei collegamenti nella giornata. In particolare, poi, il servizio dei treni Parma-La Spezia fermerà anche nella stazione di Ozzano Taro.
Tra Piacenza e Cremona, le ultime due coppie di treni rimaste verranno sostituire con servizi su bus a seguito della decisione di Trenitalia di non garantire più queste corse per indisponibilità di materiale rotabile. Dal 16 dicembre e fino a quando anche per questo servizio subentrerà la gestione dell'Agenzia della mobilità locale, i viaggiatori già abbonati di Seta e Trenitalia potranno accedere a tutti i bus, sia di Seta che di Trenitalia, per la tratta per cui possiedono l'abbonamento.
Per quanto riguarda il trasporto nazionale, è stata scongiurata l'ipotizzata eliminazione di 6 coppie di treni IC tra Bologna-Firenze. La salvaguardia del servizio comporterà però il mantenimento di 4 minuti di allungamento nei tempi di viaggio dei treni regionali che collegano Bologna e Prato e che si sovrappongono ai treni IC. La stazione AV di Reggio Emilia vedrà raddoppiare il numero dei treni, che diventano 31 al giorno.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Di Chiara Marando – Parma 14 Dicembre 2013
La prima sensazione spesso è quella che conta, e non solo nelle questioni importanti o nell’approccio con le altre persone, ma anche nei luoghi che visitiamo e in ciò che ci trasmettono. Per questo quando sono stata la prima volta alla Trattoria Le Viole, a pochi chilometri dal centro Parma, la positività del primo approccio mi ha portata a sceglierlo nuovamente ed annoverarlo nella “esigente” lista dei preferiti.
La location è quella della campagna appena fuori città, un elegante casale finemente arredato dove tutto è curato nei minimi dettagli, dalle stoviglie, al servizio, alla presentazione dei piatti. Entrando nel locale l’idea è quella di sentirsi a proprio agio, avvolti dal calore di un ambiente signorile e confortevole dove poter sorseggiare un aperitivo prima di iniziare il pasto, oppure osservare i volumi che arricchiscono la libreria in legno. Lucia e Rosanna, sorelle dall’energia contagiosa, hanno portato la loro casa qui e ne hanno sapientemente ricostruito il sapore famigliare e confortevole. Sono loro, goriziane d’origine, che nel 1989 hanno deciso di aprire l’attività, mettendo anima e corpo nel lavoro, una vera e propria passione innata. In cucina c’è Roberto, marito di Rosanna, chef di lunga esperienza, unico vero artista ai fornelli capace di creare piatti deliziosi e ricercati. Le sue mani e la sua esperienza preparano ogni alimento, dal pane, alle sfoglie, alla pasta fatta in casa fino ad arrivare ai dolce ed al gelato.
Un menù dove la tradizione parmigiana fa da padrona, esaltata però da qualche abile rivisitazione in chiave moderna, il tutto senza snaturarne il sapore originario. Il risultato sono proposte gustose e raffinate, dove alla presentazione estremamente piacevole si affianca la bontà di pietanze appetitose e ricche di gusto.
Partiamo con gli antipasti, squisitezze come il delicato Strudel di patate con salsa di radicchio rosso, i freschi Moscardini con verdure tiepide al profumo di basilico, oppure il più nordico Salame fresco al vino e fichi. Passiamo ai primi, molto difficile scegliere tra piatti come le Lasagnette con Montasio e carciofi, gli Agnolotti di patate con fonduta di cipolla, oppure i corposi Bieghi con sugo di cervo e funghi porcini. Poi c’è il cavallo di battaglia, un must del ristorante, il Savarin di riso con ragù, fonduta di Parmigiano e copertura di Spalla cotta…strepitoso.
Ed ora parliamo dei secondi, una leccornia dopo l’altra: Guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta, Rotolini di Faraona all’uva, Anatra servita con pere nobili e Coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, un trionfo di profumi. Il consiglio è di prestare attenzione ai “fuori menù”, una vera sorpresa perché nascono dall’ispirazione e dalla sapiente fantasia culinaria di Roberto.
Ottimo cibo accompagnato da vino eccellente, una cantina fornita di etichette rinomate che spaziano su tutto il territorio italiano. Questo è il campo d’azione di Rosanna e Lucia capaci di consigliare l’abbinamento perfetto per ogni piatto cercando di accontentare anche i veri intenditori.
Giunti alla fine del pasto, per concludere in bellezza è d’obbligo scegliere qualcosa di totalmente “libidinoso”, e i dolci della carta rispecchiano letteralmente questa caratteristica: dal cremoso Semifreddo alla nocciola con zabaione e cioccolato bianco, all’intramontabile Torta di mele servita con gelato alla cannella, alla Torta al cioccolato con zenzero e arancia e ancora all’ottimo gelato alla nocciola variegato al Pocket coffee.
Trattoria Le Viole
Strada Nuova di Castelnuovo, 60,
43126 Castelnuovo Parma
Tel. 0521 601000