Svolta epocale in Formula 1. Dopo un 2021 elettrizzante è il momento dello stravolgimento regolamentare. Chi riuscirà ad approfittarne? Benvenuti nel nuovo Anno Zero! "Breve" guida introduttiva al Campionato che verrà.
Ferrari contro un albero, si disintegra. Alta velocità e carreggiata bagnata sono i protagonisti di un violentissimo impatto che non ha causato ferite
Verstappen trionfa ad Abu Dhabi al termine di una gara incredibile, battendo d'un soffio Hamilton. Max è il nuovo Campione del Mondo. Nel giorno dell'addio di Raikkonen, ultimo campione Ferrari, la Scuderia termina sul podio con Sainz ed è terza nel costruttori. Grande anche la faentina AlphaTauri.
di Matteo Landi
Si è chiuso come non era partito. Il 2021 doveva essere l'ennesima passerella trionfale della Mercedes, visto il congelamento regolamentare che ha permesso alle squadre di sviluppare le monoposto 2020 senza troppe concessioni. Ed invece in campionato ha fatto capolino la Stella Verstappen, forte di una Red-Honda performante ed al livello della Mercedes. Le ultime vittorie di Hamilton avevano riportato i due piloti in parità, in vista di un'ultima gara che si preannunciava incandescente. E così è stata. Allo start della corsa decisiva Verstappen non è riuscito a rimanere davanti al rivale, nonostante la splendida pole position conquistata dall'olandese. E già al primo giro si è verificato il controverso episodio che ha rischiato di decidere la gara. Il pilota Red Bull attacca Hamilton, questi decide di tagliare la chicane e tornare davanti. Il box dell'inglese incalza i commissari: il pilota n°44 non ha avuto scelta, Max l'ha chiuso. Il direttore di gara Michael Masi accoglie la tesi di Toto Wolff e decide di non investigare la manovra. Quasi a voler restare fuori dalla vicenda iridata, per non intromettersi finisce per farlo, perchè quantomeno il "controsorpasso" di Hamilton meritava un'indagine. Verstappen incassa il colpo ma vede allontanarsi Hamilton, forte di una Mercedes più veloce e più gentile con gli pneumatici. Prima tornata di pit stop e Perez si sacrifica, resta in pista e caparbiamente rallenta Hamilton, prima di entrare in corsia box. I due rivali per l'iride tornano vicini. Sembra fatta però per l'inglese, vista la superiorità della sua monoposto, fino a quando entra in pista la safety car per il botto della Williams di Latifi, a pochi giri dal termine. E qui avviene la mossa che cambia le sorti della corsa: Red Bull cambia gomme a Verstappen, Mercedes non fa lo stesso con il suo pilota di punta. Ad un giro dalla fine, fra le urla di Toto Wolff che impreca contro il direttore di corsa, riparte la gara. Verstappen attacca ferocemente Hamilton, che prova a controbattere. Max si sposta un pò troppo in rettilineo, ma la distanza del rivale è di svariati metri, lo fa solo per "spezzargli" la scia. Al termine dell'ultimo giro Verstappen fa sua gara e mondiale! Mercedes (dimostrando zero classe) fa reclami su reclami, mentre il box Red Bull esplode di gioia ed il mondo applaude il Nuovo Re, colui che ha saputo rompere l'egemonia di Hamilton, regalandoci un Mondiale finalmente avvincente. L'ultimo titolo Red Bull è datato 2013: adesso la casa austriaca ha il suo secondo pilota iridato dopo Sebastian Vettel. Per la Honda arriva il titolo nell'anno dell'addio alla massima Formula, sperando sia solo un arrivederci.
Hamilton vince dopo un duello senza esclusione di colpi con Verstappen. La F1 non ha scritto una delle sue migliori pagine. Pista e commissari inadeguati. Ferrari settima e ottava consolida il terzo posto nel mondiale.
di Matteo Landi
È stato scritto un altro capitolo del Mondiale 2021. Non il migliore. La gara odierna sarà ricordata a lungo, o forse no. Passano gli anni, scorrono le gare, poi ritroviamo in pista piloti velocissimi, con una classe (nella guida) immensa, che tuttavia ripetono quelle azioni che in passato sono state da molti condannate. Verstappen era costretto ad una gara di rimonta, scattando solamente terzo dopo il terribile errore compiuto in qualifica, che lo ha portato a sbattere al termine di un giro (quasi) capolavoro. Non concluso. Alla partenza, la prima di giornata, non è riuscito a recuperare alcuna posizione, rimanendo terzo. Poteva essere una domenica soporifera, ma ci ha messo lo zampino l'ineguatezza della pista araba ed un Michael Masi preso dal panico. 250 km/h di media fra muretti che non perdonano il minimo errore. Per rivedere Imola in F1 abbiamo atteso una vita, aveva bisogno di essere aggiornata, dicevano. Hanno quindi soppresso una variante, e dopo anni eccola tornare nel Grande Circus. Eccoci poi questo weekend in Arabia Saudita, fra fuochi artificiali fuori e dentro dalla pista, sul tracciato di Jeddah, quanto di peggio possa offrire il motorsport. Si è sfiorato il dramma, più volte. Grazie ad un tracciato totalmente inadatto a questa F1. Quando Mick Schumacher si è schiantato contro le barriere, ripetendo quanto fatto in prova da altri colleghi ben più rodati, ha dato il via ad un concatenarsi di accadimenti ed azioni che hanno fatto storcere il naso ai veri appassionati. E rendendo invece felici coloro che amano l'autoscontro.
Difese oltre il limite, scontri evitabili. Domenica folle a Jeddah
Safety car in pista, tanti entrano per cambiare gomme. Anche Hamilton, mentre Verstappen resta sul tracciato e si ritrova primo. Il direttore di gara opta poi per la bandiera rossa. Una soluzione a molti parsa eccessiva, ma tant'è. L'olandese ha rischiato, provando l'azzardo che ha pagato. Alla ripartenza però Hamilton scatta meglio, Max si difende andando oltre i limiti della pista per poi rientrare e costringere l'inglese a perdere la posizione anche nei confronti di Ocon. Neanche il tempo di capire cosa sta accandendo che viene esposta nuovamente la bandiera rossa per un terribile incidente multiplo. Rischia tanto Mazepin che tampona violentemente Russell, quasi fermo in pista per evitare le altre vetture incidentate. La gara riprende con Ocon incredibilmente in pole position, davanti ad Hamilton e Verstappen. Quest'ultimo compie l'azione più bella del weekend, con una staccata da brivido si porta subito in testa. Si susseguono poi varie "virtual safety car", necessarie per rimuovere detriti persi da monoposto in lotta, strette fra claustrofobici muretti. Hamilton attacca quindi Verstappen che arriva lungo, entrambi finiscono fuori pista. Una condotta non certo cristallina quella del giovane olandese che deve poi rallentare per cedere la posizione a Hamilton. L'inglese però tentenna, arrivando a tamponare il pilota Red Bull, che desiderava cedere la posizione prima del rettilineo principale. Uno scontro che ha ricordato Baku 2017, e che costò una severa penalizzazione a Vettel. Tornando ancora più indietro nel tempo, nel 1998, fu Coulthard a rallentare di colpo per cedere la posizione a Michael Schumacher, e questi si schiantò nel posteriore della McLaren. Allora furono molti a scagliarsi contro il tedesco, riprendendo il codice della strada, non considerando che le corse sono altra cosa e le condizioni della pista di quel giorno, bagnatissima da un diluvio incessante. Verstappen ha rallentato troppo? Volutamente? Hamilton poteva evitare l'incidente? Comunque la si metta siamo di fronte a due immensi, "sporchi", piloti. Invochiamo spesso un ritorno alle lotte del passato, ma questo oggi si è ripresentato nel suo lato peggiore. Ed ora ad Abu Dhabi, teatro dell'ultima gara della stagione, si salvi chi può. La vittoria odierna di Hamilton ha portato i due a pari punti, con Verstappen avanti in virtù del maggior numero di successi. Nel dopo gara entrambi sono stati convocati dai commissari, vedremo se quest'ultimi prenderanno altre decisioni, dopo i cinque secondi di penalità subiti dal pilota Red Bull, che di fatto non hanno cambiato le sorti della gara. Certamente i due leaders del campionato non hanno dato un buon esempio ai campioni del futuro.
Ferrari sempre più terza
Ha rischiato di finire anzitempo la gara, fra contatti e sbandate. Dopo una bella qualifica Leclerc ha visto vanificare i suoi sforzi dalla decisione dei commissari di gara di sventolare bandiera rossa dopo l'incidente di Mick Schumacher. Il monegasco è quindi rimasto invischiato nel traffico e nella pancia del gruppo, fra ruotate e sorpassi fatti e subiti, transitando poi sotto la bandiera a scacchi settimo. Appena davanti a Sainz. Poco meglio è andata alla McLaren, in virtù del quinto posto di Ricciardo e del decimo di Norris. La squadra inglese ha recuperato un solo punto alla Rossa, che vede l'obiettivo del terzo posto fra i costruttori ormai vicinissimo.
Alfa a punti. Williams nessuna gioia ad una settimana dall'addio di Sir Frank
Gran gara per Giovinazzi, nono, tornato finalmente a punti. L'Alfa Romeo lo rimpiangerà. Brutta domenica per la diretta sfidante Williams, a secco di punti, che mantiene tuttavia l'ottava piazza fra i costruttori. Il team inglese, come tutte le altre squadre, ha portato sulle sue vetture un adesivo in ricordo del patron Frank Williams, deceduto una settimana fa. Uomo capace di realizzare un sogno meraviglioso che pareva impossibile, in grado di fondare e far diventare grande una squadra (garagista, come la definiva Enzo Ferrari) nove volte iridata, trovando nel tempo gli appoggi giusti e facendo scelte sempre coraggiose. La realtà attuale della compagine che porta il suo nome è molto diversa dalla sua Williams. Resta comunque una squadra che conserva quello spirito, seppur in un contesto storico-sportivo ben diverso da quello, ad esempio, degli anni '90, decade che il team inglese trionfare spesso e volentieri. Dopo una domenica in cui la F1 non ha scritto una delle sue pagine migliori è bello ricordare una di quelle figure leggendarie che l'hanno fatta grande.
Hamilton vince davanti a Verstappen. Non si placano le polemiche, fioccano le sanzioni. Terzo è un meraviglioso Alonso. Ferrari settima con Sainz e ottava con Leclerc.
Accuse, penalità, sorpassi e ruotate. La guerra, dentro e fuori la pista, è aperta. Vince Hamilton dopo una serie strepitosa di sorpassi, al volante di una Mercedes sanzionata e che desta sospetti nei rivali. Verstappen è secondo. Ferrari, quinta e sesta, consolida la terza posizione fra i costruttori.
Verstappen trionfa incontrastato ma la folla è tutta per l'idolo di casa Perez, terzo. Hamilton battuto, è secondo. Ferrari torna terza nel costruttori.
L'olandese sconfigge Hamilton e allunga in classifica, al termine di una gara tiratissima. La Ferrari è quarta con Leclerc e settima con Sainz.
Cose turche all'Istanbul Park. Per la prima volta nella stagione vince Bottas, che batte Verstappen. Hamilton è solo quinto. La Ferrari è quarta e ottava, dopo aver cercato il miracolo con Leclerc.
Norris getta al vento la sua prima vittoria e naufraga sotto la pioggia. Vince Hamilton, davanti ad un felicissimo Verstappen, partito ultimo. Ferrari, gran podio con Sainz.