Mercato internazionale ancora incerto. In attesa dei dati USDA del prossimo 12 gennaio i segnali di queste prime ore del 2017 mostrano una tendenza alla volatilità. Tendenze ribassiste per il corn.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 gennaio 2017
Il mercato riparte con una forte volatilità dettata dalle azioni speculative, stante la vicinanza con la pubblicazione dei dati USDA del 12 gennaio e condizionato sempre dal meteo nel Sud America: parte nord est del Brasile con siccità, mentre in Argentina piogge più intense di quanto fosse atteso.
Nella serata di martedi il mercato ha segnato una fase mista di tendenze, con il calo del seme -16 punti, la farina -6,50 dollari, il corn + 6 punti, il grano +1,80 punti ma comunque il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi, come anticipato nell'ultimo bollettino del 2016, continuano a difendere le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya, e forti della tenuta dei consumi aspettano solo qualsiasi notizia meteo, commerciale, fitosanitaria o politica per giustificare una fase al rialzo. Gli elementi ribassisti sono limitati ma in mano a una moltitudine di operatori, mentre gli elementi rialzisti sono molteplici e per di più in mano a pochi potendo perciò esprimere maggiore forza sul mercato.
La situazione ufficiale dei fondi, uscita venerdì sera, mostra ancora tendenze ribassiste sul corn e sul grano dove sono "corti" e mentre al rialzo sul seme/farina/olio. Il "corto" del grano è di - 108.927 contratti, il "corto" del corn è a - 113.648. Diversamente il "lungo" del seme è a + 107.075 il "lungo" della farina è a +19.537il "lungo" dell'olio è di + 85.522.
Riguardo ai prezzi, martedi sera si registrava la farina soya proteica partenza porto, 365 pronta, 363 per il febbraio-dicembre 2017, e 362 per il gennaio-dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 195, per il pronto e 193 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 182.
Il mercato dei cereali sui silos interni più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ancora ben saldo il mercato delle farine di soya convenzionali No-Ogm a causa delle chiusure degli impianti sia per le condizioni di mercato del seme di soya, anch'esso condizionato dalla logistica. Sempre nella serata di martedi la farina di soya convenzionale quotava 403 euro con un differenziale, rispetto a quella NO Ogm prossimo a 50 euro ton.
Il mercato dei cereali esteri:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 170, il marzo 166, l'aprile/maggio a dlr 167 il giugno a dlr 169 Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) gennaio/marzo euro 164, aprile maggio 164, il giugno 165.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, che in Piemonte è stato venduto a 160 euro ton. partenza, o altri cereali alternativi
Indicatori internazionali 4 gennaio 2017
l'Indice dei noli è sceso a 953 punti, il petrolio è attorno a 53$ e l'indice di cambio segna 1,04163.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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I fondi mantengono le posizioni in attesa di nuove informative utili a lanciarsi nei rialzi. Dopo una settimana con tendenze ribassiste gli ultimi scampoli del 2016 sono contraddistinti da andamenti misti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 dicembre 2016
Dopo una settimana contraddistinta da ribassi, martedì 27 dicembre, il mercato ha avuto un sussulto di ripresa su tutti i comparti: semi + 25 punti, farina + 10 dollari, mais + 9 punti, grano + 16 punti, poi in serata di mercoledi si è assistito a un modesto calo: semi – 8 punti, farina -1,30 dollari, mais -6 punti, grano -8 punti.
Mentre scriviamo l'andamento è incerto ma con una tendenza di leggero rialzo maggiormente al rialzo piuttosto che al ribasso. Comunque l'anno che sta volgendo al termine ha registrato valori superiori ai 1000 punti per il seme e ai 300 dollari per la farina.
Un segnale a dimostrazione che i fondi stanno difendendo le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya. Forti della tenuta dei consumi, rimangono in attesa di qualche notizia meteo, commerciale, fitosanitaria, politica per lanciarsi nel rally del rialzo.
La cronaca dei prezzi, della giornata di mercoledi, registrava la farina soya proteica partenza porto a 369 pronta, con problemi di fisicità e condizionamento qualitativo, 369 per il 2017, e 363 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno pur anch'essa manifestando seri problemi disponibilità fisica. Il girasole proteico a 142,00, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 2017, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 179, il grano zootecnico al porto 180.
Sempre ferma la logistica estera, mentre quella nazionale funziona a a ritmo alternato sia per i camion che per i treni.
Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 168, il marzo 167, l'aprile/maggio a dlr 169 contro il giugno a dlr 172. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro164, gennaio/marzo euro 163, aprile maggio 165, il giugno 167.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena.
Indicatori internazionali 29 dicembre 2016
l'Indice dei noli è salito a 961 punti, il petrolio è attorno a 53-54$ e l'indice di cambio segna 1,04523.
CON L'OCCASIONE PORGIAMO GLI AUGURI DI UN PROSPERO E FELICE ANNO NUOVO.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Si attenuano i problemi di siccità dell'Argentina. Il cambio sfavorevole condiziona i prezzi in Eurozona. Nel 2018 si prevede una riduzione di soia coltivata in Argentina e in Brasile.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2016
Il mercato della soia comincia a risentire delle piogge che stanno attenuando i problemi di siccità registrata in Argentina, nonché dell'approssimarsi del raccolto in Brasile. Una pressione che tende a ridimensionare i valori pur stando sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. Un vantaggio che, almeno per l'eurozona, in parte si è vanificata a causa del rafforzamento del dollaro sull'euro, il cui indice ha toccato anche 1,035 nella giornata di martedi scorso (era da 2002 che non accadeva).
Come è intuibile i prezzi rimangono sotto l'influenza del cambio determinando, per la farina di soia proteica, partenza porto, la quotazione di 359 pronta (con problemi di disponibilità e condizionamento qualitativo), 360 per il 2017, e 356 per il gennaio dicembre 2018, mentre per la normale 8 euro in meno, ma anche in questo caso si sono riscontrati problemi di quantità fisica disponibile. Il girasole proteico è quotato a 202, il girasole normale a 150, il mais al porto a 178, il grano zootecnico al porto 180.
Proseguono comunque i noti problemi connessi alla logistica estera che manifesta disponibilità a "singhiozzo" sia per i camion sia per i treni merce.
Mercato interno abbastanza stabile con consumi contenuti, qualche riflessione va invece fatta sulla farina di soia riguardo al mercato del 2018. Si fa sempre più concreta la possibilità che, per ragioni diverse, sia Argentina e sia Brasile, destinino maggiori superfici alle coltivazioni di mais a discapito della soia già a partire dal 2017.
Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 166, l'aprile/maggio a dlr 167 contro il giugno a dlr 170. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro 164, gennaio/marzo euro 163.
Il grano feed dall'Ucraina quota spot dlr 168. Il gennaio/febbraio/marzo a dlr 171 mentre l'agosto a dlr 170. Dagli altri paesi della UE, il grano feed, per il dicembre è fissato ad euro 163, il gennaio euro 164 e il febbraio ad euro 165 il marzo ad euro 166. A questi valori va aggiunto il nolo che dal mar nero oggi si aggira sui 20 dollari alla tonn.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena e si sta valutando anche import di manioca.
Indicatori internazionali 21 dicembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 914 punti, il petrolio è attorno a 54$ e l'indice di cambio segna 1,04005.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Alcuni analisti finanziari ipotizzano la parità tra Dollaro e Euro già dal prossimo gennaio. Il rialzo dei tassi di interesse statunitense e le dichiarazioni di ulteriori innalzamenti nel caso proseguisse la medesima tendenza economica degli USA ha messo le ali al dollaro.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 dicembre 2016
Il rialzo dei tassi USA e l'annuncio che ne seguiranno altri se l'economia americana proseguirà con questa tendenza ha messo le ali al Dollaro. Nella sola giornata di giovedi l'Euro lo è passato da 1,060 a 1,038.
I riflessi sui prezzi sono evidenti e, a mero titolo esemplificativo, ecco quello che accadrebbe ai prezzi della soia proteica:
314,60 $ a gennaio 2017 (quotato il 16/12/2016) base tonnellata corta x 1,1023= 346,78 $+ 30$ di premi/nolo = 376.78$ /1,0600 = 355,45€ che aggiornata con il cambio a 1,038 diventano 362,99€ quindi con una differenza di 7,54 euro alla tonnellata.
Qualche esperto di finanza internazionale è arrivato a ipotizzare la parità tra le due monete (€/$) ipotizza la parità già nel prossimo mese di Gennaio.
Una eventualità che avrà logica conseguenza su tutti i prezzi dei prodotti d'importazione e non solo.
Oggi (16/12/2016 ndr) la quotazione della farina di soya proteica partenza porto ha registrato: 362€ pronta, 363€ per il 2017, e 357€ per il gennaio giugno 2018, la normale da 8 a 10 euro in meno. Il girasole proteico a 202, il girasole normale a 152, il mais al porto a 177 e il grano zootecnico al porto 180€.
Alle difficoltà generate dalle condizioni di mercato occorre aggiungere le problematiche contingenti connesse alla logistica. In particolare a risentirne maggiormente sono le merci provenienti dall'estero che trovano ostacoli sia circa le disponibilità di trasporti gommati in questo specifico periodo natalizio sia per le difficoltà di intercettare merci di ritorno ai paesi di origine, con evidente innalzamento delle tariffe.
Il Mercato interno invece rimane abbastanza stabile con consumi contenuti.
Il comparto delle Bioenergie è sempre alla spasmodica ricerca di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale e sorgo.
Indicatori internazionali 16 dicembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 966 punti, il petrolio è attorno a 51$ e l'indice di cambio segna 1,04372.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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L'USDA dello scorso venerdi non ha portato novità. I mercati hanno confermato una certa stabilità. Uniche leggere azioni speculative nel comparto della soia.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 dicembre 2016
Periodo contraddistinto da grandi raccolti e grandi scorte su tutti i prodotti e in tutte le aree del mondo.
Questo è in sostanza quanto uscito dalla pubblicazione dei dati dell'USDA di venerdi scorso. Ancora d'attualità il rischio siccità in Argentina e ciò spiegherebbe il termometro in salita per sul seme e sulla farina di Soia.
Segno meno invece per l'olio di soia che potrebbe soffrire delle politiche statunitensi essndo stato posto a capo dell'EPA (l'organismo USA per le energie alternative) un sostenitore delle politiche energetiche tradizionali, quindi connesse al petrolio.
Per i raccolti del corn il Brasile passa ad una stima di un raccolto di 86,50 milioni di tons contro 83,50 di novembre (e 67 della scorsa campagna ). Quello Argentino è confermato a 36,50 milioni di tons (e 29 della scorsa campagna). E questi paesi sono, dopo gli USA , il 2° e 3° paese esportatore più importante del mondo.
Aumentano anche le produzioni della Cina (a 219,55 milioni di tons contro 216) e del Canada (a 132,20 contro 12,50), ma questi non incidono sul commercio del mondo perchè non sono paesi esportatori.
Sulla soia non vi sono novità: i raccolti del Brasile e dell'Argentina sono stati stimati uguali a quelli di novembre (rispettivamente a 102 milioni di tons e 57).
La produzione USA, le esportazioni, i consumi interni, gli stock di fine campagna: uguali a quelle del novembre.
Uguali a novembre anche le importazioni della Cina (86 milioni di tons).
Il mercato nazionale è stato invece di difficile interpretazione sia per quanto concerne il mercato dei cereali che per i semi oleosi anche per la concomitanza della chiusura della borsa merci di Bologna nella giornata dello scorso giovedi. Comunque, in linea generale, è prevalso il segno della stabilità.
Indicatori internazionali 12 dicembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 1.090 punti, il petrolio è risalito attorno 54$ e l'indice di cambio segna 1,05683.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Il mercato sembra voler trovare una stabilità con il seme a 1000 punti, la farina tra i 310 e 320 dollari la tonnellata, la fase ascensionale ha segnato un freno e non si intravvede la possibilità di discese a breve termine.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 dicembre 2016
Il fatto che i paesi produttori di petrolio abbiano trovato un accordo per il momento non influenza il mercato delle materie prime. La variabile più incerta sembra essere quella dei noli.
Nel mercato interno ancora poco da segnalare. Crusche in tenuta ma ormai a fine corsa, il grano segna ancora in positivo, il mais è stazionario ad esclusione del medio termine che ha iniziato a cedere con la merce ai porti sui 177/178 euro. Orzo in leggero aumento.
Proteici nel complesso ben tenuti. Mercoledi le farine di soya quotavano 358 per la 44 e 365 per la proteica 46,50%, mentre sul 2017 hanno registrato 357/367 e per i primi sei mesi del 2018 354/363. Vola il mercato del seme di soya nazionale che ormai sfiora i 400 euro alla tonnellata che potrebbe rappresentare l'apice della curva. I detentori di materiale dovrebbero presto esitare merce sul mercato prima della stagione dei nuovi arrivi dall'estero. In rincaro sensibile la farina di colza, mentre stabile cedente il mercato delle farine di girasole.
Il mercato delle bioenergie è attivo alla ricerca di basi in sostituzione del mais, ma incontra notevoli difficoltà nel trovare soluzioni economicamente valide e reiterabili nel tempo.
Rimane sempre complicato muoversi in questo contesto così fluido, dove i fondi e le loro aspettative la fanno da padrone e si muovono con logiche non convenzionali e non coerenti con i quantitativi mondiali di merce (non c'è deficienza) e a fronte di consumi mondiali ben lontani da posizioni di stress.
Consumi e commerci che, nel contesto nazionale, invece sono tendenzialmente più bassi sia per cambi di abitudini-tendenze sia per il ridimensionamento del patrimonio zootecnico e le crescenti difficoltà che l'agroalimentare italiano sta incontrando.
Indicatori internazionali 1 dicembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 1.204 punti, il petrolio ruota attorno 50$ e l'indice di cambio segna il rafforzamento del dollaro 1,06158.
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Prezzi tendenzialmente in salita. Il dollaro si rafforza e ci si avvicina alla stagione critica dei trasporti. Settimana statunitense più corta per la Festa del Ringraziamento e l'avvio delle "spese natalizie", Black Friday.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 novembre 2016
Il mercato da giorni tende alla salita, i motivi sono diversi: dagli acquisti della Cina, spinta dai timori della svalutazione della loro moneta qualora la nuova presidenza Usa dovesse imporre dazi alle merci, al fatto che l'Agenzia Goldman & Sachs ha pronosticato una fase di rialzo delle materie prime, e che i consumi e le esportazioni tengono. Infine sussistono varie turbolenze monetarie e fiscali in essere in sud America dove in un prossimo futuro - gli analisti stimano luglio 2017 - l'areale a soya potrebbe ridursi a favore di altre coltivazioni.
Da ultimo, nella serata di mercoledi, l'ente Usa che regola le produzioni di gasolio ed etanolo da fonti rinnovabili ha aumentato il tetto della possibile produzione, dando così "fuoco" al mercato dell'olio e spingendo quello del seme.
Una settimana più corta negli USA per la festa del Ringraziamento e perciò solo lunedi si potrà valutare la reale portata dei prezzi della farina di soia e del seme.
Nulla di nuovo da segnalare nel mercato domestico. Crusche ancora in aumento, grano in rincaro con spiccata tendenza a crescere ancora. Mais ancora forte, i contratti sul gennaio marzo 2017 quotavano, mercoledi scorso, 185 euro arrivo Brescia e il gennaio-giugno 12017 a 188, la merce sui porti quotava circa a 180 euro. Quotazioni stazionarie per l'orzo seppure cominci a risentire degli effetti rialzisti. In generale i proteici registrano una tendenza al rialzo, mentre continua la crisi logistica sulla merci dall'estero, peraltro peggiorata da un clima di sfiducia degli esportatori esteri verso la penisola.
Attenzione infine all'entrante mese di dicembre che, storicamente, per la logistica ricalca le problematiche di agosto con pochi camion disponibili e prezzi dei trasporti che si surriscaldano.
Il mercato delle bioenergie attivo alla ricerca di basi differenti dal mais, ma in crisi nel trovare soluzioni economicamente valide e reiterabili nel tempo.
Nel complesso gli scenari attuali sono difficilmente interpretabili.
Indicatori internazionali 24 novembre 2016
l'Indice dei noli ha subito un nuovo sensibile rialzo sino a 1.224 punti, il petrolio ruota ancora attorno 48$ e l'indice di cambio segna il rafforzamento del dollaro 1,05449.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Il mercato non mostra ancora segni di una tendenza certa e il rafforzamento del Dollaro sull'Euro spinge in alto i prezzi delle merci.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 novembre 2016
Venerdì scorso la farina di soya registrava: 350/359 euro partenza sino a dicembre, 354/363 euro da gennaio a dicembre 2017, 353/362 euro sui primi sei mesi del 2018. Molto probabilmente da oggi verranno registrati altri incrementi.
Difficile ipotizzare la farina di soya, resa in azienda, sotto i 350 euro arrivo, più facile immaginare la comparsa del 4 come prima cifra. Comunque è ben difficile fare delle previsioni considerando anche le incertezze delle produzioni sud americane e ai risvolti che potrebbero delinearsi con la nuova presidenza statunitense (dazi e politiche valutarie). Situazione leggermente diversa per i cereali dove molti giochi sono ancora da fare.
In generale, il mercato sarebbe sufficientemente stabile, l'unica variabile sta nel cambio valutario Euro Dollaro.
Tra l'altro, a livello mondiale, sembrerebbero non esserci particolari problemi per semine, raccolti stock, ma anche i consumi tengono e perciò sono ridotti i margini disponibile per operazioni di ribasso.
Nulla di nuovo da segnalare riguardo al mercato domestico. Crusche in aumento, grano in rincaro, mais in tenuta, orzo fermo, cereali minori poco liquidi, proteici in rialzo. Prosegue il periodo di crisi sulla logistica.
Il mercato delle bioenergie è attivo alla ricerca di basi differenti dal mais, ma in crisi nel trovare soluzioni economicamente valide e procrastinabili nel tempo.
Indicatori internazionali 21 novembre 2016
l'Indice dei noli ha subito un nuovo sensibile rialzo sino a 1.1257 punti, il petrolio ruota ancora attorno 46$ e l'indice di cambio segna il rafforzamento del dollaro 1,060270.
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Il mercato proprio non sa che direzione prendere e nell'incertezza non scende nonostante diversi analisti confermino di elevati stock, buoni raccolti, ottime semine e di contro i consumi, le vendite, le trasformazioni tengono.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 novembre 2016
Significativi sono i mutamenti avvenuti negli indici di riferimento: l'Indice dei noli è salito a 1084 punti, il petrolio (wti) è a circa 46 dollari al barile e il cambio gira a 1,07050 scendendo rapidamente , nell'arco di una sola settimana da 1,13 a 1,07.
Gli importatori, sostenuti dal calo dell'Euro e dagli aumenti del mercato, escono con le farine di soya a 343 per la normale sul pronto, mentre la proteica viene proposta a 352 (prezzi partenza porto sino dicembre), e per il 2017 invece espongono la merce a 344/353 mentre per il primo semestre 2018 a 351.
Il girasole proteico viene proposta da 208 a 210 euro partenza porto, la farina di colza 225 partenza silos interni, il girasole 28% a 148/152 euro partenza stabilimenti interni, il seme di soya sui porti a 372. I prezzi quindi tengono sostenuti dal dollaro rafforzato nei confronti dell'euro
Anche il mercato dei premi sulla farina di soya è ancora stazionario tra 30/40 dollari sul 2017 e 35/45 dollari sul 2018 rispettivamente per la 44% e per la 46,50%.
Per quanto riguarda il mercato interno c'è da osservare la continua ripresa dei cruscami di grano. Per quanto riguarda i cereali, fatta eccezione per il grano che si sta sempre più rafforzando, pesano i problemi di logistica, treni e camion in ritardo.
Gli scambi sono sempre ridotti, si cominciano ad ipotizzare prezzi sul 2017/2018 per il mais intorno a 178 euro da ottobre 2017 a giugno 2018 partenza porto di Ravenna ma, come per altri prodotti, sono relativamente poche le posizioni acquistate.
Il mercato delle bioenergie rimane incerto e per di più il mais tossinato scarseggia a fronte di prezzi non più convenienti.
In sostanza il mercato langue sulla base delle notizie che confermano gli elevati stock, produzioni sostenute e consumi in tenuta. La vera incognita quindi resta valuta che in questo momento è più che mai legata a quella che sarà la politica estera degli U.S.A. e alle eventuali contromosse dell'Unione Europea.
Indicatori internazionali 16 novembre 2016
l'Indice dei noli è salito sensibilmente sino a 1.084 punti, il petrolio è risalito verso i a 45,50$ e l'indice di cambio è sceso improvvisamente a 1,07050.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Dopo i rialzi rilevati nel corso dell'ultima settimana di ottobre il mercato nazionale dei cereali e dei semi oleosi sembrava essersi fermato, a eccezione del frumento duro che segna ancora dei forti aumenti. L'unica variante condizionante è stata appunto la corsa alla Casa Bianca, sia nelle giornate precedenti sia nell'immediato post spoglio delle schede elettorali. L'euro è in lieve recupero nei confronti del dollaro USA e il petrolio è nuovamente disceso ai valori precedenti la riunione Opec di alcune settimane fa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 novembre 2016
Il mercato che da giorni era condizionato dalla corsa alla Casa Bianca, segnando una volatilità elevatissima, ancora non si è assestato. Ieri, dopo i primi risultati, tutti i valori correvano verso il segno negativo per poi recuperare nel pomeriggio e passare in positivo, quindi in "profondo rosso" sulla scia dei dati USDA - sotto riportati - per riaprire oggi recuperando il perduto. Questa mattina il comparto soia segnava +23/25 punti relativamente al seme e +5/7 dollari per la farina.
Riguardo alla merce attualmente, come da diverse settimane accade, non esiste il rischio di disponibilità.
Indicatori internazionali 10 novembre 2016
l'Indice dei noli è salito sensibilmente sino a 954 punti, il petrolio è sceso verso i a 45,50$ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,10929.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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