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A seguito di un'attività investigativa durata alcuni mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto un giovane italiano, J. B. di 28 anni, responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.

Alle prime ore del mattino, personale del Commissariato di P.S. coadiuvato da un'unità cinofila della Polizia di Stato di Bologna ha effettuato una perquisizione domiciliare presso l'abitazione in Mortizzuolo di Mirandola rinvenendo complessivamente 120 gr di marijuana, 80 gr di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

E' stato proprio il cane della Polizia di Stato Jago a segnalare in due distinti punti dell'abitazione i due involucri ben occultati che contenevano le sostanze.

Sequestrati, nel corso della perquisizione, anche 150,00 euro probabile provento dell'attività delittuosa.

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L'ennesima campagna di controlli sulla regolarità dei contratti di locazione in zona GAD svolta dalle Fiamme Gialle ferraresi nel corrente mese di novembre ha visto l'esecuzione di controlli mirati svolti in una ventina di appartamenti situati sia all'interno del Grattacielo che nell'area di via Oroboni e strade limitrofe.

Tali controlli, svolti con la proficua e fattiva partecipazione di unità cinofile del Comando Provinciale di Ravenna e con la collaborazione di agenti del Corpo della Polizia Municipale ferrarese, hanno condotto:
- alla scoperta di sei appartamenti (uno di proprietà di un cittadino di nazionalità pachistana e gli altri di proprietà di cittadini ferraresi) tutti locati in nero a cittadini extracomunitari;
- all'individuazione di un appartamento di proprietà di un cittadino ferrarese, locato con contratto a una donna di nazionalità nigeriana, occupato da quattro prostitute nigeriane, due delle quali clandestine e una immediatamente destinataria di un decreto di espulsione emesso dalla locale Prefettura;
- alla scoperta di circa 1,5 etti di sostanza stupefacente marijuana occultata in una intercapedine del vano scala della Torre A del Grattacielo.

Per quanto riguarda i risultati nell'ambito dell'evasione immobiliare, la metodica attività delle Fiamme Gialle, nonostante le difficoltà connesse alla ricostruzione delle basi imponibili – difficoltà dovute all'impossibilità, nella maggior parte dei casi, di ricostruire i periodi di locazione in nero, irregolare o in sub-affitto - ha condotto nel corso degli ultimi 2 anni, nel contesto dell'esecuzione di circa 180 controlli, all'individuazione di redditi non dichiarati per ca. 300mila euro e all'erogazione di sanzioni pecuniarie complessive (soprattutto relative all'omessa registrazione dei contratti di locazione e all'omessa comunicazione di cessione di fabbricati) per ca. 200,00 euro.

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L'inviato di Striscia la Notizia si era avventurato nel parco bolognese per filmare lo spaccio di droga. Una volta svelata la sua identità, è stato aggredito da una decina di spacciatori, che hanno derubato gli inviati di microfoni e telecamere. I Identificati e denunciati a piede libero un ventenne e un diciassettenne del Gambia.

BOLOGNA – Sarà anche un TG satirico, ma c'è poco da ridere in quello che è capitato all'inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti e a due cameramen del programma di Canale 5. La troupe si era recata nel Parco della Montagnola di Bologna, tristemente noto per essere terreno di spaccio. Proprio per documentare il traffico di droga, Brumotti si è finto un "cliente" e, a microfono e telecamera nascosti, ha cominciato a contrattare con due stranieri. Nel video si sente chiaramente che, oltre agli stupefacenti, a Brumotti viene offerto anche "un ".

Come da copione di Striscia, una volta filmato lo spaccio, è bastato che l'inviato estraesse il megafono per denunciare la situazione che tutta la troupe è stata affrontata, poi aggredita e derubata di telecamere e microfono, da una decina di spacciatori stranieri, evidentemente infastiditi e disturbati nei loro affari dalla presenza degli inviati.

Mentre gli spacciatori si dileguavano, Vittorio Brumotti si è prontamente rivolto ai Carabinieri di Bologna, che hanno organizzato un blitz nel Parco della Montagnola.

L'operazione, durata tutta la notte, ha consentito arrestare per spaccio due cittadini del Gambia di 17 e 20 anni, (che avevano offerto droga e armi a Brumotti) e altri tre africani, disoccupati e senza fissa dimora.

Altre quattro persone sono state segnalate alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.

La Procura ha poi rimesso in libertà uno degli africani fermati, mentre gli altri sono stati messi in camera di sicurezza, in attesa della convalida.

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(Foto tratta da Facebook)

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La Sezione Antiterrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a seguito di indagini svolte dai finanzieri del Comando Provinciale reggino in collaborazione con l'Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro, ha disposto il sequestro di un ingente quantitativo di tramadolo sbarcato al porto gioiese, proveniente dall'India e diretto in Libia.

L'input investigativo è partito dal II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova che nell'ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure.

La vendita al dettaglio del farmaco sequestrato avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro, in quanto ciascuna pastiglia, sul mercato nero nord africano e medio orientale, viene venduta a circa 2 Euro.

Il tramadolo è una sostanza oppiacea sintetica, il cui uso è stato ripetutamente accertato negli scenari di guerra mediorientali, tanto da essere soprannominato "droga del combattente", essendo questo utilizzato sia come eccitante, sia per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico.

Secondo le informazioni condivise con fonti investigative estere, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall'IS (DAESH), al fine di finanziare le attività terroristiche che l'organizzazione pianifica e realizza in ogni parte del mondo e che parte dei proventi illeciti derivanti dalla vendita di tale sostanza, sarebbero destinati a sovvenzionare gruppi di eversione e di estremisti operanti in Libia, in Siria ed in Iraq.

L'operazione si è avvalsa infatti anche della preziosa collaborazione della D.E.A. americana e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero dell'Interno e del supporto del Comando Generale della Guardia di Finanza.

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Piazza Dante Alighieri, profugo arrestato dalla Polizia di Stato per spaccio di stupefacenti.

E' stato un equipaggio della Sezione Narcotici della Squadra Mobile a notare il comportamento sospetto di un nigeriano di 22 anni, richiedente asilo dimorante in provincia, che verso le 13.00 di ieri, dopo aver visto un'unità cinofila della G. di F. in servizio di pattugliamento, ha cercato di allontanarsi furtivamente.

L'occhio vigile della pattuglia della Squadra Mobile nel notare il comportamento sospetto dell'uomo è stato determinante e quindi dopo aver proceduto a bloccare l'uomo si è riscontrato che O.H.N. risultava in possesso di 264 gr di marijuana occultata nei pantaloni pronta per essere spacciata.
Questa mattina il nigeriano sarà processato con rito direttissimo, mentre si è proceduto a segnalare la posizione del richiedente asilo alla Prefettura per la valutazione della revoca dei benefici dell'accoglienza.

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Importante operazione antidroga effettuata nella notte scorsa dalla Guardia di Finanza di Parma.

Nel corso del controllo economico del territorio, seguendo i movimenti di alcuni consumatori, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza hanno scoperto, in un quartiere residenziale di Parma, un garage trasformato in vera e propria serra adibita alla coltivazione di marijuana.

Il locale, le cui finestre erano state oscurate con pannelli in cartone, era perfettamente attrezzato per produrre e confezionare lo stupefacente; in particolare, era dotato di numerose lampade sospese ad infrarosso, collegate a timer, utilizzate per illuminare e creare il giusto tepore e far crescere le piante in un ambiente adatto, oltre che di attrezzature costose e sofisticate, ventilatori, condizionatori, deumidificatori, sacchi di terriccio, concime liquido nonché un sistema di irrigazione.

I finanzieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro oltre 80 piante di marijuana in infiorescenza, tutte con un'altezza compresa tra gli 80 ed i 120 cm, coltivate all'interno di strutture appositamente microclimatizzate. Oltre a ciò, circa 250 grammi di sostanza già essiccata, pronta per lo spaccio.

Una persona, colta in flagranza, è stata tratta in arresto e posta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Si tratta di un giovane di 26 anni, parmigiano, presso la cui abitazione sono stati rinvenuti ulteriori 3 grammi di marijuana e due piantine di mezzo metro circa. Denunciata a piede libero, alla Procura della Repubblica di Parma, la proprietaria dell'appartamento, sua convivente.

Il valore dello stupefacente sequestrato, al dettaglio, ammonta complessivamente a circa 80.000 euro.

L'operazione realizzata conferma che la Guardia di Finanza, oltre ad assolvere lo specifico mandato Istituzionale quale organo di Polizia Economica Finanziaria, mantiene sempre alta l'attenzione per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in città e nei paesi della provincia.

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W.E.L, nigeriano di 25 anni, è stato colto sul fatto mentre cedeva la droga a un altro straniero. Gli appostamenti di agenti in borghese hanno consentito di recuperare 50 gr di marijuana che lo straniero aveva nascosto in attesa di rifornire i pusher al dettaglio nella zona del Parco Pertini.

MODENA – Era arrivato nel 2015 nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, W.E.L, nigeriano di 25 anni che nella mattinata di venerdì 6 ottobre è stato arrestato dalla Polizia Municipale di Modena e processato per direttissima.

L'uomo è stato fermato dagli agenti nel pomeriggio del 5 ottobre, dopo che era stato colto sul fatto mentre cedeva un modesto quantitativo di droga a un altro straniero. "Non ho niente, guardate", ha dichiarato gli agenti, sperando che la modica quantità di droga rientrasse nel consumo personale. Non sapeva, però, che gli altri agenti in borghese, appostati nel parco Pertini, lo stavano da tempo tenendo d'occhio e un'ora prima lo avevano visto nascondere in un cestino due involucri scuri, prima di andarsi a sedere su una panchina a una ventina di metri di distanza per controllare la situazione.

I pacchetti, poi recuperati dagli uomini della Municipale, contenevano circa 20 grammi di marijuana, quantitativo assai superiore all'uso personale e ai pochi grammi ceduti per qualche decina di euro. Il nigeriano, con molta probabilità, era il "grossista" che riforniva giornalmente i pusher della zona del Parco Pertini, nascondendo la gran parte della "merce" in attesa della vendita, proprio per non farsela trovare addosso durante eventuali controlli. I sospetti sulla sua attività erano stati ulteriormente confermati dalla testimonianza di un "cliente" che, fermato dalle Forze dell'Ordine pochi giorni prima, lo aveva riconosciuto e fornito indicazioni importanti sulla sua identificazione e sulle sue abitudini.

Gli uomini della Municipale hanno poi perquisito l'appartamento dove il nigeriano vive insieme ad altri richiedenti asilo nell'ambito del programma di accoglienza, dove hanno trovato e sequestrato una valigia contenente 4900 euro in contanti, tutti in banconote da 20 e 50 euro, ritenute frutto dei traffici illeciti, e cinque telefoni cellulari. Gli altri stranieri che condividevano con il pusher l'appartamento sono invece risultati ignari di tutto, incensurati e non noti tra i frequentatori abituali del parco.

Durante il processo per direttissima, il giudice ha convalidato l'arresto e sottoposto W.E.L all'obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria, rimandando il dibattimento. L'uomo, infatti, ha presentato ricorso contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, dal momento che la Commissione Territoriale competente ha respinto la sua richiesta di asilo. In attesa della decisione definitiva, la situazione è congelata e lo straniero rimane in Italia.

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un ventottenne africano per droga.

Il giovane, giunto in Italia dalla Repubblica Democratica del Congo, è stato fermato lunedi sera dai militari, tra via Aristotile Fioravanti e via Piero Gobetti, mentre stava spacciando marijuana a un diciottenne di Bologna.

L'acquirente e il venditore sono stati identificati e perquisiti, dopodiché, il primo è stato accompagnato in caserma e rinchiuso in cella, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto prevista per la mattina odierna, mentre il secondo è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti.

La sostanza stupefacente rinvenuta durante il servizio, pari a 7,4 grammi, è stata sequestrata.

Il giovane congolese, già noto alle Forze di Polizia per precedenti analoghi episodi, è stato recentemente "cacciato" dalla Provincia di Rimini con l'applicazione della misura cautelare del divieto di dimora in quella Provincia poiché ritenuto responsabile di altri reati contro il patrimonio.

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Mercoledì, 13 Settembre 2017 11:55

Controlli antidroga nelle principali zone di spaccio

Nell'ambito del programma dei "servizi straordinari antidroga" disposti dal Questore di Parma, nella giornata di ieri 12 settembre 2017, è stata effettuata un'accurata attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, via San Leonardo e viale dei mille.

Il servizio antidroga ha visto l'impiego di un articolato contingente composto da personale della Squadra Mobile e delle Volanti, due unità cinofile antidroga della Questura di Bologna, una pattuglia della Polfer di Parma, due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, una squadra del Reparto Mobile di Milano ed una pattuglia della Polizia Municipale.

Durante i controlli effettuati nella zona antistante la stazione e nei pressi di via San Leonardo, sono stati controllati 41 cittadini stranieri e sequestrati, a cari di ignoti, circa 66 grammi di marijuana; in zona viale dei mille sono stati intercettati e controllati 5 stranieri e, grazie all'intervento dei cani antidroga, sono stati recuperati altri 240 grammi di marijuana sequestrata a carico di ignoti.
Nel corso del servizio svolto, inoltre, 3 persone prive di documenti sono state accompagnate in Questura per accertamenti al termine dei quali, a carico di un cittadino nigeriano irregolare sul territorio Nazionale, veniva emesso decreto di espulsione.

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Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante e della Squadra Mobile, nel corso di due distinte operazioni, ha proceduto all'arresto di tre nigeriani per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di un mirato servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone di via Gramsci, del Parco XXII aprile e di quelle limitrofe, agenti in servizio presso la Squadra Mobile hanno fermato un cittadino nigeriano O.H., di anni 21, sedicente, clandestino e censurato, gravato da numerosi precedenti di Polizia, che, accortosi della presenza della Polizia, aveva cercato invano di darsi alla fuga a bordo di una bicicletta.
Trovato in possesso di grammi 20,2 di marijuana, O.H. è stato accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti e ivi trattenuto in stato di arresto in attesa del processo con rito direttissimo.

Intorno alle 23.00, una pattuglia della Squadra Volante ha fermato in via Rangoni all'altezza del parco pubblico, una donna J.L., di anni 43 e E.F., di anni 31, entrambi nigeriani e censurati, sopresi a cedere una dose di sostanza stupefacente ad una ragazza.

La perquisizione dei due soggetti, estesa anche all'abitazione, ha dato esito positivo; sono state sequestrate banconote per un totale di euro 1580,00, sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina per un peso complessivo di circa 30 grammi, suddivisa in dose preconfezionate, nonché materiale per il confezionamento della droga.

I due nigeriani sono stati trattenuti presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di Turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Modena
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