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Venerdì, 09 Ottobre 2015 13:40

Concordia - Truffa all'Inps per 230.000 euro

Operazione nella notte a Concordia sul Secchia. I Carabinieri eseguono 6 misure restrittive per associazione a delinquere. Le frodi riguardano assunzioni fittizie e sussidi di disoccupazione indebiti. -

Modena, 9 ottobre 2015 -

Questa notte i Carabinieri della Stazione di Concordia sulla Secchia hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa all'Inps per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emessa dal GIP del Tribunale di Modena Dott.ssa Eleonora DE MARCO, su richiesta del Pubblico Ministero, dott. Marco Imperato, che ha coordinato le indagini condotte dall'Arma dei Carabinieri.

In particolare, quattro persone sono state sottoposte alla misura degli arresti domiciliari (C.R. del '66, C.D. del '94; M.C. del '67 e B.S. del '64) mentre a carico di altre due è stata emessa invece la misura dell'obbligo di dimora.

Assunzioni fittizie e sussidi di disoccupazione indebiti

Dalle certosine indagini, condotte dai Carabinieri, è emerso che i primi quattro soggetti avevano organizzato un'associazione per delinquere finalizzata ad individuare persone compiacenti, approfittando del loro stato di bisogno provocato da contingenti ed attuali difficoltà economiche, proponendo loro di fornire i documenti personali per essere assunte fittiziamente da due piccole cooperative senza mai effettivamente prestare lavoro e, dopo un certo periodo di tempo, essere licenziati allo scopo di percepire indebitamente il sussidio di disoccupazione, che sarebbe stato poi equamente spartito per metà al finto lavoratore e l'altra metà agli organizzatori.

Il sussidio percepito indebitamente variava in base ai periodo di assunzione - da un minimo di 400 euro ad un massimo di 1.000 - e l'ammontare totale indebitamente percepito ai danni dell'INPS di Modena, Mantova e Ferrara è di 230.000 euro. I periodi oggetto di indagine sono variabili poiché le posizioni sono state aperte e chiuse in momenti diversi (il sussidio di disoccupazione dura circa 8 mesi) benché l'intervallo temporale esaminato inizia a luglio 2014 e termina a luglio 2015. Le assunzioni fittizie venivano fatte attraverso due cooperative, una di Ferrara che si occupa di lavori in muratura e pulizie, e l'altra di Mantova che opera sia nel settore delle serre agricole sia nel montaggio di prefabbricati. Nel periodo oggetto d'indagine ben 74 persone, quasi tutti italiani e residenti nelle Province di Modena e Mantova hanno fornito la propria disponibilità a truffare l'INPS, benché di fatto solo in 28 hanno effettivamente percepito i contribuiti, poiché le attività investigative condotte hanno permesso ai Carabinieri di segnalare all'INPS le irregolarità e bloccare sul nascere le altre erogazioni, che senza l'intervento dell'Arma sarebbero ammontate a qualche milione di euro.

Coinvolto un commercialista: adoperati i dati di persone ignare 

Le indagini condotte hanno fatto emergere che i documenti per le assunzioni fittizie venivano trasmessi ad una email adoperata da un commercialista in corso di identificazione e da questa venivano poi inviati all'INPS. Dagli accertamenti presso l'INPS è poi emerso che dalla stessa casella postale pervenivano anche documentazioni di altri 30 soggetti risultati assunti e poi licenziati da una cooperativa di Bologna e pertanto destinatari di sussidio di disoccupazione. Tuttavia, i riscontri investigativi hanno permesso di accertare che in questo caso le persone in questione erano totalmente ignare dei fatti, tanto che i sussidi venivano versati su carte di credito postali riconducibili a 16 individui compiacenti, tutti residenti in Campania e pertanto deferiti in stato di libertà per ricettazione. Sostanzialmente erano stati abusivamente adoperati i dati di persone ignare per falsificare le assunzioni e riscuotere i sussidi.

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"Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo": convegno promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna aperto a tutta la cittadinanza, un anno dopo l'alluvione del Baganza. Di Lauro (Ordine ER): "La prima prevenzione è la conoscenza". Il punto su cassa di espansione ed altri interventi. Tra i relatori anche il meteorologo Luca Mercalli.

Parma, 8 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo la locandina del convegno con il programma -

A quasi un anno dall'alluvione del 13 ottobre scorso, il ricordo è ancora vivo nella memoria.
L'esondazione del torrente Baganza, gli ingenti danni e disagi causati, le polemiche sull'allerta e sulla gestione dell'emergenza, non sono certo finite nel dimenticatoio. Per ricordare quella drammatica vicenda che ha colpito la nostra città e il suo territorio, per fare anche il punto della situazione su quali interventi sono stati eseguiti fino ad oggi e quali invece sono rimasti da attuare o da programmare per il futuro, l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna ha deciso di promuovere insieme con altri enti il convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo".

Emblematica la data scelta per l'evento: martedì 13 ottobre 2015 (9-18), a un anno esatto dall'alluvione che si intende ricordare. Teatro della manifestazione sarà l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39).

"Non vogliamo dimenticare quel che è avvenuto un anno fa – esordisce Antonio Di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale -. Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano". "Occorre mantenere sempre alta l'attenzione anche nei momenti ritenuti non critici – continua Di Lauro sottolineando il messaggio che si intende lanciare a tutta la città –. Le istituzioni devono sempre stare in allerta perché a volte basta davvero poco per evitare certi inconvenienti. Noi continuiamo a rivolgerci a tutte le persone per dir loro: state attenti, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo".

Di fronte a certe calamità naturali, la principale modalità di intervento che l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna da tempo propone è quella della prevenzione, che richiede necessariamente la presenza di figure professionali all'interno delle istituzioni preposte al controllo del territorio. "La prima prevenzione è data dalla conoscenza del territorio – spiega infatti Di Lauro – e il geologo è la figura indicata per questo, colui che può dire dove si può edificare o meno, dove è più probabile che si verifichi una frana, quali terreni possono essere utilizzati e consolidati e quali invece no".

"Il percorso partecipato sulla Direttiva Alluvioni avviato dalla Regione va nella giusta direzione: coinvolgere i diversi attori coinvolti attivi e passivi" aggiunge Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna. "In questo percorso – continua - siamo chiamati tutti ad interagire per trovare soluzioni efficaci ed innovative. Serve un approccio di sistema che oltre agli Enti competenti coinvolga attivamente anche diverse categorie di professionisti, gli agricoltori, il mondo delle imprese, il mondo assicurativo ed il volontariato. Non aspettiamoci risultati risolutivi nel breve periodo: occorreranno decenni di azioni virtuose e di cambiamenti culturali importanti". Per tale motivo, non basta incalzare gli Enti e le Amministrazioni pubbliche su questi temi, occorre anche "sensibilizzare l'opinione pubblica ad un atteggiamento più rispettoso e attento alle esigenze del territorio e dell'ambiente", riprende Di Lauro.

Al convegno di martedì 13, organizzato insieme al Dipartimento di Fisica e Scienze dell'Università della Terra, si susseguiranno testimoni diretti degli eventi ed esperti del territorio impegnati nella pianificazione degli interventi di prevenzione. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'assessore alla Difesa del suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi, e del presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.

In occasione di questa ricorrenza, nella mattinata di domenica 11 ottobre l'associazione GeoProCiv con il patrocinio dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna promuove un'escursione dal titolo "Una camminata a un anno dall'alluvione" lungo le zone attigue al torrente Baganza interessate dall'esondazione di un anno fa. Per informazioni e iscrizioni su questa iniziativa scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak0cf7a4f80e6236ba8e72f973cbfea6e6').innerHTML += ''+addy_text0cf7a4f80e6236ba8e72f973cbfea6e6+'<\/a>';  oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La ragazza è stata scoperta dalla accertatrice della sosta che accortasi subito della contraffazione ha chiamato la Municipale e ora si troverà a far fronte a una denuncia penale. -

Modena, 8 ottobre 2015 -

Non volendo pagare il parcheggio ha cercato di eludere il controllo esponendo sul parabrezza un ticket falsificato, forse inconsapevole delle conseguenze in cui sarebbe incappata. Artefice del finto bigliettino, creato modificandone uno originale con il computer grazie ad un programma di fotoritocco, una giovane residente a Modena.

Alcuni settimane fa, dopo aver parcheggiato in una delle aree a pagamento in via Anacarsi Nardi, ha esposto il ticket falsificato, riproduzione di quelli emessi dai parcometri, ma è stata subito scoperta. Ad accorgersi della falsificazione, un'accertatrice della sosta di Modena Parcheggi che ha subito contattato la Polizia municipale di Modena.

La pattuglia intervenuta ha così potuto identificare l'utilizzatrice dell'auto, una Hyundai, e sequestrare il titolo di sosta frutto di contraffazione. L'automobilista è stata denunciata per truffa e per gli altri reati che la Procura ravviserà, e si troverà pertanto a far fronte a una denuncia penale.

La società Modena Parcheggi spa fa sapere che i ticket attestanti il pagamento della sosta emessi dai parcometri sono muniti di sistemi anticontraffazione e le tecnologie impiegate permettono l'individuazione delle falsificazioni. La società, anche per una questione di equità nei confronti della maggioranza dei cittadini che pagano correttamente il dovuto, persegue nelle sedi idonee chi mette in atto comportamenti come quello rilevato che, tra l'altro, configurano reati penali.

Pubblicato in Cronaca Modena

Il truck degli operatori della Polizia Postale si è fermato al Centro Commerciale I Portali per incontrare studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza on line, della privacy e della comunicazione attraverso i social media. Nel 2015 sono 168 le denunce legate a reati commessi via internet. -

Modena, 8 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Nel 2015 (dati al 18 settembre), sono state 168 le denunce legate a reati commessi via internet. Di queste, 57 riguardano minorenni. Al primo posto, spicca il furto di identità digitale sui social network (59 casi), seguono la diffamazione on line (36 casi), le ingiurie e le molestie (18), le minacce (16), la diffusione di materiale pedopornografico (15) lo stalking (6). Se si guarda, nello specifico, le denunce che coinvolgono i minorenni, al primo posto c'è la diffusione di materiale pedopornografico, con 27 casi su 57 denunce, seguono le minacce (9 casi), il furto di identità digitale (8), le molestie e la diffamazione on line (6), mentre non c'è nessun caso di stalking.

Proprio per informare i più giovani dei rischi e delle insidie connesse al mondo del web, mercoledì 7 ottobre, ha fatto tappa anche a Modena Una vita da social, la campagna educativa itinerante promossa dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per "fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti e il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie non avvengano più".

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Il truck, allestito con un'aula didattica, si è fermato al Centro Commerciale I Portali e gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato circa 200 studenti, provenienti da Modena e provincia per parlare di social network e di temi delicati come il cyberbullismo, l'adescamento on line e sull'importanza della sicurezza e della privacy.

Secondo una ricerca condotta dal portale Skuola.net per conto della Polizia di Stato su un campione di 4000 studenti delle scuole medie e superiori italiane, 2 ragazzi su 3 affermano che le proprie competenze digitali proviene da esperienze extrascolastiche, mentre solo l'8% attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione informatica. Il 58% degli intervistati poi, nel corso dell'anno scolastico 2014/2015 non ha ricevuto dalla scuola alcuna formazione sull'uso consapevole della rete.

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Da qui, la necessità di una campagna educativa sulla prevenzione e informazione sui rischi della rete. Il truck di Vita da Social è partito da Napoli lo scorso 28 settembre e, nel suo viaggio didattico verso Milano, toccherà 57 città, forte di un successo che, nelle due edizioni precedenti, ha permesso agli operatori della Polizia Postale di incontrare circa 150 mila studenti nelle piazze e 800 mila nelle scuole, oltre a 25 mila genitori, 10 mila e 800 insegnanti, per un totale di 2800 istituti scolastici coinvolti e 18 mila km percorsi.

Inoltre, la pagina Facebook di Vita da Social che riporta l'intera campagna educativa, riconosciuta come una delle best practices Europa, e le iniziative ad essa connesse, nell'ultimo anno ha totalizzato 700 mila visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza on line.

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Pubblicato in Cronaca Modena

Più di 120 esercizi del centro storico di Modena rimarranno aperti fino a tarda ora. Si potrà passeggiare tra le vetrine illuminate, ammirare gli scorci più suggestivi della città e assistere a un fitto calendario di eventi. -

Modena, 7 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini - foto di Claudio Vincenzi -

I venerdì sera di ottobre sono dedicati allo shopping, ma anche all'aperitivo con gli amici o a una serata in piazza tra un concerto, una dimostrazione sportiva e un evento. Si chiama Shopping al chiaro di luna l'iniziativa di Modenamoremio, la società di promozione del centro storico, che vede coinvolti più di 120 esercizi, tra negozi e locali, che resteranno aperti fino alle 23. Si potrà, così, passeggiare tra le vetrine illuminate, tra gli scorci più suggestivi della Modena by night, per fare shopping senza fretta, dopo l'aperitivo o prima di cena.

Tante anche le iniziative collaterali, che animeranno il cuore di Modena, seguendo un fitto calendario. La serata di apertura, venerdì 9 ottobre, inizierà alle 16.30, in Piazza Matteotti, con Trecentotrentatrè risate, un programma dedicato ai più piccoli che prevede giochi di prestigio, clownerie e sketch comici realizzati in collaborazione con lo staff di Oplà. Spazio alla musica, invece, alle 21 in Piazza Mazzini, con l'esibizione della Band Giovani Note, composta da ben 50 musicisti della scuola di musica Banda di Spilamberto. Spostandosi in Piazza Roma, sempre alle 21, l'Associazione "Tutta un'altra musica" si esibirà in un concerto che vede al pianoforte Valeria Zuccoti e Valentina Marroccolo al flauto traverso. La voce sarà quella del soprano Camilla Corsi. Chi alla musica preferisce la danza, in Piazza XX Settembre, alle 21.30, il Politecnico "Marie Taglioni" –Dareca propone un esibizione che spazia dal tango argentino all'hip hop ai balli caraibici.

Venerdì 16 ottobre, oltre alla consueta apertura degli esercizi del centro, che saranno aperti dalle 15 alle 23, in Piazza Grande si potrà passeggiare anche tra le bancarelle della Mostra Mercato La Bonissima. E, per chi ha voluto la bicicletta...si parte alle 20 dal Tempio di viale Caduti in Guerra 192 per la Pedalata Enogastronomica, a cura di Pregnolato Eventi. Alle 21, invece, in Piazza Roma, è in programma un'esibizione di Zumba con Zumba Team a cura di Imbahl Haim Dance&Fitness.

Venerdì 30 ottobre, infine, è in programma la seconda edizione del percorso enogastronomico Lambruscolonga alla scoperta dei sapori della tradizione e Skipass in the city, un concorso fotografico dedicato alle vetrine a tema. In Piazza Mazzini, dalle 9 alle 23, ci sarà anche Sicilia Viva in Festa, un grande mercato dedicato ai prodotti tipici siciliani. In Piazza Roma torna la musica, con l'orchestra giovanile Pari Consensus che proporrà, dalle 21 alle 22, un ampio repertorio tra antico e moderno, con musiche di Giuseppe Verdi, Alan Silvestri e Bruno Mars. In piazza XX Settembre, invece, alle 21, va in scena Il Flauto magico in chiave urbana, una favola intrigante e divertente adatta a grandi e piccini raccontata con le musiche di oggi miscelate all'opera originale di Mozart. A cura del Centro Danza La Fenice.

Info: il programma completo su www.modenamoremio.it 

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Pubblicato in Dove andiamo? Modena

In Piazza Duomo, domani dalle ore 8.30 in poi, la Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, utilizzando un autoarticolato multimediale allestito come un'aula didattica. -

Parma, 7 ottobre 2015 – di Alexa Kuhne -

La rete affascina. La rete educa. La rete può essere una trappola.
Una consapevolezza che sta attecchendo su scuola, genitori ed istituzioni. Ma occorre che a essere messi in guardia siano soprattutto i più indifesi e incoscienti: i bambini. Che domani potranno visitare un truck speciale, allestito dalla Polizia di Stato per incontrare i più piccoli, i loro genitori e gli insegnanti e parlare di sicurezza online, dei social network, del cyberbullismo, dell'adescamento in rete e dell'importanza della sicurezza della privacy.
Quest'anno la terza edizione riparte da Ponticelli, a Napoli, e domani arriva a Parma.
Si tratta della più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell'ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.

Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest'anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori "best practices" in Europa.
Nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio.
Ancora una volta le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più.

Da Napoli a Milano passando per L'Aquila, Pescara, Pesaro, Rimini, Modena, Parma, Spinea (VE), Treviso, Trieste, Vicenza, Bolzano, Borgo Valsugana (TN), Mantova, Piacenza, Pavia, Brescia, Seriate (BG), Como, Novara, Aosta, Torino, Asti, Savona, Genova, La Spezia, Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Ventimiglia (IM), Sanremo (IM), Perugia, Assisi, Torre del Greco (NA), Casal di Principe (CE), Termoli (CB), Manfredonia (FG), Matera, Taranto, Spezzano Albanese (CS), Crotone, Catania, Caltagirone (CT), Gela (CL), Agrigento, Castel Vetrano (TP), Cagliari, Nuoro, Sassari, Civitavecchia (RM), Viterbo, Tivoli (RM), Tagliacozzo (AQ), Sora (FR), Sezze (LT) e Roma, gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un'aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l'8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione informatica.
Da questi dati si evince l'importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell'anno passato, hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell'anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull'uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 si 4 ha deciso di non prendervi parte.

I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager.
La stessa Polizia di Stato, quotidianamente, interagisce con i cittadini attraverso le pagine Facebook dell'Agente Lisa e della Polizia di Stato, nonché con il profilo Twitter istituzionale.
Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo.
Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social. Di seguito i dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo confrontati con l'anno precedente.
L'intera campagna educativa e le iniziative ad essa connesse sono inoltre condivise sulla pagina Facebook "Una Vita Da Social" che, nel corso dell'ultimo anno, ha raggiunto 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

Pubblicato in Cronaca Parma

Questa volta la ragazza rumena 23enne non ha portato a termine il furto. Inseguita e bloccata all'interno del Panorama. -

Parma, 7 ottobre 2015 - di A.K. -

Qualcosa non deve aver funzionato, stavolta, nella borsa antitaccheggio di una ragazza rumena.
Con la sicurezza di chi è abituata a quell'operazione, la ventitrenne aveva raggiunto le casse del supermercato Panorama di via Silvio Pellico, certa di poter contare sulla sua sacca schermata che aveva riempito con merce rubata. E invece il 'colpo', questa volta, non è andato in porto perché, al superamento della cassa, si è attivato l'antitaccheggio.

La donna, vistasi scoperta, è fuggita a gambe levate all'interno del centro commerciale mentre il personale della sicurezza cercava di raggiungerla. Dopo un inseguimento di qualche minuto la giovane donna è stata individuata, al piano superiore, nel tentativo di disfarsi della merce rubata, costituita da quattro hard disk del valore complessivo di 500 euro. Al momento di svuotare la borsa, i carabinieri si sono accorti era schermata proprio per eludere l'antitaccheggio.

La donna è stata arrestata in flagranza di reato per furto e detenuta nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Parma Principale in attesa del rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Parma

Dopo aver rubato un giubbino alla Fiera di ottobre di Sorbolo, una volta scoperta, la ladra manesca ha avuto una reazione davvero insolita. -

Parma, 7 ottobre 2015 - di Alexa Kuhne -

Che un venditore ambulante debba stare attento alla propria merce ci sta. Ma che debba fare un corso di difesa personale è cosa alla quale ancora non si doveva pensare. Almeno fino a sabato scorso. Fino a quando un malcapitato ha dovuto fronteggiare l'aggressione di una ladra violenta. E non poco.
Ad intervenire nel parapiglia nel bel mezzo della Fiera di ottobre che avviene in via Martiri della Libertà, sono stati i Carabinieri della stazione locale.
Dopo essere arrivati sul posto e aver verificato che effettivamente era in atto una lite, hanno visto che il motivo del contendere tra un commerciante ed una donna era legato ad un furto.
E fin qui niente di straordinario. Ma la cosa che ha colpito i presenti è stata la mano pesante della giovane signora. La donna aveva infatti appena asportato un giubbino, di circa 50 euro di valore, da una bancarella della fiera.
Vistasi scoperta dal proprietario del capo sottratto, ha scatenato una furia inaspettata e con tutta la brutalità possibile, ha afferrato con forza il malcapitato, picchiandolo e buttandolo a terra.
L'impeto della 36enne di origine rom e dimorante nel campo nomadi di Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, è stato per fortuna fermato dai militari dell'Arma.
La refurtiva è stata restituita alla negoziante mentre la responsabile del furto è stata arrestata per rapina impropria e posta agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.

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L’ultima affermazione del Sindaco Pizzarotti scatena una rivolta mediatica: “A Parma ci sono troppi parchi”. Cittadini e Legambiente non ci stanno

Di CM - Parma 06 Ottobre 2015 -

“A Parma ci sono troppi parchi”, lo sapevate?

Difficile  da credere, eppure questa è l’ultima dichiarazione del Sindaco Federico Pizzarotti, una dichiarazione che ha scatenato una vera e propria “rivolta” mediatica in risposta alle poco ponderate affermazioni del primo cittadino.

E’ infatti cosa nota che Parma brilli per il suo essere una città verde, a misura delle famiglie, dove il vero problema non è la presenza dei parchi, piuttosto la loro incuria e carente manutenzione, elementi che ogni giorno numerose segnalazioni dei cittadini riscontrano e sottolineano.

Contro il Sindaco si sono mosse le associazioni ambientaliste come Legambiente, ma anche tanti parmigiani che in queste ore stanno esternando il loro disappunto, misto ad incredulità, sull’argomento.

Ai microfoni di  Parmareport, Pizzarotti sostiene vincente la politica della “razionalizzazione” prevista per le aree verdi poco attrezzate, ovvero eliminarle e spostarle ove più utilizzate e funzionanti. A suo dire, questo sarebbe utile per far fronte agli errori commessi durante le passate amministrazioni, quando, invece di realizzare un numero adeguato di parchi, anche legato alla possibilità di manutenzione,  ne sono stati creati tanti, con piccole attrazioni e difficili da gestire.

Poco conta se questo significa impoverire la città e privare i cittadini di un bene comune… in fondo basta “razionalizzare”.

Pubblicato in Cronaca Parma

La Campagna educativa itinerante sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell'adescamento online e sull'importanza della sicurezza della privacy fa tappa a Modena. Circa 200 studenti provenienti da istituti scolastici del capoluogo e della provincia si ritroveranno presso il Centro commerciale "I Portali" per partecipare alle attività formative ed informative sui rischi e le insidie del web. -

Modena, 6 ottobre 2015 -

Il 28 settembre scorso è ripartita da Ponticelli Napoli la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell'ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.
Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest'anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori "best practices" in Europa.

Da Napoli a Milano passando per ben 57 città (L'Aquila, Pescara, Pesaro, Rimini, Modena, Parma, Spinea (VE), Treviso, Trieste, Vicenza, Bolzano, Borgo Valsugana (TN), Mantova, Piacenza, Pavia, Brescia, Seriate (BG), Como, Novara, Aosta, Torino, Asti, Savona, Genova, La Spezia, Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Ventimiglia (IM), Sanremo (IM), Perugia, Assisi, Torre del Greco (NA), Casal di Principe (CE), Termoli (CB), Manfredonia (FG), Matera, Taranto, Spezzano Albanese (CS), Crotone, Catania, Caltagirone (CT), Gela (CL), Agrigento, Castel Vetrano (TP), Cagliari, Nuoro, Sassari, Civitavecchia (RM), Viterbo, Tivoli (RM), Tagliacozzo (AQ), Sora (FR), Sezze (LT) e Roma), gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un'aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice, ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

Sarà proprio nella giornata di domani 7 ottobre che il truck di "Una vita da social" farà tappa a Modena. Circa 200 studenti provenienti da istituti scolastici del capoluogo e della provincia si ritroveranno presso il Centro commerciale "I Portali" per partecipare alle attività formative ed informative sui rischi e le insidie del web.

Nel corso delle due edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio.
Ancora una volta le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: "fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più ".

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l'8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione informatica.
Da questi dati si evince l'importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell'anno passato, hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell'anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull'uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 su 4 ha deciso di non prendervi parte.

I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager.
La stessa Polizia di Stato, quotidianamente, interagisce con i cittadini attraverso le pagine Facebook dell'Agente Lisa e della Polizia di Stato, nonché con il profilo Twitter istituzionale.

Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social. Di seguito i dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo confrontati con l'anno precedente:

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L'intera campagna educativa e le iniziative ad essa connesse sono, inoltre, condivise sulla pagina Facebook "Una Vita Da Social" che, nel corso dell'ultimo anno, ha raggiunto 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

(Fonte: ufficio stampa Questura di Modena)

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