Visualizza articoli per tag: Regione Emilia Romagna

Latte e Quote - La proposta dell'assessore Caselli: modificare per chi è in regola gli attuali criteri di compensazione del regime delle quote latte.

Bologna -3 febbraio 2015 -
"Utilizzare al meglio la quota latte nazionale assegnata all'Italia, prevedendo, per i produttori in regola, una modifica degli attuali criteri di compensazione". E' quanto chiede l'assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia-Romagna Simona Caselli nell'anno conclusivo dell'applicazione del regime delle quote latte, che termineranno il 31 marzo.
"I dati attualmente disponibili - spiega Caselli - ci dicono che molto probabilmente ci sarà un surplus produttivo rispetto alla quota nazionale assegnata al nostro Paese. In questo caso scatterà per i produttori il versamento del prelievo supplementare all'Unione europea."

La proposta avanzata da Caselli, anche in risposta alle richieste arrivate dal mondo produttivo, prevede di estendere la possibilità di compensazione nazionale anche alle aziende che hanno prodotto oltre il 6% della quota loro assegnata e a quelle che hanno superato il livello produttivo 2007 – 2008. Due categorie fin'ora non contemplate nei criteri di priorità nazionali.

"Questi correttivi permetterebbero – spiega Caselli - di limitare l'impatto sui produttori e di utilizzare al meglio la quota nazionale, senza modificare quanto già previsto per i produttori delle aree di montagna e svantaggiate".

La proposta è stata illustrata nei giorni scorsi a Soragna (Pr) in occasione dell'ottantesimo anniversario del Consorzio del Parmigiano Reggiano. "Auspico che su questo tema si possa lavorare - conclude Caselli - l'interesse manifestato dal ministro Martina è la migliore premessa per arrivare ad un risultato positivo nell'interesse dei nostri produttori".
(Fonte Regione Emilia Romagna)


Bollette energia elettrica nei Map (Moduli Abitativi Provvisori): l'assessore regionale alla Ricostruzione Palma Costi: "La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno, ma le utenze vanno pagate da tutti. Stiamo seguendo, insieme i Comuni, la questione: per chi si trova in condizioni socio-economico problematiche saranno attivate misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali"

Bologna – «La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno. Ma è chiaro che le bollette dell'energia elettrica consumata va pagata. Da tutti, anche da chi provvisoriamente risiede nei Map. È una questione di equità tra cittadini: il pagamento delle utenze personali prescinde dalla forma di assistenza post-sisma in cui ci si trova. Caso per caso - e i Comuni conoscono bene le singole realtà dei nuclei famigliari - dove si verificherà che i cittadini si trovino in condizioni socio-economico problematiche saranno avviate, misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali».

Così l'assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi rispondendo al deputato M5S sul tema dli pagamenti della bollettazione elettrica nei Moduli abitativi provvisori per molti dei quali gli utenti dall'istallazione ad oggi non sono stati coperti i costi.
Al pari di tutte le forme di assistenza anche per i Map – la cui unica spesa è quella dell'energie elettrica sia per la cucina e acqua sia per il riscaldamento - non è prevista la copertura delle spese per i consumi delle utenze in quanto strettamente legate alle abitudini personali dei singoli nuclei e peraltro spese di carattere non straordinario bensì sostenute a prescindere dall'evento calamitoso. Inoltre, le bollettazioni Enel per i consumi di energia elettrica nei Map, sono stati tariffati con particolare agevolazioni concesse dall'Autorità per l'energia elettrica oltre che, nei casi di importi elevati, sono già stati previsti pagamenti rateizzati.

«Non è accettabile parlare di vergogna. I Map - ha aggiunto l'assessore Costi - sono stati una scelta obbligata a fronte di una grande emergenza. Sin dall'inizio il Commissario ha provveduto a reperire soluzioni per far fronte all'emergenza abitativa derivante dal sisma. Tra questi gli alloggi in affitto, il Contributo di autonoma sistemazione e i Moduli abitativi urbani e rurali. Nei primi mesi si è fatto fronte a 45 mila persone sfollate e oltre 14 mila edifici inagibili: a fine 2012 sono stati chiusi i campi d'emergenza e i 757 Map sono stati una scelta, benché contenuta, obbligata».

Oggi i Moduli urbani occupati sono 485 e vi abitano circa 1.500 persone: dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012 i moduli realizzati erano 757 distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese), dove il sisma ha provocato i maggiori danni e la disponibilità di abitazioni era insufficiente a fronteggiare l'emergenza.
(Fonte Regione Emilia Romagna)

L'Assemblea legislativa ha votato i tre delegati della Regione Emilia-Romagna che parteciperanno alla prossime elezioni del presidente della Repubblica -

Parma, 26 gennaio 2015 -

Sono la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e il presidente del Gruppo Lega Nord, Alan Fabbri, i tre delegati della Regione Emilia-Romagna che parteciperanno alla prossime elezioni del presidente della Repubblica. I tre "grandi elettori", scelti dai 50 votanti dall'Assemblea legislativa con voto segreto, hanno conseguito rispettivamente: Saliera 35 voti, Stefano Bonaccini 30 voti, Alan Fabbri 12.

Tra i votati anche Giulia Gibertoni, capogruppo M5s, con 6 voti, risultata non eletta.

Prima delle operazioni di voto, Raffaella Sensoli (M5s) era intervenuta per sostenere la candidatura della capogruppo Giulia Gibertoni. Il consigliere della Lega nord, Gabriele Delmonte, aveva invece candidato il capogruppo Alan Fabbri, in quanto "espressione assoluta e maggioritaria della minoranza". Paolo Calvano, capogruppo del Pd, aveva infine proposto, a nome del centrosinistra, "le due massime cariche della Regione, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera".

"Mi auguro che come presidente della Repubblica venga proposta una figura con un solido senso delle Istituzioni, capace di essere punto di equilibrio tra i poteri dello Stato e strenuo difensore delle libertà costituzionali, sul quale una larga maggioranza dei parlamentari e dei delegati regionali possa riconoscersi. Per quanto mi riguarda personalmente, io, per la mia storia politica, non sarei mai stata tra i 101". Così la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, uno dei tre delegati della Regione Emilia-Romagna scelti dall'Assemblea legislativa per partecipare all'elezione del nuovo capo dello Stato. Con lei ci saranno il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e Alan Fabbri, presidente del Gruppo Lega Nord.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Numerose le iniziative previste per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, promosse dall'Assemblea legislativa regionale in collaborazione con altri enti -

Parma, 24 gennaio 2014 -

"Il ricordo è un dovere civile. Un popolo che dimentica il proprio passato è destinato a rivivere le stesse tragedie. E' per questo che le Istituzioni devono essere sempre impegnate affinché l'oblio non prenda il sopravvento sulla memoria". Sono numerose le iniziative previste per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, promosse dall'Assemblea legislativa regionale in collaborazione con altri enti, e la presidente dell'Assemblea, Simonetta Saliera, sottolinea l'importanza della ricorrenza in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Saliera sarà domenica 25 gennaio al Museo Ebraico di Bologna, alla inaugurazione della mostra "A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita in Italia" inserita nel programma degli appuntamenti dedicati al 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 vennero abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. "Si tratta di una mostra di grande valore- sottolinea la presidente- perché ha il pregio di raccontare un aspetto fino ad ora poco conosciuto: l'uso delle immagini nella pedagogia come strumento per la costruzione dell'identità nazionale fascista, basata sui pregiudizi razziali. Si tratta di un'ulteriore occasione per riflettere sul ruolo fondamentale della scuola nella trasmissione della conoscenza di ciò che è stato, per continuare a rafforzare i valori della democrazia e della libertà contro i pericoli del negazionismo, dell'antisemitismo e del razzismo".

Tra i documenti della mostra - curata da Pamela Giorgi, Giovanna Lambroni e Vincenza Maugeri, rimarrà aperta fino all'8 marzo - figurano, oltre ai Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre 1938, i registri di classe della scuola elementare "Regina Elena", che testimoniano l'esclusione dei bambini ebrei dall'istituto fiorentino: conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, i registri sono riproposti insieme a quaderni e album dei piccoli studenti negli anni del fascismo, tra cui anche quelli di alcuni alunni ebrei alla vigilia delle leggi razziali che fanno parte del fondo Materiali scolastici dell'Archivio Storico dell'Indire.

"L'appuntamento al Museo Ebraico di Bologna- sottolinea Saliera- è la prima tappa delle celebrazioni della Giornata della Memoria, appuntamento che vede un ricco elenco di eventi in tutta l'Emilia-Romagna, a cui parteciperanno numerosi consiglieri regionali in rappresentanza dell'Assemblea legislativa e della Regione".

A Bologna, il programma di iniziative promosso dal Comune di Bologna e dall'Assemblea legislativa - in collaborazione con l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti Aned, la Comunità ebraica di Bologna, la Fondazione Museo ebraico di Bologna, l'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri Emilia-Romagna, l'Università degli studi di Bologna, l'Ufficio scolastico regionale - prevede lunedì 26 gennaio, a partire dalle 11, una seduta solenne del Consiglio comunale a Palazzo d'Accursio, con un intervento del professor Andrea Canevaro sul tema dell'infanzia nella Shoah. Alla seduta sarà presente, in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, il consigliere Antonio Mumolo. Nell'occasione, l'Istituto per la storia e le Memorie del '900 Parri Emilia-Romagna presenterà un progetto di ricerca sviluppato con tre istituti superiori bolognesi. Alle 12.30 nella sede dell'Aned (Via de' Pignattari, 1) ci sarà l'inaugurazione della mostra "Sterminio in Europa tra due guerre mondiali" e, alle 15.30, nell'Aula della Specola (Università di Bologna -Via Zamboni 33, III piano), il convegno "Sotto lo stesso cielo? Le leggi razziali e gli astronomi in Italia". Sempre a Bologna martedì 27 gennaio si terranno le cerimonie commemorative con deposizioni di corone: alle 9 in Certosa al Monumento ai militari caduti nei lager e alla lapide in memoria degli zingari, alle 9.45 al Giardino di Villa Cassarini in memoria delle vittime omosessuali, alle 10.30 in Piazza Nettuno alle lapidi dei martiri da parte degli ex-Deportati e degli ex-Internati, alle 11 in Sinagoga alla lapide in memoria dei deportati ebrei nei campi di sterminio e, infine, alle 12 nella sede del Quartiere Saragozza alla lapide che ricorda la "Scuoletta Ebraica". Nel pomeriggio, alle 15.30 in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, nel corso di un'iniziativa promossa dall'Aned, dopo il saluto agli ex deportati e ai loro familiari, ci sarà la presentazione del sito "Ci portano via - Da Bologna ai lager del terzo Reich" a cura di Andrea Ferrari e Paolo Nannetti. Il sito, realizzato in collaborazione con l'Assemblea legislativa, è stato ideato per rendere fruibile alle giovani generazioni quel patrimonio di memoria sulla deportazione, altrimenti destinato a scomparire con gli ultimi sopravvissuti. A seguire, la premiazione degli studenti vincitori del concorso "Un giardino di pace. La partecipazione e l'impegno sociale attraverso l'esempio dei Giusti". In conclusione, il 29 gennaio, alle 17 (Sala Stefano Tassinari, Palazzo d'Accursio) si terrà il convegno promosso dall'Istituto Parri Emilia-Romagna dal titolo 'Processare i carnefici. Crimini contro l'umanità e diritto penale'.

A Ferrara, il 25 gennaio sarà la consigliera Marcella Zappaterra a rappresentare l'Assemblea legislativa, all'inaugurazione al Castello estense (ore 10 Sala dell'Imbarcadero) della mostra dal titolo "Le radici del futuro, tracce, parole, segni" a cura del liceo artistico Dosso Dossi, in collaborazione con la Fondazione Museo nazionale dell'Ebraismo e della Shoah (MEIS) e l'Istituto di storia contemporanea. La stessa Zappaterra parteciperà sempre a Ferrara il 27 gennaio, alle 10 (Sala Estense - Palazzo Municipale) alla Cerimonia Solenne di consegna delle medaglie d'oro del presidente della Repubblica a ex internati ferraresi militari e civili nei campi nazisti. Nel pomeriggio, alle 15.30, il consigliere Paolo Calvano, in rappresentanza dell'Assemblea legislativa sarà presente all'evento organizzato dall'Università di Ferrara in collaborazione con la Comunità ebraica e l'istituto di Storia contemporanea (Aula Magna, Corso Ercole I d'Este, 37).

A Parma, il 27 gennaio, il consigliere Massimo Iotti, sempre in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, parteciperà alla seduta congiunta dei Consigli comunale e provinciale che si terrà nell'Aula Magna dell'Università (Via Università, 12 ore 16.30).

Per favorire la partecipazione e la condivisione delle tante iniziative promosse in tutto il territorio regionale per celebrare la ricorrenza del 27 gennaio, sul sito dell'Assemblea legislativa è on line una banca dati del Giorno della Memoria che contiene le iniziative che si svolgono sui territori. La banca dati, implementata dagli stessi promotori degli appuntamenti, costituisce, di anno in anno, un archivio di esperienze e buone pratiche sulla memoria diffuse nei comuni, a volte poco conosciute, e contribuisce a rendere maggiormente visibile l'impegno profuso dalle diverse realtà emiliano-romagnoli sul tema della memoria. Tutte le iniziative in Emilia-Romagna in occasione del Giorno della Memoria 2015 sono consultabili alla pagina: www.assemblea.emr.it/assemblea-legislativa/progetti/percorsi-della-memoria/banca-dati-giorno-della-memoria

Anche la biblioteca dell'Assemblea legislativa offre un contributo alle celebrazioni del Giorno della memoria con una speciale monografia con libri, articoli di riviste e documentari disponibili in biblioteca. Il materiale è on line alla pagina www.assemblea.emr.it/biblioteca/notizie/una-bibliografia-per-non-dimenticare-lolocausto

(Fonte: ufficio stampa Regione 

Interrogazione alla Giunta da parte di Fabio Rainieri (Lega Nord) sull' attivazione del Fascicolo sanitario elettronico: "L'Ausl di Parma ha messo a disposizione sul territorio solo cinque sportelli" -  

Parma, 21 gennaio 2015 -

Nonostante "la validità del servizio fornito con il Fascicolo sanitario elettronico e gli investimenti fatti per promuovere lo stesso", a oggi "per l'attivazione iniziale del servizio l'Ausl di Parma ha messo a disposizione sul territorio solo cinque sportelli, con disponibilità giornaliere e orarie molto limitate".

A sollevare il caso è Fabio Rainieri (Lega Nord), in una interrogazione alla Giunta in cui chiede "per quali motivi l'Ausl di Parma fornisce un servizio di attivazione iniziale del Fse così ridotto", dal momento che "tre dei cinque sportelli sono ubicati presso Case della Salute". Sembra quindi "plausibile che si possano aprire nuovi accessi per questo servizio presso almeno alcuni dei tanti presidi dello stesso genere che sono attivi nella città di Parma e in altri Comuni della provincia". Il consigliere, inoltre, sottolinea come "per attivare il Fse è necessario recarsi di persona agli sportelli delle Ausl, le quali rilasciano le credenziali nel rispetto della privacy". Rainieri, quindi, domanda se è "in programma di consentire il rilascio delle credenziali per l'attivazione più semplicemente ed evitando burocrazia attraverso l'accesso ad internet e in caso negativo per quali motivi non sarebbe possibile".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Progetto di legge a firma dei consiglieri del Movimento 5 stelle, prima firmataria Giulia Gibertoni, dal titolo: "Norme per l'eliminazione dei privilegi e l'abolizione definitiva dei vitalizi, legati alla carica di consigliere regionale dell'Emilia-Romagna" -

Parma, 20 gennaio 2015 -

Un'indennità di carica ridotta a 5 mila euro mensili lordi e niente più indennità aggiuntive, abolizione delle indennità di fine mandato, abolizione dei vitalizi con effetto retroattivo e cancellazione dei contributi per il funzionamento dei gruppi.

E' quanto prevede il progetto di legge a firma dei consiglieri del Movimento 5 stelle (prima firmataria Giulia Gibertoni) dal titolo: "Norme per l'eliminazione dei privilegi e l'abolizione definitiva dei vitalizi, legati alla carica di consigliere regionale dell'Emilia-Romagna". Il progetto – spiegano i consiglieri – "è volto ad abolire privilegi ritenuti ingiusti sia dai proponenti che dalla stragrande maggioranza dei cittadini, anche tenuto conto della situazione economica in cui viviamo, dimostrando, con i fatti, che abolire i privilegi si può".

I principi a cui si ispira la proposta – si legge nella relazione al provvedimento - "sono quelli costituzionali, da troppo tempo ignorati dal legislatore regionale. Principi che mostrano come la Carta costituzionale abbia valori moralizzatori inascoltati, rappresentati dal principio del buon andamento stabilito dall'articolo 97, del principio della equità rispetto a tutti i cittadini, stabilito dall'articolo 3, dal principio di ragionevolezza, utilizzato come complemento e in appoggio a qualunque altro principio costituzionale e richiamato a parametro nei giudizi della Corte costituzionale, assumendo un connotato conformativo rispetto ad ogni parametro costituzionale".

Il testo introduce poi il principio di retroattività delle disposizioni relative ai vitalizi, considerati questi ultimi non rientranti tra quelli "immutabili anche di fronte a eventuali modificazioni legislative successive". A sostegno di questa proposta normativa i consiglieri Cinque stelle citano il parere di Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, in merito alla irretroattività. In base a tale parere il legislatore ordinario potrebbe emanare norme retroattive, "purché trovino adeguata giustificazione sul piano della ragionevolezza e non si pongono in contrasto con altri valori o interessi costituzionalmente protetti". Pertanto, spiegano Gibertoni e colleghi, "partendo da questi assunti, dal rispetto del principio di ragionevolezza, e dal fatto che il vitalizio non è equiparabile ad una pensione come è pacifico secondo la giurisprudenza costituzionale, è possibile e necessario agire retroattivamente con ragionevolezza per riportare equità ed eguaglianza nella normazione regionale".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

I consiglieri della Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, in una interrogazione rivolta alla Giunta chiedono se siano ancora in vigore bandi accessibili per i Comuni emiliani e romagnoli che vogliano dotarsi "di nuovi impianti di videosorveglianza -

Parma, 12 gennaio 2015 -

"In diverse città della nostra regione si susseguono, in maniera sempre più virulenta, gli episodi di criminalità e di microcriminalità, con diffuso allarme sociale tra i cittadini". Lo scrivono i consiglieri della Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se siano ancora in vigore bandi accessibili per i Comuni emiliani e romagnoli che vogliano dotarsi "di nuovi impianti di videosorveglianza su fenomeni di criminalità, vittimizzazione, inciviltà e disordine urbano diffusi" (in base alla L.r. 24/2003: "Disciplina della Polizia Amministrativa Locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza"; modificata dalla L.r. 28 settembre 2007, n. 21 e L.r. 19 luglio 2013, n. 8). Inoltre, la Lega chiede all'esecutivo regionale se intende rifinanziare, attraverso nuovi bandi, i Comuni che vogliano dotarsi di tali impianti di videosorveglianza e con quale tempistica.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Terremoto, rafforzato il percorso per il superamento del Map nel corso del 2015: già ridotti del 40% rispetto a quelli realizzati inizialmente. L'assessore regionale Palma Costi: "Conosciamo bene la situazione. Stiamo rispettando la tabella di marcia. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree, si stanno individuando diverse soluzioni"

Bologna, 9 gennaio 2015 –

«Stiamo rafforzando così come concordato con i Comuni, il programma per superare i moduli abitativi provvisori. Per i nuclei che hanno già ripristinato l'abitazione il percorso per il rientro è già stato avviato ed in corso. Mentre per le situazioni più complesse si prevede il rientro a casa entro la fine 2015. Naturalmente, man mano che saranno liberati blocchi di Map si procederà al loro smontaggio. Ad esempio, a Mirandola già il prossimo febbraio è previsto lo smontaggio dei moduli dell'area PMAR del Quartiere 29 Maggio e parte del Quartiere Mazzone-Giolitti». Così l'assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi in merito al percorso e tempi che porteranno al superamento dei prefabbricati modulari abitativi rimovibili PMAR, comunemente definiti Map, una delle misure di assistenza alla popolazione messe in campo dal Commissario sin dai primi momenti dopo il sisma.

Oggi i Moduli urbani occupati sono 485 map e vi abitano circa 1.500 persone: dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012 i moduli realizzati erano 757 distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese), dove il sisma ha provocato i maggiori danni e la disponibilità di abitazioni era insufficiente a fronteggiare l'emergenza. I Moduli rurali progettati per far fronte alle esigenze di continuità delle attività produttive agricole sono distribuiti in 29 comuni e sono in totale 240 moduli, per 590 occupanti (lavoratori, imprenditori agricoli e familiari).

«Conosciamo bene le situazioni in essere nei diversi territoti. Siamo i primi, con i Comuni interessati a superarli consapevoli che sono soluzioni transitorie. I numeri – aggiunge l'assessore Costi - variano settimanalmente, grazie al costante impegno degli uffici comunali che ricercano altre soluzioni abitative per questi nuclei. Al momento è stato svuotato il 40% dei PMAR. Nel rispetto della tabella di marcia, che prevede che entro il 2015 vengano smantellati. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree, si stanno individuando diverse soluzioni: dall'assegnazione di un alloggio pubblico appena finiti i lavori di ripristino dell'agibilità poiché gravemente compromessi con il sisma, all'individuazione di un alloggio di proprietà privata disponibile per l'affitto, per il periodo necessario al rientro nella abitazione danneggiata abitata alla data del sisma».

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Le condoglianze espresse a tutta la Francia dal Presidente della Regione Bonaccini, a nome dei cittadini dell'Emilia-Romagna. Oggi in Regione bandiera francese a mezz'asta in segno di lutto per il massacro dei giornalisti di Charlie Hebdo -

Bologna, 9 gennaio 2015 –

Bandiera francese a mezz'asta oggi in Regione, in segno di lutto per il massacro brutale che ha colpito a Parigi i giornalisti di Charlie Hebdo.

Un'azione condotta, come ha scritto il presidente Stefano Bonaccini nel telegramma di solidarietà inviato all'Ambasciatrice di Francia, "contro i luoghi, le persone e gli spazi dove si produce libertà d'espressione, pensiero libero, privo di qualsiasi condizionamento o pressione. Cosa che è, sfortunatamente, inconcepibile per coloro che sono stati addestrati ad una ideologia totalitaria".

Le sincere condoglianze espresse a tutta la Francia dal Presidente della Regione Bonaccini, a nome dei cittadini dell'Emilia-Romagna, sono simboleggiate dall'esposizione sui pennoni delle bandiere a mezz'asta, tra cui quella francese, per tutta la giornata di oggi.

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha incontrato a Bologna i campioni di nuoto azzurri Gregorio Paltrinieri e Marco Orsi. Bonaccini: "Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti. Lo sport sarà una funzione strategica per promuovere socialità, aggregazione, cura delle persone, salute e prevenzione" -

Parma, 7 gennaio 2015 -

«Siamo veramente orgogliosi dei risultati raggiunti dai nuotatori emiliano romagnoli. Un esempio per tutti di come impegno, sforzi e dedizione possono portare a grandi risultati».
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha incontrato, lunedì in viale Aldo Moro a Bologna, due protagonisti azzurri, nello scorso dicembre, dei Mondiali 2014 di nuoto in vasca corta di Doha: il carpigiano Gregorio Paltrinieri, campione del mondo dei 1.500 stile libero, e il budriese Marco Orsi, che ha conquistato l'argento nei 50 stile libero.
«L'omaggio ai due nuotatori vuole anche sottolineare che lo sport e l'assessorato regionale allo sport, del quale ho tenuto per me la delega, - ha aggiunto Bonaccini – sarà nei prossimi anni una funzione protagonista. Sport, non solo come valore agonistico, ma attività di promozione alla socialità, all'aggregazione, alla cura delle persone, alla salute e alla prevenzione».
All'incontro erano presenti anche il sindaco di Carpi (Mo) Alberto Bellelli e il vicesindaco di Budrio (Bo) Luisa Cigognetti.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"