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Politiche per la salute - Duecentoventi milioni di euro in più per attuare e completare la programmazione sanitaria regionale 2014: interventi di stabilizzazione del personale sanitario e tecnico, ammodernamento di strutture e tecnologie, miglioramento dei tempi d'attesa. Incrementato l'assegno di cura mensile per le persone con gravissima disabilità -

Parma, 4 novembre 2014 -

Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l'Emilia-Romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014 (già definita con la delibera 217/2014). Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell'equilibrio economico-finanziario e all'efficienza nella gestione delle risorse. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale.

La quota, prevista dal Patto per la Salute 2014-2016 e dall'accordo fra le Regioni del 5 agosto scorso per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014, include anche le risorse stimate da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per le singole Regioni per la farmaceutica ospedaliera 2013 (pay back).
Per il 2014 le risorse in più (circa 180 milioni di euro dall'incremento del Fondo sanitario nazionale e 42,5 milioni dal pay back) consentiranno all'Emilia-Romagna di consolidare e stabilizzare personale sanitario e tecnico, investire nell'ammodernamento e manutenzione del patrimonio strutturale e tecnologico, migliorare i tempi d'attesa.

Investimenti, consolidamento e stabilizzazione del "capitale professionale"

Le risorse disponibili verranno destinate alle Aziende sanitarie e alle Aziende ospedaliere per finanziare progetti già previsti dai piani aziendali. Si tratta di investimenti per migliorare la sicurezza e l'accoglienza, ammodernare gli edifici e le attrezzature tecnologiche.
Per quanto riguarda il personale, già a partire dal mese di novembre le aziende sanitarie potranno procedere alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato per un totale di circa 1.000 posti. La stabilizzazione riguarderà il personale del ruolo sanitario e tecnico destinato all'assistenza diretta alle persone (e dunque personale medico, infermieristico, tecnico sanitario e operatori tecnici addetti all'assistenza). E' inoltre intenzione avviare una ricognizione dei rapporti di lavoro atipico del personale di assistenza al fine di superare gradualmente le forme di precariato attualmente esistenti nella sanità regionale.

Nel dettaglio, queste le risorse disponibili azienda per azienda:

A Piacenza andranno 17 milioni e mezzo all'Azienda sanitaria

A Parma oltre 9 milioni all'Ausl e 11.8 milioni all'Azienda ospedaliera universitaria

A Reggio Emilia quasi 18 milioni all'Ausl e 12.3 milioni all'Azienda ospedaliera

A Modena quasi 31 milioni all'Ausl e 9 milioni e mezzo all'Azienda ospedaliera universitaria

A Bologna 26.6 milioni all'Ausl, 14.2 milioni all'Azienda ospedaliera universitaria e 758mila euro all'Irccs istituto ortopedico Rizzoli

A Imola 7.3 milioni all'Ausl

A Ferrara 5 milioni e mezzo all'Ausl e 13.6 all'Azienda ospedaliera universitaria

In Romagna 42.6 milioni all'Azienda sanitaria e 634mila euro per Irccs Irst di Meldola.

Con la delibera approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha individuato anche alcuni interventi ritenuti di interesse prioritario, ad esempio: Day Hospital oncologico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (5 milioni di euro); cofinanziamento per il Dipartimento integrato materno infantile dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (16 milioni di euro); adeguamento strutturale e ammodernamento tecnologico dell'Azienda Usl di Bologna (7 milioni di euro); riqualificazione padiglioni 4 e 5 dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna (7 milioni di euro) e un centro di alta formazione medica ("learning house") con tecnologie avanzate; ampliamento dell'Ospedale dell'Azienda Usl di Imola (3,5 milioni di euro); secondo stralcio del Piano di informatizzazione dell'Azienda Usl della Romagna (4 milioni di euro).

Interventi per migliorare i tempi di attesa

Le aziende sanitarie, nell'ambito degli obiettivi annuali già assegnati, hanno previsto l'adozione di programmi per migliorare l'offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali basate sull'aumento della produzione (attraverso il potenziamento della produzione diretta e l'aumento delle prestazioni prodotte dal privato accreditato) e per ampliare l'accessibilità da parte dei cittadini (con l'allargamento delle fasce orarie e dei giorni di attività, prefestivi e festivi diurni, e la revisione degli ambiti territoriali di garanzia per assicurare la migliore prossimità possibile del punto di erogazione al domicilio del cittadino). Su base annua, si stima un valore degli interventi di circa 15 milioni di euro.

Incremento dell'assegno di cura

La giunta ha adottato anche un provvedimento a favore delle persone con gravissima disabilità assistite a domicilio. Attualmente sono oltre 240, di cui 70 affette da sclerosi laterale amiotrofica. L'assegno di cura giornaliero garantito al momento è pari a 34 euro. L'intervento programmato prevede di aumentare l'importo a 45 euro al giorno, per un assegno mensile che raggiungerebbe i 1.350 euro, fino a un massimo di 1.670 euro in presenza di due assistenti familiari. Importi, questi ultimi, che vanno a sommarsi senza decurtazioni all'indennità di accompagnamento garantito dallo Stato (504 euro per dodici mensilità). Si stima che il provvedimento interessi dalle 240 alle 270 persone in Emilia-Romagna, per un impatto annuo stimato in circa 1,1 milioni di euro.

In allegato: il dettaglio delle risorse suddivise per Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Un finanziamento straordinario di 5 milioni di euro per interventi nei territori regionali danneggiati dal maltempo nel settembre e ottobre scorsi -

Parma, 3 novembre 2014 -

I fondi sono previsti nel progetto di legge regionale "Disposizioni urgenti e improrogabili per la continuità di funzioni, interventi straordinari in materia di sicurezza del territorio e proroga di termini", illustrato oggi dai funzionari della Giunta alla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. Il provvedimento, che arriverà in Assemblea legislativa il prossimo 11 novembre, prevede la ripartizione delle risorse tra le province di Parma, Piacenza, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini.

All'interno dello stesso progetto di legge sono contenuti anche due interventi che riguardano il sistema regionale della cultura: nel documento, infatti, è prevista la proroga per l'anno 2015 del "Programma in materia di spettacolo" e del "Programma in materia di promozione culturale".

Nel corso della seduta, i membri della commissione hanno anche licenziato due progetti di legge: il primo sul "Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013", il secondo sull'"Autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio di previsione per l'anno 2015", anch'essi in Aula l'11 novembre La commissione ha poi espresso parere positivo sulla delibera dell'Ufficio di presidenza "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa della Regione per l'anno 2015" e sulla delibera di Giunta "Approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016 dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali. Secondo provvedimento di variazione".

Inoltre, la commissione ha approvato lo schema di delibera della Giunta regionale relativo al "Conferimento di beni del patrimonio della Regione alla società Fer Srl a titolo di aumento di capitale", con cui la Regione cede beni mobili ed immobili per un valore totale di 2 milioni euro a Ferrovie Emilia-Romagna.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Le liste di ciascuna circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per ciascun comune delle nove province. Alle urne domenica 23 novembre 2014 oltre 3,4 milioni di elettori emiliano romagnoli per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Legislativa -

Parma, 1 novembre 2014 –

Online, nel sito della Regione interamente dedicato al voto delle elezioni regionali in Emilia-Romagna di domenica 23 novembre, le liste dei candidati di ciascuna Circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano romagnole.

Il 23 novembre in Emilia-Romagna oltre 3,4 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Legislativa: esattamente (secondo la rilevazione a 45 giorni dal voto) gli elettori sono 3.465.707 di cui 1.672.354 uomini e 1.793.353 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare.

Sul sito - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - informazioni e circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. A disposizione anche una 'Guida alle elezioni regionali 2014', un vademecum - realizzato dai Servizi dell'Assemblea legislativa – che contiene le istruzioni per l'uso in vista del voto.

elezioni regionali

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Tre rose bianche e la bandiera della Lega Nord sullo scranno dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna in ricordo dell'ex presidente del Gruppo della Lega Mauro Manfredini -

Parma, 27 ottobre 2014 -

Scomparso il 10 ottobre scorso in seguito a una grave malattia, l'ex presidente del Gruppo della Lega è stato ricordato oggi dall'Aula di viale Aldo Moro, presenti i familiari, tutti i consiglieri regionali e gli assessori, a partire dal presidente uscente della Giunta, Vasco Errani.

La presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, particolarmente commossa per la conoscenza personale di lunga data, ha testimoniato della passione politica di Manfredini, sottolineando lo spirito autentico che animava il suo impegno e parlando di lui come di "una bella persona, sincera e spontanea. Il profondo legame con la sua terra- ha detto- gli ha conferito la capacità di scavalcare i recinti ideologici, pur di ottenere risultati concreti a beneficio dei suoi concittadini". Costi ha anche ricordato le costanti presenze di Manfredini negli incontri con le scolaresche in visita in Assemblea, e il sostegno appassionato alla lotta per l'autodeterminazione del popolo Saharawi, "causa che aveva preso particolarmente a cuore".

Un ricordo di Manfredini è poi venuto da Stefano Cavalli, nuovo capogruppo della Lega Nord. Cavalli ha descritto "l'entusiasmo contagioso di una persona che si è sempre considerata un cittadino prestato alla politica", e che "la politica l'ha sempre fatta fra la gente, sulla strada". Cavalli ha sottolineato "la fierezza con cui Manfredini ostentava le cravatte e le camicie verdi, da persona genuina, schietta e coerente. È questa popolarità che l'ha fatto diventare un leader del suo movimento, come confermano gli innumerevoli attestati di stima, di varie parti politiche, che continuano a pervenire".

Dopo gli interventi di Costi e Cavalli, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Manfredini. Al termine, un lungo applauso.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

"Oggi ci pensa papà": al via la campagna della Regione per sensibilizzare i genitori all'uso del congedo parentale per le figure paterne -

Parma, 27 ottobre 2014 -

Non un mammo, e nemmeno un super eroe. Solo un papà che decide di vivere in pienezza il suo ruolo, all'interno di una famiglia dove i pesi sono distribuiti meglio. "Oggi ci pensa papà": così si chiama la campagna di promozione, realizzata dalla Regione Emilia-Romagna e finanziata dal Dipartimento delle Pari opportunità (Presidenza del Consiglio dei ministri), dei congedi per i papà, per informare e sensibilizzare le figure paterne sui congedi dal lavoro retribuiti e coperti da contributi previdenziali.

La campagna, lanciata in questi giorni, offre alcune semplici indicazioni alle famiglie che accolgono un bambino per nascita, adozione o affido. Al tempo stesso, vuole contribuire anche al superamento dello stereotipo di genere che vede le donne come principali responsabili del lavoro di cura, "sollecitando" le figure paterne a includere nelle proprie funzioni genitoriali anche la piena quotidianità dei figli. La campagna informativa e il kit dei prodotti (locandina e cartoline in italiano, inglese e arabo, scaricabili e personalizzabili dalle associazioni e dagli enti che vorranno farne uso per un'informazione più capillare) si trovano all'indirizzo sociale.regione.emilia-romagna.it/oggicipensapapa.

I congedi: come funzionano

L'istituto dei congedi, obbligatorio o facoltativo, è stato introdotto dalla legge 92/2012 ("Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"), ma è ancora poco utilizzato. Il primo tipo di congedo consiste nella possibilità, da parte dei padri dipendenti del settore privato, di avvalersi entro i primi 5 mesi dall'arrivo del bambino di un giorno di congedo obbligatorio completamente retribuito e coperto da contributi previdenziali, riconosciuto anche se uno o l'altro genitore decidono di usufruire delle altre forme di congedo previste. Per utilizzare quest'opportunità è sufficiente comunicare per iscritto al datore di lavoro la data scelta, con almeno 15 giorni di anticipo.

Il congedo facoltativo, invece, può essere richiesto da un padre dipendente del settore privato e sempre entro i primi 5 mesi dall'arrivo del bambino. In questo caso le giornate sono 2, sempre retribuite e coperte da contributi previdenziali, a patto che la mamma non utilizzi per sé le stesse giornate di congedo. Anche in questo caso la scelta deve essere comunicata per iscritto al datore di lavoro con 15 giorni di anticipo indicando le date stabilite e, a entrambi i datori di lavoro, la rinuncia al congedo per quelle giornate fatta dalla madre. Ulteriori informazioni sui congedi e sulle altre forme di tutela della genitorialità sono disponibili all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/consigliere-di-parita/notizie/la-tutela-della-paternita.

Conciliazione e lavoro, i dati Istat

Secondo un'indagine Istat del 2011 su "Conciliazione e lavoro" ogni anno, in Italia, 4 donne su 10 lasciano il lavoro per prendersi cura dei figli e una mamma occupata su 2 utilizza al congedo parentale contro il 6,9% dei papà. Quasi tre milioni e mezzo di persone occupate con figli vorrebbero cambiare l'equilibrio tra lavoro fuori casa e lavoro di cura: il 7,5% sono mamme che dedicherebbero più tempo al lavoro extradomestico, ma crescono anche i papà che desiderano trascorrere più tempo con i propri figli.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Di Chiara Marando – Parma 22 Ottobre 2014

Giovani e lavoro, un binomio sempre più difficile da difendere viste le numerose problematiche che il mercato sta affrontando. Una situazione complicata che necessita di essere sbloccata.  Per far fronte a queste difficoltà, da Maggio 2014 ha preso il via il Progetto “Garanzia Giovani”, un programma promosso dall’Unione Europea nato con lo scopo di assicurare a ragazzi e ragazze in una età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di tirocinio oppure formazione, un’opportunità per acquisire competenze e poter entrare a far parte del mondo del lavoro.

garanzia giovani

All’interno di questo progetto, la Regione Emilia Romagna ha dovuto mettere in pratica delle precise scelte per poter determinare al meglio le linee di intervento entro le quali operare: colloqui di orientamento, tirocini, apprendistato, servizio civile, sostegno all’auto-imprenditoria e bonus occupazionali. Una serie di opportunità alle quali è possibile accedere iscrivendosi al sito “Lavoro per te” (formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te) oppure attraverso il portale nazionale (www.garanziagiovani.gov.it/). Una volta effettuato questo passaggio, entro 60 giorni andrà fissato un appuntamento con il Centro per l’impiego del proprio Comune di domicilio al fine di sostenere un colloquio conoscitivo, costruire un percorso personalizzato e firmare un patto di servizio. Entro 4 mesi da questa firma il percorso scelto verrà attivato.

A raccontare più nello specifico le caratteristiche di “Garanzia Giovani” è Alain Gennari, Responsabile della sede di Parma di Irecoop Emilia-Romagna, agenzia specializzata nella progettazione e realizzazione di percorsi formativi a servizio delle cooperative della Regione: “Ciò su cui Irecoop si concentra sono le attività legate a tirocini e soprattutto a sostegno dell’avvio di realtà autonome ed imprenditoriali – e continua – il nostro scopo è quello di informare a 360 gradi, poter dare un contributo concreto ed un supporto adeguato a  seconda delle diverse esigenze. In altre parole essere informatori prima che fornitori”. 

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Le garanzie offerte da Irecoop Emilia-Romagna nell’ambito di questo importante progetto sono quelle di offrire, oltre a percorsi di formazione ed affiancamento per la concretizzazione di attività autonome, anche la presenza costante di consulenti di prima accoglienza e orientamento, poiché ciò che spesso spaventa maggiormente è proprio la sensazione di essere soli, non avere una strada da seguire. Il lavoro svolto da Irecoop prevede un supporto tecnico per la traduzione dell’idea di impresa in un progetto di fattibilità, un accompagnamento verso l’acquisizione delle competenze necessarie, la costruzione di un Business Plan personalizzato e l’appoggio durante la fase di start up.

Per maggiori informazioni in merito basterà consultare il sito www.irecoop.it

Pubblicato in Lavoro Emilia

Esentati da oggi dal pagamento del ticket per le visite, esami specialistici e i farmaci i residenti in alcuni quartieri della città di Parma e nei Comuni parmensi e piacentini colpiti dalle recenti inondazioni e altri eventi alluvionali. Il provvedimento - che riguarda una popolazione colpita di circa 30mila persone - resta in vigore fino al 31 dicembre 2014 e potrà essere prorogato -

Bologna, 20 ottobre 2014 -

Esenzione dal pagamento del ticket per le visite, per gli esami specialistici e per i farmaci. È quanto disposto dalla Giunta regionale, con una propria delibera adottata oggi, tra le misure urgenti a favore dei residenti in alcuni quartieri della città di Parma e nei Comuni parmensi e piacentini colpiti dalle recenti inondazioni e altri eventi alluvionali nel mese di ottobre.

Le esenzioni riguardano le prestazioni sanitarie (visite ed esami) nelle strutture pubbliche e private convenzionate di tutta l'Emilia-Romagna e l'assistenza farmaceutica, sia per quanto riguarda i farmaci di fascia A, sia i farmaci di fascia C in distribuzione diretta da parte delle Aziende Usl.
Il provvedimento entra in vigore oggi e ha una durata fino al 31 dicembre 2014, termine oltre il quale sarà possibile un'ulteriore proroga.
L'impegno della Regione Emilia-Romagna a copertura del mancato introito dei ticket, per sostenere le misure adottate, è stimato in circa 350 mila euro e riguarda una popolazione colpita di circa 30mila persone.

I beneficiari

Il provvedimento è a beneficio dei residenti nei territori comunali colpiti dai recenti fenomeni alluvionali, e dei lavoratori residenti in altri comuni (e loro famigliari a carico) ma che svolgono attività professionali nelle zone colpite dall'alluvione. In particolare, la misura è a favore dei residenti in strada Farnese e nei quartieri Montanara e in parte del Molinetto del Comune di Parma (sul sito dell'Azienda Usl di Parma in www.ausl.pr.it è disponibile l'elenco delle vie cittadine interessate), e dei residenti nei comuni parmensi di Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Palanzano, Sala Baganza, Terenzo, Tizzano val Parma, Torrile e Traversetolo.

Inoltre, beneficiano del provvedimento anche i residenti nei Comuni piacentini di Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere e Ottone.

Che cosa fare

Per ottenere l'esenzione dal ticket, tutti i residenti devono presentare una richiesta di esenzione ticket agli sportelli della propria Azienda Usl, portando con sé la carta di identità in corso di validità.
Per informazioni è possibile chiamare anche il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8,30 alle 17,30 e il sabato dalle 8,30 alle 13,30.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Telecom:"Danni per oltre un milione di euro. Gli interventi per il ripristino dell'alimentazione sono stati fortemente ostacolati dalle difficili condizione della viabilità, che hanno creato non pochi problemi di accesso ai mezzi di alimentazione di emergenza."

Parma, 17 ottobre 2014 -

"E' avviata verso la piena funzionalità la centrale Telecom Italia di via Po a Parma, gravemente danneggiata dall'esondazione del torrente Baganza di lunedì scorso". Così Telecom Italia al Corecom regionale, che nei giorni aveva chiesto al Gruppo di telecomunicazioni informazioni sull'interruzione dei servizi di telefonia in vaste zone dell'Emilia seguita all'alluvione che aveva colpito il capoluogo ducale, oltre a di essere costantemente aggiornato sull'evoluzione della situazione. Situazione, prosegue Telecom, che sta tornando alla normalità "dopo circa 36 ore di lavoro che hanno visto impegnati tecnici dell'azienda, Vigili del fuoco e personale della Protezione civile".

Secondo l'azienda, i danni provocati agli apparati ammontano ad oltre 1 milione di euro e riguardano soprattutto gli impianti di condizionamento e di energia, la rete di accesso e i nodi strategici della rete fissa e mobile della zona. La centrale è stata alimentata grazie a dei gruppi elettrogeni, puntualizza ancora Telecom, in attesa che il fornitore di energia ristabilisse il servizio. Gli interventi per il ripristino dell'alimentazione sono stati fortemente ostacolati dalle difficili condizione della viabilità, che hanno creato non pochi problemi di accesso ai mezzi di alimentazione di emergenza. Soltanto alle 18 del 14 ottobre è stato possibile ottenere la completa disponibilità dell'energia elettrica nella centrale.

Le segnalazioni del Comitato regionale per le comunicazioni hanno spinto anche l'Agcom a intervenire sull'accaduto. L'Autorità garante ha inviato a tutti gli operatori di telecomunicazione e di pay-tv una richiesta urgente di informazioni per avere ragguagli sulle condizioni delle infrastrutture e lo stato dei servizi.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In arrivo 176 milioni di euro alle aziende agricole in difficoltà per il cattivo andamento climatico e l'embargo russo -

Parma, 17 ottobre 2014 -

Da ieri, giovedì 16 ottobre, l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura Agrea inizia a pagare l'anticipo della Domanda unica 2014 della Pac. Le imprese agricole interessate, dopo la verifica del rispetto delle condizioni di ammissibilità all'aiuto, sono 44.500 e l'importo complessivo da erogare è di circa 176 milioni di euro.
L'anticipo era stato richiesto al ministero delle Politiche agricole all'inizio di settembre dall'assessorato regionale all'Agricoltura, per dare un sostegno finanziario alle aziende strette tra gli effetti delle avverse condizioni climatiche di quest'estate e l'embargo russo.

L'anticipo è fissato al 45% dell'importo ammissibile per il premio titoli, ordinari e speciali, e al 50% per i premi "a superficie" dell'articolo 68. Agrea prevede di completare l'erogazione agli agricoltori entro fine ottobre.
Ieri, mercoledì 15 ottobre, Agrea ha chiuso il bilancio dell'esercizio finanziario 2014, partito il 16 ottobre 2013. Complessivamente sono stati erogati circa 650 milioni di finanziamenti a oltre 53 mila aziende agricole, per oltre 75 mila domande (ogni azienda può presentare più di una richiesta). Particolarmente significativi i risultati del Programma di sviluppo rurale con oltre 176 milioni di euro erogati a circa 17 mila aziende e il pagamento di oltre 22 mila domande.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

La soluzione progettuale è pronta, tutte le Istituzioni sono impegnate con l'obiettivo di raggiungere il finanziamento in tempi rapidi. In aprile 2011 Regione, Aipo, Autorità di bacino del fiume Po, Provincia di Parma e i cinque Comuni interessati siglarono un protocollo d'intesa per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno -

Parma, 16 ottobre 2014 -

Per la cassa di espansione sul torrente Baganza c'è una soluzione progettuale messa a punto da Regione, Aipo e Università di Parma e trasmessa al Ministero dell'Ambiente. Tutte le Istituzioni - Regione, Provincia, Comune di Parma, Ministero dell'Ambiente e Italia Sicura - sono impegnate e stanno lavorando insieme con l'obiettivo del finanziamento in tempi rapidi; nei prossimi giorni su questo tema è previsto un incontro tra Regione ed Enti locali. I lavori potranno partire, infatti, quando saranno trasferiti alla Regione gli 8 milioni di euro già previsti nell'Accordo di programma e reperiti gli ulteriori 20 milioni necessari per la realizzazione dell'opera.

In aprile 2011 Regione, Aipo, Autorità di bacino del fiume Po, Provincia di Parma e i cinque Comuni interessati (Collecchio, Colorno, Felino, Parma e Sala Baganza) siglarono un protocollo d'intesa per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno. In seguito all'accordo sono state subito avviate le indagini tecniche e gli studi necessari alla definizione delle opere; in particolare, attraverso la convenzione stipulata tra Aipo e Università di Parma, sono stati realizzati gli approfondimenti idraulici per verificare la soluzione più adeguata all'inserimento della cassa di espansione nel nodo idraulico complessivo di Parma-Colorno. Da questi studi è emersa l'opportunità di costruire un'unica cassa di 4,6 milioni di metri cubi di invaso (corrispondente a poco meno della metà di quella già funzionante sul torrente Parma), anziché un sistema articolato di casse, come previsto in una prima ipotesi progettuale.

"Un'unica cassa in linea - spiega il professor Paolo Mignosa, responsabile scientifico della ricerca in materia idraulica per l'Università di Parma, che ha lavorato allo sviluppo della modellistica - rappresenta la soluzione più economica, più flessibile, grazie agli organi mobili analoghi a quelli presenti sulla cassa del Parma, e di minore impatto ambientale. Ma soprattutto, anche alla luce di quanto purtroppo è successo a Parma, la cassa di espansione costituisce la soluzione migliore per garantire la sicurezza del territorio".

L'ipotesi individuata comporta tuttavia la necessità di realizzare l'opera nella sua interezza, per cui è indispensabile, per poter avviare i lavori, avere a disposizione l'importo totale. Dal 2011 la Regione ha lavorato assieme ai vari Governi, Ministri e oggi con Italia sicura - Struttura di missione contro il dissesto, per costruire un'ipotesi di finanziamento. In attesa del trasferimento degli 8 milioni già definiti dall'accordo, nello scorso mese di gennaio la Giunta ha ribadito e trasmesso al Ministero dell'Ambiente la richiesta degli ulteriori 20 milioni necessari a completare il finanziamento dell'opera. Questa richiesta è stata inoltrata anche dall'Autorità di Bacino del Po, che candida la cassa al finanziamento per "infrastrutture verdi", ovvero per quelle opere che svolgono la duplice funzione di difesa del territorio e valorizzazione dell'ambiente. É una delle priorità che in ogni caso la Regione ribadirà nel prossimo Accordo di programma che verrà siglato con il Governo nelle prossime settimane.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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