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Martedì, 17 Novembre 2015 12:55

I colori della Francia sulle torri della Regione

Per una settimana per ricordare le vittime degli attentati terroristici di Parigi, le torri della Regione sono illuminate con i colori della bandiera della Francia, ogni giorno dalle 17,30 alle 7,30 del giorno successivo, da ieri e per i prossimi sette giorni.

E' l'omaggio alle vittime degli attentati di Parigi della Regione Emilia-Romagna, un segno di vicinanza alla Francia e un segno di impegno per ripudiare il terrorismo.

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Martedì, 10 Novembre 2015 10:12

Diritti, "Europa dei cittadini? Io rispondo"

Questionario voluto dalla Commissione Ue su come viene vissuta oggi l'Unione europea e avanzare proposte per rendere più fruibili i diritti di cittadinanza europea. C'è tempo fino al 7 dicembre. Sul sito dell'assemblea legislativa per partecipare a consultazione pubblica. saliera: "dite la vostra per una ue migliore". -

Parma, 10 novembre 2015 -

Europa, dite la vostra. L'Assemblea legislativa regionale invita i cittadini dell'Emilia-Romagna a partecipare alla consultazione pubblica promossa sul web dalla Commissione europea rispondendo al questionario su come viene percepita oggi l'Europa unita e su cosa potrebbero fare le istituzioni per rendere la vita più facile alle persone nell'esercizio dei diritti di cittadinanza europea. Partendo dalle proprie esperienza di vita, di studio o di lavoro, o anche semplicemente di viaggio in uno dei Paesi membri, rispondere alle domande porta sia a esprimere un giudizio su come attualmente venga vissuta l'Unione europea sia ad avanzare proposte per cambiare le cose.

Sul sito dell'Assemblea legislativa www.assemblea.emr.it è stata aperta una sezione ad hoc – Europa dei cittadini? Io rispondo – che permette di accedere direttamente al questionario e nella quale la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, in un video invita a rispondere, partecipando così alla consultazione aperta ai cittadini.

Saliera, che rappresenta l'Emilia-Romagna nel Comitato delle Regioni (CdR), l'organo consultivo, composto da rappresentanti di enti locali e regionali di tutti i 28 Stati dell'Unione europea, che Commissione e Consiglio Ue devono sentire prima di decidere su temi di competenza delle amministrazioni locali e delle Regioni, per fare in modo che la legislazione europea tenga conto delle prospettive dei territori, rilancia la consultazione pubblica: "La partecipazione- spiega- è un ingrediente fondamentale della vita democratica al quale sentiamo di dover contribuire. Cittadinanza significa valori e diritti. Diciamo dunque la nostra e diamo il nostro apporto rispondendo al questionario. Sarà utile per costruire un'Europa migliore".

I cittadini dell'Unione europea godono di una serie di diritti importanti: da quello di spostarsi liberamente e risiedere all'interno della Ue al diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee e comunali in un altro paese Ue nel quale risiedono alle stesse condizioni dei cittadini di tale paese. Inoltre, hanno il diritto di non essere discriminati per motivi di nazionalità. La Commissione europea è impegnata a tutelare e rafforzare i loro diritti. Nel 2013 ha pubblicato una relazione sulla cittadinanza della Ue che elenca 12 azioni per aiutare i cittadini ad esercitare i loro diritti in sei settori chiave: rimuovere gli ostacoli per lavoratori, studenti e tirocinanti Ue; ridurre la burocrazia negli Stati membri; tutelare i membri più vulnerabili della società; eliminare gli ostacoli a fare acquisti nella Ue; fornire informazioni accessibili e mirate sui diritti nell'Unione europea e accrescere la partecipazione alla vita democratica della Ue.

"Questa consultazione – si legge nell'introduzione al questionario - offre la possibilità di condividere la vostra opinione e la vostra esperienza su questioni relative ai vostri diritti di cittadini della Ue nonché su cosa la Commissione europea potrebbe fare per rendere più semplice la vita ai cittadini quando esercitano i loro diritti nella Ue".

E' possibile rispondere fino al 7 dicembre.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Da lunedì 9 novembre, campagna di vaccinazione gratuita promossa dalla Regione Emilia-Romagna contro l'influenza. L'assessore Venturi agli anziani e alle persone con patologie croniche: "Vaccinatevi, non correte il rischio di affrontare le complicanze". L'invito rivolto anche ai professionisti sanitari. Al via la campagna informativa. -

Bologna, 6 novembre 2015 -

Parte, da lunedì 9 novembre, la campagna di vaccinazione gratuita promossa dalla Regione Emilia-Romagna contro l'influenza. Con un obiettivo preciso: proteggere le persone più fragili. Nella maggioranza dei casi, infatti, la malattia si risolve in pochi giorni, ma nelle persone con patologie croniche e negli anziani può provocare complicanze respiratorie serie, che possono richiedere il ricovero in ospedale.

Per proteggere queste persone bisogna ridurre le occasioni di contagio. "La possibilità di ammalarsi aumenta se le persone a rischio non si vaccinano e aumenta se non si vaccina chi le assiste – osserva l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – . Lo scorso anno si sono vaccinate meno persone anziane e il risultato è che se ne sono ammalate molte di più. Purtroppo abbiamo dovuto registrare un aumento della mortalità. Il mio invito è: vaccinatevi, non correte il rischio di affrontare le complicanze. Ma l'invito è rivolto anche ai nostri professionisti sanitari, per il ruolo che hanno".

Il Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita ad adulti e bambini con malattie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e personale di assistenza, addetti ai servizi essenziali, donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli.

Il periodo più opportuno per la vaccinazione antinfluenzale è compreso tra novembre e dicembre. Le vaccinazioni sono fatte dal medico e dal pediatra di famiglia e dai Servizi vaccinali dell'Azienda Usl. A sostegno dell'importanza della vaccinazione, parte in questi giorni una campagna regionale di informazione rivolta ai cittadini e agli operatori sanitari e socio-sanitari dal titolo "Non farti influenzare. Proteggi la tua salute". La campagna prevede uno spot radiofonico trasmesso dalle principali emittenti dell'Emilia-Romagna, una locandina (distribuita nelle sedi dei servizi vaccinali, negli Uffici relazioni con il pubblico, nei punti Cup, in ambulatori e in generale nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie oltre che nelle farmacie del territorio), una pagina web su ER Salute, il sito web del Servizio sanitario dell'Emilia-Romagna, salute.regione.emilia-romagna.it/influenza. Per ulteriori informazioni, si può chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

I dati della stagione 2014-2015

Tra novembre 2014 e febbraio 2015 sono state 572.000 le persone colpite dall'influenza in Emilia-Romagna. La copertura rilevata a fine campagna nelle persone con età superiore a 65 anni è risultata pari al 50%, con un calo rilevante rispetto alla già bassa copertura (55,8%) raggiunta nella stagione precedente. Il calo è emerso anche tra le persone di età inferiore a 65 anni con patologie croniche: 101.225 le persone vaccinate rispetto alle 119.777 dell'anno prima (-15%).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Ieri mattina in Regione firmato l'accordo per la rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 in attuazione dei Piani organici. I comuni con le zone rosse sono 14 di cui 13 con interventi all'interno del centro storico ai quali si aggiunge San Possidonio che ha perimetro centro storico molto esiguo e limitato agli edifici. L'assessore Costi: "Siamo riusciti, con la manovra di variazione di bilancio 2015, a finanziare tutti i Comuni. Un altro passo per la ricostruzione, non solo degli edifici ma anche della socialità". -

Bologna, 4 novembre 2015 –

Al via agli interventi inseriti nei piani organici dei centri storici di 24 Comuni colpiti dal sisma del 2012 per i quali la Regione, con risorse proprie, ha stanziato 18 milioni di euro. Ieri mattina in viale Aldo Moro i Comuni interessati (delle province di Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Modena) e l'assessore con delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi hanno firmato l'accordo per la rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma in attuazione dei Piani organici.

Dei 24 Comuni, 13 sono quelli che hanno previsto interventi in centri storici con "zone rosse" e sono: Camposanto, Carpi, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Crevalcore, Finale Emilia, Mirabello, Mirandola, Novi di Modena, Reggiolo, San Felice sul Panaro, Sant'Agostino, ai quali si aggiunge il comune di San Possidonio nel quale, pur essendo individuata la zona rossa, il centro storico è molto piccolo per cui gli interventi vanno a ricadere all'interno del centro urbano.

Tutti gli interventi finanziati puntano a favorire nella ricostruzione una nuova funzionalità del tessuto urbano che veda migliorata l'accessibilità e dei servizi di prossimità nell'ambito della nonché la riorganizzazione degli spazi pubblici e di relazione. Il tutto rafforzando l'identità dei luoghi per conservarne la morfologia urbana e per ricreare le condizioni di sicurezza e di vivibilità contrastando la perdita di attrattività.

«Siamo riusciti, con la manovra di variazione di bilancio 2015, a finanziare finanziare tutti i Comuni. Un altro passo per la ricostruzione, ma non solo degli edifici ma anche della socialità. Infatti rispetto agli obiettivi generali fissati dalla Giunta – sottolinea l'assessore Costi - risulta prioritario dai progetti presentati l'obiettivo dei Comuni di ricostruire anche l'identità dei territori attraverso interventi che generano di nuovi valori e servizi in grado di promuovere qualità e riattivare un ruolo attrattivo e vitale ai territori. Le trasformazioni si propongono di ripartire dai centri capoluoghi per ripensare ad una nuova struttura urbana per superare le maggiori criticità aprendosi anche ai territori limitrofi e mettendo in relazione i centri urbani con le potenzialità del territorio comunale nel suo complesso, in riferimento al patrimonio storico ed ambientale».

I progetti mettono al centro principalmente temi quali il miglioramento del sistema di accessibilità (dalla progettazione di spazi pubblici di relazione, alla nuova viabilità e alla mobilità "lenta" ciclo-pedonale), la qualificazione dei servizi (da nuovi spazi pubblici alla qualificazione dei sotto servizi e a servizi smart) e la riorganizzazione delle attività economiche (dai mercati alle attività private).

In allegato la tabella con gli interventi Comune per comune

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In aumento tutti i dati di Riviera, città d'arte, montagna e località termali. Bonaccini: "Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante. Il turismo è un settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro". Corsini: "Investimenti per cogliere e rilanciare la ripresa che c'è stata". Torreggiani: "La sfida è rinnovare l'offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti". +3,6% di presenze, arrivi +5,8%. L'analisi dell'Osservatorio turistico regionale. -

Parma, 29 ottobre 2015 –

Cresce il turismo in Emilia-Romagna. Tutti positivi i dati in Riviera, nelle città d'arte, in montagna e nelle località termali. Dopo anni di flessione e stagnazione, il 2015 vede in aumento il movimento turistico registrato nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell'Emilia-Romagna, come rilevato dall'Osservatorio turistico regionale, frutto della collaborazione tra la Regione e Unioncamere.
Complessivamente, l'industria turistica dell'Emilia-Romagna chiude i primi nove mesi dell'anno con circa 43 milioni e mezzo di presenze turistiche, aumentate del 3,6% rispetto ai circa 42 milioni registrati lo scorso anno. Maggiore è poi la percentuale di incremento degli arrivi, pari al 5,8% in più rispetto allo scorso anno (dai 7,3 milioni del 2014 si è passati ai 7,7 dell'anno in corso).

"Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante", ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati, insieme all'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e al presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torreggiani. "Avevamo scommesso sul turismo come settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro, siamo sulla strada giusta", ha detto il presidente. "Abbiamo investito tanto su Expo, portando il meglio che possiamo offrire da Piacenza a Rimini, e siamo stati la regione più apprezzata per qualità e quantità. Ora faremo nuovi investimenti, per promuovere tutta la straordinaria gamma di opportunità che l'Emilia-Romagna può offrire, e una nuova legge regionale in materia per adeguarci al cambiamento e spingere ancor di più sul turismo come elemento di aiuto alla crescita. Insieme a questo serve anche un impegno del Paese perché l'Italia si promuova nel mondo".

"Il 2015 rappresenta l'anno della ripartenza dell'economia turistica regionale - ha spiegato Corsini - ora il nostro obiettivo è farne un asset di sviluppo strategico fondamentale. Investiremo 10 milioni per la promocommercializzazione (attraverso Apt e le Unioni di prodotto) sui mercati internazionali e nazionali, con un focus sui mercati tedeschi per cogliere e rilanciare la ripresa che c'è stata. Dopo la costa e i grandi parchi tematici, ora lanceremo una nuova campagna sul distretto dell'Appennino bianco e verde, e punteremo sulla promozione delle nostre tre eccellenze: Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley". L'assessore Corsini ha poi ricordato anche i 20 milioni che la Regione investirà per la riqualificazione degli alberghi. "I primi bandi saranno presentati fra un mese", ha detto.
"I segnali di crescita che arrivano dal turismo vanno a sommarsi a quelli dell'industria manifatturiera sospinta dall'export", ha affermato Torreggiani. "Per l'Emilia-Romagna la sfida è saper rinnovare l'offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti stranieri. La rinnovata collaborazione tra Regione e Unioncamere, in materia di turismo, mira a mettere a sistema tutti i dati a disposizione per costruire una fotografia completa, aggiornata e tempestiva e per affrontare le sfide competitive di un comparto in continua evoluzione".

I dati comparto per comparto

Tra gli elementi generali, stabile e rassicurante la crescita del movimento autostradale, dato considerato emblematico di una "ripresa economica" e in grado di avvalorare gli altri indicatori positivi. Nel dettaglio, è aumentato il numero degli autoveicoli in uscita ai caselli autostradali della Riviera dell'Emilia-Romagna: +3,3% nel periodo gennaio-settembre 2015 rispetto allo scorso anno, con i picchi di Cattolica (+6,0%) e Riccione (+5,7%). In aumento anche il numero dei turisti arrivati in regione in aereo: da gennaio a settembre 2015 l'Aeroporto Marconi di Bologna ha registrato 5.238.299 passeggeri complessivi, con una crescita del +3,3% rispetto al 2014.

La Riviera dell'Emilia-Romagna

Riparte il turismo balneare, sia italiano che internazionale, grazie ad una stagione meteo favorevole, al mare in ottime condizioni, a servizi collaudati e a una serie di grandi eventi e iniziative ad hoc.
Nel periodo gennaio-settembre nella Riviera dell'Emilia-Romagna la domanda italiana ha registrato un incremento del +9,6% degli arrivi e del +5,4% delle presenze.
La componente internazionale della domanda, nello stesso periodo, ha registrato una crescita sia per gli arrivi (+1,6%) sia per le presenze (+0,3%), nonostante il crollo del mercato russo (-45,8%) che nel recente passato ha rappresentato una delle fonti principali di internazionalizzazione regionale. Al netto del movimento dalla Russia, i mercati internazionali hanno prodotto alla fine di settembre un aumento del 10% degli arrivi e del 6,1% delle presenze. Sono cresciuti in particolare i turisti "tradizionali" dell'Europa continentale: Germania (+1,8%), Francia (+8,9%), Svizzera (+2,1%) e Olanda (+3,7%).
Nel complesso, le cifre della stagione estiva 2015 indicano per la Riviera un inalterato livello di attrattività (confermato dall'incremento del +6,7% degli arrivi complessivi) e una ripresa del movimento totale (+3,6% delle presenze). Quanto ai ricavi, la combinazione tra l'aumento delle presenze italiane e internazionali e la crescita dei prezzi durante l'alta stagione, ha prodotto un giro d'affari dell'industria dell'ospitalità della Riviera superiore di almeno il 5-7% rispetto allo scorso anno.

Le città d'arte e d'affari

In uno scenario nazionale caratterizzato da una ripresa del movimento nelle maggiori città d'arte e d'affari italiane, i segnali di crescita del mercato alberghiero evidenziano un sostanziale e diffuso aumento dell'occupazione di camere, a fronte anche di una ripresa del prezzo medio di vendita.
Complessivamente il bilancio del periodo gennaio-settembre 2015 nelle maggiori città d'arte e d'affari dell'Emilia-Romagna presenta un incremento del +2,1% degli arrivi e del +2,7% delle presenze. Per quanto riguarda l'internazionalizzazione, la clientela in arrivo dall'estero cresce del 3,8%, le presenze salgono del 4,3%, grazie agli ottimi risultati ottenuti a Parma, Modena, Bologna e Ferrara. Nel 2015 la quota di internazionalizzazione delle città d'arte e cultura è del 39,9% sul totale delle presenze.
Nel caso di Bologna e Modena, anche nel 2015 gli operatori hanno beneficiato delle crescenti opportunità generate dai voli in arrivo sullo scalo bolognese, mentre negli altri capoluoghi lungo la via Emilia l'incremento dell'occupazione delle camere è stato favorito dal movimento verso Expo.

L'Appennino

Il turismo sportivo, estivo, tipico delle località appenniniche dell'Emilia-Romagna, che presentava da alcune stagioni segnali di rallentamento, ha registrato un'inversione di tendenza soprattutto grazie alla favorevole situazione climatica dell'estate 2015.
Trend positivo per tutto il sistema appenninico, che nei primi nove mesi dell'anno ha fatto registrare un significativo +13,4% di arrivi e +5,7% di presenze. Sono in particolare i turisti stranieri a produrre gli incrementi più interessanti conun +31% di arrivi e +21,3% di presenze. In crescita, in particolare, tedeschi, francesi, inglesi e belgi.

Le località termali

In un anno che ha ridato slancio e ossigeno al sistema turistico regionale, anche l'offerta termale dell'Emilia-Romagna ha evidenziato segnali di ripresa.
Grazie al recente sviluppo dei centri benessere d'albergo e alle proposte di alcuni stabilimenti termali, che hanno arricchito l'offerta con cure più dolci e trattamenti legati al wellness, cresce il numero di turisti che frequenta le località termali per fini esclusivamente terapeutici.
Alla fine di settembre, il comparto termale dell'Emilia Romagna ha registrato un +6,9% di arrivi e un +1,9% di presenze. A trainare la crescita sono stati soprattutto i flussi internazionali (+21,3% di presenze).

Il metodo e i dati dell'indagine dell'Osservatorio turistico regionale

Il metodo di indagine e analisi dei dati sul turismo in regione prevede: la rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali provenienti dagli uffici delle province dell'Emilia Romagna; l'elaborazione delle indicazioni fornite da un panel di oltre 1.300 operatori di tutti i comparti dell'offerta turistica regionale e i riscontri indiretti, come le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l'industria dell'ospitalità, i dati sui consumi di energia elettrica e acqua, la raccolta di rifiuti solidi urbani ed altri.
Per disporre di dati quantitativi e qualitativi omogenei ancor più puntuali, la Giunta regionale ha deciso nei giorni scorsi di istituire un unico Osservatorio turistico regionale al servizio di questo settore strategico per l'Emilia-Romagna.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Lo spazio è animato da Cna e Confartigianato Emilia-Romagna. Costi: "Il bilancio a Expo è più che positivo e caratterizzato dalla presenza di tutti i territori emiliano romagnoli, di tante imprese, consorzi e associazioni di categoria nonché con l'abbinamento con le tante eccellenze del territorio dell'Emilia-Romagna" -

Parma, 2 ottobre 2015 –

Una serie di incontri con le imprese artigianali emiliano-romagnole, e i loro rappresentanti, presenti a Expo Milano 2015 nella Piazzetta ER, animata fino a oggi da Cna e Confartigianato Emilia-Romagna.
È questo quanto fatto nella giornata di ieri a Milano dall'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi che ha partecipato - con il presidente regionale di Cna Paolo Govoni e il presidente regionale di Confartigianato Marco Granelli - ad un talk show sul progetto "Food Stories". L'iniziativa - promossa da Cna e Confartigianato dell'Emilia-Romagna – offre ai visitatori dell'Esposizione Universale storie delle produzioni tipiche e degli artigiani che ne sono protagonisti, le cui imprese appartengono ad alcune tra le più importanti filiere alimentari dell'Emilia-Romagna (salumi, paste ripiene, formaggi, pani e dolci).

«Le nostre realtà produttive, associative e istituzionali stanno ottenendo straordinari risultati. Siamo molto soddisfatti. Sta proseguendo – ha sottolineato l'assessore regionale Costi – il successo della Settimana di protagonismo. Il bilancio a Expo è più che positivo e caratterizzato dalla presenza di tutti i territori emiliano romagnoli, di tante imprese, consorzi e associazioni di categoria nonché con l'abbinamento con le tante eccellenze dell'Emilia-Romagna».

Il progetto "Food Stories" - promosso da Cna e Confartigianato dell'Emilia-Romagna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna – è stato realizzato in collaborazione con il Master Comet (Cultura Organizzazione Marketing dell'Enogastronomia Territoriale e del Prodotto Tipico) dell'Università di Parma e l'Accademia della Cucina.

Expo - Costi in PiazzettaER con Cna e Confartigianato 2 rid

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Tariffazione puntuale, incentivi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche, transito verso una "economia circolare". Gli obiettivi: differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite, riciclaggio al 70%. Il presidente Bonaccini: "Una Legge che ci consolida come regione tra le più avanzate in Europa. Nel 2020 chiuderemo gran parte delle discariche e cominceremo a spegnere qualche inceneritore". Per l'assessore Gazzolo "si apre a una nuova visione nella gestione dei rifiuti, che diventeranno realmente risorsa. Ora subito il Piano regionale"-

Parma, 1 ottobre 2015 –

Una nuova visione nella gestione dei rifiuti per promuovere il riciclaggio e la prevenzione e per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico. Uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni, come stabilito, anche tramite tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di una raccolta differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al contenimento delle discariche, autosufficienza regionale. 
Entra nel vivo la nuova gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, con l'approvazione di una Legge con cui si segna un'ulteriore importante tappa del percorso svolto in questi ultimi anni, che ha portato come risultato finale a un progetto coerente con gli obiettivi comunitari.

La Regione Emilia-Romagna vuole transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, a una "economia circolare" in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare significa inoltre bloccare le risorse sul territorio a favore dell'occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale. E per far ciò individua strumenti quali la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si conferisce, e mette in campo incentivi rivolti ai Comuni che inviano meno rifiuti allo smaltimento e premialità per le imprese. 
Il passaggio ad un'economia circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della "strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva".

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese in quest'ambito che proviene da una regione, la nostra, tra le pochissime in Italia a non essere mai andata in emergenza rifiuti grazie a politiche serie. Ora, il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l'Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell'ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore".


"Grazie a questa Legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di Consigli comunali e provinciali – ha commentato l'assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -, l'attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell'industrializzazione del riciclo, del passaggio a un'economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa. La Giunta, inoltre, metterà risorse proprie per fare in modo che il Fondo a sostegno delle gestioni virtuose sia non inferiore ai 10 milioni di euro. Ora subito il Piano regionale, dove andremo a recepire e tradurre nella pratica gli obiettivi di questa Legge".

Gli strumenti: tariffazione puntuale

Un importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione puntuale, ovvero sistemi attraverso i quali si paga per quanto si conferisce. Tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all'effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso l'applicazione del principio «chi inquina paga».
 La legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere adottate da parte dell'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) , al fine dell'applicazione della tariffazione puntuale nel territorio regionale, con priorità per le utenze non domestiche

Premi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche


La legge prevede la costituzione presso l'Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie, relativamente agli utenti dei comuni che abbiano raggiunto una determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso.
 Uno dei criteri di efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. Di fatto sono virtuosi il cittadino e il Comune che invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge. 
La Legge, inoltre, disincentiva l'uso della discarica e l'incenerimento senza recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi dell'ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con un primo step al 2017 e uno successivo al 2020.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Su proposta della presidente Saliera, momento di raccoglimento in Aula per Luigi Albertelli, Luigi Agnelli e Filippo Agnelli, che risulta ancora disperso. -

Parma, 29 settembre 2015 -

In apertura dei lavori, l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha ricordato questa mattina con un minuto di silenzio Luigi Albertelli e Luigi Agnelli, vittime dell'alluvione che ha colpito le province di Piacenza e Parma la notte del 13 settembre scorso, e Filippo Agnelli, che ad oggi risulta ancora disperso dopo l'evento calamitoso.
È stata la presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, a chiedere all'Aula un momento di raccoglimento per le vittime.

(fonte: ufficio stampa Regione ER)

Nella giornata conclusiva del momento Emilia-Romagna all'Esposizione Universale il presidente della Regione e i primi cittadini emiliano-romagnoli hanno affrontato insieme le sfide dei prossimi mesi. -

Parma, 25 settembre 2015 –

«Insieme potremo davvero continuare ad essere uno dei territori più avanzati d'Europa e del mondo. E lo abbiamo dimostrato anche qui ad Expo, dove possiamo dire che il bilancio è più che positivo. Lo abbiamo dimostrato con la presenza di tutti i territori emiliano romagnoli, di tante imprese, consorzi e associazioni di categoria nonché con l'abbinamento con le tante eccellenze del territorio, ad iniziare dalla Ferrari che è esposta davanti allo spazio dell'Emilia-Romagna». Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini concludendo l'incontro con i sindaci dei Comuni emiliano-romagnoli nella Sala della terra del Parco della biodiversità.

Al meeting "La sfida dell'Emilia-Romagna oltre Expo", organizzato in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, sono intervenuti l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, il presidente dell'Anci emiliano romagnolo Daniele Manca, il sottosegretario Andrea Rossi e l'assessore al Turismo Andrea Corsini.
La partecipazione dell'Emilia-Romagna all'Esposizione Universale ha puntato su attività di co-progettazione e sulla condivisione di azioni e iniziative con enti locali e territori, nella convinzione che soltanto lavorando insieme sia possibile costruire uno sviluppo di qualità, sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Facendo tesoro di questa esperienza, nell'incontro con i Sindaci si è discusso di come affrontare gli impegni dei prossimi mesi: dall'attuazione dei programmi comunitari alla realizzazione degli stati generali della green economy, dalle riforme istituzionali all'agenda digitale. «Il dopo Expo l'Emilia-Romagna lo terrà vivo anche con World Food Research Innovation Forum: abbiamo già deciso che si svolgerà una due giorni alla Fiera di Parma, il 9 e 10 maggio 2016, in occasione di Cibus» ha aggiunto il presidente Bonaccini.

Tracciando un bilancio dell'Emilia-Romagna ad Expo, l'assessore regionale Palma Costi ha evidenziato che «ai temi di Expo possiamo dare risposte grazie alla nostra agricoltura, industria, più in generale al manifatturiero, formazione e turismo. Grandi tradizioni coniugate a ricerca e a innovazione. Expo ci ha permesso di ragionare su chi siamo e dove andiamo. Bisogna continuare a capire come continuare questo grande viaggio nel mondo. Il mondo ha una forte domanda nei confronti dei nostri prodotti».

Il presidente dell'Anci Emilia-Romagna Daniele Manca cha sottolineato che «dopo Expo quello che resta ai Comuni, e che ritornerà nelle nostre comunità, è una grande opportunità per costruire nuovo lavoro, nuova crescita economica e anche di essere orgogliosi di appartenete ad una regione che se fa sistema ed è competitiva in Italia ma anche nella dimensione europea e mondiale. I nostri territori nel lavorare insieme - lungo la via Emilia, nella dimensione dell'acqua, dell'ambiente, delle straordinarie potenzialità del mare - possono offrire anche al Paese un grande punto di riferimento per ripartire, per crescere, per costruire lavoro ed opportunità».

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

La prossima edizione si terrà a Parma il 9 e 10 maggio 2016 durante Cibus. Il presidente Bonaccini firma la Carta di Milano: "Vogliamo mettere a disposizione del Paese e dell'Europa l'esperienza dell'Emilia-Romagna". -

Parma, 24 settembre 2015 –

Il World Food Research Innovation Forum non terminerà con Expo, ma la prossima edizione si terrà a Parma il 9 e 10 maggio 2016, a Cibus. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione Stefano Bonaccini, alla presenza del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, durante le conclusioni del convegno internazionale sulla sicurezza e la sostenibilità alimentare, che ha portato all'auditorium del Padiglione Italia esperti internazionali, ricercatori, industria e policy maker.


"Vogliamo mettere con umiltà, ma anche consapevoli delle nostre eccellenze, a disposizione del Paese e dell'Europa, l'esperienza dell'Emilia-Romagna con il suo modello unico di sviluppo, per attrarre competenze da tutto il mondo e provare a costruire risposte e delineare una grande strategia globale per affrontare la sfida del pianeta entro il 2030".
 "Abbiamo il dovere di andare oltre ad Expo e raccogliere le eredità del Forum. – ha sottolineato il ministro Martina – L'Emilia-Romagna è stata a tutti gli effetti protagonista all'esposizione universale, e non poteva che essere così, vista l'esperienza enorme del suo modello agricolo che intreccia tradizione, innovazione e tecnologia. Expo sta contribuendo a rendere sempre più cruciale questo intreccio".


In mattinata, ieri, il presidente Bonaccini ha siglato la Carta di Milano, alla presenza di Diana Bracco, presidente di Expo e commissario generale di Padiglione Italia. 
Nella sua dedica il presidente ha espresso apprezzamento per l'esposizione universale di Milano: "Un momento straordinario per il nostro Paese di presentarsi al mondo capace di stupire".
"L'Emilia-Romagna ha dimostrato un grande protagonismo - ha detto la presidente Bracco - il Forum mondiale lascerà un grande segno. Quanto emerge è ciò di cui sono convinta, abbiamo nelle nostre mani e nelle nostre menti il modo per sconfiggere la fame. Ora è la politica che deve fare la sua parte e garantire al pianeta un futuro di pace".

Foto Firma Bonaccini rid

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

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