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Dal 30 novembre all'8 dicembre a FieraMilano la manifestazione internazionale vedrà la partecipazione di diverse imprese locali. Nel padiglione 5 una "piazza piacentina" con uno spazio istituzionale e gli stand delle imprese -
 
Piacenza, 29 novembre 2013 -

Anche per il 2013 - per il quarto anno consecutivo - Piacenza propone la partecipazione collettiva alla manifestazione "Artigiano in fiera", la Mostra mercato Internazionale che si terrà a FieraMilano dal 30 novembre all'8 dicembre. La manifestazione, che giunge quest'anno a livello nazionale alla 18esima edizione, è dedicata alla promozione e alla vendita dei prodotti artigianali ed agroalimentari di tutto il mondo, ma rappresenta anche un'ottima occasione di marketing e di promozione integrata del territorio attraverso le eccellenze enogastronomiche e turistiche.

Piacenza parteciperà, grazie all'impegno e al sostegno della Provincia di Piacenza, della Camera di Commercio (che metterà a disposizione risorse per le imprese oltre al budget condiviso con Provincia e Comune), del Comune di Piacenza e dalla Regione Emilia Romagna con l'allestimento di un'area centrale (di circa 120 metri quadrati) circondata dagli stand delle imprese piacentine. L'area centrale ospiterà una serie di eventi-manifestazioni-degustazioni; gli Iat territoriali si occuperanno per tutta la durata della manifestazione della promozione turistica.

"Il sistema piacentino - hanno fatto presente il presidente della Provincia Massimo Trespidi e gli assessori al Turismo e al Sostegno all'Artigianato e al Commercio Maurizio Parma e Andrea Paparo - ha saputo mettere in pratica una politica di rilancio e di coraggio nonostante il momento di forte difficoltà economica. C'è la volontà delle istituzioni e delle imprese locali di proporsi al meglio su un'importante vetrina lombarda, sia nel settore manifatturiero sia in quello agroalimentare. Si conferma in questo quadro il ruolo strategico di Piacenza come territorio di cerniera e ponte tra due regioni: con Artigiano in Fiera 2013 proseguirà la volata verso Expo 2015. Da quattro anni Provincia e Camera di Commercio hanno puntato su Artigiano in Fiera quale vetrina fondamentale in vista dell'esposizione universale". "Nonostante le oggettive difficoltà del momento, abbiamo voluto confermare il sostegno alla manifestazione milanese – ha evidenziato Giuseppe Parenti, presidente della Camera di Commercio - per testimoniare alle imprese che occorre cercare nuovi mercati, aprirsi al confronto e diventare competitivi. Se per le imprese più attrezzate i nuovi mercati sono internazionali, per quelle più piccole anche la piazza di Milano ha un valore da non sottovalutare. L'importante è presentarsi al meglio". "L'opportunità di promuovere le eccellenze produttive del territorio – ha concluso l'assessore al Turismo del Comune di Piacenza Tiziana Albasi - si contestualizza nella dimensione di Artigiano in Fiera come significativo contributo delle aziende piacentine, aziende che oppongono alla crisi di questi tempi una professionalità alta e qualificata, frutto di anni di lavoro e di aggiornamento per la valorizzazione della nostra realtà territoriale".

Sono circa 40 le aziende piacentine presenti in fiera riunite in stand singoli o condivisi: Luciano Vitolini, Spaziomusa di Lucia Longeri, Lodi e Marzocchi di Vittoria Caggiano, Sergio Fumi Valigeria Srl Amarcord, Il coyote di Julian Tomas Jacoby, Jute & Co Italia Srl, La Buca società agricola, pasticceria Mera, L'angolo salato di Delledonne Ambra, Pink route (che riunisce circa venti imprese), salumifico La Rocca, azienda agricola Dolce Pensiero, Paola Bolzoni, La Tollara società agricola, Il telaio, Justinjoy – IBS, Gianpaolo Bonomi, Lady Caffè, Mi Gusto Piacenza, azienda vitivinicola Santa Giustina, Il Cardo, Dolci Fantasie, Merlettificio Freguya, Case Monache.

La "piazza piacentina" sarà collocata all'interno del Padiglione 5 nell'area riservata all'Emilia Romagna. Nel 2012 erano state 31 le aziende piacentine coinvolte. Lo stand piacentino - sempre nel 2012 - è stato frequentato da migliaia di visitatori ed è stato animato per tutto il periodo da oltre 43 laboratori e degustazioni; 600 i menu-degustazione consumati attraverso la formula "paniere piacentino" - che ha riunito un assaggio di prodotti tipici locali - ed oltre 15mila i depliant di materiale promozionale distribuito dal punto informativo di promozione turistica gestito dagli Iat.

Si ricorda infine che per l'edizione 2013 della Fiera sarà attiva la nuova opportunità per gli espositori di Artigiano in Fiera denominata "Make Hand Buy": si tratta di una piattaforma e-Commerce, più precisamente una vetrina online aperta 365 giorni l'anno, che consente di comunicare e promuovere la propria attività all'interno del mercato europeo, di presentare e vendere più efficacemente i propri prodotti, di rimanere in contatto diretto con la clientela in modo da aprire nuove opportunità di business.

"Artigiano in fiera" sarà aperto al pubblico dal 30 novembre all'8 dicembre dalle 10 alle 22,30.

IL PROGRAMMA

Piacenza sarà presente all'Artigiano in Fiera di Milano con una serie di appuntamenti dedicati ai produttori piacentini e con alcuni laboratori. In particolare sono in programma degustazioni guidate di vino, formaggi, salumi ed altri prodotti tipici e i laboratori mani in pasta, per insegnare l'arte tradizionale della pasta fatta in casa.

L'intero stand sarà incentrato su "Gusto Piacenza", uno strumento di comunicazione innovativo per la promozione turistica piacentina: si tratta di un menu di viaggio dove gli ingredienti delle ricette sono gli elementi distintivi del territorio, miscelati in un gioco di impasti, stagionature e cotture.

Tra gli appuntamenti di maggior rilievo si ricorda sabato 30 novembre la registrazione della puntata della trasmissione televisiva con Gigliana Gilian "La ricetta io ce l'ho" Gusto Piacenza. Durante la trasmissione verranno intervistati i produttori piacentini presenti in fiera e ripresi i vari laboratori e le degustazioni guidate. Particolarmente coinvolgente sarà infine il concerto tenuto dallo Spirit Gospel Choir di Piacenza nel tardo pomeriggio di sabato 7 dicembre all'interno dell'area istituzionale piacentina. Il prossimo 4 dicembre è in programma inoltre una visita istituzionale alla stand piacentino alla presenza delle autorità piacentine.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Le testimonianze durante l'incontro di CNA Servizio Estero sulle opportunità commerciali in Tunisia alla presenza di autorità locali e tunisine -
 
Reggio Emilia, 29 novembre 2013 -
 
Riccardo Ferretti, titolare dell'impresa edile Manutenzioni Generali Reggiane Srl, e l'Arch. Giorgio Bertani, socio fondatore dell'Ufficio Progetti – Architetti Associati, sono gli imprenditori CNA che hanno fornito un esempio concreto con la loro testimonianza sulle possibilità commerciali in Nord Africa durante il focus Paese promosso da CNA Servizio Estero sul mercato tunisino.
"In Tunisia stiamo ancora facendo un'attività di scouting - ha dichiarato Riccardo Ferretti – ed è una realtà estremamente interessante perché è un paese giovane, molto recettivo e che gode soprattutto di una posizione strategica, grazie anche ai buoni rapporti con mercati difficili da penetrare come quello libico e algerino. Attraverso il progetto Building.it.green condotto da CNA Servizio Estero siamo venuti a contatto con i Paesi dell'area maghrebina, con il Marocco in particolare, con cui abbiamo attivato rapporti commerciali e partecipato a bandi pubblici. Personalmente considero l'apertura verso i paesi nord africani come l'unica exit strategy possibile per il settore dell'edilizia".
Successi in Marocco anche per l'Arch. Bertani: il suo è stato uno dei tre Studi recentemente accreditati dal Ministero del Turismo marocchino per interventi di recupero dei beni culturali a fini ecoturistici. "Credo che farebbe bene a tutti gli imprenditori – sostiene Giorgio Bertani - uscire fuori dai confini nazionali e avere contatti con i mercati stranieri, un po' come fare un 'servizio civile obbligatorio'. Esportare il meglio del nostro know how, delle nostre innovazioni e del nostro management, che sono molto apprezzati all'estero e riconosciuti come sinonimi di qualità, per utilizzarlo con risorse fresche in un paese recettivo come la Tunisia, serve anche per rinnovare il nostro lavoro in Italia".
Entrambi gli imprenditori concordano, inoltre, sull'importanza di fare rete per sfruttare la multidisciplinarietà e affrontare le nuove sfide del mercato globale. Un concetto sviluppato anche dal Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari e dal Presidente di CNA Servizio Estero Alfeo Carretti nel corso dei loro interventi. "La missione della nostra Associazione – ha ricordato il Presidente Dallari - è quella di cercare soluzioni di sviluppo per le piccole e medie imprese, in Italia e all'estero, coinvolgendo il maggior numero di interlocutori e attivando progetti capaci di aprire le porte a mercati dinamici e in forte crescita".
Il Consigliere Economico Ambasciata Tunisina in Italia Mohsen Sebai, e il Delegato Generale dell'Agenzia Tunisina di Promozione dell'Investimento Estero – FIPA Tunisia Milano Hechmi Chatmen, hanno evidenziato come risorse umane qualificate, ammodernamento del sistema imprenditoriale, investimenti infrastrutturali e accordi di libero mercato con oltre 50 Stati, fanno della Tunisia un'importante occasione di business per le PMI, in particolare per il settore finanziario, delle energie rinnovabili, dei rifiuti e del turismo.
Pierluigi Saccardi, Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, ha rimarcato, invece, come il progresso nelle relazioni politiche ed economiche tra Tunisia e Italia, che è il secondo partner commerciale europeo della Tunisia, fa ben sperare per un orizzonte comune di sviluppo armonico dei paesi delle due sponde del Mediterraneo.
Il Credito Cooperativo Reggiano attraverso il suo Presidente Carlo Maffei e Iccrea Banca Impresa rappresentata da Bruno Cassola, Responsabile Internazionalizzazione Iccrea Banca Impresa, si sono resi, infine, disponibili a sostenere le imprese che vogliono entrare nel mercato tunisino, aiutandole a proiettarsi su scala internazionale.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Aziende senza liquidità dopo la ricostruzione: le Associazioni chiedono il rinvio al 30 giugno della pesantissima seconda rata e l'immediata dilazione in cinque anni del pagamento -

Mirandola, 26 novembre 2013 -
Il 31 dicembre scadrà la seconda rata per il rimborso del finanziamento concesso alle imprese per il pagamento delle imposte e dei contributi.

Mentre la prima di queste scadenze era riferita solo agli interessi del finanziamento, quella in questione riguarda tributi e contributi maturati dal giugno 2012 al maggio 2013; inoltre, alla stessa scadenza dovranno essere restituite parte delle quote di contributi dei dipendenti trattenute da maggio 2012 a settembre 2013: si tratta, dunque, di importi molto significativi, che nella stragrande maggioranza dei casi interessano imprese che hanno già anticipato le spese per il ripristino di capannoni, impianti, scorte, in molti casi anche per la delocalizzazione temporanea della propria attività e che, se pure hanno fatto o stanno facendo domanda per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione, non hanno ancora visto la liquidazione dei relativi finanziamenti.

In questa situazione, sono numerosissime le aziende che hanno esaurito la liquidità a propria disposizione e che quindi non sono in grado di rispettare la prossima scadenza. Altre imprese, per cercare di ottenere le somme necessarie al pagamento, stanno approntando con le banche appositi piani finanziari, comunque di difficile realizzazione a causa di bilanci preconsuntivi condizionati dagli effetti del sisma e dalla delicata situazione economica.

Queste ragioni hanno spinto le Associazioni facenti capo a Rete Imprese Italia a scrivere ai parlamentari modenesi per chiedere uno spostamento della scadenza di dicembre al 30 giugno 2014 e una successiva dilazione dei pagamenti in cinque anni. Una richiesta rispetto alla quale è stato sollecitato anche l'appoggio della Regione Emilia Romagna e dei sindaci dell'area nord a fronte di una situazione di difficoltà economica-finanziaria che sta pesantemente condizionando la ricostruzione, in particolare per ciò che riguarda le piccole e medie imprese del territorio colpito dal sisma.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
L'appuntamento è per mercoledì 27 novembre con importanti ospiti delle realtà istituzionali locali e tunisine tra cui il Consigliere economico dell'Ambasciata tunisina in Italia -

Reggio Emilia, 25 novembre 2013 -
 
Continua inarrestabile la marcia di CNA verso l'internazionalizzazione delle imprese reggiane. CNA Servizio Estero, infatti, in collaborazione con FIPA Tunisia-Milano, organizza per il prossimo mercoledì 27 novembre dalle 11 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4, una giornata istituzionale seguita da un focus Paese dedicato agli imprenditori interessati ad operare sul territorio tunisino. Risorse umane qualificate, ammodernamento del sistema imprenditoriale, investimenti infrastrutturali e libera concorrenza fanno, infatti, della Tunisia un'importante occasione di business per le PMI.

Il ricco programma della giornata prevede i saluti istituzionali di Nunzio Dallari, Presidente CNA Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi, Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia e Carlo Maffei, Presidente Credito Cooperativo Reggiano, per poi proseguire con gli interventi di Mohsen Sebai, Consigliere Economico Ambasciata Tunisina in Italia, Hechmi Chatmen, Delegato Generale dell'Agenzia Tunisina di Promozione dell'Investimento Estero – FIPA Tunisia Milano, e Bruno Cassola, Responsabile Internazionalizzazione Iccrea Banca Impresa.

"Questa iniziativa – spiega il Presidente CNA Nunzio Dallari - rientra all'interno del percorso di promozione della filiera dell'abitare e del costruire in Nord Africa. L'impegno di CNA è, infatti, quello di offrire alle piccole e medie imprese nuove opportunità di sviluppo e crescita di fatturato all'estero per favorire l'internazionalizzazione e vincere, così, le nuove sfide imposte dal mercato globale".

Le conclusioni saranno affidate ad Alfeo Carretti, Presidente CNA Servizio Estero, che aggiunge: "Dal punto di vista commerciale la posizione strategica della Tunisia le consente di fungere da ponte per attivare canali privilegiati con altri paesi dell'area Maghreb e più in generale dell'intero continente e di essere un mercato in via di sviluppo sempre più interessante per le eccellenze della produzione emiliano-romagnola, anche grazie ai grandi investimenti governativi allocati".

Per maggiori informazioni e adesioni rivolgersi a Daniela Fent, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 0522 1482071.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Cultura, arte e 'saper fare' italiano, spiegati ai giovani da grandi nomi dell'imprenditoria, del design e dell'informazione al Teatro Regio, di Parma il 29 e 30 Novembre 2013 -
 
Parma, 25 novembre 2013 -

Tra storia e modernità. Una sorta di passeggiata a cavallo di due secoli, per trovare le origini dell'eccellenza italiana e capire quanto - su arte, ingegno, idee e scoperte - si possa ancora costruire il futuro.

L'Osservatorio Permanente Giovani – Editori e Fondazione Cariparma presentano i protagonisti del convegno "Il Segno italiano: moderno per tradizione" che si terrà a Parma, nella splendida cornice del Teatro Regio, Venerdì 29 e Sabato 30 Novembre.

Una due giorni di incontri promossa in occasione della celebrazione del 200° anniversario dalla morte del grande stampatore, editore, disegnatore, incisore e designer di font tipografici Giambattista Bodoni (Saluzzo 26 Febbraio 1740 – Parma 30 Novembre 1813).

Un programma di altissimo livello con ospiti nazionali ed internazionali del mondo dell'impresa, dell'informazione e del design.

Tra tutti il Vice Presidente ed ex direttore del The Washington Post Marcus Brauchli,

quotidiano da sempre simbolo della democrazia nel mondo, la cui testata è rappresentata da un carattere Bodoni che ha preso il nome nel campo tipografico di "Postoni". Brauchli parlerà della storica svolta grafica, digitale e organizzativa sotto la sua direzione.

Sarà una video intervista, da parte del Corrispondente de La Stampa Maurizio Molinari, invece ad aprire i lavori del primo giorno di convegno. Protagonista, il famoso architetto e designer mondiale Massimo Vignelli, che parlerà della figura di Bodoni tracciando un ponte immaginario tra la figura di Bodoni ed il suo segno ai giorni nostri.

Segno che ha rappresentato una delle prime forme di eccellenze: una sorta di antesignano del Made in Italy attuale. A parlare di questo tema interverrà Paolo Barilla Vice Presidente dell'omonimo gruppo emblema di uno dei più importanti aspetti dell'italian-style nel mondo: il cibo. Al suo fianco una giovane designer Marta Bernstein.

Chiuderà i lavori della prima giornata appunto Marcus Brauchli intervistato dal Vice Direttore de La Stampa Massimo Gramellini.

Il secondo giorno a parlare del legame tra Bodoni, Parma e i giornali saranno prima l'Amministratore Delegato della Gazzetta di Parma Matteo Montan e poi il suo direttore Giuliano Molossi.

A seguire, l'intervista a Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, uno dei più autorevoli quotidiani italiani, che parlerà dell'importanza dell'informazione di qualità.

Sarà infine il direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi a chiudere il convegno parlando di come il servizio pubblico grazie al suo ruolo e attraverso le sue reti televisive possa aiutare a far conoscere sia in Italia che all'estero il segno e le eccellenze del nostro Paese.

Gianbattista Bodoni, nel duecentesimo anniversario dalla scomparsa, sarà il filo conduttore del convegno. Una figura, quella dello stampatore per eccellenza, che continua ancora oggi a lasciare la sua impronta nel segno della modernità. Un esempio di come l'Italia sia stata, in passato, culla della cultura e del saper fare. Ma, anche, di come questi elementi possano rappresentare - oggi più che mai, in un periodo di crisi e sfiducia - solide fondamenta dalle quali ripartire.

Il convegno, che si inserisce nel contesto delle celebrazioni bodoniane, è stato fortemente voluto dallo scomparso Presidente della Fondazione Cariparma Carlo Gabbi e portato avanti con la stessa volontà e orgoglio dal suo successore Paolo Andrei. Una manifestazione che rappresenta per Parma un vero e proprio evento di altissimo livello, che farà assumere alla città emiliana, per due giorni, il ruolo di capitale internazionale della cultura.

Come sempre i protagonisti della manifestazione saranno soprattutto gli studenti, oltre 450 provenienti da tutta Italia, che partecipano al progetto "Il Quotidiano in Classe" promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani – Editori.

Per gli studenti sarà un'opportunità unica. Un'occasione dove avranno modo di dialogare a tu per tu con i diretti protagonisti del convegno. Per loro una vera e propria iniezione di fiducia per ripartire di slancio nella costruzione di un Paese che, oggi più che mai, conta sulle nuove generazioni.

A condurre la due giorni di lavori sarà l'editorialista del Corriere della Sera Dario Di Vico.

(Fonte: Ufficio Stampa Osservatorio Permanente Giovani – Editori)


Venerdì, 22 Novembre 2013 14:52

Expo 2015, CNA in prima linea per le PMI reggiane

Lunedì 25 novembre alle 18 l'evento dell'Associazione di via Maiella alla presenza delle istituzioni e di autorevoli relatori tra cui il Direttore Generale di Eupolis Regione Lombardia -

Reggio Emilia, 22 novembre 2013 -
CNA Reggio Emilia è proiettata al grande evento dell' Expo 2015 e si fa promotrice dell'esigenza delle Pmi reggiane di conoscere e cogliere le opportunità in arrivo con il fuori Expo per il sistema emiliano romagnolo. Per questo motivo chiama a raccolta gli imprenditori per un'iniziativa dal titolo "Dov'era la tua impresa quando la rivoluzione è iniziata?" che si terrà lunedì 25 novembre dalle 18 alle 20.30 nella sede provinciale CNA, in via Maiella 4 a Reggio.

Per l'occasione saranno presenti Pierluigi Saccardi, Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Mimmo Spadoni, Assessore Progetti Speciali del Comune di Reggio Emilia, e Enrico Bini, Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia, che porteranno i saluti istituzionali dopo l'apertura dei lavori da parte di Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA.

Pietro Petraroia, Direttore Generale di Eupolis, l'Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia, entrerà nel vivo del tema della serata illustrando le opportunità per le imprese italiane derivanti da un'Esposizione Universale, mentre Matteo Setti, Dirigente Regione Emilia Romagna concentrerà il suo intervento sul fuori Expo e i suoi risvolti commerciali per il sistema emiliano romagnolo.

"L'Expo costituirà una grande occasione per incrementare la nostra capacità di scambio con il resto del mondo e per esportare le nostre eccellenze – spiega il Presidente CNA Nunzio Dallari - e si presenta come un catalizzatore di risorse che derivano da diversi livelli istituzionali e sociali. Il suo successo dipende dalla reale capacità del sistema degli attori coinvolti di farne un volano per la nostra economia. CNA è impegnata per esplorare tutte le opportunità possibili anche per le aziende di piccole dimensioni. Il 2015 è alle porte e Reggio Emilia ha la fortuna di poter giocare la carta della stazione Mediopana che ci permette di raggiungere Milano in appena 45 minuti. Non possiamo farci trovare impreparati".

Ci sarà ampio spazio per le domande prima di avviarsi alle conclusioni previste per le 20.15. Per info e adesioni rivolgersi alla Segreteria organizzativa, rif. Daniela Nasi tel. 0522 356380, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Cna RE)
Reggio Emilia, 21 novembre 2013 -
 
Interessante giornata di confronto al Centro Impiego su staffetta generazionale, cassintegrati che si comprano (e rilanciano) l'azienda e disoccupati che si inventano un nuovo lavoro -

Ancora un momento di confronto ad alto livello con le aziende del territorio, questa mattina al Centro per l'Impiego della Provincia di Reggio Emilia, grazie al nuovo appuntamento proposto dalla Provincia di Reggio Emilia per riflettere sulla crisi ed elaborare strategie ed azioni comuni. "Vogliamo che i servizi pubblici per l'Impiego siano anche luogo di incontro e di confronto di esperienze significative del territorio, sia per allargare e migliorare la qualità delle nostre relazioni con cittadini e imprese, sia per favorire e stimolare l'innovazione e la crescita a livello locale - ha detto il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi, in apertura di lavori - Queste occasioni di confronto, che la Provincia promuove periodicamente, sono di ancora maggiore utilità nei momenti di crisi economica, produttiva e sociale, come il periodo che purtroppo stiamo oggi vivendo".

Ad aprire la giornata è stato Vincenzo Ricciari dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione Èupolis Lombardia, che ha proposto una interessante riflessione sui giovani e l'innovazione. Dopo aver tra l'altro ricordato come nei tempi di crisi i parasubordinati e gli atipici abbiano una probabilità di perdere il lavoro rispettivamente superiore di 9 e di 5 volte rispetto agli altri lavoratori, Ricciari ha espresso forti perplessità sia sul funzionamento dell'apprendistato, sia sui risultati delle riforme del lavoro succedutesi dal 1997 ad oggi, invitando i territori a investire sui settori innovativi, "perché una assunzione qui ne crea altre 5 nei servizi, mentre una assunzione nel manifatturiero solo altre 2".

Ancora più drastico è stato Andrea Gandini, docente di Economia aziendale dell'Università di Ferrara, chiamato a parlare di staffetta generazionale e buone pratiche per aumentare l'efficienza nell'impresa. Addirittura impietoso il raffronto con la Germania e in generale in Paesi del Nord Europa dipinto attraverso una serie di dati che davvero parlano da soli. Dalla percezione dei nostri adolescenti sul lavoro che li attende (solo il 5% lo prevede di tipo manuale, anche se il 40% finirà per farlo, contro un 40% di tedeschi che se lo immagina così, e nel 42% dei casi lo farà davvero) al tipo di scuole professionali: 4 anni passati a lavorare per 3 giorni e studiare per 2 in Germania, 5 anni a studiare e basta (e con sempre meno ore di laboratorio) da noi, "ma se tu passi quattro anni a lavorare 3 giorni la settimana come orafo, e a studiare da orafo per due, ci sono molte probabilità che alla fine tu l'orafo lo sappia fare davvero...".

Per non parlare di pensioni (in Germania, dove certamente non si guadagna meno, solo il 7% delle pensioni supera i 3.500 euro netti mensili, in Italia ben il 17%) e di politiche del lavoro, da noi fondamentalmente passive più che attive: "Noi abbiamo questo baraccone della cassa integrazione che ci è costata 80 miliardi dal 2008, in Germania se cala il lavoro, riducono magari l'orario di 6 ore, 2 ore le paga l'azienda, 2 il lavoratore, solo 2 lo Stato che così ha molte più risorse per le politiche attive", ha detto Gandini giudicando molto negativamente "certe contrattazioni sindacali degli anni Ottanta e Novanta che chissà per quanto tempo ancora pagheremo...".
 
Venendo alla staffetta generazionale , "ora possibile anche in Emilia-Romagna dopo che la Regione ha finalmente provveduto", può essere una soluzione: "Prevede che se un lavoratore over 55 passa per gli ultimi due anni al part-time, e l'azienda contestualmente assume un under 30, l'Inps paga ugualmente i due anni di oneri contributivi e questo può in effetti aiutare a portare innovazione nelle imprese e risolvere il problema di esuberi e personale obsoleto meglio che con la cassa integrazione o i prepensionamenti - ha aggiunto - E poi a oltre i 60 anni la gente cambia, sul lavoro dovrebbe avere un ruolo essenzialmente formativo, occuparsi di quello che sa fare bene e non dell'ordinaria amministrazione...".

Simona Caselli, presidente di Legacoop, ha quindi illustrato il fenomeno dell' acquisizione di aziende in crisi da parte dei dipendenti e di quanto sia efficace per creare e mantenere la rete d'impresa locale. Il workers buyout - in pratica il riacquisto da parte di dipendenti in cassa integrazione di aziende per lo più in procedura concorsuale – proprio grazie alla cooperazione, e dunque proprio a Reggio Emilia, sta diventando oggetto di studio un po' in tutta Europa. Già quattro le esperienze positive: dall'azienda di nicchia che lavora il legno in montagna, al cravattificio di Sant'Ilario per griffes famose rilevato dalle donne dipendenti, all'impresa che rischiava di saltare non tanto per la crisi, ma per la morte del titolare, fino al caso più emblematico, l'ex ceramica Magica oggi Greslab di Scandiano. "Era una ceramica in fallimento che da 60 lavoratori era scesa a 33 e ora, grazie all'impegno degli ex dipendenti e alle innovazioni introdotte, nonostante la crisi del settore è arrivata a dare lavoro a 66 persone, ma con una fatica incredibile", ha sottolineato Caselli. "Perché se non ci fosse stato il sistema cooperativo ad affiancarli nella fase iniziale, così come avviene per tutte le start-up, e se non ci fosse stata la Banca etica a credere in loro, questa impresa meravigliosa non sarebbe mai nata – ha detto – Ancora oggi un sistema bancario atavico e privo di una cultura di startup, stenta a dare fiducia a questa azienda che pure ha fatto tutto quello che i testi di economia insegnano si debba fare: ha innovato il prodotto, comprato un nuovo forno, ha cambiato mercati e raddoppiato il fatturato. Ma non ottengono nessun aumento del fido bancario a breve, perché ancora non producono utili...".

A chiudere l'interessante mattina, il caso della cooperativa sociale "Tutte le porte", fondata da un gruppo di persone iscritte al collocamento mirato dopo un'azione di formazione professionale co-finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia. "Abbiamo deciso di crearci da soli quel lavoro che all'esterno non riuscivamo a trovare, mettendoci insieme e offrendo qualcosa che sul mercato non c'era - ha spiegato il presidente Daniele Cavalchi - Dopo aver bussato appunto a tutte le porte per rientrare nel mondo del lavoro, abbiamo deciso di unirci in una cooperativa in modo da valorizzare le loro professionalità e oggi offriamo ai privati, alle aziende ed agli enti servizi accurati, professionali ed a prezzi concorrenziali per quanto riguarda tutti i cosiddetti lavori di casa, dal'idraulico al muratore all'elettricista".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Anatocismo, interessi su interessi. Una piaga diffusa?

Parma, 16 novembre 21013 -

Interessi eccessivi, commissioni non dovute, costi non chiari: il rapporto con banche e istituti finanziari è spesso insidioso e complicato.

Questo il tema affrontato giovedì pomeriggio, presso la sede di Confesercenti Parma grazie all'iniziativa "Banche, cittadini e imprese: forme di tutela", per far luce sul rapporto che lega i consumatori, agli istituti bancari e chiarire come potersi tutelare e quali strumenti mettere in campo nel caso sorgesse il sospetto di essere caduti vittime di comportamenti illegittimi da parte del proprio istituto di credito.

Un tema scottante e di complessa interpretazione quello dell'anatocismo e di comportamenti che, in diverse circostanze, sono sfociati addirittura nel reato di usura. Con il termine anatocismo (dal greco anà - di nuovo, e tokòs - interesse) si intende la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi (in pratica è il calcolo degli interessi sugli interessi).

Ad affrontare il tema per cercare di fare chiarezza nell'oscuro mondo degli interessi bancari sono stati invitati, da Confesercenti di Parma lo scorso 14 novembre, il Vicepresidente Nazionale CODACONS Avv. Bruno Barbieri e gli avvocati Andrea Cevolo e Cristina Barbieri del Collegio Codacons.

"Una volta si aveva, con le banche, un rapporto diverso e i direttori di filiale conoscevano le imprese clienti - sottolinea Corrado Testa presidente di Confesercenti Parma - e gli stessi direttori avevano una autonomia diversa nei confronti delle imprese e dei cittadini. Oggi invece non fanno che scrivere appunti e demandare la decisione alla sede centrale. Decisione che il più delle volte è negativa. Ma senza credito le imprese non possono operare." Una difficoltà di accesso al credito che si è acuita in tempo di crisi. "Lo vediamo anche nella cooperativa di garanzia - prosegue Corrado Testa - dove spesso la garanzia del 70% offerta non risulta sufficiente per fare erogare i finanziamenti alle imprese".

Un rapporto fra banche e cittadini già difficile dagli anni '70 - ha spiegato l' Avv. Bruno Barbieri - quando alcuni istituti bancari furono protagonisti di comportamenti illegittimi e conseguentemente condannati al risarcimento. Dal 2000 di fatto poco è cambiato e ancora vengono riscontrati, da parte del Codacons, comportamenti fortemente sfavorevoli per il cliente, impresa o semplice cittadino, nell'applicazione dei tassi di interesse nei conti correnti, nei mutui e negli affidamenti.

Avvocato Bruno Barbieri

Un lungo e dettagliato ventaglio di esempi quello illustrato dall'avvocato Barbieri. Dall'anatocismo all'usura, dalla rinegoziazione di mutui agli interessi e condizioni conseguenti lo sconfinamento d'affido.

Complessità dell'argomento da un lato e paura reverenziale verso le banche dall'altro hanno consentito, ai più spregiudicati, di operare con disinvoltura e molto diffusamente.

Ma oggi, nel caso qualcuno fosse incorso in versamenti non dovuti, può rivolgersi al CODACONS che potrà, gratuitamente, fare una analisi e un calcolo dell'importo indebitamente richiesto andando a ritroso illimitatamente. Per effettuare l'analisi preventiva occorre disporre di tutti gli estratti conto consecutivi di tutti gli anni e i vari contratti sottoscritti. Il tempo di prescrizione è di 10 anni dal momento di cessazione del rapporto, chiusura del conto corrente o di estinzione del mutuo.

Se dalla valutazione dei consulenti dell'associazione consumatori dovessero palesarsi comportamenti illegittimi, l'applicazione di interessi anatocistici e/o usurari, questi verrebbero quantificati attraverso una perizia tecnica con la quale si potrà sostenere il negoziato e/o il giudizio con la l'istituto creditizio o assicurativo.

L'85% dei casi, sottolinea Barbieri, si conclude in modo extragiudiziale (fuori dalle aule del tribunale) e a favore del cliente. Nessuna pubblicizzazione però del risultato negoziale pena la restituzione della somma risarcita.

Meglio tacere e incassare!

Pubblicato in Economia Emilia
Venerdì, 15 Novembre 2013 17:15

Brasilia accoglie le PMI reggiane a braccia aperte

Nell'incontro promosso da CNA il Sottosegretario allo Sviluppo Economico di Brasilia invita gli imprenditori reggiani a sfruttare le opportunità di business e investimento in Brasile -

Reggio Emilia, 15 novembre 2013 -
 
Tante le opportunità di business per le aziende reggiane emerse nell'incontro organizzato da CNA Servizio Estero con il Sottosegretario allo Sviluppo Economico del Distretto di Brasilia, il dott. Apolinario Rebelo. In Brasilia il 92% dei prodotti è importati da altre regioni del Brasile e dall'estero: l'idea di base è quella di sostituire le importazioni con produzioni locali. Da qui l'attrattività del mercato brasiliano per le piccole e medie imprese di diversi settori, dall'alimentare ai complementi d'arredo, dallo smaltimento dei rifiuti ai prodotti informatici e di telecomunicazione.

Come ha spiegato il dott. Rebelo, infatti, la quasi totalità dell'economia locale è rappresentata dal settore del commercio e dei servizi e negli ultimi anni sono stati avviati grossi progetti di investimento e di partnership con l'Ambasciata italiana in Brasilia destinati a rafforzare la struttura logistica e la rete dei trasporti aerea e ferroviaria, alla creazione di un polo sanitario e di un polo tecnologico. Numerose sono le risorse finanziarie, gli incentivi e gli sgravi fiscali a disposizione per le aziende che intendono investire nel Paese.

"Non vogliamo sottrarre imprese all'Italia – ha precisato il Sottosegretario Rebelo – o suggerire di trasferire le proprie attività in Brasilia. L'obiettivo del nostro incontro è di offrire un'opportunità alle PMI reggiane per duplicare la produzione, mantenere gli investimenti in Italia e allo stesso tempo internazionalizzarsi e aprire delle sedi in Brasile per esportare i processi produttivi e favorire l'industria locale".

Dello stesso avviso sull'importanza di guardarsi intorno per sfruttare le possibilità commerciali oltre i confini nazionali, il Vice Presidente provinciale CNA Marco Ferrari che durante il suo intervento ha rimarcato come: "Di fronte a un mercato in continuo mutamento e ad una realtà imprenditoriale come la nostra, caratterizzata da micro, piccole e medie imprese l'aggregazione in reti d'impresa, la ricerca di innovazione e di opportunità commerciali all'estero spesso sono i veri punti di forza per vincere le sfide del mercato globale".

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche del mercato brasiliano e sui progetti avviati nel Distretto di Brasilia le imprese interessate possono rivolgersi a CNA Servizio Estero, Rif. Daniela Fent tel. 0522. 792813, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Reggio Emilia, 13 novembre 2013 -
 
Domani alle 15,00 un seminario della Camera di Commercio di Reggio Emilia -
Vi sono nuovi strumenti a disposizione delle imprese per esercitare una migliore tutela dei loro brevetti a livello internazionale, ed è proprio sul nuovo e complesso scenario europeo che la Camera di Commercio organizza un approfondimento con le imprese nel pomeriggio di domani, giovedì 14 novembre.
Con il 1° gennaio 2014, infatti, entrerà in vigore il Brevetto unitario europeo, che avrà un effetto unico per tutti i Paesi, senza la necessità di prevedere convalide e traduzioni nelle lingue nazionali. Contemporaneamente, il nuovo Tribunale unificato dei brevetti sarà in grado di emettere, con un'unica procedura, decisioni che avranno contemporaneo effetto su tutti i brevetti e in tutti i Paesi europei.
Le conseguenze sulle strategie di tutela dei brevetti da parte delle imprese saranno dunque al centro del seminario della Camera di Commercio, che si terrà domani, giovedì 14 novembre con inizio alle 15,00 nella Sala Grasselli di Piazza della Vittoria, 3.
Le relazioni di approfondimento sono affidate all'ing. Simone Manferrari e all'ing. Emanuele Tollari dello studio Ing. C. Corradini & C srl di Reggio Emilia.
 
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
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