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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un trentaseienne kosovaro per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali.

E' successo martedì sera, quando una pattuglia dei Carabinieri è stata allertata di recarsi velocemente a casa di una donna che aveva telefonato al 112 dicendo di essere stata picchiata dal marito davanti ai due figli adolescenti.

All'arrivo dei militari, la richiedente, trentacinquenne straniera, aveva il volto tumefatto e ricoperto di sangue, mentre il marito, poi identificato nel trentaseienne kosovaro, se ne stava tranquillamente in casa.

Ai militari, il trentaseienne, ammetteva di aver pestato la moglie "in maniera giusta", perché gli aveva mancato di rispetto.

La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata d'urgenza al Pronto Soccorso, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di quindici giorni, a seguito di un trauma cranico e facciale.

Dalla ricostruzione dei fatti analizzati dai Carabinieri, è emerso che l'uomo, giunto in Italia una ventina di anni fa, avrebbe conservato un atteggiamento severo nei confronti della moglie e dei figli, costretti a sottostare a una serie di regole particolarmente severe.

Una situazione difficile che la donna aveva pagato a caro prezzo qualche anno fa, quando fu ricoverata presso il Reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Sant'Orsola Malpighi a causa di un arresto cardiaco.

Nonostante i soprusi e l'infarto, la donna aveva avuto la forza di perdonare il marito dopo che questi l'aveva tradita con un'altra donna molto più giovane di lui. Quanto successo martedì sera non è altro che l'ennesimo episodio di violenza domestica che poteva avere un epilogo peggiore.

L'uomo, infatti, si è scagliato contro la donna come un animale e dopo averla tramortita con un pugno alla bocca dello stomaco, l'ha percossa dicendole: "Io ti ammazzo! Io ti ammazzo!". Quando la donna ha chiamato il 112, il kosovaro ha gridato "Io non ho paura dei Carabinieri, tanto non mi possono fare nulla, puoi chiamarli quanto vuoi, poi vediamo...". Su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, l'uomo, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Bologna.

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Giovedì, 22 Marzo 2018 11:51

Calcio - il sabato di Pasqua delle emiliane

Dopo la pausa per le nazionali con quella azzurra che affronterà Argentina ed Inghilterra in amichevole, tutta la serie A tornerà in campo il sabato di Pasqua, il 31 marzo, per una giornata molto importante su tutti i fronti: scudetto, champions league, salvezza. In un modo o nell'altro, tutte e tre le emiliane sono coinvolte su tutti i fronti.

Alle 12 e 30 sarà proprio il Bologna ad aprire il turno nell'anticipo allo Stadio Renato Dall'Ara dove i rossoblu ospiteranno la Roma di mister Eusebio di Francesco. I giallorossi, dopo la vittoria in casa del Napoli, sono completamente rinati vincendo tutte le ultime partite in campionato e coppa. Anche gli uomini di Donadoni però sono reduci dal positivo pareggio in casa della Lazio. Se per i capitolini la posta in palio è quella della Champions League, per i felsinei invece c'è l'ambizione di passare nella parte sinistra della classifica e con il Torino in caduta libera nelle ultime giornate in decima posizione, c'è più di una speranza nel capoluogo di regione sul centrare questo obiettivo.

Poi nel pomeriggio alle 15 i riflettori si spostano allo stadio Marassi dove il Genoa attende la Spal. Difficile fare un pronostico e scommetterci sù, magari in un portale specializzato come bet365 casino visto che entrambe le squadre sono state protagoniste di ottime prove nell'ultima giornata di campionato prima della pausa.

I ferraresi sono addirittura riusciti a fermare la capolista Juventus sullo zero a zero mentre gli uomini di Ballardini hanno sfiorato l'impresa a Napoli dove comunque hanno espresso un eccellente gioco di squadra. La Spal ha necessità di punti per salvarsi, il Genoa invece per non avere troppi patemi d'animo in questo finale di stagione. Ci aspetta sicuramente una partita molto interessante ed apertissima a qualsiasi risultato.

In contemporanea con il campo di Genova, al Mapei Stadium il Sassuolo aspetta invece il già citato Napoli, ringalluzzito dall'aver dimezzato la distanza dalla capolista Juventus. Sulla carta Mertens, Insigne, Callejon e tutti i titolari di Maurizio Sarri hanno un tasso tecnico ben al di sopra di quello della squadra emiliana ma in queste ultime giornate si è visto che il gap tra le formazioni si è molto ridotto rispetto a soltanto qualche settimana fa. La stanchezza comincia indubbiamente a farsi sentire, il logoramento anche psicologico può essere differente da squadra a squadra. Tutto questo per dire che se pur i pronostici devono per forza di cosa essere nettamente a favore dei partenopei, le partite poi bisogna vincerle sul campo ed il Sassuolo ha sempre messo in difficoltà il Napoli ottenendo anche vittorie e pareggi prestigiosi.

A completare il quadro della Serie A ci saranno alle 15, Lazio - Benevento, Cagliari - Torino, Atalanta - Udinese , Inter - Verona e Fiorentina - Crotone. Segue alle 18 Chievo - Sampdoria ed alle 20 e 45 il posticipo stellare tra Juventus e Milan che potrà dirci qualcosa in più sia sulla lotta scudetto che per le posizioni valevoli ad assicurare la qualificazione in Champions League della prossima stagione.

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Pienone di studenti e docenti oggi all'Istituto Rosa Luxemburg di Bologna per il taglio del nastro de "1938 - La storia".

Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, Marilena Pillati, Vicesindaco di Bologna, Daniele De Paz, Presidente della Comunità ebraica di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Parri di Bologna, e il direttore scolastico regionale Versari hanno inaugurato la mostra realizzata dal Museo della Shoah in collaborazione con altre importanti associazioni e istituzioni che per i prossimi 7 giorni farà tappa a Bologna all'interno di un percorso itinerante in varie città italiane.

"Questi pannelli - spiega Saliera - ci raccontano della brutalità e della viltà delle leggi razziali ai danni dei cittadini e delle persone di religione ebraica: 80 anni il regime di Mussolini volle questi provvedimenti e l'allora capo dello Stato italiano, Re Vittorio Emanuele III le promulgò senza esitazione firmando una delle pagine più brutte e vili della storia italiana".

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Nel corso della nottata, a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna e della Compagnia di Bologna Centro, supportati dai militari del Comando Provinciale di Napoli, hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare, ponendo agli arresti domiciliari due cugini ventiquattrenni napoletani, ANTONIO MUSTO E MAURIZIO MUSTO.

Bologna 9 marzo 2018 - L'operazione nasce dai risultati conseguiti durante l'esecuzione dell'indagine "Avvoltoio" che il 30 settembre del 2016 aveva visto l'arresto di otto persone riconosciute quali componenti di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di anziani. Le perquisizioni effettuate nei domicili degli arrestati avevano permesso di acquisire del materiale (telefoni cellulare, tablet, pc) che, una volta analizzato, ha fatto emergere delle responsabilità a carico di altri soggetti, allora ignoti, facenti parte dello stesso sodalizio criminale.

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Dal febbraio 2016, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna e della Compagnia Bologna Centro hanno avviato una complessa indagine finalizzata a disarticolare un sodalizio criminale dedito, appunto, alle truffe con la cosiddetta "tecnica della cauzione".

Le investigazioni, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna – diretta dal Procuratore Capo, dott. Giuseppe Amato - e svoltesi anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di individuare l'esistenza di un'organizzazione criminale specializzata nelle truffe alle persone anziane, con sede esecutiva a Napoli, composta da una pluralità di "batterie", attive sul territorio nazionale in maniera autonoma. Nello specifico, è stata individuata una "batteria" riconducibile al clan "Marsicano-Esposito" di Casoria, composta da soggetti suddivisi stabilmente in "aliquote specializzate", una "cellula di telefonisti/terminalisti", soggetti stanziali a Napoli incaricati di:
- individuare e contattare come "avvocato" le potenziali vittime, grazie a siti web che abbinano l'indirizzo al numero del telefono fisso;
- provocare il contatto con il finto Carabiniere, spesso presentato come "Maresciallo Primo", per rassicurare la vittima, invitata a comporre un numero di telefono della caserma dei Carabinieri, senza rendersi conto che il truffatore, in realtà, non interrompe mai la comunicazione;
e un "aliquota di emissari", due soggetti, presenti sui luoghi delle truffe, in contatto diretto con i telefonisti, a cui suggeriscono gli indirizzi e che riscuotono le finte cauzioni dalle vittime.

Le indagini hanno permesso di accertare che l'organizzazione criminale in questione è collegata al clan "Contini" di Napoli, a cui viene corrisposta una tangente, che nel corso delle conversazioni è invocata in maniera convenzionale con i termini di "pesone" o "carosiello", ed il cui pagamento, a titolo di protezione, è ritenuto indispensabile per poter operare in tutta "tranquillità" e "sicurezza".

In particolare, il "canovaccio" abituale prevedeva l'entrata in scena del sedicente "avvocato Molinari", che componeva numeri di telefono di abitazioni di una medesima via/quartiere, reperendoli da siti internet, fino a quando non s'imbatteva in una persona anziana in casa da sola. L'avvocato cercava di convincere l'anziano che per evitare l'arresto del proprio parente, coinvolto in un fittizio incidente stradale e per questo motivo trattenuto in una caserma dei Carabinieri, era necessario pagare una determinata somma, generalmente qualche migliaio di euro, da consegnare a un suo collaboratore che si sarebbe presentato quanto prima presso l'abitazione. Per rendere il tutto ancora più credibile, la conversazione proseguiva con l'intervento telefonico del "finto" maresciallo dei carabinieri, che si presentava come "Maresciallo Primo", con il compito di carpire definitivamente la fiducia della vittima "rassicurandola" sulle buone intenzioni dell'avvocato.

La truffa si consumava quando la vittima consegnava al "collaboratore dell'avvocato", che nel frattempo stazionava nei pressi della via/quartiere preso di mira, il denaro richiesto. In molte circostanze, poiché le persone anziane non detenevano in casa grandi somme di contante, i truffatori si facevano consegnare gioielli o preziosi. Le indagini hanno acclarato che alle truffe partecipavano, direttamente o indirettamente, componenti d'intere famiglie, uomini, mogli, madri e figli, non solo con compiti operativi ma anche di collegamento con gli emissari (intervenendo all'occorrenza anche in prima persona) nonché logistici, reperendo numeri di telefoni di cellulari ma anche autovetture con cui spostarsi, trasformando così l'attività illecita in un vero e proprio "affare di famiglia" dal quale tutti traevano sostentamento. Il GIP del Tribunale di Bologna – Dott.ssa Francesca Zavaglia, recependo le risultanze investigative, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 2 soggetti, incensurati, posti agli arresti domiciliari, ravvisando nelle condotte dei correi il reato di cui all'art.416 C.P.

Il provvedimento di oggi si colloca su quella stessa linea giuridica tracciata dalla Procura della Repubblica e concordata dall'ufficio G.I.P. del Tribunale di Bologna che nel settembre 2016 inaugurò un impianto accusatorio assolutamente originale, innovativo ed efficace rispetto alla fattispecie delittuosa: aver fatto emergere la matrice ideativa comune ed aver individuato gli elementi fattuali costitutivi di un'associazione finalizzata a commettere una serie elevatissima ed indeterminata di truffe pluriaggravate in danno di anziani, con condotta protratta nel tempo ed ancora in essere, agendo mediante ripartizione dei compiti, con carattere di continuità e stabilità. Tale contestazione ha permesso di aggredire in modo incisivo fenomeni delittuosi nei cui confronti, se presi singolarmente, la normativa vigente non offre strumenti di contrasto efficaci e adeguati.

Gli odierni arrestati sono accusati di aver commesso almeno quattordici truffe consumate e svariati altri tentativi a danno di persone anziane, con un metodo che può ormai dirsi, purtroppo, consolidato e comune a diversi gruppi criminali dediti a questa tipologia di reato, che hanno eletto la nostra provincia a territorio di "caccia" privilegiato in ambito nazionale.


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1. Foto Copertina - conferenza stampa – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.
Nella foto, da sinistra, Maggiore Diego Polio, Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bologna e Luogotenente Salvatore D'Elia, Comandante della Stazione Carabinieri Bologna Indipendenza;
2. Foto Maurizio Musto e Antonio Musto - interno al testo;
3. in allegato il Comunicato stampa Indagine Avvoltoio del 30 settembre 2016.

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L'attività di indagine nasce a giungo 2017 quando un ragazzo diciasettenne si presentò con i genitori presso la Caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare di essere rimasto impelagato in un giro di droga che gli aveva procurato dei debiti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena avviarono immediatamente le indagini coordinati dall'Autorità Giudiziaria minorile, venendo ben presto a conoscenza di una realtà preoccupante, costituita da un fiorente mercato di droga tra i giovani del luogo.

Questo, pochi giorni dopo l'avvio delle indagini, consentiva di trarre in arresto due giovani all'interno di un parco. Veniva inoltre accertato che tra i giovani che non avevano la disponibilità economica per acquistare le dosi di hashish o marijuana, scattava una forma di "solidarietà" con prestiti in denaro che tuttavia, se non restituiti, mettevano l'acquirente/debitore in una posizione sfavorevole.

Nella mattina del 27 febbraio, una trentina di Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, coadiuvati dal Nucleo Cinofili del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e da altri militari delle Compagnie Carabinieri Bologna Centro e Molinella e del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno eseguito otto perquisizione domiciliari.

L'operazione è terminata con l'esecuzione di una misura di accompagnamento nei confronti di un diciasettenne che è stato trasferito in un Centro di Giustizia Minorile, l'arresto di due ragazzi di diciassette e venti anni perché trovati in possesso di droga durante la perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni, il sequestro di un centinaio di grammi di droga e del materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

- Foto conferenza stampa – Fonte: Ufficio Stampa Comando Provinciale Carabinieri Bologna. Nella foto, da sinistra, Tenente Domenico Lavigna, Comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri di San Lazzaro di Savena, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Bologna e Maggiore Aniello Mattera, Comandante della Compagnia Carabinieri di San Lazzaro di Savena;
- Foto CC materiale sequestrato – Fonte: Compagnia Carabinieri San Lazzaro di Savena.

 

 

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Giovedì, 01 Marzo 2018 09:08

Desk Brasile oggi a Bologna

Giovedì 1 marzo presso il Centro Congressi di Fico Eataly World si terrà il roadshow "Desk Brasile", organizzato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili per promuovere il processo di internazionalizzazione degli studi professionali e fornire alle aziende clienti forme di assistenza in rete e collaborazione su temi societari, amministrativi e fiscali.

Tra gli interventi in programma, coordinati da Donatella Vitanza (Consigliere ODCEC Bologna), la relazione a cura di Tiziana Primori (Amministratore Delegato Fico EatalyWorld spa), che esporrà ai convenuti il nuovo modello di business proposto dal parco gastronomico più grande al mondo.

I rapporti commerciali tra Brasile ed Emilia-Romagna saranno al centro dell'intervento di Stefano Bellucci (Responsabile Centro Nord Rete Domestica, Sace spa), mentre il ruolo delle Banche nell'internazionalizzazione sarà illustrato da Marino Inio (Managing Director UniCredit International Center Italy) e da Renzo Regini (UniCredit Latin America Representative, San Paolo - Brasile).

I lavori saranno aperti alle ore 10,30 dai saluti istituzionali di Andrea Foschi (Consigliere CNDCEC), Stefano Zanardi (Presidente CODER), Alessandro Bonazzi (Presidente ODCEC Bologna) e Giovanni Gerardo Parente (Presidente A.I.C.E.C., Associazione per la promozione e lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle competenze tecniche dei Commercialisti e degli Esperti Contabili). In rappresentanza dei Commercialisti brasiliani porterà un saluto ed una testimonianza Marcio Massao Shimomoto, Presidente di SESCON – SP.

(allegato comunicato stampa pdf)

Domenica, 11 Febbraio 2018 09:17

La casa dei trapianti "Raddoppia"

Inaugurazione della nuova ala di Tetto Amico, che nel 2017 ha offerto gratuitamente oltre 4.400 giornate di pernottamento ai trapiantati e ai loro famigliari

La casa dei trapianti 'raddoppia'. È stata, infatti, inaugurata oggi la nuova ala di Tetto Amico, la struttura che accoglie gratuitamente persone in attesa di trapianto o post-trapiantate e loro parenti o accompagnatori all'interno del Policlinico, in occasione di controlli medici o periodi di attesa o di osservazione.

Ristrutturata a tempo di record grazie all'impegno del Sant'Orsola e al sostegno di tanti donatori coinvolti da Atcom (l'associazione dei trapiantati di cuore), porterà la dotazione della casa a 19 stanze.

La struttura di accoglienza

Finora Tetto Amico ha gestito un'area di circa 640 metri quadri, collocata al 2° piano del padiglione 29, composta da 13 camere singole con servizi, lavanderia, soggiorno, cucinetta, salone con TV e biblioteca. Tra i servizi che vengono forniti in convenzione con il Policlinico, sempre gratuitamente, la pulizia delle camere, il cambio delle lenzuola settimanale e il pranzo gratuito anche per l'accompagnatore, presso la mensa aziendale.

Nel corso del 2017 sono state 4.404 le giornate di pernottamento gratuite, la maggior parte per trapiantati di cuore (adulti e pediatrici), ma anche di fegato, rene e in generale per tutti coloro che ne hanno necessità. La maggior parte degli ospiti proviene dalle regioni meridionali del nostro Paese, ma la struttura ha aperto le porte anche a famigliari di bambini stranieri curati al Sant'Orsola, anche per interventi diversi dal trapianto.

I lavori nella nuova ala

Nell'ottobre scorso sono stati individuati ulteriori spazi al primo piano del padiglione 29, con una superficie netta di 262 metri quadrati, per un possibile ampliamento di Tetto Amico. I locali, prima del trasferimento al nuovo Polo Cardio-toraco-vascolare, erano utilizzati come studi medici per la Cardiologia e la Dermatologia. Si è mantenuta l'originaria distribuzione degli ambienti procedendo però ad una generale innovazione tecnologica ed impiantistica con interventi di manutenzione straordinaria.

Oltre al rinnovo di tutti gli impianti elettrici per rendere gli spazi a norma, sicuri e confortevoli, sono stati sostitute le lampade con apparecchi di illuminazione a led, rifatti i pavimenti con nuova pavimentazione in vinile omogeneo e tinteggiati gli ambienti, istallati un impianto di climatizzazione del tipo multisplit, un impianto televisivo con monitor fissati a parete, un impianto per la connessione alla rete internet e telefonia, un impianto di videosorveglianza e un sistema di apertura della porta d'ingresso con badge magnetico.

Nella nuova ala sono state così realizzate 6 camere con un posto letto, una poltrona-letto e bagno privato e spazi accessori, tra cui una cucina, una lavanderia, un locale attrezzato con cyclette per la riabilitazione, una stanza di soggiorno e l'ingresso/attesa con distributore di bevande calde.

Il cuore di Bologna per la casa dei trapianti

L'intervento è stato finanziato dal Policlinico di Sant'Orsola (60mila euro) e da Atcom (Associazione trapiantati di cuore), che gestisce la casa in collaborazione con altre associazioni di volontariato e che ha raccolto complessivamente 150mila euro grazie al sostegno di tanti partner a partire da UniCredit, che supporta lo sviluppo della Casa Trapianti già dal 2014 attraverso il Progetto Carta Etica, realizzato dalla banca grazie a una speciale carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il titolare, destina una percentuale di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale.

Alla 'gara di solidarietà' hanno contribuito anche la Fondazione del Monte, l'Associazione Piccoli Grandi Cuori e le stesse ditte esecutrici dei lavori (ISOM GESTIONE e per gli impianti elettrici ICEM SRL) con ulteriori sconti sui preventivi. Gli arredi – il cui valore si aggira complessivamente attorno ad ulteriori 50mila euro – sono a carico dell'associazione Atcom.

 

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I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno arrestato due marocchini di ventiquattro e trentasette anni. E' successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 di Imola è stata informata che da un taxi fermo nella zona commerciale di Dozza erano scese quattro persone sospette.

Dozza 7 febbraio 2018 - La segnalazione è stata trasmessa subito a una pattuglia dei Carabinieri di Dozza che stava controllando il territorio. Appresa la notizia, i militari si sono diretti velocemente sul posto e ivi giunti, nonostante l'inferiorità numerica, sono intervenuti per fermare i quattro soggetti che si erano resi responsabili di rapina impropria in concorso ai danni del negozio "Zama Calzature". Alla vista dei militari che stavano arrivando, due appartenenti della banda sono riusciti a fuggire, mentre gli altri due sono stati arrestati con una certa difficoltà perché invece di collaborare, hanno opposto resistenza ferendo i militari. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. I due malviventi sono disoccupati e hanno precedenti di polizia in materia di reati concernenti il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. In particolare nei confronti del più giovane dei due marocchini è emerso un provvedimento del Questore di Catania per abbandonare il territorio nazionale a seguito di un decreto di espulsione che aveva emesso la Prefettura di Catania. Il trentasettenne ha precedenti di polizia specifici (v. comunicato stampa del 16 novembre 2015 – all'epoca trentacinquenne). Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due rapinatori sono stati rinchiusi in carcere.

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Crevalcore, 7 febbraio 2018 – Viale Antonio Gramsci: spacciatore marocchino arrestato dai Carabinieri.
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Crevalcore, durante un servizio anti droga in viale Antonio Gramsci, hanno arrestato un ventisettenne marocchino, senza fissa dimora, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno sorpreso il marocchino mentre stava vendendo una dose di hashish a un automobilista italiano di trentaquattro anni che si era recato sul posto col chiaro intento di acquistare la droga dal pusher, noto ai militari per i suoi precedenti di polizia specifici. Il marocchino è stato rinchiuso in camera di sicurezza in attesa di essere tradotto in Tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto, prevista per la mattina odierna. L'acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio è terminato col sequestro di una ventina di grammi di droga. In sede di giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e nei confronti del soggetto è stato applicato il divieto di dimora nel comune di Crevalcore.

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Presso la "Casa della Conoscenza" di Casalecchio di Reno (BO), si è tenuto l'evento che ha premiato gli autori i cui racconti sono stati pubblicati nell'antologia edita dalle Edizioni del Loggione.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

Chi è venuto da più lontano è arrivato dalla Sicilia, ma c'è anche chi ha sfidato il maltempo e si è avventurato verso il capoluogo emiliano anche dalla Puglia, dalla Toscana, dal Veneto, dal Lazio, dalla Liguria e, naturalmente, dall'Emilia Romagna. Tra loro ci sono insegnanti, ingegneri, medici, avvocati, impiegati, sportivi, studenti, mamme e artisti. Tutti con una passione in comune: la scrittura. Sono i 50 autori selezionati nel concorso letterario "Sòcc'mel, che canzone!", le cui opere sono state pubblicate nell'omonima antologia edita dalle Edizioni del Loggione.

Una selezione davvero difficile, come hanno spiegato la curatrice Lorena Lusetti e gli editori Katia Brentani e Massimo Casarini. Il bando prevedeva di ispirarsi alle canzoni di autori bolognesi e, si sa, la musica e le parole sono sempre stato uno sposalizio ben riuscito. Sarà perché entrambe sono in grado di suscitare emozioni ed evocare ricordi. I racconti inviati sono stati quasi 200, di questi, solo 50 sono entrati a fare parte del libro. Ogni autore ha interpretato a modo suo una canzone di un cantante o cantautore bolognese che ha avuto un significato particolare nella sua storia personale, oppure, nella frazione di un attimo, lo ha ispirato, magari perché proprio quella canzone stava passando alla radio.

Tantissimi i racconti ispirati alle canzoni immortali dell'indimenticabile Lucio Dalla, ma anche a quelle di Gianni Morandi, Claudio Lolli, Dino Sarti. E poi, ancora, Samuele Bersani, Cesare Cremonini, Cristina D'Avena, Andrea Mingardi, gli Stadio e gli Skiantos. Ci sono le favole e le storie d'amore, i noir e le commedie, a seconda del gusto e della creatività di ogni autore.

I racconti selezionati sono stati premiati nell'ambito di un evento che si è tenuto presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno. Condotto dal giornalista Stefano Zanerini, il pomeriggio non poteva che avere come co-protagonista la musica. Sul palco, insieme ai premiati, alla curatrice e al conduttore, anche la voce straordinaria di Silvia Parma, che ha interpretato alcune delle canzoni più belle dei cantautori bolognesi.

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Al primo posto del podio "Kill Gianni" di Michel Minghetti, "Uomini" di Valentino Poppi, e "Ninna Nanna di Taverna" della giovanissima Margherita Sassoli, classe 2005 e un futuro da scrittrice. Secondo premio per ""A son sfighè e ho pure visto un marzian socc'mel" di Sandra Morara, "Non aprire mai" di Orazio Parisi e "Agosto" di Sergio Gatti. Sono seguiti, poi, i premi "Medaglia" e i premi "Pergamena" attribuiti agli altri racconti selezionati.

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Come detto, i racconti arrivati sono stati davvero tanti ed è stato impossibile includerli tutti. La casa editrice ha ritenuto tuttavia opportuno assegnare quattro Premi Speciali ai racconti "Se sono stato felice" di Claudio Guerra, "Sabato e domani tango" di Marcello Mandegni, "Ci si dimentica" di Francesca Panzacchi, "Uno che ruba anche alla luna" di Andrea Moretti.

Intanto, sul sito www.loggione.it è già pronto il bando per la seconda edizione del concorso, che ha come titolo "Sòcc mel, che viaggio" con scadenza 31 ottobre 2018.

L'antologia Sòcc mel, che canzone! si può acquistare direttamente sui siti www.loggione.it e www.kebook.it

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Secondo la lettura dei dati 2016 sulle prestazioni erogate - pubblicati da Agenas nel Piano Esiti Nazionale 2017 - l'ospedale bolognese di GVM Care & Research si conferma una struttura d'eccellenza

Bologna, gennaio 2018 - Ottimi risultati per Villa Torri Hospital, struttura bolognese di Alta Specialità del gruppo ospedaliero italiano GVM Care & Research: l'ospedale ha ottenuto il 1° in Emilia Romagna (3° posto a livello nazionale) per gli interventi di By-pass aortocoronarico isolato e il 4° posto in regione nelle Valvuloplastiche o sostituzioni di valvole cardiache.

I dati sulle prestazioni erogate, pubblicati da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali) a fine dicembre scorso nel Piano Nazionale Esiti (PNE) 2017 si riferiscono alla mortalità, espressa in termini percentuali, a 30 giorni dalla procedura chirurgica.

Per Villa Torri la percentuale è uguale a 0, considerati i 166 casi presi a riferimento. Un riconoscimento che dal 3° posto a livello sovraregionale consente alla struttura bolognese di salire ulteriormente nella graduatoria, fino ad arrivare alla prima posizione assoluta sul territorio emiliano romagnolo.

Altrettanto positivo il traguardo nelle Valvuloplastiche o sostituzioni di valvole cardiache. Villa Torri Hospital è il 4° ospedale dell'Emilia Romagna con una percentuale di mortalità del 2,07 su 330 interventi considerati.

I risultati di Villa Torri Hospital sono la risposta ad un'organizzazione improntata all'efficienza. "La struttura, dopo l'acquisizione da parte di GVM 7 anni fa, è stata completamente riorganizzata secondo il modello dell'Ospedale per intensità di cure orientato all'Alta Specialità e all'Alta Complessità tecnica e organizzativa - spiega il dottor Fausto Pellati, amministratore delegato. - "Alla riorganizzazione hanno contribuito, e contribuiscono ogni giorno, due elementi fondamentali: da una parte l'esperienza e la competenza degli specialisti e delle varie équipe chirurgiche e anestesiologiche; dall'altra la specifica formazione, svolta internamente, di tutti gli operatori sanitari, in particolare per quelli destinati all'Area Critica Intensiva e al Terzo Livello dove vengono ricoverati i pazienti sottoposti, prevalentemente, ad interventi di chirurgia cardiaca, toracica e vascolare. Un ulteriore aspetto da sottolineare è legato all'apprendimento e al rispetto dei comportamenti virtuosi che coincidono con le cosiddette buone pratiche assistenziali. L'intera realtà ospedaliera viene preparata a una chiara, consapevole percezione del rischio sempre presente nelle strutture sanitarie complesse".

"Ciò che in ospedale è potenzialmente critico – prosegue il Dott. Pellati - viene valutato sulla base di possibili errori da evitare: pensiamo anche solo alle potenziali cadute dal letto dei pazienti. Da qui la prevenzione del rischio attuata sia nei confronti dei degenti sia degli operatori che li assistono. Altra sottolineatura meritano le dotazioni strumentali: aggiornate, controllate e in piena efficienza attraverso calendari di manutenzione programmata. In ultimo, ma non meno importanti, vi sono le evidenze relative alla diminuzione delle infezioni ospedaliere, diminuzione del consumo di antibiotici, diminuzione del consumo di sangue per le emotrasfusioni e diminuzione degli infortuni e del contenzioso".

Villa Torri Hospital è l'ospedale di Alta Specialità che fa parte GVM Care & Research - gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini. Il Gruppo opera nei settori della sanità, della ricerca, dell'industria biomedicale e delle cure termali, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di 23 Ospedali, molti dei quali di Alta Specialità, e 6 Poliambulatori, presenti in 9 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L'esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d'eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Ortopedia, Neurochirurgia, Aritmologia e trattamento del Piede Diabetico.

 

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