Dal 17 giugno all'8 luglio ben 32 squadre si affronteranno in un torneo di calcio a 5 open che si terrà presso il Centro Sportivo di Saliceta San Giuliano. Il giorno della finale è in programma anche un'asta di beneficienza.


MODENA – Terza edizione per la Modena Benny Cup, il torneo di calcio a 5 open dedicata alla memoria di Lorenzo "Benny" Benincasa, o, per tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato Benny Coach. Lorenzo ha dedicato tutta la sua vita allo sport e ai valori che esso è in grado di trasmettere nei ragazzi.
Il torneo si disputerà quest'anno dal 17 giugno all'8 luglio nel centro sportivo di Saliceta San Giuliano e vedrà coinvolte ben 32 squadre che dovranno incontrarsi a un ritmo di 4 gare all'ora, per la bellezza di 16 partite al giorno. Il tutto in diretta per creare ancora più unione e condivisione ma, soprattutto, per scendere in campo per una buona causa. Il ricavato dell'iniziativa sarà infatti devoluto alla LILT – Lega Italiana Lotta Tumori per sostenere la ricerca, le cure e la riabilitazione dei malati dopo gli interventi e le terapie. In occasione della finale, l'8 luglio, è in programma anche un'asta di beneficienza per incrementare le donazioni alla LILT. Già da ora, chi lo desidera può donare qualsiasi oggetto che possa essere messo a disposizione per l'asta.

Modena Benny Cup

L'evento è organizzato da Federico Benincasa in ricordo del padre Lorenzo, che, anche durante la malattia non ha mai smesso di mettere in pratica le sue idee e fare progetti. "Se si prende un impegno, lo si mantiene fino alla fine", era solito ripetere. E Benny Coach ha davvero fatto tanto per lo sport e la solidarietà. Per oltre 35 anni si è occupato di calcio, anche a livelli internazionali, partendo da piccolo campo della parrocchia, che curava come fosse una piccola Wembley. Qui i suoi primi allievi sono partiti dall'ABC per scoprire la bellezza di questo sport. Negli anni Ottanta, Lorenzo Benincasa è stato tra i primi a organizzare e poi a partecipare alla "Gothia Cup" a Goteborg, in Svezia, con due squadre modenesi. Successivamente, ha conquistato il titolo di campione alla Faow Cup, in Belgio.Negli anni Novanta, in seguito alla scomparsa di Enzo Ferrari, Benincasa decide di ideare un trofeo in onore del "Drake". Quella che doveva essere solo una competizione amichevole tra società locali, diventa ben presto un torneo internazionale. Nasce così il prestigioso "Trofeo Enzo Ferrari" prima per la Ferrari Auto di Maranello, poi come premio solidale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Nel corso del tempo, il trofeo ha assunto il nome di "Memorial Claudio Sassi" ed è ancora oggi uno tra i trofei internazionali più importanti.
Ma Benny non si ferma. Nel 1994, insieme alla nazionale di Roberto Baggio e Arrigo Sacchi, riesce a portare la "sua" giovane Italia della San Faustino Rosselli negli Stati Uniti per partecipare alla USA Cup. Lorenzo porta i suoi ragazzi in Minnesota e insegna loro a vivere il calcio con la consapevolezza di poter imparare qualcosa per se stessi e poterlo condividere con gli altri. L'obiettivo, infatti, non era tanto alzare la coppa, ma valutare bene le scelte fatte, che vengono prima dei risultati, e impegnarsi a portarle a termine con spirito di sacrificio e forza di volontà.

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Queste scelte non l'hanno portato solo sui campi da calcio ma lo hanno anche indotto a partecipare come volontario alla Protezione Civile. In più di un'occasione è stato un punto di riferimento sia per il terremoto a L'Aquila nel 2008 sia in occasione del sisma che ha colpito la Bassa Modenese nel 2012, dove ha coordinato i campi a Finale Emilia, di cui è diventato cittadino onorario il 23 maggio 2015, dopo la sua scomparsa.


Per informazioni sull'evento e donazioni: pagina Facebook "Modena Benny Cup" o contattare Federico Benincasa, tel 339/4821753, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A Farm run, l'anno scorso, si sono fatti conoscere per la loro prestazione, per la loro tenacia e perché hanno gareggiato con un simpatico travestimento. Cosa ci riserverà questa coppia affiatata per l'edizione 2016?

di Alexa Kuhne

Parma, 22 maggio 2016

Sono giovani, affiatati e ironici: Elisa Ferrari e il suo compagno Denis, nello sport come nella vita, sono una coppia piena di energia e di entusiasmo.
Nella passata edizione di Farm run, a Noceto, avevano sorpreso un po' tutti, presentandosi travestiti e con tanta voglia di affrontare le prove con un peso in più...quello delle maschere, non proprio agevolanti, visti la calura e il surplus di chili da portare addosso.
Ma i due infaticabili fidanzati ci riprovano anche quest'anno, più motivati che mai...

Elisa, lo scorso anno Supermario e TOAD sono stati tra i travestimenti più accattivanti... Di certo tu e il tuo compagno saprete come sorprenderci anche per quest'edizione 2016. Come mai questa voglia di camuffarvi?

"L'idea di realizzare i vestiti di super Mario e TOAD è venuta per caso una serata calda di estate. La nostra intenzione di partecipare con un travestimento fuori dalla norma è derivata dal fatto che volevamo rendere più ironica la nostra partecipazione alla gara. Abbiamo notato che la nostra presenza sul percorso ha anche riscontrato parecchio gradimento da parte del pubblico e fatto smorzare il clima teso e competitivo tra i partecipanti del campionato. Abbiamo già pronti i vestiti con tutte le modifiche apportate al caso per renderci più simpatici e comodi. Con accordo con la direzione farm run, quest 'anno parteciperemo alla Parmigiano Reggiano Hard run di Boves (tappa del campionato italiano di mad run) tra i non agonisti, nella quale saremo vestiti a tema fattoria per sponsorizzare la tappa di Noceto".

Già la disciplina è dura, in aggiunta a Noceto si corre sotto il sole agostano, ma come fate a resistere?

"Il caldo non ci ha fermati in quanto la bellezza di partecipare a questa tipologia di gare non ti fa pensare ai fattori esterni ma alla gioia che vivi al momento".

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Occorre quindi avere delle forti motivazioni per partecipare a queste gare e per di più "travestiti". Le vostre quali sono?

"Servono forti motivazioni e gran voglia di mettersi in gioco; la passione con cui creiamo i vestiti rende le gare particolari e ci aiuta ad affrontarle con più spensieratezza e auto-irona. La realizzazione di questi abiti ci ha fatto divertire facendoci tornare bambini per un pomeriggio. Ammettiamo che non sia stata una cosa semplice ma il risultato ottenuto ci ha permesso di ottenere un successo superiore rispetto a quello che pensavamo. Infatti siamo qui a rispondere (una cosa insolita per noi) ma gradevole. 
Con questa gara abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti in quanto era la prima volta che affrontavamo una corsa ad ostacoli e l'averla percorsa con il 'sovrappeso' dei costumi ci ha ulteriormente gratificati".

Lo scorso anno a Noceto quali sono stati, se ci sono stati, i fattori di apprezzamento della gara?


"Il percorso e paesaggio molto caratteristici, gli ostacoli divertenti, seppur non semplici, il sole caldo e la giornata stupenda, hanno permesso di vivere una gara al di fuori della normalita'...quasi una favola. Tutto questo e' stato possibile grazie all'organizzazione".

Quali suggerimenti avreste da dare agli organizzatori per l'edizione 2016?


"Consigliamo un maggior ristoro per coloro che non gareggiano per la competitiva e che impiegano piu tempo a terminare il percorso, in quanto e' capitato di trovare poca idratazione verso la fine. Inoltre sarebbe stato carino per tutti ricevere la medaglia di arrivo al termine della gara e non per posta un mese dopo".

Visto che tornerete anche il prossimo 7 agosto, quali sono le motivazioni che hanno spinto a essere tra i primi a iscrivervi?
"Semplicemente rivivere i bellissimi momenti vissuti lo scorso anno!".

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Perché consigliereste l'iscrizione alla FARM RUN?


"Per vivere un esperienza fuori dal normale, in quanto insolito correre in una fattoria e nella campagna circostante. Noceto ci ha colpito parecchio".

Avete delle regole d'allenamento che rispettate in modo ferreo e, soprattutto, cosa ci potete raccontare della vostra "storia di atleti", cosa si nasconde sotto il travestimento?

"Dietro i travestimenti ci sono due giovani ragazzi che mettono passione in tutto cio' che fanno anche se la vita di tutti i giorni spesso non li gratifica. Non seguiamo regole ferree sugli allenamenti in quanto i nostri stili di vita non ci permettono di poterci schierare tra gli agonisti; il lavoro ci occupa troppo tempo nell'arco della giornata. Nonostate questo non ci arrendiamo e ritagliamo i nostri spazi da dedicare alla corsa nuoto e la domenica alle escursioni in montagna. Anche nel nostro piccolo abbiamo raggiunto piccoli obiettivi e ottenuti buoni risultati".

Parlaci del tuo compagno di gara, nonché compagno di vita...

"Denis ha gareggiato in diverse mezze maratone e gare in montagna, realizzando il suo record personale sulla mezza di 1h 32m. Questi suoi obiettivi sono stati raggiunti nonostante il duro lavoro di operaio tutti i giorni 10 ore in cava pur essendo geometra.
 Quest'anno, oltre alle due gare sopracitate, abbiamo scelto di iscriverci ad altre mud run similari per poter vivere una giornata alternativa con l'ironia dei nostri travestimenti".

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Chi c'è sotto i travestimenti da battaglia di Mario e Toad?

"Sotto i travestimenti spensierati e gioiosi ci sono due ragazzi insoddisfatti della vita lavorativa, che, per colpa della crisi, si sono dovuti adattare al primo impiego dove non sempre viene riconosciuto il proprio impegno e senza avere una buona aspettativa del futuro ed e' per questo che cerchiamo di scappare dalla vita di tutti i giorni partecipando a queste giornate che ci fanno accantonare anche per un pò i problemi quotidiani..."

Sempre di più, in diverse città italiane, stanno nascendo gruppi di allenamento attivi gratuiti, accomunati dalla passione per la corsa e dalla volontà di dire 'no' alla violenza...Manuela Barbieri, sportiva e giornalista, parla della meravigliosa avventura di Women in run...

Di Alexa Kuhne

Sperimentare con lo sport è il suo forte. 'Usarlo' per dire 'no' alla violenza sulle donne è diventata un' 'arma' potente che sempre più donne stanno imparando a conoscere.
Perché credono, come Manuela Barbieri, che l'unione faccia davvero la forza.
Lei è una delle anime di Women In Run, insieme a Jennifer Isella, fondatrice di questo running-network al femminile, e a Massimo Pileri.
Giornalista freelance, contributor di "amica.it" (scrive di sport al femminile e abbigliamento sportivo) e, da pochissimo, anche di "Running Magazine".

Manuela, quanto corri e dove vuoi arrivare?

"Corro con costanza da circa un anno e mezzo, da quando ho iniziato l'avventura con Women In Run, ma non amo farlo da sola, diciamo che ho trovato nel gruppo la mia dimensione da runner. Il gruppo fa la motivazione, ne sono davvero convinta! Nel mio curriculum sportivo da runner vanto solo una mezza maratona conclusa sotto le 2 ore alla scorsa Stramilano. Per ora non ho come obiettivo la maratona, ma solo migliorare il tempo della 21 km. Solo New York potrebbe convincermi a fare una 42 km...".

Quando hai scoperto lo sport?

"Sono sempre stata una sportiva. Ginnasta provetta da bambina (prima artistica e poi ritmica) e aspirante tennista da grande. Adoro il tennis ma purtroppo ho poco tempo per praticarlo, corro 3 volte a settimana e gli altri giorni li dedico a provare palestre, nuove attività/discipline sportive per lavoro o a riposare i muscoli mentre scrivo i miei articoli. Il sabato mattina durante gli allenamenti di RUN4ME dove Women In Run è supporter, seguo, come motivatrice perché non sono un coach, il gruppo delle 'diversamente veloci', in loro rivedo me all'inizio e le soddisfazioni che ho nel vedere i loro miglioramenti settimana dopo settimana sono immense".

Sembra che ti piaccia scoprire gli sport...

"Sperimentare con lo sport è il mio forte, sono davvero pochi quelli che non mi piacciono. Le endorfine sono il mio pane quotidiano. Non seguo nessuna dieta, ma ascolto solo il mio corpo che ha perennemente fame! Fortunatamente faccio movimento ogni giorno e ho un metabolismo velocissimo! Le corse le giudico anche in base ai ristori... Insomma, il cibo è insieme allo sport un'altra mia grande passione!"

women in run contro la violenza sulle donne

Parlaci di come è nato il progetto 'Women in run'

"Women In Run è un network di donne runner senza paura nato su facebook che corre contro la violenza, ma anche di uomini che le sostengono amandole e rispettando i loro diritti, i cosiddetti WIRangel. Un progetto ideato dall'atleta Jennifer Isella (socia con me e Massimo Pileri dell'ASD) nell'estate 2014 con l'obiettivo di creare gruppi di allenamento gratuiti per consentire alle donne di correre all'aperto in totale sicurezza e libertà, senza aver più paura. Il tema della sicurezza è centrale all'interno del progetto, soprattutto dopo gli ultimi tristi avvenimenti di violenza nei confronti di donne runner. Women in Run mira infatti a combattere la violenza sulle donne attraverso la passione per la corsa. 'Il branco siamo noi' – gridano le WIR (acronimo di Women In Run), ormai virali. Una frase forte, ma che esprime al meglio la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne".

Come funziona Wir?

"A Milano, in particolare, e in diverse città d'Italia (come Lecco, Verona, Cesena, Napoli, Trieste, Arezzo, Modena, Trento, Bari, Vicenza, Roma) abbiamo gruppi di allenamento attivi gratuiti. Sul nostro sito womeninrun.it cliccando su 'Mappa WIR' è possibile visualizzare tutti i gruppi attivi. A Milano che è la piazza più grande abbiamo anche un coach che ci allena: Roberto Nava, triatleta e blogger di runlikeneverbefore.it. Oltre alla fanpage nazionale su fb (Women In Run) ogni città ha la sua pagina fanpage locale: Women In Run Milano, Women In Run Verona..."

Women In Run è stata scelta anche da Rcs Sport come supporter del programma di training femminile RUN4ME (run4me.it)".

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I vostri flashmob solidali sono stati un successo...

"Dopo il primo running flash-mob benefico organizzato a gennaio 2015 in 40 città italiane con più di 3.000 partecipanti e quasi 4.000 euro raccolti a favore di più di 20 Onlus che si occupano di violenza sulle donne, a novembre 2015 Women In Run ha replicato con un altro running flash-mob benefico nazionale. In 30 città hanno corso 4.500 persone a sostegno del progetto "Nei Panni dell'Altra" di ActionAid, Charity Partner di Women In Run. Si tratta di un kit ludico-didattico per le scuole che vuole far riflettere i ragazzi tra i 12 e 15 anni sui diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, in maniera interattiva e stimolante. Raccolta fondi: 12.000 euro, 100% devoluti ad ActionAid. Anche a fine 2016 faremo un evento nazionale, seguiteci su facebook per rimanere aggiornati"...

Women in run flash mob

Women in run sta facendo altri progetti...

"Women in run diventa una Asd, associazione sportiva dilettantistica. Da qualche mese siamo partiti con la campagna soci, perché abbiamo fatto il grande passo: diventare una ASD affiliata Fidal, ne siamo molti onorati. I nostri allenamenti continuano a essere gratuiti ma chi volesse può diventare socio sostenitore o socio agonista di Women In Run sul nostro sito nell'area 'Tesseramenti' ".

Il carpigiano Gregorio Paltrinieri conquista l'oro. Detti vince l'argento. I gemelli diversi trionfano a Londra, entrando di diritto nella storia. Greg fa tris facendo il record europeo in 14'34"04, Gabriele lotta con l'ucraino Romanchuk e lo piega nel finale...

di Alexa Kuhne

Parma, 19 maggio 2016

Gregorio non delude mai! La medaglia d'oro nei 1500 è sua. Agli Europei, ieri, a Londra, ha battuto il suo compagno azzurro, il livornese Gabriele Detti. Una doppietta italiana che entra nella storia.
Fino ad ora il primato era di Brembilla e Rosolino che, nei 400 stile libero, erano riusciti a sbaragliare in una finale europea. Gregorio fa tripletta d'oro agli Europei con super crono battendo, in 14'34"04, Grant Hackett, timbrando il secondo tempo all-time dietro Sun Yang. Un record europeo che si lega a Kazan dove è stato campione del mondo nel 2015.
Paltrinieri e Detti erano i più attesi, essendo arrivati alla finale coi due migliori crono vantando il secondo e terzo miglior crono al mondo nel 2016.

Gregorio fa subito sognare: ai 500 metri è già sotto il passaggio del record europeo di Kazan (6'47"54), agli 800 metri passa in 7'46"24 (il mondiale del cinese Sun Yang è 7'45"45) e comincia ad attaccare il record mondiale (10'4"09 contro 10'41"73) con un margine di 10" su Detti.
Una evoluzione clamorosa in vista di Rio. L'argento di Gabriele Detti è a 14'48"75, il bronzo è dell'ucraino Romanchuk in 14'50"33, dopo una battaglia con Detti finita nelle ultime due vasche, quando Detti ha chiuso la pratica... E pensare che Paltrinieri ha ceduto qualcosa per il primato mondiale solo negli ultimi 200 metri, ma va detto, per chi non lo sapesse, che al mattino si era allenato nuotando quattro chilometri...

Greg dice ai giornalisti che non avrebbe immaginato di fare un tempo del genere: "E' venuto fuori un garone. Volevo vincere, volevo farlo bene. E' venuta una gara fantastica. Mi sto allenando bene, mi sto allenando duramente. Ho staccato la spina solo il martedì dopo la batteria, per il resto ho fatto tutti giorni serie a limite. Allenarsi tanto, duramente funziona. Rio? Beh: spero di fare bene anche lì... Questa era una tappa di passaggio per vedere come sarebbe andata con carichi di lavoro così alti. Anche vedendo che a Riccione, scaricando un po', mi sentivo 10 volte peggio. Sono cose che però in una stagione possono succedere. Devo arrivare a Rio mettendo in atto tutto quello che serve".

Piazza Roma si è tinta di rosa in occasione dell'11° tappa del Giro. Grande festa per Bob Jungles in Maglia Rosa. Diego Ulissi è il più veloce nei 227 km del percorso Modena-Asolo e si aggiudica la tappa.

Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi

Modena, 19 maggio 2016

Una Piazza Roma gremita e colorata, con il rosa come colore dominante, ha accolto questa mattina la partenza dell'11° tappa del Giro d'Italia. Applausi per l'arrivo di Bob Jungles, vincitore della 10° tappa, svoltasi ieri in Appennino, in Maglia Rosa. L'11° tappa parte alle 12.08 con destinazione Asolo. Ben 227 km separano le due città.

Alla fine, a spuntarla è il livornese Diego Ulissi che a 3 kn dal traguardo, scatta sulla rampa che porta ad Asolo affianca la maglia rosa Jungles e Amador, ai primi due posti della classifica generale e poi li lascia indietro con una fuga solitaria sull'ultimo rettilineo che porta al traguardo. E' la seconda vittoria di tappa, dopo quella di Praia a Mare. Ha percorso i 227 km in 4 ore, 56 minuti e 32 secondi, davanti ad Amador e Jungles.
Nibali tira il freno e arriva 21°, Doumolin si ritira all'88° km per problemi fisici. A funestare la gara anche una grossa caduta, che coinvolge alcuni ciclisti facendo finire una bici nel fossato. L'incidente non ha però fermato la corsa dei big.

La classifica generale vede il lussemburghese Bob Jungles al primo posto, al secondo Amador e al terzo lo spagnolo Valverde. Seguono Kruijwisk (4° posizione), Nibali (5°), Majka (6°), Zakarin (7°), Chaves (8°), Brambilla (9°) e Ulissi (10°).

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Tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina 

Martedì, 17 Maggio 2016 13:24

A Noceto The Hottest and Funny MudRun

Il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships. In provincia di Parma, a Noceto torna la più divertente e stravagante corsa nel fango! 

Parma, 17 maggio 2016 

Pronti via! Il campionato italiano MudRun sta per iniziare e il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" con la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships.

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione della Farm Run, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura propone una nuova e avvincente edizione. Gli ostacoli da superare saranno tantissimi: balle di fieno, vasche di pomodori da guadare e così via, ma soprattutto immancabile e onnipresente il fango, tra fossati, montagne di terra e ghiaia e alcune simpatiche sorprese che gli appassionati di questa impegnativa quanto affascinante specialità si troveranno a affrontare e, ovviamente a "tentare" di superare.

Un percorso di 12 Km: tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

La FARM RUN è per TUTTI!

NON serve essere atleti per divertirsi, ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo per il percorso Competitivo o per quello NON Competitivo.

Vi aspettiamo, con sorprese, regali e tanta ospitalità il 7 agosto a Noceto. Una gara nel fango e una festa per tutti!

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 

Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Tutte gli aggiornamenti sulla pagina Facebook Farm Run

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

Farm Run 2016 logo Merrell locandina

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Merrell solo logo

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Domenica 5 giugno 1°Giro della Castellana, la camminata-corsa non competitiva di 5 o 10 km immersi nel verde della Castellana e del Parco dei Pioppini per una giornata all'insegna dello sport e del divertimento in compagnia nelle campagne di Sant'Ilario.

Reggio Emilia, 16 maggio 2016

1 Santilariese su 4 corre.
Ma il Santilariese non va semplicemente "a correre"...Il Santilariese "fa La Castellana".
Un gruppo di amici si è chiesto: "Ma perché non fare un evento che raccolga, per una mattina, tutti i runners di Santilio e dintorni?" Grazie all'idea di Martina, Samuele e Gabriele da quest'anno anche Sant'Ilario d'Enza avrà la sua corsa.

organizzatori giro della castellana corsa 2016

Il 5 Giugno tutti al "1° Giro della Castellana".
La camminata/corsa sarà esclusivamente non competitiva con percorso di 5 o 10 km.
Il "Giro" toccherà la campagna santilariese, nella zona della Castellana, il Parco Pioppini e tutto il lungo Enza, fino ad arrivare all'abitato nei pressi del Parco Poletti.

Il mondo associativo e sportivo si è mosso, non solo a Sant'Ilario, per offrire supporto collaborazione. Podistica Taneto, ARCI Poletti, UISP, i Circoli Fotografici Peter Parker e Tannetum, il Centro Sociale Airone sono solo alcune delle realtà coinvolte. La manifestazione di avvale anche preziosa collaborazione di AVIS Comunale di Sant'Ilario d'Enza e del contributo di numerosi esercizi commerciali e gli studi che hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa.
Una grande festa patrocinata del Comune di San'Ilario d'Enza. Un festa aperta a tutti: giovani, meno giovani, famiglie, bambini. Ma non finisce qui: sarà anche un'occasione per poter fare del bene. D'accordo con il fratello Nicola, il ricavato della giornata sarà devoluto al Fondo "Samuele L. Colacino", per sostenere progetti a supporto dei ragazzi che, come il nostro giovanissimo Samuele, affrontano ogni giorno una dura prova.

Tutte le informazioni nella pagina Facebook dell'evento.

Programma della giornata
Ritrovo ore 8.30 per consegna moduli d'iscrizione o per iscrizione sul posto.
Partenza ore 9.30 dal parcheggio del Conad Superstore.

L'iscrizione comprende:
- Pacco gara
- Punto di ristoro a metà percorso dei 10 km
- Punto ristoro finale
- Assistenza lungo il percorso

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
- Samuele Bertani (339 7895811)
- Martina Ghinolfi (346 1794765)
- Gabriele Manotti (347 7942177)

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Occasione persa per la Ferrari nel giorno della debacle Mercedes. Ne approfitta il 18enne olandese che riporta alla vittoria la Red Bull. Verstappen è il più giovane vincitore della storia della Formula 1.

Di Matteo Landi

Parma, 16 maggio 2016

Il Gran Premio di Spagna regala spesso emozioni e sorprese. Nel 1996 fu teatro della prima vittoria in Rosso di Schumacher. Nel 2012 Maldonado conquistò la sua prima e unica vittoria, al volante di una Williams da anni confinata in zone poco nobili della classifica. Il 15 maggio 2016, sempre sul circuito che sorge nelle vicinanze di Barcellona, si è scritta nuovamente la storia con la vittoria del 18enne Max Verstappen, olandese, figlio d'arte, con talento da vendere, molto più di quanto ne aveva mostrato nella massima Formula il padre Jos. Una vittoria che parte dalla Russia. Da quella gara di due settimane or sono in cui il Kvyat, allora su Red Bull, speronò malamente Vettel rovinado la gara anche al compagno Ricciardo, dando così alla squadra austriaca il pretesto per il clamoroso scambio di pochi giorni fa, che ha visto Kvyat "declassato" in Toro Rosso e Verstappen pronto al debutto, addirittura vincente, in Red Bull. Così la strategia di Helmut Marko, braccio destro di Mateschitz, patrono Red Bull, si è rivelata tanto crudele quanto vincente. Perchè se al posto dell'olandese ci fosse stato Kvyat forse la Red Bull non avrebbe vinto.

Mercedes out: è lotta Red Bull-Ferrari

Una gara pazza, che ha visto dopo poche curve le due Mercedes, partite dalla prima fila, eliminarsi a vicenda lasciando strada libera alle due Red Bull di Ricciardo e Verstappen, davanti alla Toro Rosso di Sainz ed alle Ferrari di Vettel e Raikkonen, quest'ultime partite male dopo un'altra infelice qualifica. Con le due Mercedes fuori scena la Ferrari aveva la grande chance di tornare a vincere. Possedeva la vettura più veloce in pista ma alla fine il risultato del sabato pomeriggio ha compromesso ancora la gara delle Rosse. Su una pista dove aerodinamica e telaio contano più delle potenzialità motoristiche la Red Bull è tornata in alto e si è dimostrata un vero osso duro per i piloti Ferrari. Quando a poco più di metà gara è risultato evidente che la strategia di due soste ai box fosse quella vincente, Vettel e Ricciardo si sono ritrovati fuori dalla lotta per la vittoria che ha coinvolto Verstappen e Raikkonen. Il finlandese dopo una brutta partenza ha dato il massimo arrivando a mettere pressione sul battistrada Verstappen. A quel punto è iniziata una guerra di nervi, con Raikkonen al volante di una vettura complessivamente superiore ma che perdeva, nell'ultima curva del tracciato, quei metri necessari per poter sferrare l'attacco decisivo.

Verstappen: 18 anni e non mostrarli

Sarebbe bastata una sbavatura di Verstappen e Raikkonen sarebbe tornato alla vittoria, la prima dal suo ritorno in Ferrari, ed avrebbe riportato serenità a Maranello. Proprio lui, l'ultimo ad avergli consegnato un titolo mondiale. Invece no, perchè il Gran Premio di Spagna 2016 doveva passare alla storia in modo ancor più clamoroso, grazie ad un 18enne che ha lasciato di stucco persino il suo datore di lavoro. Lo ha fatto rimanendo freddo nel finale di gara, nonostante il costante fiato sul collo del più illustre collega, nonostante la logica lasci intendere che a 18 anni la maturità necessaria per vincere una gara di Formula 1 sia lontana dall'essere raggiunta. Ha vinto un predestinato? Forse. Adesso per Max arriverà il periodo più difficile, quello della ricerca di conferme. Ma ciò che si è visto sul circuito spagnolo fa pensare che non si tratti di un episodio sporadico. E' più probabile che tali conferme arrivino sotto forma di podii, perchè se Hamilton e Rosberg non si fossero scontrati, le Mercedes avrebbero dominato anche questa volta.

Harakiri Mercedes. Ferrari: per adesso un mondiale di occasioni perse

Per i tedeschi saranno giorni di fuoco. La teoria dei due galli in un pollaio si è purtroppo concretizzata. Hamilton, insoddisfatto per questo inizio di stagione, voleva dimostrare di essere ancora il leader di una squadra, invece, sempre più nelle mani di Rosberg, il quale forte delle sue recenti vittorie adesso sente la grande chance mondiale sempre più vicina, da difendere in ogni modo. Anche con il cambio repentino di traiettoria che ha portato il compagno di squadra sull'erba, privo di controllo del mezzo, prima di vederselo carambolare addosso. Ma se alla Mercedes piangono alla Ferrari non ridono. La grande opportunità era alla portata, ma ad approfittarne è stato qualcun'altro. Il secondo e terzo posto di, rispettivamente, Raikkonen e Vettel, non può soddisfare ed anzi lasciano l'amaro in bocca. Un campionato iniziato in Australia con una vittoria sfumata e progredito con occasioni perse fra errori di pilotaggio e di strategia. Adesso che anche Red Bull è progredita si fa ancora più dura per la Ferrari. La sveglia è già suonata, da un pezzo, ma a Maranello nessuno l'ha sentita.

 

Lunedì, 16 Maggio 2016 08:14

Sassuolo, ad un passo dall'Europa

I neroverdi battono l'Inter e centrano un sesto posto storico. Per essere certi di disputare il preliminare di Europa League, Magnanelli e compagni dovranno attendere la finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus.

di Andrea Melli
Sette giorni d'Europa, aspettando un regalo da chi, tanti anni fa, diede inizio alla straordinaria cavalcata verso la Serie A. Il Sassuolo fa il suo, blinda il sesto posto che solamente in caso di vittoria della Juventus nella finale di Coppa Italia vorrebbe dire Europa League e lo fa battendo un'Inter (3-1) che non aveva più nulla da chiedere al campionato. La ciliegina sulla torta può metterla Max Allegri, l'uomo che nel 2008 portò i neroverdi alla storica promozione in B: capitan Magnanelli, che oggi sorride nonostante lo svarione che ha provocato l'unico gol nerazzurro di serata, era già uno degli elementi cardine di una formazione che ha vissuto un'ascesa strabiliante in questi anni. Signore e signori, la storia è nuovamente qui. A decidere la gara del "Mapei Stadium" una doppietta di Matteo Politano, oltre alla rete di Lorenzo Pellegrini, la terza stagionale del centrocampista scuola Roma. Inutile il gol di Rodrigo Palacio, che sul 2-0 aveva riaperto il match. E adesso, tutti sulla poltrona sabato sera in attesa di capire se sarà Europa League: tutti, fa strano dirlo, a tifare Juventus contro un Milan andato ko anche stasera per mano della Roma.

SASSUOLO-INTER 3-1
MARCATORI: Politano (S) al 6′, Pellegrini (S) al 26′, Palacio (I) al 31′, Politano (S) al 39′ p.t.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini (dal 29′ s.t. Missiroli), Magnanelli, Duncan; Politano (dal 35′ s.t. Biondini), Defrel (dal 6′ s.t. Falcinelli), Sansone. (Pomini, Pegolo, Longhi, Antei, , Trotta). All. Di Francesco
INTER (4-3-3): Carrizo (dal 27′ s.t. Radu); D'Ambrosio, Murillo, Juan Jesus, Telles; Brozovic, Felipe Melo, Kondogbia (dal 25′ s.t. Nagatomo); Palacio (dal 36′ s.t. Della Giovanna), Jovetic, Eder. (Biabiany, Santon, Gnoukouri, Miangue, Bonetto, Baldini, Gyamfi, Manaj, Correia). All. Mancini
ARBITRO: Gervasoni di Mantova
NOTE: espulso Murillo (I) al 14′ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Telles (I), Magnanelli (S), Brozovic (I), Murillo (I), Juan (I), Duncan (S), Cannavaro (S).

Clamorosa sconfitta del Parma che perde 2-1 la prima partita del girone eliminatorio per lo Scudetto di Serie D. Si tratta della prima sconfitta stagionale dopo una partita nervosa giocata al di sotto delle proprie potenzialità.

Parma, 15 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Si era detto che l'importante era non perdere la gara d'esordio del girone 2 della Poule Scudetto e puntualmente è arrivata la sconfitta, dopo un intero campionato in cui non si era mai verificata. Nello stadio Buitoni di Sansepolcro (campo neutro) gli umbri si sono imposti per 2-1 con i gol di Ferretti e Crocetti. Inutile il gol del pareggio-illusione del Parma di Simonetti ad inizio ripresa che aveva fatto sperare in un differente epilogo della partita.
I crociati hanno approcciato la gara senza la consueta concentrazione e grinta e piano piano hanno lasciato il campo ai padroni di casa. Ora la qualificazione è molto difficile ed il Parma tornerà in campo tra due settimane al Tardini contro la Sambenedettese senza il mister Apolloni che si è fatto espellere per proteste nel finale di partita.

Parma punito nei minuti finali del primo tempo

Apolloni torna all'antico con il 4-3-1-2 che tante soddisfazioni ha portato in campionato. Zommers in porta, Rodriguez, Miglietta e Simonetti a centrocampo, Corapi trequartista alle spalle della coppia Baraye-Melandri.
Il Gubbio invece propone un 4-3-3 molto offensivo.
Ad inizio gara i crociati sembrano avere il pallino del gioco e sfiorano al 7' il vantaggio con Simonetti che penetra in area e calcia di sinistro ma il portiere Volpe compie una gran parata. Al 10' ed al 15' prima Baraye, servito da Melandri e poi Miglietta, impensieriscono di nuovo i padroni di casa ma non trovano la dovuta concretezza. Il Gubbio fa male sulle fasce ed al 42' trovano il goal che sblocca la partita: svarione difensivo del Parma, Crocetti dalla sinistra serve al centro Ferretti il quale trafigge Zommers con un velenoso diagonale. Uno a zero che gela il Parma e si va negli spogliatoi.

Il passaggio del turno ora è una "mission impossible"

Nel l'intervallo l'allenatore del Parma sostituisce un impalpabile Baraye con Guazzo ed al primo minuto della ripresa Simonetti regala il pareggio con uno splendido destro a girare. Il vento della partita sembra essere cambiato ma al 50' la doccia fredda che chiude la gara: Crocetti vince un rimpallo all'interno dell'area e si presenta a tu per tu con Zommers, destro secco e gol. I crociati provano subito a reagire al 60' con Simonetti che però colpisce la traversa con un bellissimo tiro al volo. Il Gubbio si difende con ordine e lascia pochi spazi agli ospiti senza rischiare più di tanto. Apolloni si gioca a venti minuti dalla fine la carta Longobardi passando ad un' ultra offensivo 4-2-4 ma la partita non regala altre emozioni. C'è tempo solo per l'espulsione del mister crociato che protesta vivacemente per un angolo non concesso.
La partita termina con la prima sconfitta del Parma che ora dovrà davvero fare un'impresa per passare il turno. Di sicuro dovrà battere la Sambenedettese con più gol di scarto e sperare in un ripescaggio.

Il Tabellino

GUBBIO – PARMA 2-1
Marcatori: pt 42′ Ferretti; st 2′ Simonetti, 5′ Crocetti.
GUBBIO (4-3-3): Volpe; Kalombo (40′ st Sciamanna), Marini, Di Maio, Degrassi; Conti, Romano, Croce (38′ st Bouhali); Ferri Marini (37′ st Bartoccini), Crocetti, Ferretti.
A disp. Monti, Proietti, Petti, Fumanti, Tibolla, Zuppardo. All. Magi.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (12′ st Mazzocchi), Miglietta, Simonetti (26′ st Longobardi); Corapi; Melandri, Baraye (1′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Mulas, Dodi, Saporetti, Sereni. All. Apolloni
Arbitro: Berger di Pinerolo
Espulso Apolloni al 41′ st per proteste. Ammoniti Cacioli, Simonetti, Corapi, Croce, Bohuali.

Domenica, 15 Maggio 2016 09:25

Carpi, ad Udine per l'impresa

I biancorossi devono vincere alla "Dacia Arena", sperando che il Palermo non abbia la meglio di un Hellas Verona già retrocesso.

di Andrea Melli - "Le polemiche sul paracadute? Nello spogliatoio non ne abbiamo mai parlato, si è già espresso molto chiaramente il presidente. Noi ci siamo allenati bene e abbiamo pensato solo a quello". Mette subito in chiaro il suo pensiero Fabrizio Castori. Rivolto soltanto sul campo e non sulle voci extra.

Piuttosto, il tecnico biancorosso si concentra sul momento della sua squadra. "La squadra è in gran forma, anche se ci sono defezioni per squalifiche e qualche acciacco, ma non ho mai pianto le assenze e non lo faremo nemmeno questa volta perché le assenze fanno parte del calcio. Anche domenica scorsa la squadra ha dimostrato di avere gamba e corsa e sono convinto che domani faremo una grande partita", spiega Castori che invece non vuol sentire parlare di futuro. "Al futuro adesso non ci penso, il tempo della letteratura non è ancora arrivato e adesso ho in testa solo la partita di domani sera. E' l'unica cosa che conta, poi ci sarà tempo per fare considerazioni, bilanci e parlare anche del futuro".

Quindi, l'inevitabile domanda sul momento psicologico di Jerry Mbakogu. "Mbakogu? Ero già stato chiaro domenica dopo la partita con la Lazio, gli ho trasmesso fiducia anche in settimana perché adesso conta solo la partita di Udine dove so che il Carpi non tradirà". E spera poi, che a tradire il Carpi, non ci sia Totò Di Natale, all'ultima gara della sua gloriosa carriera.

"Di Natale? E' un grande campione, per lui sarà sicuramente un momento emozionante ma per noi, con tutto il rispetto per un giocatore che stimo molto, dobbiamo pensare solo a farlo stare il più lontano possibile dalla nostra porta. Poi a fine partita ci complimenteremo con lui per la sua straordinaria carriera".

Per la prima volta nella storia del Giro d'Italia, una pedalata non agonistica in autostrada, per valorizzare il vecchio tracciato dell'A1, entra a far parte del programma della manifestazione. Presenti il Vice Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Riccardo Nencini, nipote del celebre ciclista Gastone Nencini, l'Onorevole Paolo Gandolfi Coordinatore dell'Intergruppo Parlamentare Nuova Mobilità Ciclistica e il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla.

Roma, 14 Maggio 2016

Lunedì 16 maggio l'Autostrada del Sole, nel tratto tra Firenze e Bologna, sarà lo scenario di un'iniziativa molto particolare: per la prima volta in assoluto, si svolgerà sulla rete autostradale una tappa "speciale" del Giro d'Italia (in occasione del giorno di riposo della corsa). Grazie all'iniziativa "Un Giro in A1 Panoramica", ideata e organizzata da Autostrade per l'Italia in partnership con Polizia Stradale e RCS Sport, centinaia di ciclisti parteciperanno ad una pedalata non agonistica a velocità controllata di circa 36 km lungo il vecchio tracciato dell'Autostrada del Sole, dall'area di servizio Aglio Ovest sino al casello di Pian del Voglio e ritorno, che per l'occasione sarà chiuso alla circolazione.

"Un Giro in A1 Panoramica" offrirà a tutti i partecipanti la possibilità di compiere una pedalata su un percorso di notevole valore turistico e
ambientale. L'iniziativa rientra, infatti, in più ampio e articolato piano di Autostrade per l'Italia per la valorizzazione del vecchio tracciato dell'A1 a fini turistici e paesaggistici, per evitare il rischio che la nuova Variante di Valico porti all'isolamento e all'oblìo di aree di incomparabile bellezza. Da questa logica nasce anche la decisione di re-brandizzare sia il vecchio tracciato dell'A1 - che assume la nuova denominazione di "Panoramica" - sia la Variante di Valico, ribattezzata "Direttissima", e di rafforzare la segnaletica in avvicinamento agli sfiocchi e lungo il percorso. Nei prossimi mesi, inoltre, in alcune piazzole di sosta sulla "Panoramica" saranno allestite zone attrezzate per il pic-nic e aree giochi per i bambini.

Ai nastri di partenza del "Un Giro in A1 Panoramica" sarà presente il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini,
appassionato ciclista e nipote di Gastone Nencini, vincitore del Giro d'Italia nel 1957 e del Tour de France nel 1960. In bici anche l'Onorevole
Paolo Gandolfi, componente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazione e Coordinatore dell'Intergruppo Parlamentare Nuova
Mobilità Ciclistica.
Altra presenza istituzionale di prestigio sarà quella di Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. Sarà presente anche il Sindaco di Barberino del Mugello Giampiero Mongatti.

Protagonisti di questa particolarissima pedalata lungo viadotti e curve del tracciato originario dell'A1 - fino a toccare quota 726 metri – saranno centinaia di ciclisti appartenenti alle associazioni amatoriali, affiancati nel percorso da ex campioni del ciclismo: tra di loro è prevista la presenza di un uomo-simbolo del ciclismo italiano, Francesco Moser, che guiderà il plotone dei partecipanti alla pedalata in autostrada. A dare il via, proprio come fosse una vera tappa, sarà invece l'ex campione Stefano Allocchio, starter ufficiale del Giro, sotto lo sguardo attento dell'ammiraglio del Giro d'Italia, Mauro Vegni. Ad attendere i ciclisti all'arrivo un testimonial d'eccezione della sicurezza stradale, Giancarlo Antognoni, centrocampista della Nazionale italiana che fu campione del mondo nel 1982: al termine della pedalata Antognoni premierà gli "eroi della sicurezza", ovvero uomini in divisa della Polizia Stradale e addetti alla viabilità di Autostrade per l'Italia che con coraggio e abnegazione hanno contribuito a salvare vite umane ed a risolvere situazioni difficili.

E' possibile iscriversi alla pedalata in modo semplice e gratuito: basta andare sul sito di Autostrade per l'Italia www.autostrade.it, oppure sul portale noto ai cicloamatori www.mysdam.net. In realtà sarà possibile partecipare all'iniziativa anche iscrivendosi al mattino stesso, presso il gazebo che verrà allestito nel parcheggio dell'outlet di Barberino di Mugello.

Il gruppo Autostrade per l'Italia è presente al Giro d'Italia 2016 anche con Telepass, che riserva agli appassionati di ciclismo due sorprese. In
onore del Giro, infatti, è arrivato il nuovo Telepass Rosa, un'edizione limitata con il colore della maglia del vincitore. Inoltre Telepass porta
al Giro oltre 35mila cartoline, distribuite durante tutte le tappe, che offrono ai nuovi abbonati 6 mesi gratuiti di canone Telepass Family.

Domani, alle ore 15, i crociati affronteranno a San Sepolcro il Gubbio in un mini torneo tra le migliori squadre della Serie D. Si intensificano intanto le voci su un possibile ritorno dell'attaccante brasiliano.

Di Luca Gabrielli

Parma, 13 maggio 2016

Il primo scudetto della storia del Parma, anche se di serie D, potrebbe presto diventare realtà. Domani ha infatti inizio la Poule Scudetto dove le nove squadre vincitrici quest'anno nel loro girone si affronteranno in 3 gironi eliminatori. Le prime tre si incontreranno in seguito in due semifinali con la miglior seconda classificata.
Un appuntamento che la squadra di Apolloni sta preparando da diverse settimane e che la società ha manifestato come ultimo obiettivo della stagione. Si parte dalla trasferta di Gubbio dove si giocherà a porte chiuse dopo gli scontri avvenuti contro il Foligno. Nel caso in cui la gara dovesse terminare in parità o con la vittoria del Parma, i crociati riposerebbero il weekend seguente per poi affrontare la Sambenedettese il 29 in casa.
Ad entusiasmare i supporters ducali, la notizia che una delle due semifinali e la finale si giocheranno allo Stadio Tardini (rispettivamente il 3 ed il 5 giugno).

L'ex Reginaldo molto vicino al ritorno

Ma non c'è solo il calcio giocato a drizzare le antenne dei tifosi. Ad alimentare già le prime voci di mercato di questi giorni,ci hanno pensato le dichiarazioni d'amore, per un suo ritorno, di Reginaldo Ferreira da Silva, attaccante brasiliano già transitato a Parma nel 2007 senza lasciare memorabili ricordi. Acquistato dal neo-presidente Ghirardi per la somma di 4,5 milioni di euro, nella stagione della retrocessione realizza solo 3 reti in 35 presenze e si ricorda soprattutto per i problemini di peso e per il flirt con l'ex velina Elisabetta Canalis. Non ha di certo lasciato il segno al Tardini ma comunque l'anno successivo contribuisce alla promozione con 5 reti in 26 presenze prima di lasciare Parma
Era però un calcio di livello superiore rispetto alla Lega Pro che si appresta ad affrontare la squadra ducale. L'ormai 33enne brasiliano sarebbe sicuramente un giocatore di lusso da poter integrare negli schemi di Apolloni. Rapida seconda punta dal tiro potente, rapprenderebbe quel giusto mix di tecnica e forza che i dirigenti stanno cercando.
Il giocatore ha già manifestato entusiasmo per una possibile chiamata a casa, ora non resta da vedere se sarà lui uno dei sette acquisti promessi dalla società per fare il salto di qualità o se si sarà trattato di uno dei soliti chiacchiericci da bar sport.

In esclusiva la Video Intervista con LUIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 - una chiacchierata confidenziale a fronte di un anno straordinario. Anche questa è "eccellenza italiana".

- Montaggio e Riprese by Luca Mancini
- Produzione by LELUKE SPACE

allenamento parma calcio 1913 intervista apolloni

 

Lunedì, 09 Maggio 2016 14:58

Pallavolo: DHL Modena è campione d'Italia!

Dopo una partita "senza esclusione di colpi" combattuta in un PalaPanini gremito, i padroni di casa battono la Sir Safety Conad Perugia per 3-2. 'Ngapet da leggenda. Lo scudetto torna a Modena dopo 14 anni.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

Modena, 9 maggio 2016

Chi la dura la vince. E porta a casa lo scudetto dopo 14 anni. Dhl Modena Volley si batte come un leone e strappa a un agguerrito Sir Safety Conad Perugia la vittoria per 3-2, regalando lo scudetto maschile alla città della Ghirlandina.

Al termine dei 5 set, esplode la gioia di un gremito PalaPanini e degli oltre mille spettatori che, essendo i biglietti esauriti, hanno seguito il match sul maxischermo posizionato fuori dal Palazzetto. Non è stato facile sovrastare il Perugia, che ha dato prova di nervi saldi e abilità tecnica, dando filo da torcere ai gialloblu per tutti e cinque i set. Solo al tie break dell'ultimo set, infatti, e dopo una rimonta che sa quasi di miracoloso, gli uomini di Mister Lorenzetti riescono ad aggiudicarsi la partita e portare a casa lo scudetto, concludendo in bellezza una stagione da manuale, che già annoverava a Supercoppa e la Coppa Italia.

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Il primo set comincia a rilento, con tanti cambi palla e servizi sbagliati che mantengono la situazione sostanzialmente in parità. Si nota una certa tensione in campo. Sul 10-8 Lorenzetti chiede il primo break. Al rientro in campo la Dhl tiene bene la difesa e riesce a segnate qualche punta, portando il punteggio sul 17-14. Il Perugia attacca con Atanasijevic, che al suo turno di servizio porta il set sul 18 pari. Due muri ben piazzati di Buti portano ancora in vantaggio i perugini sul 19-21. Due set point e l'errore in battuta di Sighinolfi concludono il set in favore della Sir per 23-25.

Il secondo set si apre con un Modena agguerrito e in cerca di riscatto, ma gli umbri letteralmente "fanno muro" e stoppano la corsa al punto di 'Ngapeth che con un ace riesce a portare i canarini in vantaggio sul 5-4. La Sir strappa un punto e si procede in pareggio, fino al timeout tecnico. La ripresa vede di nuovo la Dhl in vantaggio sul 13-11, ma alcune criticità nel servizio riportano i perugini in pareggio. Nella fase centrale del set, i gialloblu si portano in vantaggio sul 18-15. Un successivo errore del perugino Birarelli conferma il vantaggio dei modenesi sul 20-18. Vano il timeout chiamato da Miste Kovac sul 22-18. Con un muro di Bossi il set va ai canarini. 1-1.

Nel terzo set, i perugini approfittano di una Dhl Modena un po' stanca per la recente "battaglia" e si portano subito in vantaggio sull'1-5, allungando ancora di più le distanza sul 2-7. I modenesi sembrano risvegliarsi dal torpore a si mettono alle costole degli umbri sul 6-8. Dopo il timeout Russel e Atanasijevic portano ancora in vantaggio la Sir. Mister Lorenzetti mette in campo Casadei, Thiago e Nikic, mentre Mister Kovac schiera i "freschi" Dimitrov ed Elia portando la Sir ancora in vantaggio sul 14-21. Non c'è storia. Il set va ai perugini per 17-25.

Il quarto set segna la riscossa dei canarini, con un 'Ngapeth agguerrito e in cerca di riscatto per la sua squadra. Il vantaggio gialloblù si assesta prima sul 4 -1 e poi sul 6-2. Nonostante il timeout chiesto da Mister Kovac, la s quadra sembra stanca, soprattutto negli attacchi. Ne approfitta la Dhl che mette a segno un paio di colpi e si porta sul 12-6. Uno scatenato e inarrestabile 'Ngapeth allunga ancora la distanza. Siamo sul 16-8. La Sir riesce a risalire con fatica sul 18-12, ma dopo diversi errori e otto setpoint per la Dhl, con un ace da leggenda 'Ngapeth conquista il set per 25-16 e porta la su squadra allo "scontro finale".

L'ultimo set tiene il PalaPanini con il fiato sospeso. 'Ngapeth sbaglia un paio di attacchi e i muri della Sir portano gli umbri subito in vantaggio sullo 0-4. I gialloblu riescono a recuperare portandosi sul 2-5, ma i perugini rimontano al 3-8. Lorenzetti chiama il timeout e motiva i suoi ragazzi. Il gioco riprende e Vettori accorcia le distanze portando la Dhl sul 6-8 con un ace. Il Perugia sembra perdere certezze. Petri con un altro ace porta le squadre sul 9-9. Vettori conquista ancora un punto per la Dhl, ma la Sir tallona i modenesi e le due squadre raggiungono ancora la parità sull'11-11. Ormai, è una lotta di nervi. Dhl Modena va in vantaggio sul 14-12, giocandosi due matchpoint. Il solito Atanasijevic neutralizza il primo, ma è proprio lui, sbagliando il servizio a regalare lo scudetto ai Modenesi sul 15-13!

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tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina

I crociati chiudono il campionato con il record di imbattibilità in Italia: 94 punti, 28 vittorie, 10 pareggi e 0 sconfitte. Di Corapi e Lauria le ultime reti stagionali. Ora testa allo Scudetto ed al titolo di Campioni d'Italia di Serie D, con un occhio al mercato.

Parma, 9 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Non poteva finire che con un'altra, ennesima, vittoria la stagione dei record della truppa guidata da Apolloni. Contro la Sammaurese arriva un due a zero esterno firmato Corapi al 23' del primo tempo e Lauria al 65' della ripresa.
Un anno pieno di soddisfazioni e rivincite per il Parma che dall'inferno del calcio dilettantistico, si riaffaccia di prepotenza nel panorama professionistico e si candida come protagonista del prossimo campionato di Lega Pro.
Le zero sconfitte in trentotto giornate rappresentano perfettamente il cammino intrapreso da questa dirigenza che meno di un anno fa ha iniziato un progetto definito da molti irrealizzabile in Italia. Rifondare dal nulla il Parma Calcio e riportarlo nel calcio che conta nel minor tempo possibile. Guidato da uomini simbolo del passato come il presidente Nevio Scala e i suoi fidati scudieri degli anni '90 Lorenzo Minotti, Fausto Pizzi e Luigi Apolloni, fin da subito la mission della società è stata una sola: riportare entusiasmo tra i tifosi con un calcio pulito e fondato sui giovani. Valori in controtendenza con il football italiano degli ultimi anni. E bene, missione compiuta. I tifosi fin da subito hanno accompagnato la squadra verso la promozione, dalla prima all'ultima giornata, incitandoli al Tardini ma soprattutto nelle trasferte dove hanno sempre partecipato in massa.
Ora l'obiettivo è diventare Campioni d'Italia di Serie D ma già da qualche settimana gli uomini mercato si stanno muovendo nell'ombra per garantire una squadra da vertice. La salita ambiziosa in Serie B è già iniziata.

Il cinismo crociato regala un'ultima emozione

Per la trasferta a San Mauro Pascoli, il mister Apolloni lascia spazio a centrocampo a Rodriguez, centrocampista di qualità che però ha avuto poco spazio nella stagione. Davanti il capocannoniere della squadra Baraye, al centro di chiacchiere di mercato negli ultimi giorni, con Lauria, Corapi e Melandri a supporto. I primi 20 minuti non regalano emozioni, poi Corapi dà la svolta alla gara. Approfittando dell'uscita incerta del portiere della Sammaurese, il centrocampista ducale segna un gran gol dalla distanza al 23'. Per lui è l'undicesima rete stagionale giocata ad altissimi livelli. Poi ci prova anche capitan Lucarelli, ma la difesa romagnola si salva. La Sammaurese prova a rispondere con Gaiani nel minuti finali, ma Zommers si dimostra come sempre attento e puntuale negli interventi.
Si va all'intervallo con il vantaggio crociata con il minimo sforzo, applicato ad un cinismo da grande squadra.
La ripresa si riapre a ritmi blandi e succede ben poco.
Il palo di Melandri è una fiammata, preludio al raddoppio che arriva puntuale al 65' con Fabio Lauria. Partita chiusa e tutti a casa con il tanto agognato record di imbattibilità.

Il Tabellino

SAMMAURESE – PARMA 0-2

Marcatori: pt 23′ Corapi; st 21′ Lauria
SAMMAURESE (4-3-3): Stella; Pesaresi, Rosini, Sampò, Tartabini; Gaiani, Scarponi, Giulianelli (38′ st Bertozzi); Bonandi (49′ st Dellapasqua), Pieri, Simoncelli (33′ st Traini).
A disposizione: Hysa, Ferrari, Rondinelli, Bassani, Gobbi, Ahmetovic, Dellapasqua. All. Protti
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina (43′ st Adorni), Cacioli, Lucarelli, Ricci; Rodriguez (33′ st Simonetti), Miglietta; Melandri, Corapi, Lauria (22′ st Longobardi); Baraye.
A disposizione: Fall, Agrifogli, Mulas, Ricci, Guazzo, Mazzocchi, Sereni. All. Apolloni
Arbitro: Maggio di Lodi
Ammoniti Miglietta, Rodriguez, Ricci.

Dalle insidie dell'INFERNO escono con onore gli atleti del Team Farm Run di Noceto (Parma). Maria Paola Ceracchi, alla sua prima uscita in campionato si è piazzata subito a ridosso delle migliori di specialità.

di Farm Run Noceto (PR) 9 maggio 2016 -

Quasi tremila atleti si sono presentati alle porte dell'INFERNO RUN, la tappa toscana del Campionato Italiano Mudrun qualificante per il campionato europeo (OCR European Championships). Un percorso di 12 chilometri cosparso d'ostacoli, prove d'abilità, forza e resistenza fisica da completare nel minor tempo possibile.

Per la cronaca Eugenio Bianchi, già vincitore dell'edizione 2015 del campionato italiano di Mud Run, si è riconfermato il più forte anche a Cenaia di Pisa così come in campo femminile si è confermato il valore di Ginevra Cusseau.

Ma una nuova "stella" si sta levando all'orizzonte. Dopo Ginevra, Ilaria Paltrinieri e alla svedese Maria Welin ha fatto irruzione al quarto posto Maria Paola Ceracchi, che ha corso con i colori del neo costituito Team nocetano "Farm Run" attrezzato Merrell.

Una sorpresa per molti ma non per gli organizzatori della tappa parmigiana del campionato in programma per il prossimo 7 Agosto a Noceto che ben conoscevano le qualità e la preparazione di Maria Paola Ceracchi, classe 1987, l'Ufficiale Gentildonna. Già perché è meglio non farsi ingannare dalla grazia e femminilità della Ceracchi, capace di indossare con la medesima disinvoltura scarpe col tacco 13 e gli anfibi con mimetica. Maria Paola questa volta si è distinta anche in terra ferma e non solo in Accademia o in mare, forte della sua preparazione e della "copertura aerea" di Daniele Groove Lisordati (in forza all'Aeronautica Militare), il secondo atleta del Team "Farm Run", che l'ha affiancata per tutto il percorso tagliando il traguardo insieme a lei.

Una coppia di straordinari atleti che tenteranno di scalare le classifiche giocandosela alla pari con i migliori atleti di specialità ai prossimi appuntamenti.

Senza nulla togliere ai due militari, la vera sorpresa è arrivata dalle altre due componenti del Team Farm Run che si sono gettate nell'Inferno. Claudia Tosi e Patty Nevi, le due "super mamme" di Parma alla prima esperienza in questa dura disciplina. Iscritte alla prova non competitiva, nemmeno il violentissimo temporale, che le ha colte di sorpresa poco dopo avere superato metà percorso rendendo oltremodo complesso il superamento delle prove e la tenuta sui saliscendi resi insidiosi dalla pioggia, è riuscito nell'intento di fermarle o demotivarle. Anzi, il maggior impegno sembra averle galvanizzate presentandosi al traguardo con una nuova convinzione: la prossima gara sarà combattuta nel gruppo dei competitivi.

Tranquille, determinate e soprattutto convinte del passaggio alla classe superiore, con la loro prova hanno messo la ciliegina sulla torta alla trasferta pisana del Team parmigiano Farm Run.

Comprensibile quindi la soddisfazione di Giuseppe Ronchini, Presidente dell'associazione ACME ASD di Noceto, per l'ottima prestazione di Maria Paola, Daniele, Claudia e Patty che, con la loro prestazione, hanno contribuito a qualificare gli sforzi per portare questa impegnativa e appassionante disciplina sul terreno di casa. Infatti, come lo scorso anno, la Farm Run 2016 si correrà il 7 di agosto sui terreni agricoli dello stesso Ronchini, tra mandrie e natura, in piena food valley.

 

Crescono gli appassionati di mud run, la faticosa corsa a ostacoli nel fango. Agnese Soncini, nutrizionista e terza classificata alla Farm Run di Noceto dell'anno scorso, si prepara alla nuova sfida seguendo alcune basilari regole d'oro dell'alimentazione dell'atleta. Eccole!

di Alexa Kuhne

Noceto, 7 maggio 2016

Poche, efficaci regole alimentari fanno di un atleta una macchina da guerra.
Nutrirsi correttamente, in vista di una competizione che richiede uno sforzo cospicuo, ma anche durante, può determinare la buona riuscita di una gara.

agnese soncini due farm run

Basta poco, come spiega Agnese Soncini, 29 anni, di Corticelle Pieve (Brescia), sfegatata mudrunner (e non solo!), ma anche nutrizionista, in procinto di affrontare il suo secondo Farm Run, a Noceto, il 7 agosto.

agnese soncini tre farm run

Sei una fortissima atleta di questo campionato italiano. Quanto delle tue competenze professionali in materia di nutrizione hanno contribuito al successo?

"Grazie per il 'fortissima atleta', ci provo! Tutto e nulla. Direi molto sia in allenamento che in gara. D'altronde anche una Ferrari se non ha la benzina non funziona e, ancor peggio, se sbagli a fare il pieno e metti del diesel. Alla mia prima gara ricordo che in preda a formicolio per carenza di sali (c'erano litri di acqua ma non prendevo Sali) per scampare ai crampi mi leccai gli avambracci con tutto quello che ci poteva essere attaccato...Uno schifo, ma funzionò".

Qual è la tua dieta tipo e come viene modificata durante la preparazione di una gara?

"Domanda da un milione di dollari. Tengo a sottolineare che ognuno di noi ha proprie esigenze e necessità e man mano che un atleta si evolve queste cambiano. Personalmente quello che mangio in gara è uguale a quello che mangio in allenamento. Molti non sanno che la nutrizione dello sportivo parte dall'allenamento e deve rimanere tale durante la preparazione della gara. Non si deve mai sperimentare nulla di nuovo in gara se si vuole arrivare sani e salvi al finish-line. L'unica differenza è che, nei due giorni precedenti, non mi alleno, dormo il più possibile e mangio più carboidrati. Il pieno, prima di un lungo viaggio, si fa il giorno prima e non il giorno stesso!"

agnese soncini uno farm run

Qualche suggerimento per chi volesse affacciarsi a questa disciplina più per divertimento e per tenersi in forma che per raggiungere la vetta in classifica?

"Direi, prima di tutto, di bere acqua! Molti non sanno che il 73% del nostro corpo è costituito da acqua e per paragonarci sempre alla nostra Ferrari se non si raffredda il motore questo brucia e noi restiamo a piedi! Il giorno prima della gara suggerisco di berne circa 2 litri, la mattina stessa almeno un litro e di fermarsi a bere ad ogni ristoro. Dal punto di vista alimentare la sera prima non guasta mai un bel primo piatto e a colazione 3-4 fette di pane integrale fresco con burro e marmellata e magari un uovo alla coque. Mi raccomando: mangiate tutto 4 ore prima e masticate bene!"

Ci sono alimenti che, escludendo i casi di specifiche e personali intolleranze alimentari, sconsiglieresti di mangiare e perché?

"Un'altra volta mi trovo a dire che ognuno fa per sé. C'è' gente che digerisce i sassi e poi corre come se nulla fosse. In linea di massima, comunque, escluderei tutto quello che non avete mai provato in allenamento o che vi passa sotto il naso da quando partite di casa fino a dopo la gara, tipo pane, salamella e birra!"

FARMRUN ORIZZONTALE-Rid 

Merrell solo logo

Mentre i festeggiamenti per la promozione in Lega Pro continuano, la dirigenza lavora nell'ombra per regalare ad Apolloni una squadra attrezzata per salire nuovamente di categoria. Nomi altisonanti per un attacco da doppia cifra.

di Luca Gabrielli

Parma, 3 maggio 2016 

Quale sarà il bomber che guiderà il Parma alla conquista della Serie B? Sono ufficialmente iniziati i casting ed i primi nomi fatti stanno facendo già sognare i tifosi crociati.
Si va da quello più affascinante, il cavallo di ritorno Alberto Gilardino, all'"emigrato" nella Championship inglese, Mirco Antenucci, fino ad arrivare al bomber navigato Daniele Cacia. Uno di questi nomi probabilmente farà parte della prossima rosa ducale. Vediamo in breve le caratteristiche e le possibilità di vederli calcare il Tardini.

Il romantico ritorno del "Gila"

Sono già passati 14 anni da quando Cesare Prandelli volle nel suo Parma, nell'estate del 2002, un giovanissimo attaccante di belle speranze di cui si parlava come del "nuovo Inzaghi". Ed effettivamente per movenze e caratteristiche è stato forse l'attaccante che più di tutti si è avvicinato al rapace piacentino. Partito in seconda fila, dietro il duo tutto forza e fantasia Mutu-Adriano, Alberto Gilardino riesce comunque ad inanellare nella prima stagione ben 24 presenze, condite da 4 goal in campionato ed uno in Coppa Italia.
L'anno successivo la consacrazione del futuro Campione del Mondo 2006. Diventato il fulcro del gioco della squadra di Prandelli, realizza 23 reti in 34 presenze e si posiziona alle spalle di Shevchenko nel trono dei cannonieri.
Nella stagione seguente si conferma agli stessi livelli e ne segna ancora 23 ma è ancora vice capocannoniere, stavolta alle spalle di Cristiano Lucarelli. Ma l'addio (o l'arrivederci, chissà...) lo dà nell'epico spareggio contro il Bologna con un goal di tibia che manda in estasi i tifosi gialloblu accorsi al Dall'Ara e permette al Parma di restare in Serie A.
Questa è la storia passata del Gila in terra ducale. Ora le voci che si susseguono negli ultimi giorni, lo vedono di nuovo vicino al Tardini. Che sia realtà o fantasia ancora non è possibile saperlo. Di certo c'è stato un contatto tra la dirigenza e l'entourage del calciatore per sondare una prima disponibilità. Il giocatore è rimasto molto attaccato alla città ed ai suoi tifosi ma molte, forse troppe combinazioni, dovrebbero inanellarsi. Innanzitutto il bomber di Biella dovrebbe decurtarsi e di molto il proprio stipendio e spalmarlo magari in più anni. In secondo luogo dovrebbe scendere non di una bensì di due categorie. Cosa non da poco visto che l'ormai 34enne è a sole dieci reti dallo storico traguardo dei 200 goal in Serie A.
È una vera e propria mission impossible ma sognare non costa nulla. Se ne saprà sicuramente di più nelle prossime settimane.

Cacia, l'attaccante giusto per tutte le categorie

L'altro nome uscito negli ultimi giorni è quello di Daniele Cacia, attaccante dell'Ascoli, classe 1983. Prima punta e dotato di una buona tecnica di base, viene ceduto la stagione scorsa dal Bologna alla squadra marchigiana e mette a segno ben 17 reti. È il classico attaccante che durante la carriera si è fatto le ossa in tutte le categorie, non ai livelli di Alberto Gilardino ma che sicuramente farebbe le fortune di una squadra di vertice di Lega Pro.
Nella stagione 2012-2013 è stato capocannoniere di Serie B con 24 reti con la maglia dell'Hellas Verona ed è ancora molto integro fisicamente. Sarebbe sicuramente un'ottima opzione per il Parma ma, piccolo ostacolo in più, ha ancora un anno di contratto con l'Ascoli e prima di tutto si dovrebbe discutere con la squadra marchigiana.

Antenucci, bomber sgusciante del Leeds

L'ultimo attaccante nelle mire di Minotti & Co è Mirco Antenucci, 31enne seconda punta di Termoli. Le sue caratteristiche sono molto differenti da quelle dei due sopracitati ma i contributi in zona goal non si discostano di molto. Attaccante tecnico, veloce e abile nell'uno contro uno, predilige giocare al fianco di un bomber di peso. Negli ultimi due anni si è affacciato al calcio inglese, con la gloriosa maglia del Leeds ed è riuscito a raggiungere sempre la doppia cifra. Il suo contratto scade quest'estate ma su di lui ha posato gli occhi anche il Verona, da poco retrocesso in Serie B.
Difficile raffiungerlo ma non impossibile.

La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".

Le imprese da veri duri di Silvia Bigi, parmigiana doc, classe '67 che a 33 anni ha cominciato a correre e non si è più fermata, approcciando discipline sempre più pesanti. Il suo nuovo traguardo sarà il prossimo Ironman di Zurigo.

di Alexa Kuhne

Parma, 8 maggio 2016 

A vederla così esile sembra una ragazzina.
Una minuta donna dagli occhi che sorridono, di quelli un po' ingenui e aperti.
Ma Silvia Bigi, classe '67, parmigiana doc, ha un cuore potente e muscoli di acciaio.
A piccoli passi ha coltivato la sua passione, scoperta dopo la nascita del terzo figlio: la corsa.
A questa ha poi affiancato il nuoto e la bici. Una ricerca continua, senza soste, di discipline sempre più dure con cui mettersi alla prova.
A 33 anni ha cominciato a sfidare, prima di tutto, se stessa. Spesso sola, perché il marito Carlo era impegnato con il team di motocross, aveva deciso di rimettersi in forma, facendo un giro della Cittadella – 1,3 chilometri – in 9 minuti. Ora Silvia è una triatleta instancabile che si sta preparando, in questi giorni, a una prova generale, in vista della mega sfida di questa estate: domenica prossima sarà una degli ironman del Challenge Rimini. Solo un piccolo 'assaggio' per le sue gambe che si stanno riscaldando per divorare percorsi ben più sostanziosi.

bigi gara uno Copia

La fondista e triatleta ci sta mettendo tutta se stessa per la competizione più grossa: si accinge ad affrontare, per la prima volta, un ironman a Zurigo, il 24 luglio prossimo. 3,86 chilometri a nuoto, 180 chilometri in bici, 42,195 di corsa.
La incontriamo tra un allenamento in vasca e una training su due ruote.
Lascerà marito, tre figli, il cane e la sua casa di campagna per partire col il suo nuovo minivan, di cui è entusiasta perchè sarà anche la sua 'roulotte'.
Si, perché Silvia non ha tempo da perdere: "Bisogna essere sul campo alle cinque del mattino, pronti a partire, e io, dormendo nel mio furgone sul posto, sarò già operativa...".

Vacanza Campitello 2013 41 Copia Copia

L'ultimo bellissimo risultato, che le fa sorridere gli occhi, è stato il secondo posto al campionato italiano Ultra sky, oltre 70 chilometri di sudore.
L' impresa che sembra impossibile l'ha affrontata invece a luglio scorso, per la seconda volta: l'Ultra trail du Mont Blanc. Emozione allo stato puro. Paesaggi spettacolari. Sforzo per pochi: una durissima corsa fuoristrada, partendo da Chamonix. Oltre duemila partecipanti. Solo il 13 % donne. Silvia 50esima...
Ma la nostra appassionata di trail, schiva e modesta, omette di dire che l'ultimo Utmb che ha sostenuto è stato il coronamento delle sue fatiche, la gara più prestigiosa di tutte: 170 chilometri di un itinerario sterrato, un saliscendi lungo gli antichi sentieri di montagna, durante il quale le sue gambe hanno raggiunto diverse volte i 3000 metri di quota per poi ridiscendere. Dalla cittadina d'Oltralpe per fare tutto il giro del Monte Bianco, toccando Italia, Svizzera e tornando in Francia. Così per 44 ore, ininterrottamente. Due notti senza mai dormire, fermandosi per qualche secondo, solo il tempo strettamente necessario per bere e per alimentarsi velocemente. Una emozione senza confronto, tanti frammenti di ricordi, indelebili: "Ho ceduto alla stanchezza per 3 o 4 minuti, accovacciandomi per dormire in un cespuglio di mirtilli..".

bigi gara tre Copia

"Per questa gara – racconta – mi sono allenata facendo diverse competizioni: Cervino xtrail, Lavaredo, Cima Tauffi. Comunque tutte sui 60 chilometri. Ogni fine settimana poi andavo sui nostri crinali per allenamenti di almeno cinque ore. A sostenermi il mio figlio maggiore, Filippo, laureato in Scienze motorie, laureando in Fisioterapia, con un passato alle spalle da triatleta".

S BIGI Copia

Il risultato è stato soddisfacente, tanto da spingerla ad andare ancora oltre, a tentare, a 49 anni, l'intentato.
L'ironman è per i più duri, si sa. Pochissime donne, oltre i 40, sarebbero pronte a testarsi, a sacrificare tutto, a sfidare corpo e mente. Ma Silvia dice che l'emozione ti ricompensa di tutto.
"Tutti i giorni – dice l'atleta, raccontando una sua giornata tipo – mi sveglio alle sei e bado alle cose di casa. Accudisco le galline, mi occupo delle mie rose, dei miei figli, Filippo, Marco e Nicola, poi vado in vasca dalle 7,30 fino alle 9.00. Dopodichè comincia la mia giornata a scuola come insegnante. In questa routine riesco a inserire la bici due volte a settimana e la corsa che mi occupa per tre giorni".

bigi gara quattro Copia

La Bigi vive di passioni. E non ne lascia mai una indietro a vantaggio dell'altra...
"Mi piace lavorare a maglia, cucire e fare l'uncinetto. Sono le cose che mi fanno stare bene, come cucinare, preparare conserve, torte e focacce e occuparmi della mia casa che ho voluto in campagna...".

SILVIA Copia

Per chi pensa che Silvia segua una dieta particolare prima di prepararsi a una competizione lei puntualizza: "Non seguo una dieta. Tutto rimane nella normalità; mangio quello che cucino per la famiglia, che è già abbastanza impegnativa. Tutto il tempo dedicato a me viene sempre dopo di loro".

Sono proprio la normalità e l'equilbrio a fare di questa donna una persona eccezionale.
In bocca al lupo, Silvia!

 

Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.

Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli

È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.

parma bellaria partita calcio 2

Supremazia dal primo all'ultimo minuto

Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.

Il Tabellino

PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola

parma bellaria partita calcio rid

Sabato, 30 Aprile 2016 15:34

Carpi, ecco la mission impossible

I biancorossi vanno a far visita ai Campioni d'Italia della Juventus. Strappare anche un solo punto, sarebbe un trionfo.

di Andrea Melli  - "Sfida di domani complicatissima, ma dovremo affrontarla con l' atteggiamento, lo spirito di sacrificio e l'impegno giusti". Fabrizio Castori tiene alta l'attenzione alla vigilia del lunch match di domani contro la Juventus: il Carpi non vuol di certo partire battuto. "Siamo cresciuti strada facendo, vogliamo fare lo scatto decisivo per raggiungere la salvezza -precisa- importante sarà uscire dallo Juventus Stadium a testa alta, dopo aver giocato con il massimo impegno. Si è vincenti anche così", spiega Castori, che racconta quali e quante siano le potenzialità di una Juventus schiacciasassi.

"Sono una formazione dalle grandi potenzialità, una squadra che vince 24 degli ultimi 25 turni in campionato fa qualcosa di straordinario". I numeri dei bianconeri sono incredibili: 14 vittorie in casa a fronte di 2 pareggi ed una sconfitta con 30 gol realizzati e 6 subiti; il Carpi ha raccolto lontano dal Braglia 12 punti con 2 successi e 6 pareggi collezionando 9 sconfitte con 12 gol segnati e 28 incassati. Il calcio non è solo numeri, certe volte il cuore e le motivazioni possono rappresentare quel "qualcosa" di diverso in grado di generare un imprevisto e quindi un risultato insperato ed inatteso. A proposito, Castori fa i complimenti al neopromosso Crotone per la trionfale cavalcata in serie A: "una favola simile a quella del Carpi, non ci resta che complimentarci con loro", il pensiero tecnico marchigiani, che vuole continuare a stupire. Molto complicato farlo domani a Torino: la Juve ha perso in casa alla prima giornata contro l'Udinese (0-1), ha pareggiato alla terza e alla quinta contro Chievo e Frosinone sempre per 1-1 poi la Vecchia Signora ha inanellato 14 vittorie consecutive allo Juventus Stadium. I grandi numeri talvolta vengono smentiti, non resta che sperare

Sabato, 30 Aprile 2016 15:27

Sassuolo, attento al tranello Verona

A Reggio Emilia, i neroverdi affrontano l'Hellas aritmeticamente retrocesso nello scorso turno. Per Magnanelli e compagni, in chiave Europa League, i 3 punti sono di fondamentale importanza

di Andrea Melli  - "Per poter ambire all'Europa dobbiamo fare tre punti. Quella di domani è una partita importante, in questo momento la più importante del campionato. Sappiamo che conterà anche il risultato del Milan, ma sappiamo che dobbiamo unicamente pensare a noi stessi". Non si nasconde dietro ad un dito Eusebio Di Francesco, e sa che l'Hellas Verona che arriverà al "Mapei Stadium", già aritmeticamente retrocessa, sarà sgombra da ogni peso mentale. "Ha fatto risultati altalenanti. Se è ultima in classifica qualche problemino l'avrà avuto. Ma ultimamente hanno fatto ottime gare: col Milan ha vinto e anche bene, mentre con l'Empoli non meritavano di perdere. D'altra parte, noi dobbiamo vincere, dobbiamo essere aggressivi fin dall'inizio". Pensa solo al presente Difra, e non guarda più in là dell'attualità.

"In questo momento penso a fare nove punti, la programmazione verrà successivamente anche in base a quello che riusciremo a ottenere. Che abbia già firmato dimostra che la società sta già mettendo le basi per l'anno prossimo. Ma ora penso solo a queste ultime tre gare". Circoletto rosso su Luca Toni, vicino al Sassuolo la prima stagione di massima serie. "Ci ha fatto spesso male, dobbiamo cercare di portare il Verona il meno possibile in area".

Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:37

La Farm Run 2016 si corre anche in gruppo!

Un percorso lungo 12 Km in cui il territorio sarà il vero protagonista, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro. Il 7 agosto tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

Parma, 27 aprile 2016 

Fervono i preparativi!

Il campionato italiano MudRun il 7 di agosto farà tappa nel cuore della "Food Valley" con la FarmRun, gara qualificante per l'OCR European Championships.

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto nella zona del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

Un percorso lungo 12 Km in mezzo alla natura per sfidare ostacoli e fango divertendosi.

NON serve essere atleti per divertirsi, la gara è aperta a tutti. Ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo con due modalità:

–corsa competitiva–
–corsa NON competitiva–

COSA VUOL DIRE?

Chi ambisce alla classifica del Campionato ITALIANO MUDRUN può iscriversi alla competitiva e sottostare al regolamento CIMR.

Chi vuole partecipare solo con l'obbiettivo di divertirsi e fra un ostacolo ed il successivo vuole poter camminare ridere e scherzare ecco che per loro la NON COMPETITIVA è l'ideale.

Saranno premiati anche i più divertenti TRAVESTIMENTI a tema fattoria!

Sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la gara competitiva, non competitiva e per i gruppi. E ricordate che... chi prima si iscrive meno spende!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti

Per info e iscrizioni - www.farmrun.it 

Oppure inviate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

In allegato scaricabile la locandina

In fondo alla pagina la galleria immagini con tutte le foto della prima edizione!

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Le foto della scorsa edizione in fondo alla pagina 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì, 26 Aprile 2016 12:13

Carpi, è lo scatto salvezza

I biancorossi piegano nel finale un ottimo Empoli, grazie alla rete nel finale di Lasagna: non basta la superiorità numerica, il tutto si decide nel finale, che si fa incandescente. 

di Andrea Melli

La salvezza del Carpi passa dai piedi di Kevin Lasagna. Il gol dell'attaccante contro un Empoli mai domo, nonostante l'inferiorità numerica e il pass per la Serie A 2016-17 già in tasca, arriva in extremis ma vale oro perché consente a Pasciuti e soci di guadagnare punti pesanti per la lotta per non retrocedere. Carpi che vince e lo fa "godendo" anche del rosso per Mchedlidze per una gomitata ai danni di Crimi. Non basta però ai biancorossi la superiorità numerica, e allora il tutto si decide nel finale, che si fa incandescente; quando ormai la partita sembra destinata a concludersi sullo 0-0, Lasagna fa esplodere il "Braglia" timbrando il gol vittoria, che permette alla squadra di Castori di rispedire a tre punti di distanza il Palermo e di muovere un passo importante verso la salvezza. L'espulsione nel finale di Lollo conta solo per le statistiche.

CARPI-EMPOLI 1-0

MARCATORE: 40′ st Lasagna.
CARPI (4-4-1-1): Belec; Letizia, Poli, Romagnoli, Gagliolo; Pasciuti, Crimi (9′ st Lasagna), Bianco (19′ st De Guzman), Di Gaudio; Lollo; Mbakogu (39′ st Mancosu). A disposizione:Colombi, Sabelli, Cofie, Zaccardo, Porcari, Verdi, Suagher, Mancosu, Martinho, Daprelà. Allenatore: Castori.
EMPOLI (4-3-1-2): Pelagotti; Zambelli (42′ st Bittante), Cosic, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes (40′ st Maccarone), Buchel (23′ st Croce); Saponara; Mchedlizde, Pucciarelli. A disposizione: Pugliesi, Meli, Maiello, Diousse, Piu, Camporese, Krunic, Ariaudo, Picchi. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Paolo Valeri di Roma 2
Assistenti: Lorenzo Manganelli di Valdarno e Stefano Alassio di Imperia.
Quarto uomo: Fabio Pietro Galloni di Lodi.
Addizionali: Maurizio Mariani di Aprilia e Gianluca Manganiello di Pinerolo.
NOTE. Ammoniti: Cosic (E), Crimi, Lollo (2), Zambelli (E), Paredes (E), Bianco, Mancosu, Maccarone (E). Espulsi: Mchedlizde (E), Lollo, Castori.

Rocambolesca vittoria per 4-2 degli uomini di Apolloni in un campo ai limiti della praticabilità. Il "micio" Melandri sblocca la gara nel primo tempo, poi Mazzocchi nel giro di un minuto segna una doppietta e Lauria chiude i conti dopo che il Ravenna si era rifatto sotto con due goal. Scontri fuori dallo stadio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 26 aprile 2016 

Buona la prima da neopromossa. La settimana di festeggiamenti per la promozione in Lega Pro, con tre giornate di anticipo, poteva far calare l'attenzione sul calcio giocato al Parma ma come ha dichiarato il mister gialloblù, l'obiettivo ora è mantenere l'imbattibilità in campionato e subire meno reti possibili.
Di fronte, un Ravenna un che viene da una brutta sconfitta contro il Forlì e ancora alla ricerca di punti salvezza. Apolloni cambia molto poco rispetto alla vittoria contro il Delta Rovigo e posiziona il ravennate Melandri alle spalle di Musetti. Solo panchina per il capocannoniere Baraye e Guazzo.

La zampata del figliol prodigo apre le danze

Pronti via ed il Parma, nonostante il campo in condizioni pessime, passa subito in vantaggio con il "micio" Melandri. All 11' l'attaccante, nato a Ravenna 27 anni fa, segna il suo undicesimo goal personale su assist pregevole di tacco di Musetti. Nei primi quarantacinque minuti il Parma ha altre quattro, cinque occasioni per incrementare il vantaggio ma si dimostra meno cinica rispetto ad altre occasioni. Il primo tempo si chiude con il minimo vantaggio davanti ai tifosi parmigiani giunti come sempre in massa per seguire la loro squadra.

Secondo tempo da "Pazza Inter"

Dopo un'ora di gioco i crociati decidono di far vedere quanto vale la capolista e nel giro di un minuto, tra il 61' ed il 62', chiudono la partita con due goal del giovane Mazzocchi. Il primo con un pregevole sinistro a giro mentre il secondo di destro dopo un'azione pregevole di Miglietta che addomestica di petto un pallone difficile da controllare e serve all'esterno un assist impossibile da sbagliare. Partita maiuscola di Miglietta che finalmente fa vedere le qualità tecniche che possiede ma che in questa stagione ha mostrato a fasi alterne. La partita sul tre a zero a mezz'ora dalla fine sembrerebbe finita qui ma il Ravenna tira fuori il suo orgoglio e prima Guagnelli al 78' e poi Ballardini al 91' rendono meno amara la sconfitta.
Ed in questa pazza partita c'è pure spazio per il goal di Fabio Lauria di piattone destro su assist di Ricci che fissa il risultato finale sul 4-2.

Record da raggiungere

Chi pensava di andare a Ravenna solo per fare una gita, si sbagliava. Il Parma onora il campionato e mostra ancora di avere fame e di voler stupire la gente. I punti ora sono 88 e l'obiettivo richiesto da Apolloni è di mantenere l'imbattibilità in campionato. Sarebbe un vero record che partirebbe dalla Serie A fino ad arrivare alla Serie D ed una volta di più renderebbe questa città orgogliosa della propria squadra. Si può fare, mancano solo due partite alla fine dei giochi, dopodiché sotto con la Lega Pro!

Il Tabellino

RAVENNA – PARMA 2-4
Marcatori: pt 11′ Melandri; st 16′ Mazzocchi, 17′ Mazzocchi, 33′ Guagneli, 46′ Ballardini, 47′ Lauria.
RAVENNA (4-3-3): Iglio; Regno, Mandorlini, Antoniacci, Leonardo; Guagneli, Righini (39′ st Petrascu), Ballardini; Radoi (30′ st Ambrogetti), Innocenti, Battiloro.
A disp. Magnani, Caidi, Atzori, Del Mastio, Derjai, Magri, De Vecchis. All. Mosconi
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Corapi, Miglietta; Mazzocchi (19′ st Rodriguez), Melandri (29′ st Lauria), Ricci; Musetti (22′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Messina, Simonetti, Sereni, Baraye. All. Apolloni
Arbitro: Madonia di Palermo
Ammoniti: Righini.

Lunedì, 25 Aprile 2016 08:40

Sassuolo, a Torino un grande squillo

Vincono i neroverdi all' "Olimpico", che passano grazie alle reti di Sansone, Peluso e Trotta. 

di Andrea Melli - Aveva preso a pallate Genoa e Sampdoria ottenendo un solo punto. A Torino, il Sassuolo non ha sciorinato la migliore prestazione. Ma ha giocato col piglio della grande squadra, col carattere di chi vuole lasciare aperta almeno un cassetto con dentro il sogno dell'Europa League, il Milan atteso oggi a Verona con l'Hellas è a un solo punto, e con l'attenzione che alla vigilia, Eusebio Di Francesco, protagonista indiscusso di questa grande annata, aveva richiesto.

Tranne in una circostanza, ossia quando il Toro ha riequilibrato le sorti della gara, grazie ad una "dormita". Ma in un percorso esponenziale di crescita, certi passaggi a vuoto all'interno dei 90' possono essere accettati. Pronti via, la rete di Sansone, non certo un granatiere, - che sfrutta al meglio un cioccolatino di Duncan, funge da apriscatole. Non fa in tempo a gioire il Sassuolo, che arriva la frittata. Da un calcio d'angolo a proprio favore parte il contropiede del Torino, che con Bruno Peres fa 1-1. Cambia il risultato, ma non l'inerzia psicologica. Perché il Sassuolo regge, complice anche un Toro che fa troppo poco per sgasare. E quando lo fa trova la traversa. La centra clamorosamente Martinez, a Consigli battuto. E' uno dei segni del destino della domenica vincente.

Dopo aver perito da calcio piazzato, ecco che i neroverdi riescono a ferire. E' Peluso a staccare più in alto di tutti. Ed è la prima rete del laterale mancino con la maglia del Sassuolo, che non segnava addirittura da due anni e mezzo, ossia da quando difendeva per la Juventus. E caso del destino, aveva punito il Sassuolo. Insomma, un cerchio che si è chiuso. Si è aperto invece ieri all' "Olimpico Grande Torino", quello di Marcello Trotta. Alla prima marcatura in massima serie.

TORINO-SASSUOLO 1-3
MARCATORI: 3' Sansone (S), 7' Peres (T), 76' Peluso (S), 94' Trotta (S)
TORINO: Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Baselli (70' Benassi), Gazzi, Acquah (7'2 Farnerud), G.Silva (82' Maxi Lopez); Martinez, Belotti. A disp: Ichazo, Castellazzi; Jansson, Zappacosta, Molinaro, Vives, Edera. All. Giampiero Ventura
SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Magnanelli, Duncan; Berardi (89' Longhi), Falcinelli (85' Trotta), Sansone (70' Politano). A disp: Pomini, Pegolo; Ferrini, Adjapong, Abelli, Broh, Pierini. All. Eusebio Di Francesco
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Assistenti: Stallone di Foggia - Gava di Conegliano
IV Ufficiale: La Rocca di Ercolano
Addizionali: Gavillucci di Latina - Saia di Palermo
Note: ammoniti Peluso (S), Gazzi (T), Moretti (T)

Sabato, 23 Aprile 2016 15:44

Carpi, a Milano è un punto d'oro

I biancorossi pareggiano a San Siro col Milan, aumentando il vantaggio sul Frosinone nel rush finale per la salvezza. Lunedì al "Braglia" arriva un Empoli già salvo: un'occasione quindi ghiottissima per scappare dalle inseguitrici.

di ANDREA MELLI

Modena, 23 aprile 2016

E' una notte magica per il Carpi. Dopo l'1-1 di gennaio con l'Inter, la squadra di Castori esce per la seconda volta in stagione con punti da San Siro; i biancorossi bloccano il Milan con una condotta di gara ordinata e attenta, intensa e concentrata, soffrendo il giusto il più quotato avversario ma non concedendo mai nulla. Anzi, il rammarico maggiore è per la squadra di Fabrizio Castori. Nel finale è stato Donnarumma a negare il gol su una bellissima conclusione di Crimi che sarebbe "morta". Peccato davvero, ma per il Carpi va ugualmente bene così. Perché il vantaggio sul Frosinone passa da 1 a 2 punti. E nel rush finale, è cosa non di poco conto. Lunedì al "Braglia" arriva un Empoli già salvo: un'occasione quindi ghiottissima per scappare dalle inseguitrici.

MILAN-CARPI 0-0

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Poli (dal 41′ st Locatelli), Montolivo, Boateng (dal 17′ st Mauri), Bonaventura; Bacca (dal 24′ st Menez), Balotelli. A disposizione: Lopez, Abbiati, De Sciglio, Mexes, Honda, Ely, Zapata,Vido, Calabria. Allenatore: Brocchi.
CARPI (3-5-1-1): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Suagher; Sabelli (dal 33′ st Pasciuti), Crimi, Cofie, Martinho (dal 44′ st Lollo), Letizia; De Guzman (dal 9′ st Lasagna); Mbakogu. A disposizione: Colombi, Porcari, Bianco, Verdi, Di Gaudio, Poli, Mancosu, Daprelà, Fedele. Allenatore: Castori.
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata.
Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Valerio Pegorin di Latina.
Quarto uomo: Mauro Vivenzi di Brescia.
Addizionali: Angelo Cervellera di Taranto e Fabrizio Pasqua di Tivoli
NOTE. Ammoniti: Cofie, Zaccardo, Crimi, Balotelli (M), Alex (M), Suagher.

Giovedì, 21 Aprile 2016 15:37

Sassuolo, devi mangiarti le mani

Con la Sampdoria in dieci per più di un'ora, i neroverdi non riescono a trovare la via del gol. Berardi a 2' dalla fine spreca il rigore del possibile successo.

di Andrea Melli

Parma, 21 aprile 2016

"Abbiamo finito con quattro attaccanti, la prossima volta ne metterò sei". Le ha provate tutte Eusebio Di Francesco, comprensibilmente arrabbiato a fin gara, ma nulla ha potuto. Troppo impreciso sotto porta il suo Sassuolo: ha creato palle goal in quantità industriale, eppure è mancata la concretezza. E quando l'occasionissima, a 2' dalla fine con Berardi sul dischetto poteva sbloccarla, ecco anche l'errore del suo talento migliore, con un penalty calciato come peggio non poteva. La maledizione del minuto 88 ricordava Di Francesco a fine gara: Mimmo aveva sbagliato anche con la Roma. Non era serata, un po' come dieci giorni fa con il Genoa. Potevano accorciare sul Milan, atteso questa sera all'esame Carpi, e invece i neroverdi sono mancati negli ultimi sedici metri.

E' stata una gara a senso unico quella del "Mapei Stadium", nella quale Mariani aveva combinato la frittatona, non cacciando Ranocchia (era già stato ammonito in precedenza) per un calcione tremendo su Defrel. Mariani "richiamato" poi dal quarto uomo Di Vuolo, ha mandato anzitempo nello spogliatoio, mentre il "povero" Defrel, alla mezz'ora, ha dovuto abbandonare per il fortissimo colpo sul naso. Sanguinava incessantemente: la rottura del setto nasale pare essere più che una sensazione. Senza il francese, Difra dalla panchina ha pescato un Trotta che probabilmente ha pagato a caro prezzo, il poco impiego. Come se fosse arrugginito, l'ex Avellino ha fallito tanto. Non è stato l'unico però.

Ad inizio gara, la palla era capitata sul mancino di Berardi, da quella che poteva essere la sua mattonella preferita. Nulla da fare. Ci ha provato in tutte le salse il Sassuolo: andando sia centralmente, che aggirando il campo. Vrsaljko ha cavalcato sulla destra, provocando una quasi autorete di Barreto. Quasi, perché Viviano si è superato con un intervento incredibile. Insomma, dentro la prima frazione di gioco è successo di tutto: anche la chance per Peluso, uno che nella vita calcistica solitamente ha altri compiti. Nella ripresa, con l'uomo in meno, Montella toglie dalla contesa Correa per Silvestre. Passa a 4 dietro, ma la Sampdoria continua a soffrire. E deve dire sempre grazie a Viviano che si supera al quarto d'ora su Magnanelli e sul finale sul destro a giro di Sansone. Anche col quartetto offensivo, la porta doriana non si apre. Nemmeno in occasione del rigore di Berardi. Sfuma anche l'opportunità migliore e forse pure il sogno Europa League. Ma la stagione, resta comunque da incorniciare.

SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (36' pt Duncan), Magnanelli, Pellegrini (32' st Falcinelli); Berardi, Defrel (30' pt Trotta), Sansone. A disposizione: Pegolo, Pomini; Longhi, Corbelli, Ferrini, Adjapong; Broh; Pierini, Politano. All. Di Francesco

SAMPDORIA (3-4-2-1): Viviano; Diakitè, Ranocchia, Cassani; De Silvestri, Fernando, Barreto, Dodò; Soriano (12' st Krsticic), Muriel (27' st Quagliarella), Correa (1' st Silvestre). A disposizione: Brignoli, Puggioni; Pereira, Skriniar, Christodoulopoulos, Rodriguez. All. Montella
Arbitro: Mariani di Aprilia (Tasso di La Spezia/Peretti di Verona)

NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Diakitè, Dodò, Cannavaro, Sansone, Pellegrini, Berardi, Kristicic. Espulso: Ranocchia per doppia ammonizione.

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