Lunedì, 21 Luglio 2014 09:23

F1, Germania: Rosberg corsaro in patria In evidenza

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Nico Rosberg Nico Rosberg by commons.wikimedia.org

Mercedes ancora sugli scudi: vittoria del tedesco, spettacolo di Hamilton. Di nuovo la Ferrari F14T non riesce ad essere veloce -

Parma, 21 luglio 2014 - di Matteo Landi -

E' certamente l'inno tedesco la hit dell'estate. Dopo la vittoria della nazionale tedesca di calcio, Rosberg nella sua Germania vince andando ad allungare in classifica mondiale sul compagno di squadra Hamilton. Dietro la cavalcata trionfale sin dalla pole position è successo di tutto. Due gare completamente diverse dentro la stessa corsa: quella del leader del campionato, lineare e senza scossoni e quella degli altri, Hamilton compreso, farcita di sorpassi, ruotate ed incidenti. La gara tedesca è sembrata un film avente come regista il "patron" della Formula 1 Bernie Ecclestone.

Hamilton, costretto a partire dalla ventesima posizione a causa di un guasto ai freni accusato durante le qualifiche e ad una penalità di cinque posizioni di arretramento sulla griglia di partenza per la sostituzione del cambio, ha dato spettacolo. Partito con il coltello tra i denti, tutt'altro che demotivato per la sfortuna che continua a colpire più lui del suo compagno di squadra, ha compiuto innumerevoli sorpassi, arrivando anche allo scontro con Raikkonen prima e Button poi. Raggiunta la terza posizione alle spalle di Bottas non è riuscito a sopravanzarlo anche a causa di una Williams estremamente veloce sul dritto. Il finlandese, secondo, è stato autore di una gara straordinaria. Impeccabile dalla partenza al traguardo e ben assistito da una Williams a livello prestazionale ormai seconda forza del mondiale. Avrebbe probabilmente beneficiato della velocità della vettura inglese anche il compagno di squadra Massa se un incidente al via non lo avesse escluso dalla gara: scattato dalla terza posizione in griglia è stato colpito al posteriore e scaraventato in aria da Magnussen. Un incidente spettacolare e senza conseguenze in cui i commissari non hanno visto alcun colpevole. Per il brasiliano si è però trattata dell'ennesima gara sfortunata ed i soli 30 punti da lui conquistati in questo mondiale sono un bottino veramente misero se confrontato con la velocità mostrata in pista.

Al pari suo, in quanto a sfortuna, vi è sicuramente Kimi Raikkonen, giunto solamente undicesimo al traguardo: di nuovo la Ferrari F14T non riesce ad essere veloce soprattutto nelle sue mani. I guasti che durante le prove affliggono molto più spesso la sua monoposto rispetto a quella del compagno di squadra Alonso, non lo aiutano nel trovare la giusta confidenza con il mezzo. La Ferrari di oggi sembra la Renault di Briatore di metà anni 2000, incapace di occuparsi allo stesso livello di entrambe le vetture. Fisichella vestiva allora i panni del parafulmine dei problemi Renault, con la differenza che, almeno al tempo, il suo compagno di squadra Alonso vinceva. Stavolta lo spagnolo si è reso partecipe dell'ennesima ottima gara dopo un'altra bella lotta con Vettel, ma terminata solamente al quinto posto a causa della pochezza di una vettura che ha ormai mostrato tutti i suoi limiti. Superata la metà campionato in Ferrari si trovano, a loro dire, focalizzati verso il 2015 per poter partire, nella stagione che verrà, con il piede giusto. Ormai ritornello estivo degli ultimi anni. Peccato, perché un bel campionato come quello in corso sarebbe stato ancor più interessante e mediaticamente appetibile con una Ferrari pronta a lottare per le prime posizioni.

 

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