Martedì, 10 Giugno 2014 09:18

F1, Canada: la prima perla di Ricciardo In evidenza

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Il pilota australiano, protagonista di una gara fortunata e perfetta, vince contro tutti i pronostici sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve.

Parma, 10 giugno 2014 - di Matteo Landi -

Daniel Ricciardo è un pilota australiano. Ha solo due anni meno del suo compagno di squadra, il quattro volte campione del mondo Vettel e prima di domenica scorsa non aveva ancora vinto un gran premio di Formula 1. Se prima dell'inizio del campionato sembrava evidente per gli addetti ai lavori che avremmo assistito ad una supremazia schiacciante della Mercedes, nessuno avrebbe pensato che ad interrompere tale dominio sarebbe stato il sorridente australiano proveniente da anni difficili al servizio della scuderia Toro Rosso. Invece, dopo un convincente avvio di stagione, non solo è riuscito nell'impresa di vincere, ma anche in quella di mettere in ombra, almeno per un pomeriggio, il plurivittorioso compagno di squadra Vettel.

L'inizio della gara, svolta sul veloce circuito cittadino di Montreal, aveva mostrato la solita superiorità delle due frecce d'argento: Rosberg e Hamilton scattati dalla prima fila, nonostante la loro rivalità, anche troppo "romanzata" dai mass media, li avesse portati a sfiorarsi alla prima curva mettendo a rischio l'incolumità delle proprie vetture, hanno dopo pochi giri inflitto un pesante distacco agli inseguitori sulla pista che probabilmente mette più in risalto le qualità della loro vettura: altissime velocità di punta grazie alla migliore power unit del Circus ed una gestione della frenata ottimale grazie ad un efficientissimo brake by wire. Giunti a metà gara invece, proprio i punti forti della competitività Mercedes sono venuti a mancare: prima una perdita di potenza poi un problema al sistema che gestisce elettronicamente la frenata, quest'anno resa difficile da un recupero di energia cinetica potenziato rispetto al recente passato, hanno messo fuori gioco Hamilton. Quasi in contemporanea Rosberg ha iniziato a perdere secondi preziosi in rettilineo a causa di un'analoga mancanza di potenza. A questo punto il tedesco ha mostrato al mondo le sue capacità guidando in maniera impeccabile nel tratto di pista più tortuoso per compensare la sua lentezza sul dritto. Se fino ad oggi la leadership in campionato del tedesco era per tanti dettata dalla fortuna, che non sempre quest'anno aveva assistito il suo compagno di squadra inglese costretto al ritiro in Australia, la sua guida con una Mercedes divenuta "terrestre" ha messo forse fine a tali critiche. Il tedesco non avrà la velocità istintiva di Hamilton, ma ha dalla sua una pulizia di guida ed una visione di gara che pochi altri al momento possono vantare. Un altro talento ormai assodato è Ricciardo, che dopo una gara tutta all'attacco ed un sorpasso da urlo sul messicano Perez, è stato quindi l'unico a rompere la resistenza di Rosberg andando, appunto, a vincere la sua prima gara in Formula 1.

Al traguardo, dietro a Rosberg, è giunto terzo Vettel. Quest'ultimo è stato sicuramente autore di un'ottima gara ma i dubbi che la sua guida fosse perfetta per il regolamento tecnico degli anni scorsi e non ancora adatta a questo genere di vetture sembrano ormai certezze. Chi invece ha fatto una gara estremamente sotto tono è stata la Ferrari: su una pista con importanti allunghi e frenate decise la Rossa ha mostrato tutti i suoi limiti e sia Alonso, sesto, che Raikkonen, decimo dopo anche un testacoda, non sono riusciti a venire fuori dall'anonimato. La scuderia di Maranello aveva portato in terra canadese degli importanti aggiornamenti ma servirà ben altro per uscire da questo stato di crisi. Non è andata meglio all'ex Ferrarista Massa: con una Williams perfetta per il circuito canadese sul finale ha violentemente tamponato Perez. Si è trattato di un comune incidente di gara: il messicano alle prese con problemi ai freni era ormai costretto da qualche giro ad anticipare le frenate ed è stato colpito dal brasiliano che nel tentare un azzardato sorpasso non è riuscito ad evitare lo scontro. I commissari hanno dato la responsabilità dell'accaduto al pilota della Force India, affibbiandogli per il prossimo gran premio una penalità in griglia di cinque posizioni, rendendosi protagonisti dell'ennesimo stupro all'essenza di questo sport: l'agonismo. La cartolina più bella di questa Formula 1 è però il sorriso del vincitore Ricciardo, che tenterà fra due domeniche di bissare il successo sul circuito di casa Red Bull, l'omonimo Red Bull Ring in Austria.

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