Il patron gialloblù ha rassegnato le dimissioni dopo il ricorso respinto dal Coni
Parma, 31 maggio 2014 – di Maria Caterina Viscomi
Terremoto in casa Parma dopo che l'Alta Corte di Giustizia Sportiva ha respinto il ricorso della società ducale in merito alla concessione della licenza Uefa. Nella conferenza stampa di ieri a Collecchio l'atmosfera era tesa e molti si aspettavano quel che poi è realmente successo: le dimissioni del Presidente Tommaso Ghirardi. Ad attenderlo erano, infatti, presenti anche centinaia di tifosi che hanno voluto mostrare il loro calore, oltre che con strette di mano e gesti di incoraggiamento, con lo striscione "Nessuna coppa vale ciò che ci avete regalato. Grazie".
Ma neanche il sostegno dei supporter è bastato per far cambiare idea a Ghirardi, nelle cui parole si è percepita una buona dose di delusione. Sentimento peraltro giustificato, se si considera che due settimane fa la città festeggiava il ritorno in Europa League, consacrato al culmine di una stagione straordinaria. Ora quel che resta di quella gioia è l'amarezza per aver visto sfumare un risultato ottenuto con tanto sudore. Ghirardi ha ribadito quanto anticipato immediatamente dopo la sentenza: «Mi sono dimesso. Il pacchetto del 100% del Parma è ufficialmente in vendita. È sul mercato». E ancora: «Voglio sottolineare inoltre che solo uno stupido può pensare che ci sia stato un gesto di furbizia da parte mia o della mia struttura nel risparmiare 300 mila euro dopo aver speso 13 milioni e averne perso 7 o 8 per la mancata partecipazione alla Coppa Uefa». Infine il Presidente ha voluto ringraziare i tifosi e tutti i presenti.
Sino al 30 giugno sarà l'ad Leonardi a portare avanti gli impegni presi dall'attuale società. Dal 1° luglio, invece, inizierà un'altra era.