Giovedì, 10 Ottobre 2024 05:47

Nuovo inizio: fatti, non parole, editoriale di Gabriele Majo In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

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(Gmajo) – E’ inutile nascondere che, a parte un certo scherzetto che poi mi tirarono, resto molto affezionato a Nuovo Inizio e grato a Marco Ferrari per avermi personalmente scelto quale responsabile ufficio stampa e comunicazione del neonato Parma Calcio 1913, restituendomi quella medesima carica occupata in precedenza, dapprima durante l’Amministrazione Straordinaria del club del duo Bondi-Angiolini e poi nei primi anni Ghirardi.

 

Poi si consumò il mio primo doloroso divorzio dal Parma F.C., a seguito del quale sarebbe iniziato il mio percorso attraverso StadioTardini.com, che mi affidarono i veri fondatori, ossia i Tardini Fans, e poi StadioTardini.it, testata giornalistica della quale sono fondatore e, tutt’ora, proprietario e direttore responsabile, anche se qualche bontempone ha in mente strane idee… Se Ferrari, dieci anni fa, pensò di restituirmi il mio posto in Società, ho ragione di credere che fu proprio per la mia attività su questo sito nei difficili giorni del fallimento e per l’onestà intellettuale che mi ha sempre riconosciuto.

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Ferrari, che di Nuovo Inizio è stato il vero ideatore e collante, anche se preferisce star lontano dai riflettori – salvo averci messo sempre la faccia quando necessario, ossia nei tanti momenti di difficoltà che comunque l’avventura di successo ha incontrato nel suo percorso, scontrandosi spesso anche col fuoco amico – mi scritturò mentre mi trovavo nell’open space (in tutti i sensi) che occupavo allora, ossia il bordo piscina del River, dove tra l’ammirare Rosy Maggiulli discinta e una sana nuotata, con smartphone e portatile a portata di mano ottimizzavo i tempi, tenendomi aggiornato e riferendo ai lettori. Bastò una telefonata e un successivo incontro al Barino per dargli (onorato) piena disponibilità. Il tutto si sarebbe poi perfezionato in una signorile villa dalle parti di Piazzale Partigiani d’Italia.

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L’Amministrazione Straordinaria e Nuovo Inizio sono accomunate da un tratto distintivo nel quale mi sono sempre riconosciuto, ossia vengono prima i fatti e poi le parole: nel turbolento mondo del calcio, però, siamo avvezzi al contrario, e per questo entrambe le compagini, pur tra le migliori avute al Parma, non hanno mai goduto dei favori delle folle, che si sfamano a suon di proclami e promesse, restituendo luoghi comuni e leggende metropolitane. Basta, invece, scorrere l’elenco che abbiamo postato prima – o dare una scorsa alle infografiche, se siamo pigri e non abbiamo voglia di sbatterci troppo a leggere – per vedere una serie di fatti concreti portati a termine in cinque anni, inclusi alcuni cavalli di battaglia (Femminili e Special) che qualcun altro sbandiera come proprie roccaforti.

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Quel freddo elenco resta lì a testimoniare come in cinque anni, senza profondere milionate, ma con quella parsimonia da imprenditori non calcistici (per il popolino piocioni) si siano potuti ottenere enormi risultati sul piano sportivo e corporate. Risultati che restano lì, in dote alla storia del club e degli attuali custodi. Fatti non parolefatti, non pugnette, per dirla alla Cinquini…

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I vari detrattori di Nuovo Inizio (specie nei primi anni, quelli biologici, c’era una incessante attività social di alcuni nostalgici del passato o di un presente/futuro magico mai realizzatosi), come ben sa il nostro lettore Davide che sovente si è a propria volta cimentato al riguardo, hanno via via messo in circolo tutta una serie di corbellerie che, nel nostro piccolo, qui su StadioTardini.it, abbiamo cercato di smontare. Una di queste, che proprio piaceva molto a Davide, era quella della fuga dei Magnifici 7, per sfuggire ai debiti… Intanto era contradditorio dire che non facevano il passo più lungo della gamba (ergo spese oculate) e contemporaneamente asserire che accumulassero pendenze e pagherò.

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Nuovo Inizio, come spesso ho ripetuto, è la miglior start up dello startuppista per eccellenza Marco Ferrari, con la non trascurabile differenza che, di solito, apri aziende per poi rivenderle guadagnandoci: qui, invece, gli imprenditori si sono limitati a svolgere la funzione sociale della ripartenza, senza voler lucrare sul Parma Calcio, ossia, accontentandosi di rientrare delle spese vive sostenute. Considerato che il Parma valeva 100, Krause gliene ha dati 30 cash e gli altri 70 andando a coprire i debiti sportivi spalmati nel tempo, come normalissima gestione, senza altre pendenze verso banche, dipendenti, fornitori.

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Nuovo Inizio si era prefisso, nel tempo (non subito: e l’unica contraddizione, come già ebbi modo di scrivere è proprio questa, ossia l’aver tradito il principio iniziale biologico di una gestione modello tedesco, senza padri padroni), di trovare un imprenditore che avesse passione e soldi da immettere nel nostro divertimento collettivo (data come regola d’ingaggio – non nascosta – che alcuno degli iscritti all’iniziale club di amici, avesse voglia di rovinarsi per il calcio, e che si mantenesse una accettabile quota d’iscrizione): vero, con LiZhang le cose non erano andate per il meglio (salvo una donazione alla Sanz, molto utile all’epoca), ma seppero cautelarsi e responsabilizzarsi in prima persona per rimediare, ma non si può certo additar loro la colpa per aver poi scelto Kyle Krause!

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L’imprenditore americano, che ora possiede il 99% del pacchetto azionario, potrà magari non piacere per il suo essere eccessivamente visionario sul futuro, magari trascurando il presente, o per strategie poco abituali alla pedata italica, ed anche per il suo voler utilizzare la squadra di pallone come cassa di risonanza per i valori a lui cari di inclusione e blablabla vari, epperò, uno che caccia 100 milioni l’anno (lascia fare se 300 subito e gli altri poi diluiti) solo per la componente sportiva, non lo trovi facilmente né nel Tide, né nel globo terracqueo. Missione compiuta, dunque: il Parma è stato lasciato in mani solide ed affidabili. Quel che Nuovo Inizio si era riproposto di fare, l’ha fatto e con risultati Come noi nessuno mAi. Non resta solo che dire Grazie. Gabriele Majo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

 

 

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