Lunedì, 07 Ottobre 2024 08:49

Il Carlino (Modena) e il plagio della maglia canarina In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

2_gabriele-majo-foto-corrado-benedetti-150x150.jpeg(Gmajo) – C’era una volta la Secchia Rapita, ma il derby dell’Emilia in programma domenica 6 ottobre 2024 – finalmente al canonico orario delle 15 – non vedrà opposte Bologna e Modena, bensì il Parma, che, ai Canarini, ha sottratto, secondo quanto riportato stamani sull’edizione geminiana del Resto del Carlino la Maglia. LaThird, quella sfoggiata col Cagliari e bagnata da una sconfitta (i detrattori della Crociata sostengono che porti sfiga, ma provino a vedere lo score delle sostitute…), spianata con grande pompa (ma senza particolare cura negli inviti, giacchéStadioTardini.it e qualche altro locale è stato snobbato…) al Teatro Regio poche ore a ridosso del match.

 

Proprio quel contesto, assieme al fatto che era presente (lui sì) il presidente Kyle Krause, ha fatto sì che autorevoli quotidiani italiani – perfino l’Avvenire della Conferenza Episcopale – dessero risalto al ricostituito binomio Parma-Verdi, ma, a Modena, quel plagio non è passato inosservato (e, a onor del vero, anche alla nostra latitudine).

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A Lorenzo Longhi – il giornalista autore della curiosità riportata sul quotidiano emiliano, che vanta una lunga esperienza nella nostra città e che cura una pagina periodica sulla Gazzetta di Parma assieme al quotato collega Francesco Caremani – non sono sfuggiti le tante troppe (sia pure puramente casuali e non volute, come in ogni romanzo che si rispetti) analogie tra la casacca appena sfoggiata dai Crociati (si fa per dire) e quella della stagione 2022-23 del Modena.

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“Maglia gialla in tinta unita, di un pantone del tutto simile a quello utilizzato da New Balance per il Modena due stagioni fa, girocollo blu così come sponsor, numeri e nomi dei giocatori nelle immagini della partita di lunedì, con il Parma in campo con i pantaloncini gialli (e la squadra di Tesser andò in campo più volte con la divisa così composta), l’effetto Modena, era piuttosto evidente, favorito anche dalla somiglianza del font dei numeri stessi. Non solo: sembrano richiamarsi anche le sagome del canarino logo del Modena e quella blu del puma che fa da sponsor tecnico del Parma”.

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Parma copione del Modena, dunque? Beh la figura è quella, anche se non va dimenticato che nella sua storia recente il Parma ha già utilizzato maglie gialle, come vedete nella gallery che orgogliosamente mostriamo tra un capoverso e l’altro di questo articolo, anche se dobbiamo ammettere, con onestà, il plagio, e siamo pure recidivi. Anche la tanto amata “Ape Maia” (la preferita dal tycoon, così i più realisti del sovrano non perdono occasione per blandirlo, utilizzandola in luogo della Titolare) non è un prodotto made in Parma Calcio, bensì mutuato dalla Rugby Parma…

 

Al limite, se proprio il gialloblù lo si desidera utilizzare, al di là che la gente ami l’orizzontale per via delle tre Coppa di Malesani) dovrebbe essere verticale, così come ai tempi di Ghirardi lo avevo convinto a fare…

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Per evitare che a Modena ci dessero dei copioni, sarebbe stato sufficiente, come argomenta il sempre sensibile al tema Fabrizio Pallini, che su tutto quel giallo fosse spuntata la croce blu, come quella che nel ’78 indossava un certo Carletto Ancelotti, e come la bandiera che, quale simbolo del Comune di Parma, è tornata a sventolare, proprio domenica scorsa, sui pennoni della Monumentale…

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La stilettata finale di Longhi dovrebbe colpirci nell’orgoglio: “Magari sarà un successo commerciale e ai tifosi del Parma piacerà, ma quello, a livello di identità, è una maglia del Modena, e dove esiste rivalità, questo conta”. E dunque, per penitenza, auspichiamo che ad Alcatraz ripassino con attenzione e mandino a memoria, l’immortale lezione del professor Zannoni, circa gli elementi fondamentali per garantire il radicamento di una squadra sul territorio. Facendo bene attenzione che tale radicamento va al di là dei risultati, perché è comodo amarla quando le cose vanno bene… Gabriele Majo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

 

 

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