Mercoledì, 31 Luglio 2024 09:13

Due parole sulla campagna abbonamenti (buona, ma non da record) In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

(Gmajo) – Se da una parte spiace, sinceramente, che la nostra propositiva proposta – sebbene mi dicano comunque almeno esaminata, ed è lodevole – di aprire in abbonamento la Curva Sud non sia stata accolta dal Parma Calcio, dall’altro dobbiamo plaudire, una volta tanto, alla glasnost, o trasparenza del club di diffondere a chiusura della campagna abbonamenti (anche questa è una novità: il non fare dei prolungamenti e rispettare la data di termine fissata), ed è un inedito, un dato puro, non contaminato dalla iniezione delle varie tessere “corporate”, ossia quelle alienate a vantaggio di sponsor, omaggi e di servizio (non ancora emesse, dunque non conteggiate), che contribuiscono al dato lordo degli abbonati di una determinata stagione.

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Il fatto, dunque, che ancora non ci sia il surplus “corporate”, impedisce, al momento, un raffronto preciso con i dati delle campagne precedenti che, appunto, sono completi di questo tipo di aggiunta. Possiamo, così, ragionare solo in soldoni, aggiungendo all’attuale dato ufficiale – 10.555 – ulteriori 2.000 (volendo essere ottimisti), per un totale lordo che potrebbe aggirarsi sui 12.555.

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Sebbene la cassa mediatica mainstream, sobillata da un servizio propaganda sempre particolarmente efficiente, abbia spesso, a proposito della presente campagna, speso il termine “record”, possiamo affermare, invece, che siamo abbastanza in linea (ma inferiori) con i dati delle precedenti stagioni in Serie A precovid: nella 2018/19, infatti, i fedeli furono 12.959 (403 più degli ipotetici attuali), mentre nella 2019/20 ben 13.102 (547).

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Forse si potrebbe parlare di record di abbonamenti sottoscritti nella singola giornata (ma qui non ho dati precisi di riscontro), per i  3.366 nella giornata 1 della 2^ Fase (coincidente con l’apertura della libera vendita), ma non è importante in quanto tempo li sottoscrivi, ma, appunto, il numero totale di abbonamenti.

 

Dunque, anche dopo l’aggiunta degli abbonamenti corporate (se sarà confermato il dato abbastanza ottimistico di 2.000 in più) con ogni probabilità resisterà il record stabilito in epoca Nuovo Inizio che, con 13.102, aveva abbattuto il record degli abbonamenti post era Tanzi, tornando a superare quota 13.000 che, fino ad allora, non era più stata toccata dal lontano 2009-10.

 

Probabilmente, aprendo la Curva Sud, il Parma 2024-25 avrebbe davvero potuto essere da record, sul fronte fedeltà sottoscritte, così, invece, il dato non è pienamente appagante ed al massimo (visto che siamo in clima olimpico) puntare al terzo posto del podio (medaglia di bronzo). Nel nostro articolo “C’è tanta voglia di Sud”, avevamo analizzato, sulla scorta dei numeri sottoscritti, come l’assenza di posti “popolari” avesse fatto precipitosamente abbassare la media quotidiana delle sottoscrizioni: ecco, perché, se quel settore fosse stato aperto in abbonamento, probabilmente sarebbe potuto arrivare l’oro...

 

A conferma del nostro teorema, i numeri davvero infimi di sottoscrizioni nella Fase 3, caratterizzata, rispetto alle due precedenti, da un ulteriore ritocco dei prezzi: nell’ultima settimana, prima della serrata definitiva, infatti, ad onta delle strombazzate del mainstream secondo cui stava andando a gonfie vele (peraltro riportando dati storici non corrispondenti al vero), sono stati effettuati, invece, appena 326 abbonamenti (giacché 10.229 era il dato ufficiale alla chiusura della Fase 2).

 

La non apertura in abbonamento della Sud è stata variamente interpretata da addetti ai lavori e semplici tifosi, adducendo ragioni di sicurezza (“quelli della Roma vengono in 6.000 anche se gli vendi i soli 1.800 del settore ospiti”; “i due settori della Sud, locali ed ospiti, sono comunicanti tramite cancelli”; “la scelta è stata fatta dalla società senza imposizioni delle forze dell’ordine, nel senso che non c’è stato alcun divieto di vendere abbonamenti in Sud per ordine pubblico”, “in passato le tifoserie avversarie erano mischiate con la nostra in Tribuna Laterale e in Tribuna Est: allora onde evitare pericolosi contatti dovremmo chiudere quei settori per questioni di sicurezza? Dai su, in questo caso la società ha toppato di brutto, mi spiace scriverlo. Mi sfugge la motivazione di tenere chiuso un settore popolare. A mio modo di vedere è una cazzata immane, la Curva Sud parmigiana non entra in contatto con il settore ospiti, quindi occasione persa per avere più tifosi crociati al Tardini. In quale altro stadio di Serie A un settore popolare è chiuso?”)

 

o per ragioni di cassetto, che non dovrebbero esistere essendo la proprietà particolarmente danarosa (“Scelta solo societaria: in questo modo, per gare di cartello, puoi vendere anche tutta la Sud agli ospiti e non solo i 2.800/2.900 dell’angolo (1.800) più lo spicchio di curva dietro la porta dove già quest’anno sono andate alcune tifoserie: vendendo abbonamenti in Sud precludevi questa possibilità, mentre così puoi venderli sia ai parmigiani che agli ospiti a seconda delle partite”; “solamente a Parma dobbiamo fare i fenomeni e dare i biglietti in più alle grosse tifoserie; a noi, quando andiamo in trasferta, non riservano l’analogo trattamento”; “a Frosinone la scorsa stagione hanno dato i biglietti disponibili per il loro settore ospiti (piccolo), senza darne in altri settori”; “A Parma sembrano impegnarsi a trattare male i propri tifosi, altrove è il contrario”; “potrebbe anche esser stata fatta la scelta di tenere una quota di biglietti a prezzi popolari a favore dei parmigiani, di certo è difficile che la Sud resti chiusa come spesso è successo in B”.

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Per chiudere con un paragone con il Lecce, che si sta davvero avvicinando a superare il proprio record di sempre al Via del Mare che è di 21.247 tessere. Il Vi: “A Lecce, città ben più piccola di Parma, hanno staccato ben 21.000 abbonamenti, ossia il doppio dei nostri, non si sono fatti delle paranoie inerenti la chiusura della loro Curva Sud o altre menate inerenti la sicurezza: poi se vogliamo far finta di essere soddisfatti per aver raggiunto quota 10.000, ok, io mi aspettavo, comunque, qualcosa in più”. Vox populi… Gabriele Majo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

 

 

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