(Gmajo) – L’edizione di Pisa del quotidiano “Il Tirreno” riporta la brutta disavventura capitata all’attuale presidente del locale sporting club Giuseppe Corrado, parmigiano, che anni addietro aveva conteso a “Nuovo Inizio” l’eredità sportiva del defunto Parma F.C., dopo averne invano tentato un fantomatico salvataggio – illudendo un po’ tutti, Bandiera Lucarelli e Fulvio Ceresini inclusi – salvo poi, non portarlo a termine e a mettersi in concorrenza diretta (dopo averne sdegnosamente dato di naso prima: “Un industriale con la I maiuscola non può essere interessato alla serie D, ma alla serie A”, proclamò in una intervista esclusiva a StadioTardini.it), con l’insegna Magico Parma, con chi, da mesi, aveva capito che la cosa migliore da farsi era ripartire dai dilettanti come un’araba fenice dalle proprie ceneri.
Ebbene, Giuseppe Corrado, come scrive David Biuzzi su il Tirreno, “è stato (verosimilmente) narcotizzato e (sicuramente) derubato nella propria villa di Forte dei Marmi, dove risiede per larga parte della settimana”. L’episodio, specifica il quotidiano, risale al 25 maggio scorso, ma emerge solo ora. “Secondo il racconto fatto dallo stesso massimo dirigente nerazzurro ai carabinieri prima e ad alcuni amici poi, era andato a letto da solo (la moglie e il resto della famiglia vivono a Parma e si ricongiungono, impegni calcistici permettendo, nei fine settimana) svegliandosi al mattino con alcune ore di ritardo rispetto alle consolidate abitudini. Aperti gli occhi ha subito notato che la camera era a soqquadro con cassetti aperti e la borsa preparata la sera precedente (proprio per l’imminente rientro in Emilia) aperta col contenuto rovesciato. Ci ha messo poco, Giuseppe Corrado, a realizzare cosa fosse successo. Così è subito corso verso la camera del figlio Giovanni, rientrato quando lui già dormiva. Neanche l’amministratore delegato e direttore generale del club si era accorto di niente, ma la sua camera non era stata violata o visitata. Un rapido sopralluogo della villa, ovviamente dopo aver allertato la locale stazione dei carabinieri, ha permesso di individuare una veranda sul retro, con la porta-finestra forzata, come il luogo dell’intrusione“.
Il giornale, poi, prova a ricostruire la dinamica, mettendo assieme “il racconto dei Corrado” e “quanto trapela dagli inquirenti”, ed allora i ladri avrebbero profanato la villa “nella notte quando Giuseppe, in quel momento da solo in casa, stava già dormendo nel suo letto e il figlio Giovanni non era ancora rientrato. Proprio l’arrivo di quest’ultimo ha messo in fuga i malviventi, forse avvertiti da un “palo” all’esterno della struttura, che hanno lasciato in fretta e furia la casa. Tesi confermata dal ritrovamento di una parte della refurtiva, gioielli e oggetti preziosi, nel giardino esterno. Non solo, sembra che la zona sia nel mirino di una banda che agisce con lo stesso modus operandi e conclude le sue azioni criminose allontanandosi con le auto dei proprietari. Il rientro del più giovane dei dirigenti nerazzurri, dunque, ha impedito che il piano potesse essere portato a termine”.
Il tardivo rientro del rampollo, dunque, ha consentito di limitare i danni, avendo “costretto i ladri a lasciare in tutta fretta casa Corrado lasciando sul posto anche gran parte del bottino. I contanti trovati e alcuni oggetti preziosi sono stati comunque rubati”.
Delle indagini si stanno occupando i carabinieri “che hanno subito esaminato le telecamere della casa e quelle presenti nelle vicinanze. Da quando emerge, però, sembra che la banda, evidentemente esperta, abbia agito con i volti coperti e, probabilmente, dopo aver studiato le abitudini dei padroni di casa”. Gabriele Majo
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Gabriele Majo
Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".