I lavoratori non vengono valorizzati economicamente come meriterebbero". Il commento della Fials Emilia Romagna nella nota che segue.
Il tema delle aggressioni fisiche e verbali a danno del personale sanitario del SSR ha raggiunto i livelli di una vera e propria emergenza sociale, diventando una piaga per il nostro sistema sanitario regionale e per i professionisti che vi operano quotidianamente.
Gli addetti alla raccolta rifiuti della Cooperativa Sociale Emc2 Onlus ritirano lo sciopero in programma per oggi
Ancora una volta la sede di un sindacato viene imbratta da chi non ha il coraggio di esprimere il proprio dissenso pubblicamente. Questa volta è toccato alla UIL di Parma in via Bernini
Una delegazione del Consiglio Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (Gabriella Madormo, Erika Greco, Luigi Casaretta, Vittorio La Porta) - riferisce il Segretario Generale per l’Emilia Romagna, Giovanni Morgese - è stata ricevuta il 17 dicembre 2021 dalla Segreteria provinciale di Piacenza (Segretario generale Luca Poggi e la dirigente Fabiana Picuno) che ha organizzato la visita alle caserme: Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza - Comando Gruppo Forestale Carabinieri di Piacenza - Stazione Carabinieri Piacenza Levante e Compagnia Carabinieri di Bobbio.
Il 24 marzo del 1950, a Napoli, nasceva la Cisnal, l’organizzazione sindacale dalla quale discende l’Unione Generale del Lavoro. Per settant’anni è stata e continua ad essere punto di riferimento del mondo del lavoro di orientamento “nazionale”, legato cioè alla cultura ed alla politica sociale dell’Italia tra le due guerre, che ha sperimentato corporativismo prima e socializzazione poi. Essa è baluardo per la tutela dei diritti dei lavoratori, avente come riferimento il superiore interesse della Nazione italiana. Parrebbero concetti desueti, fuori tempo massimo. Oggi, invece, risuonano ancora più attuali.
La globalizzazione ha obbligato ad accantonare la difesa dello stato sociale, il lavoro e la produzione nazionale: in questo lungo momento di emergenza sanitaria, ne avvertiamo dolorosamente la loro assenza.
Il sindacalismo rivoluzionario, sorto nel primo decennio del secolo scorso, aveva divulgato un principio, allora come oggi, molto contrastato: la Patria e la Nazione sono realtà ineliminabili, poggianti su fattori spirituali, morali, sociali ed economici di importanza primaria.
Oggi, l’Unione Generale del Lavoro, raccogliendone l’eredità e non accettando il degrado sociale e culturale, combatte in prima linea per realizzare una maggiore giustizia sociale ed una vera partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della nostra Costituzione. La corresponsabilizzazione dei lavoratori nelle scelte dell’impresa continuerà ad essere sostenuta avanzando proposte, attività formative che coinvolgano un numero sempre più ampio di lavoratori; una partecipazione così intesa svolgerà un ruolo di sviluppo attivo e realistico della democrazia nazionale: sarà il modo attraverso cui sarà possibile una trasformazione sociale sempre più a misura d’uomo.
Ci impegneremo nonostante l’ostracismo, a volte riscontrato verso “l’altro Sindacato”, per citare le parole del Segretario Generale Paolo Capone. Né accettiamo “l’ipoteca, con il capitalismo moderno, del potere economico sul potere politico, (che) ha reso gli esseri umani solo consumatori, del tutto strumentali agli interessi dei grandi gruppi finanziari supernazionali” come Pino Rauti , già negli anni ’80, aveva esattamente rappresentato.
Economia nazionale, sicurezza sul lavoro, tutela delle attività produttive nazionali contro le delocalizzazioni, disoccupazione giovanile, difficoltà per la nascita di nuove famiglie, ristrutturazioni aziendali che provocano la fine di lavoro per i lavoratori anziani, la vendita di aziende italiane in mani straniere, – come scrive Mario Giordano nel suo ultimo saggio- dove i nuovi proprietari non sono quasi mai dei padroni ma dei predoni: vi sarà battaglia, seppure costruttiva, della nostra Organizzazione sindacale per contribuire alla rinascita ed al rilancio di una Italia forte e coesa.
Buon anniversario, Ugl!
Parma, 29.03.2020
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma
La crisi socio-economica della citta di Parma e il didimpegno del Sindaco Federico Pizzarotti, sono stati al centro della conferenza stampa, indetta da UGL nella sede locale del sindacato.
All'incontro, organizzato da Matteo Impagnatiello, hanno partecipato la Senatrice Maria Gabriella Saponara, il consigliere comunale Emiliano Occhi, la segretaria regionale UGL Politiche delle disabilità, Laura Schianchi e Matteo Menozzi, responsabile provinciale Ugl delle Politiche Disabilità.
La prolungata assenza del Sindaco, sostiene l'organizzazione sindacale, sta provocando enormi disagi amministrativi ce si ripercuotono sulla città.
"Le mancate risposte alle richieste sindacali dei dipendenti comunali hanno provocato lo stato di agitazione del personale che, ancora a tutt'oggi, non ha ricevuto alcuna attenzione dagli organi amministrativi e politici del Comune di Parma. Una deriva sindacale inaccettabile ed intollerabile, che ha reso l'Amministrazione comunale inadepiente alle rivendicazioni organizzative ed economiche del suo personale dipendente."
(da Sinistra: Menozzi, Schianchi, Saponara, Occhi, Impagnatiello)