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Regionali. il movimento 5 stelle raddoppia: la chiusura della campagna elettorale prima a Bologna, poi a Cesena culla della Woodstock Pentastellata 

Boogna 17 gennaio 2020 - Il MoVimento 5 Stelle raddoppia: saranno due, infatti, gli eventi a chiusura della campagna elettorale per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna in programma per la prossima settimana. Il primo si terrà giovedì 23 gennaio alle ore 18.30 in piazza Galvani a Bologna con un evento che vedrà la partecipazione di Simone Benini, candidato alla presidenza della Regione, e degli altri candidati alle elezioni regionali del MoVimento 5 Stelle. Con loro i portavoce in Parlamento e tutti gli attivisti e i cittadini che in queste settimane hanno animato la corsa del MoVimento per le elezioni regionali.

Il giorno dopo invece, venerdì 24 gennaio, in piazza a Cesena (sempre nel tardo pomeriggio) si terrà la grande festa di chiusura della campagna elettorale proprio nella terra dove il candidato presidente Simone Benini è nato e cresciuto. La scelta di Cesena è soprattutto un ritorno alle origini visto che proprio la città romagnola nel 2010 fu teatro di “Woodstock a 5 Stelle”, il primo grande evento a impatto zero realizzato dal MoVimento 5 Stelle e che richiamò migliaia di cittadini. Un evento, quello di venerdì 24 gennaio, che sarà all’insegna del divertimento, piadina e sangiovese, e che vedrà la partecipazione di tanti portavoce del M5S.

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Di Nicola Comparato  Berceto 13 gennaio 2020 - Che il sindaco Luigi Lucchi di Berceto faccia discutere e che faccia notizia è una cosa all'ordine del giorno. In caso contrario ci si dovrebbe preoccupare. Dopo il successo strepitoso della sua ordinanza natalizia, il primo cittadino torna a far parlare di sé per un fatto che ha suscitato polemiche: la visita a Berceto di Matteo Salvini, una visita che non tutti hanno gradito. Fascista e razzista gli appellativi rivolti al sindaco, che nella giornata di lunedì 13 gennaio ha incontrato Fabio Rainieri (capolista della Lega per le Regionali in Emilia Romagna) e Matteo Salvini per consegnare copia della delibera, del Consiglio Comunale n. 82 del 18 dicembre 2019 OGGETTO: “Approvazione ordine del giorno relativo alle richieste e proposte per il Comune di Berceto e le Terre Alte da inoltrare ai Candidati Presidenti Regione Emilia Romagna in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020”.

Luigi Lucchi, che ribadisce il suo sostegno all'attuale Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, così risponde su Facebook in merito agli attacchi ricevuti:

"Tutta questa gente, direi ciarpame, ingolfa di consensi Salvini, pensando il contrario e insulta, di gusto, chi fa politica e può ridurre, come spero, i suoi voti, il 26 gennaio.
Per il bene di Berceto, infatti, va votato Stefano Bonaccini.
Chi vota Lega è giusto che voti Fabio Raineri
C’E’ IL VOTO DISGUNTO.
Io dico questo da anni, mesi, giorni e non mi stanco di ripeterlo ma è veramente dura arginare Salvini con tutti i consensi che gli portate voi ANTISALVINIANI".

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Salvini: OH Ragass!, o il 26 gennaio o mai più! Quindi invita tutti a Maranello sabato prossimo alle 3 del pomeriggio, "che è l'unico rosso che ci piace".

Di LGC 13 gennaio 2020 - "L'aria è frizzantina, - dice Matteo Salvini dal palco di Parma, abbiamo fatto due passi in centro a Parma senza dire niente a nessuno e quando vieni fermato da ragazzi, commercianti che ci dicono, "forza non mollate che questa è la volta buona, vuol dire che c'è. Più di 1000 persone a Borgotaro, una domenica sera, siamo stati a Tornolo a Noceto …" Un passaggio è dedicato anche all'agricoltura e al rischio che in Europa vogliono mettere il semaforo rosso al Parmigiano Reggiano che fa male!. "il 26 non è solo un voto per la Regione, sottolinea Salvini, ma c'è qualche genio in Europa che vuole mettere il bollino rosso sul parmigiano reggiano che fa male, guai a chi vuole distruggere la nostra agricoltura i nostri sapori, vogliono mettere fuori norma il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma e noi, a difendere gli interessi italiani che abbiamo a Bruxelles… Gentiloni. OH Ragass!, o il 26 gennaio o mai più e non la faccio lunga perché è il nono incontro di oggi, poi a Salsomaggiore!..." Infine invita tutti per sabato prossimo a Maranello alle 3 del pomeriggio, "che è l'unico rosso che ci piace" chiosa l'ex ministro dell'interno.

(Foto di Francesca Bocchia) 

A seguire l'intervento completo:
https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/matteo-salvini-a-parma-130120/461186241501018/ 

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Stefano Bonaccini sembra piacere più di Lucia Borgonzoni e si mantiene in vantaggio sulla rivale in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio. Ma decisive potrebbero essere le liste collegate ai candidati presidenti che vedrebbero il Centro Destra sorpassare il Centro Sinistra. Questo è quanto risulta dal sondaggio nato dalla collaborazione tra agenzia Dire e Istituto Tecnè, con interviste effettuate il 30 e 31 dicembre su un campione di mille persone.

Il tasso di incertezza è però elevatissimo:  tra incerti e astenuti il valore si colloca al 41,5%.

Bonaccini, candidato del centrosinistra, si legge nel report Dire/Tecné,  è avanti nel gradimento rispetto alla rappresentante del centrodestra: positivo il giudizio dell’attuale presidente di Regione per il 39%, mentre la Borgonzoni si ferma al 31%. Più staccato Simone Benini, candidato del Movimento Cinquestelle, che ottiene un giudizio positivo dall’8% e Marta Collet di Potere al Popolo che si attesta al 3%.

Bonaccini è avanti anche nelle intenzioni di voto: il 44% sceglierebbe lui, con Borgonzoni ferma a 43% e Benini a 7,5%. Gli altri candidati al 5,5%. Ma la grande fetta di incerti o astenuti (41,5%) lascia aperto ogni discorso fino all’ultimo giorno.

Cosi’ come decisive potrebbero rivelarsi le intenzioni di voto alle liste collegate ai candidati presidenti.

Ad oggi il centrodestra e’ stimato al 44% e Bonaccini al 42,5%.

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Per votare con HOPINION: 

 

 

 

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Domenica, 06 Ottobre 2019 09:10

Cornuti e mazziati!

L’embargo russo, voluto dagli USA, è ora premiato con 7,5 miliardi di dollari di dazi statunitensi. Ma a quanto are c’è da essere soddisfatti. È talmente poca la preoccupazione nella maggioranza che i loro leader pensano alle elezioni, allo Jus Culturae e a far votare i sedicenni.
  
di Lamberto Colla Parma  6 ottobre 2019 -

Ma quale segno di stima! Alla vigilia di della visita del Segretario di stato Mike Pompeo, la diplomazia statunitense aveva dichiarato di non veder l’ora di lavorare con il Governo Conte Bis.

Ed ecco che, le coincidenze casuali sono beffarde, appena l’omone di origine abruzzese mette piede il Italia, il WTO annuncia di dare applicazione ai dazi statunitensi richiesti da Donald Trump a fronte degli aiuti illegali concessi a AIRBUS da parte della UE ben 15 anni fa, utili a favorire lo sviluppo e lancio di alcuni suoi modelli (A380 e A350).

Benissimo, soprattutto a fronte della reale motivazione della visita nel Bel Paese, orientata più a ricevere confidenziali informazioni dai nostri 007 circa l’Ucraina Gate che sta opprimendo Trump, che a cominciare un proficuo lavoro con i giallo rossi.cornuto-e-mazziato.jpg

Quindi, non paghi di averci obbligati all’embargo russo in seguito a una crisi generata dalla NATO, gli USA colpiscono pure l’Italia per il solo torto di appartenere a questa UE che non è più parente con quella degli albori, nonostante non si faccia parte del consorzio franco-tedesco-britannico dell’AIRBUS.

Ma, come la maggior parte degli intervenuti al dibattito hanno sostenuto, “siamo tra quelli che sono stati meno colpiti dai dazi”.

Chi si accontenta gode, recita un saggio detto popolare.

Il costo non sarà tanto salato, chi dice che sarà mezzo miliardo e chi un miliardo o forse un po’ di più ma tanto, visto che siamo nelle spese e con la lista delle coperture da completare per la finanziaria, oggi chiamata DEF (documento di Economia e Finanza), aggiungere un miliardino ai 29 previsti è roba di poco conto.

L’importante è invece pensare bene a come si andrà a votare e soprattutto chi avrà quel privilegio.

E qui si capisce come il PD, ex Ulivo, ex DS, ex PDS, ex PCI, sia veramente ossessionato dalle elezioni.
In questi frangenti drammatici per i nostri prodotti ambasciatori del made in Italy agroalimentare ecco che i vertici della sinistra tradizionale (posto che il M5S sembra ormai anch’esso tutto schierato a sinistra) tamburellano su due questioni assolutamente prioritarie per il Paese:


- l’apertura delle urne ai sedicenni;

- lo Jus Culturae (una variante giovanile e dotta dello Jus Soli che passa attraverso l’istruzione scolastica). Secondo gli ultimi dati della Fondazione Leone Moressa, sono circa 166 mila i ragazzi stranieri che hanno completato almeno cinque anni di scuola in Italia e che sarebbero dunque interessati dallo “ius culturae”.

166.000 voti da giovani stranieri che si andrebbero ad aggiungere a circa 1,5 milioni di 16 e 17enni la maggior parte dei quali voterebbero per la sinistra, almeno stando all’antico detto popolare che si “nasce comunisti e si muore fascisti” e le elezioni son belle che vinte!

“Annamo bene”, direbbe la Sora Lella.

 

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(Clicca qui per leggere gli altri editoriali)

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Cristiano Manuele e Manuel Magnani riconfermati rispettivamente segretario e vicesegretario. Riconfermato anche Paolo Poi come tesoriere affiancato da Laura Dallatana. Nicola Comparato entra nel direttivo provinciale PSI.

Di PSI Federazione di Parma e provincia - Parma 27 giugno 2019 - Dopo il congresso nazionale del mese di marzo a Roma, che ha eletto il salernitano Enzo Maraio alla guida del partito e tre parmensi nel consiglio, dopo le elezioni europee e le elezioni amministrative in alcuni comuni del territorio e in vista delle prossime regionali, i socialisti di Parma e provincia si sono riuniti mercoledì 26 giugno, presso l'hotel Holiday Inn a Parma per il congresso provinciale PSI.

Vari i temi affrontati durante la serata. Dal lavoro alla sicurezza a come rendere migliore il nostro territorio, passando per la giustizia sociale, la scuola, i diritti, la libertà e l'uguaglianza, fino ad arrivare al DDL Pillon, affrontato più volte dal direttivo femminile composto tra le altre da Rosina Trombi, Mara Colla, Laura Dallatana, Elena Levati e Paola Biacchi.

I socialisti parmensi, ancora una volta, si dimostrano attenti e volenterosi, disponibili ad ascoltare e ad aiutare le persone in difficoltà, per migliorare la vita degli altri e non solo quella del partito, come spesso accade in politica.

Foto e gallery di Valentina Carpin.

 

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Elezioni amministrative 2019. Tredici comuni dell'Emilia-Romagna ai tempi supplementari per eleggere il primo cittadino: domenica 9 giugno al ballottaggio anche i capoluoghi Reggio Emilia, Ferrara e Forlì. Le altre sfide per la fascia tricolore ad Argenta, Copparo (Fe), Molinella (Bo), Cesena, Savignano sul Rubicone (Fc), Carpi, Castelfranco, Maranello, Mirandola (Mo) e Casalgrande nel reggiano. Al voto oltre 585 mila elettori in 760 seggi. Si vota dalle 7 alle 23, a seguire lo spoglio.

Bologna -

Sono 13 i comuni emiliano-romagnoli i cui elettori sono chiamati alle urne, domenica 9 giugno, nel turno di ballottaggio per eleggere il sindaco: tra questi anche i 3 capoluoghi di provincia, ovvero le città di Ferrara, Forlì e Reggio Emilia. Sfide per il primo cittadino anche nei comuni di: Argenta e Copparo nel ferrarese; Molinella nel bolognese; Cesena e Savignano sul Rubicone nella provincia di Forlì-Cesena; Carpi, Castelfranco Emilia, Maranello e Mirandola nel modenese; Casalgrande nel reggiano.

Dopo la tornata elettorale di domenica 26 maggio (nella quale sono stati eletti al primo turno 222 sindaci dei 235 in corsa), andranno al voto 585.760 elettori (281.828 sono uomini e 303.932 donne), che potranno esprimere la propria preferenza in 760 seggi aperti solo nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle 23. Terminate le operazioni di voto si procederà allo spoglio.

Tutte le informazioni sul voto si possono consultare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni realizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale con la collaborazione dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

Le sfide nel dettaglio

Nel bolognese al voto il comune di Molinella dove si sfidano Dario Mantovani (centrosinistra, 49.45% al primo turno) e Marco Stegani (centrodestra, 36.04%).

Nel ferrarese, sfide nei comuni di Ferrara tra Alan Fabbri (centrodestra, al 48.44% al primo turno) e Aldo Modonesi (centrosinistra, al 31.75%), di Copparo tra Fabrizio Pagnoni (centrodestra, 42.72% al primo turno) e Diego Farina (centrosinistra, 39,42%) e di Argenta tra Andrea Baldini (centrosinistra, 46.18% al primo turno) e Antonio Curtarello (centrodestra, 40.73%).

Nel reggiano ballottaggio nel comune di Reggio Emilia tra Luca Vecchi (centrosinistra, 49.13% al primo turno) e Roberto Salati (centrodestra, 28.22%) e in quello di Casalgrande tra Alberto Vaccari (centrosinistra, 38.64%) e Giuseppe Daviddi (lista civica, 23.01%).

Nella provincia di Forlì-Cesena sfide nella città di Forlì tra Gian Luca Zattani (centrodestra, 45.80%) e Giorgio Calderoni (centrosinistra, 37.21%), a Cesena tra Enzo Lattuca (centrosinistra, 42.83%) e Andrea Rossi(centrodestra, 33.81%) e a Savignano sul Rubicone tra Filippo Giovannini (centrosinistra, 45.25%) e Marco Foschi (centrodestra, 37.81).

Quattro i turni di ballottaggio nel modenese: a Carpi sfidatra Alberto Bellelli (centrosinistra, 48.01% al primo turno) e Federica Boccaletti (centrodestra, 27.30%), a Castelfranco Emilia tra Giovanni Gargano(centrosinistra, 41.78%) e Modesto Amicucci (centrodestra, 30.80%), a Maranello tra Luigi Zironi(centrosinistra, 49,99%) e Luca Barbolini (centrodestra, 36.22%) e a Mirandola tra Alberto Greco(centrodestra, 47.48%) e Roberto Ganzerli (centrosinistra, 43.10%).

In allegato: tabella elettori al ballottaggio (per provincia e comuni)

 

Anche in Emilia Romagna la Lega Nord é il primo partito, seguito da Pd e Movimento 5 Stelle. 33,77% dei voti per il partito di Salvini, mentre il Pd si ferma al 31,25%. Il Movimento 5 stelle è al 12,89%. 

 

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Elezioni 2019 - Le amministrative nei quattro capoluoghi dell'Emilia-Romagna al voto: in corsa 25 candidati sindaco, sostenuti da 56 liste. In lizza anche 1.673 candidati consiglieri per 128 posti disponibili. Le curiosità e i dati. Tutte le cifre sulla tornata elettorale per le comunali a Forlì, Ferrara, Modena e Reggio Emilia sul sito informativo online della Regione dedicato alle prossime consultazioni del 26 maggio.

Bologna –

Venticinque candidati in lizza per quattro posti da primo cittadino sostenuti da 56 liste, 6 (meno di un quarto) sono donne e complessivamente hanno una età media di 51,4 anni (43,5 anni per le donne e 53,9 per gli uomini). E sono 1.673 gli aspiranti consiglieri per uno dei 128 posti disponibili.

Sono queste alcune delle curiosità sui candidati sindaco e consiglieri in corsa nelle elezioni amministrative a Forlì, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, le città capoluogo dell’Emilia-Romagna i cui gli elettori sono chiamati alle urne.

Si vota dalle ore 7 alle 23 in 2.623 sezioni elettorali dell’Emilia-Romagna. I dati si possono consultare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo http://www.regione.emilia-romagna.it/elezionirealizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale con la collaborazione dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

Aspiranti sindaco e liste nei 4 capoluoghi
Dei 25 candidati in corsa per ricoprire i 4 posti da sindaco 5 sono a Reggio Emilia, 7 a Modena, 8 a Ferrara e 5 a Forlì. Le candidate donne sono solo 6: 1 su 8 (12,5%) a Ferrara, 1 su 5 a Forlì, 2 su 7 a Modena e 2 su 5 (40%) a Reggio Emilia. Per quanto riguarda le liste a sostegno dei candidati sindaco ce ne sono 12 a Reggio Emilia, 13 a Forlì, 14 a Modena e 17 Ferrara.
Il candidato sindaco più giovane è una ragazza di 26 anni che si presenta a Modena mentre quello più anziano ha 68 anni e si candida a Forlì. Dei 25 candidati solo 4 sono fuori dall’Emilia-Romagna o all’estero: gli altri 21 sono emiliano-romagnoli e 11 sono nati nello stesso comune nel quale hanno deciso di concorrere.

Reggio Emilia
Sono 348 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 12 liste (in media 29 candidati per lista). Le donne sono 150 (pari al 43,1%), mentre gli uomini 198. L’età media dei candidati consiglieri è di 47 anni, sia per le donne che per gli uomini. I candidati che non superano i 20 anni di età sono 11, di questi 2 hanno 18 anni: 4 candidati hanno più di 80 anni.
Tra i candidati 166 sono nati a Reggio Emilia (47,7%) e 69 in provincia (19,8%), 24 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 69 dal resto d’Italia e 20 (5,7%) sono nati all’estero.

Modena
Sono 418 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 14 liste (in media 29,9 candidati per lista). Le donne sono 168 (pari al 40,2%), mentre gli uomini 250. L’età media dei candidati è di 50,6 anni, 49 anni per le donne e 51,8 anni per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 8, di questi 3 hanno 18 anni: 7 candidati hanno più di 80 anni.
Tra essi 180 sono nati a Modena (43,1%) e 64 in provincia (15,3%), 34 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 116 dal resto d’Italia e 24 (5,7%) sono nati all’estero.

Ferrara
Sono 519 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 17 liste (in media 30,5 candidati per lista). Le donne sono 222 (pari al 42,8%), mentre gli uomini 297. L’età media  dei candidati è di 49,5 anni, sia per le donne che per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 15, di questi 4 hanno 18 anni: 3 candidati hanno più di 80 anni. Tra questi 303 sono nati a Ferrara (58,4%) e 79 in provincia (15,2%), 24 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 99 dal resto d’Italia e 14 (1,9%) sono nati all’estero.

Forlì
Sono 388 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 13 liste (in media 29,8 candidati per lista). Le donne sono 175 (pari al 45,1%), mentre gli uomini 213. L’età media dei candidati è di 49,1 anni, 49,6 anni per le donne e 48,7 anni per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 10, 5 diciannovenni e 5 ventenni: 4 candidati hanno più di 80 anni.
Tra i candidati 222 sono nati a Forlì (57,2%) e 67 in provincia (17,3%), 35 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 53 dal resto d’Italia e 11 (2,8%) sono nati all’estero.

Fonte: Regione ER

 

Si avvicina il giorno delle elezioni europee e comunali del 26 maggio (si vota solo domenica dalle 7 alle 23, scheda marrone per le europee e azzurra per le comunali). A Modena nei giorni più vicini al voto e il giorno stesso sono già programmate aperture straordinarie dei Servizi demografici. Per il rilascio delle carte identità scadute da oltre 3 anni (solo se è l’unico documento di riconoscimento in possesso dell'elettore) e per il rinnovo delle tessere elettorali, in caso di esaurimento degli spazi per il bollo, l'Anagrafe di via Santi 40 aprirà, a orario continuato dalle 8.30 alle 18, giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 maggio; domenica 26, invece, apertura dalle 7 alle 23 (solo per tessere elettorali e Carte d’identità elettroniche come richiesto a livello nazionale).

Sono più di quattromila (4.271) le tessere elettorali rilasciate dai servizi demografici del Comune dall’1 aprile al 20 maggio di quest’anno. In tutto, da gennaio 2019, ne sono state rilasciate oltre cinquemila cinquecento (5.807).

La tessera è indispensabile per esercitare il diritto di voto e si deve presentare con un documento di identità o riconoscimento valido.

Per questo l’ufficio Elettorale comunale invita i cittadini a controllare per tempo la validità dei documenti e il possesso della tessera elettorale. È bene verificare se questa ha ancora spazi o è esaurita, se è deteriorata o è stata smarrita.

Per il rinnovo o in caso di smarrimento della tessera elettorale il consiglio è non attendere gli ultimi giorni e recarsi anche, indipendentemente dalla propria zona di residenza, agli sportelli anagrafici del Quartiere 2 (via Nonantolana 685/S) e Quartiere 3 (via Don Minzoni 121) aperti martedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30, o al Quartiere 4 (via Newton 150) aperto lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30.

Chi ha un solo spazio bollo disponibile sulla tessera e lo esaurirà con il voto del 26 maggio, in caso di ballottaggio dovrà rinnovare la tessera prima del 9 giugno 2019.

L’ufficio elettorale del Comune ricorda inoltre che, a seguito della revisione delle sezioni elettorali sono stati istituiti tre nuovi seggi e l’ufficio ha spedito agli elettori interessati l'etichetta rosa indicante il nuovo seggio presso il quale recarsi alle prossime elezioni. I sei seggi dal 102 al 107, che l’anno scorso erano collocati nelle scuole elementari Pascoli dove sono in corso lavori di ristrutturazione, per il voto del 26 maggio saranno allestiti nell'adiacente media S. Carlo di viale Muratori 253.

Saranno 137 mila 377 i cittadini del comune di Modena e i cittadini comunitari che il prossimo 26 maggio potranno votare dalle 7 alle 23 per le elezioni europee; 65 mila 535 i maschi e 71 mila 842 le femmine. La scheda è di colore marrone.

Per le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale, invece, saranno 140.049 gli aventi diritto al voto: 66 mila 971 i maschi e 73 mila 78 le femmine. Tra questi 439 (306 femmine e 133 maschi) sono i cittadini comunitari che hanno chiesto di concorrere all’elezione di sindaco e consiglio. La scheda è di colore azzurro.

In questa tornata elettorale a Modena saranno 1.947 in totale i diciottenni al voto per la prima volta, 1.013 maschi e 934 femmine.

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Informazioni al tel. 059 20312 oppure online (www.comune.modena.it/elezioni).