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L’uomo, di origini campane, aveva conosciuto su internet una coetanea modenese con la quale aveva intrapreso una relazione. La donna aveva poi messo fine alla loro storia. Lui allora ha cominciato con appostamenti, telefonate e messaggi asfissianti, fino a chiederle 6000 euro e pretendere che avesse rapporti sessuali con altri per non pubblicare foto hard.

MODENA –

Si erano conosciuti su internet e, come spesso avviene in questi casi, dopo uno scambio di mail e chat, i due, un cinquantenne di origine campana e una coetanea modenese, hanno deciso di incontrarsi di persona. Da qui è iniziata una relazione, durata circa un anno, ma poi la modenese, nello scorso mese di luglio, decide di troncare. L’uomo, tuttavia, non accetta la fine di quella storia e comincia a tempestare la sua ex con messaggi e telefonate, arrivando anche a 180 contatti al giorno.

Non contento, il 50 enne organizza anche degli appostamenti sotto casa della modenese, coinvolgendo persino degli amici. Al contempo, i messaggi si fanno sempre più numerosi, pressanti e minacciosi, fino ad arrivare alla vera e propria estorsione. Il campano, infatti, è arrivato a ricattare la sua ormai ex minacciando di pubblicare su internet e divulgare alcune foto hard scattate durante il periodo della loro relazione. Per evitare questo, la donna avrebbe dovuto “sborsare” 6000 euro, oppure, in alternativa, avere rapporti sessuali con dieci uomini che lui le avrebbe indicato.

La modenese, tuttavia, non si è fatta intimorire e si è rivolta alle Forze dell’Ordine denunciando tutto quanto. Lo scorso 23 gennaio sono partite le indagini, condotte dalla Terza Sezione della Squadra Mobile di Modena. Attraverso le intercettazioni telefoniche è stato quindi possibile appurare sia la quantità che la natura dei contatti. Di fronte alle palesi minacce, il Pm titolare dell’inchiesta le ha valutate come un chiaro tentativo di estorsione.

La Squadra mobile è quindi intervenuta organizzando un finto appuntamento in un bar di via Emilia Est. Al posto della ex, lo stalker ha quindi trovato gli agenti che lo hanno tratto in arresto. Per lui le ipotesi di reato sono stalking e tentata estorsione. 

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Rientra l'allerta smog a Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Sassuolo e Formigine: da domani, 1 febbraio non saranno più attive le misure emergenziali previste dal PAIR e torneranno a circolare nei centri urbani anche i veicoli diesel euro 4. 

Nelle 4 province occidentali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, si sono infatti verificate le condizioni per il rientro dell'allerta smog che era scattata il 29 gennaio (2 giorni consecutivi di rientro nella soglia di legge dei 50ug/mnei 4 giorni precedenti quello di controllo): il PM10 è rientrato sotto il limiti di legge il 29 e 30 gennaio in tutto il territorio regionale. Nessuna allerta anche nelle altre province del territorio regionale.

 

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Giovedì, 31 Gennaio 2019 15:42

La Ghirlandina illuminata di Rosa

La Ghirlandina rosa, Torre simbolo di Modena, illuminata a 102 giorni dalla partenza della 102ª edizione della corsa che farà tappa in città. Su Istagram contest per fotografarla.

Modena -

Ghirlandina tutta rosa per una serata. La Torre civica simbolo di Modena, infatti, è stata illuminata in rosa. Martedì, a 102 giorni dall'avvio della 102 ª edizione del Giro d'Italia. L'iniziativa, che ha dato il via al conto alla rovescia per la prestigiosa gara ciclistica che quest'anno parte da Bologna sabato 11 maggio, riguarda i principali monumenti e luoghi simbolo delle 36 città di tappa.

A Modena l'arrivo del Giro è in programma con la decima tappa, martedì 21 maggio, e la corsa il giorno dopo ripartirà da Carpi.

Con l'illuminazione in rosa della Ghirlandina, a cura di Hera Luce, il Comune ha proposto anche un contest fotografico per chi scatta le immagini più suggestive della Torre civica, simbolo della città, che sorge proprio a fianco dell'abside del Duomo romanico e, insieme anche a Piazza Grande, rientra nel sito dichiarato Patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Per partecipare al contest bisogna fotografare la Ghirlandina in rosa e pubblicare le immagini su Instagram taggandole #ghirlandinaxilgiro.

Nel frattempo, è on line la pagina internet www.comune.modena.it/giroditalia dove è possibile trovare tutte le informazioni sugli appuntamenti in programma in vista dell'arrivo della carovana rosa.

ModenaGhirlandinarosa-gennaio2019.jpg

Fonte: Comune di Modena

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La pistola era in realtà era una scacciacani caricata a salve, ma riproduzione perfetta di una Colt 45. Fermato dalla Polizia muncipale dopo la segnalazione di una passante.

Modena -

È accaduto martedì, poco dopo le 12, dopo che una donna, visibilmente agitata, si è recata presso la sede della Polizia municipale del centro storico dicendo di aver visto una persona armata di pistola aggirarsi nella zona di via Emilia Ovest e viale Storchi e fornendo una descrizione dell’individuo. La donna ha raccontato di aver visto l’uomo seduto su una panchina dove aveva anche appoggiato ben in vista una pistola che ha poi messo in tasca prima di allontanarsi.

Subito gli agenti della Municipale si sono messi alla ricerca della persona descritta e l’hanno individuata poco dopo all'altezza di largo Biagi constatando già a distanza che appariva evidente la fondatezza della segnalazione, visto che dalla tasca dei pantaloni sbucava il calcio di una pistola.

Con tutte le cautele del caso, compreso l'utilizzo dei giubbotti antiproiettili, gli operatori della Municipale hanno fermato l’uomo, un 41enne modenese che non ha opposto resistenza: era senza documenti e in possesso di una scacciacani riproduzione fedele di una Colt semiautomatica calibro 45, completa di caricatore e di sette colpi a salve oltre che priva del tappo rosso che contraddistingue le armi caricate a salve.

Quando si è appurato che l’arma era uno scacciacani, anche se perfettamente uguale a una vera Colt, l’uomo è stato rilasciato e denunciato a piede libero per procurato allarme. L'uomo, incensurato, non ha fornito spiegazioni sul suo atteggiamento. L'arma è stata posta sotto sequestro.

Pubblicato in Cronaca Modena

Sciopero nazionale distribuzione carburanti, 5-6 febbraio 2019: di seguito gli impianti della rete autostradale in Emilia-Romagna che garantiscono il servizio. 

Bologna -

In occasione dello sciopero nazionale degli impianti di distribuzione carburanti della rete autostradale, compresi tangenziali e raccordi, indetto dalle ore 22 del 5 febbraio alle ore 22 del 6 febbraio 2019, di seguito le aree in Emilia-Romagna che devono garantire il servizio per tutta la durata dello sciopero (decreto del Presidente della Giunta regionale n. 53/2011):

AUTOSTRADA

DIREZIONE

AREA DI SERVIZIO

CHILOMETRO

REGIONE

A1

da Milano a Napoli

ARDA OVEST

73

Emilia-Romagna

A1

da Milano a Napoli

CANTAGALLO OVEST

199

Emilia-Romagna

A1

da Napoli a Milano

CANTAGALLO EST

199

Emilia-Romagna

A1

da Napoli a Milano

ARDA EST

73

Emilia-Romagna

A13

da Bologna a Padova

CASTEL BENTIVOGLIO EST

11

Emilia-Romagna

A13

da Padova a Bologna

CASTEL BENTIVOGLIO OVEST

11

Emilia-Romagna

A14

da Bologna a Taranto

LA PIOPPA OVEST

2

Emilia-Romagna

A14

da Bologna a Taranto

SANTERNO OVEST

59

Emilia-Romagna

A14

da Bologna a Taranto

MONTEFELTRO OVEST

133

Emilia-Romagna

A14

da Taranto a Bologna

BEVANO EST

89

Emilia-Romagna

A14

da Taranto a Bologna

SILLARO EST

37

Emilia-Romagna

A15

da Parma a La Spezia

MEDESANO OVEST

15

Emilia-Romagna

A15

da La Spezia a Parma

TUGO EST

54

Emilia-Romagna

A22

da Modena a Brennero

CAMPOGALLIANO EST

309

Emilia-Romagna

Fonte: Regione ER

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Grazie al software XLAW, la Polizia di Stato mette a segno un altro risultato: arrestato in flagranza un topo d’appartamento. L’uomo, aveva precedenti di Polizia a suo carico, nonché un provvedimento di espulsione.

Modena -

Alle 20.30 di ieri sera una segnalazione alla Centrale Operativa di Modena denunciava un probabile furto in atto all’interno di una abitazione di via Filzi. L’uomo avendo visto due uomini sconosciuti introdursi nel cortile del suo palazzo ha contattato subito le Forze dell’Ordine.

Gli agenti della Squadra Volante si trovavano nelle immediate vicinanze grazie a un alert elaborato dal software XLAW, che aveva indicato la commissione di un possibile reato in quella zona e sono subito interventi e proprio sul retro del palazzo hanno individuato una tapparella sollevata e la finestra aperta di un appartamento al primo piano. 

Alla vista della Polizia cercando di scappare si sono lanciati giù dal balcone, ma uno dei due è stato bloccato da un agente che lo ha afferrato alla vita. Nel tentativo di divincolarsi, il ladro ha cercato anche di afferrare il calcio della pistola del poliziotto, che è riuscito a buttarsi a terra per bloccare l’estrazione dell’arma. Nel frattempo un altro agente è intervenuto in soccorso con l’utilizzo dello spray al peperoncino.

All’interno delle tasche dei pantaloni dell’uomo è stata trovata varia refurtiva, tra cui un orologio marca Rolex, alcune catenine, braccialetti, spille, uno smartphone, 730 euro in contanti, diverse monete e banconote di valuta estera e la chiave di un’autovettura marca KIA. 

All’interno dell’abitazione, completamente a soqquadro, vicino alla finestra della cucina dalla quale i ladri stavano inizialmente per fuggire, c’erano tre sacche in tessuto realizzate con le federe dei cuscini piene di abiti, scarpe, occhiali e cinture.

Il malvivente, un cittadino albanese di 29 anni, è stato accompagnato presso gli Uffici di via Palatucci per accertamenti più approfonditi, dai quali sono emersi precedenti di Polizia a suo carico, nonché un provvedimento di espulsione emesso dal Giudice ed eseguito coattivamente da personale della Questura di Modena il 31 novembre 2017, al quale lo straniero ha contravvenuto facendo rientro in Italia.

Come disposto dal Magistrato di turno, il 29enne è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.

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Personale della Squadra Mobile di Parma ha tratto in arresto un 48enne italiano, trovato in possesso di circa 1 chilo e mezzo di hashish, un bilancino di precisione e 11.500 € in contanti. L'uomo portava la droga ai piccoli spacciatori, che poi la vendevano in strada ai consumatori tra Vigheffio e via Cremonese.

Parma -

Un chilo e mezzo di hashish, un bilancino di precisione e 11.500 € in contanti: il tutto era occultato all’interno della camera da letto nella sua abitazione in zona San Pancrazio. R. B., 48enne italiano, era già noto agli investigatori della sezione Antidroga, ma la circostanza che si fosse messo a spaccaire per arrotondare lo stipendio era assolutamente inedita. Sono stati sufficienti pochi servizi di appostamento per accertare i movimenti sospetti dell’uomo, che gravitava tra la sua abitazione e due luoghi di ritrovo di consumatori e spacciatori in località Vigheffio ed in via Cremonese, contattando in rapidi incontri vari soggetti conosciuti come piccoli spacciatori. 

Il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Parma dr.ssa Daniela Nunno, ha disposto la perquisizione dell’abitazione dell’uomo, eseguita dagli investigatori dell’Antidroga nella mattinata di venerdì. 

soldi-hashish-perquisione-parma.png

L’attività ha consentito di rinvenire, in uno zaino custodito all’interno della camera da letto, 14 “panette” di hashish per un peso complessivo di 1420 grammi, di almeno tre varietà diverse contraddistinte da loghi differenti. All’interno della medesima camera, inoltre, è stato rinvenuto un bilancino di precisione e, nascosta nell’armadio, una somma complessiva di € 11.500 in contanti.

L’uomo, condotto presso gli uffici della Squadra Mobile per la redazione degli atti di rito, su disposizione del PM procedente, è stato associato presso la Casa Circondariale in attesa del giudizio di convalida. Proseguono le attività di indagine per risalire alla provenienza dello stupefacente detenuto dall’uomo.    

Pubblicato in Cronaca Parma

Emrgenza smog: da martedì 29 gennaio e fino giovedì 31 gennaio compreso, sono in vigore le misure emergenziali nei comuni aderenti al PAIR della regione Emilia-Romagna, delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e ModenaNelle 4 province occidentali si sono infatti verificati superamenti del limite di legge per 3 giorni consecutivi a partire dal 25 gennaio.

Le misure emergenziali saranno attive nei seguenti Comuni: Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Sassuolo e Formigine.

 

LE MISURE EMERGENZIALI

Le misure emergenziali previste a livello regionale prevedono l'estensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli DIESEL EURO 4 (nelle aree delimitate dai Comuni - vedi le ordinanze dei Comuni di interesse). I limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti restano validi, inoltre, tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8,30 alle 18,30. 

Sono inoltre previste ulteriori misure:

  • divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle
  • abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle abitaizioni e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali
  • divieto di combustione all´aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d´artificio ecc...)
  • divieto di sosta con motore accso per tutti i veicoli
  • potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani e sulle altre misure
  • divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tenciche ecosostenibili
Pubblicato in Cronaca Emilia

L’operazione “Security danger” condotta dai Carabinieri di Reggio Emilia ha portato a quattro ordinanze cautelari e perquisizioni. Profughi, richiedenti asilo, nomadi e pregiudicati venivano impiegati con false autorizzazioni prefettizie in mansioni di sicurezza nei grandi eventi, tra cui Modena Park e i concerti dei Rolling Stone, David Guetta e Guns ‘n Roses.

REGGIO EMILIA -

Un tema importante, quello della sicurezza, soprattutto quando si tratta di concerti ed eventi di grande portata, che coinvolgono migliaia di persone. Tuttavia, due società specializzate nella “security”, operanti sul territorio nazionale, hanno pensato bene di utilizzare profughi richiedenti asilo, pregiudicati e nomadi, in nero e sottopagati, servendosi di falsi decreti prefettizi rilasciati dalla Prefettura di Napoli.

L’operazione “Security danger”, condotta dai Carabinieri di Reggio Emilia, ha portato all’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare. Nei guai sono finiti un modenese di 38 anni e un bolognese di 63, titolari di due importanti società di sicurezza, a cui è stato interdetto l’esercizio di attività imprenditoriali, e due pregiudicati, madre e figlio, di origine campana.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, a poche ore dagli eventi, grazie anche al passaparola sul web, venivano reclutati richiedenti asilo appena sbarcati in Italia dalla Libia, ma anche nomadi e pregiudicati, che venivano dotati di falsi tesserini di riconoscimento, su cui veniva incollata la loro foto. 

A queste persone, alcune delle quali non conoscevano nemmeno l’italiano, venivano poi affidate mansioni quali il controllo degli accessi nell’area dell’evento e di quello degli effetti personali, come zaini, borse e marsupi, vigilanza degli ingressi e, in alcuni casi, anche sotto il palco, senza tuttavia che essi avessero una formazione di base né tantomeno idea di come procedere. A ciò si aggiunge che, come rilevano i Carabinieri, nessuno di loro è mai stato controllato e questa mancanza “ha esposto decine di migliaia di persone a un rischio incommensurabile in termini di sicurezza”.

Si parla infatti di grandi eventi, come il concerto dei Guns ‘n Roses all’autodromo di Imola del giugno 2017, quello del Depeche Mode a Milano e addirittura Modena Park, il grande concerto di Vasco Rossi del 1° luglio 2017 al Parco Ferrari. E, ancora, la performance di David Guetta di Padova del 28 luglio 2017, di Dj Salmo a Modena del 9 settembre 2017 e il concerto dei Rolling Stone del 23 settembre 2017, ma le perquisizioni sono ancora in corso.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Federica Monti era appena tornata dal viaggio di nozze in Sud America quando, lo scordo 13 gennaio ha accusato i primi sintomi, in un primo tempo attribuiti a una comune influenza. Poi le condizioni della donna si sono aggravate fino al tragico epilogo.

REGGIO EMILIA –

Non ce l’ha fatta Federica Monti, la 34 enne di Reggio Emilia ricoverata nel Reparto di Rianimazione del Santa Maria Nuova in seguito a un’infezione contratta durante il viaggio di nozze in Argentina. Il batterio, ancora non identificato, in pochissimo tempo ha minato il suo sistema immunitario, con conseguenze irreversibili. 

La giovane, che da diversi anni lavorava alla Chiesi Farmaceutici di Parma, dove aveva conosciuto Alessandro, diventato suo marito lo scorso 22 dicembre, era partita per il viaggio di nozze in Patagonia e Terra del Fuoco poco prima di Natale. I primi sintomi dell’infezione si sono manifestati lo scorso 13 gennaio, lo stesso giorno della partenza dall’Argentina per tornare in Italia: nausea, mal di testa, problemi intestinali che erano peggiorati già durante il volo avevano fatto pensare a una brutta influenza in arrivo.

Una volta a Reggio, Federica si è così rivolta al medico di famiglia, che le ha prescritto i consueti farmaci per curare i malanni di stagione. La situazione, tuttavia, anziché migliorare e repentinamente peggiorata, al punto che la ragazza è stata ricoverata al Santa Maria Nuova. Lì la situazione si è velocemente aggravata, fino al tragico epilogo. Tutti gli sforzi e le terapie messe in atto dai medici sono stati purtroppo vani.

Federica lascia il marito Alessandro, i genitori Deanna e Paolo e i fratelli Francesca e Fabio. 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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