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Tenta di rapinare due giovani, 33enne pregiudicato etossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine arrestato dalla Polizia di Stato.

Modena -

Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 33 responsabile del reato di tentata rapina aggravata.

E' succcesso nel centro di Modena, intorno alle ore 16.30, quando gli agenti, mentre transitavano in corso Vittorio Emanuele angolo corso Cavour, sono stati fermati da due giovani ragazzi in stato di agitazione, che qualche istante prima erano stati avvicinati da un uomo che dopo aver chiesto loro del denaro per comprare le sigarette, aveva estratto un coltello con atteggiamento minatorio.

Il provvidenziale passaggio della Volante in zona, ha fatto desistere il 33enne dall’intento di rapinarli. Alla vista della Polizia, infatti, l’uomo, dopo aver riposto il coltello in una tasca, ha cercato di allontanarsi senza destare sospetto, ma gli agenti, allertati dalle due giovani vittime, lo hanno immediatamente bloccato.

La perquisizione ha dato esito positivo in quanto è stato rinvenuto sulla sua persona un coltello a serramanico a scatto della lunghezza complessiva di 16 cm.

Il 33enne, tossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali è stato associato presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Soddisfazione della Fim Cisl Emilia Centrale dopo l’annuncio di Fca che la Maserati produrrà a Modena una nuova auto super sportiva. 
 
«È una notizia che aspettavamo da tempo e siamo contenti che sia finalmente arrivata in modo ufficiale – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - A settembre inizieranno i lavori di modifica delle linee e la nuova industrializzazione per cominciare la pre-serie nel giugno 2020 e la produzione verso fine 2020
 
Questo dovrebbe consentire l’esaurimento graduale degli ammortizzatori sociali anche se, ovviamente, non da subito. 
Domani sera incontreremo l’azienda per discutere la proroga del contratto di solidarietà e la messa in sicurezza dei lavoratori. Speriamo che i livelli di produzione previsti per il nuovo modello – continua Uriti – permettano la ripresa, o almeno la tenuta, dell’occupazione. Non dimentichiamo che, oltre al restyling delle Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio e alla produzione dell’Alfa Romeo 4C Spider Italia, nel piano industriale presentato il 29 novembre Fca ha ipotizzato un nuovo modello Alfa Romeo da produrre a Modena. 
 
Pertanto – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – ci aspettiamo che l’azienda confermi i 5 miliardi di euro di investimenti previsti negli stabilimenti italiani entro il 2021». 

 

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Domenica 10 febbraio, a Milano, si sono svolti i festeggiamenti per il capodanno Cinese. Una ricorrenza che celebra la fine dell'anno del cane - uno dei 12 segni zodiacali cinesi - e l'inizio di quello del maiale, secondo lo zodiaco cinese.

Fulcro della festa, che si tiene all'interno del quartiere Chinatown in cui risiede la più grande comunità cinese di Milano, è la sfilata lungo tutta via Paolo Sarpi, che ha visto tanti curiosi prendervi parte, nonostante la pioggia.

Galleria Fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Grazie alla loro generosità una tecnologia sempre più all’avanguardia per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto d’emergenza dell'Ospedale Maggiore di Parma. 

Parma

La generosità di tanti per un unico grande obiettivo: mettere a disposizione della Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini una centralina che controlla i monitor collocati in ogni stanza di degenza per misurare i parametri vitali dei piccoli pazienti.

“Una strumentazione che ora abbiamo in tutti i reparti, preziosa – spiega il direttore della Pediatria d’urgenza Icilio Dodi – soprattutto in questo periodo dove si manifestano patologie respiratorie legate all’influenza. Con uno sguardo l’infermiere può così tenere sott’occhio ogni valore dell’attività cardiaca e respiratoria ed intervenire alla prima anomalia”.

La centralina è stata installata grazie al sostegno di diversi donatori, uniti in questo obiettivo dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che questa mattina ha mostrato il frutto del loro impegno. A rispondere all’appello la ditta Manghi Fratelli di Fontanellato che ha ribadito il dovere etico di un’azienda ad investire nel proprio territorio “e in questo caso c’è un rapporto diretto e tangibile tra la donazione e il risultato” ha ribadito Giulia Massari, nel vedere lo scorrere dei numeri sullo schermo analizzati in tempo reale dal personale infermieristico.

Anche quella di Luca Adorni, titolare della Adorni Distribuzioni Grafiche con sede a Lemignano di Collecchio è stata una scelta aziendale, condivisa con i propri clienti: convertire i tradizionali regali natalizi in beneficienza. E l’intenzione è quella di continuare: “Dateci l’input e cercheremo di darvi risposte – ha ribadito Adorni –. Sono genitore e ho avuto modo di vedere quello che fate ogni giorno, è un modo per ringraziarvi”. All’acquisto dell’apparecchiatura hanno contribuito anche le colleghe e le amiche di Patrizia Fochi assaggiatrice storica della Barilla recentemente scomparsa che, rispondendo ad un desiderio del marito Massimo, hanno promosso una raccolta fondi il cui ricavato è stato devoluto alla Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini. “Grate di far fronte alle vostre richieste” ha detto Lucia Chiastra ricordando l’amica Patty.

Ai ringraziamenti del direttore Dodi e della coordinatrice infermieristica Nicosia si sono uniti quella della responsabile Attività assistenziali Rita Dicembrino e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi che ha ribadito come la donazione, in una struttura già all’avanguardia, abbia contribuito ad aumentare il livello di sicurezza per i pazienti e agevolare il lavoro del personale.

 

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

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Lunedì, 11 Febbraio 2019 14:08

Parma - Inter: arrestati due tifosi

Durante l'incontro Parma-Inter di Sabato scorso, la Questura di Parma, ha predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica teso a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva.

Nell'ambito del servizio, si inserisce anche l'attività investigativa della locale D.i.g.o.s., volta a garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche.

Durante la partita sono stati individuati un gruppo di soggetti sospetti in curva Nord. Al termine della partita i tre sono stato controllati e due sono risultavano gravati da un provvedimento di daspo, che impediva l'accesso allo stadio.

I due, entrambi catanesi, sono stati quindi accompagnati in Questura e tratti in arresto in flagranza, per il reato di cui all'art. 8 c.1bis della legge 401 del 1989.

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Gazzetta dell'Emilia si è recata a Genova per documentare l'inizio dei lavori di demolizione del Ponte Morandi. L'inaugurazione del nuovo ponte è prevista entro i primi mesi del 2020. 

9 febbraio 2019

Lunghe e delicate le operazioni per smontare e calare a terra la prima trave tampone, lunga 36 metri e pesante 800 tonnellate, che segna l'inizio della demolizione del Ponte Morandi. A quasi sei mesi dal tragico crollo del 14 agosto scorso, che causò la morte di 43 persone e oltre 600 sfollati, sono infatti iniziate ieri le prime fasi dello smantellamento di una parte del moncone Ovest del ponte sul Polcevera, propedeutiche alla ricostruzione. 

Le operazioni estremamente complesse, sono state rallentate e rese ancora più difficili dal forte vento che ieri ha interessato Genova, posticipando a questa mattina la discesa della trave. Fra le aziende a cui è stato affidato l'appalto per la demolizione e lo smantellamento anche l'emiliana Fagioli S.p.A.

Questa fase, che segue tutte le opere propedeutiche iniziate il 15 dicembre, farà si che l'impalcato, sorretto dai cavi di acciaio degli strand jack, - i potenti pistoni idraulici solitamente usati per costruire i viadotti, sia posato dolcemente a terra senza scossoni.

Presenti all'avvio della demolizione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci.

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Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che il ponte sarà ricostruito entro fine anno e l'inaugurazione è prevista entro i primi 3/4 mesi del 2020.

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Le impegnative operazioni in atto in queste ore segnano un nuovo inizio dal forte valore simbolico non solo per la città, ma per tutto il Paese, - "Abbattiamo un sistema di gestione dei beni pubblici che ha messo gli interessi di pochi davanti alla sicurezza e al benessere di tutti. Vedere oggi che, a distanza di pochi mesi, si demolisce un ponte che è stato mal gestito da chi ne ha approfittato in vantaggi economici, e sapere che tra pochi mesi si ricostruirà e che il prossimo anno potrà essere finalmente collaudato e riaperto, penso che sia uno slancio positivo per tutta l'Italia" - ha sottolineato il Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, presente ieri a Genova.

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"Ci dicevano che non avremmo fatto in tempo – ha aggiunto il Ministro - che ci avremmo messo anni e come tutte le altre tragedie che hanno colpito l'Italia dopo anni avremmo visto ancora gli sfollati per strada. Adesso ho incontrato due sfollati: uno ha comprato la casa e un'altra ha scelto la zona in cui vivere vicino alla figlia e lo stanno facendo grazie all'impegno di un governo che gli ha dato i soldi necessari per trovare la casa nuova. Ho trovato due persone abbastanza serene nelle difficoltà. Ed è una grandissima soddisfazione umana".

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"Sono molto contento - ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci - che siano arrivati i vertici del governo. La presenza del primo ministro Giuseppe Conte e del ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli testimonia la vicinanza di tutto il Paese a cui dimostriamo che le cose si possono fare bene, nel minor tempo possibile e con i costi giusti. Oggi è una giornata simbolica - ha concluso Bucci - senza mai dimenticare le 43 vittime del crollo ma anche senza dimenticare che stiamo lavorando dal 15 dicembre e tutto sta procedendo secondo i piani".

Le operazioni di taglio sono durate tutta la notte, ritardate di qualche ora a causa del vento e questa mattina, verso le 8.30, è iniziata la lenta discesa della trave tampone da una altezza di 45 metri che impiegherà circa 5 metri l'ora.

 

Sulla Pagina Facebook @gazzettaemilia i video realizzati ieri 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 08 Febbraio 2019 11:14

Il post piena di Enza e Secchia causa danni ingenti

La piena di Enza e Secchia che ha attraversato nei giorni scorsi il comprensorio Reggiano causa danni ingenti. I primi stimati alle strutture e agli argini consortili ammontano ad oltre 650 mila euro solo a Castellarano e Cerezzola.

REGGIO EMILIA –

La piena che ha attraversato nei giorni scorsi il comprensorio Reggiano e che ha ingrossato notevolmente le portate del torrente Enza e del fiume Secchia è transitata senza generare tracimazioni gravi dei corsi d'acqua naturali come nel Bolognese, ma ha ugualmente causato alcune criticità non certo sottovalutabili.

A seguito di una prima stima dei danni effettuata nei giorni scorsi durante un monitoraggio capillare dello staff tecnico del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale i danni causati alle strutture consortili e arginali ammonta a oltre 500.000 euro. L'area maggiormente colpita si concentra soprattutto sul nodo idraulico di "Castellarano – San Michele", in prossimità della nuova centrale idroelettrica, dove l'argine che separa il letto del Secchia dall'invaso irriguo è stato eroso in modo significativo dalla forza dell'acqua. I detriti, portati a valle dai flussi, si sono infatti accumulati in grande quantità proprio sulle paratoie di fondo della Traversa stessa e contestualmente anche sulle chiaviche di presa della risorsa idrica.

Ulteriori danni, anche se di entità leggermente inferiore, si sono registrati sulla traversa di Cerezzola sull'Enza. In questi giorni le maestranze dell'Emilia Centrale hanno presidiato ininterrottamente i punti d'intersezione tra i Fiumi Enza e Secchia e più in generale tutta la rete di bonifica interessata (punti di presa, scarichi e chiaviche) per controllare in tempo reale la tenuta delle opere idrauliche interessate al transito della piena e dal successivo scioglimento delle nevi restanti. Nelle ultime ore l'attività è proseguita con un'operazione tecnica rilevante volta a liberare le numerose condotte della rete di canalizzazione da ramaglie e fanghi trasportati dall'ondata di piena che stavano rischiando di compromettere funzionalità e quindi anche la sicurezza delle aree servite dal Consorzio. 

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Nelle foto: il passaggio della piena a Cerezzola e gli effetti dell'acqua a Castellarano – San Michele 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Giovedì, 07 Febbraio 2019 15:38

Svolta nel caso della donna carbonizzata a Modena

Svolta nelle indagini sul caso della donna ritrovata carbonizzata nella sua auto nella zona dell'inceneritore di Modena.

Modena, 7 febbraio 2019

La donna, il cui corpo carbonizzato è stato trovato ieri in un’auto parcheggiata in via Cavazza a Modena, sarebbe stata uccisa dal marito, attualmente in stato di fermo e unico indagato per omicidio premeditato. 

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo abbia colpito ripetutamente la vittima, utilizzando un coltello per trafiggerle la schiena. Una volta uccisa avrebbe poi bruciato il corpo, per inscenare un suicidio.

I due era separati da alcuni mesi e forse il movente potrebbe essere la mancata accettazione della fine del matrimonio.

Dalla borsa della donna erano spariti sia il cellulare che il portachiavi e il ritrovamento di quest’ultimo oggetto è stato fondamentale per gli inquirenti nella svolta delle indagini.

L’uomo, che attualmente ha negato ogni coinvolgimento, verrà nuovamente interrogato dal Magistrato. Intanto si attendono i risultati dell’autopsia.

Pubblicato in Cronaca Modena
Mercoledì, 06 Febbraio 2019 13:42

Modena - Trovato cadavere di una donna carbonizzato

Cadavere carbonizzato di una donna trovato in via Cavazza a Modena. A fare la macabra scoperta un carabiniere in servizio che ha notato del fumo uscire da una vettura parcheggiata vicino all’inceneritore. Le prime indagini fanno propendere per un omicidio.

MODENA – 

Il corpo carbonizzato di una donna è stato trovato questa mattina in via Cavazza, nella zona dell’inceneritore. La macabra scoperta è stata fatta da un carabiniere fuori servizio, che ha notato del fumo provenire da una Nissan Juke, parcheggiata in una zona isolata, accanto al tracciato ferroviario che serve le imprese del villaggio artigianale.

L’auto era parzialmente bruciata e sul sedile posteriore è stato trovato il cadavere ormai carbonizzato di una donna. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Mobile, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e personale del 118. Dalle prime verifiche è emerso che la vittima, di cui non sono state ancora rese note le generalità, sarebbe una cittadina marocchina di 30 anni, regolare e residente a Modena.

Accanto al corpo i militari hanno rinvenuto anche una bottiglietta, il cui contenuto è al vaglio degli investigatori per capire se contenesse liquido infiammabile. Dalle prime ipotesi investigative, sembra tuttavia alta l’ipotesi che si sia trattato di un omicidio. Saranno ulteriori indagini a stabilire se la donna è stata uccisa prima di essere stata data alle fiamme all’interno della vettura.

Pubblicato in Cronaca Modena

Un 38 enne marocchino è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, dopo che la donna era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari. I Carabinieri hanno scoperto che non era la prima volta che la donna, mamma di un bimbo di pochi mesi, subiva le percosse e le vessazioni del marito.

SAN FELICE (MO) –

Voleva imparare l’italiano e usare internet, ma al marito, un 38 enne marocchino, questa voglia di “libertà” e integrazione della moglie, sua connazionale, non andava proprio giù, al punto da esercitare su di lei violenze si psicologiche che fisiche

Ed è stato proprio quando la donna è stata costretta a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dopo aver subito le percosse del marito che le avevano procurato ferite a un braccio che i Carabinieri di San Felice hanno cominciato a indagare sul passato della famiglia, portando alla luce una situazione di maltrattamenti prolungati nel tempo.

La donna, mamma di un bimbo di pochi mesi, stanca di subire, questa volta ha denunciato il marito violento e ha raccontato alcuni episodi di cui è stata vittima. Il più grave risale allo scorso mese di ottobre, quando il consorte l’aveva sorpresa a usare Facebook e, in preda all’ira, l’aveva ripetutamente colpita al volto, incurante del fatto che la donna fosse incinta, fino a farla svenire, per poi abbandonarla priva di sensi sul pavimento. 

Ora la donna e il bimbo sono ospiti presso l’abitazione di un connazionale residente nella zona, mentre il marito violento è stato portato in caserma e denunciato a piede libero per maltrattamenti in famiglia

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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