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Ieri mattina, un 20enne di origine marocchina è stato trovato mentre era appostato nella zona delle scuole, fra via Bixio e via Pintor per vendere droga agli studenti minorenni.

Erano circa le 10.30 quando il giovane spacciatore è stato sorpreso dai Carabinieri di Parma, durante un controllo del territorio, a vendere una dose di hascish ad un ragazzino di soli 16anni, uscito da scuola durante la ricreazione

La perquisizione presso l’abitazione ha portato al rinvenimento di diversi tipologie di droga fra cui ecstasy e cocaina.

Ora si trova agli arresti domiciliari.

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 30 Settembre 2019 16:10

Gioielleria Oddi: “Un pensiero” per Giocamico

Claudia Oddi dona all’associazione il ricavato dalla vendita della linea di gioielli da lei creata per l’Ospedale dei Bambini di Parma.

Parma -

“Mi auguro che questo sia solo l’inizio”, aveva promesso Claudia Oddi alla consegna di una donazione a Giocamico, frutto del successo della linea di gioielli da lei appositamente disegnata per l’Ospedale dei bambini. E così è stato, perché quell’inizio ha avuto un seguito che si è concretizzato con una seconda donazione consegnata al presidente di Giocamico Corrado Vecchi

Il gioiello solidale nacque da un’idea di Claudia condivisa con l’amica Cristina Premoli, che è anche una delle responsabili di Giocamico, e dalla sua matita uscì il disegno di un braccialetto d’argento a cui è seguita la collana con le ali. La collezione “un pensiero” stava prendendo forma e si è arricchita di nuovi esemplari che hanno incontrato il favore del pubblico consentendo quindi di raggiungere un generoso pensiero per l’associazione che da oltre vent’anni affianca nelle attività ludico-ricreative i pazienti dei reparti pediatrici del Maggiore.

All’opera di promozione hanno collaborato attivamente anche l’associazione Mogli Medici Italiani con la presidenteAdele Quintavalla e il personale dei reparti pediatrici dell’Ospedale dei Bambini presenti alla donazione di questa mattina con la coordinatrice infermieristica della degenza pediatrica Claudia Marcatili.

 “Disegnare e produrre quei gioielli conoscendone il fine – ha dichiarato Claudia Oddi - è stato un onore e voglio ringraziare tutti i miei clienti che scegliendo di acquistarlo sono diventati parte attiva di questa donazione”. E non è finita qui, il duo Oddi-Premoli ha già in cantiere la creazione di un nuovo gioiello dal nome affascinante “il filo dell’amore”, mentre la vendita della collana con le ali continua in gioielleria o presso Giocamico contando su quel passaparola di solidarietà che si è rivelato vincente.

Pubblicato in Cronaca Parma

Ieri sera alle 23.00, la Squadra Volante di reggio Emilia è intervenuta in via Foscato. A bordo di un'Audi, un cittadino marocchino K. Z., di 30 anni, stava interagendo in maniera sospetta con un'altra persona, probabilmente un cliente. Dai controlli è emerso che era pregiudicato per reati in materia di stupefacenti.

A casa del ragazzo, occultati tra la struttura in metallo della scala tra camera da letto e sottotetto, gli operatori ha rinvenuto circa 400 grammi di eroina contenuta in involucri di cellophane, per un valore di circa 11.000 Euro, 2 bilancini di precisione e 1 coltello a serramanico.

Lo straniero è stato quindi tratto in arresto.

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Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

L’uomo viaggiava a bordo di una vecchia Lancia Musa e alla vista degli agenti della Polizia Stradale di Modena Nord ha assunto un comportamento sospetto. È quindi stato fermato e condotto presso il comando dove da un’ispezione dell’auto è stato trovato un vano segreto che nascondeva lo stupefacente, dal valore di mercato di circa 3 milioni di euro.

MODENA –

Per passare inosservato aveva portato con sé il figlioletto di cinque anni, ma a tradirlo è stata una manovra sospetta alla vista degli agenti della Polizia Stradale di Modena Nord, che pattugliavano il tratto dell’Autosole tra Bologna e Modena. 

Proprio quel suo tentativo maldestro di “nascondersi” in mezzo al traffico ha insospettito gli agenti, che hanno intimato l’Alt a una Lancia Musa facendola poi accostare nell’area di sosta di Castelfranco Est. L’autista, un 34 enne di origine calabrese residente a Milano, si è subito dimostrato molto nervoso e alle domande degli agenti ha risposto che stava rientrando insieme al figlio nel capoluogo lombardo dopo un soggiorno in Calabria per ritirare un seggiolino per bambini. Una “scusa” che è subito apparsa poco credibile. La Lancia Musa, invece, è risultata essere intestata a un altro cittadino calabrese. Gli uomini della Stradale hanno quindi scortato auto e occupanti fino al comando di Modena Est per un’ispezione più approfondita.

Proprio questa ha fatto emergere uno strano interruttore posizionato sotto lo sterzo, non in dotazione tra gli optional della Lancia Musa, tra l’altro di un vecchio modello. Dopo diversi tentativi, gli agenti hanno scoperto che l’interruttore, magistralmente collegato al circuito dell’autoradio, permetteva di aprire due vani posizionati sotto i sedili anteriori

Una volta aperti, i due scomparti hanno rivelato il loro “tesoretto”, ben 15 involucri di cocaina, dal peso di 16 chili e 150 grammi. La droga era sapientemente avvolta con nastro da pacchi e sistemata in una seconda busta termosaldata contenente polvere di caffè, probabilmente per ingannare il fiuto dei cani antidroga. Il valore della cocaina, ad alto grado di purezza, è stato stimato sul mercato all’ingrosso 50 mila euro al chilo, ma tagliata e venduta al dettaglio poteva portare a un guadagno di circa 3 milioni di euro. 

La droga è stata così sequestrata, così come l’auto, e il 34 enne è stato arrestato e condotto in carcere. Un compito assai delicato toccato agli agenti è stato quello di prendersi cura del bambino di 5 anni, cercando per quanto possibile di evitargli di assistere a una situazione traumatizzante come l’arresto del padre. È stata quindi contattata la madre, anch’essa residente nel milanese, che si è subito messa in viaggio per recuperare il figlioletto.

Proseguono intanto le indagini, anche se pare probabile che il 34 enne sia stato pagato come “corriere” per trasportare la droga proveniente dai porti calabresi e destinata al mercato milanese, ma che sia estraneo all’organizzazione che gestisce sia il traffico che lo spaccio. 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Brutta avventura per un ventenne, che sabato sera si è recato in via Mar Jonio per la consegna. Ma al civico indicato gli è stato detto che non era stato effettuato nessun ordine. Poco dopo è stato avvicinato da due individui con il volto travisato che lo hanno minacciato con una pistola e lo hanno derubato del fondo cassa.

MODENA –

Dura la vita del fattorino, un mestiere spesso svolto da giovani per guadagnare qualche soldo in attesa di un’occupazione migliore. E, soprattutto, non priva di pericoli, e non solo quelli dovuti al traffico. Lo sa bene un ventenne che sabato sera, attorno alle 23, è stato vittima di una rapina a mano armata, studiata a tavolino da due rapinatori.

I malviventi hanno prima telefonato alla pizzeria Spiga d’Oro di via Valdrighi e hanno ordinato una pizza rotonda e un mezzo metro, fornendo un indirizzo e un nominativo. Durante la telefonata, inoltre, hanno specificato di avere solo una banconota da 100 euro, chiedendo quindi di portare il resto.

Il giovane fattorino è quindi partito con il fondo cassa, ma arrivato in via Mar Jonio, e dopo aver suonato al citofono del nominativo indicato all’atto della prenotazione, si è sentito rispondere che nessuno aveva ordinato delle pizze

È a questo punto che è scattata la trappola. Mentre il giovane stava risalendo in auto, i malviventi, due uomini dal volto travisato, sono sbucati dal buio brandendo una pistola, non si sa se giocattolo oppure no, e hanno minacciato e spintonato il ragazzo per poi derubarlo del borsello con circa 120 euro e del cellulare, per impedirgli di chiedere aiuto.

Sempre per guadagnarsi la fuga, hanno anche tolto le chiavi dal cruscotto dell’auto di servizio e le hanno lanciate lontano. Fortuna ha voluto che pochi minuti dopo passasse una pattuglia della vigilanza che, raccolta la testimonianza del giovane, sotto choc, ma incolume, ha allertato i Carabinieri. Il ragazzo ha quindi formalizzato la denuncia. Gli uomini dell’Arma ora tenteranno di fare luce sulla vicenda, visionando anche i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. 

Pubblicato in Cronaca Modena

In occasione del suo primo compleanno, la Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente apre le porte per “festeggiare” questo traguardo con bimbi, ragazzi, familiari, insegnanti e operatori della scuola, volontari e Istituzioni.

Obiettivo della giornata è far conoscere i professionisti della struttura, dove sono offerti numerosi servizi e prestazioni di assistenza e cura.

Sono tante le iniziative in programma: ambulatori aperti e visite guidate per gli insegnanti delle scuole di Parma e due incontri dal titolo “Rime rimedio che curano sul serio?” con Bruno Tognolini scrittore e autore di famosi programmi televisivi per bambini e ragazzi, come L’Albero Azzurro e la Melevisione, dedicati ai bambini di alcune scuole primarie della città.

La giornata è anche occasione per fare un primo bilancio delle attività realizzate nella Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente, da quando ha aperto, nel giugno scorso, con uno sguardo ai progetti futuri.

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Questa Casa della Salute non è semplicemente un luogo dove trovano sistemazione i servizi dedicati ai più giovani, ma un progetto che vuole ripensare i percorsi assistenziali, dagli interventi preventivi, proattivi, di prossimità, di accesso e accoglienza fino alla valutazione, diagnosi, cura e riabilitazione. Una Casa della Salute non isolata ma stabilmente connessa con altri professionisti, a partire dai Medici di famiglia e dai Pediatri di libera scelta, con Centri qualificati - come l’Ospedale del Bambino dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la residenza per minori di San Polo di Torrile, i Centri di riferimento regionali – e ancora, con le scuole, i servizi sociali, le Associazioni di volontariato, per creare i percorsi specialistici anche di più elevata complessità.

Questi i servizi attivi della struttura che è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18.30: al piano terra, vi è la Pediatria di Comunità, con gli ambulatori vaccinali. Al primo piano, si trovano lo Spazio Giovani, il Programma Disturbi del Comportamento Alimentare  e l’Associazione Sulle Ali delle Menti con cui collabora,  il Centro di terapia della famiglia e l’équipe funzionale dei percorsi di cura degli adolescenti composta dai professionisti della neuropsichiatria infantile, dei centri di salute mentale e del servizio dipendenze patologiche. Al secondo piano ci sono gli ambulatori di psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, logopedisti, psicomotricisti, infermieri ed educatori dell’U.O. Psichiatria e Psicologia clinica Infanzia e adolescenza con anche il Programma Adolescenza. Al terzo piano, ci sono gli ambulatori di psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, logopedisti, psicomotricisti, fisioterapisti e le palestre dell’U.O. Neurologia funzionale e Riabilitazione. Al quarto piano, c’è la Medicina riabilitativa area età evolutiva, con ambulatori di fisiatri, fisioterapisti e palestre. Nella struttura si tengono anche le sedute della Commissione per il riconoscimento dell’invalidità civile dei minori.

Il servizio di accoglienza e orientamento è garantito dal personale dipendente in collaborazione con l’Associazione Itaca. Periodicamente vengono organizzate anche iniziative di accoglienza e informazione ai singoli piani, dove sono presenti giochi per bambini e dove opera anche l’Associazione Gioco Amico

 

UN ANNO D’ATTIVITA’ IN CIFRE 

Pediatria di comunità

L’Area Vaccinazioni dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 ha registrato 37.707 somministrazioni di dosi di vaccino, per un totale di 23.973 accessi di utenti. Sono stati 107 gli interventi di sorveglianze per contrastare la diffusione di malattie infettive nelle scuole. Sono state rilasciate 114 certificazioni per la somministrazione di farmaci a scuola, dove sul tema sono stati formati 75 insegnanti con 14 incontri. L’ambulatorio malattie infettive pediatriche ha eseguito 101 visite.

Spazio Giovani

Gli utenti seguiti dallo Spazio Giovani sono 1.238, per un totale di 3.066 prestazioni garantite nel primo anno di attività nella nuova sede alla Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente. Sono stati 3.460 i ragazzi coinvolti in totale nei vari progetti realizzati durante l’anno.

Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza

I pazienti in carico ai servizi di Psichiatria e psicologia Clinica – Centro adolescenti e giovane età sono stati 1.165 per un totale di 14.968 prestazioni erogate, mentre per l’ambito Funzionale e Riabilitazione gli utenti in carico sono pari a 1.270, ai quali sono state assicurate 13.265 prestazioni.

Programma Disturbi del comportamento alimentare

Nel corso del 2018 gli utenti in carico al P-DCA di età compresa fra i 12 e i 17 anni sono stati 58.

Centro di terapia famigliare

Sono state complessivamente 40 le consulenze di coppia e familiari con 25 terapie totali, mentre 18 sono stati i trattamenti clinico psicologici o psicoterapici. Le consulenze specialistiche richieste dai Servizi Sociali sono state 15, mentre sono 22 le valutazioni cognitive e consulenze specialistiche richieste da Servizio psichiatrico di diagnosi e cura e Clinica Psichiatrica.

Medicina riabilitativa Area età evolutiva

Attività

Numero

Visita fisiatrica infantile 

581

Visita fisiatrica infantile controllo 

639

Valutazione funzionale complessa disabilità neuro-motoria infantile 

31

Valutazione funzionale complessa disabilità neuro-motoria infantile successiva 

192

Prescrizione ortesi ausili ed attività di collaudo 

346

Utenti con disabilità complessa in carico al servizio 

180

Utenti seguiti anche con modalità domiciliare 

41

Accessi domiciliari per attività fisioterapiche 

179

Prestazioni fisioterapiche ambulatoriali 

1.255

Rapporti con il volontariato

Attualmente le Associazioni che collaborano con i vari servizi della Casa della Salute sono: Sulle Ali delle Menti, Polisportiva Gioco, Gioco Amico, Galleria dei Pensieri, Cibo e Gioia, Progetto Itaca, Comitato Paralimpico.

I PROGETTI FUTURI

Nella Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente verranno realizzati diversi programmi tutti riuniti nelPercorso Crescita”, inteso come crescita del bambino ma anche delle capacità genitoriali e delle competenze della comunità. Questi programmi saranno declinati in interventi di promozione della salute su corretti stili di vita (igiene del sonno, alimentazione a partire dall’allattamento, relazioni e sessualità, l’utilizzo delle nuove tecnologie e dipendenze), su sport e salute (gioco, sport e socialità), su malattie infettive e vaccinazioni (prevenzione delle malattie infettive). Verranno inoltre rivisti altri percorsi e protocolli, come quello per le patologie neuromotorie riabilitazione e NPIA. Verrà riaperto l’ambulatorio del Progetto “Bambino obeso”. Continuano i progetti già consolidati come il Meeting giovani e la rassegna “La Salute della Salute Mentale”.

Nella struttura verranno proposti gruppi per i genitori e i bambini: incontri settimanali/quindicinali per lo svolgimento di attività di sostegno alla genitorialità. Infine, la Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente si configura anche come luogo della formazione degli studenti (di medicina, psicologia, infermieristica, servizio sociale, ma anche tecnici della riabilitazione, educatori, ecc.) ed intende promuovere le attività culturali e la ricerca. Verrà dato ulteriore impulso alle collaborazioni con le Associazioni di volontariato, grazie all’apertura di uno sportello loro dedicato. 

Pubblicato in Cronaca Parma
Venerdì, 27 Settembre 2019 15:15

Indagato per nove furti evade dai domiciliari

Nelle prime ore di questa mattina, gli agenti della Squadra Volante hanno tratto in arresto per il reato di evasione un cittadino moldavo di 23 anni. Durante il servizio di controllo del territorio, in corso a Modena, nel transitare in via Gramsci all’intersezione con via Canaletto Sud, una pattuglia ha notato un uomo armeggiare nei pressi di una autovettura Audi A3; il soggetto alla vista della Polizia si è allontanato a passo spedito dal veicolo come per eludere un possibile controllo.

Gli agenti lo hanno immediatamente fermato e, poiché privo di documenti identificativi, lo hanno accompagnato in Questura per accertamenti, dai quali è emerso che il moldavo, sottoposto agli arresti domiciliari, è uno dei componenti del sodalizio criminale dedito ai furti di volanti di pregio, arrestato il 10 luglio scorso insieme ad altri due soggetti, nell’ambito dell’operazione “Volante”, condotta dalla locale Squadra Mobile e coordinata dal Procura della Repubblica di Modena.

Il 23enne è indagato, unitamente alla fidanzata, in relazione a nove furti commessi su auto di pregio nel periodo da gennaio ad aprile 2019. Le prove raccolte dagli investigatori avevano dimostrato l’esistenza di un vero e proprio sistema strutturato di ladri professionisti che dopo il furto affidavano la vendita a due ricettatori, anch’essi indagati, che li smerciavano tramite social network e siti specializzati nelle compravendite on line a metà del prezzo di mercato.

L'uomo è stato anche denunciato in stato di libertà per aver declinato false generalità agli agenti al momento del controllo.

Pubblicato in Cronaca Modena

Questa mattina un detenuto di origine magrebina, già responsabile di ulteriori intemperanze nei giorni scorsi, ha dato fuoco alla sua cella nel carcere di Parma in Burla, senza alcuna apparente motivazione. Il folle gesto ha rischiato di avere esiti molto gravi sia per il personale in servizio, sia per gli altri detenuti. 

Fortunatamente, l'intervento tempestivo della Polizia Penitenziaria ha evitato che il gesto avesse conseguenze nefaste per tutti. Purtroppo però sette Poliziotti sono finiti al Pronto soccorso, per intossicazione da fumo.

A darne notizia è il Si.N.A.P.Pe, Sindacato Nazionale Autonomo di Polizia Penitenziaria che aggiunge: “Al di là dello sgomento per il continuo ripetersi di tali eventi, che si verificano nel silenzio assordante dell'Amministrazione, vogliamo esprimere vicinanza al personale coinvolto nell’episodio." Che conclude: “Riteniamo non sia più rinviabile l'adozione dei provvedimenti necessari a salvaguardia del personale di Polizia Penitenziaria impiegato presso un istituto tanto complesso quanto peculiare, a cominciare da un immediato adeguamento dell'organico, carente in ogni ruolo.”

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Giovedì, 26 Settembre 2019 16:51

Due persone aggredite alla stazione di Parma

Doppia aggressione, la scorsa notte alla stazione di Parma, quando un cittadino del Mali di 20 anni si è scagliato contro due persone, picchiandole ferocemente. Il ragazzo ha infatti avvicinato un nigeriano che aspettava il treno intimandolo di dargli i soldi con colpi e strattoni. In soccorso è intervenuto un 25enne siciliano che ha assistito alla scena. 

La prima vittima è inizialmente riuscita a sottrarsi alle botte fuggendo per poi essere raggiunto e costretto a dare i pochi euro che aveva in tasca. Il ragazzo siciliano invece è stato seguito in viale Bottego per poi essere preso a calci e pugni sia in faccia che alla pancia.

Sul posto per fortuna sono arrivate 3 volanti di Polizia. Gli agenti hanno bloccato e arrestato il 20enne e posto ai domiciliari.

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 26 Settembre 2019 16:12

È morto Giorgio Ballarini: Protezione civile in lutto

Giorgio Ballarini fu presidente del Coordinamento di volontariato dal 2008 al 2013 dunque anche durante il sisma in Emilia. Il cordoglio e il ricordo della Provincia: “Il nostro straordinario sistema è anche merito suo”.

Reggio Emilia

Si è spento questa mattina, a 71 anni, Giorgio Ballarini. Quando nel marzo 2012 l’allora capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, venne nella Sala del Consiglio provinciale di Reggio Emilia per “rendere omaggio e ringraziare un sistema di protezione civile di cui un intero Paese va fiero, che coniuga la generosità con la capacità di fare sistema e di essere presente non solo su questo territorio, ma anche dove c’è bisogno", pronunciò quelle parole anche per merito di Ballarini. 

Giorgio Ballarini – viveva a Borzano di Albinea - dopo una brillante carriera nel campo della pianificazione e organizzazione della rete di vendita in diverse aziende italiane (su tutte la Maska, dove ha ricoperto il ruolo di direttore del progetto retail dal 1985 al 1996), è stato infatti il presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia dal marzo del 2008 al maggio del 2013.

Poche settimane dopo la visita di Gabrielli, Reggio e l’Emilia furono chiamate ad affrontare la dura prova del terremoto. E quella capacità di fare sistema della Protezione civile reggiana – dalle istituzioni, con allora ancora la Provincia impegnata in un ruolo di primo piano a sostegno della Prefettura, al meraviglioso mondo del volontariato – diede un’altra, splendida dimostrazione. “Di questo sistema, Giorgio Ballarini è stato certamente uno dei principali artefici, trasformando il coordinamento del volontariato da semplice insieme di associazioni a punto di riferimento fondamentale per una Protezione civile moderna, diffusa ed efficace, al servizio della comunità reggiana e non solo”, ricorda il presidente Giorgio Zanni, esprimendo alla famiglia il cordoglio della Provincia di Reggio Emilia.

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“Durante i suoi cinque anni alla guida del Coordinamento, il mondo del volontariato reggiano di Protezione civile ha compiuto enormi passi in avanti e lo ha fatto certamente grazie alle spiccate doti manageriali di Giorgio, ma soprattutto grazie alla sua disponibilità, al suo sorriso, al suo entusiasmo che lo hanno sempre reso una persona speciale”, spiega Federica Manenti, in quel periodo responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio. 

Al di là delle tante emergenze che ha affrontato coordinando il volontariato reggiano – oltre al terremoto di Emilia, quello dell'Aquila nel 2009 e l’emergenza umanitaria per l’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa nel 2011 – Giorgio Ballarini ha affinato il significato delle esercitazioni (a partire da quella sul Po nel 2012, che coinvolse ben 538 volontari) trasformandole da semplici addestramenti operativi a momenti di lavoro in stretta collaborazione con tutta la macchina istituzionale della Protezione civile reggiana. “Ma soprattutto, al fianco della Provincia, ha dato concretezza a due importanti e ambiziosi progetti: la Scuola di Protezione civile e la Colonna mobile provinciale, istituita poi con Delibera di Giunta nel 2013 ed inserita fra gli obiettivi strategici della Provincia di Reggio Emilia – aggiungono il presidente Zanni e Federica Manenti - Due eccellenze di un sistema che ruota intorno al Centro unificato di via della Croce Rossa, che Giorgio ha sempre inteso quale “casa comune del volontariato”, da cui poter attivare in qualsiasi istante una forza di pronto impiego, fatta di volontari competenti e dotata di mezzi efficienti”.

“Per noi era l’uomo il cui talento e la cui capacità, nel corso degli eventi, hanno sempre fatto la differenza, permettendoci di superare ogni prova”, concludono al Coordinamento di Protezione civile ricordando l’ “eredità di grande valore che Giorgio ci ha lasciato: un sistema pienamente operativo e con un'architettura più solida, in grado di fornire risposte efficaci ed organizzate indipendentemente dall’emergenza da affrontare e da chi venga coinvolto”.

Giorgio Ballarini lascia la moglie Doriana, la figlia Lisa, gli adorati nipoti Federico e Caterina, la mamma Olga e il fratello Ivano. I funerali si celebreranno sabato mattina alle 9 dalla camera mortuaria dell’arcispedale Santa Maria Nuova, dove da domani sarà allestita la camera ardente, alla chiesa di Sant’Anselmo a Buco del Signore. 

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