Il docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, autore di oltre 110 pubblicazioni, è stato premiato per l’attività nell’ambito disciplinare del Disegno.
Parma, 26 settembre 2019 –
Paolo Giandebiaggi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, ha ricevuto la Targa d’Oro UID, prestigioso riconoscimento che viene conferito ogni anno a chi si è particolarmente distinto per l’attività nell’ambito disciplinare del Disegno. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione del 41° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione – Congresso della Unione Italiana per il Disegno che si è svolto a Perugia nei giorni scorsi.
Dopo la conferenza “Dell’arte/nell’arte: i disegni ‘scoperti’”, nella Sala dell’Ercole Farnese dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, è avvenuto il conferimento al prof. Giandebiaggi, che ha ricevuto la prestigiosa Targa dalla Presidente, prof.ssa Francesca Fatta, nella suggestiva cornice della Sala dei Notari all’interno del Palazzo dei Priori di Perugia, alla presenza del Comitato Tecnico Scientifico dell’UID e di tutti i soci riuniti in occasione dell’Assemblea Annuale.
Particolarmente pregnanti le motivazioni che hanno portato al prestigioso riconoscimento: l’attività scientifica del prof. Giandebiaggi, che lo vede autore di oltre 110 pubblicazioni di varia tipologia (monografie, articoli su riviste, saggi in volumi, interventi a convegni nazionali e internazionali, ecc.) nelle quali ha approfondito in modo innovativo in particolare i temi dell’analisi grafica a supporto della conoscenza del costruito e le tematiche di rilievo architettonico e urbano; le numerose attività di gestione e coordinamento all’interno di importanti strutture non solo locali o in seno all’UID, quali ANVUR (per cui è stato GEV nella prima tornata di valutazioni VQR 2004-2010 e membro di commissione per l’abilitazione ASN nel 2012/2013), MIUR e CUIA, per le quali rappresenta l’Italia nel “Group Coordinators for Recognitions of Professional Qualifications – Architecture”, pool di esperti sui temi dell’Architettura in seno alla Commissione Europea: il più alto organo istituzionale in materia a livello comunitario; infine, la capacità di conciliare da sempre l’attività professionale e quella accademica, riversando reciprocamente le peculiarità dell’una nell’altra, contribuendo ad arricchire i contenuti trasmessi agli studenti dei corsi di laurea nei quali è docente.
Tumori in calo in Emilia-Romagna, grazie soprattutto all’attività di prevenzione, con diminuzioni significative dell’incidenza soprattutto negli uomini, dal 2006, per tutte le tipologie (-2,3% l’anno), in particolare per il tumore del colon (-8,8% l’anno) e della prostata (-3,6%). Non solo: a livello nazionale, l’Emilia-Romagna è la regione con i tassi di sopravvivenza più elevati, a cinque anni dalla diagnosi, sia per tutti i tumori (62,4%) che per le singole patologie, con un 89% del tumore alla mammella.
Sono alcuni dei dati che emergono dalla nona edizione del rapporto “I numeri del cancro in Italia”, frutto della collaborazione già consolidata tra AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori), presentato oggi a Roma.
Oltre ai dati nazionali, il dossier contiene anche quelli per le singole regioni: con una stima di 29.500 nuove diagnosi nel 2019, di cui 15.000 uomini e 14.500 donne, l’Emilia-Romagna rispetto alle altre regioni italiane si colloca al 13^ posto per incidenza di tumori negli uomini, e al 4^ posto per le donne (dopo Friuli, Lombardia e Veneto).
“Siamo di fronte a risultati eccellenti- commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi– resi possibili dalle politiche di prevenzione, primaria e secondaria, portate avanti in Emilia-Romagna. Non solo: qui siamo in grado di garantire cure all’avanguardia e ad altissima complessità. Dal tumore dunque si può guarire, oggi molto di più rispetto a un passato anche recente, e lo dimostrano questi dati; fondamentale, però, è non abbassare la guardia. Ricordiamo- aggiungono- che l’Emilia-Romagna è interamente ‘coperta’ dai Registri Tumori: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e la Romagna hanno una lunga e consolidata esperienza di registrazione di queste patologie, a cui si è aggiunta, in tempi più recenti, anche Bologna. Parliamo- concludono Bonaccini e Venturi– di strumenti fondamentali per ‘sorvegliare’ l’andamento dei tumori nella popolazione residente in un determinato territorio. Ancora una volta il nostro sistema sanitario regionale pubblico dimostra la sua forza, dalla cura alla prevenzione, fino alla ricerca, grazie a tutti coloro che vi lavorano facendone ogni giorno una eccellenza”.
Determinante, per la redazione del rapporto, il contributo della Regione Emilia-Romagna che negli anni ha “espresso” tre presidenti nazionali dell’AIRTUM: Maurizio Ponz de Leon, già preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena-Reggio Emilia, Stefano Ferretti, dell’Università di Ferrara, e Lucia Mangone, dell’Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia (attualmente membro del Gruppo di coordinamento tecnico-scientifico del Registro Tumori della Regione Emilia-Romagna). Fondamentale anche il contributo di Fabio Falcini (Irccs-Irst di Meldola), nuovo direttore del Registro Tumori della Regione Emilia-Romagna.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi: qui i tassi più elevati d’Italia
Estremamente interessante il dato relativo alla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. L’Emilia-Romagna presenta infatti i tassi di sopravvivenza più elevati in Italia, sia per tutti i tumori (62,4%) che per le singole patologie: più del 68% per il colon-retto (uomini e donne) e dell’89% per la mammella. Risultati, questi, resi particolarmente positivi laddove è stata più forte l’adesione agli screening oncologici, e dunque è aumentata la possibilità di cura in termini di farmaci e presa in carico del paziente.
L’importanza di aderire allo screening
Negli uomini l’adesione allo screening del colon-retto ha fatto sì che oggi l’Emilia-Romagna sia al terz’ultimo posto in termini di incidenza di questa neoplasia. Anche per il polmone le campagne di sensibilizzazione per la dismissione del fumo di tabacco hanno dato risultati importanti: l’Emilia-Romagna è nella parte medio bassa della classifica. Discorso analogo per la prostata, dove le campagne di sensibilizzazione con medici di medicina generale e urologi hanno portato a un uso più appropriato nella prescrizione del dosaggio dell’antigene prostatico specifico (Psa), indicatore di possibili malattie dell’apparato genitale maschile, con una notevole riduzione dell’incidenza del cancro prostatico.
Anche per quanto riguarda le donne, l’adesione allo screening del colon-retto ha dato ottimi risultati, collocando l’Emilia-Romagna al quart’ultimo posto nella scala nazionale in termini di incidenza della neoplasia. Meno positivi i risultati per quanto riguarda il polmone, che vede la regione al secondo posto per incidenza, per quanto sia migliorata rispetto allo scorso anno (era al primo). Per quanto riguarda il tumore alla mammella, l’elevata adesione allo screening mammografico colloca l’Emilia-Romagna al quarto posto per incidenza tra le regioni italiane; lo scorso anno era al secondo.
L’incidenza: in calo costante dal 2006
In Emilia-Romagna l’incidenza tumorale cala, negli uomini, in maniera significativa dal 2006, per tutte le tipologie (-2,3% l’anno). Diminuisce, in particolare, quella del tumore del colon (-8,8% l’anno, dal 2006), del polmone (-1,5% l’anno dal 2003 fino al 2008 e -2,9% nel periodo successivo) e della prostata (-3,6% dal 2007). Nelle donne cala l’incidenza per tutte le tipologie a partire dal 2008 (0,9% l’anno): diminuisce, nello specifico, per il tumore del colon dal 2006 (-4,0% l’anno). In controtendenza, invece, il dato relativo al tumore del polmone (+3,4% annuo); in lieve aumento il tumore della mammella (+0,6% annuo).
Dal rapporto presentato emerge come, nel periodo 2003-2014, il tasso di mortalità per tutti i tumori sia sceso significativamente in entrambi i sessi (-2,4% l’anno negli uomini e -1,3% l’anno nelle donne). Negli uomini, in particolare, cala la mortalità per tumore del colon e del polmone e, dal 2003, anche per il tumore della prostata. Anche nelle donne si registra una riduzione della mortalità per il tumore del colon e della mammella, mentre continua ad aumentare quella per tumore del polmone (+1,2% annuo).
Screening in Emilia-Romagna: le percentuali di adesione
Per quanto riguarda lo screening dei tumori della mammella, il programma regionale prevede l’invito ad eseguire la mammografia ogni due anni per tutte le donne dai 50 ai 74 anni, e ogni anno per quelle tra i 45 e i 49 anni. Al 1° gennaio 2019, circa il 70% delle donne di tutte le fasce di età risulta aver eseguito la mammografia nel programma, secondo l’intervallo annuale o biennale.
Lo screening regionale dei tumori del colon retto è rivolto a uomini e donne di 50-69 anni, invitati ogni due anni a eseguire il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Al 1° gennaio 2019 il 54% risulta aver eseguito regolarmente il test o una colonscopia nel programma. Dall’anno di avvio del progetto, nel 2005, i nuovi casi di questa patologia sono diminuiti del 30%. Non solo: uno studio condotto sulla popolazione che ha effettuato lo screening permette di stimare una riduzione del 30% anche della mortalità.
Ventuno borse griffate sono state sequestrate stamani, dalla Polizia Locale di Piacenza, durante la serie di controlli effettuati nelle vie del centro in cui si svolge il mercato bisettimanale. I pattugliamenti erano mirati, in particolare, a verificare la presenza di venditori abusivi e questuanti molesti in azione nella zona di piazza Duomo e piazza Cavalli. Oltre al sequestro della merce venduta senza autorizzazione, che l’ambulante colto in flagrante, datosi alla fuga, ha abbandonato sul posto, è stato notificato un Ordine di allontanamento – il terzo, nei suoi confronti, dall’inizio dell’anno – a una donna di circa 60 anni, che chiedeva insistentemente l'elemosina in via Legnano.
“L’intervento odierno – rimarca l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – si inserisce nel piano di contrasto al commercio abusivo che l’Amministrazione comunale sta portando avanti sin dal suo insediamento. Ciò a tutela degli esercenti che rispettano con professionalità e onestà le normative, ma anche in difesa dei consumatori, che invitiamo a non acquistare prodotti da venditori che non siano titolari di regolare licenza, per non incentivare l’illegalità e la concorrenza sleale”.
Un altro Ordine di allontanamento, risultato essere il 4° a suo carico, è stato emesso la scorsa settimana nei confronti di un cittadino senegalese, durante i controlli condotti dalla Polizia Locale nelle aree di parcheggio cittadine: l’uomo è stato sorpreso dagli agenti nel piazzale di viale Malta, mentre esercitava abusivamente l’attività di posteggiatore, violando l’articolo 7 del Codice della Strada.
29 Settembre Piazza Garibaldi – Un contributo versato con gusto – AISLA SEZ. Parma.
Parma
Il 15 settembre Aisla Onlus, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha celebrato in 150 piazze di tutta Italia la XII° Giornata Nazionale sulla SLA. “Il Municipio di Parma si è colorato di verde, il colore della nostra associazione, il colore della speranza, nella ricerca e nel sostegno di tutti, singoli ed istituzioni a chi è affetto da questa malattia. Eravamo in tanti quella sera e torneremo in piazza domenica prossima per proporre una raccolta fondi e momenti per famiglie e bambini per sostenere l’attenzione di Parma su questi temi” Ha detto Lina Fochi, Presidente Aisla Parma durante la conferenza stampa in Municipio.
“Sono oltre una cinquantina i parmigiani affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica” Ha commentato Nicoletta Paci, Assessora alla Sanità del Comune di Parma “le istituzioni, il Comune sono in cammino con loro per sostenerli e per sostenere la ricerca della medicina e gli strumenti di supporto che la città deve offrire a chi si trovi in questa condizione”.
Il 29 settembre Aisla sez. di Parma sarà presente in P.zza Garibaldi, con il Patrocinio e la coorganizzazione del Comune di Parma – Assessorato alle Politiche della Sanità, con bottiglie di Barbera d’Asti DOCG, per raccogliere fondi per l’assistenza delle persone colpite dalla malattia.
L’iniziativa si chiama “Un contributo versato con gusto “, con un’offerta di € 10,00 sarà possibile ricevere una delle 15.000 bottiglie di vino Barbera d’Asti DOCG, grazie al sostegno di Regione Piemonte, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dell’Unione Industriali della Provincia di Asti e di DMO Piemonte Marketing.
Verranno organizzati, inoltre, due momenti ludici, al mattino e al pomeriggio, dedicati ai bambini con giochi e magie.
LA RACCOLTA FONDI
I fondi raccolti saranno utilizzati da Aisla per sostenere l’Operazione Sollievo, progetto che consente di sostenere gratuitamente i malati di SLA con aiuti concreti ( contributi economici a famiglie in difficoltà, ausili per l’assistenza, ecc.).
PROGETTO BAOBAB
Anche quest’anno Fondazione Mediolanum Onlus sosterrà il progetto Baobab che sta indagando, attraverso uno studio scientifico, difficoltà, stati d’animo, paure ed emozioni di bambini ed adolescenti, figli di persone con SLA, con l’obiettivo di aiutarli con percorsi di psicoterapia.
Lo studio scientifico, che sta coinvolgendo 46 bambini e adolescenti, è portato avanti da GIP-SLA, il Gruppo Italiano Psicologia SLA, in collaborazione con i professori della Scuola di Psicologia dell’Università di Padova
24 settembre 2019
Nella quasi totalità delle scuole superiori piacentine le operazioni di assunzione dei docenti a tempo determinato sono avvenute senza che nessuno potesse assistere alle operazioni, addirittura in moltissimi casi anche agli stessi candidati è stato impedito di accedere negli uffici degli istituti per capire come si stessero svolgendo le operazioni di scorrimento delle graduatorie. Nessuna scuola ha reso noto orario e svolgimento delle operazioni, effettuate al chiuso e senza alcun testimone, la Gilda degli Insegnanti avendo appurato questo modus operandi di quasi tutti i Dirigenti Scolastici delle Scuole di 2° grado, date le dimensioni gravi del fenomeno, non potendo fisicamente essere dappertutto con propri attivisti ha scelto due scuole “campione” presso le quali agire intimando ai dirigenti di comunicare alle organizzazioni sindacali (che per contratto avrebbero diritto a presenziare) date, orari e convocati alle nomine, si tratta dell'Istituto Romagnosi Casali e del Liceo Colombini ma non è arrivata nessuna risposta.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma precisa: “Riteniamo sussistano gli elementi affinché l'autorità giudiziaria verifichi se qualcuno ha commesso dei reati, per questo annunciamo la presentazione di esposto alla Procura della Repubblica. Siamo di fronte a comportamenti rispetto ai quali non possiamo lasciar correre, i dirigenti scolastici delle scuole superiori di Piacenza già nei giorni precedenti avevano avuto una modalità anomala: rispetto a tutti gli altri loro colleghi delle altre scuole di Piacenza e Parma hanno fatto in modo che non vi fosse una convocazione territoriale, unica e pubblica, rifiutandosi di unificare le operazioni di tutte le scuole (sono meno di 10 Istituti) e quindi a prova di trasparenza assoluta. Molti docenti venivano contattati in contemporanea da più scuole sono stati messi in difficoltà, non sapevano come e cosa scegliere, inoltre sono stati numerosi i dirigenti scolastici i quali pur sapendo che molti docenti erano convocati anche per lunedì anche per gli incarichi delle scuole medie (in questo caso effettuati in modalità pubblica e trasparente) non hanno voluto allineare le modalità di convocazione affinché i candidati potessero avere un quadro chiaro delle disponibilità” - conclude il coordinato della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma - “con il caos che si è generato il direttore scolastico regionale si è dimostrato di non essere in condizione di coordinare in maniera efficiente ed efficace i dirigenti delle scuole piacentine, la politica prenda atto e provveda di conseguenza, intanto noi segnaliamo alla Procura quanto abbiamo visto e per questo il 2 ottobre, dalle 8 alle 10, terremo un'assemblea cittadina dei docenti alla Scuola “Anna Frank” in Via Milano.
Fonte: Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma
Aggressione in pieno centro storico a Parma. È successo nella notte tra sabato e domenica scorsa in Via della Repubblica.
Parma -
All’arrivo delle Volanti di Polizia, un ragazzo tunisino 19enne, le cui iniziali sono G. M., richiedente asilo e con permesso di soggiorno in regola, era intento ad aggredire un altro ragazzo. Prima di essere definitivamente fermato si è divincolato dagli Agenti per avventarsi nuovamente alla sua vittima. Grazie agli accertamenti svolti nelle immediatezze dei fatti è stato possibile ricostruire cosa fosse accaduto poco prima.
G. M., in compagnia di un’altra persona, ha minacciato due ragazzini su di uno scooter, brandendo una bottiglia di vetro, in Via Repubblica. Poco dopo, se l’è presa con un altro ragazzo, un giovane filippino, che hanno avvicinato per poi prenderlo per il collo e riempirlo di schiaffi.
A questo punto, i due ragazzi testimoni e poi vittime di G.M., sono intervenuti per difendere il ragazzo dai colpi dicendogli di smettere. Lui però, si è scagliato immediatamente con violenza verso uno dei due, prendendolo, dopo averlo scaraventato a terra, ripetutamente a calci e a pugni, colpendolo altresì al volto con una bottiglia di vetro. Durante l’aggressione G.M., che già era in compagnia di un complice, è stato raggiunto da altri due che hanno preso parte alla pestaggio dei due poveri ragazzi.
Il cugino della vittima, infatti, ha provato ad intervenire per difenderlo, ricevendo anche lui diversi colpi. Dopo la chiamata al 113, è arrivato anche il il fratello della prima vittima, che nell’intento di calmare l’aggressore, ha ricevuto a sua volta alcuni pugni.
Anche dopo l’intervento degli agenti, G.M., non si è calmato, tentando di divincolarsi in tutti i modi al fine di raggiungere le sue vittime. I tre giovani aggrediti riporteranno in due 10 gg di prognosi, ed uno giorni 5.
I complici di G.M., prima dell’intervento delle volanti hanno fatto perdere le loro tracce. Il 19enne è stato tratto in arresto per il reato di lesioni aggravate in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato a piede libero per minacce aggravate. Soggetto che per altro non è nuovo a condotte simili, avendo pregiudizi specifici per reati contro la persona. Il Pubblico Ministero ha disposto il trattenimento del reo presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo per direttissima che si svolgerà oggi.
A partire da questa notte (tra il 23 e 24 settembre) e nelle due notti successive sono programmati interventi di disinfestazione contro la zanzara tigre e la zanzara comune a Salsomaggiore. Si tratta di un intervento preventivo, per evitare ogni rischio di possibile diffusione del virus Dengue.
Il provvedimento è stato deciso dall’Azienda Usl insieme al Comune di Salsomaggiore, per contrastare un’eventuale diffusione di febbre Dengue, dopo aver riscontrato la positività all’antigene di questo virus su un minorenne, di ritorno da un viaggio all’estero, che ha manifestato i sintomi di questa malattia. Le condizioni del ragazzo, attualmente ricoverato all’Ospedale dei Bambini, sono buone, si è risolta la sintomatologia febbrile e si prevedono le dimissioni nei prossimi giorni.
Salvo pioggia, la disinfestazione avviene tramite mezzi dotati di nebulizzatori, che intervengono in strade e giardini in un raggio di 100 metri dall’abitazione del ragazzo, in zona Marazzuola.
Il Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl invita i cittadini, residenti nella zona oggetto di intervento di disinfestazione a tenere questi comportamenti: durante il trattamento, stare al chiuso, senza aprire porte e finestre; se possibile, tenere gli animali domestici al chiuso o comunque proteggerli, così come le cucce, le ciotole del mangiare e dell’acqua; non utilizzare condizionatori o climatizzatori; non stendere la biancheria, né lasciare all’esterno giochi o altri oggetti; per i 3 giorni del trattamento e per il giorno successivo non innaffiare; prima di raccogliere frutta e verdura coltivate nella zona interessata dalla disinfestazione far passare almeno 5 giorni dal termine del trattamento; a disinfestazione finita, pulire con cura mobili, giochi e altri oggetti che sono stati esposti al trattamento. E’ consigliato l’uso di guanti, in caso contrario, lavarsi con cura le mani.
È una malattia febbrile acuta causata dall'infezione da parte del virus Dengue ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Il 25 e 26 settembre talk di Confcooperative Modena con Ceis e Mediando.
Uno doppio spettacolo sulla divulgazione della matematica come strumento di prevenzione degli eccessi da gioco d’azzardo. L’iniziativa è organizzata da Confcooperative Modena al fine di rafforzare la conoscenza e la diffusione della cultura della prevenzione contro il gioco d’azzardo.
I due eventi, aperti al pubblico, si tengono mercoledì 25 e giovedì 26 settembre nell’ambito del festival Modena Smart Life. Il talk del 25 settembre si svolge alle 20.45 nel teatro S. Carlo ed è rivolto alla cittadinanza; quello del 26 comincia alle 9.30 nella chiesa S. Carlo ed è riservato agli studenti delle scuole superiori.
Gli spettacoli sono preceduti da un’introduzione al tema di Confcooperative Modena con il consorzio Ceis e la cooperativa sociale Mediando di Modena, che si occupano dei danni provocati dalla ludopatia. «È una malattia del nostro tempo. Nasce da qui l’esigenza di far conoscere le azioni di contrasto e prevenzione rivolte in particolare agli studenti, ma non solo», dichiara il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli.
Intitolato “Fate il nostro gioco”, il talk è un progetto contro il gioco d’azzardo nato dalla collaborazione tra due torinesi, il matematico Paolo Canova e il fisico Diego Rizzuto.
«L’idea originale era fare della divulgazione matematica, ovvero – spiegano Canova e Rizzuto - sfruttare l’appeal del gioco d’azzardo per convincere il pubblico a sentirsi parlare di matematica e, più specificatamente, di probabilità. Col tempo, però, ha preso sempre più spazio il contenuto educativo sulla prevenzione del gioco d’azzardo, con grande attenzione anche ai meccanismi psicologici (oltre a quelli matematici) che, nascosti nei vari giochi d’azzardo, attirano sempre più giocatori e fanno vincere sempre più il banco».
Fonte: Confcooperative Modena
Nella mattinata odierna, nella chiesa “Corpus Domini” di Parma, si è svolta la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa liturgica di San Matteo Apostolo, Patrono della Guardia di Finanza.
La funzione religiosa, alla quale hanno partecipato i Finanzieri in servizio al Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia della Sezione di Parma, è stata officiata da S.E. il Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi.
Alla celebrazione hanno presenziato, accolti dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, le massime Autorità civili e militari.
San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il 21 settembre, è stato proclamato patrono della Guardia di finanza da Papa Pio XII nel 1934, affinché tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, coniugare l’adempimento del dovere verso lo Stato con la fedele sequela degli insegnamenti cristiani.
In questo senso, l’omelia di Sua Eccellenza Enrico Solmi ha rappresentato un importante momento di riflessione per le Fiamme Gialle ed i loro familiari.
Il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, al termine della cerimonia religiosa ha ringraziato tutte le Fiamme Gialle della provincia per “l’impegno e la professionalità profuse in servizio e tutte le Istituzioni operanti sul territorio”.