La lettera del Dr. Paolo Montanari, Direttore della Unità Internistica Multidisciplinare dell’Ospedale Franchini di Montecchio in ricordo della Dr.ssa Angela Zollino, Responsabile della Lungodegenza dello stesso ospedale, prematuramente scomparsa.
Cara Angela,
quel fulmine a ciel sereno che pensiamo possa arrivare sempre ad altri, questa volta è arrivato su di noi. La telefonata del primo mattino che ci ha informato che eri ricoverata improvvisamente in un letto di rianimazione non ci sembrava vera. Eri stata nel mio studio al pomeriggio, prima di andare a casa e avevamo organizzato alcune riunioni riguardanti l’accreditamento, di cui tu eri la mia colonna portante e che ben sapevi invece quanto io fossi, per usare un eufemismo, poco incline. E me lo facevi notare con un sorriso di compiacimento che la diceva tutta. Ma, a questo punto dico fortunatamente per il bel ricordo, mi hai anche parlato piacevolmente del tuo ultimo recente viaggio in Malesia con le divertenti difficoltà, quali le protezioni per non essere attaccati dalle sanguisughe. Ti dissi che io un viaggio così non l’avrei fatto nemmeno se mi avessero pagato e di nuovo ancora ricordo il tuo dolce sorriso che stava a dire: ma guarda che io l’avevo tutto programmato. E non ho dubbi che fosse così, perché so bene come programmavi l’attività della Lungodegenza, di cui eri la meritata responsabile, in ogni minimo particolare. Anzi, eri così meticolosa in tanti aspetti, che, a volte, ti dicevo “ma dai Angela, non andiamo troppo per il sottile”. E invece avevi poi ragione tu. Mi conforta ricordare che in quel pomeriggio non mi accennasti ad alcun sintomo o anche solo ad un eccessivo affaticamento che, in questo difficile e ormai lungo periodo, tu e tutta la nostra equipe fatta non solo di colleghi, ma di veri amici, avreste motivo di lamentare. Mi sarebbe rimasto sulla coscienza, attribuendogli una motivazione di ciò che è accaduto. Nei giorni successivi, cara Angela, la tua disgrazia, mi ha aperto gli occhi, e il cuore, su due aspetti. Il primo è di avere constatato come vi sia stato un sincero sconforto da parte di tutto il personale dell’Ospedale di Montecchio, e della nostra Direzione. I comportamenti e le espressioni di facciata si capiscono bene, mentre nel tuo caso ti assicuro che ho visto davvero tanta sincerità e commozione. E questo scalda il cuore, perché l’ospedale di Montecchio era diventato la tua seconda casa, in cui vivevi civilmente, educatamente e responsabilmente. Il secondo, ma non minore aspetto, è stata l’esperienza vissuta in queste ore con tuo marito Luca. Abbiamo trovato in lui, in ogni momento, una forza, una sensibilità, una correttezza straordinarie. In alcuni momenti è stato lui a dare coraggio a noi, quando dovrebbe essere stato il contrario. Questo è un insegnamento di vita, che purtroppo sempre meno si trova nelle persone. Luca, inoltre, mi ha fatto il più grande regalo che possa aspettarsi un amico, che è anche medico. Nel momento di una decisione che doveva prendere sul tuo futuro, mi ha chiesto un parere personale. Abbiamo pienamente condiviso la decisione, ma poi non è servita. E Luca allora mi ha detto: Angela “ha deciso autonomamente”, come del resto ha sempre fatto. E così mi ricorda quanto sia vero perché nella gestione della lungodegenza eri spesso senza il nostro aiuto e le decisioni le prendevi comunque in autonomia. Un abbraccio lo facciamo anche a tua sorella Rossella che conosciamo meno di Luca e che, nella sua riservatezza e gentilezza ci ha altrettanto fatto vedere che esistono ancora persone che, pur nell’estrema sofferenza, sanno gestire con grande dignità le emozioni e il dolore. E questo, cara Angela, era anche il tuo stile.
Ho usato spesso il plurale perché questa lettera non è solo del tuo Direttore, ma di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerti e stimarti in tanti anni di lavoro nella nostra azienda.
Un grande abbraccio
Montecchio, 9/11/2019 Paolo Montanari
Approvato il progetto, il Comitato dei garanti aggiunge 250.000 euro donati tramite sms ai 365.000 raccolti dalla Provincia di Reggio, che si occuperà anche della gara di appalto.
Reggio Emilia -
Sarà la Provincia di Reggio Emilia a occuparsi anche dell’appalto dei lavori per la ricostruzione della scuola elementare e dell’infanzia “Giuseppe Maria Rizzi” a Montegallo, uno dei tanti comuni marchigiani martoriati dai tremendi terremoti in Centro Italia registratisi tra l’agosto 2016 ed il gennaio 2017. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, e il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani hanno infatti sottoscritto un’ulteriore convenzione per proseguire la collaborazione anche nella fase della gara di appalto. “E’ un modo per fornire un ulteriore aiuto, anche sotto il profilo tecnico ed amministrativo, al piccolo Comune di Montegallo, favorire l’avvio dei lavori in tempi più rapidi e continuare a garantire ai cittadini reggiani una più diretta testimonianza della destinazione delle loro donazioni”, sottolinea il presidente Giorgio Zanni. Perché al di là dell’aiuto tecnico-amministrativo - che, esaurita la fase della progettazione, proseguirà ora anche nell’assegnazione dei lavori, con la Provincia che fungerà da stazione appaltante - alla base dell’importante progetto c’è principalmente la generosità dei tanti cittadini, imprese, associazioni e Comuni reggiani che nel 2016 avevano raccolto l’invito lanciato anche in occasione di quella calamità dalla Provincia. E che nel dicembre 2017 aveva permesso all’allora presidente Manghi di consegnare al sindaco Fabiani, nella sede della Prefettura di Reggio, i 365.000 raccolti grazie alle donazioni della comunità reggiana.
“Da allora i contatti tra Provincia di Reggio, Comune di Montegallo e Commissario straordinario per la ricostruzione sono proseguiti per dare concretezza, nonché riscontro, alla solidarietà dei reggiani – prosegue il presidente Zanni – Ai 365.000 euro raccolti, il Comitato dei garanti ha aggiunto 250.000 euro provenienti dalle donazioni nazionali via sms così da rendere possibile la ricostruzione delle nuove elementari di Montegallo, un edificio antisismico con una funzionalità non solo scolastica”. La Provincia si è dunque fatta carico della fase dell’appalto della progettazione e dello studio di fattibilità, aggiudicato e già ultimato dallo Studio tecnico Gruppo Marche di Macerata, e nelle scorse settimane il Comune di Montegallo ha approvato il progetto esecutivo sulla base del quale Palazzo Allende, da stazione unica appaltante, potrà ora procedere a bandire la gara per i lavori.
La nuova scuola elementare di Montegallo costerà 615.000 euro, sorgerà in località Balzo e comprenderà, in circa 400 metri quadrati di superficie, un’agorà comune, 2 aule normali destinate alla scuola elementare (una multiclasse per il primo ciclo ed una per il secondo ciclo), 1 aula per il Centro ricreativo per l’infanzia, 2 aule speciali (una palestrina adatta ad ospitare anche la popolazione extra scolastica e un’aula polifunzionale per attività laboratoriali scientifiche ed artistiche), aule all’aperto e orti didattici. “Sarà una struttura in cemento armato accompagnata da coperture in legno, con travi a vista, non solo bella, ma soprattutto estremamente sicura – conclude il presidente Zanni - Si tratta infatti di un edificio in classe d'uso IV, quindi "strategico", che potrà rappresentare anche un punto di riferimento per la cittadinanza in caso di emergenza”.
Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due donne italiane, di 32 e 49 anni, per il reato di indebito utilizzo di carte di credito in concorso.
Una Guardia Giurata, in servizio presso il Centro Commerciale GrandEmilia di Modena, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine chiamando il 112, perché si è accorta che le due donne in maniera sospetta stavano effettuando acquisti presso un “infopad”, postazione multimediale munita di lettore POS, per acquistare gift card utilizzabili come buoni regalo presso i negozi convenzionati.
La 39enne, in particolare, era posizionata in maniera defilata rispetto alla complice, e fungendo chiaramente da palo, si guardava intorno con circospezione comunicando a gesti con la ragazza più giovane che materialmente stava effettuando i pagamenti per poi passarle di nascosto alcune card acquistate.
Alla vista della Polizia la 32enne si è data a precipitosa fuga lungo la galleria fino al parcheggio esterno, dove è stata raggiunta dagli agenti e bloccata. La perquisizione personale effettuata nei confronti di entrambe le donne, ha dato esito positivo: sono state, infatti, recuperate ben 6 gift card del valore ciascuna di 400 euro, la somma in contanti per complessivi 3.520 euro, oltre ad una carta di credito, la stessa utilizzata per acquistare le Gift Card come successivamente accertato, intestata ad un uomo italiano. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Le due donne, che annoverano numerosi precedenti di Polizia, la 39enne anche penali, per reati contro il patrimonio e indebito utilizzo di carte di credito, al termine degli accertamenti di rito, sono state tradotte presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per Ie indagini preliminari del Tribunale di Parma a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, delle aree di proprietà del Comune di Parma denominate Vicofertile Nord ed Ex Althea.
Le aree sono relative a due lottizzazioni destinate ad ospitare circa cinquanta alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Parma, la cui realizzazione era stata affidata alla società ParmAbitare S.c.a.r.l., per un esborso pubblico pari ad € 7.233.967,58.
Le indagini di polizia giudiziaria, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma sotto la direzione della Procura della Repubblica di Parma e sviluppate mediante analisi documentale, escussione di persone informate sui fatti ed intercettazioni telefoniche, hanno messo in luce i ruoli di quattro persone, tra dirigenti comunali e responsabili della società ParmAbitare, alle quali viene contestato il reato di cui all’art.353 bis del codice penale (turbata liberté del procedimento di scelta del contraente).
In particolare, l’attività investigativa ha permesso di evidenziare come l'affidamento diretto, alla società ParmAbitare, dei lavori di costruzione di circa cinquanta alloggi di edilizia economica e popolare, sia apparso strumentale in quanto diretto alto scopo di aggirare la normativa sugli appalti pubblici e di affidare ai costruttori privati, soci della medesima società, la realizzazione di opere pubbliche senza limiti temporali e di stanziamenti, riservando ad essi, in esclusiva, una quota di mercato, in violazione di legge.
Il G.I.P. di Parma, dopo aver condiviso la ricostruzione giuridica, ha pertanto ordinato il sequestro preventivo delle aree del Comune di Parma destinate alla realizzazione, attualmente in corso, dei complessi residenziali di Vicofertile Nord ed Ex Althea. Infatti, il Giudice ha ritenuto che l’avanzamento dei lavori, oltre a prolungare gli effetti di un affidamento illegittimo ed illegale, legittimerebbe il Comune di Parma ad avanzare al Ministero pretese di pagamento in relazione at finanziamento concesso, risorse che verrebbero destinate a soddisfare Ie imprese di costruzione illegittimamente favorite.
Continua l’esperienza positiva degli studenti del corso di laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing che nello scorso anno accademico hanno frequentato il laboratorio di Negoziazione condotto dalla prof.ssa Cristina Ziliani e dalla coach e mediatrice professionista Marina Malori.
La squadra di Parma, dopo l’esperienza dello scorso febbraio alla Cim (Competizione italiana di mediazione) di Milano, ha infatti preso parte alla seconda edizione della Mav (Mediazioni a Verona), edizione master della Cim, tenutasi il 4 e 5 ottobre all’Università degli Studi di Verona.
Fra le 22 squadre partecipanti, gli studenti dell’Ateneo hanno portato a casa un ottimo risultato aggiudicandosi il terzo posto assoluto ed un premio speciale.
La coppia costituita da Flavio Adriano Iervolino ed Elisa Onori (studentessa di Giurisprudenza) si è posizionata sul podio mentre la squadra composta da Salvatore Ferraro e Federico D’Imporzano (studente di Giurisprudenza) ha ricevuto un riconoscimento apposito per la “Miglior esplorazione interessi” della controparte.
Durante le due giornate le squadre di Parma hanno sostenuto tre incontri ciascuna. In ogni incontro, le due coppie (ognuna composta da uno studente in qualità di parte e da uno in veste di avvocato) si sono scontrate al tavolo negoziale con partecipanti provenienti da tutta Italia. Lo scopo di questi incontri è stato quello di esplorare le possibilità, appianare le divergenze ed eventualmente definire un accordo di mutuo beneficio, facilitati dalla figura di un mediatore professionista che ha assistito le parti nel perseguimento dei reciproci interessi.
Si rinnova dunque l’impegno dei corsi di Trade e Consumer Marketing e di Giurisprudenza nell’invogliare i propri studenti ad investire su una formazione a 360 gradi in quanto immersi in un contesto (di business o legale che sia) in cui le capacità negoziali, di ascolto, di pensiero laterale e di generazione di valore per tutte le parti costituiscono un elemento di grande rilevanza: doti imprescindibili per i professionisti del domani.
Quell’automobile, sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria, non avrebbe nemmeno dovuto essere messa in moto e invece la proprietaria, una 41enne di nazionalità italiana residente a Castelfranco Emilia, nominata custode del mezzo, vi circolava liberamente. Incurante per di più del fatto che la vettura, una Lancia Y, fosse anche priva di copertura assicurativa e nemmeno in regola con la revisione.
Venerdì 1 novembre verso le 19.40 su viale delle Rimembranze, a Modena, la donna ha provocato un incidente tamponando un’altra automobile ferma al semaforo, fortunatamente illeso l’uomo alla guida dell’auto tamponata. Sul posto per i rilievi di legge è andata la Polizia locale di Modena che alla conducente della lancia Y ha riscontrato un tasso alcolico nel sangue sufficiente a collocarla nella seconda fascia individuata dall’articolo 186 del Codice della Strada.
Per lei è scattata quindi, oltre al ritiro della patente, la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza: sarà l’Autorità giudiziaria a stabilire l’ammontare della pena pecuniaria, considerando le aggravanti e la durata di sospensione, o meglio la revoca, della patente di guida, come prevede la legge per chi conduce un veicolo già sottoposto a sequestro.
Gli agenti della Municipale hanno quindi sanzionata l’automobilista per guida distratta, per la mancata revisione, per la mancanza di copertura assicurativa del mezzo e perché circolava con un veicolo sotto sequestro: il tutto per un importo complessivo di alcune migliaia di euro. Inoltre, in questi casi la legge prevede anche la revoca della custodia del veicolo e la perdita stessa della proprietà del mezzo.
Guareschi, Capelli e Brigati: “La tutela dell’ambiente riguarda tutti, un plauso alla Polizia Locale che ha identificato e sanzionato il responsabile”
Busseto, 4 novembre 2019
Continua la cattiva ed indecorosa abitudine, da parte di alcuni sconsiderati cittadini, di abbandonare rifiuti di vario tipo su suolo pubblico. Infatti, nonostante i numerosi, anche recenti, interventi effettuati dalla Polizia Locale del Comando Intercomunale di Busseto, Roccabianca e Soragna, si registrano ancora episodi di questo tipo in diverse zone pubbliche dei territori comunali. In particolare, dagli inizi di ottobre, una zona residenziale del Comune di Busseto è stata teatro, nel corso di alcune tarde serate, di ripetuti e fastidiosi episodi di abbandono di rifiuti solidi urbani di tipo domestico. Alcuni residenti nella zona hanno, quindi, allertato la Polizia Locale al fine di avviare le ricerche dei responsabili. Gli agenti, coordinati dal Comandante Massimiliano Deleo, dopo aver esaminato minuziosamente il contenuto di ogni singolo sacchetto, si sono avvalsi di sofisticate strumentazioni tecnologiche in uso al Comando (tra le quali l’ultima e modernissima telecamera mobile recentemente acquistata dall’Amministrazione Comunale) e delle preziose testimonianze di alcuni cittadini, tra i quali anche un assessore che abita nelle vicinanze della zona incriminata.
Si tratta di un cittadino residente nelle vicinanze che, invece di procedere al normale smaltimento tramite porta a porta, ha pensato di sbarazzarsi dei relativi rifiuti in modo incivile ed a costo zero. La persona, convocata immediatamente presso gli uffici della PL e messa davanti alle numerose prove raccolte, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. Il soggetto è stato, quindi, sanzionato in base alle normative vigenti e dovrà pagare una sanzione molto salata, con l’obbligo di immediato e corretto smaltimento dei rifiuti in questione. “Il personale del Comando continuerà ad intensificare questi controlli territoriali, sia diurni che notturni, al fine di sanzionare gli eventuali trasgressori. Si ricorda, inoltre, che, nei casi più gravi, per queste tipologie di violazioni sono previste anche sanzioni di tipo penale. Come spesso accade, sono risultate determinanti le testimonianze dei cittadini. Rinnoviamo, quindi, l’invito alla popolazione a contattare, sempre, le Forze dell’Ordine e gli operatori di Polizia Locale per qualsiasi segnalazione, esigenza, richiesta di informazioni o intervento”, dichiara il Comandante Massimiliano Deleo.
Soddisfatti della buona riuscita dell’intervento della Polizia Locale anche gli assessori Stefano Capelli ed Elisa Guareschi, insieme al consigliere Nicolas Brigati. “Il 2019 - ha evidenziato l’assessore Capelli - è stato un anno di ingenti investimenti destinati alla nostra Polizia Locale, in termini di automezzi e di attrezzature che possano servire per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e per contrastare quei fenomeni di inciviltà che, ultimamente, sono diventati una cattiva abitudine. Al lavoro degli agenti della Municipale, sempre in prima linea, si deve aggiungere quello degli agenti accertatori il cui compito è educare ad un corretto conferimento dei rifiuti e spiegare la tariffazione puntuale e le relative svuotature”. Il ringraziamento al lavoro svolto dalla Polizia Locale arriva anche dall’assessore Elisa Guareschi che ha messo in luce l’importanza dell’azione di controllo quotidiana del territorio come mezzo di contrasto all’atto incivile dell’abbandono dei rifiuti e come mezzo di promozione della corretta gestione degli stessi: “Serve un cambio di prospettiva che comprenda la volontà di rispettare le più semplici norme del buonsenso oltre che il decoro urbano. Obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solamente con la collaborazione di tutti i cittadini e con la comprensione che le regole vanno rispettate in quanto tali e non solo perché altrimenti scatta la sanzione. La Polizia Locale - conclude - ha svolto un lavoro meticoloso che ha portato ad un risultato eccellente e ha permesso di individuare il responsabile di questo ignobile gesto. La tutela dell’ambiente riguarda tutti noi, nessuno escluso”. Il consigliere con delega all’ambiente Nicolas Brigati ha, infine, concluso sottolineando l’importante lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti da inizio mandato per la tutela dell’ambiente: “Il decoro di Busseto e la tutela all’ambiente che ci circonda sono due tasselli importanti su cui stiamo lavorando. La Polizia Locale ha svolto un ottimo lavoro nel rintracciare e nel sanzionare il cittadino responsabile dell’abbandono di rifiuti: ognuno di noi deve fare la sua parte, nel rispetto delle regole, per far sì che tutti i meccanismi - come la raccolta differenziata - messi in atto per tutelare e migliorare l’ambiente che ci circonda siano efficaci. Mi auguro che i cittadini continuino il percorso intrapreso in questa direzione, anche continuando a segnalare gli episodi di abbandono, come avvenuto in questo caso”.
Si ricorda che il personale di Polizia Locale di Busseto è raggiungibile telefonicamente al numero di Pronto Intervento 329/9056187.
L’evento “Io mi prendo cura - Parliamo di caregiver: riflessioni, sostegno e prospettive” si svolgerà a Parma nelle giornate dell’8, 12, 14 e 15 novembre e nasce all’interno delle azioni promosse dal Tavolo dei Piani di Zona, in riferimento alle indicazioni regionali in tema di “valorizzazione e riconoscimento del ruolo del caregiver familiare nel sistema dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari e azioni a loro sostegno”.
L’evento è organizzato dal Comune di Parma e dai Comuni del Distretto in collaborazione con l'Università di Parma, Aisla, Anffas, Asp ad Personam, cooperativa sociale “Aurora/Domus”, cooperativa sociale “Società La Dolce”, cooperativa sociale “Proges” e Forum Solidarietà e ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Cirs - Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale.
“E' fondamentale che le istituzioni - ha introdotto Laura Rossi, assessora al Welfare del Comune di Parma – si occupino sempre di più dell'importante risorsa sociale rappresentata dai cargiver, figure basilari all'interno di tanti nuclei famigliari per i quali è necessario immaginare un ventaglio di nuovi servizi, servizi “di sollievo” e di supporto, che vadano a integrarsi e sostenere quelli che le associazioni mettono già in atto sul territorio”.
Chiara Scivoletto, sociologa, docente e direttore del CIRS dell'Università di Parma, ha sottolineato il ruolo del Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale: “sosteniamo con soddisfazione questa serie di incontri che rispondono pienamente alla vocazione di ricerca sociale sul territorio propria del nostro Centro”.
Il programma è stato spiegato nel dettaglio da Emanuela Roncoroni, settore Sociale - S.O. Non Autosufficienza del Comune di Parma, con gli approfondimenti dei rappresentanti dei servizi accreditati e delle associazioni componenti il tavolo Non Autosufficienza del Piano di Zona del Distretto Parma.
L’evento in programma è strutturato su 4 giornate.
Venerdì 8 novembre, nell'Aula Magna dell'Università, si svolgerà il seminario di apertura, dedicato ad approfondire le tematiche del “prendersi cura di chi si prende cura”, con la presentazione della rete dei servizi e la narrazione di buone prassi e una riflessione a più voci sul fine vita.
Il workshop di martedì 12 novembre (presso la sede Anffas di via Casaburi 15) sarà un approfondimento su “Sguardi legislativi: i diritti dei caregiver”, mentre quello di giovedì 14 (nella sala Truffelli di Forum Solidarietà in via Bandini 6) sarà un laboratorio esperienziale con pratiche relative al prendersi cura di se stessi.
La giornata conclusiva di venerdì 15 novembre si terrà nella sala del Consiglio Comunale, con la restituzione del lavoro di formazione fatto dal gruppo di caregiver che avrà effettuato il percorso, la presentazione del lavoro svolto in tema di psicologia a domicilio e le conclusioni con rilancio di nuove proposte di lavoro.
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Il termine anglosassone “caregiver” è entrato ormai stabilmente nell’uso comune: indica “colui che si prende cura” e si riferisce a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile, in forma gratuita, in virtù dei legami affettivi. In Italia in media il 17,4% della popolazione (oltre 8,5 milioni di persone) è caregiver.
La figura del caregiver rappresenta una risorsa per le istituzioni in termini di sostegno nel progetto assistenziale e di aumento del capitale sociale della comunità, oltre che di forte stimolo per le reti di associazionismo che sostengono, per la loro parte e con le loro competenze, i caregiver familiari.
Il convegno si propone di indagare il lavoro di cura, vista la sua importanza e il rilievo sociale, che, in considerazione delle trasformazioni sociali ed economiche che hanno portato a cambiamenti rilevanti nella composizione e nell’organizzazione familiare, ha assunto sempre più, rispetto al passato, un carattere intergenerazionale, impegnando sempre più anche giovani adolescenti, e che è spesso difficile e gravoso: spesso infatti il caregiver vive una situazione in cui la malattia/disabilità del proprio caro è costantemente al centro della sua attenzione, privandolo di spazi propri in cui potersi rigenerare.
Le giornate dell'evento metteranno quindi in luce quanto sia importante anche “prendersi cura di chi si prende cura”, nella consapevolezza che l’impegno costante del caregiver può mettere a dura prova il suo equilibrio psico-fisico e l’equilibrio dell’intero nucleo familiare e può avere implicazioni sul piano fisico, relazionale, emozionale ed economico; implicazioni che, se non adeguatamente trattate, possono ripercuotersi negativamente anche sulla persona assistita e per le quali sono quindi necessari supporti e una giusta sensibilizzazione.
I danni sulle strade della Montagna ovest, che però risultano tutte percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.
Parma, 4 ottobre 2019 –
In conseguenza delle precipitazioni molto abbondanti di ieri, si sono registrate sulla viabilità provinciale diverse criticità sui reticoli scolanti a causa di tracimazioni di rii che si sono riversati sulle strade provinciali, provocando intasamenti di cunette e tombini.
I danni più rilevanti si sono registrati nella Montagna Ovest.
In alcuni punti questa situazione ha ingenerato degli smottamenti, che hanno riguardato:
- Sp 66 di Compiano vicino al castello di Compiano,
- Sp 20 del Bratello
- Sp 19 del Manubiola
- Sp 359R di Salsomaggiore – Bardi tra Masanti e Ponte Ceno,
- Sp 25 delle Pianazze
e anche la riattivazione della frana storica di casa Selvatica sulla Sp 15 di Calestano – Berceto.
Si sta ancora completando la conta dei danni, ma da una prima stima sommaria, la cifra si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro.
Il personale della Provincia - Servizio Viabilità, coadiuvato da ditte esterne, ha monitorato la situazione dalle prime ore della domenica per mantenere in esercizio la viabilità.
Tutte le strade risultano percorribili, anche se alcune a senso unico alternato.
Nella foto: la Sp 66 di Compiano invasa dall’acqua.