Da agosto sono stati individuati 140 veicoli in fermo amministrativo che avevano complessivamente un debito con il Comune di 174.157 € e 185 auto in sosta sui percorsi bus -
Parma, 7 ottobre 2014 -
L'autodetector dal mese scorso, oltre ad individuare i veicoli circolanti soggetti a fermio amministrativo, "colpisce" anche le auto in sosta lungo le strade percorse dai mezzi pubblici. Continua dunque senza soste l'attività della Polizia Municipale con l'Autodetector e numerosi sono gli utenti della strada finiti nell'obiettivo delle telecamere in grado di rintracciare i veicoli circolanti gravati da fermi amministrativi fiscali.
Dal 19 Agosto lo strumento ha rintracciato ben 140 veicoli, che avevano complessivamente un debito con il Comune di 174.157 €: di questi 9 sono stati pignorati, 11 proprietari hanno raggiunto nell'immediato un accordo per il pagamento del debito contratto con il Comune di Parma a causa di sanzioni per violazioni al Codice della Strada non pagate, 25 veicoli risultavano in circolazione privi di copertura assicurativa, 9 circolavano in assenza della revisione obbligatoria; inoltre, 149 sono le sanzioni contestate a vario titolo ai conducenti o proprietari dei veicoli e 2 le denunce effettuate a carico di cittadini in seguito all'attività con lo strumento.
Per la cronaca, da gennaio 2014, momento di inizio dell'attività con l'Autodetector, questi sono i risultati ottenuti: 245 sono complessivamente gli autoveicoli rintracciati che avevano accumulato debiti verso il comune per un totale di 749.157 €, 38 i veicoli pignorati, 78 i veicoli in circolazione scoperti da assicurazione, 22 i veicoli in circolazione privi della revisione periodica, 135 i veicoli, non pignorati a causa delle pessime condizioni che sono stati sequestrati o tolti dal suolo pubblico attraverso le procedure di legge, 9 i conducenti di veicoli stranieri fermati e identificati che avevano accumulato debiti con il comune per un totale di 78.000 €, la cui identificazione consentirà di addebitare le multe prese e non pagate ai rispettivi proprietari o conducenti abituali, e 11 le denunce effettuate a vario titolo a carico di cittadini fermati nell'ambito dell'attività con lo strumento.
Sul secondo fronte, quello delle violazioni relative alla sosta in situazioni problematiche, la strumentazione è stata implementata con una ulteriore telecamera per il controllo delle soste abusive e, dall'8 settembre, è iniziata l'attività sperimentale con l'intento di sanzionare prevalentemente quei veicoli che, in violazione al Codice della Strada, recano intralcio al passaggio dei mezzi pubblici.
Nei 6 servizi effettuati con la nuova strumentazione sono state accertate 185 violazioni al codice della strada, in prevalenza di veicoli che stazionavano in spazi di fermata o lungo i percorsi degli autobus cittadini. In particolare sono state presidiate le vie principali della Città, l'asse Emilio Lepido – Repubblica – Mazzini – D'Azeglio – Gramsci – Emilia Ovest, la direttrice via Garibaldi – Trento – S.Leonardo, le vie di ingresso alla città, Langhirano, Montanara, Traversetolo, Baganzola, Mantova e altre strade di rilievo, Abbeveratoia, Fleming, Vittoria e Dei Mille, Mentana e Fratti.
(Comune di Parma)
Investito da un'auto guidata da un 79enne, un ciclista di 60 anni è stato portato al pronto soccorso di Baggiovara con traumi di media gravità. Sul posto Municipale, automedica e ambulanza -
Modena, 7 ottobre 2014 -
Un 60enne in bicicletta è stato investito da un'Alfa Romeo 156 guidata da un 79enne. L'incidente, entrambi i coinvolti sono modenesi, è accaduto ieri pomeriggio, alle 14.50 circa, sul pedonale all'altezza del civico 12 di via Attiraglio, in uscita dalla rotatoria dopo il cavalcavia. Il ciclista, che ha sbattuto il viso sul parabrezza anteriore della vettura, è stato portato al Pronto soccorso di Baggiovara con traumi di media gravità.
Illeso il conducente dell'automobile. Sul posto sono intervenuti l'automedica, l'ambulanza e due pattuglie della Polizia municipale. Secondo le prime ricostruzioni degli agenti del Comando di via Galilei, la dinamica è ancora in fase di accertamento, il ciclista stava attraversando in direzione del supermercato Coop Canaletto, mentre l'automobile usciva dalla rotatoria su via Attiraglio diretta verso via Fanti.
(Fonte: Comune di Modena)
Bloccato dalla Municipale un pluripregiudicato che aveva messo a segno diversi furti in città, svaligiando furgoni per poi rivendere la refurtiva nei pressi delle piscine Dogali. L'ultimo venerdì ai danni di un furgone in sosta in viale Gramsci -
Modena, 6 ottobre 2014 -
E' stato arrestato dalla Polizia municipale di Modena 12 ore dopo il furto messo a segno ai danni di un furgone in sosta nella zona di viale Gramsci. Si tratta di un pluripregiudicato per reati quali furti e porto abusivo d'armi, sul quale grava anche il divieto di dimora a Modena. All'uomo, un palermitano di 52 anni, A.V. le iniziali, gli agenti sono arrivati attraverso un'indagine lampo anche grazie al sistema di videosorveglianza comunale.
Il Nucleo Problematiche del Territorio stava indagando, infatti, su una serie di furti avvenuti nelle ultime settimane in diverse zone della città, per lo più nei parcheggi dei centri commerciali, dove quello che pareva essere un esperto del "mestiere" aveva razziato attrezzi da lavoro, materiale elettrico e tutto quanto trovato all'interno di furgoni e autocarri.
Venerdì 3 ottobre verso le 17 è avvenuto l'ennesimo furto. Dopo aver forzato la serratura di un furgone in sosta in viale Gramsci, il ladro si è allontanato a bordo di un Punto rossa, segnalata anche in altre occasioni. E' dalla descrizione dell'autovettura e di una porzione della targa che è partita l'indagine degli agenti in borghese della Municipale, indagine in cui il sistema di videosorveglianza comunale si è rivelato un prezioso strumento. Sabato mattina la Punto rossa è stata intercettata in via del Murazzo dopo che il ladro aveva messo a segno un ennesimo furto nel cortile di un'abitazione in via Svizzera. A bordo dell'auto gli agenti hanno recuperato la refurtiva e una serie completa di attrezzi da scasso.
A.V. è stato quindi accompagnato al comando della Municipale per gli accertamenti e gli investigatori hanno ricostruito anche il modus operandi del ladro che, dopo i furti, trascorreva la domenica rivendendo la refurtiva nei pressi delle piscine Dogali, non lontano dal mercatino dell'antiquariato. Al palermitano è stato contestato anche il furto di un tablet, avvenuto a Reggio Emilia; l'apparecchio è stato infatti recuperato sulla Punto rossa di A.V. e la Municipale ha già rintracciato il proprietario per la restituzione.
(Fonte: Comune di Modena)
Il Presidente della Repubblica sarà ascoltato come testimone nel processo per la presunta trattativa tra Stato - mafia. All'interrogatorio anche il legale parmigiano Federica Folli -
Parma, 2 ottobre 2014 - di Salvatore Pizzo -
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà ascoltato come testimone nel processo per la presunta trattativa tra Stato e mafia, l'udienza che sarà destinata a finire nei manuali di giurisprudenza, si terrà il prossimo 28 ottobre al Quirinale. Tra i legali che parteciperanno ci sarà anche l'avvocatessa Federica Folli, del Foro di Parma, è l'unica del Nord Italia tra i difensori che assistono gli imputati di questo processo che tratteggia un quadro tetro della storia recente del nostro Paese.
È stato lo stesso Napolitano ad esprimere alla Corte d'Assise di Palermo la sua disponibilità a testimoniare al processo. A renderlo noto, durante l'udienza è stato il presidente della stessa Corte d'Assise Alfredo Montalto. Federica Folli è il legale di fiducia di Antonino Cinà, medico di fiducia di Totò Riina e Bernardo Provenzano, che secondo l'accusa si sarebbe fatto latore di richieste rivolte ad esponenti delle istituzioni per conto di "Cosa Nostra", affinchè i mafiosi potessero ottenere per legge vari benefici. Ciò secondo l'accusa, avrebbe determinato la fine degli attentati contro le istituzioni, iniziata con l'omicidio di Salvo Lima.
Totò Riina e Leoluca Bagarella, hanno fatto già sapere che vorranno assistere in in video-collegamento, all'udienza del 28 ottobre. L'Avvocatura dello Stato si è opposta alla loro richiesta. La Corte si è riservata di decidere. Federica Folli contattata dalla Gazzetta dell'Emilia ha preferito mantenere il più stretto riserbo e non rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda processuale. Tra i 12 imputati, oltre a Riina, Cinà, Provenzano, ci sono anche: Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Calogero Mannino, Marcello dell'Utri, Nicola Mancino, Massimo Ciancimino e gli ufficiali dei Carabinieri Mario Mori e Giuseppe de Donno.
Sindaco dal 1998 al 2007 e poi Presidente del Consiglio Comunale. Elvio Ubaldi si è spento a causa di una grave malattia -
Parma, 2 ottobre 2014 -
La città piange l'ex sindaco Elvio Ubaldi che si è spento all'età di 67 anni a causa di una grave malattia.
Protagonista della vita politica cittadina già dagli anni ottanta quando venne eletto nel 1980 in Consiglio Comunale, come rappresentante della Democrazia Cristiana, assunse poi la carica di Vicesindaco di Parma dal 1985 al 1990 nell'amministrazione di pentapartito.
Fondatore del movimento "Civiltà Parmigiana", nel 1994 che inaugura la stagione del civismo parmigiano. Dal 1998 ha rappresentato la città in veste di Primo Cittadino, sino al 2007, poiché venne rieletto nel 2002 al primo turno con il 54% dei consensi.
Il suo nome è legato a un periodo di grande trasformazione vissuta dalla città di Parma. Sono gli anni della "Città Cantiere" in cui Parma diventa sede dell'Authority europea per la sicurezza alimentare e in cui prendono vita diversi progetti importanti e aumentano i servizi alla persona e attività culturali, oltre a importanti opere tra cui la ristrutturazione del Palazzo del Governatore.
Con le elezioni amministrative del 2007 la lista civica "Per Parma con Ubaldi" vince le elezioni e nella prima seduta del Consiglio Comunale Elvio Ubaldi viene votato all'unanimità Presidente del Consiglio Comunale.
Una figura che ha segnato profondamente la storia politica della città dimostrandole amore e dedizione.
L'uomo è stato ritrovato privo di vita nel ristorante cinese di via Passerini con un coltello conficcato nella schiena -
Piacenza, 2 ottobre 2014 -
Il tragico episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, quando la vittima è stata ritrovata, senza vita nel ristorante cinese di via Passerini, dove lavorava. L'Ansa riporta che l'uomo, cuoco di nazionalità cinese, era riverso a terra con coltello nella schiena, probabilmente morto da qualche tempo. Sconosciute le cause dell'accaduto, sul luogo la polizia e gli investigatori della scientifica.
Polledri "triste episodio, la comunità cinese ora collabori per la legalità" -
"Non sappiamo i motivi del fatto di sangue gravissimo che ha colpito per l'ennesima volta Piacenza" - afferma Polledri, già Deputato leghista in una nota, "ma colpisce che provenga da una comunità che ha sempre evitato clamori e gestito, nelle bene e nel male autonomamente l'esistenza della Comunità.
Ora, visto il grado di controllo che ha sempre contraddistinto la comunità cinese ci attendiamo la massima collaborazione per capire i motivi, distinguendo fattori economici personali o passionali da altri cheti rifanno alla criminalità organizzata"-conclude Polledri.
Il pensionato si è accorto del furto di identità quando ha ricevuto un'ingiunzione di pagamento da 1.654,93 euro. L' Adiconsum rivela che è in aumento il fenomeno del furto dei dati personali -
Modena, 1 ottobre 2014 -
Ha ricevuto da una società di recupero crediti un'ingiunzione di pagamento da 1.654,93 euro e scoperto di essere cliente di una nota compagnia telefonica dalla quale non aveva mai ricevuto fatture né, tantomeno, solleciti. Solo dopo essersi rivolto all'Adiconsum – associazione consumatori della Cisl – R.P., un pensionato modenese di 78 anni, si è reso conto di aver subito un furto d'identità.
«È una modalità di furto molto subdola, perché la perdita di possesso dei propri dati viene scoperta dal malcapitato consumatore anche parecchio tempo dopo averla subita – spiega la responsabile provinciale di Adiconsum Adele Chiara Cangini - Il furto consiste nella sottrazione di dati quali il numero dei documenti d'identità, ma anche password di accesso al proprio conto corrente ecc.; dati che vengono utilizzati in maniera illecita e a propria insaputa. Spesso ci si accorge del furto solo dopo che ci si vede recapitare una richiesta di pagamento da parte di una società finanziaria o addirittura da una banca. Le conseguenze per il consumatore sono pesanti sia dal punto di vista economico che psicologico; basti pensare alle pratiche da avviare, a cominciare dalla denuncia di quanto accaduto».
Di solito il furto d'identità avviene attraverso Internet, ma nel caso del pensionato modenese è probabile che il ladro abbia recuperato i dati personali di R.P. da una bolletta o un estratto conto bancario gettati nella spazzatura senza essere prima stati tagliati in tanti pezzettini.
L'uomo ha così scoperto di essere titolare di tre utenze (rete fissa, mobile e Internet) attivate da una nota compagnia telefonica – a sua volta ignara della truffa - che mandava le fatture a un altro indirizzo eletto dal truffatore come domicilio. Una volta accertato che R.P. non aveva nulla a che fare con quell'indirizzo, la società di recupero crediti ha archiviato la pratica senza nulla pretendere dal pensionato, che ha sporto querela contro ignoti per furto d'identità. Delle indagini si sta occupando la polizia postale.
(Fonte: ufficio stampa Adiconsum Modena)
I controlli della Polizia municipale di Modena nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 nelle zone di piazzale Natale Bruni e della Bruciata: per tre degli otto automobilisti positivi al test è scattata la denuncia penale -
Modena, 29 settembre 2014 -
Duecentottantasei automobilisti sottoposti al test per stabilire se avevano bevuto alcool prima di mettersi alla guida, tra i quali otto sono risultati positivi; negativi, invece, al pre test per verificare l'eventuale uso di droghe altri due conducenti, mentre un terzo ha rifiutato di sottoporsi al pre test per cui sarà denunciato e segnalato alla prefettura come utilizzatore di sostanze stupefacenti.
Sono i dati relativi al servizio di polizia stradale effettuato da due pattuglie della Polizia municipale di Modena coordinate da due ispettori, dalle 22 di venerdì 26 settembre alle 4 di sabato 27 nelle zone di piazzale Natale Bruni e della Bruciata.
Per tre degli otto automobilisti fermati mentre erano al volante, nonostante avessero bevuto alcolici, è scattata la denuncia penale perché l'etilometro ha evidenziato una percentuale di alcool nel sangue superiore allo 0.81. Gli altri cinque sono stati sanzionati perché il tasso alcolico nel sangue variava tra 0.51 a 0.80 grammi per litro. Il limite previsto dal Codice della strada è di 0.50.
(Fonte: Comune di Modena)
Sequestrate dalla Polizia Municipale borse con marchio contraffatto di Prada, nell'ambito di una serie di controlli commerciali in diverse zone della città -
Piacenza, 26 settembre 2014 -
Erano pronte per essere messe in vendita, le borse con marchio contraffatto di Prada sequestrate dalla Polizia Municipale in via XX Settembre, nell'ambito di una serie di controlli commerciali in diverse zone della città.
Il venditore abusivo, un cittadino senegalese residente a Piacenza, in regola con il permesso di soggiorno, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria ai sensi dell'articolo 470 del Codice Penale, per vendita abusiva di materiale contraffatto.
(Fonte: Comune di Piacenza)
La bimba di tre anni è stata ritrovata sola in via Manfredi e il cugino denunciato per abbandono di minore -
Piacenza, 26 novembre 2014 -
Si è conclusa fortunatamente in modo positivo, la storia di una bambina di tre anni che nel pomeriggio di ieri, giovedì 25 settembre, nella zona di via Nasalli Rocca, si è allontanata dalla casa di alcuni parenti cui era stata affidata durante il giorno dalla madre, impegnata al lavoro. La segnalazione è arrivata al Comando di Polizia Municipale da parte del personale di una scuola materna del quartiere, dove si è recata una cittadina con la bimba, rinvenuta in lacrime e molto spaventata sul marciapiede in via Manfredi.
Di qui, ad opera della pattuglia intervenuta sul posto, l'avvio degli accertamenti, anche a partire dalle dichiarazioni di un giovane che nel frattempo si era presentato alla scuola d'infanzia sostenendo di essere il cugino della piccola, affidata a lui perché l'accudisse mentre la madre lavorava. Dai riscontri è emerso che la bambina, accompagnata a casa dei cugini dopo la scuola materna, approfittando di un momento di distrazione all'ora di pranzo era riuscita ad aprire la porta e a raggiungere via Manfredi, dove era stata ritrovata da una passante e successivamente rintracciata anche dal ragazzo.
Il giovane affidatario, un cittadino ghanese di vent'anni residente a Piacenza, è stato denunciato per abbandono di minore, mentre la bimba è stata riconsegnata alla madre, rintracciata nel frattempo.
(Fonte: ufficio stampa Comune di PIacenza)