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Per Veronica Mattioli, iscritta al corso di laurea magistrale in Communication Engineering, due settimane di stage formativo tra Shenzhen e Pechino: "Esperienza unica".

Parma, 11 maggio 2018 -

Per il terzo anno consecutivo c'è una studentessa del corso di laurea magistrale in Communication Engineering dell'Università di Parma, Veronica Mattioli, fra i dieci ragazzi italiani selezionati per partecipare a "Seeds for the Future", programma annuale di training che Huawei realizza nel suo quartier generale in Cina, con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca e del Ministero per lo Sviluppo Economico.

Veronica Mattioli è appena rientrata dalla Cina al termine delle due settimane di stage: la prima a Shenzhen (sede di Huawei), la seconda a Pechino.
"La permanenza a Shenzhen – racconta Veronica Mattioli - ha avuto come obiettivo un tirocinio formativo, con lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio, nel quartier generale di Huawei. Il focus è stato posto su tecnologie e architetture di reti wireless, con particolare attenzione agli standard 4G e 5G, tecnologie Cloud e IOT. Nella tappa a Pechino, invece, corsi di lingua, cultura e pittura cinese alla Beijing Language and Culture University. Non sono ovviamente mancati i momenti più turistici ed "esplorativi", che ci hanno dato modo di vivere un'esperienza completa e unica. Un regalo prezioso che ho condiviso con 11 ragazzi, altri 9 italiani e 2 maltesi, che aprirà le porte alle nostre future carriere lavorative e che ci ha lasciato qualcosa di molto profondo a livello personale. Per tutto questo mi sento di fare un ringraziamento particolare al prof. Riccardo Raheli per il suo supporto ".
Sempre a Pechino si è svolta la cerimonia di chiusura, cui hanno partecipato prestigiosi ospiti tra cui il console italiano e l'ambasciatore maltese.

 

Fonte: Università degli Studi di Parma

Pubblicato in Cronaca Parma

Una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord, verso le ore 12:15 di ieri, ha notato sull'A22 altezza casello autostradale Carpi (MO) direzione Sud, due auto che viaggiavano ad alta elevata velocità. Una Ford Mondeo di colore nero, seguita a breve distanza da una Volkswagen Passat di colore bianco, entrambe con targa tedesca.

Gli agenti si sono subito mossi al loro inseguimento allertando per un ausilio che consentisse di operare in condizioni di maggiore sicurezza, il Centro Operativo della Polizia Stradale di Bologna e le altre pattuglie presenti. I conducenti delle due auto straniere, tallonati dal mezzo di servizio, in prossimità del raccordo A22 – A1 hanno imboccato quest'ultima arteria dividendosi nei due sensi di marcia Nord e Sud per eludere il controllo. Sono però state fermate da altri equipaggi della Polizia Stradale posizionati su entrambe le direttrici della A1.

I conducenti, J.S.J.C e G. R. A. entrambi di nazionalità spagnola viaggiavano con documenti di circolazione irregolari. Inoltre, gli agenti hanno subito notato un insolito odore provenire dalla Passat e li hanno accompagnarli presso gli uffici della Sottosezione di Modena per un approfondimento, con perquisizione di entrambe le auto. Abilmente creato ed occultato nel bagagliaio posteriore, è stato trovato un doppiofondo chiuso da un pannello metallico con all'interno nasconsti otto involucri contenenti panetti e ovuli di Hashish per un peso totale lordo di quasi 14 kg.

Il pannello metallico a chiusura del "vano nascondiglio" era dotato di un congegno d'apertura elettrico attivabile tramite apposito radiocomando non presente sulla Passat; ricevuto poi sulla Ford Mondeo. Il telecomando, occultato sotto l'aletta parasole dell'auto, permetteva, una volta inserita la retromarcia nella Passat e premuto il tasto "A", l'apertura del vano; richiudibile con il tasto "B".

I due cittadini spagnoli sono stati tratti in arresto ai sensi dell'Art.73 /1 D.P.R. 309/90, e su disposizione del P.M. di turno presso la Procura di Modena, successivamente associati presso la casa circondariale Sant'Anna di Modena in attesa della convalida dell'arresto.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 07 Maggio 2018 15:56

Lite in via Milano: un ferito

Ieri sera, poco dopo le 20:30, personale del 118 ha chiesto l'intervento della Polizia, in via Milano, dove si stava recando per soccorrere una persona ferita al torace.

Le Volanti hanno accertato che due fratelli italiani, avevano avuto un diverbio per futili motivi. Durante la lite, uno dei due ha estratto un coltello ferendo l'altro. Il ferito, che non era in pericolo di vita, una volta trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore ma si è dato alla fuga prima di essere visitato.
La Polizia sta facendo accertamenti per ricostruire la dinamica del fatto. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà per lesioni.

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 07 Maggio 2018 14:55

Un caso di tubercolosi polmonare

La Direzione dell'Azienda USL informa che è stato segnalato un caso di tubercolosi polmonare a bassa contagiosità in uno studente di un Istituto di Istruzione Superiore di Castelnovo ne' Monti.
Il ragazzo è in buone condizioni di salute e sta effettuando la terapia antibiotica specifica.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha già attivato le procedure previste per l'individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte.
La tubercolosi è una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria.
La trasmissione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato. La contagiosità quindi è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità: la tubercolosi non si contrae attraverso contatti all'aria aperta e in luoghi ben aerati; il contagio non avviene attraverso indumenti, oggetti personali o facendo uso di piatti o posate.
Le manifestazioni della malattia sono rappresentate da tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbricola persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna.
Oggi la tubercolosi è curabile con l'assunzione di una terapia antibiotica adeguata: quando i farmaci vengono assunti in modo corretto e per un periodo di tempo idoneo, il malato va incontro a guarigione.

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

"L'Università di Parma, nell'assicurare che saranno effettuati i doverosi accertamenti circa il deplorevole episodio ribadisce e conferma la propria grande attenzione nei confronti dei diritti umani e sociali." si legge nella nota dell'Università a seguito del fatto balzato oggi alle cronache.

Una mamma sarebbe infatti stata allontanata dai locali dell'Ateneo, nello specifico dal chiostro universitario di via D'Azeglio mentre stava allattando al seno il figlio, da una guardia privata perchè atto "sconveniente".  A denunciare il fatto è stata la giovane donna, 27enne infermiera, tramite una lettera inviata alla Gazzetta di Parma.

L'Università ci tiene a chiarire che "l'allattamento al seno è il principale determinante di salute nei primi anni di vita: è doveroso da parte di ognuno, istituzioni in primis, promuoverlo e favorirlo, garantendo il diritto delle mamme di allattare liberamente. Per questo il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'Ateneo, con il pieno appoggio del Rettore Paolo Andrei, ha strutturato nei mesi scorsi un progetto (il cui testo è qui allegato) per la creazione di 3 spazi all'interno dell'Università dove le studentesse, le dipendenti, ma anche le private cittadine che ne abbiano necessità, potranno allattare e accudire i propri bambini."

Infine l'Ateneo ha colto l'occasione, per porgere le scuse al papà e alla mamma che sono rimasti vittime di questo spiacevole episodio.

Pubblicato in Cronaca Parma

Nella mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di perquisizione presso il domicilio, emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott.ssa Angela Sighicelli, nell'ambito di un procedimento penale a carico di un cittadino italiano di anni 46.
L'uomo, in qualità di Guardia Particolare Giurata, in servizio presso una ditta di logistica del modenese, si è reso autore di una serie di furti in orario notturno ai danni della stessa azienda.

Le indagini sono state avviate a seguito di denuncia sporta dai titolari dell'azienda, accortisi di svariati ammanchi di merce depositata per lo smistamento e del fatto che il sistema d'allarme veniva spesso inserito in ritardo rispetto all'orario previsto.
Grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza interno, che si attiva nell'orario di chiusura del magazzino, gli agenti sono risaliti all'autore dei furti, il quale prelevava il materiale dagli scatoloni, sostituendolo a volte con altri oggetti di peso equivalente, per poi richiuderli con nastro adesivo al fine di ripristinare la confezione originale.

La perquisizione ha dato esito positivo, in quanto presso il domicilio della Guardia Giurata e precisamente all'interno di un armadio, sono stati rinvenuti oltre 380 capi di abbigliamento griffati "Maserati" per un valore complessivo di circa 80.000,00 euro.
L'uomo è stata, pertanto, denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato; tutta la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

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Ieri mattina alle 11 la quiete del centro commerciale è stata interrotta dall'irruzione di un uomo in motocicletta all'interno della galleria del centro commerciale. Dopo attimi di terrore, è stato lo stesso agente in borghese a spiegare la sua irruzione.

MODENA – Una scena da film quella che si è verificata ieri mattina alle 11 al Grandemilia di Modena, quando un uomo ha fatto irruzione nella galleria del centro commerciale a bordo di una moto. Per i tanti clienti che affollavano la struttura sono stati attimi di puro terrore, pensando che, di lì a poco, si sarebbe scatenato l'inferno, come spesso si sente dai telegiornali quando un terrorista comincia a sparare sulla folla o investe deliberatamente tutti coloro che gli capitano a tiro. Qualcuno ha cominciato a urlare, qualche altro a scappare o a nascondersi, il servizio di vigilanza interno, armato, stava per intervenire, finchè...
È stato proprio l'uomo a bordo della moto a spegnere il mezzo, a scendere e a fornire spiegazioni su quella insolita irruzione. Si trattava infatti di un agente in borghese della Polizia Municipale appartenente al Nucleo Problematiche del Territorio, impegnato in un'operazione di controllo.

Ieri mattina, infatti, nella zona attorno alla Fiera erano stati segnalati diversi furti ai danni di auto e degli avventori dei diversi centri commerciali. Attorno alla zona dell'Obi, l'agente in moto e un collega a piedi, entrambi in borghese, hanno notato due stranieri che si aggiravano fra le auto e fermavano i passanti chiedendo l'elemosina e si sono avvicinati per un controllo.
Alla vista dei due agenti in borghese, uno dei due si è dato alla fuga, dirigendosi appunto verso il Grandemilia. Qui ha imboccato un ingresso laterale riservato agli addetti e si è trovato in un magazzino nella zona del Mediaworld. L'agente in moto si è quindi fiondato al suo inseguimento. Lo ha raggiunto prima nel magazzino, poi, quando il fuggitivo ha imboccato una seconda porta, lo ha seguito ancora venendosi a trovare, però, nel mezzo della galleria del centro commerciale, tra clienti e avventori terrorizzati al pensiero di un attentato.
La situazione si è poi tranquillizzata una volta che l'agente ha fornito spiegazioni. Il fuggitivo è stato poi fermato e portato al comando per i controlli di rito. Si tratta di un giovane nigeriano, in regola con il permesso di soggiorno e senza precedenti. Alla vista dell'uomo in moto si era messo a correre in preda al panico, essendo l'agente in borghese.

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Il mezzo ha preso fuoco ieri mattina nei pressi della rotonda del Grappolo a causa della rottura di un manicotto ed è stato completamente distrutto dalle fiamme. Era stato immatricolato nel 2005 e aveva passato la revisione. Nessun ferito tra le otto persone a bordo.

MODENA - Un autobus di Seta è stato completamente distrutto dalle fiamme mentre era in servizio. Il mezzo, in servizio sulla Linea 2, ieri mattina attorno alle 10.50, nei pressi della rotonda del Grappolo ha improvvisamente preso fuoco mentre percorreva via Vignolese in direzione di San Damaso.
L'autista ha immediatamente fatto scendere le otto persone a bordo, mettendole in sicurezza. Poi ha impugnato l'estintore in dotazione su tutti i mezzi pubblici per tentare di contenere le fiamme. L'incendio, tuttavia, si era già propagato ed era arrivato a lambire perfino la palina della fermata accanto alla quale si era fermato l'autobus. L'autista ha quindi informato Seta di quello che stava accadendo. L'azienda ha quindi richiesto il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco che, giunti sul posto, hanno domato le fiamme. Il mezzo tuttavia è andato completamente distrutto, mentre nessuno dei passeggeri a bordo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
All'origine dell'incendio di sarebbe stata la rottura di un manicotto contenente olio o altro lubrificante, che sarebbe entrato in contatto con le parti calde del motore, dando origine alle fiamme.
L'autobus, un modello Citaro della Mercedes, era stato immatricolato nel dicembre del 2005 ed era stato regolarmente sottoposto al programma di manutenzione ordinaria e aveva superato l'obbligatoria revisione annuale da parte degli ispettori della Motorizzazione Civile.
Si tratta del terzo mezzo Seta a prendere fuoco nel giro di una decina di giorni e le polemiche sull'anzianità degli autobus utilizzati dall'azienda e sulla loro sicurezza sono immancabili.
"Questo episodio ha coinvolto un bus la cui età è in linea con la media aziendale, quindi inferiore a quella nazionale", ha commentato il presidente di Seta Vanni Bulgarelli, "ma si conferma comunque la necessità di proseguire nell'opera di rinnovamento della nostra flotta".
Nel triennio 2016-2018 Seta ha destinato al rinnovo dei mezzi quasi 30 milioni di euro per garantire un adeguato livello di sicurezza generale. È però "necessario un intervento massivo e strutturale, possibile solo in un quadro di certezze future sull'affidamento del servizio", ha continuato Bulgarelli. In attesa delle prossime gare.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino tunisino di anni 33, clandestino, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.

Durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti, che transitavano in via Tamburini, hanno intimato l'ALT al tunisino, noto alle forze dell'ordine, che si trovava in sella ad una bicicletta, per procedere ad un controllo dello stesso. Per tutta risposta lo straniero, anziché fermarsi, ha investito uno degli operatori, che nel frattempo era sceso dall'autovettura di servizio, colpendolo al ginocchio sinistro.
Tra i due è nata una colluttazione e il tunisino per guadagnarsi la fuga, ha cercato di estrarre un coltello dalla cintura dei pantaloni. L'intervento in ausilio dell'altro agente ha consentito di disarmare e bloccare lo straniero.
Il coltello da cucina, dotato di filo e punta con lama fissa di cm. 8, è stato sottoposto a sequestro.
Il tunisino, che annovera precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno medicato l'agente ferito e lo hanno trasportato presso il locale Pronto Soccorso, ove gli è stato diagnosticato un trauma contusivo al ginocchio sinistro con prognosi di 10 giorni.
Subito dopo il processo, che si è svolto questa mattina, in occasione del quale è stata disposta dal giudice la custodia cautelare in carcere, il Questore Santarelli, ha voluto incontrare personalmente i due agenti per assicurarsi sul loro stato di salute ed esprimere loro il proprio apprezzamento per l'arresto portato a termine con coraggio e determinazione.

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Lunedì, 23 Aprile 2018 16:01

Fuga di gas in strada dei Mercati

Tempestivo intervento di tamponamento di una perdita di gas in zona Mercati. Sul posto, oltre ai tecnici di Ireti, anche i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine: evacuati due edifici.

Parma, 23 Aprile 2018

Questa mattina, verso le 9.00, un escavatore che stava effettuando lavori in zona mercati per la riparazione di una condotta idrica ha urtato una condotta a media pressione del gas, danneggiandola. Il metano è fuoriuscito, ed un forte odore si è avvertito nella zona. Subito intervenute sul posto, le squadre di tecnici di Ireti hanno immediatamente chiuso la valvola in prossimità dell'interruzione, ed hanno applicato alla condotta danneggiata una fascia tamponatrice di emergenza. Una volta interrotta la perdita, si è proceduto a scavare lungo il percorso della condotta applicandovi una tamponatrice, al fine di non interrompere il flusso di gas alle industrie che operano nella zona. Le operazioni proseguiranno quindi con la riparazione del tratto di condotta danneggiata e la rimessa in esercizio della tubazione a media pressione.

Sul posto sono intervenuti, oltre ai tecnici di Ireti, anche i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine, che a scopo precauzionale hanno fatto evacuare due edifici in prossimità della perdita. L'allarme è presto rientrato: in questo momento la situazione è sotto controllo e le operazioni di riparazione stanno procedendo come previsto. Grazie alla tempestività dell'intervento ed alle manovre di tamponamento attuate, non si sono verificate interruzioni nell'erogazione del gas alle utenze sia industriali che civili.

Pubblicato in Cronaca Parma
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