Il Parma Calcio a sostegno di LotteriAmo, la lotteria benefica a favore della Parrocchia di Palanzano. Sabato 21 aprile dalle 14.00 vendita dei biglietti di fronte al Tardini.
Sabato 21 aprile in occasione della partita in casa del Parma a partire dalle ore 14.00 allo Stadio Tardini saranno venduti i biglietti della lotteria benefica LotteriAmo, organizzata dalla parrocchia di Palanzano e il cui ricavato servirà per ristrutturare l'oratorio destinato alle attività di giovani e bambini.
Tra gli sponsor dell'iniziativa anche il Parma Calcio 1913 che ha messo a disposizione una maglia autografata del capitano Alessandro Lucarelli e autorizzato la vendita dei biglietti della lotteria in occasione della partita contro il Carpi.
Numerosi – ben 65 - e importanti i premi che saranno assegnati al momento dell'estrazione – che si terrà il prossimo 26 maggio – tra i tanti uno scooter, un televisore maxi schermo Samsung, prosciutti di Parma e come detto la maglia autografata del capitano Lucarelli, solo per citarne alcuni.
"Questa iniziativa – sottolinea Sara Araldi, volontaria del gruppo parrocchiale di Palanzano - è un'ulteriore dimostrazione che il Parma Calcio 1913 e i suoi supporter sono sensibili alle iniziative benefiche e vicine ai valori della solidarietà e dell'aiuto al prossimo, in particolare ai bambini visto che il ricavato della vendita va interamente per la ristrutturazione e la messa a norma dell'oratorio di un piccolo comune montano, come quello di Palanzano".
Anche il Centro di Coordinamento Parma Clubs, l'Associazione Polizia di Stato e i City Angels sabato pomeriggio aiuteranno i volontari della parrocchia nella vendita dei biglietti e per l'occasione il rapper Nicola Comparato ha composto e interpretato un inno per omaggiare il Parma Calcio e questa lodevole iniziativa benefica, registrata grazie alla disponibilità dello studio Valbaganza e pubblicizzata grazie a Marco Caviola di Ctrl Print che ha sponsorizzato roll up e poster dell'evento.
La vendita dei biglietti – al costo di € 2,5 ciascuno - proseguirà anche nei tanti punti convenzionati di Parma e provincia disponibili sulla pagina facebook https://www.facebook.com/ParrocchiadiPalanzano
Alle prime di ore di questa mattina gli uomini della Polizia di Stato delle questure di Modena, Verona e Reggio Emilia hanno eseguito sette provvedimenti di fermo del P.M. emessi nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani dediti allo spaccio di stupefacente del tipo shaboo.
I provvedimenti, disposti dal P.M. dott.ssa Graziano, della Procura della Repubblica di Modena hanno consentito di disarticolare un gruppo criminale, che operava tra le provincie di Modena, Verona e Reggio Emilia, specializzato nello spaccio della pericolosissima sostanza stupefacente sintetica shaboo.
I soggetti coinvolti sono stati rintracciati a Modena, nel veronese e nel reggiano. Si tratta di T.I.I. di anni 42, E.E. di anni 42, P.M. di anni 39, S.O. di anni 37 sono stati bloccati nel veronese; T.U. di anni 38 a Modena; C.A. di anni 35 a Reggio Emilia e M.O. di anni 38 a Terni.
Presso l'abitazione di T.I.I., grazie all'ausilio di un'unità cinofila antidroga, è stato rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di shaboo per kg. 2,5.
Complessivamente, nel corso delle attività investigative, sono stati sottoposti a sequestro 5,5 kg di shaboo.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena, hanno avuto inizio a seguito dei servizi straordinari di controllo del territorio effettuati negli ultimi mesi preso il parco XXII aprile del capoluogo – quartiere Sacca da cui il nome dell'operazione - dove le attività di spaccio dello shaboo erano presenti e le investigazioni, effettuate dagli operatori della Squadra Mobile di Modena, hanno consentito di ricostruire tutte le varie fasi di spaccio.
Lo stupefacente, infatti, proveniente dalla Nigeria giungeva nel veronese e da lì i pusher provvedevano ad alimentare le piazze emiliane.
Tutti gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Verona, Reggio Emilia e Modena.
Questa mattina, nell'ambito delle attività finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione agli ambienti giovanili, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, unitamente a due unità cinofile della Polizia di Stato, ha effettuato un servizio straordinario presso l'Istituto Galilei di Mirandola.
L'intervento richiesto dalla dirigente scolastica ha portato al rinvenimento di circa 23 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, di cui una parte nella disponibilità di quattro studenti minorenni, che sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori, mentre un'altra parte, sequestrata a carico di ignoti, è stata recuperata nel cortile e nei bagni dell'istituto.
Al termine delle attività i quattro minori sono stati affidati agli esercenti la potestà genitoriale.
Sequestrati prodotti di abbigliamento con marchi contraffatti con implicazioni anche per la salute pubblica, in quanto priva di ogni garanzia in termini di sicurezza dei prodotti.
Reggio Emilia, 17 aprile 2018
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, hanno individuato e posto sotto sequestro oltre 2.000 prodotti recanti marchi contraffatti e denunciato all'Autorità Giudiziaria una cinquantenne italiana, originaria di Bergamo, per ricettazione e commercio di prodotti con marchi falsi.
Le successive investigazioni, volte a ricostruire l'intera filiera del falso ed il centro di produzione, hanno portato ad eseguire, in collaborazione con altri Reparti del Corpo territorialmente competenti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ulteriori perquisizioni in Provincia di Bergamo, grazie alle quali è stato individuato un laboratorio attrezzato e macchinari per la riproduzione e stampigliatura dei marchi contraffatti, oltre a circa 150 clichè istallati su supporti informatici i quali, una volta applicati mediante apposita strumentazione elettronica, avrebbero creato il prodotto finito idoneo alla vendita.
La merce sequestrata, se immessa nel mercato, avrebbe garantito illeciti profitti per oltre 80.000 euro con implicazioni anche per la salute pubblica, in quanto priva di ogni garanzia in termini di sicurezza dei prodotti.
L'intervento si colloca nell'ambito della missione istituzionale della Guardia di Finanza, finalizzata alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, alla salvaguardia dei marchi nonché al contrasto di tutte le condotte illecite che minacciano il "made in Italy", realizzata mediante una costante azione di controllo economico del territorio.
Attimi di tensione questa mattina nella sede Inps di Modena, dove un uomo si è barricato con un accendino e una tanica di benzina. Ha desistito dopo 40 minuti di trattativa
MODENA – Una mattinata di paura quella vissuta nella sede dell'Inps di viale Reiter, a Modena. Un uomo di 60 anni si è presentato allo sportello tenendo in mano un accendino e una tanica di benzina, minacciando di darsi fuoco se non gli fosse stata "restituita" la pensione di invalidità, che gli era stata, invece, revocata.
Un evento subito come un'ingiustizia che ha gettato l'uomo nella disperazione, alla quale si è aggiunta la rabbia. Così, fuori di sé, si è presentato nella sede dell'Inps tentando di "riprendersi" quello che gli era stato tolto minacciando un insano gesto.
Gli operatori dell'Inps, tuttavia, sono riusciti a dare l'allarme e sul posto sono immediatamente intervenuti Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e 118, per fare fronte a ogni eventualità. C'è voluta tutta la professionalità e la perizia degli agenti per intavolare una trattativa e riportare l'uomo alla lucidità. Dopo 40 minuti di "opera di convincimento" il 60 enne ha consegnato la tanica di benzina ai militari, che lo hanno accompagnato fuori e consegnati ai sanitari del 118, che lo hanno caricato in ambulanza.
La tragedia familiare alle 5 di questa mattina in una villetta di via Brescia dove viveva la coppia di 65 enni. La donna è ferita in modo grave, ferite non preoccupanti invece per il marito. Sul posto i Carabinieri di Carpi e i Ris.
MEDOLLA (MO) – Tragedia familiare questa mattina all'alba in una villetta di via Brescia, a Medolla, nella Bassa modenese. Un uomo di 65 anni, Pierluigi Garutti, ha ferito gravemente la moglie, Nadia Sgarbi, sua coetanea, con un coltello da cucina, riducendola in fin di vita.
Secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe trattato di un raptus o di un eccesso d'ira dell'uomo durante un litigio con la moglie. Lo stesso Garutti, una volta "tornato in sé" e resosi conto di quello che aveva fatto, ha chiamato il 118, poi ha tentato di togliersi la vita, procurandosi ferite non serie.
I due sono stati ricoverati all'Ospedale di Baggiovara. Le condizioni della donna, in particolare, sono gravi ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico. A preoccupare sono le lesioni procurate dalla coltellata che l'ha raggiunta alla gola. L'uomo presenta invece ferite di arma da taglio all'addome, ma non tali da metterlo in pericolo di vita.
Presso la villetta della coppia, sposata da molti anni e con due figli che vivono altrove, definita dai vicini "tranquilla", sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Carpi e gli specialisti dei Ris per ricostruire quanto accaduto. La villetta è stata posta sotto sequestro. I militari non hanno rilasciato al momento dichiarazioni per mantenere il riserbo sulle indagini.
Il sindaco di Medolla, Filippo Montanari, tramite il suo profilo Facebook ha intanto lanciato un'iniziativa di solidarietà e vicinanza alla vittima. Questa sera alle 19.30, davanti al municipio di Medolla, si terrà un presidio contro la violenza sulle donne.
Si tratta di un 35 enne tunisino recidivo, che saliva sugli autobus affollati e molestava sessualmente studentesse, anche minorenni. Quattro le denunce a suo carico. Ma la Polizia Municipale sta cercando altre testimonianze.
MODENA – Sceglieva gli autobus più affollati e frequentati da studentesse, tra le quali sceglieva le sue vittime, anche minorenni. Poi si avvicinava alla malcapitata e la molestava sessualmente, "strusciandosi" contro di lei o palpeggiandola. La Procura ha quindi emesso un ordine di custodia cautelare nei confronti di un 35 enne tunisino, residente a Bologna e con numerosi precedenti penali.
Tutto ha avuto inizio poco più di un mese fa, quando una giovanissima vittima ha trovato il coraggio di raccontare in famiglia e poi a un'operatrice del Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Municipale, quanto le era accaduto sull'autobus. Ne è nata un'indagine che ha trovato numerosi riscontri e conferme nelle testimonianze di altre donne da cui è emerso un quadro preoccupante di molestie perpetrate dallo stesso uomo in pieno giorno su diversi autobus.
Individuare il responsabile non è stato difficile, grazie agli appostamenti e all'ausilio delle telecamere posizionate sui mezzi, che hanno consentito agli agenti di identificare il soggetto e di ricostruire il suo modus operandi.
A carico del tunisino erano già state raccolte quattro denunce da parte di altrettante donne molestate. È stata raccolta anche la testimonianza di un autista, che ha riportato un episodio secondo il quale l'uomo avrebbe rivolto offese e minacce a una ragazza che aveva reagito alle sue molestie, al punto da richiedere la fermata del mezzo.
Il provvedimento di custodia cautelare è stato eseguito dal Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Municipale di Modena nella giornata di martedì 10 aprile. Il molestatore seriale è stato individuato in Largo Garibaldi su un autobus della linea 7, dove, evidentemente, aveva intenzione di entrare in azione. Ad attenderlo ha invece trovato quattro agenti, a cui ha tentato di porre resistenza, colpendo addirittura uno di loro con una testata.
L'uomo, che ha una lunga lista di precedenti penali, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti, lesioni, rissa e maltrattamenti in famiglia, aveva in tasca circa 60 sanzioni elevate per mancanza del titolo di viaggio, una vecchia carta di identità che esibiva ai controllori, mentre il suo permesso di soggiorno risulta scaduto. Ora si trova nel Carcere di Sant'Anna, dove resta in attesa di giudizio.
La Municipale invita chiunque sia stata vittima delle molestie dell'uomo a presentarsi al Comando di via Galilei per effettuare il riconoscimento fotografico ed eventualmente, presentare denuncia.
Nel corso della notte appena trascorsa, personale della Squadra Volante di Modena ha tratto in arresto due cittadini stranieri, un trentasettenne palestinese e un trentunenne tunisino, responsabili del reato di tentato furto aggravato in concorso.
Gli agenti sono intervenuti in via Marianini, presso la pizzeria "Pizza ed altro" a seguito di segnalazione alla linea di emergenza da parte di un residente che aveva sentito rumori sospetti provenire dall'interno del locale.
Alla vista della Polizia, i due si sono dati a precipitosa fuga dirigendosi verso il retro del ristorante in via Ruffini, dove però una pattuglia intervenuta in ausilio è riuscita a bloccarli.
I due stranieri, per mezzo di un palanchino, trovato in terra nelle immediate vicinanze, avevano prima forzato e danneggiato una finestra scorrevole del locale poi la porta antipanico e le inferriate per avere accesso al locale.
I due malviventi, clandestini con numerosi precedenti a proprio carico per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e di immigrazione, sono stati trattenuti presso le celle di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino albanese di anni 40 per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A seguito di ripetuti servizi di controllo gli agenti hanno identificato un'abitazione in via Toscanini meta di transiti e continui via vai di tossicodipendenti.
La perquisizione all'interno della abitazione dell'uomo ha dato esito positivo, in quanto sono stati trovati 79,6 grammi di cocaina e denaro contante per un importo di 800,00 euro, probabile provento di spaccio.
La droga era occultata all'interno di due orsacchiotti bianchi di peluche.
Migliorano le condizioni della donna di 44 anni, italiana, aggredita martedì notte in via Graziani a Modena e ricoverata al Policlinico di Modena, ne da notizia l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
La donna era giunta al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena (non all'Ospedale Civile di Baggiovara come erroneamente indicato in alcune notizie di stampa), diretto dal dottor Antonio Luciani, con un importante trauma facciale la notte di martedì 3 aprile e subito ricoverata. Oggi è stata operata al volto dall'equipe di Chirurgia Cranio Maxillo - Facciale, diretta dal prof. Luigi Chiarini. L'intervento è riuscito e la donna rimarrà ricoverata alcuni giorni al Policlinico di Modena.