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Genova – Il Commissario per la ricostruzione del Viadotto sul Polcevera, Marco Bucci, e il Prefetto di Genova, Fiamma Spena hanno firmato il protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale.

Il protocollo fissa tutta una serie di procedure atte rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e di ogni iniziativa illecita in relazione alle imprese soggette a controllo antimafia con l' intento, inoltre, di garantire l'identificazione di chiunque acceda al cantiere e ai sub - cantieri dell'Opera.

Il documento prevede anche la creazione di una Banca dati degli esecutori costituita ad hoc, che consenta il monitoraggio:
a) nella fase di esecuzione dei lavori, degli operatori economici impegnati nell'Opera, compresi i parasubordinati e i titolari delle "Partite IVA senza dipendenti" e dei soggetti che comunque alle aree di cantiere;
b) dei flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere;
c) delle condizioni di sicurezza dei cantieri e del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati;
d) dei dati relativi alla forza lavoro presente in cantiere, con la specifica, per ciascuna unità, della qualifica professionale;
e) dei dati relativi alla somministrazione di manodopera, in qualsiasi modo organizzata ed eseguita.
Il protocollo nasce dall'esigenza di dare – pur nella azione in deroga del Commissario – la massima attenzione tema legalità, pur nella necessità di fare tutto velocemente.
Sottoscrivendo il contratto per la demolizione e la ricostruzione del Viadotto Polcevera, infatti, le aziende e i soggetti economici coinvolti si impegnano nei confronti del Prefetto e del Commissario al rispetto dei dettami del Protocollo.

Procedono senza sosta le azioni preliminari alla demolizione dei due tronconi dell'ex Ponte Morandi di Genova. In queste ore sono in corso le prove di carico sul troncone ovest del Ponte (lato Ponente) con l'ausilio di appositi carrelli radiocomandati.

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(Video e foto da Commissario per la Ricostruzione)

Vittoria sorprendente dei crociati che conquistano tre punti con i goal di Rigoni, Siligardi e Ceravolo nel primo tempo. Una prestazione di carattere che proietta la squadra in zona Europa League.

di Luca Gabrielli Parma 7 ottobre 2018 - Il Parma non smette di stupire e continua a fare punti su punti in questo inizio di campionato. Con quella di ieri sono già quattro le vittorie nelle prime otto giornate condite da prestazioni convincenti sotto il punto di vista del carattere. Ciò che stupisce infatti è la concentrazione e l'approccio con cui i giocatori, di volta in volta, affrontano l'avversario di turno, che sia una big o una diretta concorrente per la salvezza. Contro il Genoa e con le assenze pesanti di Inglese e Gervinho era facile pronosticare i crociati come la vittima sacrificale di turno e invece si torna a casa con tre punti fondamentali prima della sosta nazionali che arriva proprio al momento giusto. D'Aversa in queste due settimane potrà recuperare dall'infermeria tantissimi giocatori indisponibili come i due attaccanti titolari sopracitati, quel Grassi che i tifosi ancora non hanno visto giocare con continuità e i vari Dimarco, Scozzarella e Dezi. Nel frattempo i punti in classifica sono tredici e i ducali sono nella parte sinistra della classifica in piena zona Europa League. Certo gli obiettivi sono ben altri ma nel frattempo non si può non stupirsi di questo Parma che in questo momento è la reale sorpresa della Serie A, dopo il fallimento e le tre promozioni consecutive negli ultimi tre anni. Alla ripresa del campionato arriverà al Tardini una Lazio in ripresa nelle ultime giornate con quel Ciro Immobile che dovrà essere marcato stretto da Bruno Alves e compagni.

L'ex Rigoni suona la carica e trascina la squadra alla vittoria

Pronti via e il capocannoniere polacco Piatek non perde il vizietto e di testa batte un incolpevole Sepe al 6'. Sembra l'inizio di una giornata terribile per i crociati e invece Luca Rigoni, ex di turno, pareggia immediatamente i conti al 16' sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un tocco ravvicinato. L'ex centrocampista genoano non esulta dopo i tre anni passati in Liguria ma dà ai compagni la scossa giusta per reagire. Il Genoa sfiora il nuovo vantaggio colpendo un palo sempre con Piatek ma è Siligardi al 24' a inventarsi un tiro a giro di sinistro imparapibile per Radu, gettando nello sconforto i tifosi genoani. Passano altri quattro minuti e i crociati incredibilmente si portano sul tre a uno con un colpo di testa perfetto di Ceravolo imbeccato da un cross dalla sinistra di Barillà. I ducali riescono ad arrivare all'intervallo con un doppio vantaggio sorprendente dopo 45' di grande calcio. Nella ripresa il copione non cambia con i padroni di casa che fanno la partita cercando di recuperare i due goal di svantaggio e il Parma pronto a colpire con delle ripartenze efficaci. I cambi di Ballardini non portano i risultati sperati e i ragazzi di D'Aversa tornano a casa con tre punti d'oro per la salvezza è un ruolino di marci di tutto rispetto.

Pubblicato in Calcio Parma

GENOVA: AUTOSTRADE PER L'ITALIA, GIA' EROGATI CONTRIBUTI A 65 ARTIGIANI E COMMERCIANTI DELLA ZONA ARANCIONE

Roma, 21 settembre 2018 – Autostrade per l'Italia rende noto che sono iniziate ieri le attività di erogazione dei primi contributi da parte della società a commercianti e artigiani che operano nella Zona Arancione, a monte del ponte Morandi, che hanno subito una riduzione di attività importante, a causa della chiusura della viabilità ordinaria della Val Polcevera determinata dal crollo della pila 9 del viadotto.

In sole 36 ore - grazie al lavoro di un team dedicato di Autostrade per l'Italia che ha analizzato ogni richiesta pervenuta - sono state soddisfatte 65 richieste di contributi economici.
Le attività di raccolta e analisi delle richieste, che possono essere presentate da artigiani e commercianti interessati presso il Punto di contatto allestito da Autostrade per l'Italia nei locali della scuola Caffaro, proseguiranno per tutta la giornata di oggi e riprenderanno la prossima settimana.

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Roma, 2 settembre 2018 - In relazione alla ricostruzione contenuta oggi nell'articolo pubblicato dal Corriere della Sera dal titolo "Il manager di Autostrade al Governo: sicurezza a rischio, già in ritardo", Autostrade per l'Italia chiarisce che è corretto affermare che il progetto di "retrofitting" sia stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione della società, in quanto la spesa prevista superava i poteri delegati ai managers (circa 5 milioni di euro).

E' invece necessario chiarire che non è compito né facoltà del Consiglio d'Amministrazione fare una valutazione tecnica dei progetti né stabilire l'urgenza o la somma urgenza (ai sensi del Decreto Legislativo n. 50 del 2016).

Questa valutazione è un obbligo infatti dei responsabili tecnici qualificati come Committenti, che in tali casi non necessitano di autorizzazione da parte del Consiglio d'Amministrazione e per le fattispecie di urgenza e di somma urgenza non hanno alcun limite di spesa. In aggiunta, il Direttore di Tronco ha facoltà e obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti ad eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza.

Mai negli ultimi 18 anni, dunque, il Consiglio d'Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha discusso o valutato l'urgenza o la somma urgenza di progetti, attivando i provvedimenti conseguenti: non ne avrebbe né il titolo né la competenza. Sono stati sempre e soltanto i Direttori di Tronco ad avvalersi di tali procedure (circa 50 ogni anno attivate dalle 9 Direzioni di Tronco della rete di Autostrade per l'Italia).

Per quanto riguarda infine il tema dei solleciti fatti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dalla Direzione Maintenance ed Investimenti Esercizio nella qualità di Committente dell'opera, che non aveva i connotati dell'urgenza o della somma urgenza, si ricorda che questo tipo di interlocuzioni con il Ministero è purtroppo una prassi necessaria per contenere i tempi di approvazione dei progetti che comunque – nonostante i solleciti – superano abbondantemente quelli previsti.

Nel solo 2018 si registrano infatti in media 100 giorni di ritardo, che si sommano ai 90 previsti per l'approvazione dei progetti di questa natura dalla Convenzione. Sempre nel solo 2018, sono state sollecitate dai vari committenti della società approvazioni, autorizzazioni e adempimenti da parte del Ministero per circa 70 progetti.

 

Editoriale: - L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi - Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella! - Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues". - Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 33 19 agosto 2018
1.1 editoriale
L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi
2.1 turismo emilia Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella!"
2.2 Bacino del PO Nota osservatorio adbpo: stato idrologico del distretto
3.1 ferragosto 2018 Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues".
3.2 febbre west nile Interrogazione su infezione da West Nile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, inspiegabilmente al ribasso.
5.1 sicurezza alimentare Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali.
6.1promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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Vent'anni per ricostruire, 20 per godere dei risultati e trenta per distruggere. Questa la storia economica dal dopoguerra a oggi. L'Italia Discount del mondo dal 1992 quando l'IRI iniziò a essere smembrata ridisegnando la mappa del capitalismo nazionale.

di Lamberto Colla Parma 19 agosto 2018 -

L'immagine del viadotto genovese accartocciato in mezzo a Genova e la luce tra le due campate di ciò che rimane dell'opera di Morandi rimarrà impressa come le Torri Gemelle lo furono per il mondo intero.

I Genovesi ricorderanno, per tutto il resto della propria esistenza cosa stessero facendo e dove fossero nel momento in cui appresero della notizia infausta, forse attesa ma mai realmente immaginata.

Un'opera così imponente, importante per la viabilità cittadina ma anche nazionale, così infelicemente collocata sopra la testa di mezza Genova, non era immaginabile che potesse crollare per vetustà o altra ragione che non fosse straordinaria.

Invece parrebbe proprio così.

Dal progetto azzardato alla incapacità di decifrare realisticamente i segnali che la struttura stava trasmettendo e infine alla incapacità, generalizzata, dei nostri politici, locali e nazionali, di prendersi responsabilità decisionali e impostare una "Visione" futuribile della nostra bell'Italia e dei suoi Borghi, ecco che rischiamo di restare tutti sepolti come a Pompei, ma non a causa del Vesuvio bensì di noi stessi.

Poco più di 70 anni sono trascorsi dalla seconda guerra mondiale e ancora non ne usciamo.

L'Italia del dopoguerra, nel ventennio '50-'60 ha visto, nella volontà di rialzarsi, il miglior momento sociale, economico e d'intrapresa. In vent'anni il piccolo paese, culla del mediterraneo, torna a primeggiare al mondo, per tecnologie, design, e capacità organizzative.

I due decenni successivi, salvo le due parentesi oscure del terrorismo, di sinistra e destra, e l'austerity dei primi anni '70, l'Italia si è rilassata, ha cominciato a godere delle proprie opere, i redditi hanno iniziato distribuirsi e, forse anche grazie ai moti del '68, lo studio è diventato un obiettivo per molti e l'emancipazione, non solo femminile, ha iniziato a espandersi a macchia d'olio, conquistando, anno dopo anno, traguardi di civiltà impensabili sino a pochi anni prima.
Il seguente decennio, forse il più "moderno", ha consacrato la spensieratezza, la televisione privata si consolida e anzi inizia la scalata alla leadership RAI. La pubblicità entra sempre più invasivamente nelle case degli italiani, ma soprattutto comincia a entrare la finanza che, dalle banche passa ai conti correnti, l'indice della Borsa entra nelle pagine dei telegiornali e la pagina finanziaria nei quotidiani anche locali.

La nuova era della caccia all'oro. Molti comuni cittadini si improvvisano "finanzieri" e la chimera di guadagnare senza muovere paglia dilaga e prepara le vasi per la prima crisi post '29.

Arrivano perciò gli anni '90 e con essi l'inizio della fine, il trentennio ancora in corso che ha visto l'Italia diventare il "DISCOUNT" d'Europa con la complicità di diversi attori politici e "FantaUniversitari".

Una prima botta ai portafogli privati arriva con la crisi finanziaria del 1987. Era il 18 ottobre "Black Monday" e la borsa americana e poi tutte le altre a seguire, segnò il 23% di perdite.

Nel '92 la Lira, insieme alla pesetas e alla sterlina vennero svalutate e in quegli anni, si iniziò a lavorare e approvare il Trattato di Maastricht (7/2/1992) e da quell'anno iniziò, oltre al processo "Mani Pulite" , la privatizzazione incontrollata delle imprese statali, in particolare la disgregazione dell'IRI (oltre 500.000 dipendenti) che quando le varie aziende passarono ai privati invece di aumentare, i posti di lavoro diminuirono.

Così, nel giro di pochissimi anni, con i governi Prodi e D'Alema, l'IRI venne cancellata e i vari asset "regalati" al nuovo capitalismo italiano. Tutto per arrivare pronti al 1 gennaio 2002, L'Unione Monetaria e l'EURO.

Ecco quello che accadde dal 1993 al 2000 (a fianco il valore in miliardi di lire delle aziende privatizzate):

1993 Italgel, Cirio-Bertolli-De Rica, Siv 2.753
1994 Comit, Imi, Ina, Sme, Nuovo Pignone, Acciai Speciali Terni 12.704
1995 Eni, Italtel, Ilva Laminati piani, Enichem, Augusta 13.462
1996 Dalmine Italimpianti, Nuova Tirrenia, Mac, Monte Fibre 18.000
1997 Telecom Italia, Banca di Roma, Seat, Aeroporti di Roma 40.000
1998 Bnl + altre tranche 25.000
1999 Enel, Autostrade, Medio Credito Centrale 47.100
2000 Dismissione Iri 19.000

... ed ora, dopo avere arricchito i soliti e pochi, attendiamo il crollo del prossimo ponte. Tra l'Emilia e la Lombardia in tre si sono già candidati da almeno un anno

 

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(per restare sempre informati sugli editoriali)

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Società Autostrade comunica che "Sulla base della sollecitazione pubblica del Sottosegretario Rixi, e per favorire lo svolgimento delle preziose attività di soccorso, Autostrade per l'Italia annuncia che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete. La decisione ha effetto immediato" (16 agosto 2018 ndr).

Infine, in un altro comunicato, la Società dichiara di essere impegnata nella ricerca della verità collaborando con le istituzioni.

Autostrade per l'italia impegnata nella ricerca della verita' collabora con le istituzioni

Roma, 16 Agosto 2018 - In relazione alle dichiarazioni del Vice Presidente del Consiglio Salvini, Autostrade per l'Italia dichiara che "i manager e tutti gli uomini e le donne del gruppo sono i primi interessati alla ricerca della verità sulla tragedia del viadotto Polcevera di Genova e con questo obiettivo stanno collaborando attivamente con le autorità competenti. Se dagli approfondimenti interni già avviati o dalle inchieste delle autorità competenti, anche a prescindere da profili penali, dovessero emergere responsabilità di manager, funzionari o tecnici dell'azienda, Autostrade per l'Italia adotterà in modo rigoroso i provvedimenti conseguenti.
Con il dolore nel cuore e dopo aver espresso la più profonda vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti, il team di Autostrade per l'Italia guidato dal suo Amministratore Delegato, dal Direttore Operations e dal Direttore di Tronco si è messo immediatamente al lavoro per agevolare le attività di soccorso, per ripristinare più rapidamente possibile condizioni accettabili di viabilità, per supportare in ogni necessità le istituzioni e la comunità locale e per definire un progetto di ricostruzione del viadotto in tempi-record, rispondendo ai bisogni di mobilità di una città gravemente ferita. Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti. Ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell'emergenza"

Pubblicato in Cronaca Emilia

Roma 15 agosto 2018 - In relazione alle notizie diffuse dalla stampa sulle attività di prevenzione messe in atto sul viadotto Polcevera, Autostrade per l'Italia precisa che l'infrastruttura era monitorata dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Inoltre le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l'efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali.

Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle attività di verifica svolte dagli autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell'infrastruttura. Questi stessi esiti sono stati utilizzati come base per la progettazione degli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione.

Le strutture tecniche di Autostrade per l'Italia stanno fornendo alle istituzioni competenti tutto il supporto necessario per l'accertamento delle cause del tragico evento e per il ripristino dell'autostrada nei tempi più rapidi possibili.

La società rinnova il cordoglio più sentito per le vittime e la profonda vicinanza ai loro familiari.

(Comunicato stampa autostrade.it)

Pubblicato in Cronaca Emilia
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