"L'emergenza è passata, ora bisogna pensare alla ricostruzione. Tutti possono contribuire alla causa partecipando alle nostre iniziative" questo l'invito di Nabila Mhaidra, che insieme alle tante donne dell'Associazione Al-Amal ogni giorno si adoperano per portare avanti progetti inclusivi e solidali.
In questo passaggio d’epoca (drammatico) che stiamo vivendo, che sembra un incubo riuscito, è difficile immaginare un futuro, soprattutto roseo.
In Ucraina è stato dato il via al programma “eRecovery”. I proprietari degli alloggi danneggiati dalla guerra potranno ricevere un risarcimento per le riparazioni, già alla fine di questo mese.
Maria Cecilia Hospital è l’unico Centro di Alta Specialità in Emilia Romagna ad impiegare questa tecnica operatoria
Genova – Il Commissario per la ricostruzione del Viadotto sul Polcevera, Marco Bucci, e il Prefetto di Genova, Fiamma Spena hanno firmato il protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale.
Il protocollo fissa tutta una serie di procedure atte rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e di ogni iniziativa illecita in relazione alle imprese soggette a controllo antimafia con l' intento, inoltre, di garantire l'identificazione di chiunque acceda al cantiere e ai sub - cantieri dell'Opera.
Il documento prevede anche la creazione di una Banca dati degli esecutori costituita ad hoc, che consenta il monitoraggio:
a) nella fase di esecuzione dei lavori, degli operatori economici impegnati nell'Opera, compresi i parasubordinati e i titolari delle "Partite IVA senza dipendenti" e dei soggetti che comunque alle aree di cantiere;
b) dei flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere;
c) delle condizioni di sicurezza dei cantieri e del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati;
d) dei dati relativi alla forza lavoro presente in cantiere, con la specifica, per ciascuna unità, della qualifica professionale;
e) dei dati relativi alla somministrazione di manodopera, in qualsiasi modo organizzata ed eseguita.
Il protocollo nasce dall'esigenza di dare – pur nella azione in deroga del Commissario – la massima attenzione tema legalità, pur nella necessità di fare tutto velocemente.
Sottoscrivendo il contratto per la demolizione e la ricostruzione del Viadotto Polcevera, infatti, le aziende e i soggetti economici coinvolti si impegnano nei confronti del Prefetto e del Commissario al rispetto dei dettami del Protocollo.
Ricostruzione post sisma. Inaugura la nuova struttura del Centro aggregativo dell'area sportiva di Concordia (Mo), ricostruita con un milione e 250mila euro provenienti da Sms solidali.
Tornei, giochi e musica fanno da cornice alla giornata. L'assessore Costi: "La ricostruzione non si ferma, un altro passo in avanti per le comunità colpite dal terremoto"
Bologna – Di nuovo a disposizione dei cittadini, dopo che le scosse del sisma del 2012 l'avevano resa inagibile, la struttura aggregativa posta all'interno del Centro Sportivo a Concordia sulla Secchia (Mo).
L'inaugurazione è prevista alle 19, con gli interventi dell'assessore regionale alla Ricostruzione Palma Costi, del sindaco Luca Prandini, del presidente di Uisp di Modena, Giorgio Baroni e del presidente del Centro servizi Volontariato Modena, Paolo Zarzana. Prevista anche la visita alla nuova struttura del cantante Beppe Carletti, tra gli organizzatori del "Concerto per l'Emilia".
La struttura aggregativa, duramente colpita dal terremoto del 2012, rinasce all'interno del centro sportivo comunale di via Togliatti grazie a un milione 250 mila euro provenienti dai fondi resi disponibili dagli Sms solidali, gestiti dalla struttura guidata dal Commissario delegato alla ricostruzione, e presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
L'edificio, ora completamente antisismico, è dotato di un salone polifunzionale (186 mq), un bar e cucina con relativi servizi, un locale multiuso al 1° piano ed ampia area esterna e sarà di supporto alle famiglie e ai giovani che frequentano il centro sportivo. Si tratta di un'opera che, fin dalla fase progettuale, ha visto la condivisione delle associazioni sportive e della consulta del volontariato, per rispondere nel modo migliore alle esigenze sportive e aggregative della comunità. Il progetto ha puntato molto anche sul risparmio energetico, grazie ai pannelli fotovoltaici posti sul tetto della cucina.
"E' importante restituire questo spazio aggregativo alla città di Concordia- commenta Palma Costi-. Perché vuol dire restituire alle persone un luogo di aggregazione, di socializzazione, vero motore del "sentirsi comunità". E' un tassello, un altro, nel completamento del più ampio mosaico della ricostruzione. Che non può definirsi completa, fino a quando non saranno recuperati – come sta accadendo qui oggi – anche gli spazi in cui le persone possono vivere la dimensione sociale della propria comunità. E' stato fatto moltissimo fino ad oggi per fare ritornare questi luoghi colpiti dal sisma come e meglio di prima, e siamo fortemente determinati ad accelerare ancora per raggiungere il traguardo della piena ricostruzione, a cui tutti tendiamo. Per la struttura che da oggi torna ad essere disponibile per i cittadini di Concordia, vorrei dire grazie anche alla generosità di chi ha non ha fatto mancare il proprio contributo alla realizzazione dell'opera, che aggiunge valore e cuore all'iniziativa, due elementi tipici dello sport".
"Con l'inaugurazione del centro aggregativo- afferma il sindaco Prandini- offriamo ai concordiesi, e in particolare ai giovani, quello spazio di ritrovo che il sisma ci aveva sottratto, avviando la riqualificazione del centro sportivo che sarà completata con una nuova palestra al posto della precedente struttura ora inagibile. Il cammino verso la piena ricostruzione di Concordia è ben avviato, ma ogni edificio pubblico che restituiamo alla comunità ci rende consapevoli di aver percorso una tappa importante e, soprattutto, di essere sulla strada giusta".
Oggi a Bologna riunione del Comitato istituzionale col presidente della Regione, l'assessore Palma Costi e i sindaci. Presentate le proposte inviate al Governo per riconoscere la modifica, insieme ad altre richieste, già nella prossima Legge di stabilità 2018.
Bologna - Si dimezza il "cratere", ovvero l'area colpita dal sisma del 2012. L'attività di ricostruzione in 29 comuni, su un totale di 59, sono terminate o in fase molto avanzata, tanto da essere compatibili con le attività ordinarie delle amministrazioni locali. Gli sforzi si concentreranno nei restanti 30 comuni, che presentano ancora problematiche di una certa consistenza. Dopo il dimezzamento, continuerebbero a essere compresi nel cratere 15 comuni del modenese, 6 del ferrarese, 5 del reggiano e 4 del bolognese.
Il tema è stato affrontato questa mattina nella riunione del Comitato istituzionale per il terremoto del 2012 (costituito dai sindaci dei comuni colpiti), convocato oggi in Regione, a Bologna, presenti il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini e l'assessore regionale alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione, Palma Costi.
"Si tocca con mano il lavoro fatto- ha spiegato Bonaccini- e come riconosciuto da più parti nel maggio scorso, in occasione dei 5 anni dal terremoto, si inizia a intravedere il traguardo finale lungo la strada che ancora resta da percorrere. Il nostro impegno crescerà ancora, ma in modo più selettivo e mirato: già lo scorso anno è stato fatto un primo sforzo e per il 2018 abbiamo proposto al Governo la riduzione del cratere, per norma primaria, del numero dei Comuni colpiti. Ora ci concentreremo nelle zone e nei territori che hanno maggiormente bisogno".
La proposta di restringimento del cratere è stata già inviata al Governo e sarà oggetto di un'ordinanza commissariale. Il provvedimento, in continuità con quanto fatto nel 2016, arriva dopo aver tracciato una fotografia esatta di quanto realizzato e di ciò che resta da fare, per comporre la quale è stata realizzata una valutazione dello stato di attuazione della ricostruzione, analizzando i dati dell'avanzamento lavori al 30 giugno 2017. Situazione già condivisa dai sindaci nel Comitato dello scorso luglio.
Oltre a quella privata, relativa ad abitazioni e imprese, nelle rilevazioni si è tenuto conto, rispetto ad un analogo monitoraggio dello scorso anno, anche dell'impegno per la ricostruzione pubblica e della complessità degli interventi nei centri storici colpiti dal sisma.
Questo passaggio si affianca alle richieste al Governo, così da poterle inserire nella Legge di stabilità 2018, relative alla proroga di 2 anni (al 31 dicembre 2020) dello stato di emergenza, alle risorse per la ricostruzione pubblica, alla proroga dell'autorizzazione per l'assunzione di personale, alla sospensione mutui per gli Enti locali colpiti dal sisma 2012 e alcune altre norme di funzionamento. Infine, sono stati discussi e condivisi i criteri per il riparto del personale, tra i comuni che rimangono nel cratere, dal 1 gennaio 2018.
I 29 comuni fuori dal cratere
Comuni in provincia di Bologna: Castello d'Argile, San Pietro In Casale, Baricella, Bentivoglio, Minerbio, Argelato, Sala Bolognese, Malalbergo, San Giorgio di Piano, Sant'agata Bolognese, Molinella, Bologna e Castel Maggiore. Comuni in provincia di Ferrara: Argenta. Comuni in provincia di Piacenza: Campegine e Castelvetro. Comuni in provincia di Reggio Emilia: Campagnola Emilia, Rio Saliceto, Gualtieri, Correggio, San Martino in Rio, Novellara, Brescello, Boretto e Reggio Emilia.
(Fonte: Regione ER)