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“La Morte Negata”: isolamento e disumanità raccontati nel nuovo documentario di Alessandro Amori In evidenza

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Di Andrea Caldart Cagliari, 12 dicembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Isolamento ed impotenza, ma anche annientamento delle persone, sono il frutto delle restrizioni e dei protocolli sanitari adottati durante lo stato di emergenza dai governi Conte e Draghi, che hanno generato l'impossibilità di seguire la degenza in ospedale dei propri cari.

Provvedimenti normati attraverso DCPM discutibili, hanno limitato le comunicazioni tra chi era ricoverato e i propri familiari, ma la cosa più grave è l’aver per legge ostacolato il normale processo di addio e riti funebri, contribuendo ad una inimmaginabile sofferenza sia di chi stava lasciando, che dei propri familiari.

Il documentario dal titolo: “La Morte Negata” diretto e prodotto da Alessandro Amori sta girando l’Italia, per portare a conoscenza questo scempio collettivo di una ferita che non potrà mai più rimarginarsi nel tempo.

Lo stesso Amori presenzierà venerdì 15 dicembre presso il l’Hotel Caesar’s di Cagliari alla proiezione voluta fortemente dall’Associazione U.M.C.O. Unione Medici Chirurghi Odontoiatri capitanata dal Dr. Carlo Coiana, al quale seguirà un dibattito su questa tristissima pagina, probabilmente la più tragica, della storia del nostro Paese.

Autorevole il tavolo del confronto pubblico moderato dallo stesso Coiana, che sarà composto anche da Antonello Pellerano testimone Comitato Familiari Vittime Covid, unitamente al Dr. Stefano Salis pneumologo, e alla Dr.ssa Rita Mureddu del Comitato Nazionale Psicologi EDSU.

È insindacabile che la pandemia abbia avuto un impatto significativamente negativo su molteplici livelli, dai cambiamenti nelle dinamiche politiche ed economiche, alle sfide sociali e sanitarie, ma questo disastro a lungo termine è un processo appena iniziato, e stiamo solo cominciando a vederne le sue prime ramificazioni.

È innegabile altresì che la violenza che si è manifestata in molte forme diverse, soprattutto attraverso l’uso di una manipolazione delle dinamiche sociali, economiche e culturali, ha attuato discriminazioni, ingiustizie e altre forme di attacco alla libertà e alla dignità umana.

Il riconoscimento di questa realtà è un passo importante verso la comprensione e verso la costruzione di un contesto più equo e compassionevole. È fondamentale lavorare insieme per promuovere il dialogo, l'empatia e cercare soluzioni che affrontino le radici di questa disumanizzazione, promuovendo la giustizia sociale e la dignità umana.

Nonostante nel nostro Paese si cerchi continuamente di nascondere i fatti avvenuti, ci sono fortunatamente molte persone e organizzazioni impegnate nel promuovere la verità di quanto effettivamente avvenuto.

La morte è un evento profondamente umano e complesso. Va al di là di protocolli e procedure; è un momento di passaggio che coinvolge profonde emozioni e richiede un riconoscimento reciproco. La perdita di una persona cara può essere una delle esperienze più difficili della vita, e ogni individuo affronta questo momento in modo unico.

Il riconoscimento e il rispetto per il significato della morte sono fondamentali per il processo di lutto e per onorare la memoria della persona scomparsa. Le tradizioni culturali, religiose e personali giocano un ruolo importante in questo contesto, offrendo modi diversi di affrontare e dare significato alla morte.

Il supporto sociale e l'empatia sono cruciali in momenti di lutto. Condividere esperienze e ricordi può aiutare a coltivare una connessione tra chi è andato e chi resta.

Consapevolezza e il racconto della verità nel documentario di Amori, sono la testimonianza di quanto di più irrazionale vi è stato nella gestione pandemica di malati e sani e, allo stesso tempo, di come tutto questo sia stato negato ad entrambi.

 

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