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Anche in Italia sta aumentando l'interesse verso la formula dell'affitto o del noleggio a lungo termine. Che sia un ufficio temporaneo (temporary office) o
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Ottobre 2013 – Treni speciali dedicati per la distribuzione nel Sud Italia del prodotto trasformato, con ricadute positive sulle emissioni di CO2. E intanto si prospetta un aumento di traffici anche verso il Nord della Francia.

La campagna del pomodoro ha presentato quest'anno importanti risvolti di ecosostenibilità anche sotto il profilo logistico-distributivo. CePIM spa ha attivato, infatti, per la campagna del pomodoro 2013 una serie di treni speciali per conto di alcune aziende conserviere clienti, per la distribuzione del prodotto già trasformato e inscatolato in diverse regioni d'Italia, soprattutto al Sud e in Sicilia.

L'attività è il frutto di un'iniziativa della Società di logistica intermodale dell'Interporto di Parma che ha proposto un servizio distributivo tarato sulla particolare tipologia di prodotto. "Abbiamo attivato treni speciali dedicati – ha spiegato l'amministratore di CePIM Luigi Capitani – per conto di aziende con sedi sul territorio, come Star e Boschi. Questo significa, in termini numerici, un totale di circa 10mila tonnellate di merce trasferita via ferro e 400 Tir in meno sulle strade italiane, con un abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre 400 tonnellate".

Intanto, un deciso incremento dei flussi di traffico intermodali è quello che si prospetta nel breve e medio periodo per la Società coordinatrice dell'Interporto di Parma e operatore logistico essa stessa: sta infatti portando avanti su una serie di tavoli distinti altrettanti progetti, che potrebbero portare in un arco temporale abbastanza ristretto all'aumento di traffico via ferro all'interporto. 
L'operazione coinvolge alcune società con le quali CePIM ha già in essere delle partnership: si tratta di sviluppare su altre traiettorie di traffico servizi di collegamento ferroviario da e per l'Interporto di Parma, sull'esempio di quello già attivato all'inizio dell'anno con la Sicilia e il centro intermodale di Catania Bicocca in particolare.

In quel caso, il nuovo collegamento frutto di un accordo tra CePIM spa e Versalis, ha permesso di portare al Nord dalla Sicilia materie prime plastiche di quest'ultima, provenienti dai diversi siti produttivi dell'Azienda nell'Isola e convergenti su Catania e, nel percorso inverso, prodotti di diverso genere provenienti dal bacino produttivo emiliano-romagnolo: soprattutto alimentari, beverage e ceramica. "CePIM costituisce il partner logistico di questa operazione – spiega l'amministratore delegato Luigi Capitani – che ci vede al centro di una rete di collaborazioni con i distributori locali delle aziende".

Un processo analogo dovrebbe interessare ora anche il Nord della Francia e il Sud Italia. In quest'ultimo caso le strategie logistiche dell'Azienda stanno lavorando ad un'operazione di ottimizzazione dei flussi per evitare tratte a vuoto su linee di traffico già esistenti verso la Puglia.

(CePIM - Interporto di Parma )
Soltanto 600 clienti avranno l'opportunità di acquistare per il corrispettivo di 27.600 euro ma solo in Brasile il Volkswagen Kombi Last Edition, cioè l'ultima serie del 'Bulli' T2. L'ultimo T2 Kombi uscirà dallo stabilimento di Sao Bernardo di Campo alla fine del 2013, obbligato ad andare in pensione dalla nuova normativa brasiliana che impone a tutti i veicoli nuovi di fabbrica di essere dotati dal 2014 di ABS e di almeno due airbag frontali, 'modernità' a cui il pulmino Volkswagen non è in grado di adeguarsi.

Brasile ultima roccaforte

Sebbene la produzione dei Transporter, questo il nome ufficiale dato da Volkswagen alla serie dei medium van, sia continuata e si sia evoluta, in Brasile era rimasta l'ultima roccaforte del Bulli o per meglio dire del T2. Nel Paese carioca ,infatti, il simpatico furgoncino ancora era fabbricato e in vendita dopo che, nel 1979, la Casa tedesca ne interruppe la produzione in Europa.

VW T2 gde
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Sabato, 26 Ottobre 2013 09:14

Texas Truck Rodeo PARLA ITALIANO

Bel risultato per l'industria italiana, alla quale è andato il premio 'Best Powertrain' attribuito al motore turbodiesel 3.0 montato da Jeep e Ram che viene fabbricato a Cento in provincia di Ferrara dalla Vm Motori, azienda del Gruppo Fiat. Un successo ancor più significativo se si considera che tradizionalmente il pubblico americano non è abituato alle motorizzazioni diesel e fa ben sperare nel successo di questi veicoli negli Stati Uniti.

TRIONFO CHRYSLER

Con 15 vittorie su 24 categorie il gruppo Chrysler ha sbaragliato la concorrenza alla 21esima edizione della manifestazione che ogni anno viene organizzata dalla TAWA (Texas Auto Writers Association) e che mette a confronto i SUV, Pick Up, Crossover, veicoli commerciali e altri prodotti che negli USA rientrano nella vasta categoria dei Truck.

JEEP, RAM, DODGE, CHRYSLER


La Jeep Grand Cherokee è stata confermata 'Suv of Texas' per il quarto anno consecutivo, mentre il Dodge Durango è stato premiato dai 40 membri della TAWA come 'Full-size Suv of Texas' per la seconda volta in tre anni. Al Ram 1500, come giá era accaduto nel 2012, il titolo di 'Truck of Texas'. Una vittoria meritata che ha visto confrontarsi ben 63 prodotti.

dodge gde1

VM MOTORI

La società nasce a Cento nel 1947 ad opera di due imprenditori locali, Vancini e Martelli da cui deriva la siglia VM. L'azienda acquisisce fama ed importanza non solo territoriale ma anche nazionale quando qualche tempo dopo la sua fondazione costruisce il primo motore diesel italiano, la cui produzione fuoriesce ben presto dai confini nazionali. Dopo vari passaggi dal 2011 la VM è entrata nella galassia Fiat.

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Inaccettabile per Conftrasporto la decisione di tagliare sul recupero degli aumenti di accise che, "una volta applicati ridurranno la competitività delle nostre imprese".

di Redazione -  Ottobre 2013 -

Conftrasporto ha scoperto che nelle pieghe del Decreto Stabilità c'è una drastica riduzione del recupero dell'aumento delle accise sul gasolio, assicurata finora agli autotrasportatori. L'entità del taglio sarà fissata da un altro decreto. E Uggè parla di fermo.
"L'ultima versione della suddetta legge, commenta Conftrasporto sul proprio sito WEB, prevede un intervento che riduce il recupero dell'accisa alle imprese di trasporto. La norma rinvia al DPCM la percentuale di riduzione, anche se già stabilisce che, qualora tale decreto non fosse emanato, la percentuale di riduzione è fissata al 25%."
Una decisione grave alla quale il Governo dovrà dare una rapida risposta, magari già il 22 ottobre in occasione dell'incontro programmato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
"Non è accettabile, infatti, - prosegue la nota di Conftrasporto - che da un lato non si emanino misure di carattere amministrativo per rendere applicabili le norme in vigore e dall'altro si decidano unilateralmente riduzioni sul recupero degli aumenti di accisa che, una volta applicati, ridurranno la competitivà delle nostre imprese."

Trascriviamo di seguito il comunicato stampa a firma del Presidente FAI-Conftrasporto Paolo Uggè.

"Se il Governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell'autotrasporto ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo: la decisione di tagliare il recupero dell'accisa sui carburanti non potrà infatti che avere una risposta immediata e decisa e ognuno dovrà assumersi poi le proprie responsabilità in caso di un fermo nazionale dell'autotrasporto. Un fermo che le associazioni di categoria potrebbero essere costrette a proclamare di fronte a questo ennesimo schiaffo. Il Governo Letta evidentemente pensa di poter fare liberamente quello che neppure il governo dei tecnici ha osato fare, ma sta compiendo un clamoroso errore". Con queste durissime parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato l'introduzione, nel decreto di stabilità, di un decreto del presidente del consiglio dei ministri, "con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell'accisa sui carburanti del 25 per cento. Una nuova decisione che la dice lunga sull'incapacità del Governo di trovare la strada giusta per uscire dalla crisi", ha proseguito Paolo Uggè. "È semplicemente incredibile che da un lato non si riesca a comprendere che basterebbe approvare semplicissime norme amministrative (lo sportello doganale unico, la cancellazione dall'Albo delle imprese di circa 50mila realtà che non possiedono i requisiti, i controlli mirati per colpire gli evasori...) per aumentare automaticamente le entrate per le casse dello Stato e dall'altro si possano approvare soluzioni in grado solamente di generare un ulteriore decremento della produttività del sistema Paese. La tragica verità è che siamo di fronte a decisioni improvvisate, che neppure il peggior amministratore di condominio potrebbe immaginare. Il Governo sappia però che imboccando questa strada si assumerà un carico di pesantissime responsabilità di cui dovrà rispondere a tutto il Paese. Il mondo dell'autotrasporto si attende una risposta chiara e definitiva nella giornata di domani nella quale è previsto l'incontro fra esponenti del ministero e del mondo dell'autotrasporto. Dopodiché agirà di conseguenza".
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Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti settembre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.

 

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Sabato, 28 Settembre 2013 11:00

pensieri...in coda...

pensieri...in coda...

Il primo di ottobre si avvicina e con esso l'aumento dell'Iva che passerà dal 21 al 22%. Non sembra ci siano molti margini di manovra per scongiurare quest'altro balzello che, con molte probabilità, riporterà il rapporto debito pubblico Pil entro quella soglia del 3% voluto dall'UE.

Sarà, secondo le stime della CGIA di Mestre, un costo medio per ciascuno di noi di 106€ annui. Forse non sarà tanto ma traducendo il tutto in "cibo" corrisponde a oltre una ventina di panini o poco meno di 10 pranzi in quelle trattorie "per camionisti" che da sempre, anche quando la crisi era lontana, proponevano, con 10 €, un pasto completo con un buon bicchiere di lambrusco. Un rapporto qualità/prezzo che, in molti casi, era anche sinonimo di buona ospitalità e attrattivo per tanti che camionisti non erano.

Un aumento d'aliquota che, non si può escludere, inciderà ancora una volta sui consumi delle famiglie, quindi sulle rotazioni dei prodotti sugli scaffali dei supermercati e perciò sui trasporti. E poi dicono che la ripresa è vicina!

di Carlo Alberto Sala

 

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Uno studio effettuato da TomTom, rilanciato da Corriere del Web.it, ha rilevato che più dei tre quarti (79%) dei conducenti italiani di veicoli commerciali ammette di guidare con maggiore attenzione quando si trova al volante del suo mezzo personale.

La ricerca, condotta tra i conducenti dei veicoli commerciali leggeri, rileva che l'88% di essi adotta questo comportamento per risparmiare sui costi del carburante e sulla manutenzione del veicolo.

Inoltre, quasi la metà degli intervistati (48%) sostiene di essere più propenso a superare i limiti di velocità o ad assumere rischi alla guida dei veicoli aziendali a seguito delle pressioni sui tempi di lavoro.

"Una percentuale significativa dei conducenti dimostra una chiara consapevolezza dei vantaggi di uno stile di guida sicuro ed efficiente, che viene applicato quando sono al volante dei loro veicoli personali, ma le pressioni di lavoro pregiudicano le prestazioni di guida con i mezzi aziendali,"spiega Thomas Schmidt, TomTom Business Solutions' Managing Director.

"Pratiche inefficienti hanno un impatto negativo sulla redditività aziendale, soprattutto in seguito dell'aumento dei costi del carburante, alla minor produttività e all'aumento del numero di incidenti."

"Spetta al datore di lavoro incoraggiare standard di guida più elevati e ridurre al minimo le pressioni derivate dai tempi imposti che i conducenti si trovano ad affrontare."

Lo studio ha evidenziato che i due terzi degli intervistati(66%) ammette di superare i limiti di velocità quando si trova al volante dei veicoli aziendali e più di un terzo dei datori di lavoro (66%) paga le multe per eccesso di velocità per conto dei loro autisti.

"Uno stile di guida più ecologico, più sicuro e più efficiente richiede alle imprese di collaborare attivamente con i loro conducenti," aggiunge Thomas Schmidt.

Tuttavia, solo il 18% degli intervistati ha indicato che la loro azienda offre corsi di formazione per aiutarli a guidare in modo più sicuro ed efficiente e solo il 2%riferisce che il loro datore di lavoro utilizza dispositivi tecnologici per monitorare le prestazioni e l'efficienza dello stile di guida.

La Ricerca

La ricerca è stata condotta da TomTom tra gli autisti di flotte aziendali operative in 6 Paesi europei.

Sono state definite come "flotte operative" quelle composte da veicoli utilizzati per la consegna di beni o servizi (in prevalenza veicoli commerciali leggeri).

La ricerca è stata condotta tra 872 dipendenti di flotte operative: 150 nel Regno Unito, 150 in Germania, 122 in Olanda, 150 in Italia, 150 in Francia e 150 in Spagna.

TomTom

Fondata nel 1991, TomTom (TOM2) è il maggior fornitore al mondo di prodotti per la localizzazione per i veicoli e servizi focalizzati ad offrire agli autisti la miglior esperienza di navigazione.

Ha la sua sede centrale ad Amsterdam, attualmente conta più di 3.500 dipendenti e vende i suoi prodotti in più di 40 Paesi.

I prodotti offerti comprendono dispositivi portatili di navigazione, sistemi di informazione e intrattenimento a bordo dei veicoli, soluzioni di gestione della flotta, mappe e servizi in tempo reale, tra cui il pluripremiato TomTom HD Traffic.

Per ulteriori informazioni, visita www.tomtom.com.
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