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Le banconote contraffatte sono state scoperta dalla cassiera, in un ipermercato nella zona di viale Amendola. La Municipale di Modena li ha identificati e denunciati -

Modena, 15 luglio 2014 -

Carta grossolana e troppo spessa e banda magnetica laterale incollata e non integrata. Sono solo due degli errori commessi dai falsari per stampare banconote da 20 euro false. I due cittadini rumeni, giovedì 10 luglio, hanno sercato di pagare alcuni prodotti acquistati in un ipermercato nella zona di viale Amendola, utilizzando quattro banconote false. La cassiera, utilizzando una strumentazione che analizza la regolarità delle banconote, si è resa conto che il danaro consegnato era falso e ha subito informato la sala operativa della Polizia municipale che ha inviato sul posto una pattuglia.
Gli agenti hanno fermato una coppia di cittadini rumeni, 31 anni lui, vent'anni lei, residenti in città in possesso di documenti italiani.
La coppia si è giustificata dicendo che facevano parte del resto dato loro dopo aver effettuato acquisti in un altro centro commerciale cittadino. Per le due persone, rilasciate dopo l'identificazione, è scattata una denuncia per "spendita di monete falsificate", come riportato dal Codice penale. Rischiano una pena detentiva sino a sei mesi o una sanzione amministrativa.

(Fonte: Comune di Modena)

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I due minorenni si trovavano in vacanza a Cattolica e sono stati bloccati dai carabinieri in possesso di documenti intestati a terzi e di apparecchi elettronici oggetto di furto -

Parma, 15 luglio 2014 - di Bruno Migliore - 

Due ragazzi di Parma di 16 e 17 anni avevano deciso di trascorrere le vacanze a Cattolica all'insegna dell'illegalità, ma ad interrompere il loro atipico soggiorno nella località romagnola ci hanno pensato i carabinieri. I militari dopo aver ricevuto una puntuale segnalazione sulla loro presenza, li hanno bloccati all'interno di un albergo, in possesso di documenti intestati a terzi e di apparecchi elettronici oggetto di furto.

Il blitz dei Carabinieri, nella camera dell'hotel dove erano alloggiati, è scattato proprio dopo una segnalazione dell'albergatore, che nutriva dei sospetti sui due. I due ragazzini sono stati denunciati adesso di loro si sta occupando la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori.

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E' finita in carcere la serata balorda di due giovani, un 31enne di Reggio Emilia e un 25enne di Cadelbosco di Sopra. Sabato scorso intorno alle 18.30 avevano aggredito il titolare del Gran Bar da Gigi a Cadelbosco e poi i Carabinieri.

Reggio Emilia, 14 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Il barista si era rifiutato di servire ancora da bere ai due giovani, che sembravano già abbastanza alticci. Ma loro non ci hanno pensato un attimo e hanno iniziato a pestarlo, fino a rompergli il naso. A quel punto, il proprietario del locale si è rinchiuso in una stanza e ha chiamato il 112.

I carabinieri di Cadelbosco, giunti nel frattempo, hanno capito subito chi erano i responsabili di questa storia. Una volta individuati i due giovani, che si trovavano ancora nei pressi del bar, hanno intimato loro di seguirli verso l'auto di servizio. I due, però, alla richiesta dei militari hanno rifiutato di esibire i documenti di identità. Poi li hanno aggrediti, prima con ingiurie e minacce, dopo anche fisicamente. I due erano scatenati e per riportare la calma è stato necessario l'intervento di una pattuglia del nucleo radiomobile di Guastalla e di una della locale Polizia Municipale. Solo così è stato possibile fermarli e accompagnarli in caserma, dove sono stati identificati.

Gli ulteriori accertamenti, eseguiti attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza dell'esercizio pubblico, hanno evidenziato che i due, dopo aver picchiato il proprietario, si erano anche impossessati di diverse bottiglie di alcolici. Ricostruiti tutti i fatti, quindi, i Carabinieri hanno proceduto al loro arresto per i reati di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e rapina in concorso.

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Il Parmense è stato interessato durante la notte, da sei lievi scosse di terremoto in poche ore. La prima è stata registrata alle 21:19, l'ultima alle 2:56 -

Parma, 14 luglio 2014 -

Sei piccole scosse di terremoto hanno interessato, nella notte appena trascorsa, il Parmense, nel distretto sismico della Val di Taro. Registrate dall' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) due sono state di magnitudo 2.6, le altre fra 2 e 2.5
La prima scossa si è verificata poco dopo le 21, l'ultima qualche minuto prima delle tre di notte. La zona vicina all'epicentro è quella fra i Comuni di Albareto, Bedonia, Compiano e Tornolo. Le scosse sono state registrate a profondità fra 6,3 e 10,3 chilometri. Tutte di lieve entità, non hanno arrecato nessun danno

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I Carabinieri di Reggio Emilia hanno messo le mani su due spacciatori di cocaina ghanesi, che effettuavano anche consegne a domicilio. Si tratta di un filone dell'indagine iniziata l'anno scorso a Cavriago con la morte di un giovane per overdose da eroina.

Reggio Emilia, 12 luglio 2014 - di Ivan Rocchi

Nella serata di ieri, i Carabinieri dell'Aliquota Operativa di Reggio Emilia, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 9 luglio scorso dal Tribunale di Reggio Emilia, nei confronti di due cittadini ghanesi, un 32enne clandestino e un 34enne, ritenuti responsabili di aver messo in piedi almeno dal 2011 una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina.

Le indagini erano partite nell'agosto 2013, a seguito del decesso per overdose di Marco Abatiello. Il giovane 37enne era morto in casa a Cavriago nel giorno di Ferragosto e il suo cadavere era stato ritrovato dopo due giorni. Gli sviluppi investigativi hanno ora dimostrato come i due giovani ghanesi, che avevano tra la propria clientela diversi soggetti della 'Reggio bene', in molte occasioni effettuavano un vero e proprio servizio a domicilio, cercando così di tutelare i personaggi più in vista da possibili identificazioni. I resoconti dell'indagine, durata oltre un anno, sono stati recentemente posti all'attenzione della magistratura reggiana, che condividendo appieno le ipotesi investigative ha emesso il provvedimento cautelare nei confronti dei due uomini.

Quindi, ieri sera verso le 22, i carabinieri sono piombati nell'appartamento in zona Foscato dove i due ghanesi si erano recentemente trasferiti, mettendo fine alla loro attività illecita e sequestrando, tra l'altro, ancora cocaina e sostanza da taglio, cinque telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti, svariate schede Sim e denaro contante per circa 150 euro, ritenuto provento dell'attività di spaccio. Accompagnati in caserma i due sono stati arrestati e, questa mattina, tradotti in carcere a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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Venerdì, 11 Luglio 2014 16:59

Modena - Aperto un tratto di Piazza Roma

Riaperto il primo tratto di piazza Roma, nell'area più vicina ai portici e agli esercizi commerciali. La fine prevista per il cantiere è entro settembre -

Modena, 11 luglio 2014 -

È stato aperto questa mattina, venerdì 11 luglio, il primo tratto di piazza Roma, nell'area più vicina ai portici e agli esercizi commerciali, in cui è stata completato l'intervento di recupero e riqualificazione, pari a una superficie di 215 metri quadrati con una pavimentazione di lastre di granito e cubetti di selce. Nel giro di un paio di settimane anche un altro tratto della piazza, questa volta in ciottolato, sarà reso fruibile e i lavori del primo stralcio proseguiranno nell'area rimanente del cantiere, con termine previsto per fine settembre, salvo avverse condizioni meteorologiche. All'inizio di agosto, inoltre è prevista la gara e la successiva aggiudicazione del secondo stralcio di lavori, da 1 milione 600 mila euro, il cui avvio è in programma nel mese di novembre.

Il tratto aperto al pubblico, in cui i lavori sono stati conclusi con circa una decina di giorni di anticipo rispetto ai tempi previsti, è una corsia di sette metri di lunghezza a fianco dei portici della piazza ed è stato realizzato in lastricato con superficie piana, facilmente percorribile.

Dopo la verifica da parte della Sovrintendenza dei beni archeologici dei reperti trovati sotto l'asfalto nell'area del cantiere, attività che ha richiesto circa tre mesi, stanno procedendo senza imprevisti i lavori del primo stralcio che, per un importo di 500 mila euro, prevedono la realizzazione del vano tecnico per gli impianti idraulici e la pavimentazione dell'area che da piazzale San Domenico si estende fino quasi al monumento a Ciro Menotti. Le attività prevedono, tra l'altro, la rimozione e alla scarifica della pavimentazione stradale con il recupero dei ciotoli esistenti e dei lastroni di granito, la realizzazione della nuova fondazione e la posa della pavimentazione con ciotoli di fiume, blocchi di selce e granito. Una volta concluso l'intervento complessivo, la superficie con ciotoli rappresenterà circa il 44 per cento dei 9.600 metri quadri dell'area (4.224 metri) che prevede oltre 5 mila metri di lastricati in selce o granito per consentire l'accessibilità alla piazza anche per biciclette e carrozzine, oltre che per il normale passeggio.

(Fonte: Comune di Modena)

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Stamattina poco dopo le 9.00 la Polizia è intervenuta in via Calamandrei in seguito alla chiamata di un'ottantenne. Uno sconosciuto si sarebbe presentato a casa sua fingendosi un tecnico e con uno strano espediente le ha portato via soldi e gioielli.

Reggio Emilia, 11 luglio 2014 - di Ivan Rocchi

Con l'estate che avanza, la città inizia pian piano a svuotarsi e molti anziani rimangono a casa da soli. Uno dei rischi che corrono sono le truffe: sconosciuti che si presentano alla porta di casa camuffati da tecnico del gas o della luce. O dell'acqua, come è successo stamattina in via Calamendrei a un'ottantenne reggiana.

Questa mattina poco prima delle 9.00 si era presentato alla sua porta un uomo, probabilmente italiano. "Dovrei fare dei controlli sull'impianto idrico della casa – le avrebbe detto lo sconosciuto, che indossava un apparecchio che emetteva ripetuti bip -, perché in zona ci sono stati dei furti d'acqua". Ovviamente si trattava soltanto di una scusa, utile per entrare e mettere le mani su soldi e preziosi.

Infatti, una volta entrato nell'appartamento grazie al suo fare convincente, il malvivente ha chiesto alla donna di mettere sul letto tutte le banconote ed eventuali gioielli custoditi in casa. Dopo che l'anziana aveva posizionato tranquillamente sul letto 800 euro e alcuni preziosi, l'uomo le ha chiesto di aprire tutti i rubinetti della casa per un ultimo controllo. Ma quando l'ottantenne è tornata in camera da letto, il malvivente era scomparso con il malloppo. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura.

Come ogni estate, sono tanti i consigli rivolti dalla Polizia agli anziani per non incappare in questo genere di truffe. Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta, e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni, non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

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Ieri sera un bambino di un anno e mezzo è caduto dalla finestra del primo piano di una casa in via Wybicki. I genitori si trovavano in un'altra stanza, mentre il piccolo si sarebbe arrampicato su un termosifone, per poi cadere giù.

Reggio Emilia, 11 luglio 2014 - di Ivan Rocchi

Tanta paura ieri sera in via Wybicki, in zona Rosta Nuova a Reggio. Verso le ore 18 è giunta una chiamata alla Polizia, che riferiva di un bambino caduto in strada dal primo piano di un palazzo. Subito sono giunte sul posto due volanti e un'ambulanza. Il piccolo di un anno e cinque mesi di età è stato subito soccorso dai sanitari, ma si dimostrava cosciente e piangeva. Lo stesso è stato condotto insieme alla madre all'Arcispedale Santa Maria Nuova.

Secondo le prime ricostruzioni, sembra che il bambino stesse dormendo in camera sua mentre i genitori, di origine nigeriana, erano in un'altra stanza. Quando si è svegliato, probabilmente si è arrampicato sul termosifone e si è sporto dalla finestra, fino a scivolare giù. I poliziotti hanno ascoltato i testimoni e intanto proseguono gli accertamenti. Per quanto riguarda le condizioni del bambino, sembra che abbia riportato solo lievi escoriazioni.

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Nell'ambito delle operazioni di contrasto dei fenomeni di degrado urbano, gli agenti della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Ferroviaria hanno compiuto oggi un blitz nell'area della stazione centrale, tra piazzale Marconi e piazzale Europa.

Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Continuano anche questa settimana i controlli della Questura di Reggio Emilia nell'area della stazione centrale, una delle più difficili del territorio reggiano. La zona infatti è un crocevia di traffici illegali, dallo spaccio di droga alla prostituzione in strada. Da tempo la Polizia reggiana si impegna con operazioni di contrasto, l'ultima delle quali è in corso oggi. Lavorando in sinergia, gli Uffici della Questura, il Reparto Prevenzione Crimine e la Polizia Ferroviaria hanno dedicato particolare attenzione anche al contrasto all'immigrazione clandestina, in particolare in piazzale Marconi e in piazzale Europa.

Controlli zona Stazione 2

Negli ultimi tre giorni gli agenti hanno identificato 266 persone e controllato 7 pubblici esercizi: tre di queste hanno ricevuto il provvedimento di espulsione e un clandestino nigeriano è stato accompagnato oggi al Cie di Roma, mentre sono due i provvedimenti avviati per l'applicazione della misura del foglio di via obbligatorio. Due persone sono state denunciate a piede libero per reati contro il Patrimonio e per possesso di armi da taglio; altre tre sono state invece segnalate per possesso di sostanze stupefacenti. In questo frangente, sono stati sequestrati anche 7 grammi di droga. Altre 13 persone che si prostituivano in strada sono state identificate e allontanate dalla zona.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Tre georgiani clandestini sono stati denunciati per ricettazione in concorso e possesso di attrezzi per lo scasso. Nell'appartamento dei tre in via Dalmazia erano stati trovati preziosi e alcuni iPad. Due di loro saranno espulsi, mentre un terzo è stato rimesso in libertà perchè può beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese.

Reggio Emilia, 10 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

All'interno della loro abitazione in via Dalmazia avevano diverse chiavi alterate e una fresa utilizzate per i furti con scasso, insieme ad alcune serrature di porte blindate, utilizzate probabilmente per esercitarsi ad aprirle senza danneggiarle. Sembrano essere tre ladri esperti i georgiani clandestini denunciati dalla Polizia per ricettazione, anche se hanno meno di 30 anni. Oltre agli attrezzi, in casa venivano rinvenuti diversi gioielli e alcuni iPad, che si ritengono sottratti nel corso delle azioni criminose.

Refurtiva e attrezzi 2

La Squadra Mobile nell'ambito della costante attività investigativa volta al contrasto dei furti in appartamento, aveva individuato la dimora di tre cittadini georgiani fortemente sospettati di furti nelle abitazioni. Una volta sicuri della presenza in casa dei tre, gli investigatori con l'ausilio di una Volante hanno operato una perquisizione nell'appartamento. Nascosti in vari punti i poliziotti rinvenivano una serie di attrezzi atti allo scasso, oltre a refurtiva per un valore ancora in fase di quantificazione.

I tre georgiani, clandestini e con precedenti specifici, Z. B. e A. G. sono stati accompagnati oggi al Cie di Torino per essere espulsi, mentre B. A. potrà beneficiare dei termini previsti dalla legge per lasciare il Paese, in quanto l'Ordine del Questore gli era stato irrogato solo tre giorni prima. Quindi è stato rilasciato.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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