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In via dei Gelsi e in via Campanini abbandonati decine di pezzi di rifiuti ingombranti nonostante la possibilità di rimozione gratuita su appuntamento proprio sotto casa -

Parma, 31 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Di nuovo rifiuti abbandonati a Salsomaggiore: ma stavolta i colpevoli, pare individuati, potrebbero non passarla liscia. Una situazione che, nonostante le segnalazioni e le richieste di collaborazione lanciate dall'amministrazione comunale nei mesi scorsi sull'abbandono indiscriminato di rifiuti in città, prosegue. E la linea dell'amministrazione è stata chiara e categorica sin dall'insediamento: la delega al "Decoro Urbano" del consigliere Enrica Porta, è stato un atto significativo nel rilancio d'immagine della città termale, ormai non più trascurabile. E sempre Enrica Porta, durante gli incontri dell'amministrazione con i cittadini, ha sempre spinto la comunità alla collaborazione. Ed ora l'ultimo scempio di gesti di inciviltà in pieno centro: in via dei Gelsi e in via Campanini sono stati abbandonati decine di pezzi di rifiuti ingombranti. Per i quali, da tempo, è prevista la rimozione gratuita su appuntamento proprio sotto casa.

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«Ancora una volta siamo di fronte a cattivi comportamenti come quelli che ci hanno costretto ad intervenire lo scorso anno nell'area del mercato settimanale. 
Abbiamo fatto accertamenti e individuato i responsabili che saranno multati. Nel caso si trattasse di rifiuti pericolosi, come le batterie d'auto, scatta anche la denuncia all'autorità giudiziaria.
Colgo l'occasione per ripetere che, con un minimo di impegno, questo genere di rifiuti può essere conferito gratuitamente alla Stazione ecologica attrezzata di Ponteghiara, e che il materiale particolarmente ingombrante è, sempre gratuitamente, addirittura ritirato a domicilio previo appuntamento. 
Non si capisce il motivo di comportamenti scorretti e incivili di questo tipo, visto che l'Amministrazione comunale mette a disposizione dei cittadini tutti i servizi necessari.
Non mi stanco di ripetere – conclude Enrica Porta – che questi cattivi comportamenti, che vanno avanti da anni, devono cessare: Salso è dove abitiamo, e va a nostro vantaggio tenerla pulita e in ordine ed è anche il luogo dove vogliamo ospitare, in un ambiente accogliente, i turisti».

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Da tempo è attivo sul territorio anche il progetto "Decoro.org", il sistema di gestione su pc, smartphone e tablet, delle segnalazioni sul decoro urbano, ulteriore strumento di partecipazione, completamente gratuito per i cittadini e per il Comune. Ogni cittadino può registrarsi gratuitamente, nella sezione dedicata a Salsomaggiore su www.decorourbano.org e segnalare (tramite pc, oppure tramite smartphone o tablet scaricando, sempre gratuitamente, l'applicazione WeDu! Decoro Urbano) l'abbandono di rifiuti, danneggiamenti a segnaletica, aree verdi e arredi urbani, dissesto stradale.
A breve ci sarà la possibilità di segnalare anche il randagismo, le barriere architettoniche, l'inquinamento acustico. Si può, ad esempio, fotografare quello che non va e inviare direttamente la segnalazione con la possibilità, da parte dell'utente, di seguire l'evoluzione della segnalazione: dalla presa in carico del Comune, alla risoluzione del problema.
«Un metodo col quale favorire il percorso di partecipazione attiva di tutta la cittadinanza, e soprattutto delle giovani generazioni, nella tutela del territorio e dei beni comuni, permettendo ad ognuno di contribuire personalmente a rendere più accogliente la nostra città» ha spiegato il consigliere Porta.

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L'auto donata al settore Servizi Sociali del comune di Salsomaggiore è stata acquistata, secondo una progettualità diffusa, grazie ai contributi di alcune attività imprenditoriali salsesi - 

Parma, 30 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Consegnata l'autovettura adibita al trasporto delle persone disabili e degli anziani al settore Servizi Sociali del comune di Salsomaggiore. L'auto è stata acquistata, secondo una progettualità diffusa, grazie ai contributi di alcune attività imprenditoriali salsesi. A presentare l'iniziativa, andata a buon fine, l'assessore ai Servizi Sociali Giorgio Pigazzani e l'assessore all'Ambiente Marco Trevisan, affiancati da Roberto Rozzi, procuratore della società che ha organizzato e seguito il progetto assieme all'ingegnere capo del comune Rossano Varazzani e la responsabile del Servizi Sociali Lorena Gorra.

Presenti anche molti degli operatori del settore imprenditoriale cittadino che hanno sostenuto l'iniziativa e la cui pubblicità ora campeggia sull'autovettura. «Un'idea a cui la città ha risposto più che bene» ha commentato il vicesindaco Pigazzani. «Una scelta non onerosa per il comune: le spese sono sostenute da coloro che hanno deciso di appoggiare l'idea. È un mezzo nuovo, a diesel, che servirà alle nostre assistenti sociali fin'ora costrette ad utilizzare i propri mezzi senza rimborso spese». «Mi associo ai ringraziamenti per l'appoggio dato alle fasce più deboli della cittadinanza. È un grande gesto di partecipazione e generosità, ed è un grande segnale» ha aggiunto l'assessore Trevisan. «Questa è un'Italia bella- ha commentato Rozzi- è l'Italia che si mette in discussione nei momenti di necessità e che è sempre al fianco dei più deboli. Avete risposto ad un'esigenza del territorio». L'auto è attrezzata con sollevatore moderno, e sarà mantenuta per quattro anni grazie ai fondi raccolti. Nella provincia di Parma sono già 12 le vetture acquistate con la partecipazione dei cittadini. L'autovettura è stata quindi benedetta da Monsignor Pier Giacomo Bolzoni, che ha ringraziato le assistenti sociali per il prezioso contributo dato alle persone.

 

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A causa delle abbondanti piogge è esondato il canale Cavo Cerca: chiuso un tratto di via Stradella -

Modena, 30 luglio 2014 -

Questa notte a causa delle abbondanti piogge il canale Cavo Cerca, che corre parallelamente alla strada, è esondato invadendo la sede stradale. Sul posto Polizia municipale e tecnici del Comune hanno transennato gli accessi alla strada. La nota del Comune riporta che il traffico era bloccato tra via Martiniana e via Cadiane.

(Fonte: Comune di Modena)

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In fila allo sportello degli Avvocati di strada Onlus si mischiano tradizioni, lingue e colori; la preoccupazione di qualche adulto al sorriso di un bambino ghanese dagli occhi neri grandi, incuranti -

Reggio Emilia, 30 luglio 2014 - Giulia Rossi -

Madri single africane con a seguito figli piccoli alla ricerca di un permesso di soggiorno, padri in difficoltà economica che hanno perso la propria residenza e i diritti ad essa collegati, persone che hanno commesso vari tipi di reato, immigrati disorientati che hanno bisogno anche solo di un consiglio riguardo a come muoversi nella burocrazia italiana, clochard soli che chiedono di essere difesi, ma ancor prima ascoltati. Sono tante e con esigenze diverse le persone in fila agli sportelli degli Avvocati di strada Onlus di via Squadroni e via Turri a Reggio Emilia, in attesa di fruire gratuitamente di una tutela giuridica offerta da questa associazione a chi non ha una fissa dimora e dunque non può accedere all'istituto del gratuito patrocinio.

Se la scorsa settimana vi avevamo presentato gli "angeli custodi dei senza tetto" e il loro altruismo, oggi abbiamo deciso di entrare più nello specifico e, sempre grazie al prezioso contributo di due volontari, Alessandra Scaglioni e Simone Beghi, vi raccontiamo nel concreto la giornata tipo di un Avvocato di strada.
Prendiamo un mercoledì di una fresca e inconsueta estate. È ormai tardo pomeriggio e in fila allo sportello di via Squadroni si mischiano tradizioni, lingue e colori; la preoccupazione di qualche adulto al sorriso di un bambino ghanese dagli occhi neri grandi, incuranti.
C'è chi è arrivato solo e chi si è fatto accompagnare da un amico. La speranza è per tutti la stessa: trovare negli Avvocati di strada non solo un supporto giuridico ma anche un punto di riferimento.

L'ACCOGLIENZA ALLO SPORTELLO DEGLI AVVOCATI DI STRADA

"Chi è allo sportello accoglie la persona e inizia con lei una sorta di colloquio conoscitivo durante il quale il volontario compila una scheda con i dati e la situazione del soggetto in questione -
spiega Alessandra Scaglioni - La sua richiesta di aiuto viene vagliata per verificare se necessiti effettivamente di un Avvocato di strada o se i requisiti in suo possesso siano sufficienti per garantirgli un legale stipendiato dallo Stato. Se di questo si tratta, allora noi non possiamo aiutarlo. Ci limitiamo a indirizzarlo in altri uffici. Abbiamo un'etica molto forte in merito: noi agiamo gratuitamente, non siamo pagati da nessuno. Per coloro che invece non hanno una residenza, né un permesso di soggiorno e hanno bisogno di un Avvocato di strada, viene aperta una pratica e mandata al legale di riferimento", aggiunge.
"In entrambe i casi, un colloquio non si nega a nessuno, anche perché ci sono capitate situazioni davvero borderline. In molti vengono da noi per sfogarsi, per raccontarci le loro difficoltà, per confidarci le loro paure. Per ore. Noi dello sportello li ascoltiamo e se possiamo, soprattutto nelle cause stragiudiziali, li aiutiamo. Ci sono passaggi burocratici come un cambio di residenza e un'iscrizione sanitaria che per chi è nato in Italia può essere banale, ma non per tutti è così", precisa Beghi.

I CASI PIU' FREQUENTI

Ma quali sono i casi e le problematiche con cui gli Avvocati di strada hanno più spesso a che fare?
"Dal punto di vista giudiziale - spiegano i due volontari - abbiamo avuto negli ultimi tempi una causa in materia previdenziale, poi sono state seguite separazioni e divorzi, ricorsi al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) per permessi di soggiorno collegati all'immigrazione. Capita molto spesso infatti che gli extracomunitari si rivolgano a noi chiedendoci un aiuto per ottenne questo tipo di autorizzazione. Spesso ad esempio abbiamo a che fare con madri single africane, che possono essere nigeriane piuttosto che ghanesi, che non hanno mai avuto il permesso di soggiorno o l'avevano ma l'hanno perso, perché hanno commesso reati in materia di articolo 73, cioè spaccio di stupefacenti, e nel frattempo hanno avuto dei figli ma sono state lasciate dal compagno, perché è tornato in Africa o perché è dietro le sbarre. Queste donne si ritrovano così in Italia, magari con precedenti collegati con il compagno in carcere, senza permesso e con minori a seguito. In questi casi noi attiviamo la richiesta del permesso di soggiorno tramite il Tribunale minorile, il famoso articolo 31 del Testo unico dell'immigrazione, che è un ricorso particolare che sfugge un po' alla discrezionalità della Questura, perché cerca di sistemare le madri con figli molto piccoli, magari già affidati a servizi sociali. L' interesse del minore nato in Italia è quello di rimanere su territorio fino alla maggiore età, con almeno una figura genitoriale che lo supporti nella crescita. Quindi, se c'è l'autorizzazione del Tribunale minorile a dare il permesso di soggiorno a queste donne, la Questura non può sfuggire dall'eseguire il provvedimento. Questa tipologia di ricorso è veramente frequente. Poi c'è chi ha già fatto richiesta di protezione internazionale tre anni fa, la Commissione gli ha detto di no, il tribunale gli ha detto di no, e vorrebbe fare una nuova domanda di Asilo, perché ha perso il permesso di soggiorno e dovrebbe tornare a casa, ma spesso proviene ad esempio dalla Nigeria, dove le guerre civili sono all'ordine del giorno...", spiegano.

SUL PIANO PENALE

"Dal punto di vista penale invece i casi sono stati pochi ed erano per lo più relativi all'articolo 10 dell'immigrazione, legati al reato di clandestinità, persone cioè che si trattenevano sul territorio italiano anche se in possesso del foglio di espulsione", concludono i due Avvocati di strada.

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Lo stalker, un piacentino di circa 65 anni lasciava da due anni ogni settimana biglietti anonimi con messaggi minatori -

Piacenza, 29 luglio 2014 -

Una brillante e significativa operazione da parte degli agenti della Sezione di Polizia giudiziaria del Corpo di Polizia Municipale, la quale, sotto la direzione del sostituto procuratore Ornella Chicca, portata a termine stamani con la denuncia di uno stalker piacentino di 65 anni.

Da due anni l'uomo aveva preso di mira una settantenne, anch'essa piacentina, appostandosi al Cimitero urbano e lasciando settimanalmente diversi biglietti anonimi con messaggi minatori sulla tomba del marito.

La signora, nel giugno scorso, ha denunciato il fatto e, grazie a una serie di appostamenti da parte degli agenti della Sezione di Polizia giudiziaria del Corpo di Polizia Municipale al cimitero, il soggetto autore delle pesanti missive è stato individuato. Si tratta di un lontano parente della vittima, la motivazione non era di carattere passionale ma l'uomo, davanti agli agenti ha giustificato il gesto poiché riteneva la signora colpevole di ogni sua disavventura.

Grazie alla denuncia del fatto, la signora ha potuto finalmente ritrovare la propria serenità, tant'è che a seguito di questa paradossale situazione la signora viveva in uno stato di terrore continuo, al punto da non recarsi più sulla tomba del marito se non accompagnata. "Sono sempre più in aumento – dicono alla Polizia municipale – le segnalazioni di reati contro le donne e di atti persecutori in generale". L'individuo è stato denunciato ai sensi dell'art. 612 bis, per atti persecutori, e a giorni sarà interrogato dal pm Ornella Chicca.

(Fonte: Comune di Piacenza)

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Martedì, 29 Luglio 2014 10:31

Parma - A Panocchia un caso di virus Dengue

Per tre notti disinfestazione straordinaria nella zona lungo strada Val Parma, in località Panocchia per circa 100 metri prima e dopo Piazza Italia '61 -

Parma, 29 luglio 2014 -

Il virus Dengue, quello trasmesso dalla zanzara tigre, ha colpito un residente a Panocchia. Il dipartimento di sanità pubblica dell'AUSL ha informato il Comune e si sono attivati i meccanismi di prevenzione contro al diffusione del virus, previsti dal protocollo regionale.

A partire da ieri e ancora per i prossimi due giorni, da mezzanotte alle 4, si procederà alla disinfestazione straordinaria. Verrà diffuso nel raggio di un centinaio di metri il preparato per eliminare le zanzare. La diffusione del suddetto liquido nebulizzato tramite autobotte interesserà una zona lungo strada Val Parma, in località Panocchia per circa 100 metri prima e dopo Piazza Italia '61.

I cittadini residenti sono quindi consigliati di non stazionare in zona all'aperto durante le ore di spargimento del preparato (da mezzanotte alle quattro), di chiudere porte e finestre, di ritirare le ciotole degli animali domestici e di proteggere, per quanto possibile gli orti, o non consumare i prodotti nei prossimi giorni. Inoltre resta valido per tutti l'invito ad evitare ogni forma di ristagno di acqua in aree private.

(Fonte: Comune di Parma)

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Controlli della Polizia Municipale nel mese di luglio: trentasei veicoli senza assicurazione. In cinque casi il tagliandino mostrato sul parabrezza era contraffatto -

Piacenza, 28 luglio 2014 -

I controlli del territorio svolti durante queste settimane di luglio dalla Polizia Municipale hanno determinato il sequestro di trentasei autoveicoli e di un ciclomotore, in quanto sprovvisti di regolare assicurazione. Pura dimenticanza o le difficoltà legate alla crisi economica, sono state le ragioni più diffuse addotte dagli automobilisti, sanzionati dagli agenti della Municipale, per motivare la mancanza del contrassegno assicurativo. In cinque casi il tagliandino mostrato sul parabrezza è risultato contraffatto.

Per riottenere l'auto i titolari dovranno pagare, oltre alle spese di custodia e trasporto, una multa di 841 euro, decurtata del 30 per cento se versata entro cinque giorni, nonché l'assicurazione per almeno sei mesi. Il mancato ritiro del veicolo entro dieci giorni dalla data del sequestro ne comporta la confisca. Il Comando di Polizia Municipale ricorda che la normativa impone che i veicoli a motore, per poter circolare e sostare sulle strade pubbliche, siano assicurati. Disattendere tale obbligo determina gravi ripercussioni sanzionatorie e, in caso d'incidente, può pregiudicare l'eventuale risarcimento dei danni o, nelle ipotesi più gravi, delle lesioni provocate.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

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I due componenti di una banda dedita ai furti di pezzi d'auto, stavano togliendo i pneumatici ad una Fiat Panda in sosta in via Budellungo -

Modena, 28 luglio 2014 -

Nelle primissime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha arrestato per furto aggravato in concorso, due rumeni appartenenti ad una banda dedita a furti di pezzi d'auto. Ad avvisare la Polizia, un residente che ha chiamato il 113 per la presenza di due individui intenti ad asportare i pneumatici ad una Fiat Panda in sosta. La Volante è intervenuta in via Belluno, bloccando i due rumeni, che alla vista della Polizia hanno cercato invano di darsi alla fuga. 

Con la perquisizione all'autovettura, con la quale uno della banda, B.M. aveva cercato di scappare, sono stati rinvenuti due cacciaviti, una tronchese in metallo di circa 15 cm e un crick da sollevamento autoveicoli, nonché una chiave a tubo del diametro corrispondente a quella dei bulloni delle ruote asportate. Nelle immediate vicinanze è stato ritrovato, invece, uno dei quattro pneumatici.

La perquisizione è stata estesa all'abitazione di un secondo componente della banda, G.M., residente in zona; all'interno dell'autorimessa di pertinenza sono stati rinvenuti gli altri tre pneumatici comprensivi di cerchi in lega, marca FIAT. I due sono stati accompagnati in Questura in stato di arresto e trattenuti, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo di questa mattina.

(Fonte: Questura di Modena)

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L'incidente è avvenuto alle tre del mattino di domenica in via Crispi. La giovane aveva un tasso alcolico doppio rispetto al consentito e ora rischia la sospensione della patente per tre anni -

Modena, 28 luglio 2014 -

Al volante con un tasso alcolico nel sangue doppio di quello consentito dal Codice della Strada e con il permesso di guida conseguito da meno di tre anni ha perso il controllo dell'auto finendo contro un palo. La neo patentata ventunenne modenese rischia la sospensione della patente sino a 36 mesi.
E' successo domenica 27 luglio, verso le tre del mattino, quando la giovane che percorreva via Crispi alla guida delle sua Peugeot quando, poco prima della rotonda di piazzale Natale Bruni, ha perso il controllo dell'auto andando a sbattere violentemente contro un cartello stradale a lato della strada.
Nell'urto la ragazza al volante non ha riportato danni, ferita, invece, l'amica 22enne che viaggiava al suo fianco. Dopo i soccorsi è stata trasportata all'ospedale di Baggiovara.
Il fascicolo sull'incidente, redatto dalla pattuglia infortunistica della Polizia municipale di Modena, sarà trasmesso alla Prefettura per i provvedimenti del caso.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

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Lunedì, 28 Luglio 2014 10:49

Modena - Muzzarelli sulla vicenda dei chioschi

Avvisi di garanzia inviati ad amministratori e tecnici per la vicenda dei chioschi al Parco della Rimembranza -

Modena, 28 luglio 2014 -

L'indagine sui chioschi al Parco della Rimembranza ha portato a nove avvisi di garanzia con l'accusa di abuso edilizio e urbanistico. Come reso noto dalla Gazzetta di Modena, fra i nomi anche l'ex sindaco Giorgio Pighi ed ex assessori. 

"Seguiamo con attenzione l'azione della magistratura e, come è noto, gli avvisi di garanzia non rappresentano certo una condanna. Riteniamo vada riconosciuto agli amministratori e ai tecnici coinvolti di aver sempre agito in assoluta trasparenza e in stretta collaborazione con le autorità di controllo. Crediamo potranno dimostrare presto la loro onestà." Le parole del Sindaco Muzzarelli, nella nota del Comune, che continua - "Nel frattempo, con il passaggio in Consiglio comunale del nuovo progetto per il parco e con l'adozione della variante al Regolamento edilizio, che offre una chiara interpretazione delle norme applicabili in quel contesto, la nuova amministrazione sta lavorando per un percorso che porti a una soluzione soddisfacente della questione sotto ogni profilo con l'obiettivo di riqualificare e valorizzare un'area di gran pregio della città".

Pubblicato in Cronaca Modena
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