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Nella macchina lasciata al sole il cane con i finestrini chiusi: multata per la doppia infrazione la proprietaria del mezzo. Il caso sui social grazie a «Fotografa l'impostore» -

Modena, 9 giugno 2015 -

Si fotografa l'infrazione e questa viene pubblicata sui social. «Fotografa l'impostore» come dice il nome appunto, immortala chi parcheggia abusivamente nei posti riservati ai disabili, senza disporre di alcun tipo di tagliandino né tanto meno disabilità.

Il gruppo nasce proprio con scopo di invitare le persone ad inviare le foto delle auto che occupano abusivamente gli spazi dedicati ai portatori di handicap, che vengono poi pubblicate sui social, ovviamente con le targhe dei veicoli oscurate nel rispetto della privacy. «Fotografa l'impostore» sta diventando un fenomeno virale e oggi in bacheca è apparso un caso avvenuto a Modena.
Un lettore ci ha segnalato la grave doppia infrazione apparsa sulla pagina fb del gruppo e avvenuta questa mattina nell'area di servizio Secchia est.

Oltre al posteggio nello spazio riservato ai disabili, la proprietaria dell'auto aveva lasciato il cane in auto sotto il sole cocente. Con l'arrivo di una volante le è stata fatta la multa per le due gravi infrazioni.

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Sabato, 13 Giugno 2015 15:34

I pisciatoi più gettonati di Parma

La città della noncuranza, dell'inciviltà, dell'assenza di regole da rispettare. Un carosello di immagini che non avremmo mai voluto documentare...

Parma, 13 giugno 2015 - di Alexa Kuhne - tutte le foto in fondo alla pagina -

Avremmo voluto documentare immagini che dessero l'impressione di una città curata e rispettata. Parma è molto lontana, ormai, dall'essere una cittadina europea, nota per bellezza, manifestazioni culturali, grandi eventi legati alle eccellenze, come si vuol far credere mostrandone solo una facciata. Parma è, purtroppo, tristemente anche un'altra. E' la città della noncuranza, dell'inciviltà, dell'assenza di regole da rispettare. Un turista, attraversando borghi e strade dello shopping, ammirando palazzi storici, non può non rimanere indifferente ai numerosi monumenti di inciviltà, trascuratezza e sporcizia che gli si presentano a ogni angolo, muro, opera d'arte. Sono i punti adibiti a pisciatoi all'aperto dove, passanti incuranti e selvaggi, a tutte le ore, si fermano per orinare, tranquilli del fatto che nessuno gli dica niente.
Impossibile documentare l'olezzo nauseante. Lasciamo tutto alla vostra immaginazione!
Ecco i vespasiani non autorizzati che vanno per la maggiore. Buona visione!

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Accordo fra Azienda Ospedaliera e Comune per tenere libero il parcheggio dagli abusivi. Prevista anche una assidua presenza dei vigili. -

Parma, 9 Giugno 2015 -

Basta ai parcheggiatori abusivi: da ieri nel parcheggio dell'Azienda Ospedaliera in via Volturno ci saranno i volontari dell'AUSER, ma anche una più frequente presenza di agenti della Polizia Municipale, come garantito dal Comune, nell'ambito di un accordo con l'Azienda stessa. Il presidio di accoglienza Auser sarà attivo al mattino dalle 8 alle 13 e nel primo pomeriggio.
A sottolineare questo primo giorno di cambiamento sono intervenuti il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore alla sicurezza Cristiano Casa ed il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Massimo Fabi.

Come ha constatato il sindaco Federico Pizzarotti - "Questo spazio è delimitato, quindi facilmente presidiabile. Quando sarà adottato il regolamento di polizia urbana avremo qualche strumento in più per colpire l'abusivismo, che comunque fin da ora riteniamo di poter efficacemente dissuadere".
"Il Comune - ha ribadito l'assessore Cristiano Casa - garantisce un maggiore supporto delle forze dell'ordine, in particolare della Polizia Municipale, per affiancare la presenza dei volontari, in modo da disincentivare la presenza dei parcheggiatori abusivi ed evitare disturbo e molestie a danno dei cittadini".

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Premiati i 34 vincitori del concorso "Scommetti che smetti?" edizione 2015 presso il Centro Commerciale "La Rotonda" alla presenza anche del Sindaco Giancarlo Muzzarelli. -

Modena, 8 giugno 2015 -

Grande successo per il concorso a premi "Scommetti che smetti?" grazie al quale ben 312 modenesi da un mese hanno detto addio alle sigarette.
L'importante iniziativa organizzato dall'Azienda USL di Modena e dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico, in collaborazione con le associazioni LILT, "Gli Amici del Cuore" e più di trenta altri partner del territorio è riuscita nell'intento: lottare contro la dipendenza dal fumo.
Circa il 58% degli iscritti fumava oltre 10 sigarette al giorno e quasi un partecipante su quattro aveva fumato per più di 20 anni nella sua vita. Per molti dei partecipanti, si trattava del primo tentativo di abbandonare le sigarette.
Fra tutti sono stati estratti 34 vincitori, premiati al Centro Commerciale "La Rotonda", a Modena con la presenza anche del Sindaco Giancarlo Muzzarelli. A fronte di tutti gli esami per verificare l'effettivo abbandono al fumo le persone estratte a sorte si sono portate a casa ricchi premi: soggiorni, tablet, biciclette elettriche, corsi di attività motoria, cene, abbonamenti per eventi culturali e sportivi e altri regali.

Nel corso della cerimonia sono state inoltre attribuite menzioni speciali, da parte di diverse Istituzioni. L'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena ha consegnato una targa di riconoscimento ai Medici di Medicina Generale Luciano Galassini, medico di Pievepelago, Giovanni Razzaboni, medico di Cavezzo, e alla Pediatra di Libera Scelta di Modena Jennifer Chiarolanza per l'importante contribuito dato nella promozione dell'iniziativa. Con la stessa motivazione la Provincia di Modena ha attribuito un riconoscimento alla Biblioteca Comunale di Maranello, premiata anche dalla dott.ssa Maria Pia Biondi, Direttrice del Distretto Sanitario di Sassuolo. Il Collegio IPAVSI (Collegio infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia) ha premiato due infermieri che, nell'ambito del concorso, hanno fatto da testimoni ad altrettanti partecipanti: Antonina Gaudioso e Anna Maria Hendzlik. Una targa commemorativa è stata consegnata anche alla Gambro/Baxter, premiata per la scelta di proporsi come azienda "smokefree". Spazio anche per una menzione speciale alla Palestra Etica Spazio Fitness di Mirandola, per l'impegno nell'aver coinvolto numerosi partecipanti in questa iniziativa per dire basta alle sigarette: fare sport è una alternativa di salute al fumo.

Per informazioni sul concorso e per conoscere sedi ed orari dei Centri Antifumo: 800 033 033 (numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale dell'Emilia Romagna) oppure visitare il sito www.scommettichesmetti.it

 

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Lunedì, 08 Giugno 2015 11:06

I pisciatoi più gettonati di Parma

  • Un carosello di immagini che non avremmo mai voluto documentare...

Parma, 8 giugno 2015 - di Alexa Kuhne - tutte le foto in fondo alla pagina -

Avremmo voluto documentare immagini che dessero l'impressione di una città curata e rispettata. Parma è molto lontana, ormai, dall'essere una cittadina europea, nota per bellezza, manifestazioni culturali, grandi eventi legati alle eccellenze, come si vuol far credere mostrandone solo una facciata. Parma è, purtroppo, tristemente anche un'altra. E' la città della noncuranza, dell'inciviltà, dell'assenza di regole da rispettare. Un turista, attraversando borghi e strade dello shopping, ammirando palazzi storici, non può non rimanere indifferente ai numerosi monumenti di inciviltà, trascuratezza e sporcizia che gli si presentano a ogni angolo, muro, opera d'arte. Sono i punti adibiti a pisciatoi all'aperto dove, passanti incuranti e selvaggi, a tutte le ore, si fermano per orinare, tranquilli del fatto che nessuno gli dica niente.
Impossibile documentare l'olezzo nauseante. Lasciamo tutto alla vostra immaginazione!
Ecco i vespasiani non autorizzati che vanno per la maggiore. Buona visione!

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L'11 giugno l'Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma chiuderà. Inutili i ripetuti appelli di aiuto lanciati da Associazioni e Sindaco

Parma, 5 Giugno 2015 -

La lunga storia dell'Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma è arrivata al capolinea: lo scalo parmigiano chiude.
A nulla sono serviti gli sforzi ed i ripetuti appelli di aiuto lanciati da Associazioni e Sindaco, l'aumento di capitale necessario per un salvataggio in extremis non c'è stato. Ecco perché l'11 giugno, la società di gestione della struttura verrà messa in liquidazione e cesserà la sua attività.

Questo significa che Parma perderà un'importante infrastruttura, l'unica presente nel territorio, che aveva aperto i battenti nel 1984.
Ovviamente la speranza che accada un miracolo è sempre viva, ma per ora la realtà è diversa e molto dura.
Per salvare l'aeroporto sarebbe stato fondamentale elaborare un progetto di rilancio serio che attraesse i possibili investitori privati, invece di correre dietro a fantomatici acquirenti cinesi che, dopo essersi impegnati addirittura davanti al premier Renzi, hanno pensato bene di sparire.
Le istituzioni, dal canto loro, non hanno fatto grandi sforzi per evitare questa chiusura.
Risultato? Fra poche settimane Parma e le sue aziende saranno un po' più isolate dal resto del mondo e tutto questo proprio nell'anno di Expo 2015.
Certamente si tratta, purtroppo, di un altro segnale di declino per la città e non solo.

Pubblicato in Cronaca Parma

Si sta delineando sempre di più la situazione della società crociata. Grande attesa per il nove giugno, intanto continuano i toto-nomi dei possibili acquirenti della società. -

Parma, 5 giugno 2015 - di Luca Gabrielli -

Marchionni, gesto d'amore verso i tifosi

L'ex centrocampista del Parma Marco Marchionni, ha comunicato alla curatela fallimentare di aver rinunciato all'80% dei crediti pregressi, un ammontare di quasi 900 mila euro. Una decisione per nulla scontata e che potrebbe in queste ore essere condivisa dal campione italobrasiliano Amauri.

Sono giorni frenetici quelli che stanno vivendo i tifosi del Parma.

Ieri i curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, hanno depositato il progetto di stato passivo relativo al solo debito sportivo.
L'ammontare complessivo dei debiti ammonta ad euro 17.2 milioni. A tale importo andranno aggiunti ulteriori debiti per ritenute IRPEF non versate e contributi INPS per circa 5 milioni di euro. Complessivamente, il debito è stato quindi quantificato, in base agli accertamenti e alle considerazioni dei curatori, in euro 22.2 milioni.

Voci sempre più insistenti

Intanto non si placano i toto-nomi dei possibili acquirenti della società.
A quelli di Giuseppe Corrado, presidente del gruppo The Space Cinema e di Massimo Zanetti, "Mister Segafredo", si è aggiunto quello dell' ex campione di baseball americano Mike Piazza. Nei giorni scorsi avrebbe visitato insieme ad alcuni suoi uomini di fiducia, tra cui un banchiere americano, il centro sportivo di Collecchio ed il Tardini. Deve però costituire una società entro il 9 giugno che possa partecipare all'asta in programma martedì altrimenti per il Parma non ci saranno chance per iscriversi al prossimo campionato di Serie B.

Pubblicato in Calcio Parma

Accompagnava spesso le giovani prostitute rendendosi disponibile a qualsiasi ora, ma alla Municipale ha dichiarato di non essersi reso contro di quello che faceva. -

Piacenza, 4 giugno 2015 -

Utilizzava l'auto di proprietà di suo suocero per accompagnare le giovani donne nelle zone di via Emilia Parmense. Sempre disponibile quando lo chiamavano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, il cinquantenne piacentino ha candidamente ammesso, di fronte alla contestazione del reato di favoreggiamento postagli dalla Polizia Municipale, di non essersi reso conto di quello che stava facendo, perché innamorato di una delle ragazze: la giovane rumena con la quale aveva instaurato una relazione fatta di piccoli regali (accessori e vestiti), considerando come un semplice aiuto economico i pagamenti per le prestazioni sessuali.

La denuncia a piede libero per favoreggiamento della prostituzione è scattata a seguito di un'altra attività d'indagine avviata nell'autunno scorso dalla Polizia Municipale.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Arrestato un cittadino marocchino di 35 anni, che si è introdotto nel prosciuttificio Barozzi sulla Fondovalle a Solignano. l carabinieri lo hanno sorpreso in flagranza di reato. -

Parma, 4 giugno 2015 -

Dopo un appostamento durato alcune ore i carabinieri della compagnia di Borgotaro hanno arrestato un cittadino marocchino di 35 anni, che nella serata di martedì si era introdotto nel prosciuttificio Barozzi sulla Fondovalle a Solignano. Il proprietario dopo aver notato che qualcosa non andasse per il verso giusto ha avvisato i carabinieri, che giunti sul posto intorno alle 19 hanno trovato, un giubbotto, arnesi da scasso e segni d'effrazione nella recinzione, come se il ladro avesse iniziato un lavoro che poi sarebbe tornato a completare e così è stato. Intorno alle 22 i militari, che nel frattempo si sono appostati, lo hanno sorpreso in flagranza, quindi lo hanno rincorso ed arrestato. Oggi l'uomo è stato processato con il rito direttissimo davanti al giudice Luca Agostini, che gli ha dato 10 mesi ed una multa di 200 euro, il pubblico ministero Laila Papotti aveva chiesto un anno e 6 mesi ed una multa di 300 euro.

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 03 Giugno 2015 12:40

La nuova Artech riparte da Cavezzo

A tre anni dalla scossa di terremoto Artech srl, azienda di Cavezzo ha presentato la sua nuova sede realizzata secondo le più innovative tecnologie in ambito di edilizia ecosostenibile antisismica. -

Modena, 03 Giugno 2015 - guarda il video in fondo alla pagina -

A tre anni dalla scossa di terremoto che ne ha distrutto gli uffici, catastrofe poi completata la notte tra il 29 e il 30 maggio 2012 con l'abbattimento del magazzino, pieno di merce per circa un milione di euro, Artech srl, azienda di Cavezzo distributrice di dispositivi biomedicali, ha presentato la sua nuova sede realizzata secondo le più innovative tecnologie in ambito di edilizia ecosostenibile antisismica.

Un investimento importante che Emilio Contini, presidente della ditta, ha spiegato attraverso un breve filmato che racconta gli sforzi, la passione e la tenacia messe in campo per la "rinascita":

Sono solo passati tre anni, ma molte cose sono successe.
Quel giorno di tre anni fa si perdeva tutto, l'azienda, il magazzino e tutto quello che avevamo.
Oggi riapre la Artech, una nuovissima struttura da un punto di vista ecologico all'avanguardia, dal punto di vista delle tecnologie idem.Perchè abbiamo creato una nuova struttura? Perchè volevamo creare un qualche cosa che fosse per il futuro, qualche cosa che servisse per fare da incubator per tutto quello che succederà nei prossimi 30 anni nel nostro settore.
L'abbiamo fatto con una struttura che risponde a queste esigenze, portando i nostri prodotti tradizionali di sempre, in quanto i fornitori ci avevano seguito e ci hanno aiutato a uscire da quell'impasse, aggiungendo oggi delle nuove tecnologie che porteremo avanti e svilupperemo nei prossimi 5 anni.
Sono impegni presi con le aziende, con i fornitori per poter arrivare a creare un contenitore di tecnologie e prodotti estremamente all'avanguardia, estremamente ecocompatibili.Qual è la lezione che portiamo a casa? Portiamo a casa quella che è l'umiltà, il pensare di essere arrivati, e non si è arrivati perchè nel momento in cui uno crede di essere tranquillo può succedere tutto e ti rimette tutto in gioco.
E quando ti rimetti in gioco devi ripartire da zero presentando le tue credenziali che scopri che alla fine sono la tua credibilità, quella dell'azienda e soprattutto delle persone che sono con te. Perchè quando abbiam perso tutto, e mi riferisco alla struttura e ai prodotti, non rimanevamo soltanto che noi, le nostre credenziali e tutto il gruppo di persone che lavorava con noi e che è rimasto a lavorare con noi per andare avanti e proseguire nel progetto.Il rapporto con gli ospedali è stato interessante, fin dall'inizio ci hanno aiutato tantissimo perchè quando è successo quel che è successo hanno accelerato i pagamenti, non ci hanno mai messo in discussione..."Siete in grado di fare fronte?"... ci hanno invece sempre aiutato e spronato, quindi questo è stato molto positivo perchè potevamo essere abbandonati in quanto non avendo nulla non avevamo più una garanzia per loro.
Grazie a questo ci hanno permesso di continuare ad andare avanti e oggi più che mai ringraziamo assolutamente anche loro per quello che riusciamo a fare perchè parte ed arriva soprattutto da quello che ci hanno permesso di mettere assieme.I partner internazionali sono i nostri fornitori, sono coloro che ci hanno rifornito subito del materiale e ci hanno messo in condizioni di ripartire a una velocità estrema, e per partner vorrei anche parlare dei trasportatori, ad esempio, internazionali, che facevano magazzino per noi a Modena piuttosto che a Milano e ci aiutavano e ci dicevano "La merce è arrivata, quando vi serve? Ve la portiamo".
Quindi i fornitori, che ci hanno subito messo a disposizione il magazzino per essere operativi e non perdere tempo, tutta la catena distributiva che è molto iportante oggi come oggi per accelerare i tempi, ci ha aiutato per poter essere e rimanere efficienti.La scelta di rimanere a Cavezzo è molto semplice perchè la Artech è nata qui. Non dimentichiamo che siamo nella Sylicon Valley, nel settore biomedicale, il più consono per noi, dove troviamo le conoscenze e le expertise migliori.
E poi perchè si voleva vincere una scommessa, si voleva vedere se eravamo capaci di ripartire esattamente da dove eravamo partiti una volta. E ci siamo riusciti e siamo estremamente felici di fare parte di questo contesto.La Artech è sempre stata un'azienda familiare. Infatti i soci siamo io e mia moglie. Come tali, quando si è dovuto decidere se ripartire, come ripartire e quali sacrifici affrontare, perchè si trattava ed era necessario mettere denari ma soprattutto fare dei grossi investimenti e chiedere dei mutui. Le banche ce li hanno concessi ma per i prossimi 10 anni ci siamo impegnati, quindi è stata una scelta familiare di tutti quanti noi di dire "andiamo avanti, portiamo avanti il progetto, facciamo l'indebitamento necessario, misurato, che dobbiamo affrontare per continuare questa strada, questo cammino".Abbiamo voluto portare con noi, nella nuova sede, alcune immagini di quanto è successo in quel momento in cui si perdeva tutto. Questa è la disperazione, il momento più brutto, quando ti rendi conto che tutto era crollato e non sapevi cosa fare.
Dopo tre giorni si cercava da casa, da un camper, di far fronte alle esigenze degli ospedali perchè in un qualche modo ci facevano arrivare, grazie alla nostra rete vendita, gli ordini, e a mano si compilava tutto.
Ma la disperazione continuava perchè bastava tornare a vedere nella nostra sede e trovavamo quello che rimaneva e come era ridotta. Si vedeva la fine di quello che era successo. Si vedeva come ci eravamo ridotti. Però bisognava andare avanti.Poi arriva anche la gioia, però, dopo la disperazione. La gioia è questa, il momento in cui il 6 di novembre si è iniziato i lavori della nuova azienda, e questo è il momento principale.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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