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Smantellato traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America e destinati ai mercati del Nord Italia ed Europa. 44 gli indagati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L'uomo arrestato a Campogalliano sarebbe coivolto nel traffico internazionale di cocaina. -

Modena, 10 luglio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Campogalliano unitamente a quelli del Ros hanno arrestato ieri uno dei 44 indagati per traffico internazionale di stupefacenti, nell'ambito dell'operazione "Overing". Gli interventi dell'operazione hanno interessato varie regioni d'Italia, quali la Calabria, il Lazio, la Campania, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, l'Emilia Romagna, il Friuli V.G. e la Toscana, nonché la Spagna, la Germania e l'Austria, dove sono stati eseguiti 3 mandati di arresto europei. Sono 44 gli indagati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

I provvedimenti sono frutto delle indagini condotte dal Ros unitamente ai comandi dell'Arma territorialmente competenti ed alle Forze di Polizia di diversi Paesi stranieri, nei confronti di un'organizzazione transnazionale, collegata alla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). Grazie alle indagini sotto copertura, durate ben dieci anni, gli agenti sono riusciti ad individuare i flussi intercontinentali del narcotraffico.

L'uomo tratto in arresto ieri, in provincia di Modena, è un calabrese residente a Campogalliano da circa 7 anni, titolare di una piccola ditta di trasporti. Durante la perquisizione domiciliare, in un borsello, è stata rinvenuta una pistola revolver marca North American Arms, con matricola abrasa, contenente 5 munizioni cal. 22 LR, mentre nel bracciolo dell'auto è stato trovato un I-phone 5, rubato in una palestra di Modena lo scorso maggio, ai danni di una ragazza. L'uomo che era destinatario di un provvedimento di arresto domiciliare a seguito delle indagini dei Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, dopo il rinvenimento dell'arma è stato portato in carcere. Sono ora in corso verifiche sull'utilizzo del revolver.

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Cibo invenduto raccolto e destinate alle mense per i poveri grazie al progetto della Caritas di Piacenza-Bobbio e dell'Unione Commercianti di Piacenza che ha assicurato, nel 2014, 58.000 pasti per i poveri per un valore complessivo di 215.000 euro. -

Piacenza, 10 luglio 2015 -

Grazie a Piacenza Solidale, il progetto di recupero e donazione dei cibi invenduti nel circuito della grande distribuzione piacentina nato nel 2008 sono stati raccolte nel 2014, 82 tonnellate di derrate alimentari che hanno consentito l'erogazione di 58.000 pasti alle persone in condizioni di disagio sociale per un valore complessivo di 215.000 euro.

IL progetto è stato presentato ieri in Piazzetta Piacenza a Expo, in un incontro che ha visto la partecipazione di Monsignor Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, l'Onorevole Paola De Micheli, sottosegretario del Ministero dell'Economia, Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e il direttore dell'Unione Commercianti di Piacenza, Giovanni Struzzola.

Piacenza Solidale nasce nel 2008 quando l'Unione Commercianti di Piacenza e la Caritas decidono di unirsi, insieme al Comune e alla Provincia di Piacenza, al Rotary Club, alla Fondazione Piacenza e Vigevano, all'Ausl, a Iren e a Sol.Co. per dare vita, di concerto con le aziende produttrici e la grande distribuzione a un circuito che recuperi i beni alimentari freschi rimasti invenduti per destinarli alle mense che si occupano di assistere le fasce più svantaggiate della società e combattere lo spreco di cibo.

La gestione logistica è affidata alla Caritas che si occupa di recuperare quotidianamente quegli alimenti ormai prossimi alla scadenza che i centri della grande distribuzione non possono più proporre al pubblico ma che risultano perfettamente commestibili. Questi prodotti vengono poi distribuiti alle mense e alle associazioni di volontariato o agli enti ecclesiastici che ogni giorno assicurano un pasto a chi non può permetterselo.

Negli anni, anche a fronte del peggioramento della crisi economica, il progetto è cresciuto e con esso i numeri dei prodotti recuperati. Nel 2012 sono state raccolte 98 tonnellate di cibo, nel 2013 la quantità è scesa a 81 tonnellate - calo in parte dovuto alle promozioni sui cibi in scadenza operate da alcuni supermercati - mentre nell'ultimo anno sono stati raccolti 82.357 kg. Il valore complessivo di donazione è salito dai 177.871 euro del 2013 ai 215.290 del 2014.

"Piacenza Solidale consente di recuperare migliaia di euro di cibo che andrebbero distrutti - afferma Monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio - evitando lo spreco e andando incontro alle esigenze e alle necessità dei bisognosi, sollecitando anche la popolazione a impegnarsi in questo senso. E' la dimostrazione che là dove c'è un cuore buono si possono fare grandi cose ed è molto importante presentarlo qui a Expo, dedicato proprio al cibo, che come ha affermato anche il Papa è un simbolo della Creazione e merita quindi rispetto".

"Tre settimane fa qui a Expo si è svolto un tavolo contro lo spreco alimentare coordinato dal Ministero dell'Agricoltura al quale ho voluto che partecipasse anche il Ministero dell'Ecomomia per annunciare un'iniziativa di cui il governo si è fatto promotore - spiega il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli - ovvero una nuova legge per arrivare alla burocrazia fiscale zero per le donazioni fino a 15.000 euro mentre oggi il tetto è a 5.000. Vogliamo far passare il messaggio che donare è più vantaggioso che sprecare."

"Abbiamo recuperato 82 tonnellate di cibo destinato al macero e lo abbiamo trasformato in gesto di civiltà e solidarietà - afferma Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio - questa è la dimostrazione che anche a Piacenza una rete di più soggetti può funzionare e che la sensibilità e l'attenzione delle istituzioni possono concretizzarsi nei gesti. Quest'anno il progetto assume un significato ancora più profondo con la presentazione a Expo che è dedicata proprio ai temi del cibo e dello spreco. Nel nostro piccolo, in questi anni abbiamo ridotto lo spreco e riempito non soltanto lo stomaco dei più bisognosi ma anche il cuore".

"Per me è una grande soddisfazione che questo progetto prosegua e che oggi arrivi a Expo - spiega Giovanni Struzzola, direttore del'Unione Commercianti di Piacenza - sei anni fa, dopo aver visto una fila di persone in attesa di ricevere un pasto al Cottolengo di Torino e aver letto che a Piacenza tanti anziani rovistavano tra gli scarti della grande distribuzione ho pensato di proporre questo progetto che negli anni è cresciuto notevolmente senza mai riscontrare problemi. Una soddisfazione ancora più grande portarlo all'Expo i cui temi centrali sono proprio il cibo e la lotta allo spreco. Speriamo che la nostra esperienza possa servire da modello ad altre città".

Piazzetta Piacenza a Expo 2015

Piazzetta Piacenza è la vetrina di Piacenza – tra le poche provincie italiane ad avere uno spazio dedicato all'Esposizione Universale di Milano – e del Piacentino a Expo 2015. Un luogo che ha come fulcro la "Grande Zolla", progettata da un gruppo di giovani architetti piacentini under 35 del Politecnico di Milano e dell'Ordine degli Architetti di Piacenza, che riproduce idealmente una zolla di terreno locale con le stratificazioni geologiche e il cui pavimento mette al centro il fiume Po e i suoi affluenti, offrendo ai visitatori l'impressione di poterci camminare sopra. Piazzetta Piacenza è lo spazio in cui il territorio piacentino si racconta, svelando al mondo le sue eccellenze enogastronomiche, il suo patrimonio storico-culturale e un tessuto economico-sociale pulsante. La Piazzetta è il cuore del progetto "Piacenza per Expo per Piacenza" ideato dall'Associazione Temporanea di Scopo Piacenza per EXPO 2015, composta da 18 Associazioni di categoria del sistema economico piacentino, e a cui partecipano Istituzioni Pubbliche, Enti, Istituti Bancari, Organizzazione economiche e Università con l'obiettivo di promuovere il territorio piacentino sfruttando l'irripetibile opportunità offerta da Expo 2015.
Per saperne di più: www.experiencepiacenza.it 

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Denuncia e ritiro della patente per il piacentino alla guida di una Citroen in stato di ebrezza. -

Piacenza, 9 luglio 2015 -

Ubriaco alla guida della sua auto ha causato un incidente in via Manzoni in cui sono rimaste coinvolte altre due auto.  Viaggiava su una Citroen di cui ha perso il controllo a causa delle proprie condizioni psico-fisiche alterate. Più o meno a metà dell'arteria stradale ha urtato due mezzi in sosta lungo il margine della strada. Si è conclusa con la denuncia all'Autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, il ritiro della patente e il fermo del veicolo, la serata del quarantenne piacentino rimasto coinvolto nell' incidente da lui stesso provocato.
La Polizia Municipale, intervenuta per i rilievi di legge, dopo il controllo con l'alcol test ha appurato che il tasso alcolemico del conducente era ben al di sopra del limite consentito. Fortunatamente il sinistro non ha provocato il ferimento di altri utenti della strada, ma causato soltanto danni alle auto.

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Mercoledì, 08 Luglio 2015 15:04

Piacenza - Sanzionati due agricoltori

L'acqua arrivava a bagnare la strada in entrambi i sensi di marcia. Due proprietari di terreni coltivati sono stati sanzionati per gli impianti di irrigazione mal regolati. -

Piacenza, 8 luglio 2015 -

Numerosi i controlli svolti in questi giorni dalle pattuglie motociclistiche di Pronto Intervento della Polizia Municipale, sia lungo le principali arterie di traffico che nelle intersezioni in cui è più alta l'incidenza degli infortuni stradali, ma anche nelle frazioni e in periferia, per il monitoraggio delle attività agricole.
Proprio in quest'ambito, sono stati sanzionati ai sensi dell'articolo 32 del Codice della Strada due proprietari di terreni coltivati, i cui impianti di irrigazione non rispettavano la necessaria regolazione affinché l'acqua non cadesse sulla sede stradale, per evitare danni o situazioni di pericolo soprattutto per i mezzi a due ruote.
Nel pomeriggio di ieri gli agenti hanno svolto le relative verifiche, constatando che il flusso d'acqua arrivava a bagnare la strada in entrambi i sensi di marcia, nella zona di strada Gragnana e via Einaudi, rintracciando quindi i proprietari per contestare loro la violazione e far sistemare gli irrigatori.

Stamattina, poco dopo le 8, a seguito di alcuni controlli in Tangenziale Sud è stato sanzionato il conducente di una macchina operatrice che circolava con la pala carica e sprovvisto dei pannelli obbligatori.

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Firmato il protocollo da Regione, Comune, Anci e Chef to Chef per sostenere la candidatura della città ducale. Tradizione e innovazione in rappresentanza del meglio della gastronomia emiliana. -

Parma, 8 luglio 2015 -

Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Salame di Felino, Fungo di Borgotaro e Malvasia di Candia. Sono solo alcune delle eccellenze enogastronomiche e dei prodotti tipici che può vantare Parma con il suo territorio.
La città ducale ha sicuramente tutte le carte in regola per essere ammessa nel network delle città creative Unesco per la gastronomia. Una candidatura a rappresentanza del meglio della gastronomia emiliana. L' Emilia-Romagna, detiene il record europeo di Prodotti Dop e Igp, quella tradizione che la rivista statunitense Forbes ha definito "Italy's greatest gastronomic treausure".

Produzioni tradizionali ma non solo, Parma possiede anche una spiccata capacità di innovazione nel campo della sicurezza alimentare e della ricerca, grazie a Efsa (European Food Safety Agency) e Ssica (la Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari). Realtà industriali come il Gruppo Barilla, leader mondiale nel mercato della pasta e Mutti, specializzata nelle conserve di pomodoro. Nel campo dell'haute cuisine Alma, la Scuola internazionale di cucina con sede a Colorno, di cui è rettore lo Chef Gualtiero Marchesi.
In questo panorama, ha un ruolo fondamentale la progettazione universitaria dedicata al tema del food, di cui è capofila il Dipartimento di scienze degli alimenti dell'Università di Parma con un corso di laurea in Scienze gastronomiche e il relativo Master Comet (Cultura, organizzazione e marketing dell'enogastronomia territoriale). E poi ancora: i Consorzi di tutela; i ristoranti e gli chef stellati; le rassegne e le manifestazioni fieristiche internazionali come Cibus, senza dimenticare le sagre e i mercati.

La Regione, nell'anno di Expo, ha quindi deciso di sostenere la candidatura di Parma a "città creativa dell'Unesco per la gastronomia" e di sottoscrivere un protocollo d'intesa con il Comune, l'Anci emilia-Romagna e l'associazione "Cheftochef Emilia-Romagna cuochi". A Bologna è stato firmato il protocollo d'intesa dall'assessore regionale Simona Caselli, dall'assessore comunale Cristiano Casa, dal presidente di "Chef to chef" Massimo Spigaroli e dal direttore ANCI regionale Gianni Melloni.

Il network "città creative" dell'Unesco ha come obiettivo la creazione di un legame tra città, in grado di fare della creatività culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico in una prospettiva internazionale. Tutto è pronto quindi per presentare la candidatura di Parma a "Città creativa dell'Unesco per la gastronomia", che - come ha annunciato l'assessore Cristiano Casa - verrà presentata ufficialmente mercoledì 15 luglio presso la sede Unesco a Parigi.

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A contattare la Polizia Municipale, al termine dell'ennesimo diverbio degenerato in un'aggressione, è stata proprio la signora vittima: arrestato per maltrattamenti in famiglia. -

Piacenza, 6 luglio 2015 -

Ha tollerato le angherie del figlio a lungo, sopportando insulti, schiaffi, pugni e calci, fino alle minacce di morte, senza mai denunciarlo, nonostante i ripetuti accessi al Pronto Soccorso per le lesioni riportate in seguito alle percosse subite. Alla fine, esasperata, la donna – una piacentina di 56 anni, madre di altri figli che sempre più spesso dovevano intervenire in sua difesa contro il fratello – ha denunciato tra le lacrime l'uomo, 32enne, per le violenze patite.

A contattare la Polizia Municipale, al termine dell'ennesimo diverbio degenerato in un'aggressione, è stata proprio la signora vittima dei maltrattamenti, che vive con il giovane in un appartamento alla periferia della città. A scatenare la furia del figlio sarebbe stato il rifiuto della madre, a fronte dell'ennesima richiesta di soldi. La risposta dell'uomo non si è fatta attendere: prima l'ha colpita con alcuni pugni, poi l'ha fatta cadere a terra con un violento calcio al fianco. Alcuni vicini di casa, allarmati dalle urla, sono riusciti a chiamare gli altri figli della donna, che hanno tentato di bloccare il fratello.

Il 32enne, però, dopo essersi divincolato ha afferrato un coltello che aveva precedentemente nascosto in un'intercapedine un po' di tempo prima, quando i familiari, preoccupati per il suo comportamento, avevano fatto sparire tutti gli oggetti contundenti e potenzialmente offensivi. Nel frattempo, sono accorse sul posto le pattuglie della sezione Giudiziaria e di Pronto Intervento della Polizia Municipale, che hanno immobilizzato e arrestato il giovane per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Dai racconti della donna agli agenti intervenuti, è emerso che l'episodio in questione sarebbe stato solo l'ultimo di una lunga serie di liti, spesso scaturite per futili motivi e mai denunciate. Il trentaduenne, con precedenti per uso di stupefacenti, è attualmente agli arresti domiciliari presso la casa del padre, in attesa del processo la cui udienza si terrà nei prossimi giorni. Per la mamma, invece, si sono rese necessarie le cure ospedaliere per le contusioni riportate a seguito delle percosse.

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Nei primi cinque mesi del 2015, aumentano i turisti, soprattutto a Parma e a Salsomaggiore. A maggio quasi 20 mila pernottamenti in più rispetto a maggio 2014, pari a un aumento dell'11,3%, dovuto soprattutto agli stranieri. -

Parma, 6 luglio 2015 –

Buone notizie sul fronte turismo in città e provincia. I dati resi noti dall'Ufficio Statistica della Provincia per i primi cinque mesi di quest'anno registrano oltre 262 mila arrivi, contro i 238 mila dell'anno scorso, con un incremento del 10%. A fare la differenza sono soprattutto i quasi 86 mila stranieri che contribuiscono, con un aumento del 26,5%.

In aumento tra gennaio e maggio 2015 anche le presenze (cioè i pernottamenti), che passano da 568 mila quasi 611 mila, con un + 7,5%; anche in questo caso la parte del leone la fanno gli stranieri, con un + 22,8% e + 33 mila unità ma crescono anche gli italiani (+2,4%, con un aumento di 10 mila unità).

Gli incrementi coprono tutti i mesi, ma sono particolarmente buoni i dati di maggio, che superano di molto quelli dello scorso anno: quasi 20 mila pernottamenti in più nelle strutture recettive del Parmense rispetto a maggio 2014, pari a un aumento dell'11,3%.
Il dato è ancor più positivo se si tiene conto che nel 2014 si è svolto Cibus, che tradizionalmente incrementa parecchio le presenze.
Gli stranieri sono stati anche a maggio quelli che hanno fatto registrare gli incrementi maggiori: +24,0%, anche se sembra in consistente ripresa anche il comparto italiano con +6,4% di presenze.

Anche gli arrivi sono in netta crescita, in particolare a maggio +20,3% (+47,1% di stranieri e +7,7% per gli italiani). L'aumento più consistente degli arrivi rispetto alle presenze alimenta il fenomeno della riduzione della permanenza media, fenomeno in corso da anni.
Sono i turisti cinesi i più numerosi tra gli stranieri, con 8.500 presenze, seguiti a ruota dai 7.000 Tedeschi circa. I Cinesi hanno una permanenza media di 1,07 giorni, paragonabile alle permanenze medie di turisti di altre nazionalità, (Giapponesi 1,4; Coreani 1,4; ma anche Tedeschi e Belgi 1,6; Austriaci e Francesi 1,7).

Per quel che riguarda le aree più rappresentative del nostro territorio dal punto di vista turistico, Salsomaggiore a maggio registra in termini di presenze la crescita più consistente, +25,3% rispetto a maggio 2014, circa 13.000 presenze in più, di cui circa 5.300 straniere ma ben 7.600 italiane. Il grafico delle presenze giornaliere (Grafico 1, in allegato) evidenzia il picco, dovuto soprattutto alle Olimpiadi universitarie tenute dal 15 al 24 maggio.

Parma a maggio cresce rispetto al 2014 del 10,3% come presenze e del 18,3% come arrivi, e crescono in entrambi i casi sia gli italiani che gli stranieri. Anche nel caso del capoluogo, però, l'incremento più consistente è registrato dagli stranieri (+16,3%), mentre gli italiani crescono di quasi il 6%. Si allega il grafico giornaliero.

"Prosegue il trend positivo del 2013 e del 2014, frutto di un lavoro di squadra sul territorio – dichiara in proposito il Presidente della Provincia e Sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli –L'investimento in manifestazioni ed eventi di livello anche internazionale si traduce in un vantaggio per la città e i numeri di maggio, legati a Salso ai Campionati universitari, ne sono la prova più evidente."

"Continua il lavoro prezioso della Provincia nella raccolta ed elaborazione dei dati statistici, che vengono messi a disposizione di tutto il territorio, enti locali ed operatori economici" rimarca Andrea Censi, Delegato provinciale alla Pianificazione territoriale e alla Statistica.

turismo salso 2015 grafico 1

turismo maggio 2015 parma grafico 2

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I legali di Pastorello, Matteo Faggioli e Luca Sirotti, hanno chiesto che vengano citati venti testimoni, tra loro anche Arrigo Sacchi e Adriano Galliani. -

Parma, 6 luglio 2015 - di Salvatore Pizzo -

Nonostante il Parma Calcio sia stato azzerato da un nuovo fallimento a dodici anni di distanza, non mancano i contraccolpi giudiziari relativi al passato crack del club emiliano, che nel 2003 fu travolto dal default della Parmalat, vicende finanziarie che stando alle carte processuali portano ancora una volta in Canton Ticino.

In questi giorni in Tribunale a Parma si è tenuta una delle udienze del processo a carico di Gian Battista Pastorello, imputato nella sua qualità di ex presidente dell'Hellas Verona, società calcistica che i magistrati della Procura di Parma ritengono che fosse occultamente controllata da Calisto Tanzi, l'ex patron della Parmalat che controllando già il Parma Calcio non poteva detenere un'altra squadra di serie A e stando alle accuse contestate, avrebbe agito per il tramite di Pastorello che in passato è stato anche direttore sportivo del Parma Calcio. Pur trattandosi di una materia apparentemente di competenza della sola giustizia sportiva, gli inquirenti di Parma ritengono che ciò, se provato, avrebbe contribuito ad ingigantire il dissesto finanziario di quello che fu il Parma A. C. e quindi della Parmalat di cui era uno dei tanti asset. I legali di Pastorello, Matteo Faggioli e Luca Sirotti, hanno chiesto che vengano citati venti testimoni, tra loro anche Arrigo Sacchi e Adriano Galliani, il primo nella qualità di ex direttore tecnico del Parma tra il 2002 e il 2003 e il secondo in qualità d presidente della Lega calcio italiana. Nell'elenco presentato dai legali e che dovrà essere vagliato dal Tribunale figura anche l'ex presidente dell'Hellas Verona Alberto Mazzi.

Il collegio giudicante presieduto da Gennaro Mastroberardino, con a latere Luca Agostini ed Enrico Vernizzi, intenderebbe riunire il procedimento con quello a carico di Gustavo Carlos Mascardi, procuratore sportivo di nazionalità argentina, a quale secondo le accuse, tutte da provare, mosse dal pubblico ministero Paola Dal Monte, verrebbero imputate presunte operazioni finanziarie relative alla compravendita di due calciatori sudamericani, per complessivi 8 milioni di dollari versati sui conti luganesi di una società panamense riconducibile allo stesso procuratore argentino, le filiali di Lugano del Banco del Sempione e di Credit Agricole. In realtà parte di quei soldi, secondo la Procura di Parma, non corrispondevano al reale valore delle operazioni e sarebbero stati prelevati in contanti e trasferiti su altri conti svizzeri. Per problemi di notifica degli atti in Argentina i giudici di Parma hanno preferito aggiornare entrami i processi al 16 luglio.

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Complici il caldo e l'afa di questi giorni la vasca di laminazione e la fontana sono stati presi d'assalto da bambini, ragazzi e adulti che ne hanno approfittato per rinfrescarsi. Il tutto davanti allo storico Palazzo Ducale. E sui social scoppia la polemica: c'è chi si sdegna, chi parla di "fallimento" del progetto di riqualificazione e chi afferma che non c'è nulla di male. -

Modena, 3 luglio 2015 - Di Manuela Fiorini - in galleria le foto gentilmente concesse da Andrea Galli -

Bambini che si rincorrono allegramente nell'acqua, tra schizzi e risate. Qualcuno indossa un costumino, qualcun altro è completamente nudo. Mamme e nonne li guardano giocare e sono pronte ad asciugare i loro pargoletti con accappatoi e asciugamani, mentre gli indumenti bagnati sono stesi ad asciugare su una panchina. Poco più avanti, in ordine sparso, ci sono scarpe, vestiti e zaini depositati alla meglio, mentre i loro proprietari, di qualche lustro più grandi, si rinfrescano le estremità. Sembrerebbe un giorno di ordinaria calura estiva. Peccato che lo scenario non sia una spiaggia della riviera e nemmeno i bordi di una piscina o la riva di un fiume, ma la centralissima Piazza Roma, nel cuore del centro storico di Modena, di fronte al Palazzo Ducale, sede della prestigiosa Accademia Militare.

La piazza, da diversi mesi è oggetto di una riqualificazione, che ha di fatto cancellato il parcheggio di cui, per decenni, si erano serviti i modenesi per accedere al centro storico, anche se nella parte attorno al monumento di Ciro Menotti, saranno conservati 60 posti auto, fortemente sollecitati dai residenti. L'impressione, tuttavia, è che Piazza Roma si sia trasformata in "Spiaggia Roma", dal momento che i giochi nell'acqua da parte di persone di tutte le età sembra sia diventato un appuntamento fisso, e organizzato, di questi giorni di caldo estivo.

Andrea Galli, Consigliere Comunale di Forza Italia, è stato tra i primi a denunciare la situazione sui social network, scatenando la polemica e aprendo un vivace dibattito, tra chi esprime il suo sdegno, invocando il decoro, e chi, al contrario, sostiene che non ci sia nulla di male nel portare i bambini a giocare o a cercare un po' di refrigerio passeggiando a piedi nudi nella fontana. Abbiamo sentito proprio il consigliere Galli per un commento.

Nel progetto di riqualificazione della piazza, che cosa non ha funzionato?

"A mio avviso, era necessario fare una sola cosa: il parcheggio sotterraneo. Piazza Roma è la porta di ingresso a Modena. Avere, di fatto, desertificato la piazza ha voluto dire chiudere quell'ingresso. Io sono il primo a essere a favore di una Piazza Roma vuota dalle macchine. Fosse per me, tutto il centro storico dovrebbe essere pedonale. Però bisogna fare dei parcheggi. Perché se svuoto il centro dalle auto e non propongo soluzioni alternative e, soprattutto, valide, la gente in centro non viene più. E non parlo dei modenesi, che, bene o male, da qualche parte la macchina devono parcheggiarla, ma di coloro che vengono a Modena da visitatori. Basti pensare poi a quanti studi professionali, hanno spostato la loro sede dal centro perché i clienti non riuscivano a raggiungerli".

A Modena, basta scavare un po' ed emerge la città medievale e romana. Così è stato anche in Piazza Roma, forse è per questo che non è stato fatto il parcheggio sotterraneo?

"Secondo me, in Piazza Roma è mancata proprio la volontà di fare un parcheggio. Perché dieci anni fa, quando c'era il progetto di un metrò con linee sotterranee, le vestigia storiche non erano un problema. Quando al Novi Sad è stato realizzato il parcheggio, durante i lavori sono emerse lapidi, anfore, una necropoli e una strada, che sono state valorizzate nel Novi Ark. E il parcheggio sotterraneo è stato fatto comunque. Si poteva fare la stessa cosa anche in Piazza Roma, realizzando l'opera più in fondo. Modena non è sicuramente l'unica città italiana ad avere un passato che emerge dagli scavi, ma questo non ha impedito, altrove, di realizzare parcheggi sotterranei. E dispiace, perché questa scelta cambierà i flussi di traffico verso la nostra città. Chi viene da fuori, preferirà andare a Bologna, che è meglio collegata a Mirandola o a Vignola attraverso le linee ferroviarie".

A proposito del Novi Park, ora "Parcheggio del centro", i modenesi sembrano non amarlo. Ha inaugurato tre anni fa, il 21 luglio 2012, eppure gli spazi vuoti sono ancora troppi e le navette per il centro sono semivuote. Perché non è stata una soluzione alla cronica mancanza di parcheggi per chi si reca in centro storico?

"Perché è stato fatto nel posto sbagliato. Chi arriva a Modena passa tra Piazza Roma e Piazza Garibaldi. Il parcheggio doveva essere fatto al Gallo, in Piazza Garibaldi, sotto i Viali del Parco o, appunto, sotto Piazza Roma. Il Novi Park non ha attorno abitazioni o punti di aggregazione che facciano sì che la gente vada là. Occorre avere una visione completa della città, mentre ho l'impressione che la riqualificazione di Piazza Roma sia stata un'operazione di pura facciata ideologica. Chi dice "ma Piazza Roma è più bella" dovrebbe aggiungere "è bella, ma è morta". E io temo che non si recupererà".

Molti dei post alla pubblicazione delle foto della "piazza balneare" su Facebook sostengono che non ci sia nulla di male a rinfrescarsi o a fare giocare i bambini nell'acqua. Il Comune dovrebbe intervenire con delle limitazioni o un invito al decoro?

"Si spera sempre nel buon senso delle persone. E' chiaro che se uno porta i bambini a giocare loro si divertono. D'altra parte, è impensabile adibire un vigile ai controlli in piazza 24 ore su 24, mentre un cartello con la lista dei divieti, che spesso la gente non considera, andrebbe a rovinare il concetto di uno spazio urbano libero e pulito. Il mio timore è che qualcuno, prima o poi, correndo e scivolando nell'acqua, si faccia male. Di chi sarà la colpa?".

In generale, quindi, la proposta quale sarebbe?

"Quella di riconoscere l'errore e fare un parcheggio sotto la piazza, ma questo è nei sogni. L'altra è fare un parcheggio funzionale nelle vicinanze della piazza. Altra cosa che non si farà mai. Il problema degli amministratori, a Modena, è non riuscire a dire: "Ho sbagliato". E realizzare un progetto diverso. L'errore più grande è non riconoscere l'errore".

Intanto, in una nota, il Comune di Modena informa che i lavori per il recupero e la riqualificazione di Piazza Roma proseguono a pieno ritmo, con un anticipo sulla tabella di marcia. Il termine è previsto per il prossimo mese di novembre. E, riguardo agli avvenimenti di questi giorni l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi fa sapere che "non sono tollerabili comportamenti che non rispettano il decoro della piazza, come lasciar circolare cani senza guinzaglio o bivaccare utilizzando la vasca di laminazione come una piscina. Si tratta di una questione di senso civico e tali comportamenti vanno contrastati in piazza Roma come altrove. L'acqua della vasca, che è ancora in fase di collaudo, inoltre, è acqua di ricircolo, cioè è la stessa che viene reimmessa a velo attraverso un sistema di recupero, e ovviamente non è potabile". L'assessore ricorda infine che, "a completamento dei lavori, nella piazza saranno presenti tre telecamere di controllo, che saranno utili anche a garantire la corretta fruizione dello spazio".

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Giovedì, 02 Luglio 2015 12:25

Nasce il Parma di Scala e Barilla

Presentato il progetto della nuova società. Il "Parma Calcio 1913" ora dovrà attendere la pronuncia della FIGC per l'iscrizione alla Serie D. Ma sullo sfondo rimane sempre il "Magico Parma" di Corrado. -

Parma, 2 luglio 2015 - di Luca Gabrielli

Un bagno di folla ieri al Tardini tra giornalisti e tifosi. Sembrava di essere alla presentazione di un nuovo campione pronto a scendere in campo, un Hristo Stoichkov per intenderci. Invece si è tenuta la presentazione di "Parma Calcio 1913", una delle due cordate che hanno richiesto l'affiliazione alla Figc per iscrivere il nuovo Parma alla prossima stagione di Serie D.
Presenti Nevio Scala, Guido Barilla, Marco Ferrari e Luca Carra ad illustrare un progetto fondato essenzialmente su due valori ripetuti più volte durante la conferenza stampa: trasparenza e onestà.

L' organigramma societario

Il Parma Calcio 1913 propone un modello nuovo, innovativo in Italia.
Un modello di gestione basato su procedure di controllo e sul principio di delega e che non fa mistero di ispirarsi ai principi gestionali del calcio tedesco, il cui azionariato diffuso è alla base dei successi, anche sportivi, delle squadre della Bundesliga negli ultimi anni.
La nuova società sarà costituita da una maggioranza dalle basi solide riunita sotto il nome di "Nuovo Inizio" a cui partecipano su base paritaria alcuni dei più importanti imprenditori del territorio tra cui Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti e da una quota di minoranza destinata ad un primo nucleo di azionariato diffuso, la "Parma Partecipazioni Calcistiche" a cui hanno aderito già quasi 200 imprenditori, professionisti e associazioni di tifosi, con Presidente Corrado Cavazzini e un cda composto da volti noti in città come Giorgio Orlandini, Ermes Foglia, Pietro Trascinelli, Rossano Cavalieri, Lauro Rioni, Roberto Chiapponi, Alessandro Squeri e Benedetto D'Angelo.

L'inizio di una nuova era

È bastata la presenza di Guido Barilla per rassicurare i tifosi sulla solidità e la trasparenza di questo nuovo progetto, impegnativo ma molto entusiasmante, che ha come obiettivo far tornare il Parma nel calcio che conta.
"E' per me un giorno molto emozionante - ha detto Guido Barilla durante la conferenza stampa - Mi ritrovo qua assieme a questo gruppo di amici entusiasti per cominciare una storia diversa da quelle viste. E' un nuovo inizio, con persone che hanno grande passione per la nostra città. Il calcio è importantissimo per la resurrezione di Parma. Questa è un'avventura che faccio io personalmente, non ha nulla a che fare con l'azienda. E' una mia scelta personale. Lo devo al Parma Calcio. La mia dedizione per questa squadra sarà totale".

Il ritorno a casa di Nevio Scala

A vederlo seduto nella sala conferenze del Tardini si è fatto un tuffo nel passato, ricco di successi e momenti magici. Nevio Scala è il nuovo Presidente del Parma Calcio 1913 e non nasconde l'emozione per questo nuovo ruolo.
"Sono molto felice" - ha dichiarato Nevio Scala – "Ho la fortuna di essere stato scelto da un gruppo di persone di elevato spessore, e quindi sono orgoglioso del compito che mi è stato affidato. Ero stato contattato altre volte per un ritorno a Parma, ma non c'erano le condizioni che si sono create oggi. Mi auguro di essere all'altezza, sto studiando, sto imparando il nuovo ruolo. Siamo appena nati. Dobbiamo ricordarci che partiamo da una categoria che non compete al Parma e quindi faremo di tutto per dare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano. Vogliamo vincere, ma vogliamo farlo a modo nostro. Vogliamo essere trasparenti e proporre un modello di calcio biologico, lontano dai veleni e dall'inquinamento in cui è finito. Avete scritto che il Parma è morto, ma il Parma non morirà mai. Il Parma rinasce oggi da una nuova categoria, dai Dilettanti, pronto a scrivere una nuova bella storia".

Si è poi lasciato andare sui temi calcistici e sulla filosofia che che sarà adottata dalla nuova società.
"Stiamo lavorando, ma abbiamo le idee molto chiare. Punteremo tantissimo sul Settore Giovanile. Cercheremo di dare a Parma le soddisfazioni che merita". Ancora non ha deciso quale sarà il prossimo allenatore del Parma ma promette che non interferirà in nessun modo nelle decisioni tecnico-tattiche future. "Dobbiamo ancora decidere direttore sportivo, allenatore e responsabile del settore giovanile, settore che avrà un ruolo importantissimo nel nostro progetto'', ha concluso il neopresidente gialloblù. Si augura che molti ragazzi del settore giovanile che negli ultimi giorni hanno onorato questa maglia, decidano di sposare il nuovo progetto e continuino con loro ma ammette che sarà molto difficile trattenerli.

Giuseppe Corrado non molla

Dopo la presentazione ufficiale del progetto, il prossimo passo per il "Parma calcio 1913" sarà chiedere l'affiliazione alla Figc per il campionato di Serie D, forte di un accordo con il Comune di Parma per l'utilizzo dello stadio Tardini e rivolgere le attenzioni al Centro Sportivo di Collecchio (in attesa dell'asta per il fallimento) e alle situazioni degli gli ormai ex dipendenti del club.

Allo stesso tempo però si registra anche la nota di Giuseppe Corrado, manager di The Space e presidente del progetto "Magico Parma", che da ieri riferisce di avere ottenuto la disponibilità dell'utilizzo del Tardini.
Non resta che aspettare ma da oggi si può sicuramente essere un po' più tranquilli sul futuro della squadra crociata.

Pubblicato in Calcio Parma
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