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A poche ore di distanza dal ritrovamento dei corpi di un uomo e di una donna nel condominio di via Gibertini, 6, si tenta una ricostruzione dei fatti. Parlano gli amici di Arianna e Paolo.

di Alexa Kuhne

Parma, 27 gennaio 2017 -

Arianna aveva tanti amici, un bel lavoro e un animo generoso.
Uno di quegli amici con cui ogni mattina si incrociava lungo la strada per il lavoro, con cui scambiava messaggi e confidenze, con cui condivideva cene, racconti di gioie e dolori, parla, incredulo, di come era ultimamente la sua amica.
Un filo diretto costante fra i due, che si è spezzato con l'sms di ieri mattina.
L'ultima vittima di femminicidio, Arianna Rivara, 43 anni, di Casaltone, in provincia di Parma, impiegata alla Barilla, aveva detto delle due ultime scenate del suo ex compagno, Paolo Cocconi, 51 anni - una figlia grande da una unione precedente - trovato morto nel suo appartamento di via Gibertini, 6, accanto a lei. Lei strangolata. Lui stroncato da psicofarmaci.
Cocconi aveva avuto con la donna una relazione di 16 anni, fra alti e bassi continui, fino a quando, a luglio, Arianna aveva detto definitivamente basta e si era proiettata verso una nuova vita, fatta di tanti amici che le volevano bene, di viaggi in montagna e in Grecia e di un lavoro soddisfacente. Nessuno della cerchia di conoscenti avrebbe mai detto di lui. Così innamorato e calmo. Mai stato geloso, dicono, solo che pare non si volesse rassegnare a un amore che per la donna era finito già due anni prima.
A quanto pare per gli inquirenti, lui no, non aveva lasciato indietro la loro storia d'amore. Perché Paolo non ce la faceva a superare quella rottura. Non si arrendeva al fatto che Arianna non fosse più sua. Lo sentiva, questa volta.
Dopo l'ultimo dell'anno trascorso in solitudine in montagna, probabilmente in seguito a una ennesima richiesta di aiuto, la donna aveva intuito che il suo ex era giù, tanto da chiedere ai loro amici della comitiva di coinvolgerlo.
Lei stessa lo aveva convinto a farsi aiutare da uno psicologo e si era confidata con il suo amico dicendo che aveva visto dei miglioramenti, tant'è che Paolo non l'aveva più cercata.
Insomma, era cominciato bene il 2017. Era felice per la sua auto nuova, progettava un altro viaggio in Grecia.
Ma per l'ex fidanzato la storia poteva essere recuperata. Non si era mai rassegnato e, forse, sapeva come far leva su Arianna. L'aveva convinta a raggiungerlo nel suo appartamento di via Gibertini e lei non si era tirata indietro, probabilmente nella convinzione di poterlo rasserenare.
Da quel momento in poi si ricostruisce la scena del delitto. Lui ha capito di averla persa definitivamente. Lei ha cercato dapprima di calmarlo. Poi la tragedia: le urla, il tentativo di fuggire.
Arianna, così minuta, non sarebbe riuscita a divincolarsi, a contrastare la forza dell'uomo che l'avrebbe strangolata per poi darsi la morte con una dose massiccia di psicofarmaci.
A terra, a mezzanotte di ieri, i due corpi senza vita.
L'appartamento al civico 6 è diventato la tomba di un'altra donna.

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Tragedia in una appartamento di via Gibertini: trovati due corpi senza vita di Arianna Rivara e dell'ex compagno Paolo Cocconi. I due, colleghi in un'azienda di Parma, avevano avuto una relazione.

Parma, 27 gennaio 2017

A circa un mese dall'uccisione di Gabriela Altamirano e Luca Manici, un altro tragico episodio di cronaca nera investe Parma e vede vittima una donna.
La tragedia questa volta si è consumata in un appartamento al civico 6 di via Gibertini, nel quartiere San Lazzaro, dove questa mattina sono stati trovati i corpi di Arianna Rivara 44 anni e dell'ex compagno Paolo Cocconi, 51 anni.

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A chiamare i Carabinieri, le studentesse dell'appartamento di fronte insospettite dai rumori. Una volta sul posto i militari hanno suonato tutti i campanelli e solo dal quello della coppia non è giunta risposta. Con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, una volta entrati hanno trovato i due corpi senza vita. Sul posto anche la Scientifica per ricostruire la dinamica dei fatti.

Probabilmente una lite sfociata in omicidio-suicidio. Paolo Cocconi avrebbe strangolato la donna e poi, forse vittima del senso di colpa, si sarebbe ucciso assumendo una gran dose di psicofarmaci. L'appartamento è stato posto sotto sequestro.

I due, colleghi in un'azienda di Parma, avevano avuto una relazione. Potrebbe trattarsi dell'ennesimo tragico episodio di femminicidio.

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Foto di Francesca Bocchia

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Lo storico edificio passò alla casata Pallavicino nel 1644. Dalla Marchesa M. Gabriella Pallavicino un gesto di grande generosità. Paolo Andrei: "Il nostro impegno a conservare questo importante patrimonio".

Parma, 28 gennaio 2017

La Marchesa Maria Gabriella Pigoli Pallavicino ha donato Palazzo Pallavicino alla Fondazione Cariparma: un atto di grande generosità, che evidenzia apprezzamento e considerazione per la Fondazione e, parimenti, di attenzione verso l'intera Città.
Fondazione Cariparma, consapevole dell'eccezionale valore architettonico e storico di Palazzo Pallavicino, ha accettato questa straordinaria donazione con l'impegno a preservare nel tempo uno tra gli edifici più rappresentativi del patrimonio monumentale di Parma.
«Per la Fondazione Cariparma è un grande onore essere beneficiaria di questa straordinaria donazione – spiega il Presidente Prof. Paolo Andrei –, un gesto di grande stima e fiducia da parte della Marchesa Pallavicino nei confronti di un'istituzione che ha per mission statutaria il bene della Comunità parmense.»
«Il più grande "grazie" che Fondazione Cariparma può rivolgere alla Marchesa – continua Andrei – è infatti l'impegno a conservare nel tempo Palazzo Pallavicino, favorendone anche, con mirate iniziative, la fruizione da parte del pubblico.»
La donazione di Palazzo Pallavicino sottolinea il crescente apprezzamento nell'attività della Fondazione Cariparma, ricordando le recenti donazioni Bruson e Mingardi.
Da documenti presenti nell'Archivio Pallavicino (donato dai Marchesi Pierluigi e Maria Gabriella alla Fondazione Cariparma e temporaneamente conservato al Monte di Pietà di Busseto in attesa della sua completa sistemazione) abbiamo notizia che il Palazzo venne costruito all'incirca tra il 1471 e il 1476 dagli Sforza di Santafiora; successivamente passò alla casata Pallavicino nel 1644.
Subito dopo e fino alla prima metà del XVIII secolo, i nuovi proprietari ne attuarono la ristrutturazione decorativa; la facciata del Palazzo, così come possiamo ammirarla ancora oggi, è tra le più imponenti della città: quattro piani ornati da quattro ordini di finestre uno diverso dall'altro e al centro un portale monumentale, le cui mensole sostengono una balconata; il tutto concluso da un importante cornicione.

Palazzo Pallavicino

L'interno si apre su un cortile barocco e lo scalone a tre rampe è ornato da grandi statue allegoriche in pietra del Torretti, scuola veneta, da una balaustra a colonne e da un meraviglioso medaglione nel soffitto affrescato dal fiorentino Sebastiano Galeotti.
Al piano nobile si alternano locali con decorazioni e soffitti lignei cinquecenteschi e altre stanze decorate nel XVIII secolo con stucchi e dipinti ad olio, a tempera e ad affresco di fastoso stile barocco. Fra tutte spiccano il grande salone, adorno di stucchi alle pareti con la volta affrescata ancora dal Galeotti con uno dei complessi decorativi più vasti e notevoli della città, ed il "salottino cinese" caratterizzato da stucchi veneziani di chiaro stile Rococò, completato dal pavimento a marmi intarsiati a più colori. In quasi tutte le stanze troviamo camini marmorei sovrastati da specchiere o da riquadri, come pure nelle sovrapporte.
Durante i bombardamenti dell'ultima guerra il Palazzo subì notevoli danni riparati nel corso dei decenni successivi con grande cura e impegno filologico da parte dei coniugi Marchesi Pallavicino. (AK)

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Venerdì, 27 Gennaio 2017 10:46

Parma: omicidio suicidio in via Gibertini

Si tratterebbe di un omicidio-suicidio quello consumato questa notte in un appartamento di via Gibertini al civico 6, zona arco di San Lazzaro. I due corpi, quello di un uomo e una donna entrambi di Parma, apparterrebbero a Arianna Rivara e al compagno Paolo Cocconi, che dopo averla uccisa si sarebbe tolto la vita. 

Questa mattina sul posto i Carabinieri e la Scientifica. Preseguono le indagini su movente e modalità. L'appartamento è stato posto sotto sequestro.

Seguono aggiornamenti.

 

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Due corpi, quello di un uomo e una donna italiani sarebbero stati trovati dai Carabinieri di Parma in un appartamento di via Gibertini al civico 6, zona arco di San Lazzaro. Potrebbe trattarsi di un omicidio suicidio. Sul posto i Carabinieri.

Seguono aggiornamenti.

 

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Commemorati, nel parco di via Bramante a loro dedicato, i bambini ebrei di Parma deportati nel campo di sterminio di Auschwitz e mai più tornati. Presenti anche alcune classi dell'Istituto Comprensivo Salvo d'Acquisto.

Parma 26 gennaio 2017

Diverse le iniziative del Comune di Parma nell'ambito delle celebrazione del "Giorno della Memoria", in ricordo delle vittime dello sterminio nazista, fissato il 27 gennaio di ogni anno. Data che nel 1945 vide la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

Questa mattina si è svolta la cerimonia toccante in ricordo dei bambini ebrei parmigiani deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, che non fecero più ritorno alle loro case, appartenenti alle famiglie Bachi, Fano, Della Pergola, nel Parco a loro dedicato, in via Bramante. Il ricordo della Shoah è stato rimarcato dalla presenza di alcune classi dell'Istituto Comprensivo Salvo d'Acquisto.

Alla cerimonia hanno partecipato il consigliere Andrea Medioli, in rappresentanti dell'Amministrazione Comunale, il vice presidente della comunità ebraica di Parma, Riccardo Yehoshua Moretti; Marco Minardi dell'Istituto storico della resistenza, i rappresentanti delle associazioni partigiane per cui ha preso la parola Ferdinando Sandroni; Attilio Ubaldi è intervenuto a nome della Prefettura, alla presenza dei rappresentanti del Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Montanara e del comandante provinciale dei carabinieri Massimo Zuccher.

Molto toccante è stata la testimonianza di Marta Massera, la studentessa del Romagnosi, che lo scorso anno ha partecipato al viaggio della memoria organizzato dall'Isrec nei campi di lavoro e di sterminio nell'Europa Orientale. "Ricordare, imparare, non odiare" sono le parole che la ragazza ha riportato, prendendole da una citazione degli ebrei italiani presenti nel campo di Mauthausen.

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Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia 

 

IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE

Venerdì 27 gennaio

- Palazzo Pigorini - strada Repubblica - dalle 10.00 alle 18.00. Robert Capa in Italia 1943 – 1944. Ingresso gratuito.

- Sala Maria Luigia di Palazzo della Pilotta - ore 15.00. Consiglio Comunale congiunto con la Provincia di Parma e aperto al pubblico. Presentazione del volume Documentare la Memoria. Giornata della Memoria, 2014-2015-2016 e del nuovo percorso digitale La Deportazione a cura dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma. Interviene il direttore dell'Istituto Marco Minardi.

- Lenz Teatro – Via Pasubio, 3 ore 21.00 (con repliche sabato 28 gennaio alle ore 21 e domenica 29 gennaio alle ore 18) KINDER [ Bambini ]Testo originale e imagoturgia Francesco Pititto. Installazione e regia Maria Federica Maestri. Musica Andrea Azzali, performer Valentina Barbarini e Marco Cavellini e Coro di voci bianche dell'Ars Canto in collaborazione con ISREC, ingressi: Intero 14,00 €, Ridotto (under 30 - over 60 e studenti) 10,00 €, Gratuito Bambini sotto i 10 anni.

Domenica 29 gennaio

- Casa della Musica - Piazzale San Francesco ore 17.30 Il canto delle Sapienze. Musiche ebraiche composte ed eseguite da: M° Riccardo Joshua Moretti, pianoforte, Luigi Mazza, violino, Roberto Ilacqua, viola Alessandro Protani, violoncello Pierluca Cilli, contrabbasso. Ingresso gratuito.

- Teatro Due – viale Basetti, 12/A ore 20.30 (replica domenica 5 febbraio ore 16.00) L'Istruttoria. Con Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall'Aglio, Pino L'Abbadessa, Milena Metitieri, Bruna Rossi, Davide Carmarino (esecuzione musicale), musiche originali Alessandro Nidi costumi Nica Magnani luci Claudio Coloretti, regia Gigi Dall'Aglio, ingressi: Intero20,00 €, Under 18 10,00 €, Under 25 / Over 60 18,00 €, Possessori Carte Ikea, Touring Club18,00 €, Studenti Universitari 12,00 €.

Lunedì 30 gennaio

- Cinema Astra d'essai – Piazzale Volta, 3 ore 21.00 La rugiada di San Giovanni. Intervengono: Christian Spaggiari, regista, Samanta Melioli, sceneggiatrice, Liliana Manfredi Del Monte, autrice del romanzo Il nazista e la bambina, superstite dell'eccidio e Beppe Carletti, autore della colonna sonora, nonché fondatore dei Nomadi. Ingresso gratuito.

Martedì 31 Gennaio

- Auditorium Paganini – via Toscana, 5/A ore 16.30 Una storia nella storia, incontro con Gilberto Salmoni. A cura di Centro Studi Movimenti e Fondazione Matteo Bagnaresi. Ingresso libero.

Pubblicato in Cronaca Parma

Aurora Vannucci, parmigiana di 11 anni e appassionata di scrittura, è al suo secondo libro, che in queste settimane sta facendo il giro delle librerie. "Vorrei la sesta elementare" sul tema dell'amicizia. 

di Alexa Kuhne

Parma, 28 gennaio 2017

L'amicizia trionfa sempre, a dispetto di tutto.
Un messaggio forte, ma lanciato con la delicatezza della penna di un piccola scrittrice, piena di emozioni e di creatività.
Perché Aurora Vannucci, 11 anni di sogni, passione e purezza, ci crede davvero ai suoi amici e prende le distanze da bullismo e sentimenti cattivi. Vuol farlo sapere con le pagine del suo libro: "Vorrei la sesta elementare", in questi mesi in giro per librerie.

La sua ultima fatica racconta della realtà di tutti i giorni di un ragazzino, quella che si svolge in una classe durante l'ultimo anno di scuola primaria.
Il nostro Fabio, 10 anni, ha l'impegno quotidiano di doversi districare tra i suoi pensieri, le amicizie, lo studio, lo sport, i bulli della scuola, la paura e la voglia di "diventare grande". Con lui, amico di spensieratezza e dissidi interiori c'è Eric, nuovo compagno della quinta elementare, ragazzo enigmatico e problematico, che con il suo arrivo destabilizza le dinamiche di classe.

Il libro è una descrizione dettagliata di fatti, momenti e sentimenti provati dai giovani interpreti: la narrazione fantastica si alterna e si intreccia, inevitabilmente, con momenti autobiografici.
Una storia che ha dentro tutto, ma nella quale trionfa sempre il sentimento dell'amicizia "vera", duratura, in grado di superare qualsiasi ostacolo. Al termine del racconto i ragazzi sono coscienti che per loro è terminata questa importante tappa di crescita: il timore per il futuro viene annullato dalla certezza acquisita di poterlo affrontare, con un filo di nostalgia per quest'ultimo momento di elementari trascorso tutti insieme.
Fabio ed Eric si ritrovano dopo alcuni anni ed entrambi provano la sensazione di non essersi mai lasciati.
Il libro è rivolto ad una fascia di pubblico molto giovane ma, vista la profondità dei temi e la leggerezza nello stile, può essere letto anche da un pubblico adulto. Per riscoprire magari quei sentimenti autentici che la frenesia della vita spesso seppellisce in fondo all'animo, ma anche per conoscere meglio i nostri ragazzi attraverso un racconto genuino del loro quotidiano. Senza artifici, né "effetti speciali".

vorrei la stesta elementare libro

Ma chi è Aurora Vannucci? E' una parmigiana doc che ha compiuto 11 anni lo scorso 17 maggio e frequenta come tanti ragazzini della sua età la prima secondaria, iscritta al Convitto Maria Luigia di Parma dove ha completato anche il ciclo della primaria. Adora leggere e scrivere: ha pubblicato una prima raccolta di racconti nel 2015 – "Le mie prime cento pagine" – prima che la CSA Editrice accogliesse il suo secondo libro – "Vorrei la sesta elementare" – in uscita in questi giorni in libreria.
Aurora ha inoltre partecipato e vinto svariati concorsi di letteratura per ragazzi: primo premio al concorso nazionale "Il Paese delle Fiabe" a maggio 2016; primo premio al concorso internazionale del comune di Trevi a giugno 2016; primo premio al concorso provinciale nel 2015 e nel 2016 "Alice Battaglioni"; finalista al concorso nazionale "Mario Mosso" a luglio 2016; finalista al contest del Comune di Pennabilli a giugno 2016; terza classificata al concorso nazionale "Anna Savoia" a dicembre 2015; terza classificata al concorso nazionale "Scrivimi una storia" a maggio 2016; menzione speciale narrativa giovani al concorso internazionale "Micheloni" di Aulla a settembre 2016; menzione d'onore al premio "Roncio d'oro" a ottobre 2016; premio narrativa junior al "Premio Bertelli" di Pontedera a novembre 2016. E questo solo per citarne alcuni, visto che è risultata finalista anche in altri concorsi letterari in giro per l'Italia. Per avere soltanto 11 anni, una carriera già ben avviata.

Pubblicato in Cultura Parma

Brutta avventura per un dipendente del corriere espresso GLS, che durante una consegna in via Bastiglia si è visto puntare addosso una Glock 21 per un alterco sui tempi di consegna di un pacco. In casa del 63 enne, le forze dell'ordine hanno trovato 4 pistole e 12 fucili detenuti legalmente e che ora, probabilmente, saranno sequestrati.

Di Manuela Fiorini

Mirandola, 25 gennaio 2017

L'attesa di un pacco può essere infinita, ma prendersela con l'addetto alle consegne del corriere espresso, minacciandolo con una pistola Glock 21 ha fatto finire nei guai un 63 enne di Mirandola che ieri ha puntato l'arma contro un dipendente di GLS per un alterco nato a causa dei tempi di consegna. Fortunatamente, non è stato esploso nessun colpo e i toni si sono calmati. Inevitabilmente, però, è partita la denuncia alla Polizia di Stato, che si è presentata sul posto poco dopo con una pattuglia. Da qui la scoperta che il 63 enne deteneva in casa un piccolo arsenale: altre 4 pistole e 12 fucili di diverso calibro, tutte detenute con regolare porto d'armi.
La ricostruzione dei fatti, tuttavia, ha fatto presumere che non ci fossero più le condizioni per detenerle. Il 63 enne è stato denunciato per minacce e le armi sottoposte a sequestro preventivo.

Pubblicato in Cronaca Modena

Arrestato nomade per furto aggravato accanto al cinema Vittoria mentre tentava di rubare all'interno di un'auto: è il diciannovesimo provvedimento di polizia nei suoi confronti.

Modena, 25 gennaio 2017

Già da diversi giorni il Questore di Modena, Fassari, ha predisposto mirati servizi di prevenzione nell'area del cinema Victoria anche a seguito di episodi di danneggiamento e furti sulle auto in sosta nei pressi del multisala. Anche nella tarda serata di ieri, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, sono stati effettuati controlli nel parcheggio retrostante il cinema.
Alle ore 22.30 circa un equipaggio Reparto Prevenzione Crimine ha notato due giovani che si aggiravano nel parcheggio e con una torcia ispezionavano le autovetture in sosta. Il tempo di intervenire e uno dei due soggetti, utilizzando la torcia, ha sfondato il deflettore di una BMW di un carpigiano per predarne il contenutoAll'arrivo dell'equipaggio uno dei due giovani si è dato alla fuga mentre l'autore del tentato furto è stato bloccato e tratto in arresto per tentato furto aggravato.
Condotto in ufficio l'uomo è risultato essere A.M. ventiseienne un noto nomade che vive in città e con l'arresto di ieri sono diventati 19 i provvedimenti di polizia a suo carico: furto, rapina, danneggiamenti, inosservanza delle norme sugli stranieri ed altro con un'evidente prevalenza di reati contro il patrimonio.
Processato per direttissima, nel corso della mattinata, al termine dell'udienza è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Pubblicato in Cronaca Modena
Martedì, 24 Gennaio 2017 13:04

Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma:"Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità". Ieri la presentazione al Wopa.

Parma 24 Gennaio 2017 

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma.
Ha deciso di riprovarci, ma questa volta, dopo essere uscito dal Movimento 5 Stelle, lo fa senza partito con il solo sostegno del suo gruppo consiliare "Effetto Parma".

Come ormai di consueto, l'annuncio è arrivato attraverso la pagina Facebook del sindaco con un breve video in cui spiega la sua decisione e le motivazioni che lo hanno spinto a questo passo: "Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità. E ora, nello stesso giorno di 5 anni fa, ci mettiamo in cammino". Ieri invece è stata la volta della presentazione al Wopa di Via Palermo.

Nel suo discorso sottolinea quanto, al suo arrivo, Parma fosse considerata una città in declino e quali risultati sono stati raggiunti, elencando i successi e i riconoscimenti ottenuti: maggiore chiarezza nei conti, l'elezione di Parma come città della Gastronomia Unesco, lo sviluppo dell'edilizia scolastica, la spinta propulsiva al turismo e la rinascita del Teatro Regio.

Una candidatura, quella di Pizzarotti, che arriva proprio mentre in città lo scenario politico delle prossime amministrative si sta delineando. Durante la conferenza stampa di ieri sono stati spiegati i dettagli del suo programma.

federico pizzarotti candidato sindaco0 

federico pizzarotti candidato sindaco2 

federico pizzarotti candidato sindaco7

Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma
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