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Se i migliori accordi si suggellano a tavola, perché non trasferire i tavoli di negoziazione politica nelle trattorie? Dopo la “Pastasciutta Antifascista” ecco il “Tortellone Sovranista”

Bologna, 4 settembre 2019 – L'associazione culturale Forza Civica e UGL Autonomie Locali Emilia-Romagna hanno lanciato una simpatica alternativa alla "pastasciutta antifascista": il “Tortellone Sovranista”.

Gli organizzatori tengono a precisare che l’evento sarà un'occasione conviviale per stare insieme gustando le eccellenze del territorio preparate secondo le tradizioni secolari.

Un’evento, ci tengono a precisare gli organizzatori, di natura APARTITICA.

L’appuntamento è quindi fissato per sabato 21 settembre dalle ore 20 presso Antica Trattoria del Cacciatore, Via Caduti di Casteldebole 25 a Bologna.

Per chi vorrà partecipare il costo è di € 25,00 a persona e la prenotazione OBBLIGATORIA: 338 4727165

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Lunedì, 02 Settembre 2019 12:08

Mirandola in festa sulle ali del volontariato

Mirandola in festa grazie all’azione messa in campo dai volontari che con impegno e dedizione hanno voluto donare alla propria Città due giornate dedicate alla spensieratezza ma anche alla riflessione mostrando le attività, che spesso sono nell’ombra, ma che sono fondamentali per il benessere di tutta la comunità mirandolese.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 2 settembre 2019 - La solidarietà si riferisce all'agire in solidus, in modo concreto, per il benessere della persona. È un impegno etico e sociale che si svolge alla pari a favore di altri. Da non confondere con l'elemosina, che esprime un rapporto di disparità tra gli individui. Due giornate (il 31 Agosto e il 1° Settembre 2019) dove i cittadini hanno potuto incontrare le associazioni presenti nel territorio e i volontari, che donano il loro tempo alla vita sociale della città di Mirandola, e “misurare la solidarietà” come riporta il titolo della manifestazione. Misurare la solidarietà porta con se l’immagine del tempo assegnato al fare quotidiano per raggiungere insieme il bene comune.


L’incontro con Fabio Busi è di quelli che lasciano il segno pensando alla misura dell’impegno con il quale ha realizzato un roulette da destinare alla Protezione Civile per il coordinamento modenese:
«Il sisma del 2012 che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna ha portato alla luce una rete di solidarietà umana senza precedenti dimostrando che le persone nel momento del bisogno sono presenti e si dispongono all’aiuto reciproco. La mia abitazione ha subito danni e una famiglia di Costa Volpino sul lago d’Iseo ha regalato alla mia famiglia una roulette. Ritornato nella mia abitazione, ho pensato che era giusto ricambiare questo gesto donando la roulette alla protezione civile. Lo stato di conservazione era tale da giustificare un intervento sostanziale tale da essere impiegata per il Centro Coordinamento del Soccorso. Il lavoro è stato lungo e molto difficoltoso, ma alla fine l’energia della solidarietà ha contribuito a superare gli ostacoli che incontravo, grazie anche alle persone che ho incontrato durante il cammino e che mi hanno aiutato anche finanziariamente per completare il progetto da destinare nei percorsi di emergenza o nelle manifestazioni nelle piazze.


Progetti futuri?:
«il progetto prevede di realizzare una roulotte per alleviare il disagio di una persona disabile con problemi motori, o di deambulazione, da mettere al coperto e al caldo, o al fresco, in base alle stagioni.
Cosa significa essere volontario?:
«Donare il proprio tempo e volontà a costo zero e guadagno zero. Significa mettere in campo le proprie forze, in base a quello che una persona può dare, e il benessere che si prova stimola al fare perché smuove l’energia dell’utilità verso il prossimo».

Italo Calvino, nelle Città invisibili narra: Marco Polo descrive un ponte pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? chiede Kublai Khan. Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra – risponde Marco – ma dalla linea dell'arco che formano. Kublai Khan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa. Polo risponde: Senza pietre non c'è arco.

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

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«È notte. D’incanto le luci si spengono e la penombra scende rapidamente a valle per incontrarsi con il buio di un’alba tragica. Un boato, la terra trema e ondeggia come un mare in tempesta. Si odono voci che si rincorrono inquiete, scorgono fari accesi di auto che si spostano intimorite e flebili luci di candele che scompaiono nel nulla: emozioni che corrono, sentimenti che si inseguono. Le strade sono scure e i sentieri sono interrotti, tutti hanno paura. Mani che si stringono incoraggiandosi a vicenda. Il cuore batte forte. Per un attimo si ferma, poi riprende: la vita riprende. È l’alba. Il sole è ormai alto all’orizzonte e le nuvole hanno lasciato il posto ad un cielo terso, la luce di una nuova vita riflessa nelle sfumature della speranza.»

di Guido Zaccarelli Mirandola 1 settembre 2019 - Il sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012 ha portato alla luce il valore aggiunto dell’imprenditore che, innanzi al disastro che ha colpito la propria azienda, ha continuato a camminare insieme ai suoi collaboratori verso il bene comune dell’azienda. Innanzi alla improvvisa avversità, che ha innescato la perdita immediata delle strutture e dei macchinari dell’impresa, non si è smarrito e non si è perso d’animo.

Consapevole della responsabilità sociale riferita all’essere imprenditore, ha raccolto a sé i proprio collaboratori “e insieme" hanno rianimato l’impresa donandole nuova vita. Ciò che è balzato all’occhio attento della popolazione, è il valore etico, sociale e morale, dell’imprenditore che non ha chiuso i cancelli dell’azienda, ma ha colto il momento come una grande opportunità di crescita, donandole tutta l’energia di cui disponeva, per proteggerla e valorizzarla, consapevole del fatto che l’impresa è l’espressione autentica del bene sociale.

Da dove nasce il concetto di bene sociale? Diverse sono le strade che possono suggerire risposte adeguate e ognuna meritevole di essere accolta nella disponibilità dei singoli. Una possibile definizione potrebbe essere: «è il valore aggiunto realizzato da ogni singolo individuo per il bene sociale dell’intera comunità».

Nelle fasi convulse, i lavoratori hanno rivolto agli imprenditori tantissime domande, tra le quali: «e adesso cosa facciamo?», «alla mia età dove vado a lavorare?», «cosa sarà del nostro futuro, considerato che abbiamo perso anche la casa?». L’emozione del momento, associata ai riflessi indotti da una chiusura anticipata dell’azienda, ha spinto sulla volontà di ripartire, senza paura di perdere la scommessa, attraverso la ricostruzione, per dare una nuova luce al territorio, che voleva tornare più forte di prima. La voce dell’imprenditore: «i problemi avranno una loro soluzione, la forza della condivisione anima la mano invisibile del nostro agire verso il bene comune».

Il valore etico della condivisione è una energia magmatica inarrestabile che spinge l’uomo al fare con ogni mezzo guardando con speranza al futuro. L’imprenditore è tale quando è consapevole che la propria impresa rappresenta il bene sociale per eccellenza fondata sui principi dell’etica che potremmo definire “adamantina”, per la luce che è in grado di emettere, per la trasparenza dei comportamenti e la luce della morale che lo guida verso l’obiettivo comune. Le aziende hanno un’anima che vive grazie alla presenza di uomini che dedicano una parte importante della loro esistenza terrena all’impresa.

Aristotele nella raccolta di appunti dal titolo, Etica Nicomachea scrisse: «Ogni tecnica e ogni ricerca e ogni scelta, tendono a qualche bene, come sembra; perciò il bene è stato giustamente definito come ciò a cui si tende». Questa è la ricchezza che troviamo negli imprenditori e nei lavoratori, e in tutti quelli che agiscono di concerto verso il bene comune. La ricchezza materiale rende l’uomo ricco e come tale in grado di soddisfare i bisogni della terra. Altra, è la ricchezza morale rivolta a desiderare il bene sociale dell’intera comunità perché diventi patrimonio comune ora e delle generazioni future.

«La vita ogni giorno ci pone nelle mani delle opportunità, a volte si presentano con largo anticipo, altre volte invece sono in estremo ritardo sul cammino che stiamo compiendo. Non sempre abbiamo la lucidità e quella necessaria saggezza per valutarle nella loro pienezza. Anche l’animo deve essere pronto e predisposto ad accoglierle».

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.
Paolo Rebecchi – Guido Zaccarelli, Finestre di casa nostra. Itaca Edizioni.

FOTO: Paolo Rebecchi

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

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Martedì, 27 Agosto 2019 09:16

Le 10 donne più HOT dell'estate 2019

Agosto è stato il mese più "caldo" per i tradimenti: a tradire è il 34% degli italiani. il portale incontri-extraconiugali.com stila una graduatoria delle donne più «hot» dell'estate 2019.

Il caldo ha stimolato l'infedeltà. A tracciare un bilancio del mese che sta finendo è Incontri-ExtraConiugali.com, il portale più sicuro dove cercare un'avventura in totale discrezione e anonimato, secondo il quale a tradire il partner durante agosto è un terzo degli italiani. 

Sempre più italiani cedono alla tentazione della classica «scappatella d'agosto», quella leggera storia fugace di cui non rimane traccia al rientro dalle ferie. A metterlo in evidenza è Incontri-ExtraConiugali.com, il portale più sicuro dove cercare un'avventura in totale discrezione e anonimato.

Secondo quanto osserva Incontri-ExtraConiugali.com, includendo le diverse forme che può assumere il tradimento: da quello più tradizionale legato al sesso fino al semplice bacio, passando per il «tradimento virtuale» che si concretizza con un flirt via chat e con il sexting, durante questo mese il 34% degli italiani tradisce il partner.

"Si tratta solo di trasformare il "capriccio d'agosto" in realtà, per evitare che un'evasione di poco conto possa trasformarsi in una minaccia destabilizzante per la coppia" spiega Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Ed è infatti vero che il numero di coloro che pensano che fare sesso costituisca un tradimento è sempre più esiguo: la fedeltà fisica dunque non importa più, forse quella sentimentale sì.

"E se prima in una relazione extraconiugale era solo l'uomo a cercare sesso trasgressivo, ora questo desiderio si incrocia con quello delle donne. In passato il gentil sesso cercava una storia con sentimenti e dedizione, ora anche le donne hanno voglia di sperimentare avventure hot e vivere tutte quelle emozioni che si sono gradualmente assopite negli anni di matrimonio" spiega Alex Fantini.

Il fatto è che agosto è da sempre considerato il momento clou dell'estate, il mese più "caldo" per i tradimenti, il momento dell'anno in cui le coppie scoppiano ed in cui i giornali di gossip ed i social pullulano di scatti di bellezze sexy in topless o in bikini. E, proprio in questa occasione, Incontri-ExtraConiugali.com, il portale più sicuro dove cercare un'avventura in totale discrezione e anonimato, ha voluto stilare una classifica delle donne più calde ed affascinanti di quest'estate 2019.

Al primo posto c'è la bellissima Federica Nargi (29 anni), modella, showgirl, conduttrice televisiva ed attrice romana, moglie del calciatore Alessandro Matri, che proprio sui social sfoggia un corpo perfetto che trasuda una sensualità elegante. Secondo quanto rileva Incontri-ExtraConiugali.com è lei l'icona «hot» più desiderata quest'anno dagli italiani, insieme alla più carnale Taylor Mega (25 anni), la bella influencer friulana che si posiziona la secondo posto. A dispetto del suo nome che sembra anglosassone, Taylor è italianissima e sta regalando un'estate di grandi soddisfazioni ai suoi fan, infiammando la rete con topless ed altre fotografie «hot» molto accattivanti.

Sul podio, al terzo posto, c'è anche la moglie di un altro calciatore: l'argentina Wanda Nara (32 anni), diventata famosa in Italia per la sua avvenenza e per un presunto "triangolo" amoroso. Prima di sposare l'attuale marito Mauro Icardi, Wanda è infatti stata sposata con l'amico e collega calciatore Maxi López. Certo la showgirl e procuratrice sportiva argentina sa come attirare l'attenzione e sa bene anche come distoglierla dai «rumor» che circondano suo marito. Fu suo il merito del rinnovo del contratto di Icardi da quasi 5 milioni di euro annui con la squadra dell'Inter fino al 2021 e negli ultimi giorni, proprio mentre si discute il futuro lavorativo di suo marito, continua ad essere una delle protagoniste indiscusse dell'estate 2019.

La quarta posizione è stata conquistata dalla bellissima modella sarda (nata a Boston) Melissa Satta (33 anni), già celebre velina di Striscia la Notizia. Da poco tornata insieme al marito, il calciatore Kevin Prince Boateng, Melissa continua a mettere in risalto il suo «lato B» sui social postando scatti da urlo.

Il quinto posto è invece per Giulia De Lellis (23 anni), influencer originaria di Ostia, in provincia di Roma, volto noto in tv ed autrice del libro "Le corna stanno bene su tutto". Già concorrente del Gf Vip e prima ancora corteggiatrice di Uomini e Donne, Giulia ha ora ufficializzato la sua relazione con il pilota Andrea Iannone, ex di Belén Rodriguez. Sono loro, il pilota e l'influencer, la nuova coppia per eccellenza del gossip dell'estate 2019: la relazione l'hanno ufficializzata con una vacanza insieme e da allora la raccontano ai ritmi dei social.

E al numero sei della classifica di Incontri-ExtraConiugali.com troviamo proprio la showgirl argentina Belén Rodríguez (34 anni) che non poteva di certo essere assente dalla lista delle donne più "calde" dell'estate 2019. Da quando è tornata con il marito Stefano De Martino, Belén «ha una luce diversa che la rende ancora più attraente» sostengono i suoi fan.

In settima posizione abbiamo poi Oriana Sabatini (23 anni), attrice, modella e cantante anche lei argentina come Belén, nipote di Gabriela Sabatini, la grande tennista vincitrice dell'Open degli Stati Uniti nel 1990 e finalista a Wimbledon nel 1991.

Ottava segue Chiara Ferragni (32 anni), moglie di Fedez, che con la sua bellezza nordica quasi priva di décolleté continua a riceve grandi consensi da parte degli italiani. E chiudono poi la classifica stilata da Incontri-ExtraConiugali.com la simpatica showgirl abruzzese Francesca Cipriani (35 anni), che si colloca al nono posto, e la conduttrice sportiva catanese Diletta Leotta (28 anni) con il suo viso acqua e sapone e curve da urlo che fanno girare la testa agli italiani.

«E sì agli italiani gira proprio la testa. Soprattutto questo mese, quando il caldo stimola l'infedeltà» commenta Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com. Secondo il portale dedicato a chi cerca un'avventura in totale discrezione e anonimato, a tradire il partner durante agosto è infatti più di un terzo degli italiani.

Saranno tutte le foto sexy postate sui social dalle italiche bellezze, sarà l'aumento del testosterone legato ad una maggiore esposizione al sole, il fatto è che sempre più italiani cedono alla tentazione della classica «scappatella d'agosto», quella leggera storia fugace di cui non rimane traccia al rientro dalle ferie.

«Includendo le diverse forme che può assumere il tradimento: da quello più tradizionale legato al sesso al semplice bacio, passando per il "tradimento virtuale" che si concretizza con un flirt via chat e con il sexting, durante questo mese oltre un terzo degli italiani tradisce il partner» puntualizza Alex Fantini.

«Si tratta solo di trasformare il "capriccio d'agosto" in realtà, per evitare che un'evasione di poco conto possa trasformarsi in una minaccia destabilizzante per la coppia» aggiunge il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Ed è infatti vero che il numero di coloro che pensano che fare sesso costituisca un tradimento è sempre più esiguo: la fedeltà fisica dunque non importa più, forse quella sentimentale sì.

«Se prima in una relazione extraconiugale era solo l'uomo a cercare sesso trasgressivo, ora questo desiderio si incrocia con quello delle donne. In passato il gentil sesso cercava una storia con sentimenti e dedizione, ora anche le donne hanno voglia di sperimentare avventure hot e vivere tutte quelle emozioni che si sono gradualmente assopite negli anni di matrimonio» spiega Alex Fantini.

 

Intuire l’oltre attraverso la luce delle idee per condurre la realtà che ci circonda nell’iperuranio.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 25 agosto 2019 - I giovani posseggono il dono della creatività, proveniente dall’energia della mente, che spinge ad allontanare da sé i condizionamenti messi in atto dall’ambiente circostante. Una spinta a non fermarsi alle apparenze ma mossi a scendere alla velocità della luce nella profondità del proprio intimo, per raggiungere incontrastati il mondo delle idee.

Vedere nel proprio oltre è come approdare nell’iperuranio di Platone, nel mondo delle idee immutabili, solo raggiungibili con la forza dell’intelletto. Una dimensione metafisica che va oltre il visibile delle stelle, il cui valore dipende dal suo grado di universalità. Intuire significa, andare oltre, e scrutare con l’occhio attento della mente tutto il mondo interiore dell’uomo, con lo scopo di riportarlo in superficie per mostrarlo agli occhi del mondo.

Lampi improvvisi che appaiono per insight, per illuminazione, nella mente del genio quando scopre una soluzione che va oltre tutto quello che il mondo sensibile ha prodotto fino a quel momento. I giovani hanno la mente libera che dona loro la forza istintiva di chi non conosce il mondo e vorrebbe lasciare un segno indelebile della propria presenza sulla terra. L’istinto è una propensione naturale verso la vita, ma anche espressione di talento, in grado di stimolare l’intuito ad osservare la realtà con l’occhio accorto dello scienziato. La creatività è un flusso di energia che si mobilizza grazie all’azione dinamica messa in atto dall’intuito e dall’istinto che agiscono di concerto per favorire la nascita delle idee. La luce delle idee non appare in modo spontaneo, necessita di un lungo percorso prima di raggiungere la luce del sole. Ogni scoperta è spesso lontana dal contesto della ricerca, a volte frutto del caso. Compito della scuola è formare gli studenti a valorizzare i propri talenti stimolandoli a illuminare la creatività. Una materia trascurata dagli allievi che conteneva le basi per incoraggiare la nascita delle idee, era il laboratorio di applicazioni tecniche che forniva il metodo per realizzare un progetto da realizzare attraverso un procedimento costituito da sette fasi: ideazione, schizzo, prototipo, progetto, realizzazione pratica, verifica, collaudo e critica e relazione finale. L’intuito si rinforza quando l’uomo ha interiorizzato un procedimento.

Ogni invenzione è frutto del suo destino, solo se l’individuo è in grado di vederla in tutte le sue manifestazioni e questa, di mostrarsi in tutto il suo splendore. L’illuminazione è ciò che differenzia l’invenzione dalla innovazione: l’invenzione è una luce che appare nell’uomo è che ricombina in modo differente gli elementi della realtà. L’innovazione, di prodotto o di processo, è spesso legata al restyling. Pensiamo alle scoperte fatte da intere generazioni nel corso del tempo, alla invenzione della stampa a caratteri mobili per opera del tedesco Johannes Gutenberg che fu illuminato nella sua idea mentre osservava i contadini intenti a pigiare l’uova con il torchio. Ciò che dobbiamo valutare, con un profondo senso di partecipazione, è la spinta propulsiva fornita dalle nuove generazioni alle invenzioni che caratterizzano il mondo del terzo millennio. Nel mondo analogico le intuizioni dei giovani rimanevano spesso archiviate in spazi di visibilità ristretti. Nel mondo digitale la comunicazione raggiunge rapidamente i confini più estremi del globo, favorendo in modo capillare la diffusione delle invenzioni dei giovani che riescono ad incidere in modo radicale negli stili di vita e nei comportamenti delle persone. Dobbiamo promuovere ogni tipo di iniziativa tesa a sostenere i giovani verso la ricerca continua di idee, per nutrire l’anima del nostro pianeta e renderla immortale come l’anima di Platone.

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

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Sicilia al primo posto con il 22% di preferenze. Nella top-10 ci sono anche Sardegna (18%), Puglia (15), Liguria (10%), Emilia Romagna (8%), Toscana (7%), Lazio (6%), Molise (5%), l'Abruzzo (4%) e Calabria (3%).

Roma16 Agosto 2019 - SpeedVacanze.it, tour operator specializzato nell'organizzazione di viaggi per single senza coppie né bambini, ha condotto uno studio tra i suoi iscritti per scoprire quali sono le regioni in cui ci siano maggiori possibilità di coronarsi latin lover.

La prima posizione spetta alla Sicilia con il 22% di preferenze. Il territorio siculo sembra proprio ispirare il desiderio di compagnia: le siciliane sono tra le donne più apprezzate per i loro tratti tipicamente mediterranei che non smettono di essere i segni caratteristici della bellezza italiana, mentre gli uomini vengono considerati come quelli che trasmettono maggior senso di sicurezza e maggiore passione, forse anche grazie al loro accento.

Al secondo posto troviamo, con il 18% di scelte, la Sardegna: un ever green nelle mete turistiche italiane che colpisce soprattutto per il suo essere sede di numerose scappatelle estive, spesso diventate anche storie d'amore. Come mai? La risposta è semplice: la Sardegna da sempre è anche meta vip e quindi, inevitabilmente, luogo di tendenza che porta i vacanzieri ad essere sempre curati, alla moda e più sicuri di sé. In questo modo, si tende anche ad essere più aperti a conoscere e, perché no, a lasciarsi andare agli amori sotto l'ombrellone.

Il terzo posto, infine, viene conquistato con il 14% di preferenze dalla Puglia. In questo caso, però, i fattori che spingerebbero i vacanzieri a sceglierla come meta per conquistare l'eventuale partner, sono principalmente territoriali: sembra infatti che l'aria delle terre pugliesi, bagnate da un mare cristallino e dalle calde sere d'estate accompagnate dal luccichio delle lucciole, crei la giusta atmosfera per concedersi un po' di spazio anche alle esperienze amorose in vacanza.

Nella top-10 ci sono anche Liguria (10%), Emilia Romagna (8%), Toscana (7%), Lazio (6%), Molise (5%), Abruzzo (4%) e Calabria (3%).

«Questi trend geografici dimostrano anche la presa di consapevolezza da parte degli italiani che per conquistare un partner non è necessario andare all'estero» dichiara Roberto Sberna, direttore generale di SpeedVacanze.it. (WORLDNET)

Lunedì, 19 Agosto 2019 07:16

Opinioni: Conoscere implica coraggio

Di Paolo Mario Buttiglieri Fiorenzuola d'Arda (PC) 18 agosto 2019 - Una donna potrebbe evitare di innamorarsi di un uomo che dopo qualche tempo deciderà di ucciderla o di lasciarla per un’altra donna?
E’ una domanda che quasi mai le donne si pongono, specialmente quando si sentono attratte da un uomo.


La comunicazione non verbale ha da tempo messo a fuoco i comportamenti e le caratteristiche dell’uomo carnefice.
Quello che manca è il desiderio delle vittime di conoscere la realtà, molte donne preferiscono immaginare l’identità dell’uomo che le attrae, piuttosto che conoscere le sue reali caratteristiche.
Conoscere la realtà implica un certo coraggio e scelte apparentemente scomode, che in realtà ci rendono la vita molto semplice e sicura.


Ma la verità non ha mai interessato molto alla gente.


La civiltà occidentale è nata con la crocifissione di un ebreo di nome Gesù e la liberazione di un altro ebreo di nome Barabba.
Barabba è la fonte di ispirazione della cultura occidentale e non Gesù. Nelle chiese cristiane viene mostrato Gesù solo per ammonire i fedeli, che se dovessero comportarsi come lui farebbero la stessa fine. Mentre invece se si comportano come Barabba non finiranno mai in croce. E infatti lo scopo delle chiese cristiane è stato quello di diffondere il pensiero di Barabba, usando l’escamotage di attribuirlo a Cristo.
E proprio per questo motivo gli Stati occidentali hanno aperto le porte alle organizzazioni cristiane, ovvero barabbiche. Infatti la religione è sempre funzionale allo Stato.
Per concludere è meglio studiare il pensiero di Barabba per capire la storia dell’Occidente. Mentre studiare il Vangelo, la vita ed il pensiero di Cristo è utile solo a chi cerca la felicità, la gioia e l’amore.

Paolo Mario Buttiglieri, sociologo

La mediocrità vincola le persone a rimanere nel mezzo e agire senza eccessi.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 18 agosto 2019 - La comfort zone è un luogo molto frequentato da un’insieme di persone che vivono la quotidianità evitando la presenza di situazioni che possano interferire con la propria identità. Le circostanze esterne influenzano la stabilità degli individui che cercano di preservarla tenendo a debita distanze le persone che possono minare la loro tranquillità.

Questi comportamenti sono frequenti nella società civile, e nelle organizzazioni aziendali, dove i responsabili tengono a debita distanza le persone (cittadini e lavoratori) per spegnere il fuoco ardente della creatività e l’energia vitale prodotta delle idee. La creatività è una dote innata dell’uomo, che necessita di essere continuamente alimentata per consentire al mondo della fantasia di unire gli elementi esistenti della realtà con connessioni nuove, per mostrare ogni giorno una immagine diversa di se stessa.

Una condizione che si dovrebbe trovare spontanea in ogni anfratto della società civile, e del mondo delle imprese, disposte ad alimentare l’entusiasmo, e la passione del fare, con lo scopo di avviare un sistema di relazioni sociali, economiche e produttive pronte a valorizzare il merito delle persone. Un sistema sociale che funziona, premia l’impegno e la professionalità degli individui, come valore aggiunto per la nascita di una identità che illumina il mondo con la luce prodotta dall’energia della genialità.
Perché questo accada, è necessario introdurre un modello organizzativo di tipo circolare, che consenta agli individui di osservare dallo stesso piano, ma da posizioni differenti, gli scopi comuni da raggiungere insieme. Filippo Barbera in un saggio dal titolo: “Persona e merito, per una critica della ragione meritocratica”, afferma: «Un ambiente competitivo non aiuta a far emergere le singolarità, le specificità e il talento di ciascuno e soprattutto non aiuta le attività umane, sociali e lavorative, qualunque esse siano, a conseguire risultati migliori attraverso un processo orizzontale di circolazione e scambio, di verifica dei saperi e delle conoscenze».

Dalla Piramide al Cerchio diventa quindi il modello di riferimento universale per favorire la scomparsa della mediocrità, definita come l’insieme di condizioni dove la persona avverte di essere mediocre pur disponendo di talenti che vengono tenuti debitamente a distanza e posti ai confini estremi dell’organizzazione.
Quante volte il singolo lettore avrà vissuto situazioni simili accompagnate da una condizione di forte disagio per la mancata adesione dei propri superiori all’ascolto. Filippo Barbera prosegue: «In ogni uomo, donna e bambino giacciono sepolti talenti, potenzialità e versatilità che possono trovare in un ambiente collaborativo e cooperante il giusto riconoscimento e valorizzazione. In un ambiente collaborativo chi è dotato di alcune potenzialità, talenti o capacità può sostenere e completare l’azione di chi possiede altre potenzialità e capacità che possono così sostenersi a vicenda, operando di comune accordo in vista di un fine comune. Ciò contribuirebbe a migliorare la stessa qualità di ciò che si crea e si produce, ma anche i rapporti umani e sociali tra le persone».

Questo è il valore della Conoscenza Condivisa® in grado di fare emergere il valore delle persone modificando la struttura organizzativa. La mediocrità evita alle eccellenze di esprimersi perché offusca la luce di chi è stato investito con ruoli di responsabilità che non è in grado di gestire nelle modalità richieste dal modello organizzativo in atto. Nemmeno i suggerimenti provenienti dai suoi subalterni, sono in grado di modificare le scelte e le decisioni, forte del ruolo assegnato e dell’appoggio incondizionato ricevuto dall’organizzazione. Errori che nel tempo indossano la veste del disastro irreversibile.

La persona è come una pianta, richiede attenzione e dedizione quotidiana per farla crescere consapevole che le idee sono le dimensioni invisibili più importanti su cui la società del terzo millennio deve puntare, per rinforzare l’impegno sociale ed economico del futuro. La meritocrazia è il lato opposto della mediocrità, è una parola composta il cui significato assegna potere a chi ha merito.

Perché si verifichi questa condizione è necessario che il merito delle persone venga riconosciuto attraverso una disamina attenta, puntuale e trasparente delle azioni intraprese, e dei risultati conseguiti, da persone esterne alla posizione organizzativa.

“Un esame di stato” necessario per garantire una valutazione intimamente coerente della persona e del profilo da esaminare. Il merito è soggettivo e un sistema sociale, e produttivo, ancora legato al passato dove regna incontrastato il modello piramidale, non è in grado di avviare il necessario cambiamento che il terzo millennio “inascoltato” invoca da tempo: spegnere il faro della mediocrità e accendere la luce della meritocrazia dove le persone vengono valorizzate in base ai propri talenti e alla modalità con la quale applicano la Conoscenza Condivisa® prendendo le distanze da chi ancora lega la carriera dei propri collaboratori più per affinità personali che per meriti.

Una fase molto delicata dove l’empatia gioca un ruolo fondamentale ancorato più al sistema delle relazioni che al bene comune. Il prof. Francesco Lamendola in un articolo dal titolo: “La grande minaccia a una vita piena e consapevole è la sfiducia negli uomini e nelle idee”, afferma: «Un’esistenza dominata dalla delusione, dal rancore e della frustrazione, è uno strumento spuntato che non solo non offre alcun beneficio a colui che lo possiede, ma produce una spirale perversa di dolore e crudeltà che si espande tutto intorno, in cerchi sempre più ampi. Quando non ci si aspetto più nulla di buono né dal prossimo, né dalle idee, allora la vita perde ogni attrattiva e diviene un lungo tormento, in cui l'ingegno affina le sue armi per produrre il massimo della devastazione attorno a sé».

Il cambiamento è lì a portata di mano, prossimo ad una svolta, ma ancora è forte la resistenza a mantenere le cose come stanno. Il nuovo fa paura. Cambiare il certo per l’incerto è molto difficile. C’è ancora molto timore e le persone tendono a rimanere nella comfort zone perché riduce progressivamente la complessità: perché crearmi dei problemi? Il filosofo Arthur Schopenhauer nel libro I Porcospini riporta la metafora dell’aquila e del gabbiano dove mette in evidenza che ogni creatura umana ha delle differenze che ognuno può amare, apprezzare e rispettare.

«L’aquila: la mia natura mi ha dotato di grandi ali scure per volare nell’alto dei cieli». È impossibile per il gabbiano riuscire a spuntare le ali all’aquila per impedirgli di volare in alto e raggiungere le cime innevate, come è impossibile per il potere tarpare le ali alle persone ricche di talenti perché rimangano sottomesse agli ordini impartiti dal diretto superiore, rimanendo ferme sulla riva del mare ad osservare le navi quando raggiungono il porto. Le ali rappresentano il valore della meritocrazia capace di fare volare le persone verso le vette più alte per raggiungere insieme il bene comune delle aziende e della società civile.

 

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/filosofia/5072-misantropia-e-misologia 
https://www.roars.it/online/contro-la-meritocrazia/ 
http://www.rivistapersona.it/wp/wp-content/uploads/2017/03/Persona-e-merito-per-una-critica-della-ragione-meritocratica.pdf 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Pubblicato in Lavoro Emilia

Da un sondaggio condotto da SpeedDate.it su un campione di mille uomini e mille donne di età compresa tra i 18 ed i 50 anni risulta che oltre 9 persone su 10 (92%) hanno lo smartphone quesi sempre in mano, lo utilizzano sui mezzi pubblici, nel luogo di lavoro e perfino in vacanza.

Roma - Oltre 9 italiani su 10 hanno lo smartphone sempre in mano, lo utilizzano sui mezzi pubblici e nel luogo di lavoro. Il 75% degli italiani dichiara inoltre che non rinuncerà a questa abitudine neanche in vacanza.

A metterlo in evidenza è un'analisi di SpeedDate.it, il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner, che ha realizzato un sondaggio coinvolgendo 2 mila uomini e donne single di età compresa tra i 18 ed i 50 anni.

Ad essere «vittime» della «sindrome da hand-phone» -così come è stata definita a livello internazionale questa dipendenza- sarebbero dunque 56 milioni di italiani.

«Il telefonino ha la capacità "ipnotizzare" le persone davanti ad uno schermo» commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it, sintetizzando i risultati della ricerca.

«Gli italiani sembrano essere così tanto presi dal loro telefonino da riuscire ad utilizzare una sola mano per moltissime attività che prima eseguivano a due mani, pur di non staccarsi dal loro cellulare» aggiunge Giuseppe Gambardella, fondatore di SpeedDate.it e di SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato l'esclusiva formula dei viaggi e delle crociere di gruppo per single.

«In Italia ci sono oggi quasi 90 milioni di smartphone attivi, che gli italiani utilizzano sempre di più per navigare su Internet e sui social network, oltre che per le tradizionali chiamate, che arrivano a sommare 50 miliardi di telefonate ogni anno: oltre 136 milioni di telefonate ogni giorno» sostengono gli analisti di SpeedDate.it.

«Per strada oggi sembra spesso di essere circondati da "zombie" assorti nei loro telefonini. La sfida dunque è quella di imparare a governare la tecnologia senza diventarne schiavi» sottolinea Roberto Sberna. E vero è infatti che molto spesso, invece di rimanere «appiccicati» allo smartphone, si potrebbe approfittare del tempo libero per fare tante altre attività più interessanti, dalla lettura di un libro alle passeggiate, dal cucinare al praticare uno sport.

Certo staccarsi dallo smartphone non è semplice, ma con le esperienze proposte da SpeedDate.it e da SpeedVacanze.it non è così difficile. Durante lo "Speed Date" certamente l'uso del telefonino non è consentito e durante le "Speed Vacanze" le attività sono così tante che si perde gradualmente l'interesse per il telefonino.

Quanto tempo dedicano gli italiani al telefonino? Secondo SpeedDate.it un italiano su 5 utilizza il telefonino addirittura oltre 8 ore al giorno e questa percentuale sale al 45% tra i più giovani. Nella media generale, un altro 25% utilizza il telefonino per 4 ore al giorno. Il 20% si limita invece a "solo" 2 ore ed il rimanente 10% lo utilizza meno di un'ora al giorno.

«Tra i single ad essere più dipendenti dal telefonino sono maggiormente le donne e ad esserlo sono soprattutto i più giovani: la percentuale sale al 96% nella fascia di età compresa tra i 18 ed i 24 anni» concludono gli analisti di SpeedDate.it. (WORLDNET)

(ROMA 28 luglio 2019 - WORLDNET)

Lunedì, 12 Agosto 2019 07:32

L'originale reazione a un litigio di "vicinato"

Denunciata dai suoi vicini, li ridicolizza dipingendo la facciata di casa. Una dolce casa rosa decorata con due emoticon giganti, ciglia finte e bocca chiusa da una cerniera: è il culmine di uno strano litigio di quartiere che ha fatto notizia nella piccola città di Manhattan Beach, a sud da Los Angeles.

Manhattan Beach piace ai turisti e l'amministrazione comunale ha deciso alcuni anni fa di vietare l'affitto di appartamenti per meno di 30 giorni. Nonostante ciò, il proprietario di una casa sulla 39esima strada nella città californiana, a due passi dalla spiaggia, aveva posto l'affittasi sul portale online AirBnB. Sfortunatamente per lei, Kathryn Kidd è stata denunciata ai servizi municipali da un gruppo di vicini e condannata lo scorso maggio a pagare una multa di 4.000 dollari.

Situata a pochi metri dal mare, la casa è ideale per i turisti. Alcune settimane dopo, la casa della discordia fu ridipinta in rosa confetto e la sua facciata decorata con due grandi ciglia emoticon gialle. Uno alza gli occhi al cielo, come una persona in procinto di delirio; l'altro ha una bocca chiusa da una cerniera. Una soluzione estetica audace che ha infastidito ancora di più i vicini tanto che alcuni di loro si sono sentiti direttamente presi di mira da questi "emoji".

Questo è il caso, ad esempio, di Susan Wieland, che fa parte del gruppo di residenti che hanno denunciato il loro vicino e che hanno detto ai media locali che indossava ciglia finte quando ha incontrato la signora Kidd e quindi riconosce i due disegni. Ha assicurato che il nuovo aspetto della sua "casa allegra" era destinato a ravvivare il quartiere. "Tutti sono tristi, depressi, sempre preoccupati per gli affari degli altri, volevo inviare un messaggio di gioia, colorato e positivo", ha affermato la signora Kidd, che si difende sul sito web di EasyReaderNews.

Questa settimana, molti residenti locali arrabbiati, hanno portato la questione davanti al consiglio comunale per chiedere che la facciata della casa sia ridipinta con toni più neutri. Le autorità locali, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ora devono studiare il regolamento urbano per vedere se ciò è possibile.

(11 agosto 2019)

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