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Mercoledì, 29 Maggio 2024 06:32

Morto sul lavoro a Modena.

Paolo Capone, Leader UGL:” Più controlli per non dover piangere altre vittime”

Pubblicato in Lavoro Emilia

Incidente sul lavoro nel Piacentino. Paolo Capone, UGL: “Ennesima vittima di una strage che deve essere fermata”

Dichiarazione di Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL in merito all'incidente sul lavoro avvenuto in un'azienda del Piacentino in cui ha perso la vita un uomo di 58 anni

Pubblicato in Lavoro Piacenza

Si è svolta a Bologna la terza tappa del tour nazionale UGL "La sicurezza è il tuo futuro", organizzato dal Sindacato, per presentare i dati emersi dal Report 2022 UGL "La Sicurezza nei e sui luoghi di lavoro"

Pubblicato in Lavoro Emilia

In questo periodo di emergenza sanitaria, Ugl Autonomie Locali Emilia-Romagna interverrà per sollecitare tutti gli Enti locali della Regione, affinché provvedano a stipulare una polizza assicurativa, in caso di contagio da Coronavirus.

Al personale della Polizia locale, che svolge attività di monitoraggio ed applicazione del Decreto “Covid 19”, non è garantita alcuna tutela da infezione. Dunque, si sollecitano le amministrazioni locali a sottoscrivere una polizza assicurativa ad hoc.

“Anche nei Corpi di Polizia locale dell’Emilia-Romagna, si sono purtroppo verificati casi di contagio, assottigliando il numero di agenti idonei ad operare. La Polizia locale, dati anche i compiti d’istituto, è in prima linea per far rispettare le nuove norme necessarie a contenere l’emergenza sanitaria e garantire l’ordine pubblico in tale difficile periodo. Riteniamo, così, doveroso, da parte degli Enti locali, seguire le buone prassi ed attivare coperture assicurative per la Polizia locale, contro il Covid-19, affinché gli agenti non si trovino impreparati ad affrontare un eventuale contagio”, così dichiara Matteo Impagnatiello, segretario regionale di Ugl Autonomie Locali

Parma, 01.04.2020

 

Lunedì, 30 Marzo 2020 06:13

70 anni di sindacalismo nazionale

Il 24 marzo del 1950, a Napoli, nasceva la Cisnal, l’organizzazione sindacale dalla quale discende l’Unione Generale del Lavoro. Per settant’anni è stata e continua ad essere punto di riferimento del mondo del lavoro di orientamento “nazionale”, legato cioè alla cultura ed alla politica sociale dell’Italia tra le due guerre, che ha sperimentato corporativismo prima e socializzazione poi. Essa è baluardo per la tutela dei diritti dei lavoratori, avente come riferimento il superiore interesse della Nazione italiana. Parrebbero concetti desueti, fuori tempo massimo. Oggi, invece, risuonano ancora più attuali.

La globalizzazione ha obbligato ad accantonare la difesa dello stato sociale, il lavoro e la produzione nazionale: in questo lungo momento di emergenza sanitaria, ne avvertiamo dolorosamente la loro assenza.
Il sindacalismo rivoluzionario, sorto nel primo decennio del secolo scorso, aveva divulgato un principio, allora come oggi, molto contrastato: la Patria e la Nazione sono realtà ineliminabili, poggianti su fattori spirituali, morali, sociali ed economici di importanza primaria.

Oggi, l’Unione Generale del Lavoro, raccogliendone l’eredità e non accettando il degrado sociale e culturale, combatte in prima linea per realizzare una maggiore giustizia sociale ed una vera partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della nostra Costituzione. La corresponsabilizzazione dei lavoratori nelle scelte dell’impresa continuerà ad essere sostenuta avanzando proposte, attività formative che coinvolgano un numero sempre più ampio di lavoratori; una partecipazione così intesa svolgerà un ruolo di sviluppo attivo e realistico della democrazia nazionale: sarà il modo attraverso cui sarà possibile una trasformazione sociale sempre più a misura d’uomo.

Ci impegneremo nonostante l’ostracismo, a volte riscontrato verso “l’altro Sindacato”, per citare le parole del Segretario Generale Paolo Capone. Né accettiamo “l’ipoteca, con il capitalismo moderno, del potere economico sul potere politico, (che) ha reso gli esseri umani solo consumatori, del tutto strumentali agli interessi dei grandi gruppi finanziari supernazionali” come Pino Rauti , già negli anni ’80, aveva esattamente rappresentato.

Economia nazionale, sicurezza sul lavoro, tutela delle attività produttive nazionali contro le delocalizzazioni, disoccupazione giovanile, difficoltà per la nascita di nuove famiglie, ristrutturazioni aziendali che provocano la fine di lavoro per i lavoratori anziani, la vendita di aziende italiane in mani straniere, – come scrive Mario Giordano nel suo ultimo saggio- dove i nuovi proprietari non sono quasi mai dei padroni ma dei predoni: vi sarà battaglia, seppure costruttiva, della nostra Organizzazione sindacale per contribuire alla rinascita ed al rilancio di una Italia forte e coesa.
Buon anniversario, Ugl!

Parma, 29.03.2020
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma

Pubblicato in Cronaca Parma
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