Mercoledì, 03 Luglio 2024 11:23

Il Borgo del Gazzano: Storia, Innovazione Bio e un Parmigiano- Reggiano “sempre dolce” In evidenza

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[audio] Estratto dell'intervista ad Alfonso Minardi (Il Borgo del Gazzano)
La "Wow Room" de Il Borgo del Gazzano La "Wow Room" de Il Borgo del Gazzano

Nella quiete della campagna parmense, a Casalbaroncolo sorge un angolo di storia e innovazione: il “Borgo del Gazzano”.

Questo luogo non è solo un'azienda agricola/caseificio, ma un autentico viaggio nel tempo, dove le antiche tradizioni incontrano le moderne pratiche biologiche, creando un prodotto unico e inimitabile.

Il nome Borgo del Gazzano deriva dall’unione di due parole: "Borgo” e "Gazzano". Il primo termine sottolinea l'antichità del luogo, risalente a quando, mille anni fa, i monaci cistercensi crearono il primo formaggio grana a Bibbiano, a soli 20 km in linea d’aria da qui. Il secondo una località con radici storiche profonde risalenti all'epoca napoleonica.

Il Parmigiano-Reggiano è il più rinomato fra i tre formaggi D.O.P. a base di grana. La zona, un tempo paludosa, rendeva impossibile la comunicazione anche a soli m 100 di distanza e la vita era dedita all'autoconsumo. Le persone che vivevano qui conservavano il ghiaccio d'inverno nelle ghiacciaie per mantenere i prodotti freschi durante l'estate, mentre nella stagione più calda mettevano nei ricoveri le scorte per le stagioni più fredde (a quei tempi davvero rigidissime come temperature).

Una vita senza dubbio molto dura la cui aspettativa non arrivava a quarant’anni.

Mille anni dopo, il Borgo del Gazzano ha fatto una scelta che rappresenta una svolta: dedicarsi esclusivamente all'agricoltura biologica.

Questo ha comportato l’impossibilità di poter acquistare fieno e latte dai vicini poiché privi della certificazione biologica. Una scelta di moderna “autosufficienza” 4.0 che, sebbene per motivazioni profondamente diverse ritorna al minimo comune denominatore, l’autoconsumo, come mille anni prima. Un elemento che ha fatto nascere lo slogan "C'è una volta", una frase volutamente errata dal punto di vista grammaticale che cattura l'attenzione e che racchiude un’intrinseca verità storica e di marketing.

La realtà moderna non può essere infatti "come una volta" perché i prodotti e i gusti evolvono continuamente.

Il Parmigiano-Reggiano del Borgo del Gazzano si distingue per la moderna ricerca di sapori più delicati, grazie al sapiente mix di quattro razze diverse di bovine, ciascuna delle quali contribuisce con caratteristiche uniche, al prodotto finale: un parmigiano-reggiano “sempre dolce”, un formaggio molto delicato che molto ben si concilia con i palati contemporanei.

L'Esperienza dei Cinque Sensi

Visitare il Borgo del Gazzano significa immergersi in un tour sensoriale a tutto tondo. Non si tratta infatti solo di una visita guidata, ma di un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, che alla fine culmina nel più importante: il gusto. La degustazione infatti rappresenta la chiave di volta di tutto il percorso, dove il visitatore ritrova in una semplice scaglia da assaggiare tutta la nostra filosofia esposta durante il tour.

Tecnologia e Tradizione: Un Binomio Vincente

L'innovazione è un pilastro fondamentale del Borgo del Gazzano. Nel 1998, l'azienda fu una delle prime in Italia ad introdurre l'informatica nell'allevamento, grazie all’ausilio di braccialetti elettronici da applicare alla zampa posteriore destra di ciascun bovino per monitorare le vacche e programmare gli incroci genetici, evitando la consanguineità e migliorando la resa del latte.

L'attenzione ai dettagli è estrema: dalla raccolta del latte, che avviene in un perimetro ridotto, di soli m 200 percorsi dal camion a passo d’uomo, alla lavorazione in caseificio dove ogni fase è curata con precisione maniacale. Questo approccio permette di ottenere un Parmigiano di altissima qualità, paragonabile alla cura artigianale delle top car italiane.

La “Wow Room” e il Salatoio

Un momento clou della visita è l'ingresso nella "Wow Room", il magazzino di stagionatura, che lascia tutti i visitatori senza fiato. Qui si può apprezzare la differenza tra le varie scelte di Parmigiano, un dettaglio fondamentale per comprendere l'eccellenza del prodotto.

La salatura è un'altra fase cruciale. Le forme vengono girate quotidianamente per garantire una distribuzione uniforme del sale, creando un piccolo "tsunami" ad ogni girata.

Proprio per questo gli addetti del Borgo, dotati di una discreta dose di ironia, la soprannominano “la stanza dei giapponesi”.

Questa attenzione ai dettagli permette al Parmigiano del Borgo di stagionare nel miglior modo possibile.

Dice Alfonso Minardi, titolare insieme ai suoi due fratelli del Borgo del Gazzano:

La verità del formaggio si rivela al palato. Un Parmigiano-Reggiano di qualità lascia la bocca pulita, senza retrogusti amari o sgradevoli, invitando a un altro assaggio. Questo è il segreto del Borgo del Gazzano: un Parmigiano-Reggiano "sempre dolce", che incarna la filosofia del gusto come principio supremo”

Un Esempio di Eccellenza

Il Borgo del Gazzano è più di un'azienda agricola/caseificio; è un esempio di come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente. La scelta di abbracciare l'agricoltura biologica, unita a una cura maniacale dei dettagli e a una profonda conoscenza delle tecniche produttive ha permesso di dare risalto alla scelta delle razze bovine e di creare un Parmigiano-Reggiano unico nel suo genere.

Questo luogo rappresenta una testimonianza vivente della storia e della cultura del Parmigiano-Reggiano, offrendo ai visitatori un'esperienza indimenticabile e un prodotto di qualità superiore.

Visitare il Borgo del Gazzano significa immergersi in un mondo dove il passato e il presente si incontrano, basi di eccellenza gastronomica anche per il futuro, dove il prodotto finale, il parmigiano-reggiano”, DEVE essere “sempre dolce”. Altrimenti non vale…

 

(Ferdinando Vighi - Italian Food Expo)