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In tantissimi allo stadio Ennio Tardini di Parma per una sfida benefica ad ingresso gratuito tra le Vecchie Glorie del Parma Calcio e gli Amici di La Cultura si fa Sport, composta da giornalisti, autorità e imprenditori.

La partita “Un Goal per Giocamico” in collaborazione con Parma 1913 e Parma Academy, svoltasi ieri, domenica 18 novembre è stata organizzata per raccogliere fondi da donare all’Associazione Giocamico Onlus, che dal 1998 si fa carico delle attività ludico ricreative dei piccoli pazienti ricoverati all’Ospedale dei bambini di Parma.

L'evento si inserisce all'interno della manifestazione La Cultura si fa Sport 2018, arrivata alla settima edizione, che Sabato 27 ottobre aveva ospitato presso l'Auditorium Paganini un interessante evento di educazione allo sport insieme ad Arrigo Sacchi, Vincenzo Pincolini e Luca Baraldi. 

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Sport Parma
Giovedì, 15 Novembre 2018 16:25

Atti di vandalismo al liceo Ariosto di Reggio Emilia

Raid notturno all’Ariosto di Reggio Emilia: distrutte cinque finestre lanciando sassi dal parco Cervi, l’ex campo Tocci. Sporta denuncia ai Carabinieri.

Reggio Emilia -

Mattina di disagi, ieri, al liceo classico, dopo che alcuni vandali, nella notte di martedì, hanno distrutto cinque finestre lanciando sassi dal parco Cervi, l’ex campo Tocci.

Il danneggiamento ha costretto la dirigente scolastica Rossella Crisafi a trovare una nuova sistemazione a cinque classi per garantire comunque il regolare svolgimento delle lezioni. Ben cinque le finestre, di aule del primo e del secondo piano, distrutte dai vandali con sassi e pietre anche di grandi dimensioni.

La Provincia di Reggio ha subito predisposto la sostituzione dei vetri, così da garantire per oggi il rientro delle classi nelle rispettive aule.

I danni ammontano ad almeno un migliaio di euro e la stessa dirigente Crisafi si è già recata nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. La speranza è che le numerose telecamere presenti nella zona possano consentire di risalire agli autori della stupida bravata. 

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“Al di là del danno economico arrecato alla comunità e del disagio provocato ai ragazzi, ridotto comunque al minimo grazie all’intervento della dirigente scolastica e all’interessamento della consigliera provinciale Ilenia Malavasi, è comunque grave questo troppo frequente ripetersi di atti di vandalismo nei confronti di beni pubblici che si registrano un po’ in tutta la provincia: lo è ancora di più quando si prende di mira una scuola, che è il luogo deputato alla crescita e allo sviluppo delle competenze dei nostri giovani – commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Danneggiare una scuola o un parco frequentato da bambini significa violare una intera comunità: da parte delle istituzioni, ma anche delle famiglie, deve pertanto essere assicurato il massimo impegno perché il rispetto delle regole e dei valori di comunità rimangano sempre al centro del nostro vivere insieme”.

 

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Centinaia di giovani alla marcia “Non c'è futuro senza memoria”, in occasione dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali, tenutasi questa mattina a Parma in Oltretorrente. 

Parma -

Centinaia di giovani di diverse scuole della città hanno preso parte, questa mattina, in Oltretorrentealla marcia: “Non c'è futuro senza memoria”, per ricordare l'ottantesimo anniversario della promulgazione delle “Leggi Razziali”, con la firma del Regio Decreto per la difesa della razza nella scuola italiana. 

La marcia ha preso avvio da piazzale Picelli per percorre, poi, alcune vie del quartiere Oltretorrente. Il corteo ha fatto tappa alle Pietre d’Inciampo con la deposizione dei fiori e dei “biglietti della memoria” a Barriera Bixio con il ricordo delle sorelle Levi, deportate dalla loro abitazione di via Bixio, e in Strada del Quartiere con iricordo della famiglia Fano, per poi rientrare in Piazzale Picelli.

Al momento hanno preso parte il sindaco, Federico Pizzarotti; l'Assessora Nicoletta Paci, con delega ai Diritti ed alla Partecipazione dei cittadini, Don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi di Parma; il Rabbino Capo di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldstein e Bruno Scaltriti della Comunità di Sant'Egidio.

“Questa manifestazione – ha detto il sindaco, Federico Pizzarotti – è l'occasione per parlare di futuro e di speranza, per guardare avanti, contando sulla partecipazione dei giovani. Il razzismo e l'antisemitismo sono nati anche a causa dell'indifferenza e del silenzio delle persone. Oggi è più che mai necessario che le nuove generazioni si impegnino sul campo e riflettano su come dovrebbe essere il mondo che ci circonda. Non dobbiamo relegare questo momento solo alla commemorazione ed al ricordo, ma è necessario pensare a quello che ciascuno di noi può fare per migliorare la propria comunità, anche a fronte di fenomeni crescenti legati all'intolleranza. Per questo non bisogna mai ignorare la realtà e pensare alle proprie responsabilità personali, perché per imprimere un cambiamento serio è necessario l'impegno di ognuno di noi. Vi invito, pertanto, il prossimo 25 Aprile ad essere presenti al corteo ed in piazza Garibaldi per rimarcare i valori di questa giornata. Vi aspetto”.

L'Assessora ai Diritti e alla Partecipazione di cittadini, Nicoletta Paci, ha ringraziato gli organizzatori ed i tanti giovani presenti. “Mi fa piacere essere qui oggi – ha sottolineato Nicoletta Paci – proprio come Assessora ai Diritti dei Cittadini in quanto viviamo un momento difficile che è possibile superare con l'impegno di ogni giorno, anche con piccoli gesti quotidiani responsabili e mai casuali. Il 10 dicembre ricorrono i 70 anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: sarà anche quella un'occasione per portare una testimonianza forte per riconoscere il valore dei Diritti Universali, sempre e comunque”.

Don Luigi Valenti ha fatto riferimento a Papa Francesco ribadendo l'importanza del tema dell'uguaglianza e dell'integrazione “visto che tutti gli uomini sono cittadini della Terra”.

Il Rabbino Capo di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldsteinha ricordato la genesi delle leggi razziali in Italia ed ha rimarcato le differenze verso la Germania di Hitler. “Fu una legge – ha detto – disumana e diabolica”.

Bruno Scaltriti della Comunità di Sant'Egidio ha rimarcato l'importanza del ricordo ed ha parlato delle conseguenze delle Leggi razziali su famiglie e bambini.

Ricordare per non dimenticare, quindi, perché, come scriveva Primo Levi, “E' avvenuto, quindi può accadere di nuovo” e per dire no ad ogni forma di discriminazione. La marcia è stata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, con il contributo del Comune di Parma. 

Anche Parma vide deportare vari concittadini di origine ebraica tra i quali, purtroppo, non mancarono ragazzi e bambini. La comunità ebraica cittadina, nell’autunno del 1938, contava 134 membri: 62 donne e 72 uomini. Tra di loro, 6 erano bambini in età scolare e 12 i ragazzi iscritti alle scuole superiori e all’università. Per sfuggire al pericolo di essere arrestati, alcuni ebrei decisero di espatriare, ma 74 furono deportati dal Parmense e 23 furono vittime dello sterminio: tra loro 6 bambini. 

 

LE SCUOLE CHE HANNO ADERITO

Hanno aderito il Liceo Marconi, Rete di Scuole per la Pace, Liceo Romagnosi , Liceo Ulivi, Liceo Albertina Sanvitale, Liceo Bertolucci, Istituto Tecnico Melloni, Liceo Maria Luigia, Istituto Comprensivo G. Verdi di Corcagnano, Scuola secondaria di primo grado Parmigiano, Scuola secondaria di primo grado Ferrari, Scuola secondaria di primo grado Salvo D'Acquisto, Scuola secondaria di primo grado Fra Salimbene, Scuola secondaria di primo grado Don Cavalli, Scuola Primaria Cocconi, Scuola Primaria Martiri di Cefalonia.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite diverse biciclette rinvenute nelle ultime settimane.

Di seguito le foto delle biciclette in questione. I legittimi proprietari potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.

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QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546

 

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La segnalazione è partita dai sanitari del Pronto Soccorso di Baggiovara, a cui si sono rivolti due minorenni in preda a forti dolori gastrointestinali, dopo che domenica avevano consumato la cena in un noto ristorante del centro storico di Modena. Controllate anche le strutture del locale.

MODENA –

Un’unità operativa del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Asl si è recata lunedì sera nel ristorante giapponese, dove un gruppo di amici che, nella serata di domenica aveva consumato una cena con la formula “all you can eat” per poi accusare forti malori riconducibili a un’intossicazione alimentare. Per due di loro, minorenni, è stato necessario l’intervento dei medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara che, come da prassi, ha allertato l’Asl.

La squadra del Servizio Igiene, con il supporto del servizio veterinario, oltre a raccogliere informazioni su quanto ingerito dalle persone che si sono sentite male, prima e durante la cena, ha accertato nel locale le condizioni di conservazione degli alimenti e le procedure adottate nella preparazione dei pasti, oltre all’igiene dei locali dove questi vengono preparati e degli strumenti atti alla preparazione. Sono poi stati prelevati alcuni alimenti “sospetti” che saranno sottoposti ad analisi. Per i risultati ci vorrà qualche tempo. 

Il maggiore “indiziato” è il pesce crudo, ingrediente base per la preparazione del sushi e, in particolare, l’Anisakis, un parassita vermiforme che, se assunto insieme all’alimento, può portare a problemi gastrointestinali come vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione, come è successo ai due minorenni ricoverati. 

Per scongiurare la contaminazione degli alimenti, soprattutto di quelli crude, esistono rigide norme europee da rispettare nella conservazione. Il pesce, una volta pescato, deve essere sottoposto ad abbattimento termico, deve cioè essere congelato e conservato a -20° C per almeno 24 ore. Per questa operazione non sono sufficienti i normali congelatori, ma ne occorrono di specifici. Questa operazione deve essere effettuata dal ristoratore o dal fornitore, che ha l’obbligo di vendere il prodotto accompagnato da un attestato di avvenuta bonifica. La catena del freddo, poi, non deve mai essere interrotta. Un prodotto scongelato, cioè, non deve mai essere ricongelato. 

Evidentemente, in questo complesso protocollo a garanzia della salute, qualcosa è andato storto. Starà alle indagini stabilire se la responsabilità per la cattiva conservazione che ha portato all’intossicazione dei clienti vada attribuita al ristoratore o al fornitore.

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Eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus. Luca Bellingeri è stato confermato presidente dell’associazione e Filippo Mordacci è diventato il nuovo comandante del Corpo Militi.

Parma -

Si sono chiusi domenica 21 ottobre, in Assistenza Pubblica Parma Onlus, i seggi elettorali per il rinnovo delle cariche sociali per il periodo 2018-2022.

Luca Bellingeri è stato confermato presidente dell’associazione di volontariato dell’Oltretorrente. È stato nominato ufficialmente lo scorso 30 ottobre, durante la prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, uscito dalla consultazione elettorale. Parmigiano, 35 anni, Bellingeri vive a Parma, dove lavora come ingegnere informatico. È diventato milite della Pubblica a soli 18 anni e, da allora, ha sempre onorato il suo impegno di volontario. 

Per il quadriennio 2018-2022, la Pubblica sarà diretta e amministrata, a titolo volontario, da un Consiglio direttivo composto da quindici persone, elette dai soci e tra i soci stessi. La stragrande maggioranza degli eletti è milite in Pubblica e, oltre all’attività di consigliere, continuerà a svolgere i propri turni di servizio.

Oltre al presidente Bellingeri, il Consiglio è costituito da Andrea Camin (vicepresidente), Maurizio De Vitis (segretario), Stefano Aimi (tesoriere), Filippo Mordacci (comandante del Corpo militi volontari), Cristiana Madoni (direttore sanitario) e Roberto Salati (direttore tecnico), che fanno parte della Giunta esecutiva. Gli altri consiglieri che gestiranno l’ente sono Marco Ablondi, Francesca Anedda, Alessandro Azzolini, Andrea Folli, Alberto Panizzi, Eugenio Piazza, Maurizio Romanelli e Paolo Tagliavini.

Mandato quadriennale anche per il Collegio dei Sindaci, composto da Lorenzo Ilariuzzi (presidente), Enrico Fermi e Pietro Silva.

«Ringrazio chi ha condiviso con me il mandato negli ultimi quattro anni – afferma il presidente Luca Bellingeri perché senza il lavoro di gruppo non saremmo di nuovo qui oggi. Il merito di aver raggiunto, con impegno e tenacia, gli obiettivi prefissati va quindi a tutta la giunta esecutiva uscente. Adesso dobbiamo però guardare avanti, verso il futuro: la Pubblica non deve fermarsi perché il mondo del volontariato è in continuo divenire. Mi auguro che, come negli ultimi 116 anni, la Pubblica abbia una connotazione positiva all’interno della città e per tutta la popolazione, in particolare per quella che vive in una situazione di disagio. Per fare questo mi sembra doveroso, nei prossimi quattro anni, individuare e coinvolgere nuove persone e aprirsi a nuove idee, per continuare a mantenere la Pubblica al passo coi tempi». 

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                                      Da sinistra il Comandante Filippo Mordacci e presidente Luca Bellingeri

Figura centrale, sarà anche quella del comandante del corpo militi, che coordinerà e dirigerà l’intero assetto dei volontari. «Sono molto gratificato da questo ruolo, benché consapevole di quanta responsabilità comporti», dichiara il nuovo comandante Filippo Mordacci. «Ci tengo a ringraziare Andrea Camin, comandante uscente, per il sostegno e l’aiuto dato alla famiglia della Pubblica in questi quattro anni. Cercheremo di lavorare con impegno per migliorarci, soprattutto in ambito di sicurezza e di servizio, sicuramente i temi più delicati. È una sfida non semplice, ma sono convinto che, grazie al lavoro e al sostegno di tutti, manterremo sempre forte il legame che dal 1902 lega i nostri volontari ai cittadini di Parma».

 

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Due minorenni modenesi hanno cenato in un noto locale di cucina giapponese, ma nella notte hanno accusato forti dolori addominali e vomito che ha reso necessario l’intervento dei sanitari dell’ospedale di Baggiovara. Informata l’ASL che prenderà le opportune misure nei confronti del locale.

MODENA –

Paghi un prezzo fisso, spesso irrisorio, e mangi tutto quello che vuoi, anche a costo di…sentirti male. E non perché hai mangiato troppo, ma perché, probabilmente, il cibo era scadente. Così la serata di due minorenni modenesi di 16 e 17 anni, che domenica sera avevano deciso di cenare con un gruppo di amici in un ristorante “giapponese” di Modena con la formula “all you can eat”, è finita…al Pronto Soccorso.

La comitiva, composta da circa una dozzina di ragazzi, subito dopo aver cenato nel locale ha cominciato ad avvertire alcuni malesseri, tra cui nausea, vomito e diarrea. Per molti di loro, dopo una nottata passata in bianco, la situazione si è risolta, ma per due di loro è stato necessario recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara. Ai due minorenni è stata diagnosticata una forte gastroenterite con conseguente disidratazione ed è stato necessario trattenerli per quasi due giorni presso l’osservazione breve intensiva del pronto soccorso del nosocomio e sottoporli alle cure necessarie. 

Come da protocollo, l’Azienda ospedaliera dovrà segnalare all’Asl il caso e il nome del locale dove i ragazzi hanno consumato la cena. Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione avvierà poi le opportune verifiche e prenderà tutti i provvedimenti del caso. 

Certo è che la “moda” dell’ “All you can eat” ha fatto sorgere numerosi locali, spesso gestiti da cinesi, che offrono cibo giapponese, quindi a base di pesce crudo, come sushi o sashimi a prezzo bassissimo, a discapito della qualità. Tuttavia, proprio il pesce crudo, per non incorrere in pericoli per la salute, deve essere sottoposto a una rigida procedura di abbattimento termico ed essere conservato in modo da non contaminare o essere contaminato da altri cibi. Evidentemente, nel locale, qualcosa è andato storto.

 

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E' stato conferito il titolo di “Presidio Culturale Italiano" al Comune di Parma in occasione di "S.E.M.I. Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione" organizzato da Cultura Italiae. Il premio è stato consegnato dal presidente di Cultura Italiae Angelo Argento e dal Direttore Generale Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri al sindaco Federico Pizzarotti e all'assessore alla Cultura Michele Guerra

"Ringrazio per questo importante riconoscimento. Diventare Capitale della Cultura è stato ed è un percorso di tutta la nostra città. Abbiamo superato grandi sfide, abbiamo avuto una città che ha saputo crederci e non si è mai arresa. Parma ha sfruttato ciò che aveva mettendolo a sistema, unendo realtà del territorio e risorse. La più grande sfida che vorremmo vincere non quella di far venire tante persone nella nostra città ma far riscoprire ai parmigiani l'orgoglio di essere parmigiani. Se sapremo fare tesoro del percorso fatto saremo un esempio. Il vostro riconoscimento conferma che stiamo percorrendo la strada giusta e che qualche 'seme' lo abbiamo gettato" ha commentato il sindaco Federico Pizzarotti.

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Cultura Italiae, nata il 14 dicembre 2016 presso la Fondazione G. Feltrinelli a Milano, è una Associazione indipendente che connette esponenti della società civile con lo scopo di incanalare il capitale immateriale di competenza, eccellenza e merito costruito dalla relazione di queste persone verso un costruttivo cambiamento sociale. Il Presidente di Cultura Italiae, Angelo Argento, è coadiuvato da quattro Vice Presidenti, Franca Coin, Simonetta Giordani, Alberto Improda e Alberto Luna e dal segretario generale, Veronica Pamio. L’Associazione opera nei vari settori culturali e creativi dove l’Italia è conosciuta come un esempio di eccellenza, merito e innovazione e ha come obiettivo concreto di raccogliere lo sforzo congiunto di donne e uomini del mondo della cultura, dello sport, dell’innovazione, delle arti, dell’impresa e delle professioni per realizzare specifici progetti concreti finalizzati a valorizzare l’Italia del merito e dell’eccellenza e a incentivare le nuove generazioni a investire tempo e idee per la crescita e lo sviluppo del Paese.

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Fonte: Comune di Parma

La tragedia ieri attorno alle 13, quando la piccola si è allontanata dalla mamma ed è finita in strada, proprio nel momento in cui una Fiat Multipla usciva da un parcheggio. Inutili i soccorsi, la piccola è morta sul colpo.

MODENA –

Una domenica come tante, con la partecipazione alla messa presso la Chiesa Evangelica di via Bembo, una laterale di Via Nazionale per Carpi, nella zona di San Cataldo, si è trasformata in tragedia per una famiglia di origini ghanesi, da tempo residente a Camposanto. 

Erano circa le 13 quando, all’uscita dalla funzione, la piccola Rebecca Amadu, 5 anni, si è allontanata dalla mamma, forse per raggiungere uno zio o un amichetto. Il destino, però, era in agguato, la bimba, infatti, è finita in strada proprio quando dal parcheggio stava uscendo una Fiat Multipla, condotta da una 46 enne di Nonantola. L’auto ha travolto in pieno Rebecca, che è morta sul colpo, sotto gli occhi della mamma e di una sorella. Inutile l’intervento del 118, che ha solo potuto constatare il decesso della bimba. La mamma e la conducente della Multipla, che si è regolarmente fermata per prestare soccorso, hanno avuto un malore.

Rebecca, che era nata a Modena, lascia la mamma, il papà, che lavora alla New Holland, e quattro fratellini. La famiglia risiede a Camposanto, nella Bassa modenese. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. 

 

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Quattro minorenni, tutti residenti nel Frignano, erano dediti ai furti di automezzi e spaccio di droga. Sono stati fermati dai Carabinieri durante una notte di inseguimenti, durante la quale i ragazzi hanno anche speronato una gazzella ferendo un militare.

PAVULLO –

Spesso li si definisce “ragazzi terribili” o si giustificano le loro azioni come “bravate”, ma i quattro minorenni, tre diciassettenni e un quindicenne, fermati tra sabato e domenica a Pavullo, dopo una nottata decisamente movimentata, avevano messo in piedi una vera e propria baby gang dedita al furto di automezzipur non avendo la patente, e di spaccio di sostanze stupefacenti

Dopo le numerose denunce di furti di auto e furgoni, avvenuti in diversi luoghi del Frignano, nella notte tra sabato e domenica i Carabinieri hanno organizzato diversi posti di blocco per tentare di intercettare i ladri. 

Proprio a uno di questi è stato fermato un mezzo con a bordo uno dei diciassettenni, mentre un altro, anch’esso rubato, è riuscito a fuggire. Attorno alle tre del mattino, i carabinieri hanno intercettato il furgone e lo hanno “stretto” davanti e dietro per costringerlo a fermarsi. Il giovane conducente, tuttavia, non si è perso d’animo e, forse credendosi in un film o in un videogioco, ha fatto retromarcia nel tentativo di darsi alla fuga. Nel compiere la manovra, però, ha speronato la gazzella dei Carabinieri, ferendo uno dei militari.

Insieme al compare fermato in precedenza, è stato quindi portato in caserma, ma anche qui, i due “ragazzini” non si sono mostrati collaborativi, mantenendo il più assoluto silenzio sui dettagli dei loro furti e sul nome dei complici. Le indagini, tuttavia, sono proseguite anche senza la loro collaborazione, consentendo di identificare anche il resto della banda, composta da altri due minorenni. 

I quattro, tutti residenti sull’Appennino modenese e regolarmente iscritti a scuole locali, sono stati denunciati per furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e pure per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, poiché durante le perquisizioni sono stati trovati in possesso di 45 grammi di hashish, un bilancino di precisione e un’ampolla.

Pubblicato in Cronaca Modena
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