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Ricerca e innovazione: con Spinner 149 aziende, 2000 nuovi occupati e oltre 500 mila persone coinvolte. L'assessore Patrizio Bianchi: "Con Spinner abbiamo creato un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio" -

Parma, 20 giugno 2014 -

Imprese innovative, startup, spinoff, ricerca, sviluppo e soprattutto nuovi occupati: sono queste le parole chiave emerse dal racconto dell'esperienza Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Oltre 13 anni di lavoro che hanno permesso in Emilia-Romagna di investire nella crescita del territorio e far nascere 149 nuove aziende delle quali 115 ancora attive, con un tasso di sopravvivenza pari al 77% e un fatturato medio in crescita costante. Tra queste anche 60 spinoff accademici, risultati che rendono la Sovvenzione Spinner best practice delle politiche per gli spin off in ambito universitario. I traguardi di Spinner sono stati presentati ieri in Regione al convegno Work Maker.

"Durante la sua attività, Spinner è stato capace di creare un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio - ha detto l'assessore regionale alla Ricerca e Università Patrizio Bianchi - Continueremo ad investire per creare nuova occupazione e occasioni di autoimprenditorialità, coinvolgendo le scuole medie superiori, rivolgendoci non solo alla ricerca ma anche alla creatività e pensando un programma rivolto non soltanto ai giovani".
"Spinner è stata un'esperienza di lungo periodo - ha detto Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner - con cui si è trasferita l'alta specializzazione di laureati e dottorandi alle imprese che volevano innovarsi, creando le condizioni per un ambiente stimolante che tutela e valorizza i talenti e permette lo sviluppo tecnologico ed economico del territorio".

Nelle azioni di trasferimento tecnologico degli 869 nuovi posti di lavoro creati, circa il 60% coinvolge le imprese ospitanti o l'ambito della ricerca per un legame stretto con l'università. Investire sul capitale umano, premiare l'istruzione e supportare l'innovazione delle imprese sono stati i pilastri delle azioni Spinner che hanno messo al primo posto le persone. Più di 500 mila persone che hanno potuto usufruire di questo percorso, avviato nel 2001, che ha dato ai giovani laureati e laureandi un incentivo alla creatività e al mettersi in gioco.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

L' avvio dei lavori di rafforzamento della Topcon Positioning System, multinazionale giapponese, che prevede a regime 500 posti di lavoro in più per personale qualificato. Un investimento fondamentale, circa 60 milioni di euro, per la zona colpita dal sisma. Il progetto è stato preceduto da un protocollo con la Regione -

Parma, 16 giugno 2014 -

Un innovativo polo tecnologico nella cittadina modenese di Concordia sulla Secchia, realtà colpita dal terremoto. Oggi, in via Per Vallalta 1, è stata posata la prima pietra simbolica che dà l'inizio ai lavori per la realizzazione di un progetto che prevede a regime 500 posti di lavoro, in prevalenza per tecnici e laureati in un'area di 127 mila mq con 33 mila mq di edifici, per un investimento globale di circa 60 milioni di euro.
Si tratta del rafforzamento di un'azienda già presente nel territorio del terremoto, la Topcon Positioning System, multinazionale con sede in Giappone (consociata Toshiba) leader nel settore delle apparecchiature elettroniche per il posizionamento con 720 milioni di fatturato e 3.900 dipendenti.
Decolla così un progetto che porta investimenti, occupazione qualificata e giovane, contenuti di ricerca e ricadute positive sulle principali filiere produttive locali, regionali ed oltre. Un progetto di grande importanza in un Comune colpito dal terremoto e che si inserisce nel solco del nuovo Piano regionale delle attività produttive, tra politiche per l'innovazione e per l'attrattività territoriale. L'avvio del progetto è stato preceduto da un protocollo siglato con l'assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna in data 12 ottobre 2012. Il protocollo anticipa in forma embrionale l'idea dei contratti di insediamento e sviluppo della proposta di legge della Giunta per la promozione degli investimenti (attrattività). Nel protocollo sono racchiuse le intenzioni dell'azienda e le possibilità di collaborazione con la rete regionale per l'alta tecnologia (Aster, laboratori, tecnopoli, ivi compreso il nuovo tecnopolo biomedicale di Mirandola). La domanda di Topcon Infomobility sul bando regionale 'Ricerca, innovazione e crescita' per un cofinanziamento di ricerca è stata accolta, per un contributo di 505.575 euro.
L'intervento viene realizzato da due società partecipate di Topcon: Topcon Infomobility (hardware) e Topcon Tierra (software). Sono previsti tre step: una nuova sede di Infomobility e spostamento in loco di aziende e dipartimenti dislocati fuori dall'Emilia-Romagna (laboratori e campi prova); un villaggio per Pmi e Campus per atenei, centri di ricerca e incubatori; capannoni, albergo e area verde.

La ricerca nelle aree del sisma
Fin dai primi giorni del dopo sisma la Regione ha chiesto al Governo un fondo per il sostegno alla ricerca industriale: nel decreto 74/2012 sono stati stanziati 50 milioni, impegnati successivamente con l'ordinanza 109/2013. Il primo filone di finanziamento per l'acquisto di servizi di ricerca delle PMI è già stato assegnato a 68 imprese, per 2,9 milioni di euro. Il secondo filone di contributi per la ricerca delle PMI si chiude in questi giorni. A seguire il terzo, che prevede 20 milioni a disposizione delle medie e grandi imprese per progetti rilevanti (c'è anche Topcon). Con il bando Por Fesr "Ricerca, innovazione e crescita" sono arrivate 1209 domande di finanziamento. Ne abbiamo sostenute oltre 900, con un impegno di 70 milioni di euro e una previsione di circa 2.000 nuovi posti di lavoro.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Domenica, 15 Giugno 2014 11:40

Lupo, Rabboni: vogliamo tutelare gli agricoltori

Più risorse dalla Regione: 225 mila euro per il bando in uscita entro giugno.

Bologna, 12 giugno 2014.
"Negli incontri che abbiamo avuto sul territorio abbiamo registrato da parte degli allevatori molto interesse per la nostra iniziativa. Per questo abbiamo deciso di aumentare le risorse a disposizione del bando regionale per contrastare gli attacchi di lupo. Nel prossimo assestamento di bilancio destineremo 150 mila euro aggiuntivi che porteranno il plafond a disposizione a 225 mila euro". Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni annunciando l'uscita entro la fine di giugno del bando che finanzierà l'acquisto di cani pastore, recinzioni e altri strumenti di dissuasione. "Le leggi nazionali ed europee proteggono il lupo – ha aggiunto l'Assessore – noi vogliamo tutelare gli allevatori dalle predazioni".
Per illustrare gli obiettivi del bando la Regione ha condotto un ciclo di 13 incontri nelle località appenniniche in cui sono più frequenti gli attacchi. I funzionari regionali hanno incontrato decine di allevatori. Insieme agli esperti, ai rappresentanti dei servizi veterinari delle Asl responsabili dei risarcimenti, ai funzionari provinciali nonché agli esponenti dell' associazione regionale allevatori e delle organizzazioni agricole hanno discusso le difficoltà del settore e illustrato le opportunità offerte dalla Regione, raccogliendo complessivamente 195 manifestazioni d'interesse. "Un risultato importante, dopo le iniziali diffidenze, che ci conforta nella strada intrapresa - ha spiegato Rabboni - L'esperienza degli allevatori può aiutare i tecnici nell' impostare i progetti di difesa che saranno oggetto del bando. "
Il bando si aggiunge ai risarcimenti che la Regione già ora eroga, coprendo il 100% del valore commerciale dell'animale ucciso e aggiungendo per lo smaltimento delle carcasse un rimborso forfettario di 100 euro. L'avviso pubblico conterrà i criteri di selezione delle domande, le modalità di adesione e specifici requisiti per la finanziabilità delle spese ammesse.

Al via la campagna estiva "Parti col piede giusto, programma con noi la tua donazione", realizzata da Regione, Avis e Fidas. I dati della raccolta 2013: bene l'autosufficienza regionale, migliora l'appropriatezza dell'uso di sangue -

Parma, 14 giugno 2014 -

Sabato 14 giugno è la Giornata mondiale del donatore di sangue. La Regione Emilia-Romagna, insieme alle associazioni Avis e Fidas, lancia la campagna estiva rivolta ai 143.535 donatori di sangue. Il messaggio è "Vacanze all'orizzonte? Parti col piede giusto: programma con noi la tua donazione".
Grazie ai donatori di sangue, nel 2013 si è confermata l'autosufficienza del sistema regionale dell'Emilia-Romagna (sono state inviate 4.099 unità di sangue alle Regioni che non riescono a soddisfare le esigenze dei loro servizi). Ma c'è sempre bisogno di nuovi donatori. Da Piacenza a Rimini, i volontari delle associazioni Avis e Fidas sono impegnati a organizzare iniziative per avvicinare i cittadini alla donazione, per informarli, per invitarli a saperne di più su come, dove e perché diventare donatori di sangue.
Oggi l'attenzione del sistema sangue regionale, ed è questo il significato della campagna estiva, è rivolta a una pianificazione della raccolta in base all'effettivo fabbisogno, quindi a un migliore uso e a una maggiore appropriatezza, secondo l'obiettivo del Piano sangue e plasma regionale approvato lo scorso anno. Questo significa anche meno necessità di sangue intero e più attenzione alla raccolta di emocomponenti (in particolare il plasma, da cui vengono ricavati farmaci salvavita). Ai donatori oggi si chiede di concordare il momento della donazione sulla base della richiesta del sistema regionale; le donazioni sono mirate anche in base al gruppo sanguigno. Il messaggio oggi non è "più donazioni", ma "più donatori" e "programmazione".
Avis e Fidas nei prossimi giorni invieranno messaggi e email ai propri donatori, con lo slogan della campagna. Ogni donatore potrà a sua volta inviare l'immagine ad altri donatori, anche utilizzando le applicazioni di messaggistica per smartphone o condividendola sui social network. L'immagine della campagna sarà anche proposta come banner web nei siti delle Aziende sanitarie e di Avis e Fidas.
Tra gli eventi in programma per la Giornata mondiale del donatore di sangue, l'iniziativa regionale che si svolge a Ca' de Mandorli (dalle 16, San Lazzaro di Savena, via Idice 24): stand informativi, teatro, sport, e alla sera la sfida musicale di sei band provenienti da tutta la regione. Per conoscere gli eventi, si può consultare il portale web del Servizio sanitario regionale www.saluter.it e il sito della rete regionale sangue www.donaresangue.it.

Dati sangue 2013: migliore pianificazione nella raccolta e migliore appropriatezza nell'uso

I dati confermano una pianificazione della raccolta di sangue in base all'effettivo fabbisogno del sistema e una migliore appropriatezza nell'uso. E' diminuita la raccolta di unità rosse di sangue (-6,2% nel 2013 rispetto al 2012, 234.457 unità di sangue raccolte contro le 249.825 dell'anno precedente) ed è diminuito il loro utilizzo (-4,7%, 234.529 unità di sangue utilizzate contro le 246.074 dell'anno precedente), è molto aumentata invece la raccolta di emocomponenti (+8%, 63.994 unità di plasma e piastrine raccolte nel 2013 contro le 59.243 dell'anno precedente).
Complessivamente, si registra una diminuzione dei donatori totali: 143.535 contro i 146.717 del 2012. Un dato su cui incide il forte aumento dei donatori che non possono più donare sangue per via dell'età (per legge non è possibile oltre la soglia dei 65 anni, in alcuni casi estesa a 67) o per motivi di salute: i donatori sospesi definitivamente nel 2013 sono stati 15.108, erano stati 7.152 nel 2012.
Questo conferma ulteriormente la necessità di invitare i più giovani a donare sangue. Nel 2013 in Emilia-Romagna i donatori tra i 18 e i 25 anni erano 16.784, in lieve aumento rispetto al 2012 (16.635). In tutta la popolazione regionale 18-25 anni, il dato significa 57 donatori ogni 1000 abitanti, un dato eterogeneo tra le province della regione (con picchi in positivo a Parma, Modena, Rimini, Forlì-Cesena e dati molto più bassi a Piacenza, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna).
A testimoniare una raccolta di sangue orientata oggi verso la programmazione, nel 2013 sono aumentati i donatori complessivi di emocomponenti: al 31 dicembre 2013 erano 26.652, a fronte dei 24.885 del 2012.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Il progetto di legge è stato presentato oggi in conferenza stampa in Assemblea legislativa dalla presidente dell'Assemblea, Palma Costi, dalla presidente della commissione regionale di Parità, Roberta Mori, e dai vicepresidenti della commissione, Rita Moriconi e Mauro Malaguti -

Parma, 10 giugno 2014 -

Una legge elettorale regionale che realizzi "una compiuta democrazia paritaria fin dalle prossime elezioni regionali", una "apposita sezione di genere nell'albo regionale delle nomine", l'introduzione di "criteri di valutazione nella predisposizione di bandi e selezioni per promuovere i principi egualitari e antidiscriminatori". E poi, "un percorso di accoglienza dedicato a chi subisce violenza per l'accesso a tutti i Pronto soccorso del territorio regionale", la possibilità per gli enti locali di "individuare immobili da concedere in comodato d'uso ai centri antiviolenza" o anche di "individuare una soluzione abitativa temporanea e attribuirla direttamente alla donna", un "Piano regionale contro la violenza di genere" di durata triennale e da approvare entro 90 giorni, e la costituzione dei "Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni". Ancora: un giro di vite sulle cosiddette "dimissioni in bianco" e il conferimento dell'etichetta GED, cioè "Gender Equality and Diversity label", per le "realtà che si siano distinte per comportamenti virtuosi e non discriminatori, oltre gli obblighi di legge".

Sono solo alcune delle novità che saranno introdotte in Emilia-Romagna con l'approvazione in Assemblea legislativa del progetto di "Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere", redatto dallacommissione regionale per la Promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini su mandato unanime di tutti i Gruppi. L'iter di approvazione è già in corso e il via libera definitivo dell'Assemblea è previsto entro il mese di luglio.

Il progetto di legge è stato presentato oggi in conferenza stampa in Assemblea legislativa dalla presidente dell'Assemblea, Palma Costi, dalla presidente della commissione regionale di Parità, Roberta Mori, e dai vicepresidenti della commissione, Rita Moriconi e Mauro Malaguti. Questi gli ambiti di intervento individuati nel testo di legge: il sistema di rappresentanza, la cittadinanza di genere e il rispetto delle differenze, la salute e il benessere femminile, la prevenzione alla violenza di genere, il lavoro e l'occupazione femminile, l'imprenditoria femminile, la conciliazione e la condivisione delle responsabilità sociali e di cura, la rappresentazione femminile nella comunicazione e gli strumenti del sistema paritario.

"Nel mondo del lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle istituzioni, nei nuclei familiari e nella vita di tutti i giorni, le donne rappresentano la forza del nostro Paese e della nostra regione- afferma Palma Costi-. Questo, nonostante permangano discriminazioni, disparità salariali, occupazionali e di carriera, nonostante cura e assistenza rimangano in gran parte sulle loro spalle, nonostante l'informazione e il racconto pubblico della donna sia dominato da luoghi comuni e stereotipi spesso avvilenti e dannosi. Un quadro che si completa con la terribile conta, che prosegue, di casi di violenza, abuso e femminicidi. Per tutti questi motivi, come istituzioni siamo chiamati a realizzare le condizioni per una vera democrazia paritaria, e questo progetto di legge, ne sono convinta, rappresenta il contributo, importantissimo che l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna mette a disposizione della società regionale e nazionale per arrivare a reali pari opportunità. Un progetto di legge portato avanti dall'intera Commissione regionale per la Parità- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa- a dimostrazione di un lavoro di tutti, andato al di là degli schieramenti politici, e condiviso con associazioni, centri anti-violenza, enti locali, con chiunque avesse un ruolo riconosciuto".

"Questa legge quadro nasce da una forte volontà politica della Regione Emilia-Romagna di cambiamento e innovazione attraverso politiche di genere avanzate e strutturate- sottolinea Roberta Mori-. Il rafforzamento del ruolo sociale, politico e culturale della donna, in Emilia-Romagna come in Italia, deve essere considerato una leva di sviluppo irrinunciabile. Anche il metodo con cui si è giunti alla proposta di legge credo possa ispirare un nuovo approccio alle politiche pubbliche, grazie alla partecipazione attiva, costante e consapevole delle rappresentanze diffuse sul territorio, enti, associazioni e singoli cittadini. Troppo spesso le leggi sui diritti delle donne sono rimaste sulla carta. Il presidio democratico dei percorsi legislativi e della loro attuazione è la miglior garanzia di efficacia e utilità delle norme. È il momento dell'alleanza forte tra donne e uomini per il miglioramento della società, che passa attraverso il pieno protagonismo di tutti e tutte in nome di una vera democrazia paritaria. La legge- chiude la presidente della commissione Parità- consolida il ricco sistema di azioni positive, progettualità territoriali e introduce nuovi strumenti regionali quali il bilancio di genere, la Conferenza delle elette, l'Osservatorio sulla violenza di genere, che garantiranno un monitoraggio continuo trasparente e continuo dei progressi ottenuti oltre che dati puntuali di genere, oggi difficilmente reperibili. Questo progetto di legge, nella sua trasversalità e complessità, confidiamo possa contribuire a prevenire e contrastare il terribile fenomeno della violenza contro le donne, presente in qualsiasi società che ancora non ci rispetta".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'assessore Lusenti in Commissione: "Tutto il sistema dei controlli è stato applicato. Attendiamo con fiducia l'esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina" -

Parma, 9 giugno 2014 –

"Tutto il sistema dei controlli, previsto a livello nazionale, regionale e aziendale, è stato applicato. Attendiamo con fiducia l'esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina". Queste le parole dell'assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti, che è intervenuto oggi in Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali con un'informativa sulla vicenda del Policlinico di Modena.
Lusenti ha ricostruito nel dettaglio il quadro dei controlli sulle e nelle Aziende sanitarie che, aldilà delle competenze di verifica economica e d'ispezione straordinaria spettanti ai ministeri dell'Economia e della Salute, sono esercitati dalla Regione (per gli atti di programmazione finanziaria, i bilanci consuntivi, gli atti aziendali che disciplinano l'organizzazione fondamentale dell'Azienda, le verifiche sul raggiungimento degli obiettivi) e dalle Aziende stesse. L'assessore ha spiegato come ai controlli della Regione, e a quelli interni alle Aziende, si aggiunga la funzione di vigilanza – "e ciò avviene solo in Emilia-Romagna" – delle Conferenze territoriali Sociali e Sanitarie competenti. Lusenti ha illustrato successivamente le modalità con cui viene scelto e nominato il direttore generale, ricordando come, per quanto riguarda Cencetti, "il percorso è avvenuto rispettando tutte le norme regionali e nazionali vigenti sulle procedure di valutazione, nomina, rinnovo".
L'indagine sul Policlinico di Modena "non nasce da una denuncia, ma dallo sviluppo autonomo del lavoro della magistratura – ha ribadito Lusenti – . Né la Regione, né l'Azienda hanno informazioni dirette su ciò. Siamo di fronte a ipotesi di reato di una gravità assoluta. Per ragioni di rispetto nei confronti della magistratura, attendiamo fiduciosi, pronti alla massima collaborazione".
Esistono recentissime norme nazionali su trasparenza e anticorruzione; la consapevolezza "di aver applicato tutto ciò che si poteva applicare, e del totale rispetto delle procedure e dei controlli – ha proseguito l'assessore – non ci esime certo da una riflessione necessaria su alcune possibili innovazioni che consentano di introdurre nuovi strumenti e nuovi metodi di verifica e vigilanza". Pertanto, "abbiamo già iniziato a introdurre ulteriori criteri di incompatibilità nei contratti dei direttori generali di nuova nomina, migliorando l'efficacia dei sistemi di controllo nella selezione e nel monitoraggio". E questa "è una scelta regionale – ha spiegato l'assessore – propria dell'Emilia-Romagna, che rafforza la recentissima norma nazionale". Un altro aspetto su cui lavorare è il riordino organico del sistema dei controlli della Regione sulle Aziende, in particolare su determinate attività giudicate sensibili, come nel caso degli appalti, "in cui una gestione sempre più centralizzata garantisce maggiori verifiche. In Emilia-Romagna abbiamo già raggiunto importanti risultati: basta pensare che siamo i primi in Italia con il 58% delle gare gestite a livello regionale. L'obiettivo è raggiungere l'85%". Occorrerà, infine, "rafforzare il ruolo dei Collegi sindacali, anche attraverso la definizione di priorità nello svolgimento delle loro attività".
In queste settimane "la discussione pubblica sull'inchiesta di Modena – ha concluso l'assessore – non si è soffermata sull'unico tema veramente importante: i risultati ottenuti dai direttori generali del Servizio sanitario regionale. Se non fossero stati raggiunti gli attuali risultati di qualità ed efficienza dei servizi garantiti dalle Aziende sanitarie, l'Emilia-Romagna non sarebbe ininterrottamente dal 2009 la regione italiana sempre prima nell'elenco del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza assicurati ai cittadini".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Venerdì, 06 Giugno 2014 11:10

Elezioni, domenica nove comuni al ballottaggio

Si vota solo domenica a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione. Interessati 304.289 elettori. Si vota dalle 7 alle 23  -

Parma, 6 giugno 2014 –

Turno elettorale supplementare per nove Comuni dell'Emilia-Romagna (tra cui un capoluogo di provincia, Modena) con oltre 15 mila abitanti. Domenica 8 giugno turno di ballottaggio, tra i due candidati meglio piazzati al primo turno, per eleggere il primo cittadino a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione.
A tornare in cabina elettorale saranno 304.289 elettori (145.186 uomini e 159.103 donne) circa il 15% di quelli che hanno votato il 25 maggio scorso (dove gli elettori nei 255 comuni erano oltre 2,1 milioni).
Si vota dalle 7 alle 23 e l'elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione. Per il turno di ballottaggio si sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti: l'elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
Al ballottaggio viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori "apparentamenti" nel secondo.
Essendo il turno di ballottaggio come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare in occasione del ballottaggio solo gli elettori che abbiano maturato il relativo diritto entro il 25 maggio 2014 (giorno in cui ha avuto inizio la votazione del primo turno). Gli elettori aventi diritto al voto, potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si sono recati alle urne per la votazione del primo turno.
Sul portale della regione un sito dedicato alle elezioni europee ed amministrative
http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni

I ballottaggi in Emilia-Romagna

Nella città della Ghirlandina Gian Carlo Muzzarelli (sostenuto da Pd, Sel, Centro Democratico, Moderati per Modena e Comunisti Italiani) con il 49,71% dovrà affrontare nel secondo turno il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Marco Bortolotti che ha raggiunto il 16,33% dei voti.

A Sassuolo (Mo) tra centrosinistra e centrodestra. Claudio Pistoni (sostenuto da Pd, Lista Civica - Pistoni Sindaco, Sel e Lista Civica – Usai) che ha raggiunto il 46,49% dei consensi (10.156 voti) e il sindaco uscente Luca Caselli (31,64%, pari a 6.913 voti) sostenuto da Forza Italia, Lista Civica – Sassolesi, Lega Nord e Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.

Sarà ballottaggio anche a Vignola (Mo) tra Giancarlo Gasparini, candidato espresso da Pd e "La Vignola che vogliamo", e Mauro Smeraldi, sostenuto da tre liste civiche ("Vignola cambia", "Vignola per tutti" e "Città di Vignola": il primo ha raccolto 5.649 voti (44,87%), il secondo 4.278 (33,98%).

Ballottaggio a Fidenza (Pr) tra Andrea Massari che ha raccolto il 48,27% delle preferenze (pari a 6745 voti) e Francesca Gambarini che ha raggiunto il 20,75% (con 2899 voti). I due candidati sono sostenuti rispettivamente da una coalizione di centrosinistra e da una coalizione di centrodestra.

Turno di ballottaggio per decidere il sindaco di Lugo (Ra): tra due settimane si confronteranno Davide Ranalli con il 48,39% pari a 8875 (Pd, "Lista civica Propsettiva 2030", Sel e Idv) e Silvano Verlicchi con il 21,87% pari a 4011 voti (liste Per La Buona Politica - Lugo Popolare - Lugo Libera).

Sfida supplementare per stabilire il sindaco di Molinella (Bo). Si sfideranno Lorenzo Catozzi (Alleanza civica Riformista e Molinella Civica) che ha raggiunto il 41,81% dei consensi (3.664 voti) e Dario Mantovani (Pd) al secondo posto con il 40,67% (3.564 voti).

A Correggio (Re) ballottaggio tutto in rosa. Confronto tra Ilenia Malavasi (48,24%, pari a 6.617 voto), sostenuta da Pd, Forum per Correggio, Italia dei Valori e Centro Democratico, e Manuela Bertani (12,76%, pari 1.750 voti) del Movimento 5 Stelle.

Nel Comune di Riccione (Rn) turno supplementare di ballottaggio tra Fabio Ubaldi (sostenuto da coalizione centrosinistra) che ha ottenuto 8.853 voti (45,06%) e Renata Tosi (centrodestra) con 6.820 voti ( il 34,71%) .

Turno di ballottaggio anche a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena): la sfida sarà tra Filippo Giovannini, che con il Pd e "La sinistra per Savignano" ha ottenuto il 38,35% (3.460 voti), e Rodolfo Baldacci, a cui è andato il 27,53% (2.484) con Forza Italia, Lega Nord e la lista civica "Savignano Oltre".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 07 Giugno 2014 10:34

Il sapore del Brasile in tavola

Di Chiara Marando – Sabato 07 Giugno 2014

Avete presente il Brasile, con la sua aria frizzante e festosa, i suoi colori e profumi?

Ecco, dirvi che potrete avere tutto questo a portata di mano non sarebbe proprio la verità, ma sicuramente per una sera avrete la possibilità di farvi coinvolgere dalla vitalità di quell’atmosfera. Il Ristorante FantaBrasil è un piccolo angolo di Brasile nel cuore di Parma, un locale dove farvi coinvolgere dalla gentilezza e dal calore del personale, e deliziarvi con ottime specialità di carne e verdura fino a quando non sarete totalmente sazi.

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La formula è gustosa e semplice: scegliete ciò che più vi stuzzica dal ricco buffet sempre colmo di ottime specialità come le verdure preparate nei modi più golosi, l’irrinunciabile Fagiolata da accompagnare con riso in bianco, la Farofa, ovvero  farina gialla di Mandioca, e  Vinaigrette di verdure. Poi sedetevi ed aspettate l’inizio del “Churraqueiro, una sorta di viaggio gastronomico in cui poter degustare prelibati tagli di carne e tipicità cotte alla griglia infilzate in una spada, una presentazione estremamente folkloristica ed affascinante che contribuisce a rendere il ristorante particolarmente piacevole.

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Un “giro carne” fornito con tagli di manzo come Scamone, Fesa, Picaja, oppure filetti con verdure, fusi di pollo,  succulenta lonza di maiale con il formaggio, e ancora tacchino avvolto con la pancetta, cuoricini di pollo ed il Cupim, ovvero la gobba di manzo  brasiliano, una vera delizia. Per concludere il pasto eccovi l’ananas caldo, un carpaccio che sembra un vero e proprio dolce dal sapore estremamente zuccherino. Il tutto innaffiato con vino e birra brasiliana e l’immancabile, nonché deliziosa, Caipirinha. Il mago della carne è Valmir, un vero e proprio esperto della griglia capace di scegliere la materia prima migliore per un risultato da leccarsi i baffi. Ad aiutarlo in cucina c’è sua moglie Claudia, l’artefice degli ottimi piatti caldi e freddi.

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Ma la vera anima del locale è Leide, l’ideatrice dell’attività. Una vita trascorsa a contatto con il mondo della ristorazione e l’idea, nata quasi per caso, di portare un pezzo della sua terra in Italia per dar vita ad un luogo dallo spirito esuberante e travolgente. E’ lei ad organizzare i tanti eventi che animano il locale, come le “Serate Rosa”, due giorni in cui le donne possono coccolarsi spendendo la metà, oppure come il grande appuntamento previsto per l’inizio dei Mondiali di Calcio, una serata all’insegna della musica, dei balli e del buon cibo senza farsi mancare il tanto atteso calcio d’inizio.

 

Ristorante FantaBrasil

Via Gramsci, 5

43126 Parma

Tel. 329 0468319

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Dopo i 210 milioni ottenuti dal Governo, partono i risarcimenti ai privati con un plafond di 50 milioni di euro. Definite le modalità di concessione dei contributi. Altri 25 milioni per gli interventi sul nodo idraulico di Modena. In arrivo ulteriori ordinanze per attività economiche, opere pubbliche e beni culturali. Il presidente Errani: "Un riconoscimento importante per i cittadini che, dopo il terremoto, hanno dovuto affrontare anche questa calamità"

Modena, 5 giugno 2014 -

Al via i risarcimenti per i danni causati dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013: tre provvedimenti firmati oggi dal commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definiscono le modalità per ottenere i contributi per i privati e il primo piano di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Reso disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati, firmata anche l'ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro (di cui 15 provenienti dai 210 milioni previsti dal Governo), che partiranno già nel mese di giugno.
Si procederà poi al ripristino delle opere pubbliche danneggiate delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico e artistico. Quindi si procederà con le ordinanze per le attività economiche e per la piena ripresa delle attività produttive ed agricole, ma anche con un secondo programma di interventi per la sicurezza del nodo idraulico di Modena.

"Dopo aver ottenuto dal Governo lo stanziamento di 210 milioni di euro per far fronte alle calamità che hanno colpito il nostro territorio già duramente provato dal terremoto, è ora importante che si avvi il percorso di pieno riconoscimento dei danni - ha commentato il presidente Errani -, con significativi contributi anche per le abitazioni colpite ed il ripristino della loro funzionalità".

Istituita una cabina di regia
L'ordinanza numero 1 formalizza la creazione, all'interno del Comitato istituzionale e di indirizzo per il sisma 2012, di una cabina di regia con il compito di assicurare il raccordo istituzionale tra gli enti interessati e di concordare gli interventi necessari per il superamento delle emergenze. Ne fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle province di Bologna e Modena e i sindaci dei comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena, Castelfranco Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Per assicurare la presenza di un organismo operativo nel territorio più prossimo alle comunità interessate, viene contemporaneamente costituito uno staff tecnico presso la struttura organizzativa di Protezione civile della Provincia di Modena e coordinato dalla Dirigente della protezione civile della Provincia di Modena in accordo con l'Agenzia regionale di protezione civile, a supporto del Comitato istituzionale. É composto dai rappresentanti delle strutture tecniche della Regione, delle Province di Modena e Bologna, di Aipo e dei Consorzi di bonifica interessati.

Come ottenere i contributi
L'ordinanza numero 2 del 5 giugno 2014 stabilisce che saranno risarciti (con un plafond fino a 50 milioni) i danni conseguenti alla tromba d'aria del 3 maggio 2013 nelle province di Bologna e Modena e agli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014 nella provincia di Modena in riferimento a parti comuni di immobili ad uso abitativo, unità immobiliari adibite ad abitazione principale comprese le unità abitative rurali, beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo ubicati nelle abitazioni principali danneggiate, beni mobili registrati.
In particolare sono riconosciuti i danni fino ad un massimo di 15.000 euro per il ripristino di beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo, tra cui arredi ed elettrodomestici. Per quanto riguarda i beni immobili viene riconosciuto il valore del danno comunicato in fase di ricognizione, fino ad un massimo di 85.000 euro. Per facilitare i cittadini, per valori inferiori a 15.000 euro si presentano le sole documentazioni giustificative di spesa, mentre per valori superiori sarà richiesta una perizia asseverata il cui costo viene coperto. I danni superiori ad 85.000 euro saranno oggetto di apposito e successivo provvedimento.
Tutte le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore dell'ordinanza sono ammissibili solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario e corredati da quietanza di pagamento.

Le principali scadenze
Entro il 31 luglio 2014 devono essere presentate le domande di contributo.
Entro il 30 ottobre devono essere sostenute le spese per la riparazione dei danni o l'acquisto di beni mobili ammissibili, distrutti o danneggiati.
Entro il 30 giugno 2015 devono essere sostenute le spese per il ripristino dei beni immobili distrutti o danneggiati.
Nei casi in cui alla domanda di contributo da presentare entro il 31 luglio 2014 siano allegate tutte le documentazioni di spesa, i Comuni provvederanno a liquidare i privati. Le documentazioni di spesa sono comunque da presentare entro il termine massimo del 30 giugno 2015.
Per quanto riguarda, invece, le automobili (quindi beni mobili registrati), il risarcimento riconosciuto è equivalente al valore commerciale del bene alla data dell'evento calamitoso, secondo il listino ufficiale Eurotax Giallo del mese di gennaio 2014 per gli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014, del mese di maggio 2013 per la tromba d'aria del 3 maggio 2013. Potrà essere risarcito, secondo tali parametri, un numero di auto riacquistate pari a quelle perdute.

Interventi nodo idraulico di Modena
L'ordinanza numero 3 che riguarda gli interventi urgenti da effettuare sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro è l'altro tassello fondamentale approvato per un primo stralcio di interventi urgenti, funzionali al ripristino del reticolo colpito per giungere a una piena operatività prima della prossima stagione autunnale.
Gli interventi (per 25 milioni di cui 15 previsti dal decreto governativo) riguardano la mitigazione del rischio idraulico sul reticolo idrografico minore, per i fiumi Secchia e Panaro è previsto il completamento degli interventi già accantierati da gennaio a oggi e quelli immediatamente accantierabili per il miglioramento della stabilità degli argini nei confronti dei fenomeni di filtrazione (in particolare per il fiume Secchia); la riduzione del dissesto attraverso la ripresa di frane (nello specifico per il fiume Panaro); il ripristino della percorribilità sulle sommità arginali; il ripristino delle arginature danneggiate da tane di animali; la rimozione del materiale flottante, la modellazione morfologica, uno sfalcio straordinario, la riduzione di presenze arbustive e arboree sulle arginature e in alveo. Infine gli interventi saranno mirati anche al ripristino del reticolo di bonifica interessato dagli eventi alluvionali, a partire da quelli realizzabili anche su canali invasati per la stagione irrigua.

I provvedimenti sul sito della Regione
I provvedimenti - come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri - sono stati adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l'Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanze firmate oggi (numero 1 e 2, 3 del 5 giugno 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Rabboni: siamo la prima regione per export, con una quota del 16% del dato nazionale. Ma dobbiamo crescere ancora facendo gioco di squadra a livello nazionale

Parma, 3 giugno 2014 -

Cresce l'export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all'anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9%. Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni. Il dato è stato fornito oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell'Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l'andamento dell'agricoltura e dell'industria alimentare regionale. "Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo".
Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. "Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall'Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l'accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d'origine europei" - ha sottolineato l'Assessore, ricordando l'accordo in corso con lo Stato del Delaware per l'esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell'Emilia-Romagna.
Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata.
Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l'assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere "indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all'estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente".
Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell'Emilia-Romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell'Ocm vino (circa 9 milioni di euro all'anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri.
Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri.
Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, "il primato dell'Emilia-Romagna nell' export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d'iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale".
Proprio sull'internazionalizzazione dei mercati ha centrato l'attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell'Università della Calabria, John Pastor, direttore dell'International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

L'andamento delle esportazioni
Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell'export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%.

L' annata agraria 2013
Per quanto riguarda l'annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell'Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d'aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena. Tale flessione tuttavia non ha impedito all'agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell'1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell'aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell'1,3%.

In allegato: la plv per provincia

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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