Il documento ravvisa incongruenze nella normativa attuale e chiede al presidente della Giunta di attivarsi presso la Conferenza delle Regioni per correggere la norma, riconoscendo "la piena titolarità delle Assemblee legislative per quanto concerne l'avvio e l'emanazione del provvedimento di sospensione e di decadenza". Quanto a ciò che può fare direttamente l'Assemblea legislativa, l'ordine del giorno chiede di modificare la legge regionale che regola la quantificazione dell'assegno sostitutivo dell'indennità di carica previsto in caso di sospensione del consigliere, "riducendone significativamente gli importi" e a prendere in esame ulteriori provvedimenti per arrivare a una modifica dell'attuale situazione.
Sulla convalida del consigliere Lavagetto, che ha subito una condanna in primo grado e che è in attesa dell'appello, non hanno partecipato al voto Andrea Defranceschi (M5stelle) e Giovanni Favia (Misto). Defranceschi ha spiegato "non voglio votare per la convalida di una persona che in seguito alla condanna subita sarebbe interdetto ai pubblici uffici, sebbene capisco che si debba applicare una normativa vigente". Favia ha aggiunto: "Atti formali o meno, abbiamo la possibilità di dare un segnale, per questo non partecipo al voto".
Lavagetto ha subito replicato di non aver subito alcuna condanna definitiva: "sto aspettando l'appello da 19 mesi, e non esiste alcuna interdizione ai pubblici uffici relativa alla mia persona".
Liana Barbati (Idv) ha parlato "di una convalida solo formale prevista da norme nazionali"; Franco Grillini (Misto) ha ricordato "che è la legge a prescrivere la convalida dell'elezione di un consigliere subentrante; Lavagetto svolga il suo mandato fino a sentenza definitiva". Per Silvia Noè (Udc) "è un dovere istituzionale votare, stante la legge in vigore", mentreGianguido Naldi (Sel-Verdi) ha sottolineato: "E' inaccettabile, voterò per dovere formale ma urge cambiare la norma". Marco Monari (Pd) ha criticato la scelta di "entrare nel merito di una vicenda che non conosciamo, come alcuni consiglieri hanno fatto: la risposta politica è nella risoluzione nella quale ci impegnamo a cambiare la legge attuale".
(Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna)