BOLOGNA – E' quanto dichiara, il capogruppo in consiglio regionale e segretario della Lega Emilia, Matteo Rancan, dopo la bocciatura alla sua risoluzione che chiedeva alla Giunta Bonaccini di fare un passo indietro rispetto alla delibera con la quale intende togliere ai sindaci la libertà amministrativa di inserire il criterio di residenzialità storica nell'assegnazione delle case popolari.
Il Capogruppo ha evidenziato “come la residenzialità storica abbia rappresentato un criterio premiale, supportato dalle direttive regionali, che è stato adottato da molti sindaci con l'unico intento di favorire chi risiede da tempo sul territorio comunale”. “La delibera in questione, infatti – ha tuonato Rancan - oltre a limitare l'autonomia amministrativa dei sindaci, avrà un impatto discriminatorio su cittadini di lunga data residenti nei comuni, indipendentemente dalla loro nazionalità”.
Nel corso del suo intervento, Rancan ha ribadito come la “richiesta di una revisione immediata della delibera prima della sua approvazione definitiva, poggia sul sostegno espresso da numerosi sindaci e consigli comunali contrari alla decisione della Giunta Bonaccini”. Il capogruppo leghista ha dunque concluso il proprio intervento sottolineando “l'importanza di tutelare l'autonomia e la libertà di azione amministrativa dei sindaci nell'ambito della gestione degli alloggi dell'edilizia residenziale pubblica”.